Africa

Cascate Vittoria: uno spettacolo della natura

Non necessariamente i luoghi più belli che abbiamo visto devono essere all’interno del nostro viaggio preferito.
Ci sono luoghi che da soli meritano un viaggio, anche se poi nel complesso ne abbiamo fatti di migliori.
Per me questo vale per le Cascate Vittoria.
Con questo non voglio dire che il mio viaggio in Zambia-Botswana e Sudafrica sia stato brutto, anzi tutto il contrario ma non è riuscito a superare il mio preferito al momento.
Detto ciò posso assicurarvi che vedere dal vivo le Victoria Falls è qualcosa di unico e veramente emozionante.

Noi siamo atterrati a Livingstone e da lì abbiamo raggiunto il nostro resort dal quale si raggiungevano le cascate a piedi!Sì, avete capito proprio bene, a piedi!
Una super location!
La prima cosa che abbiamo sentito quando siamo arrivati in camera è stato il boato dell’acqua che non ci ha più abbandonato per tutto il soggiorno….è diventato una parte di noi.
Non ci hanno mai abbandonato nemmeno le nuvole di vapore e l’arcobaleno che si creavano sopra al salto.
Il mattino siamo usciti dalla camera e dopo una camminata di circa 15 minuti siamo arrivati all’ingresso del parco.
Inutile dire che man mano che ci si avvicina il rombo dell’acqua si fa sempre più forte…..ti entra nel cuore.
Già dal primo scorcio dal quale si riescono a vedere si resta letteralmente senza parole, si intravede letteralmente un muro d’acqua di dimensioni esagerate che si getta nel vuoto ma è solo l’inizio.

L’arcobaleno funge da cornice a questo spettacolo.
Continuando sul sentiero si arriva in uno spiazzo, sembra quasi di essersi allontanati dalle cascate perché vi troverete di fronte ad una massa d’acqua che sembra un fiume, abbastanza calma e senza nessun salto nel vuoto.
Semplicemente si è prima del salto, dove si può ammirare la larghezza della cascata, dove il rumore cresce e da dove l’arcobaleno non ha più segreti ma si mostra interamente.

La parte più emozionante, adrenalinica e suggestiva è dalla parte opposta.
Camminando (non tanto) arriverete di fronte al salto e rimarrete davvero senza parole!
Via a scattare fotografie….ci si rende conto di essere davanti ad un vero capolavoro della natura.

Il tutto è circondato da una rigogliosa vegetazione che rende ancora più “naturale” l’ambiente; per capirci, non è stato modificato o ancora peggio deturpato per una questione turistica; è stato solamente creato un percorso agibile.
Ad un certo punto si è così vicini al salto che occorre indossare un impermeabile altrimenti si finisce per fare una vera doccia.
Gli spruzzi arrivano violentemente, regalando la sensazione di far parte di tutto quello spettacolo.

Poco più avanti si arriva al posto perfetto per i più temerari, un piccolo ponte che dà l’impressione di dirigersi proprio nel cuore della cascata, dove chi vi mette piede viene completamente bagnato come un pulcino…..ma una volta arrivati lì è il caso di “rischiare” un po’, che ne dite? 🙂

Avrete addosso così tanta acqua e così tanto rumore nelle orecchie che vi renderete conto di essere quasi storditi e di riuscire a tenere gli occhi aperti a fatica……ma che emozione!
Ritornando su un terreno meno ostico potrete raggiungere un piccolo spiazzo dal quale ammirare un altro scorcio su un ponte rialzato tantissimi metri.

Bene, come detto inizialmente questo è uno di quei luoghi che vale un viaggio intero (almeno dal mio punto di vista).
Sarò breve, ma due parole sulla loro scoperta mi sembrano d’obbligo.
David Livingstone, esploratore e medico britannico partì per una missione in Africa e nella metà del 1800,esplorando una zona dell’entroterra africano si ritrovò di fronte a questo scenario indescrivibile.
Quando ci penso mi vengono i brividi; non oso immaginare come si debba essere sentito!Wow!
Il loro nome è stato un omaggio dell’esploratore all’allora regina d’Inghilterra.
Ci sarebbe da dire tantissimo altro su questo grande personaggio che dedicò in seguito la sua vita all’Africa dove finì i propri giorni.

Il suo corpo venne riportato in Inghilterra, più precisamente riposa nell’Abbazia di Westminster ma privo del suo cuore che rimase in Zambia.
Io ho lasciato un pezzettino del mio cuore alle Cascate Vittoria, questo è sicuro.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.