Italia, Sardegna

Sardegna occidentale: weekend a Stintino

Quando sento la parola “Sardegna” inizio a sognare, non so se fa lo stesso effetto anche a voi!
Dopo aver avuto il piacere e la fortuna di potermi tuffare in acque meravigliose sia della costa est, sia della parte meridionale dell’isola, questa volta sono andata alla scoperta della parte nord-occidentale.
Con un volo low cost abbiamo raggiunto l’aeroporto di Alghero e da qui, a bordo della nostra 500 a noleggio, in un’oretta circa abbiamo raggiunto la nostra destinazione e cioè Stintino.
E’ stata una toccata e fuga, siamo arrivati il venerdì sera a mezzanotte e siamo ripartiti il lunedì alle 15:00 ma in alcuni casi (come in questo caso appunto) due giorni e mezzo sono più che sufficienti .
Molti dicono: “ma come, prendi l’aereo per così poco?” Certo che lo prendo… quando il costo è relativamente basso e in pochissimo tempo posso raggiungere una meraviglia del genere mi butto a capofitto!
Sabato mattina abbiamo subito iniziato la giornata splendidamente: colazione in veranda con vista sull’isola Piana e sull’Asinara.
A stomaco pieno siamo partiti e dopo pochissimo tempo stavamo già cercando il parcheggio davanti alla famosissima spiaggia de La Pelosa.

Essa rappresenta la punta di diamante della zona, acqua che definire cristallina non rende abbastanza l’idea, colori che sfumano dal trasparente, all’azzurro, al blu intenso, il tutto con l’isola dell’Asinara sullo sfondo.
Con mia grande sorpresa a metà settembre c’erano ancora molto turisti, soprattutto stranieri, quindi non oso immaginare come debba essere ad Agosto… aiuto!!!
La spiaggia è abbastanza grande e oltre alla spiaggia libera c’è anche una parte attrezzata.
Nelle vicinanze ci sono anche snack bar e ristorantini per pranzare, ma vi consiglio di farvi dei panini al mattino a Stintino perché i prezzi non sono proprio abbordabili.
Altra cosa tutt’altro che economica è il parcheggio:2 euro all’ora (senza arrivare ad una soglia massima per l’intera giornata).
Beh, in effetti non è una meta economica, quello si sa! Ma basta organizzarsi!
Da Stintino partono delle escursioni giornaliere ( o anche di mezza giornata) in catamarano per l’isola dell’Asinara  dove poter ammirare il meraviglioso parco nazionale che salvaguardia tantissime specie animali, fra cui i caratteristici asinelli bianchi, il carcere e logicamente dove poter fare dei bagni spettacolari.
Il pomeriggio abbiamo cambiato spiaggia e  abbiamo raggiunto Le Saline, leggermente a sud, poco prima di entrare in paese.
La spiaggia è diversa, la precedente è una baia, questa si estende per diversi km e non è di sabbia ma di piccoli ciottoli, simili a mentine, affatto fastidiosi per camminare, i quali insieme alla sabbia bianca esaltano maggiormente i colori del mare.
Sicuramente è più tranquilla della Pelosa e in più qui il parcheggio è gratuito.
Dopo una giornata intera di mare non potevamo non provare la cucina sarda, così seguendo il consiglio del proprietario del B&B in cui alloggiavamo abbiamo prenotato ( per fortuna aggiungerei, infatti era al completo) un agriturismo.
Dire che abbiamo mangiato fino allo sfinimento non rende l’idea: il menù era fisso e comprendeva antipasti con affettati e formaggi locali accompagnati dal tipico pane carasau e sott’olio, bis di primi (gnocchetti sardi e ravioli), porceddu con patate al forno e per finire seadas, il loro dolce tipico composto da una sfoglia fritta ripiena di formaggio e bagnata con del miele!

Il giorno successivo è stato ugualmente di mare, ma ci siamo spostati verso Sassari e siamo stati nella spiaggia di Platamona.
L’acqua è sempre meravigliosa, ma essendo domenica era molto affollata, così dopo qualche ora siamo tornati indietro e ci siamo fermati alla spiaggia di Ezzi Mannu verso Stintino.
Questa è molto simile alle Saline, forse proprio perché è il suo proseguimento e l’acqua è una vera e propria meraviglia, l’unica pecca è che dopo pochi km sorge una centrale dell’Enel che rovina il panorama ( basta posizionarsi guardando dalla parte opposta).
Giretto e cena a Stintino ed è finita un’altra giornata.
L’ultimo giorno volevamo chiudere in bellezza e siamo ritornati alla Pelosa e non potevamo fare scelta migliore. Essendo lunedì c’era meno affluenza e se possibile, i colori erano ancora meglio del sabato.
L’acqua è così cristallina che sembra di essere ai Caraibi e anche se a volte è freschina è impossibile non tuffarsi…. si sente una sorta di richiamo!
Dopo solo poche ore di paradiso siamo ripartiti verso l’aeroporto e a metà pomeriggio eravamo già a casa.
Sì, ribadisco il mio concetto: vale la pena andarci anche solo per due giorni e mezzo, soprattutto se l’estate non è stata proprio generosa quest’anno.
Ciao ciao Sardegna, ciao ciao mare….al prossimo anno.
Viaggiatrice seriale.

P.S. vi consiglio di non andarci ad agosto perché non riuscireste a godervi la reale bellezza del posto.
P.P.S; se state più giorni ci sono altre spiagge da visitare, come quella di Coscia di donna o quella dell’Argentiera.