La grotta di San Pier Damiani è una destinazione perfetta per gli amanti dei trekking, non troppo impegnativa da raggiungere ma con un panorama mozzafiato.
Percorso per raggiungere la grotta
Lasciate l’auto nel parcheggio del monastero di Fonte Avellana e tornate indietro sulla strada che avete percorso in macchina, prendete la strada asfaltata in salita e una volta raggiunta una curva a gomito proseguite ancora a sinistra. Percorrerete una carrareccia dalla quale ammirare il profilo del bellissimo monastero in tutta la sua estensione. Dopo circa una mezzoretta di cammino raggiungerete un muro di contenimento, proseguite sempre sulla strada principale, superate la seconda curva a gomito e rimanete sempre sulla strada fino ad arrivare ad una terza curva e al secondo muro di contenimento, qui prendete il sentiero a sinistra. Non potete sbagliarvi, seguite il cartello con le indicazioni.
Una volta arrivati qui se alzatelo sguardo al cielo, vedrete un foro sull’enorme parete di roccia, ecco, lei è proprio la vostra destinazione finale. Incamminatevi sul breve sentiero in salita e in men che non si dica sarete di fronte alla grotta di San Pier Damiani.
La grotta
La grotta si presenta come un’ampia cavità che ospita un altare in pietra e diverse croci create con i rami, dono dei pellegrini che vi sono passati. Io vi consiglio di fermarvi ed ammirare il panorama da questo punto di osservazione, visto che sarete completamente immersi nella natura; magari approfittatene per fare uno spuntino.
Storia della grotta di San Pier Damiani
Sembra che la grotta fosse il luogo in cui Pier Damiani si ritirava in preghiera nel periodo in cui ottenne il permesso di far parte della comunità degli eremiti avellaniti; in seguito ne divenne anche priore dal 1043 al 1057.
Il percorso dal monastero di Fonte Avellana alla grotta è di circa 3 km, non troppo impegnativo ma molto suggestivo. Dopo questa piacevole camminata vi consiglio di visitare il bellissimo monastero e di fare una sosta alla sua foresteria.
Il Natale è nell’aria, non possiamo più negarlo.
Quindi è arrivato il momento di organizzare le molteplici gite alla scoperta dei mercatini natalizi più suggestivi.
Oggi vi porto a Mombaroccio, in provincia di Pesaro-Urbino, dove nei fine settimana dal 23 novembre al 15 dicembre prenderà vita “Natale a Mombaroccio“, l’evento natalizio che prevede presepi, sapori, tantissime bancarelle di artigiani che vendono i propri manufatti, aree dedicate ai più piccini come la casa di Babbo Natale, il Paesaggio Invernale e la Casa delle Lanterne e tanti spettacoli, il tutto all’interno del meraviglioso borgo medievale.
Saranno 32 le casette in legno poste lungo la via principale e la piazza a rendere ancora più magica l’atmosfera.
L’evento tanto atteso è senza ombra di dubbio la grande nevicata in piazza e per le vie principali che si verifica per ben tre volte al giorno verso l’ora del tramonto.
Ci sono stata lo scorso anno e ripeterò di sicuro l’esperienza perché è una manifestazione davvero carina, vi consiglio di farci un salto.
Il biglietto d’ingresso ì di 5 euro per gli adulti e gratuito per i bambini fino ai 12 anni di età.
Se amate i mercatini, non perdetevi quelli di Candelara.
Al prossimo mercatino,
viaggiatrice seriale.
I mercatini di Natale sono veramente suggestivi e ci fanno catapultare nell’atmosfera natalizia, anche se spesso sono molto simili fra loro.
A Candelara, un borgo in provincia di Pesaro-Urbino si tiene da più di 20 anni un mercatino molto particolare, dedicato interamente alle candele.
Questo oggetto non è stato scelto a caso, ma è profondamente legato con il paese stesso – ed anche il suo nome- infatti una leggenda racconta che un signore di Pesaro, volendo costruire un castello in questa zona, fece accendere tre candele in tre posti diversi del borgo. Nel luogo in cui non si fosse spenta, egli avrebbe costruito il suo castello e così fu.
Il luogo infatti era proprio quello in cui oggi sorge il castello e la borgata intorno.
Da più di due secoli le candele fanno parte del borgo, tanto che sono state inserite nello stemma del paese.
Tornando al mercatino, è veramente differente dagli altri, infatti prevede due spegnimenti al giorno dell’energia elettrica ed in questo lasso di tempo tutto il borgo viene illuminato solamente dalle fiamme delle candele: un momento unico ed imperdibile.
Candelara offre poi ai suoi visitatori autentici oggetti artigianali, intrattenimenti e specialità gastronomiche della zona.
Ci saranno spettacoli e animazioni per bambini, preparazioni dal vivo di candele con cera d’api ed esposizioni di sculture in ferro battuto che illuminandosi diventano personaggi del presepe.
La manifestazione si svolgerà il 23-24-30 novembre, il 1-7-8-14-15 dicembre.
Candelara ha dimostrato di essere una meta molto amata dai camperisti, è proprio per questo che sono state allestite delle aree di sosta ad essi dedicate, con collegamento con bus navetta.
E’ stata anche la prima in Italia a dedicare un mercatino a questo oggetto che da sempre evoca i colori e le emozioni della festa.
Se volete provare queste sensazioni, mettete in programma una gita a “Candele a Candelara”.
Se amate i mercatini di Natale, segnatevi anche quelli di Mombaroccio.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.
Conoscete la capitale del Verdicchio?!
La risposta è Cupramontana! Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Ancona e l’intera zona circostante è dedicata alla produzione del prelibato vino.
Si tratta di una vera e propria eccellenza, pensate che lo si omaggia anche con la bellissima Sagra dell’Uva.
Sagra dell’Uva di Cupramontana
Questa festa ha origini antiche, siamo arrivati alla 86° edizione.
Carri allegorici
Non trovo parole migliori per descrivere il tutto che tradizione e amore per le proprie radici.
La Sagra ha una durata di 4 giorni, dal giovedì alla domenica (3-6 ottobre) ed è stato sempre così, sin dalla prima edizione durante la quale sfilavano i carri trainati dai buoi addobbati con grappoli d’uva, alcuni dei quali venivano poi lanciati alla folla.
Questa tradizione è sopravvissuta con il passare degli anni, ovviamente si è adeguata ai nostri giorni e si è trasformata nella sfilata dei carri allegorici della domenica pomeriggio.
Per i cuprensi è forse il momento più atteso dell’intera manifestazione in quanto le 5 contrade di Cupramontana si sfidano andando in scena ognuna sul proprio carro, rigorosamente a tema Verdicchio, creato dal nulla dalle sapienti mani dei cittadini.
Dettaglio di un carro allegorico
Ho potuto ammirare insieme ad altri blogger i carri in anteprima e oltre alla bellezza e all’imponenza, la cosa che ho percepito maggiormente è stata la passione e la dedizione dei cuprensi. Sono tutti volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero (da fine agosto circa fino a poche ore prima della sfilata) alla realizzazione della propria opera, coinvolgendo anche i ragazzi più giovani e trasmettendo loro questa tradizione.
Palio della pigiatura
Il sabato invece si svolge la gara della pigiatura dell’uva tra i borghi limitrofi ed è un momento davvero particolare a cui assistere: immaginatevi uomini all’interno di grosse vasche contenenti quintali d’uva che fanno del loro meglio per pigiarne il più possibile nel tempo prestabilito.
Degustazioni e stand
Essendo il Verdicchio il re della festa, in tutte le giornate è stra-presente, potrete acquistarlo nei vari stand o partecipare alle Degustazioni in Piazzetta dove diverse cantine propongono i propri prodotti….insomma vi assicuro che c’è l’imbarazzo della scelta.
Degustazioni in Piazzetta
MIG -Musei in Grotta
Vi consiglio di non perdere una visita al Mig – Musei in Grotta che personalmente ho trovato davvero interessante. La location è bellissima e ospita al suo interno il Museo dell’Etichetta, con esposizione di circa 1000 etichette di vino provenienti da tutto il mondo (l’intera collezione ne vanta circa 10000); pensate che in Europa sono solo due i musei di questo tipo. Finita l’esposizione delle etichette, si passa alla zona che racconta la storia della Sagra dell’Uva attraverso i manifesti pubblicitari di ogni singola edizione: un tuffo nel passato meraviglioso.
Vecchio manifesto della sagra dell’uva di Cupramontana
Le sale adiacenti ospitano La strada del gusto, illustrando un percorso fra eccellenze, prodotti, sapori e trazioni. Infine troverete l’Infopoint dove poter richiedere materiale informativo o acquistare prodotti locali. Subito fuori è stato allestito l’Horto dei Semplici, uno spazio in cui vengono coltivate le vecchie erbe medicinali….proprio nel punto in cui sorgeva l’orto monastico. Vi ho solo detto che la location è fantastica, ma non vi ho detto che era un antico monastero…..non vi resta che visitarlo di persona.
Un ringraziamento ad Erik per tutte le informazioni dettagliate.
Concerti
La Sagra dell’Uva negli anni ha acquisito molta popolarità, arrivano infatti tantissimi pullman da tutta Italia per partecipare ad una festa con radici antiche ma nettamente attuale e uno dei motivi sono anche i concerti. In tutte le edizioni infatti si esibiscono cantanti di fama nazionale ,per allietare con il canto una serata già abbondantemente piacevole grazie al Verdicchio e a tutta l’atmosfera che si respira.
Ora non resta che pensare alla 84° edizione …fatelo anche voi, segnatevi questo appuntamento in agenda perché ne vale assolutamente la pena.
Un grazie di cuore a Sara e a Giorgia per averci accompagnato in questa scoperta.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
P.S.: la zona è perfetta per staccare la spina, per una vacanza a contatto con la natura e per un turismo enogastronomico e sportivo, se cercate un alloggio vi consiglio Cupramontana Accoglie.
Se vi dicessi “Percorso delle acque“, sapreste individuare la zona di cui sto parlando? Piccolo indizio: in questa regione potete trovare tantissimi percorsi per dei trekking e altrettante cascate o pozze naturali. Siamo nelle Marche e più precisamente a Pieve Torina, in provincia di Macerata.
Il sentierodelle acque
A poca distanza dal centro di Pieve Torina parte il percorso delle acque, un semplice percorso da poter fare sia a piedi che in bicicletta di circa 4,5 km a tratta, che collega Pieve Torina al borgo di Fiume. Il percorso è totalmente pianeggiante, fatta eccezione giusto per 2/3 salite e proprio per questo è fattibile anche con bambini e passeggini.
La zona è molto suggestiva e rilassante, infatti la camminata costeggia il corso del torrente Sant’Angelo addentrandosi sempre più nel verde. Si attraversano ponti e passerelle in legno, si incontrano cascate e piccole piscine naturali ed è possibile fare una deviazione all’Eremo dei Santi. Alla fine del percorso invece, arriverete all’ antico mulino di Fiume, aperto al pubblico e visitabile.
Percorso sensoriale
Il sentiero delle acque di Pieve Torina ha una sua particolarità: quasi all’inizio troverete un percorso sensoriale simile al percorso Kneipp delle spa, ma totalmente naturale. Toglietevi le scarpe e mettetevi alla prova camminando a piedi nudi sul fondale di sassi, in un’acqua gelida.
Finita una vasca, una piccola superficie ricoperta di dischi in legno vi farà da passerella per entrare nella vasca successiva; più avanti invece incontrerete altre zone calpestabili ma dal fondo differente, questa volta senza acqua.
Come raggiungere il percorso delle acque
Per raggiungere questo sentiero vi basterà impostare sul navigatore “Percorsi delle acque di Pieve Torina” e arriverete proprio di fronte all’inizio della passeggiata, dove dal lato opposto della strada troverete un ampio parcheggio in cui lasciare l’auto.
Un piccolo e semplice percorso che racchiude storia e natura e che rigenera sia il corpo che la mente. Una leggenda narra che di qui passarono gli apostoli Pietro e Paolo. Se amate la natura e non impazzite per i percorsi più impegnativi, questo è proprio per voi, se invece cercate altri itinerari naturalistici in zona non perdetevi le Cascate di Sarnano, Li Vurgacci di Pioraco e Lu Vurghe.
Appassionati, amanti e fanatici degli anni 40 e 50, questo post è tutto per voi! E’ in arrivo il Summer Jamboree a Senigallia! Non credo, ma se non ne avete mai sentito parlare, si tratta di un festival incentrato sulla musica Rock e Rockabilly degli anni 40 e 50, il più importante di questo genere musicale. La cittadina marchigiana in questi giorni pullula di persone, molte delle quali anche straniere. Ogni giorno si svolgono dei concerti (gratuiti) in varie zone della città, mentre all’interno delle mura della rocca vengono collocati diversi stand, da quelli gastronomici a quelli che vendono cimeli o accessori provenienti proprio dai mitici anni 50!
Sembra di tornare indietro nel tempo, molte persone infatti si presentano indossando gli abiti tipici di quegli anni, vedrete bretelle, capelli brillantinati, bananoni, maglie a righe, tatuaggi e fasce sui capelli. Logicamente io non potevo sottrarmi al fascino di vivere la festa indossando i “costumi di scena” !
Un altro aspetto davvero meraviglioso dal mio punto di vista è quello relativo alle automobili, in una zona precisa della città infatti vedrete esposti dei bellissimi esemplari di auto tenute perfettamente, come dei veri gioiellini.
La festa si sviluppa nel centro storico della città, ma il mercoledì sera (di solito) il tutto si sposta sul lungomare, dove si tiene la festa hawaiiana : “Big hawaiian party on the beach“, una festa con colonna sonora beach boys.
Se siete dei ballerini o se semplicemente volete provare il brivido, ogni giorno troverete delle lezioni gratuite di ballo. Gli eventi in calendario sono davvero tanti, se volete arrivare organizzati date pure un’occhiata qui. Dal mio punto di vista si tratta di un evento davvero suggestivo, vale sicuramente la pena viverlo almeno una volta. Quest’anno la manifestazione sarà dal 27 luglio al giorno 4 agosto 2024. Buon divertimento al Summer Jamboree. Alla prossima festa, Viaggiatrice seriale.
Gradara, il “borgo dei borghi” d’Italia , si trasforma per quattro giorni in un luogo incantato.
Si svolgerà infatti da domenica 4 a mercoledì 7 agosto 2024 The Magic Castle Gradara, una bellissima iniziativa dedicata ai bambini ma anche agli adulti; un mix di arte, fiabe, fantasia e spettacoli.
Tutto il borgo cambia completamente faccia, ogni angolino ospita uno spettacolo.
Potrete trovare farfalle, uccelli, draghi, burattini, fatine, elfi, il Cappellaio Matto e il Bianconiglio… insomma non vi sentirete soli.
Gli artisti che si esibiscono sono bravissimi e arrivano persino dall’estero, gli spettacoli si ripetono durante la giornata, così da dare ai partecipanti la possibilità di assistere al maggior numero possibile.
Considerate che iniziano alle 18:30 e terminano alle 23:30.
E’ un’ottima occasione per far felici i vostri bambini e allo stesso tempo anche voi stessi perché vi assicuro che il livello è davvero alto e si rimane letteralmente a bocca aperta.
Il castello di Gradara poi è meraviglioso di suo, con la sua imponenza domina tutte le vie brulicanti di eventi dall’alto.
Per quanto riguarda il cibo, troverete tantissimi bar e ristoranti che propongono un menù dedicato all’evento e soprattutto a prova di bambino.
Vi parlo in prima persona perché lo scorso anno mi sono letteralmente persa in quanto luogo incantato e vi dico che ne vale la pena.
Il biglietto ha un costo di 14,00 € per gli adulti, 12,00 € dai 6 ai 16 anni e gratuito fino a 5 anni.
I miei preferiti sono i Blue Birds alti tre metri e tutti gli amici di Alice nel Paese delle Meraviglie…
Non vi resta che organizzarvi e vivere di persona questo magico evento.
Al prossimo evento,
Viaggiatrice seriale.
L‘estate di San Giovanni è alle porte, non so vi, ma io sono sempre stata affascinata dai riti legati alla Notte di San Giovanni. Quest’anno il Municipio di Monteciccardo (PU) ha deciso di dedicare un’intera settimana ricca di eventi a questo particolare periodo dell’anno, che culminerà con la Nuova Fiera di Sant’Eurosia, un tempo fiera boaria, oggi mercato di prodotti tipici locali e dell’artigianato. Monteciccardo offre molto a livello naturalistico con i suoi sentieri panoramici, le piccole aziende locali e gli artigiani che tramandano le tradizioni. Sarà una settimana ricca di eventi come trekking cicloturismo, riconoscimento delle erbe spontanee, giochi antichi, boccia alla lunga, leggende al tramonto e tanto altro. Una nuova fiera che riporta a tutti noi ricordi passati.
Calendario eventi
Giovedì 20 Giugno ore 17:30: passeggiata sulle vie della trebbiatura
Venerdì 21 Giugno ore 17:30: passeggiata alla ricerca dell’iperico
Sabato 22 Giugno dalle ore 18:00: Nuova Fiera di Sant’Eurosia (con stand, musica e diverse attività)
Domenica 23 Giugno dalle ore 07:30: II Cicloturistica “Rampciccardo”, gara di boccia alla lunga, apertura stand gastronomici e alle ore 17:00 Passeggiata di San Giovanni (passeggiata con raccolta di erbe spontanee per poi realizzare la “miracolosa” acqua di San Giovanni)
Lunedì 24 Giugno ore 19:30: cena dei volontari della ProLoco e alle ore 21:00 i Racconti della Veglia
Martedì 25 Giugno ore 21:00 Commedia dialettale
Per info contattare la Pro Loco al 3891227005.
Non vedo l’ora di tuffarmi in quest’atmosfera ricca di ricordi e tradizioni, natura e cultura legata all’estate di San Giovanni. Segnatevi sul calendario questo evento dal 20 al 25 Giugno e fatemi sapere quando andrete, che magari ci vediamo.
Da poco tempo è stato inaugurato il Percorso degli Abati, insieme ad altri due nuovi sentieri nei pressi di Montelabbate. Partiamo proprio da quello degli Abati, più corto rispetto agli altri.
Tappe del percorso degli Abati
Il percorso parte proprio dal centro di Montelabbate in provincia di Pesaro-Urbino e si sviluppa nelle campagne circostanti. Parcheggiate l’auto nei pressi del Municipio e guardando proprio questo edificio, dirigetevi verso destra sulla strada asfaltata in salita. Il percorso è contrassegnato dal simbolo bianco/fucsia, vi basterà seguire questo per non perdervi.
Piccolo tratto in salita sull’asfalto che vi condurrà in una zona residenziale, qui tenete la sinistra e vi ritroverete subito nel verde. Raggiunto il capanno verde degli asini alla vostra sinistra, proseguite dritto e iniziate a salire sul piccolo sentiero dal quale godrete di un bellissimo panorama su tutta la zona circostante e che vi condurrà ad un campo di ulivi. Qui tenetevi sulla sinistra e salendo un altro po’ avrete già raggiunto il Castello dove potrete riposarvi nell’area pic-nic. Prendete poi la carrareccia che in linea d’aria prosegue il sentiero che avete già percorso, per intenderci, una volta usciti del verde, non prendete né a destra né a sinistra ma proseguite dritto. Piacevole carrareccia immersa nel verde che vi condurrà fino ad un bivio, tenete la destra e costeggiate il campo mantenendo sempre la sinistra (cercate sempre i segnali sugli alberi) fino ad arrivare ad un campo di ulivi.
Qui cercate bene i segnali perché potrebbero essere più nascosti, quindi ricordatevi di non fare tutta la salita costeggiando il campo, ma prendete a sinistra e il percorso si farà pianeggiante. Giungerete quindi ad un altro bivio dove dovrete mantenere la destra e dopo una piccola salita vi ritroverete sulla strada asfaltata; qui prendete a sinistra e poco dopo guardate bene sulla destra e troverete un altro segnale. Percorrete la strada asfaltata e oltrepassate i blocchi per le auto, arrivando di nuovo verso una zona residenziale. Da questo punto in poi il percorso sarà tutto su asfalto, incontrerete prima qualche casa più isolata fino ad arrivare in mezzo ai palazzi. Vi ritroverete quindi alle porte del centro storico e una volta qui, dopo aver oltrepassato un’antica fontana e la chiesa sarete di nuovo di fronte al Municipio e avrete concluso il vostro giro ad anello.
Info sul percorso degli Abati
Il percorso degli Abati è lungo circa 4 km con un dislivello di 150 metri e non presenta grandi difficoltà se non qualche tratto in salita. E’ un giro ad anello e non è fattibile con i passeggini. Consigliate le scarpe tecniche e l’acqua. Il giusto compromesso per una bella passeggiata nel verde, senza dover raggiungere zone troppo isolate.
A carnevale ogni scherzo vale….ma io al momento sono serissima nel descrivervi una grande festa di carnevale dove i vostri piccoli si divertiranno un sacco, ma anche voi farete altrettanto.
Perché è così, il carnevale è sinonimo di allegria e di spensieratezza, un’occasione in cui si possono indossare i panni del proprio personaggio preferito o fare un balzo nel passato al tempo di dame e cavalieri o addirittura fino ai tempi della preistoria. L’altra parola indispensabile è DOLCEZZA: castagnole, cresciole, frittelle e quantità industriali di caramelle e dolciumi in genere.
La manifestazione carnevalesca di cui vi parlerò oggi è quella di Fano.
Il motto è: bello da vedere e dolce da gustare!
Carri allegorici, maschere, musica e quintali di dolciumi per uno spettacolo unico e indimenticabile.
Qui si fondono cultura, mostre, teatro, arte e gastronomia….e l’ingresso ha un costo di 13 euro, ma volendo si può salire sui palchi e sulle tribune dove occorre pagare un biglietto differente.
Carro Rossini
Il getto, è senza dubbio il punto di forza del carnevale di Fano.
Ogni anno quintali di caramelle e cioccolatini piovono dai carri allegorici durante le sfilate.
Carro Frida Kahlo
Un altro elemento assolutamente originale del carnevale fanese è il caratteristico Pupo. Si tratta di una maschera che rappresenta sotto forma di caricatura i personaggi più in vista della città e che insieme alla “Musica Arabita” vanta una lunga tradizione nella storia del carnevale di Fano.
Quest’ultima è una spiritosa banda musicale, nata nel 1923, che utilizza strumenti di uso comune quali barattoli di latta, caffettiere e brocche per produrre un’allegra musica, (detti batanaj) in perfetta sintonia con il clima allegro che si respira.
Musica Arabita
Le sfilate dei carri allegorici, tradizionalmente realizzati in cartapesta dagli abili maestri carristi fanesi, si concludono con un giro assolutamente suggestivo: quello della luminaria, una vera e propria festa di luci e colori.
I carri sono delle vere e proprie opere d’arte, appena finisce il carnevale i maestri ricominciano subito a lavorare per costruire i carri per l’anno successivo, i particolari di ogni soggetto sono curati nei minimi dettagli e la loro grandezza è impressionante.
Solitamente ogni anno c’è un ospite d’onore in tribuna, generalmente un personaggio dello spettacolo o comunque conosciuto: quest’anno ci sarà Beatrice Venezi alla quale è stato dedicato il carro “Chiamatemi Direttore”.
Tutte le domeniche mattina invece si tiene il carnevale dei bambini, un momento completamente dedicato ai più piccoli, con animazione, musica e tanti laboratori creativi. Il Carnevale di Fano ha addirittura una sua maschera: El Vulòn, ovvero un personaggio che ama ostentare manie di grandezza- Guardatevi bene intorno, lo riconoscerete dalle ali, dal monocolo e da quel sorrisetto beffardo.
Il Carnevale di Fano è una festa veramente bella, alla quale partecipano persone da ogni parte del mondo!
Se non ci siete mai stati, quest’anno dovete assolutamente partecipare!!! Le sfilate saranno nei giorni 28 gennaio, 4 e 11 febbraio.
Buon Carnevale a tutti!
Viaggiatrice seriale.
P.S.: munitevi di una bella borsa, potreste tornare a casa con un bel bottino (dolcissimo)!
P.P.S.: Le sfilate iniziano alle 15:00
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