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Italia, Marche, Trekking

Trekking alla grotta di San Pier Damiani

La grotta di San Pier Damiani è una destinazione perfetta per gli amanti dei trekking, non troppo impegnativa da raggiungere ma con un panorama mozzafiato.

Grotta San Pier Damiani
Grotta San Pier Damiani

Lasciate l’auto nel parcheggio del monastero di Fonte Avellana e tornate indietro sulla strada che avete percorso in macchina, prendete la strada asfaltata in salita e una volta raggiunta una curva a gomito proseguite ancora a sinistra.
Percorrerete una carrareccia dalla quale ammirare il profilo del bellissimo monastero in tutta la sua estensione.
Dopo circa una mezzoretta di cammino raggiungerete un muro di contenimento, proseguite sempre sulla strada principale, superate la seconda curva a gomito e rimanete sempre sulla strada fino ad arrivare ad una terza curva e al secondo muro di contenimento, qui prendete il sentiero a sinistra.
Non potete sbagliarvi, seguite il cartello con le indicazioni.

Bivio per la grotta
Bivio per la grotta

Una volta arrivati qui se alzatelo sguardo al cielo, vedrete un foro sull’enorme parete di roccia, ecco, lei è proprio la vostra destinazione finale.
Incamminatevi sul breve sentiero in salita e in men che non si dica sarete di fronte alla grotta di San Pier Damiani.

La grotta si presenta come un’ampia cavità che ospita un altare in pietra e diverse croci create con i rami, dono dei pellegrini che vi sono passati.
Io vi consiglio di fermarvi ed ammirare il panorama da questo punto di osservazione, visto che sarete completamente immersi nella natura; magari approfittatene per fare uno spuntino.

Panorama dalla grotta di San Pier Damiani
Panorama dalla grotta di San Pier Damiani

Sembra che la grotta fosse il luogo in cui Pier Damiani si ritirava in preghiera nel periodo in cui ottenne il permesso di far parte della comunità degli eremiti avellaniti; in seguito ne divenne anche priore dal 1043 al 1057.

Interno grotta San Pier Damiani
Interno grotta San Pier Damiani

Il percorso dal monastero di Fonte Avellana alla grotta è di circa 3 km, non troppo impegnativo ma molto suggestivo.
Dopo questa piacevole camminata vi consiglio di visitare il bellissimo monastero e di fare una sosta alla sua foresteria.

Alla prossima camminata,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Mercatini di Natale a Mombaroccio

Il Natale è nell’aria, non possiamo più negarlo.
Quindi è arrivato il momento di organizzare le molteplici gite alla scoperta dei mercatini natalizi più suggestivi.
Oggi vi porto a Mombaroccio, in provincia di Pesaro-Urbino, dove nei fine settimana dal 23 novembre al 15 dicembre prenderà vita “Natale a Mombaroccio“, l’evento natalizio che prevede presepi, sapori, tantissime bancarelle di artigiani che vendono i propri manufatti, aree dedicate ai più piccini come la casa di Babbo Natale, il Paesaggio Invernale e la Casa delle Lanterne e tanti spettacoli, il tutto all’interno del meraviglioso borgo medievale.
Saranno 32 le casette in legno poste lungo la via principale e la piazza a rendere ancora più magica l’atmosfera.

L’evento tanto atteso è senza ombra di dubbio la grande nevicata in piazza e per le vie principali che si verifica per ben tre volte al giorno verso l’ora del tramonto.

Ci sono stata lo scorso anno e ripeterò di sicuro l’esperienza perché è una manifestazione davvero carina, vi consiglio di farci un salto.
Il biglietto d’ingresso ì di 5 euro per gli adulti e gratuito per i bambini fino ai 12 anni di età.
Se amate i mercatini, non perdetevi quelli di Candelara.
Al prossimo mercatino,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia

La Settimana del Baratto: partite senza soldi, ma con uno scambio

Partire, tornare, sognare di ripartire di nuovo… credo che accada anche a molti  di voi.
Per me è proprio così, anzi a volte mi capita di pensare ad una nuova destinazione proprio nel bel mezzo di un viaggio… lo so, non sono normale!!!
Visto però che sognare è una cosa e realizzarla è un’altra e soprattutto visto che le risorse economiche non sono infinite, oggi vi indico come poterlo fare quasi gratis.
Dal 18 al 24 novembre 2024 si svolgerà  La Settimana del Baratto, in cui molti b&b baratteranno il soggiorno in cambio di beni o servizi.

Settimana del baratto

Settimana del baratto

Consultate il sito per conoscere le strutture che aderiscono all’iniziativa.
Nella maggior parte dei casi vengono richiesti servizi fotografici o piccoli lavoretti di manutenzione.
Decidete in che zona vorreste andare e poi consultate la lista delle strutture e le loro richieste.
Ma c’è anche la possibilità di contattare il B&B e proporre il vostro scambio, nella speranza che venga accettato.
Questa è una bellissima ed originalissima esperienza, che offre la possibilità di viaggiare anche a chi non dispone della somma necessaria per poterlo fare.
Navigate sul sito e cercate quello che fa al caso vostro.
Il modo di partire si trova sempre!!! ^_^
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: io ho già provato questa esperienza, qui il mio racconto!

Feste e Sagre in Italia, Italia, Toscana

Mercatini di Natale di Arezzo

Il centro storico di Arezzo ospita alcuni dei mercatini di Natale più belli d’Italia. Se nel mese di dicembre vi trovate in Toscana, vi suggerisco di farci una sosta. La magia del Natale scende su tutta la città.

I mercatini di Natale in Piazza Grande

Ok, siamo ad Arezzo, ma dove trovare i mercatini? Una volta raggiunto il centro storico, potrete tranquillamente spostarvi a piedi per raggiungere le diverse zone dei mercatini. In Piazza Grande sono state allestite tante casette in legno dalle quali si capta un ottimo odore di cibo, ma oltre al mangiare troverete anche oggettistica e vestiario. Lo scenario è molto suggestivo anche di giorno, ma di notte regala il suo meglio.

Gioco di luci in Piazza Grande ad Arezzo

La zona è stata ribattezzata Villaggio Tirolese e a mio avviso il nome rende proprio l’idea. Dopo aver assaporato l’aria natalizia fra le casette, vi consiglio di recarvi alla Casa di Babbo Natale. Il biglietto d’ingresso ha un costo di 5 euro per gli adulti e 3 euro per i più piccini, ma se siete con bambini non potete non andarci. Varcata la tenda rossa, vi si aprirà un mondo.

Casa di Babbo Natale ai mercatuìini di Natale di Arezzo
Interno della Casa di Babbo Natale

Un immenso Babbo Natale di lucine vi darà il benvenuto, mentre i suoi aiutanti elfi truccheranno i più piccini; nella sala adiacente invece si scrive la lettera a Santa Claus e si recuperano la busta perfetta per poi imbucarla….ed eccoci arrivati al momento tanto atteso, l’incontro con Babbo Natale! Foto di rito e spedizione della letterina.

Parco il Prato

Un’altra zona adibita ai mercatini di Natale è quella del Parco il Prato. In questa area verde sono state posizionate altre casette in legno, al centro del parco invece svetta la torre di 40 metri che porta i più temerari ad ammirare il tutto dall’alto.

Mercatini di Natale al parco il Prato

Poco distante si trova la pista di pattinaggio sul ghiaccio, lo scivolone per i bambini, il planetario, il Christmas Store, il Lego Village e per finire si arriva all’albero parlante, quasi davanti all’ingresso della Fortezza Medicea. Diciamo che in questa zona mentre i bimbi si divertono a giocare, gli adulti possono rinfocillarsi con vin brulè, cioccolata calda e una grande quantità di donats. Il parco è di fronte alla Cattedrale, quindi una visita è d’obbligo.

Piazza del Comune

Usciti dal duomo, o addirittura fermandosi anche sulle sue scale, quando cala la sera si possono ammirare le proiezioni che vengono effettuate nella Piazza del Comune e sulla torre.

Piazza del comune di Arezzo durante i mercatini di Natale
Piazza del Comune di Arezzo

Sarò ripetitiva ma di notte il tutto assume un altro aspetto, sembra quasi di trovarsi in un altro luogo. Quindi dovete assolutamente ritornare in Piazza Grande per ammirare lo spettacolo di luci e proiezioni sui palazzi storici. Avevo sentito parlare molto bene dei mercatini di Natale di Arezzo, ma non mi aspettavo tanta bellezza.

Gioco di luci in Piazza Grande durante i mercatini di natale di Arezzo
Gioco di luci in Piazza Grande

Se vi ho incuriosito avete tempo dal 16 novembre al 29 dicembre per immergervi nell’atmosfera natalizia di Arezzo.

Se siete in cerca di altri mercatini natalizi, date un’occhiata qui.

Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Italia

Aielli, il borgo murales dell’Abruzzo

I borghi che riprendono vita grazie ad opere di riqualificazione sono in aumento e a tal proposito oggi vi porto ad Aielli, il borgo murales dell’Abruzzo.

Aielli, il borgo dei murales d'Abruzzo
Aielli, il borgo dei murales d’Abruzzo

Siamo nel 2017, quando per la prima volta nel piccolo borgo in provincia dell’Aquila si svolge Borgo Universo, un festival artistico che ha ottenuto ormai un riscontro internazionale, trasformando il piccolo paese nel Borgo dei murales d’Abruzzo.

Borgo Universo è un festival di street art che si tiene ogni anno ad Aielli e grazie al quale il borgo si arricchisce di opere; oggi indicativamente si possono ammirare circa 40 murales, facilmente rintracciabili grazie alla mappa che trovate sui vari pannelli.
La cosa bellissima è che ogni opera ha un legame stretto con il territorio e la sua storia, andando più in profondità scoprirete che in ogni murales c’è un pezzetto d’Abruzzo.
Gli artisti che contribuiscono all’incremento dei murales di Aielli sono di fama internazionale.

Aielli
Aielli

Vi svelo una piccola curiosità: i primi murales che furono realizzati avevano tutti un tema comune e cioè l’astronomia, perché vi starete chiedendo?!
La risposta è semplice, Aielli è legatissima a questo argomento, proprio qui infatti nacque nel 1856 Filippo Angelitti e il borgo possiede inoltre un osservatorio astronomico.

Murale di Aielli
Murale di Aielli

Se siete amanti di street art non potete perdervi una visita ad Aielli, il piccolo borgo della Marsica che ha raggiunto una notorietà internazionale.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale

PS: se amate i murales, non perdetevi Satriano di Lucania, San Giovanni in Persiceto, Braccano e Calcio e Covo.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Candele a Candelara: il primo mercatino natalizio in Italia dedicato alle candele

I mercatini di Natale sono veramente suggestivi e ci fanno catapultare nell’atmosfera natalizia, anche se spesso sono molto simili fra loro.
A Candelara, un borgo in provincia di Pesaro-Urbino si tiene da più di 20 anni un mercatino molto particolare, dedicato interamente alle candele.

Questo oggetto non è stato scelto a caso, ma è profondamente legato con il paese stesso – ed anche il suo nome- infatti una leggenda racconta che un signore di Pesaro, volendo costruire un castello in questa zona, fece accendere tre candele in tre posti diversi del borgo. Nel luogo in cui non si fosse spenta, egli avrebbe costruito il suo castello e così fu.
Il luogo infatti era proprio quello in cui oggi sorge il castello e la borgata intorno.
Da più di due secoli le candele fanno parte del borgo, tanto che sono state inserite nello stemma del paese.
Tornando al mercatino, è veramente differente dagli altri, infatti prevede due spegnimenti al giorno dell’energia elettrica ed in questo lasso di tempo tutto il borgo viene illuminato solamente dalle fiamme delle candele: un momento unico  ed imperdibile.

Candelara offre poi ai suoi visitatori autentici oggetti artigianali, intrattenimenti e specialità gastronomiche della zona.
Ci saranno spettacoli e animazioni per bambini, preparazioni dal vivo di candele con cera d’api ed esposizioni di sculture in ferro battuto che illuminandosi diventano personaggi del presepe.
La manifestazione si svolgerà  il 23-24-30 novembre, il 1-7-8-14-15 dicembre.
Candelara ha dimostrato di essere una meta molto amata dai camperisti, è proprio per questo che sono state allestite delle aree di sosta ad essi dedicate, con collegamento con bus navetta.
E’ stata anche la prima in Italia a dedicare un mercatino a questo oggetto che da sempre evoca i colori e le emozioni della festa.
Se volete provare queste sensazioni, mettete in programma una gita a “Candele a Candelara”.
Se amate i mercatini di  Natale, segnatevi anche quelli di  Mombaroccio.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Umbria

L’Albero di Natale più grande del mondo si trova a Gubbio

In questi giorni vi sto aggiornando solamente sul Natale, forse sono un po’ monotematica, ma credo di fare la cosa giusta!
Vi lascio una vasta scelta di opportunità per le feste.
Conoscete l’Albero di Natale più grande del mondo?!
Per poterlo ammirare dovrete andare in Umbria, più precisamente a Gubbio.
Sulle pendici del monte Igino, vengono posizionati più di 750 corpi luminosi che compongono circa una lunghezza di 8,5 Km di cavi; essi sono collocati in modo tale da dare una forma di grande albero all’insieme di luci.

Quest’opera viene composta ogni anno da dei volontari chiamati “Alberaioli” e nel 1991 è entrata anche a far parte del Guinness dei primati come albero di Natale più grande del mondo.
Viene acceso il 7 dicembre e resta a dominare il monte fino al 8 gennaio.
Potrete ammirarlo illuminato dal tramonto (19)a notte inoltrata (24) di ogni giorno.
E’ così grande che la sua base di 450 m parte dalle mura della città medievale di Gubbio e si estende per oltre 750 m fino a raggiungere, con la sua stella cometa, la Basilica del patrono, Sant’Ubaldo sulla cima del monte.
E’ una creazione che vi farà sentire maggiormente il Natale… dedicate un giorno di queste feste per ammirarlo insieme al carinissimo paese sottostante di Gubbio.
Buon Natale amici viaggiatori.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Sagra dell’Uva di Cupramontana

Conoscete la capitale del Verdicchio?!
La risposta è Cupramontana! Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Ancona e l’intera zona circostante è dedicata alla produzione del prelibato vino.
Si tratta di una vera e propria eccellenza, pensate che lo si omaggia anche con la bellissima Sagra dell’Uva.

81° Sagra dell'Uva di Cupramontana

Sagra dell’Uva di Cupramontana

Questa festa ha origini antiche, siamo arrivati alla 86° edizione.

Carri allegorici 

Non trovo parole migliori per descrivere il tutto che tradizione e amore per le proprie radici.
La Sagra ha una durata di 4 giorni, dal giovedì alla domenica (3-6 ottobre) ed è stato sempre così, sin dalla prima edizione durante la quale sfilavano i carri trainati dai buoi addobbati con grappoli d’uva, alcuni dei quali venivano poi lanciati alla folla.
Questa tradizione è sopravvissuta con il passare degli anni, ovviamente si è adeguata ai nostri giorni e si è trasformata nella sfilata dei carri allegorici della domenica pomeriggio.
Per i cuprensi è forse il momento più atteso dell’intera manifestazione in quanto le 5 contrade di Cupramontana si sfidano andando in scena ognuna sul proprio carro, rigorosamente a tema Verdicchio, creato dal nulla dalle sapienti mani dei cittadini.

Dettaglio di un carro allegorico

Dettaglio di un carro allegorico

Ho potuto ammirare insieme ad altri blogger i carri in anteprima e oltre alla bellezza e all’imponenza, la cosa che ho percepito maggiormente è stata la passione e la dedizione dei cuprensi. Sono tutti volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero (da fine agosto circa fino a poche ore prima della sfilata) alla realizzazione della propria opera, coinvolgendo anche i ragazzi più giovani e trasmettendo loro questa tradizione.

Palio della pigiatura

Il sabato invece si svolge la gara della pigiatura dell’uva tra i borghi limitrofi ed è un momento davvero particolare a cui assistere: immaginatevi uomini all’interno di grosse vasche contenenti quintali d’uva che fanno del loro meglio per pigiarne il più possibile nel tempo prestabilito.

Degustazioni e stand 

Essendo il Verdicchio il re della festa, in tutte le giornate è stra-presente, potrete acquistarlo nei vari stand o partecipare alle Degustazioni in Piazzetta dove diverse cantine propongono i propri prodotti….insomma vi assicuro che c’è l’imbarazzo della scelta.

Degustazioni in Piazzetta

Degustazioni in Piazzetta

MIG -Musei in Grotta

Vi consiglio di non perdere una visita al Mig – Musei in Grotta che personalmente ho trovato davvero interessante. La location è bellissima e ospita al suo interno il Museo dell’Etichetta, con esposizione di circa 1000 etichette di vino provenienti da tutto il mondo (l’intera collezione ne vanta circa 10000); pensate che in Europa sono solo due i musei di questo tipo.
Finita l’esposizione delle etichette, si passa alla zona che racconta la storia della Sagra dell’Uva attraverso i manifesti pubblicitari di ogni singola edizione: un tuffo nel passato meraviglioso.

Vecchio manifesto della sagra dell'uva di Cupramontana

Vecchio manifesto della sagra dell’uva di Cupramontana

Le sale adiacenti ospitano La strada del gusto, illustrando un percorso fra eccellenze, prodotti, sapori e trazioni. Infine troverete l’Infopoint dove poter richiedere materiale informativo o acquistare prodotti locali. Subito fuori è stato allestito l’Horto dei Semplici, uno spazio in cui vengono coltivate le vecchie erbe medicinali….proprio nel punto in cui sorgeva l’orto monastico. Vi ho solo detto che la location è fantastica, ma non vi ho detto che era un antico monastero…..non vi resta che visitarlo di persona.
Un ringraziamento ad Erik per tutte le informazioni dettagliate.

Concerti

La Sagra dell’Uva negli anni ha acquisito molta popolarità, arrivano infatti tantissimi pullman da tutta Italia per partecipare ad una festa con radici antiche ma nettamente attuale e uno dei motivi sono anche i concerti. In tutte le edizioni infatti si esibiscono cantanti di fama nazionale ,per allietare con il canto una serata già abbondantemente piacevole grazie al Verdicchio e a tutta l’atmosfera che si respira.

Ora non resta che pensare alla 84° edizione …fatelo anche voi, segnatevi questo appuntamento in agenda perché ne vale assolutamente la pena.
Un grazie di cuore a Sara e a Giorgia per averci accompagnato in questa scoperta.

Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: la zona è perfetta per staccare la spina, per una vacanza a contatto con la natura e per un turismo enogastronomico e sportivo, se cercate un alloggio vi consiglio Cupramontana Accoglie.

Italia, Marche, Trekking

Il percorso della acque di Pieve Torina

Se vi dicessi “Percorso delle acque“, sapreste individuare la zona di cui sto parlando?
Piccolo indizio: in questa regione potete trovare tantissimi percorsi per dei trekking e altrettante cascate o pozze naturali.
Siamo nelle Marche e più precisamente a Pieve Torina, in provincia di Macerata.

Percorso delle acque di Pieve Torina
Percorso delle acque di Pieve Torina

A poca distanza dal centro di Pieve Torina parte il percorso delle acque, un semplice percorso da poter fare sia a piedi che in bicicletta di circa 4,5 km a tratta, che collega Pieve Torina al borgo di Fiume.
Il percorso è totalmente pianeggiante, fatta eccezione giusto per 2/3 salite e proprio per questo è fattibile anche con bambini e passeggini.

Passerelle sul sentiero delle acque
Passerelle sul sentiero delle acque

La zona è molto suggestiva e rilassante, infatti la camminata costeggia il corso del torrente Sant’Angelo addentrandosi sempre più nel verde.
Si attraversano ponti e passerelle in legno, si incontrano cascate e piccole piscine naturali ed è possibile fare una deviazione all’Eremo dei Santi.
Alla fine del percorso invece, arriverete all’ antico mulino di Fiume, aperto al pubblico e visitabile.

Mulino ad acqua di Fiume
Mulino ad acqua di Fiume

Il sentiero delle acque di Pieve Torina ha una sua particolarità: quasi all’inizio troverete un percorso sensoriale simile al percorso Kneipp delle spa, ma totalmente naturale.
Toglietevi le scarpe e mettetevi alla prova camminando a piedi nudi sul fondale di sassi, in un’acqua gelida.

Percorso sensoriale Pieve Torina
Percorso sensoriale Pieve Torina


Finita una vasca, una piccola superficie ricoperta di dischi in legno vi farà da passerella per entrare nella vasca successiva; più avanti invece incontrerete altre zone calpestabili ma dal fondo differente, questa volta senza acqua.

Percorso kneipp naturale
Percorso kneipp naturale

Per raggiungere questo sentiero vi basterà impostare sul navigatore “Percorsi delle acque di Pieve Torina” e arriverete proprio di fronte all’inizio della passeggiata, dove dal lato opposto della strada troverete un ampio parcheggio in cui lasciare l’auto.

Panorami percorso delle acque
Panorami percorso delle acque

Un piccolo e semplice percorso che racchiude storia e natura e che rigenera sia il corpo che la mente.
Una leggenda narra che di qui passarono gli apostoli Pietro e Paolo.
Se amate la natura e non impazzite per i percorsi più impegnativi, questo è proprio per voi, se invece cercate altri itinerari naturalistici in zona non perdetevi le Cascate di Sarnano, Li Vurgacci di Pioraco e Lu Vurghe.

Alla prossima camminata,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Tresana, il paese delle ortensie

Se anche voi siete amanti delle fioriture, ho questa domanda da farvi: avete mai visto un paese disseminato di ortensie in fiore?
Segnatevi questo nome: Tresana.

Fioritura delle ortensie a Tresana
Fioritura delle ortensie a Tresana


Nel cuore dell’appennino bolognese sorge questo piccolo borgo che nei mesi estivi si trasforma totalmente grazie alla meravigliosa fioritura delle ortensie ; macchie blu, violetto, bianche e rosa colorano la base verde data dalla tanta vegetazione e le poche casette in sasso risaltano maggiormente al primo colpo d’occhio.
I paese è davvero piccolissimo e potrete arrivarci sia in auto che con un bel trekking.

Abitazioni di Tresana
Abitazioni di Tresana

Sembra che Tresana sia stata fondata nel 1531 da Francesco degli Antoni, attorno ad una fonte d’acqua ancora esistente.
Egli costruì la prima abitazione e negli anni ne lasciò in eredità 2 ai propri figli e così si sviluppò il borgo.
Trovandosi a ridosso di un castagneto e una faggeta, pare che furono proprio i castagni la fonte di sostentamento dei suoi abitanti.
Il piccolo nucleo di case in sasso e dal tetto con lastra in pietra, tipico dell’appennino, rappresenta oggi la seconda casa per i suoi proprietari che però se ne prendono cura in maniera impeccabile, donando a Tresana un aspetto meraviglioso.
L’idea di piantare le ortensie fu proprio di un proprietario di una casetta per cercare di non far finire nel dimenticatoio questo borgo alle pendici del Monte Tresca a 930 m s.l.m.
Che dire, l’idea fu più che vincente, tanto che ormai nei mesi di luglio e agosto Tresana è super popolata di camminatori e di amanti dei fiori che non vogliono assolutamente perdersi questo spettacolo della natura.

Viale di ingresso fiorito
Viale di ingresso fiorito

Per raggiungere il paese delle ortensie dovrete recarvi in direzione Porretta Terme e da qui seguire le indicazioni per Tresana.
La strada da un certo punto in poi non è più asfaltata e presenta un po’ di buche, ma si percorre tranquillamente.
Potrete parcheggiare un po’ prima e finire il percorso a piedi immergendovi a 360° nella natura o potrete arrivare a ridosso del borgo.
Per i camminatori invece i sentieri sono molteplici.

Paese di Tresana
Tresana il paese delle ortensie

Nei dintorni non perdetevi il Santuario della Madonna del Faggio, Castelluccio e la via dei Mulini.

Nei mesi di luglio e agosto la fioritura delle ortensie regala a Tresana un’aria davvero romantica e fiabesca, ma anche nei restanti mesi dell’anno questo paese dell’appennino saprà stupirvi per la sua bellezza (mi sono ripromessa di tornarci in autunno e questa volta rigorosamente a piedi).

Se ami le fioriture potrebbero interessarti la fioritura della lenticchia e la fioritura della lavanda.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.