L’autunno porta con sé i propri frutti, primo fra tutti il tartufo. Vi ho già illustrato più di una sagra, oggi vi parlerò di un altro evento dedicato ad esso. Ad Acqualagna dal 26 ottobre 2024 inizia la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco. Acqualagna è sede di raccolta di 2/3 dell’intera produzione nazionale del prezioso tubero con circa 600 quintali di tartufo di tutti i tipi. Quindi non parlo di una sagra qualsiasi, ma del top; la secolare tradizione di ricerca, produzione e vendita fa si che il mercato sia il luogo di incontro privilegiato per la promozione e la commercializzazione sia a livello nazionale che internazionale.
La cittadina mette a disposizione i propri spazi, la piazza ospiterà gli stand dei commercianti mentre il Palatartufo con la sua imponenza accoglierà tutti i visitatori che potranno assaggiare ed acquistare il meglio della tradizione. Tutto il contesto sarà arricchito da mostre, convegni e presentazioni di prodotti e gare di cucina. La fiera si svolgerà poi anche nei giorni 26-27 ottobre 1-2-3-9-10 novembre. Ecco un’ottima idea per un week-end, dove abbinare una visita turistica ad un’eccellenza della cucina italiana.
Festeggiate il giorno di San Martino??!!
A Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini negli anni si è consolidata una bella festa, la “Fira di becc” ossia la festa dei cornuti.
In prossimità dell’11 novembre (giorno di San Martino) si svolge questa sagra di paese nel centro storico.
Le due attrazioni principali sono i cantastorie e le “corna” appese sotto l’arco della Piazza Garganelli che dovrebbero segnalare, oscillando, se la persona che vi passa sotto in quel momento è stata vittima del tradimento dell’amato/a.
E’ inoltre la festa del cibo con i tanti prodotti tipici romagnoli e di tante altre regioni italiane esposti in diversi stand, per non parlare dei locali tipicamente romagnoli in cui poter gustare la buonissima piadina o la polenta.
Oltre al cibo non mancano però esposizioni di antiquariato, macchine agricole e bancarelle in genere.
La Romagna e i romagnoli sono talmente di cuore ed accoglienti che non ci si può trovare male in questa festa.
Brindate con del sangiovese mi raccomando.
Quest’anno la festa inizierà il giorno 9 novembre e terminerà lunedì 11 novembre 2024. Se siete appassionati di street art guardatevi attorno. Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
Cari viaggiatori, se la vostra “fame” di zuccheri è pari alla vostra sete di viaggi, non perdetevi l’occasione dell‘Eurochocolate a Perugia per saziarle entrambe.
Si tratta di una manifestazione annuale dedicata alla cultura del cioccolato, che si sviluppa in più giornate nel capoluogo umbro, quest’anno le oltre 150 firme del dolciario artigianale ed industriale, da tutta Italia e dal mondo, si danno appuntamento dal 15 al 24 novembre 2024 per inondare il centro storico di Perugia di dolcezze.
Avete capito bene, ho detto inondare, in quanto aggirandovi per gli stand potrete ammirare vere e proprie opere d’arte, riproduzioni di celebri monumenti, della nostra bella nazione, statuette di personaggi famosi e chi più ne ha più ne metta.
Ovunque rivolgerete il vostro sguardo, troverete cioccolato!
Logicamente si trova anche la tradizione, cioccolatini e tavolette di cioccolato classiche non mancheranno.
E’ un’ottima occasione per gustare e fare una bella scorta di cioccolato per diverso tempo, e perchè no, anche per assaggiare strani e bizzarri accostamenti.
Persone golose da tutto il mondo affolleranno le vie del centro.
Durante la manifestazione vengono allestiti anche numerosi eventi, spettacoli e iniziative culturali animando con corsi di degustazione e performance le vie, le piazze e i luoghi d’arte e di tradizione del centro storico.
Uno degli appuntamenti più attesi è lo Spettacolo delle sculture di cioccolato, dove abili scultori lavoreranno blocchi di cioccolato per ricavarne opere che resteranno in esposizione per tutta la durata della manifestazione.
E’ la giusta opportunità per trascorrere un dolcissimo weekend, ammirando le bellezze del posto, dove tutti rimarranno contenti, dai più piccoli fino agli adulti!
Il cioccolato non delude nessuno!!!
Per tutte le informazioni più dettagliate consultate il sito.
Vi auguro una dolcissima permanenza….al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.
Come ogni anno, il FAI, Fondo Ambiente Italiano organizza legiornate FAI di primavera, in cui sarà possibile ammirare tantissimi giardini, chiese, palazzi, musei e castelli che normalmente sono inaccessibili. Quest’anno l’iniziativa sarà ripetuta anche nel mese di ottobre, con la giornata FAI d’autunno. Questa iniziativa è possibile solamente grazie all’aiuto di tantissimi volontari che si cimentano come guide e ciceroni; i luoghi visitabili sono più di 700 sparsi per tutto lo stivale. Quest’anno l’appuntamento sarà per il 12 e il 13 Ottobre.
Giornate FAI d’autunno 2024
Il nostro paese ha una ricchezza culturale ed architettonica infinita….ricordiamocene più spesso. Le visite saranno a contributo gratuito. Segnatevi in agenda queste date, è un’occasione unica….non perdetevela. Per visualizzare tutti i luoghi visitabili, consultate la pagina delle giornate FAI Io vado subito a consultarla…..buon divertimento! Viaggiatrice seriale.
I borghi che riprendono vita grazie ad opere di riqualificazione sono in aumento e a tal proposito oggi vi porto ad Aielli, il borgo murales dell’Abruzzo.
Aielli e i murales
Siamo nel 2017, quando per la prima volta nel piccolo borgo in provincia dell’Aquila si svolge Borgo Universo, un festival artistico che ha ottenuto ormai un riscontro internazionale, trasformando il piccolo paese nel Borgo dei murales d’Abruzzo.
Borgo Universo: di cosa si tratta
Borgo Universo è un festival di street art che si tiene ogni anno ad Aielli e grazie al quale il borgo si arricchisce di opere; oggi indicativamente si possono ammirare circa 40 murales, facilmente rintracciabili grazie alla mappa che trovate sui vari pannelli. La cosa bellissima è che ogni opera ha un legame stretto con il territorio e la sua storia, andando più in profondità scoprirete che in ogni murales c’è un pezzetto d’Abruzzo. Gli artisti che contribuiscono all’incremento dei murales di Aielli sono di fama internazionale.
Aielli e l’astronomia
Vi svelo una piccola curiosità: i primi murales che furono realizzati avevano tutti un tema comune e cioè l’astronomia, perché vi starete chiedendo?! La risposta è semplice, Aielli è legatissima a questo argomento, proprio qui infatti nacque nel 1856 Filippo Angelitti e il borgo possiede inoltre un osservatorio astronomico.
Se siete amanti di street art non potete perdervi una visita ad Aielli, il piccolo borgo della Marsica che ha raggiunto una notorietà internazionale.
Oggi ho proprio una bella notizia per voi, soprattutto per gli amanti dell’arte.
Qualche mese fa ha preso vita una bellissima iniziativa chiamata “Domenica del Museo” che permetterà a tutti di entrare gratis in diversi musei o siti archeologici statali italiani ogni prima domenica del mese.
E’ l’occasione giusta, da prendere al volo per visitare le bellezze architettoniche del nostro paese, dai musei alle gallerie fino ai giardini.
Magari è la volta buona che visitiamo le bellezze che abbiamo vicino a casa e che non abbiamo ancora avuto modo di ammirare.
Le strutture che prendono parte a questa iniziativa sono più di 400 e potrete consultare l’elenco sul sito del Ministero dei Beni Culturali.
Date un’occhiata e decidete la vostra visita… la prossima apertura infatti sarà proprio domenica 6 ottobre.
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.
Conoscete la capitale del Verdicchio?!
La risposta è Cupramontana! Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Ancona e l’intera zona circostante è dedicata alla produzione del prelibato vino.
Si tratta di una vera e propria eccellenza, pensate che lo si omaggia anche con la bellissima Sagra dell’Uva.
Sagra dell’Uva di Cupramontana
Questa festa ha origini antiche, siamo arrivati alla 86° edizione.
Carri allegorici
Non trovo parole migliori per descrivere il tutto che tradizione e amore per le proprie radici.
La Sagra ha una durata di 4 giorni, dal giovedì alla domenica (3-6 ottobre) ed è stato sempre così, sin dalla prima edizione durante la quale sfilavano i carri trainati dai buoi addobbati con grappoli d’uva, alcuni dei quali venivano poi lanciati alla folla.
Questa tradizione è sopravvissuta con il passare degli anni, ovviamente si è adeguata ai nostri giorni e si è trasformata nella sfilata dei carri allegorici della domenica pomeriggio.
Per i cuprensi è forse il momento più atteso dell’intera manifestazione in quanto le 5 contrade di Cupramontana si sfidano andando in scena ognuna sul proprio carro, rigorosamente a tema Verdicchio, creato dal nulla dalle sapienti mani dei cittadini.
Dettaglio di un carro allegorico
Ho potuto ammirare insieme ad altri blogger i carri in anteprima e oltre alla bellezza e all’imponenza, la cosa che ho percepito maggiormente è stata la passione e la dedizione dei cuprensi. Sono tutti volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero (da fine agosto circa fino a poche ore prima della sfilata) alla realizzazione della propria opera, coinvolgendo anche i ragazzi più giovani e trasmettendo loro questa tradizione.
Palio della pigiatura
Il sabato invece si svolge la gara della pigiatura dell’uva tra i borghi limitrofi ed è un momento davvero particolare a cui assistere: immaginatevi uomini all’interno di grosse vasche contenenti quintali d’uva che fanno del loro meglio per pigiarne il più possibile nel tempo prestabilito.
Degustazioni e stand
Essendo il Verdicchio il re della festa, in tutte le giornate è stra-presente, potrete acquistarlo nei vari stand o partecipare alle Degustazioni in Piazzetta dove diverse cantine propongono i propri prodotti….insomma vi assicuro che c’è l’imbarazzo della scelta.
Degustazioni in Piazzetta
MIG -Musei in Grotta
Vi consiglio di non perdere una visita al Mig – Musei in Grotta che personalmente ho trovato davvero interessante. La location è bellissima e ospita al suo interno il Museo dell’Etichetta, con esposizione di circa 1000 etichette di vino provenienti da tutto il mondo (l’intera collezione ne vanta circa 10000); pensate che in Europa sono solo due i musei di questo tipo. Finita l’esposizione delle etichette, si passa alla zona che racconta la storia della Sagra dell’Uva attraverso i manifesti pubblicitari di ogni singola edizione: un tuffo nel passato meraviglioso.
Vecchio manifesto della sagra dell’uva di Cupramontana
Le sale adiacenti ospitano La strada del gusto, illustrando un percorso fra eccellenze, prodotti, sapori e trazioni. Infine troverete l’Infopoint dove poter richiedere materiale informativo o acquistare prodotti locali. Subito fuori è stato allestito l’Horto dei Semplici, uno spazio in cui vengono coltivate le vecchie erbe medicinali….proprio nel punto in cui sorgeva l’orto monastico. Vi ho solo detto che la location è fantastica, ma non vi ho detto che era un antico monastero…..non vi resta che visitarlo di persona.
Un ringraziamento ad Erik per tutte le informazioni dettagliate.
Concerti
La Sagra dell’Uva negli anni ha acquisito molta popolarità, arrivano infatti tantissimi pullman da tutta Italia per partecipare ad una festa con radici antiche ma nettamente attuale e uno dei motivi sono anche i concerti. In tutte le edizioni infatti si esibiscono cantanti di fama nazionale ,per allietare con il canto una serata già abbondantemente piacevole grazie al Verdicchio e a tutta l’atmosfera che si respira.
Ora non resta che pensare alla 84° edizione …fatelo anche voi, segnatevi questo appuntamento in agenda perché ne vale assolutamente la pena.
Un grazie di cuore a Sara e a Giorgia per averci accompagnato in questa scoperta.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
P.S.: la zona è perfetta per staccare la spina, per una vacanza a contatto con la natura e per un turismo enogastronomico e sportivo, se cercate un alloggio vi consiglio Cupramontana Accoglie.
Se vi dicessi “Percorso delle acque“, sapreste individuare la zona di cui sto parlando? Piccolo indizio: in questa regione potete trovare tantissimi percorsi per dei trekking e altrettante cascate o pozze naturali. Siamo nelle Marche e più precisamente a Pieve Torina, in provincia di Macerata.
Il sentierodelle acque
A poca distanza dal centro di Pieve Torina parte il percorso delle acque, un semplice percorso da poter fare sia a piedi che in bicicletta di circa 4,5 km a tratta, che collega Pieve Torina al borgo di Fiume. Il percorso è totalmente pianeggiante, fatta eccezione giusto per 2/3 salite e proprio per questo è fattibile anche con bambini e passeggini.
La zona è molto suggestiva e rilassante, infatti la camminata costeggia il corso del torrente Sant’Angelo addentrandosi sempre più nel verde. Si attraversano ponti e passerelle in legno, si incontrano cascate e piccole piscine naturali ed è possibile fare una deviazione all’Eremo dei Santi. Alla fine del percorso invece, arriverete all’ antico mulino di Fiume, aperto al pubblico e visitabile.
Percorso sensoriale
Il sentiero delle acque di Pieve Torina ha una sua particolarità: quasi all’inizio troverete un percorso sensoriale simile al percorso Kneipp delle spa, ma totalmente naturale. Toglietevi le scarpe e mettetevi alla prova camminando a piedi nudi sul fondale di sassi, in un’acqua gelida.
Finita una vasca, una piccola superficie ricoperta di dischi in legno vi farà da passerella per entrare nella vasca successiva; più avanti invece incontrerete altre zone calpestabili ma dal fondo differente, questa volta senza acqua.
Come raggiungere il percorso delle acque
Per raggiungere questo sentiero vi basterà impostare sul navigatore “Percorsi delle acque di Pieve Torina” e arriverete proprio di fronte all’inizio della passeggiata, dove dal lato opposto della strada troverete un ampio parcheggio in cui lasciare l’auto.
Un piccolo e semplice percorso che racchiude storia e natura e che rigenera sia il corpo che la mente. Una leggenda narra che di qui passarono gli apostoli Pietro e Paolo. Se amate la natura e non impazzite per i percorsi più impegnativi, questo è proprio per voi, se invece cercate altri itinerari naturalistici in zona non perdetevi le Cascate di Sarnano, Li Vurgacci di Pioraco e Lu Vurghe.
Viaggiatori, siete delle buone forchette?! Siete più carnivori o vegetariani? Oggi vi indico una sagra indicata soprattutto agli amanti dei legumi. Nel centro storico di Appignano, in provincia di Macerata, si svolgerà dal 18 al 20 ottobre 2024LEGUMINARIA. L’evento ha raggiunto la sua 20° edizione e come punti fermi ci saranno sempre gli assaggi di legumi serviti nelle cocce tradizionali, che da 500 anni compaiono nelle tavole degli appignanesi, insieme logicamente al Rosso Piceno.
Le giornate saranno allietate da diversi concerti di differenti generi. E’ un’occasione per trascorrere una giornata diversa e assaporare il valore di piatti spesso considerati poveri, ma in realtà ricchissimi di proprietà nutritive e di gusto. Alla prossima sagra, Viaggiatrice seriale
Se anche voi siete amanti delle fioriture, ho questa domanda da farvi: avete mai visto un paese disseminato di ortensie in fiore? Segnatevi questo nome: Tresana.
Nel cuore dell’appennino bolognese sorge questo piccolo borgo che nei mesi estivi si trasforma totalmente grazie alla meravigliosa fioritura delle ortensie ; macchie blu, violetto, bianche e rosa colorano la base verde data dalla tanta vegetazione e le poche casette in sasso risaltano maggiormente al primo colpo d’occhio. I paese è davvero piccolissimo e potrete arrivarci sia in auto che con un bel trekking.
La storia di Tresana, il paese delle ortensie
Sembra che Tresana sia stata fondata nel 1531 da Francesco degli Antoni, attorno ad una fonte d’acqua ancora esistente. Egli costruì la prima abitazione e negli anni ne lasciò in eredità 2 ai propri figli e così si sviluppò il borgo. Trovandosi a ridosso di un castagneto e una faggeta, pare che furono proprio i castagni la fonte di sostentamento dei suoi abitanti. Il piccolo nucleo di case in sasso e dal tetto con lastra in pietra, tipico dell’appennino, rappresenta oggi la seconda casa per i suoi proprietari che però se ne prendono cura in maniera impeccabile, donando a Tresana un aspetto meraviglioso. L’idea di piantare le ortensie fu proprio di un proprietario di una casetta per cercare di non far finire nel dimenticatoio questo borgo alle pendici del Monte Tresca a 930 m s.l.m. Che dire, l’idea fu più che vincente, tanto che ormai nei mesi di luglio e agosto Tresana è super popolata di camminatori e di amanti dei fiori che non vogliono assolutamente perdersi questo spettacolo della natura.
Come raggiungere Tresana
Per raggiungere il paese delle ortensie dovrete recarvi in direzione Porretta Terme e da qui seguire le indicazioni per Tresana. La strada da un certo punto in poi non è più asfaltata e presenta un po’ di buche, ma si percorre tranquillamente. Potrete parcheggiare un po’ prima e finire il percorso a piedi immergendovi a 360° nella natura o potrete arrivare a ridosso del borgo. Per i camminatori invece i sentieri sono molteplici.
Nei dintorni non perdetevi il Santuario della Madonna del Faggio, Castelluccio e la via dei Mulini.
Nei mesi di luglio e agosto la fioritura delle ortensie regala a Tresana un’aria davvero romantica e fiabesca, ma anche nei restanti mesi dell’anno questo paese dell’appennino saprà stupirvi per la sua bellezza (mi sono ripromessa di tornarci in autunno e questa volta rigorosamente a piedi).
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