Amanti della street art, oggi vi parlo di due borghi dipinti a pochi km da Bergamo, in cui ammirare diverse opere. Calcio e Covo offrono creazioni diverse fra loro, motivo per cui l’accoppiata dei due borghi a pochi km di distanza l’uno dall’altro mi sembra perfetta per una gita fuori porta.
Borghi dipinti: i murales di Calcio
Calcio, borgo bergamasco dalle origini rurali, di circa 5400 abitanti, ospita ben 47 muri dipinti con svariate tecniche. Il tutto nasce nel 1995 dall’iniziativa “Narrano i muri” che ha portato ad una lenta trasformazioni del borgo in una sorta di museo a cielo aperto.
I dipinti rappresentano il forte legame con l’acqua dato dalla presenza del fiume Oglio e tanti mestieri del passato. Trattano inoltre temi sociali, leggende o storie realmente accadute legate al territorio. Vi consiglio di passeggiare liberamente per il paese e di consultare le schede con tutte le spiegazioni e i significati, così da coglierne la vera essenza.
Borghi dipinti: i murales di Covo
E’ giunto il momento di scoprire un altro borgo dipinto e cioè quello di Covo. Prima di partire però mi sembra giusto consigliarvi di fare una bella pausa pranzo a base di ravioli di Covo.
Si tratta infatti del piatto tipico di questo borgo bergamasco e la seconda domenica del mese di ottobre si tiene anche la Sagra del raviolo di Covo, un raviolo di forma quadrata ripieno di carne, spezie e verdura e condito con burro fuso. Con la pancia piena si hanno più energie per andare alla scoperta dei murales, non è vero?! Qui le opere sono inferiori numericamente rispetto a Calcio ma molto superiori per quanto riguarda le dimensioni.
Sono inoltre molto più recenti e lo si percepisce bene dai colori ancora vividi. Non vi resta che passeggiare alla ricerca del “Ratto di Europa“, del “Caravaggio“, del murales dedicato al compositore Giulio De Micheli e di quello della veduta di Covo dall’alto con una donna affacciata alla finestra.
Un’ottima idea se cercate la meta perfetta per una gita fuori porta o se siete diretti a Bergamo o Brescia e volete fare una tappa intermedia.
Brescia la “Leonessa d’Italia”, quest’anno è stata nominata capitale italiana della cultura insieme a Bergamo, quindi quale occasione migliore di questa per andare alla scoperta dei tesori di questa città? Dopo avervi suggerito cosa vedere a Bergamo in una giornata, passiamo all’itinerario per Brescia.
Piazza della Loggia: cosa vedere a Brescia
Piazza della Loggia è il fulcro della città, la piazza in cui si affacciano gli edifici principali. Prende il nome dal Palazzo della Loggia oggi sede della giunta comunale che si affaccia proprio su di essa, mentre nel lato opposto si può ammirare la Torre dell’orologio con il bellissimo orologio astronomico, dipinto su entrambi i lati della torre. Da qui poi partono gli affascinanti portici che ospitano i migliori negozi della città facendo di questa zona il viale dello shopping.
Piazza della Vittoria
A poca distanza troviamo Piazza della Vittoria, terza piazza per grandezza della città di Brescia dove si percepisce fin da subito lo stile fascista delle costruzioni. Qui svetta uno dei primi grattacieli d’Italia contrapposto al Palazzo delle Poste. Se dalla piazza vi dirigete verso il portico, vi troverete di fronte ad un’interessante opera d’arte intitolata “Il peso del tempo sospeso” rappresentante un rinoceronte appeso (da non perdere).
Piazza Paolo VI
Arriviamo alla terza piazza di Brescia, Piazza Paolo VI, davvero molto elegante e piana di fascino; vi consiglio di fermarvi per un caffè e ammirare tutta la bellezza che la circonda. Sulla piazza infatti affacciano sia il Duomo Nuovo che il Duomo Vecchio. Il Duomo Nuovo venne terminato solo nel 1825, vanta una facciata in marmo di Botticino e la 3° cupola più alta d’Italia.
Il Duomo Vecchio invece è davvero singolare, pensate che si tratta del maggior tempio romanico circolare ad oggi esistente. Non perdetevi la visita al suo intero e fermatevi ad ammirare la cappella che custodisce il Tesoro delle Sante Croci.
Brixia Antica
Recatevi poi nella mia zona preferita di Brescia, ovvero al parco archeologico dell’antica Brixia. Fra gli edifici moderni vedrete svettare i resti del Capitolium, un antico tempio capitolino che vi lasceranno senza parole. Passeggiate per l’antico foro e ammirate l’antico teatro romano. All’interno del complesso invece è custodito il simbolo della città di Bescia ovvero la Vittoria Alata.
Complesso di Santa Giulia
Dopo aver fatto un salto indietro nel tempo, recatevi al complesso di Santa Giulia, il museo della città dove ammirare i tesori di Brescia. Santa Giulia insieme al Capitolium rientra fra i beni dell’UNESCO.
Castello di Brescia
Poteva forse Brescia essere priva di un castello? Ovviamente no e non è nemmeno modesto. Si tratta di un’imponente fortezza costruita in una posizione strategica sulla cima del monte Cidneo, da dove avere una visuale completa della città. Ospita diversi musei e le sue aree verdi sono le preferite dai cittadini per un po’ di relax o per fare una passeggiata.
Teatro Grande: cosa vedere a Brescia
Il Teatro Grande di Brescia è davvero imperdibile, considerato uno dei più importanti teatri d’Italia può essere visitato su richiesta. Una volta lì approfittatene per una pausa al caffè del teatro ubicato all’interno del Ridotto. Mi credete se vi dico che è uno dei luoghi più belli in cui abbia preso un caffè?! Farete un viaggio indietro nel tempo circondati da specchi e decorazioni.
Questo itinerario è perfetto per scoprire Brescia in una giornata, se invece avete più tempo a disposizione ricordatevi che nell’anno della città capitale della cultura 2023 le mostre e gli eventi si susseguono continuamente, non vi resta che controllare i vari programmi. Io personalmente sono rimasta piacevolmente colpita da Brescia e ve la consiglio sicuramente. Se volete portarvi avanti, vi lascio l’articolo su Pesaro città capitale della cultura 2024, così vi preparate per il prossimo anno.
Volevo vedere di persona le bellezze delle città capitali della cultura 2023 Bergamo e Brescia, essendo io pesarese mi sono incuriosita in attesa del prossimo anno. Sapete che vi dico? Che ho trovato due città davvero molto belle, ben tenute e custodi di tesori davvero interessanti. Il mio viaggio è iniziato da Bergamo e più precisamente da Bergamo Alta e qui di seguito vi indicherò cosa non perdervi in una giornata in questa città lombarda.
Cappella Colleoni
Alcune delle principali attrazioni sono raggruppate nella stessa area e una di queste è la Cappella Colleoni. Esternamente noterete che nel cancello d’ingresso si scorgono delle parti più lucide, tendenti al color oro, come tanti altri monumenti, anche lo stemma Colleoni viene considerato un portafortuna e quindi toccato dalla gente (un po’ di fortuna non fa mai male del resto). Al suo interno è custodita la tomba della figlia Medea deceduta in tenera età e figlia prediletta del condottiero. La facciata esterna è davvero un piacere per gli occhi.
Basilica di Santa Maria Maggiore
Qui di fianco svetta anche la Basilica di Santa Maria Maggiore dove poter ammirare lavori di Lorenzo Lotto, oltre a capolavori in stile barocco. La particolarità di questa chiesa è il fatto di non avere un ingresso centrale e una facciata principale in quanto in passato era un’unica realtà insieme al palazzo vescovile. L’ingresso comunemente utilizzato però è quello in Piazza del Duomo, sorvegliato dai leoni rossi.
Viene considerata una delle più belle chiese di Bergamo. Di fronte all’entrata della Basilica troviamo l’entrata del Duomo, edificio più moderno rispetto ai precedenti.
Palazzo della Ragione
Tutti questi edifici affacciano sul Palazzo della Ragione e sul suo grande portico. E’ possibile visitare la Sala delle Capriate, utilizzata per mostre e manifestazioni culturali, salendo la grande scala che affianca il Campanone. Anche quest’ultimo è degno di nota, conosciuto con questo nome non è altro che la torre civica in cui tutte le sere alle 22:00 le campane eseguono 100 (ma sembra siano 135 circa) rintocchi.
Biblioteca civica e Piazza Vecchia
La biblioteca civica rientra pienamente nell’elenco delle cose da visitare. Trattandosi di una biblioteca storica, vanta degli ambienti notevoli. La sala Tassiana ospita la più grande raccolta di opere e di scritti su Bernardo e Torquato Tasso e due meravigliosi globi, uno terrestre e uno celeste.
Bergamo, il gusto di gelato alla stracciatella e altre curiosità
Sapete che il gusto di gelato alla stracciatella è stato creato a Bergamo? Quindi nel vostro giro dovete assolutamente inserire una tappa dalla “Marianna” per gustare una coppetta di gelato. Una volta qui vi consiglio di fare una passeggiata sulle mura veneziane, entrate a far parte del Patrimonio dell’Unesco. Recatevi poi davanti al Fontanone e ammirate quella che un tempo riforniva l’acqua all’intera città, spostatevi di lato e sbirciate dalla grata, riuscirete a vedere la storica cisterna. Sempre parlando di acqua, io sono rimasta colpita dal lavatoio pubblico, di una bellezza d’altri tempi.
Funicolare e Rocca di Bergamo
Non si può andare a Bergamo e non fare una corsa in funicolare. La parte di Bergamo Alta e quella di Bergamo Bassa sono infatti collegate da una funicolare che tocca la pendenza del 52%. Passeggiate nelle viuzze ricche di locali e ristoranti, assaggiate un piatto di polenta e salite fino alla Rocca di Bergamo che ospita il Museo Storico dell’Ottocento. Scontato dirvi che da qui la veduta è davvero eccezionale.
In questo anno in cui la città di Bergamo è stata eletta capitale della cultura 2023, le mostre e gli eventi sono tantissimi e in continua evoluzione. Una volta visitate tutte queste attrazioni, potrete dire di aver conosciuto Bergamo Alta e potrete passare a Bergamo Bassa, sempre a bordo della funicolare.
Bergamo Bassa: cosa vedere
La parte più caratteristica di Bergamo è sicuramente la parte Alta che racchiude i monumenti storici, ma anche a Bergamo Bassa ci sono delle attrazioni da non perdere. Iniziamo dal Sentierone, uno dei viali più conosciuti della città bassa dove troviamo tanti negozi e il famoso Teatro Donizetti dedicato all’illustre compositore bergamasco. Le chiese non possono mancare e vi consiglio la Chiesa delle Grazie e quella di San Bartolomeo. Per gli appassionati d’arte (e non solo), una tappa all’ Accademia Carrara (pinacoteca della città) è d’obbligo. Se cercate un angolo di verde per fare una pausa e rilassarvi un po’ vi coniglio il Parco Caprotti.
Cosa vedere nei dintorni di Bergamo
Se volete approfittarne per visitare anche qualcosa nei dintorni, vi consiglio il Castello di Malpaga e i due borghi con murales di Covo e Calcio.
Conoscete le Botteghe di Tokyo sui Navigli di Milano? Se vorreste essere in Giappone ma per infiniti motivi non vi trovate lì, potete teletrasportarvi in un secondo nel paese del Sol Levante.
Botteghe di Tokyo: cosa sono
Si tratta di una mostra immersiva sul Giappone e più precisamente su alcune antiche botteghe di Tokyo realmente esistenti. L’artista polacco Mateusz Urbanowicz ha ricreato le facciate delle principali botteghe, così da farci fare un vero viaggio in Giappone. Passeggiando nello spazio che ospita la mostra, vi ritroverete tra biciclette e muletti, piatti tipici e angoli dove bere il tè. Sono davvero molto suggestive.
Info utili sulle Botteghe di Tokyo
La mostra “Le Botteghe di Tokyo” è ospitata presso gli spazi i Tenoha Milano, sui Navigli. L’ingresso è gratuito ma occorre la prenotazione. Avete tempo fino al 22 Maggio per visitarle. Non aggiungo altro, se non “Buon viaggio in Giappone”.
La voglia di esperienze all’aria aperta si sente sempre più, avete mai provato la canoa canadese? Complice l’arrivo imminente della primavera, la voglia di trascorrere del tempo in natura aumenta, quindi oltre ai soliti trekking di cui vi parlo spesso, oggi alzo il livello spostandoci sul lago.
Canoa canadese con Pollo Surf Experience
La canoa canadese è il mezzo perfetto per fare un’escursione al lago, ma anche al fiume o nelle zone costiere perché al contrario del kayak non ci si bagna visto che si pagaia sempre e solo da una parte senza troppi spostamenti. Qualche giorno fa ho avuto il piacere di approcciarmi a questa attività grazie alla Pollo Surf Experience e a Raccontiamo l’Italia. Marco, la nostra guida, ci ha dato tutte le dritte del caso, ci ha fatto indossare una sorta di calosce così da evitare di bagnarci al momento della discesa e ci ha accompagnato in questa bellissima esperienza. Partendo da Angera che si trova in Lombardia, abbiamo prima ammirato l’Isolino Partegora, anzi l’abbiamo proprio circumnavigato, per poi dirigerci verso Arona che si trova in Piemonte. Senza grandi sforzi, in circa 20-25 minuti siamo passati dalla Lombardia al Piemonte.
Una volta qui, siamo sbarcati, abbiamo fatto un giretto per il borgo e siamo riusciti anche ad infilarci una pausa caffè prima di riprendere a solcare le acque del Lago Maggiore. L’esperienza dura circa 2 ore ed è adatta a tutti, anche a chi non è troppo sportivo o non si è mai approcciato a questa disciplina. La Pollo Surf Experience organizza escursioni su tutti i laghi della zona, ma anche rafting, lezioni di windsurf e tante altre attività sportive. Per tutte le informazioni consultate la pagina.
Cosa vedere ad Angera e Arona
Se come me farete l’esperienza in canoa canadese sul Lago Maggiore tra Arona e Angera, prima o dopo non perdetevi una visita ai borghi sul lago. Arona è una località molto rinomata, il suo lungolago pullula sempre di gente, fra le sue stradine potete trovare negozi di un certo livello e dulcis in fundo potrete soddisfare anche il alto religioso con una visita al Colosso di San Carlo Borromeo, una statua così immensa che viene chiamata anche il “Sancarlone“ Dedicata all’arcivescovo milanese San Carlo Borromeo, per due secoli fu la statua più alta del mondo. Ad Arona troverete anche i resti di una vecchia rocca.
Per quanto riguarda Angera invece, da non perdere assolutamente la magnifica Rocca Borromeo che da uno sperone di roccia domina la sponda meridionale del Lago Maggiore. La rocca è visitabile e ospita al suo interno il Museo della Bambola e del Giocattolo.
Una gita sul Lgo Maggiore è proprio perfetta per la stagione che sta arrivando, cimentatevi in una delle attività proposte dalla Pollo Surf Experience per poi rilassarvi nei borghi lacustri.
Grazie a Marco, Barbara e Giada per la compagnia.
Alla prossima avventura, viaggiatrice seriale.
P.S: in zona vi consiglio anche una tappa al Lago d’Orta.
Qualche mese fa ho viaggiato sul Treno dei Sapori alla scoperta del Lago d’Iseo ed è stata una bellissima esperienza da poter vivere in tutte le stagioni. Gli itinerari infatti sono molteplici e per tutti i gusti. Io ho scelto “Il gusto del Natale” e mi sono letteralmente ritrovata in un paesaggio da fiaba.
Iseo: cosa vedere in un giorno
L’intera esperienza inizia con una visita al centro di Iseo accompagnati da una guida. Ci si incontra infatti alla stazione ferroviaria di Iseo e una volta raggruppati tutti i partecipanti, si inizia la scoperta. Nel mio caso, essendo periodo natalizio, tutto il centro storico era addobbato con casette e mercatini.
Ci siamo spinti subito sul lungolago ad ammirare il panorama da un punto strategico e in lontananza si vedevano anche le cime innevate…pura magia, per poi raggiungere la Pieve di Sant’Andrea sormontata da un’imponente torre medievale in pietra calcarea locale. Il fulcro di una comunità è sempre la piazza, quindi abbiamo fatto tappa in Piazza Garibaldi, anch’essa addobbata a festa ma nonostante questo, la statua dedicata a Giuseppe Garibaldi troneggia al centro. Pensate che Iseo fu il primo fra i comuni di Italia a dedicargli un monumento. Tutto intorno si possono scorgere i meravigliosi palazzi che dimostrano con la loro eleganza che una volta Iseo era sede di mercati. Percorrendo le strette viuzze siamo poi arrivati al Castello Oldofredi, divenuto oggi un palazzo pubblico.
Dopo aver ammirato il piccolo ma carinissimo centro di Iseo, ci siamo spostati di nuovo verso la stazione, per iniziare una nuova scoperta, quella eno-gastronomica.
Degustazione a bordo del Treno dei Sapori
Ed eccoci arrivati al momento tanto atteso, quello in cui abbiamo varcato la porta del Treno dei Sapori.
Si tratta di un treno con diversi anni di attività ma che è stato rimodernato e al quale sono state apportate delle modifiche proprio per far vivere ai passeggeri la migliore esperienza possibile. Il trenino arancione ha iniziato la sua corsa verso Pisogne e noi ci siamo subito rilassati e siamo rimasti incollati al finestrino per ammirare lo spettacolo che mutava al di là del vetro: tutta le bellezza del lago d’Iseo, le montagne all’orizzonte e Monte Isola al centro del lago. Durante questo breve tragitto, non solo la vista ne ha tratto giovamento ma di sicuro anche il gusto. E’ iniziato infatti il percorso di degustazione dei prodotti del territorio con un ottimo aperitivo a base di affettati e formaggi accompagnati da un ottimo vino bianco.
Treno dei sapori: Cosa vedere a Pisogne
Nel frattempo il treno ha raggiunto Pisogne e accompagnati dalla nostra guida abbiamo visitato la bellissima Chiesa di Santa Maria della Neve che ospita al suo interno gli affreschi del Romanino.
Oggi non è più consacrata ma a mio avviso è assolutamente da non perdere, le opere al suo interno sono davvero notevoli. Il Romanino era solito attingere dalla vita quotidiana i soggetti dei suoi lavori ed era inoltre solito lavorare per il popolo, così facendo aveva la garanzia di ottenere il suo compenso. La chiesa è anche chiamata “Cappella Sistina dei Poveri”.
Pranzo sul Treno dei Sapori
Dopo aver riempito gli occhi di bellezza, è arrivato il momento di riempire la pancia! Il pranzo sul Treno dei Sapori è stato a dir poco squisito. Gnocchi ripieni eccezionali, polenta, salsiccia e funghi strepitosi e per concludere dolci locali, il tutto accompagnato da ottimo vino della Franciacorta.
Oltre alla bontà del cibo, vorrei porre l’attenzione anche sulla professionalità e sulla gentilezza del personale…. ci sentivamo a casa. Piccola passeggiata digestiva, giusto per ammirare la bellezza di questa parte di lago e come per magia il trenino arancione ha cambiato direzione e ha cominciato il suo viaggio verso Iseo.
Informazioni utili
Come detto in precedenza, il Treno dei sapori offre differenti itinerari che potete trovare sul sito alla scoperta di Franciacorta, Lago d’Iseo e Val Camonica.
Le uscite sono generalmente nel weekend e nei giorni festivi, da Marzo a Dicembre.
I prezzi variano da 54 a 70 euro a seconda dell’itinerario scelto.
La partenza del treno verrà confermata al raggiungimento di almeno 40 prenotazioni.
E’ obbligatorio prenotare.
In caso di pioggia le escursioni vengono comunque effettuate.
Era impossibile non andarci.
E’ vero, l’ho pensato ma chissà perché mi sono ridotta all’ultima settimana.
Ma ho portato a termine la mia missione: EXPO, io c’ero.
Sì, in realtà credo veramente che fosse da una parte una grandissima opportunità quella di partecipare ad un evento del genere e dall’altra parte quasi un dovere morale.
Parliamoci chiaro, a noi non capiterà di vedere di nuovo un’esposizione mondiale nel nostro paese, quindi hanno fatto bene tutti coloro che ci sono andati.
Poi che sia piaciuto o meno questo è del tutto soggettivo e dato che siamo proprio agli sgoccioli visto che finirà domani, non posso dirvi cosa fare o cosa non fare.
Posso solamente rendere un servizio a coloro che non ci sono stati pubblicando delle fotografie così da portarli lì almeno virtualmente.
Avendo solo un giorno a disposizione ho dovuto fare delle scelte e il motto era :”più cose possibili nel minor tempo” e questo vi fa già intuire che non ho assolutamente visto il padiglione del Giappone.
Ma cosa ci sarà lì dentro?!Boh!!!!
Senza soffermarmi sui padiglioni di cui abbiamo sentito parlare per sei mesi o addirittura qualcosa in più, vi dico che sono rimasta molto colpita dalla Russia.
Quasi un ambiente futurista per dimostrare il processo di produzione della birra.
Bello bello bello è l’Azerbaijan con la sua sfera trasparente ammirabile soprattutto dall’esterno.
Entrare in Slovenia significa assaporare in pochi metri tutte le ricchezze della terra partendo da una camminata a piedi scalzi su un letto di sale, fino ad arrivare alla maestosa bellezza delle grotte di Postumia.
Dato che era una giornata fresca,visitare il padiglione del Marocco è stato un vero toccasana con i suoi ambienti che ricreavano le temperature climatiche delle varie zone del paese,mostrando le prelibatezze che vi crescono.
Ho apprezzato la Turchia perchè ha sviluppato il tutto in uno spazio aperto,senza creare code e attese.
L’Angola mi ha stupito e l’esposizione di meravigliosi quadri ha dato quel qualcosa in più.
Una piccola deviazione su un argomento sentito e risentito la devo fare però: l’albero della vita è veramente bello.
E poi non posso non citare il popolo del cibo lì pronto ad accogliere il “fiume” di persone che ha percorso il cardo in questi mesi fino a consumarlo.
Bella esposizione,bella vetrina mondiale e ottimo argomento su cui riflettere,(ma anche qualche nota negativa non manca)…..felice di esserci stata.
Al prossimo viaggio (reale o virtuale),
Viaggiatrice seriale.
Cari viaggiatori, se anche a voi piacciono vacanze strane e particolari, ne ho una che fa al caso vostro. Avete mai sentito parlare della giornata da pastore?!Questa volta il viaggio è corto ( dipende sempre da che regione d’Italia partite), dobbiamo arrivare in Lombardia e più precisamente in provincia di Sondrio dove c’è un’azienda agrituristica che organizza giornate da pastore.In cosa consiste?!Adesso vi racconto la mia esperienza.
Si parte alla volta di Sondrio,arrivati all’azienda agrituristica che rimane ancora in paese, si fa una specie di check in con il buono prenotato in precedenza e poi con la propria macchina accompagnati da qualche organizzatore si sale di quota, fin dove è consentito e poi, zaino in spalla (più leggero è,meglio è 🙂 ) si parte per un trekking di circa 2 ore in direzione alpeggio situato a 2000 metri circa.
Lo scenario e i panorami che si incontrano durante il tragitto sono bellissimi e a metà percorso ci si può dissetare in una fontana con della pura acqua di montagna. Quando all’orizzonte si intravede un lago significa che si è vicini alla meta.Eccolo lì l’alpeggio proprio davanti ai miei occhi,non è un miraggio.
Dopo aver sistemato gli zaini ed essersi riposati un pò, l’accompagnatore vi porterà con il suo fuoristrada al pascolo delle mucche. Qui si assiste alla mungitura meccanizzata e si prova la mungitura manuale, ritornando indietro nel tempo e ritrovando il vero rapporto con la natura, forse un pò perso.Vi assicuro che è un’esperienza interessante.
Dopo la mungitura si ritorna all’alpeggio e si assiste alla trasformazione del latte in formaggio. In seguito avrete tutto il tempo libero da sfruttare al meglio con lunghe passeggiate fino alle vette più vicine o restando semplicemente nei lettini a godersi il sole di montagna. Sembra di essere fuori dal mondo, solo tu ( e i tuoi accompagnatori, 6 persone in tutto) e i pastori che fanno quella vita per circa 4 o 5 mesi l’anno, circondati da prati verdi, boschi, montagne e laghi. La sera si cena con tutti i prodotti tipici della casa insieme ai pastori e poi dopo aver indossato una felpa si corre fuori ad ammirare il cielo stellato che sembra 1000 volte più luminoso di quello che vediamo dalle nostre città. Wow che pace!!!
Ecco, è arrivato il momento di coricarsi ed è il caso di spiegarvelo dettagliatamente: l’alpeggio ha solo 2 stanze, una al piano inferiore che funge da cucina e una al piano superiore che funge da camera da letto con diversi letti c castello. L’ambiente è più che spartano, si dorme tutti insieme con i pastori , ognuno nel proprio sacco a pelo e anche il bagno da condividere è uno solo….quindi se non siete persone più che adattabili questa esperienza non fa per voi. Non pensate di pernottare in un hotel dotato di tutti i confort, mi raccomando. L’indomani mattina i pastori si svegliano all’alba sempre a causa della mungitura ( si fanno 2 mungiture al giorno, una al mattino e una al tramonto), ma gli ospiti possono decidere liberamente anche di restare a dormire e svegliarsi solo per fare colazione con il latte appena munto. Fatta una scorta di energia , fino all’ora di pranzo il tempo è libero e un’ottima idea è quella di fare un’altra passeggiata, far visita ai vitellini poco distanti da lì e magari raccogliere dei mirtilli visto che è il periodo giusto.
E’ arrivata l’ora di pranzo e io e i miei amici siamo stati particolarmente fortunati in quanto quel giorno era previsto il raduno degli alpini, quindi ci siamo ritrovati circondati da più di 100 penne nere! Pranzando sempre con i prodotti tipici assaporiamo un delizioso risotto ai mirtilli.
Dopo aver fatto tante foto ringraziamo e salutiamo tutti i pastori e di nuovo con lo zaino in spalla ripartiamo per la via del ritorno….ma per fortuna questa volta è in discesa ed è più facile! 🙂
L’esperienza del pastore sarebbe finita qui, ma visto che io e i miei amici abbiamo percorso diversi km, ne approfittiamo per farci tutto il week end e quindi un’altra notte fuori.
Arrivati a valle ci dirigiamo nell’hotel che avevamo precedentemente prenotato da casa: il contrario del giorno prima, infatti qui ci aspetta una spa tutta per noi e così recuperiamo le forze utilizzate durante il trekking. Una bella cena con prodotti di montagna e una bella dormita in un letto comodissimo. Non ci siamo fatti mancare proprio niente!
Ma non è finita qui, perchè la mattina dopo un’abbondante colazione partiamo alla volta di un paese vicino dove ci aspetta l’istruttore per fare rafting! E in men che non si dica ci ritroviamo con addosso una muta,un giubbino di salvataggio, un casco, remi in mano e gommone in spalla…..gommone gettato in acqua e via che si parte. Durante il tragitto poi ci fanno fare anche dei tuffi e dei bagni e ci fanno provare l’ebrezza di essere trasportati dalla corrente. Sani e salvi ritorniamo sulla terra ferma e dopo aver fatto una bella doccia ripartiamo in direzione di casa…..ma dato che vogliamo sfruttare al meglio ogni singolo minuto, arrivati in paese prendiamo gli impianti di risalita e andiamo a mangiare al rifugio!! Una bella polenta ( pasto leggerissimo!) non ce la toglie nessuno.
Ecco, questo è stato uno dei miei week end alternativi, ho trovato in rete il pacchetto relativo alla giornata da pastore ma poi mi sono organizzata anche i due giorni seguenti…..un week end che spazia tra natura,benessere&relax e sport. Se vi piace prendete pure spunto da me, altrimenti sbizzarritevi come meglio credete!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: io sono andata in agosto, ma la giornata da pastore è possibile farla da maggio a settembre.
PPS: se volete poi potete anche comprare prodotti fatti in alpeggio.
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo cookie tecnici, anche di terze parti, per il corretto funzionamento del sito, per fini statistici e, previo consenso, funzionali e di profilazione. Puoi attivare tutte le funzionalità del sito cliccando su "Accetta tutto" o gestire i consensi cliccando su "Gestisci preferenze". Se chiudi il banner cliccando sulla X in alto a destra, i cookie non tecnici non saranno installati.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.