Europa, Mondo

Cosa fare in un giorno a Lisbona

Era da tanto che volevo andare in Portogallo e finalmente il mese scorso ci sono riuscita!
Ho sentito tantissimi pareri discordanti su Lisbona e mi sono messa in testa che dovevo assolutamente vederla con i miei occhi, giudicare di persona e così ho fatto.
Preparatevi a lunghe camminate, perché è una città perfetta da girare a piedi(tranne per qualche eccezione) e i sali e scendi non mancano di certo.
Ho raggiunto la capitale del Portogallo con un treno veloce proveniente da Oporto e poi mi sono spostata in metropolitana fino al mio hotel , dove sono arrivata verso l’ora di cena.
La vera visita è iniziata quindi il giorno successivo partendo da Praca do Comercio che si affaccia su una sponda del Tago;con le spalle rivolte verso l’acqua mi sono incamminata e sono passata sotto l’arco di trionfo per poi percorrere l’intera Rua Augusta,completamente pedonale e ricca di negozi alla moda:se volete fare shopping troverete di sicuro qualcosa di interessante.

Lisbona è divisa in quartieri ed i più famosi sono l’Alfama, Baixa e Belem.
Avendo intuito che la giornata sarebbe stata tutt’altro che facile, abbiamo deciso di iniziare subito con una bella salita e raggiungere il castello di S. Jorge.

In effetti ne è valsa la pena,abbiamo percorso viette strette e tortuose,ammirato zone arricchite dalla street art e arrivati in cima abbiamo goduto di una visuale superlativa:uno scorcio su tutti i tetti della città.

Il tempo non è stato clemente con noi, così abbiamo optato per visitare la cattedrale e poi è arrivata l’ora della sosta per il pranzo.
Piatto tipico sono le sardine,provatele.
Uno dei monumenti più famosi di Lisbona si trova fuori dal centro storico,così a bordo di un taxi abbiamo raggiunto la famosissima Torre di Belém, eretta in origine a protezione del porto. Imponente e in stile manuelino è un bel colpo d’occhio sul Tago.

A pochi metri di distanza si trova invece il monumento alle Scoperte: un’enorme prua di nave sulla quale Enrico il Navigatore guida una fila di navigatori, mentre lo spiazzo di fronte è decorato da un grande mosaico raffigurante una rosa dei venti e un planisfero.
Personalmente ho gradito molto quest’opera.

Sempre da qui è possibile ammirare in lontananza il Ponte 25 Aprile, una scia rossa sospesa tra l’azzurro del cielo e l’azzurro dell’acqua del Tago ed il Cristo-Rei collocato sulla riva opposta del fiume.
Per nostra fortuna il tempo si è rimesso e siamo tornati in centro e questa volta abbiamo raggiunto il Barrio Alto da dove si può ammirare uno splendido panorama sulla città bassa e sull’Alfama.
Vi consiglio di spostarvi per le viuzze senza una meta precisa, per poi arrivare nella zona dei caffè all’aperto,dove in passato studiosi e poeti discutevano le proprie idee; se per caso vi cade l’occhio su una statua di un uomo seduto ad un tavolino, sappiate che raffigura il Poeta Fernando Pessoa.
Questo quartiere è collegato con la città bassa da un curioso ascensore, l’elevador de Santa Justa,quindi se siete stanchi o pigri potreste approfittarne.
Noi abbiamo scelto un altro mezzo per scendere:il mitico tram 28 di Lisbona.
Tutti e ripeto tutti sanno di cosa sto parlando:è il simbolo della città ed è raffigurato in ogni cartolina o immagine relativa a Lisbona.
I piccoli tram gialli Remodelado sono del 1930 e sono pieni di fascino e tradizione, se siete fortunati potrete trovare posto e gustarvi un intero tour della città a bordo di questo mezzo storico.

Un giro è veramente d’obbligo.
Tornati a Rossio abbiamo ammirato la praca de dom Pedro IV con l’imponente statua bronzea, le due grandi fontane e l’enorme mosaico sul selciato.

E’ stata una giornata intensa, così dopo una bella cenetta abbiamo raggiunto il nostro hotel visto che la sveglia avrebbe suonato abbastanza presto per non farci perdere il volo.
Un giorno forse è poco o forse no, ci sono altre cose da visitare ma le maggiori attrazioni sono state depennate dalla nostra lista!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: non dimenticate di assaggiare le pastéis da nata, le celebri paste di panna.