Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

L’estate di San Giovanni e la Fiera di Sant’Eurosia a Monteciccardo

L‘estate di San Giovanni è alle porte, non so vi, ma io sono sempre stata affascinata dai riti legati alla Notte di San Giovanni.
Quest’anno il Municipio di Monteciccardo (PU) ha deciso di dedicare un’intera settimana ricca di eventi a questo particolare periodo dell’anno, che culminerà con la Nuova Fiera di Sant’Eurosia, un tempo fiera boaria, oggi mercato di prodotti tipici locali e dell’artigianato.
Monteciccardo offre molto a livello naturalistico con i suoi sentieri panoramici, le piccole aziende locali e gli artigiani che tramandano le tradizioni.
Sarà una settimana ricca di eventi come trekking cicloturismo, riconoscimento delle erbe spontanee, giochi antichi, boccia alla lunga, leggende al tramonto e tanto altro.
Una nuova fiera che riporta a tutti noi ricordi passati.

Fiera di Sant'Eurosia Monteciccardo
Fiera di Sant’Eurosia Monteciccardo

Calendario eventi

  • Giovedì 20 Giugno ore 17:30: passeggiata sulle vie della trebbiatura
  • Venerdì 21 Giugno ore 17:30: passeggiata alla ricerca dell’iperico
  • Sabato 22 Giugno dalle ore 18:00: Nuova Fiera di Sant’Eurosia (con stand, musica e diverse attività)
  • Domenica 23 Giugno dalle ore 07:30: II Cicloturistica “Rampciccardo”, gara di boccia alla lunga, apertura stand gastronomici e alle ore 17:00 Passeggiata di San Giovanni (passeggiata con raccolta di erbe spontanee per poi realizzare la “miracolosa” acqua di San Giovanni)
  • Lunedì 24 Giugno ore 19:30: cena dei volontari della ProLoco e alle ore 21:00 i Racconti della Veglia
  • Martedì 25 Giugno ore 21:00 Commedia dialettale


Per info contattare la Pro Loco al 3891227005.

Non vedo l’ora di tuffarmi in quest’atmosfera ricca di ricordi e tradizioni, natura e cultura legata all’estate di San Giovanni.
Segnatevi sul calendario questo evento dal 20 al 25 Giugno e fatemi sapere quando andrete, che magari ci vediamo.

Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Feste e Sagre in Italia, Italia

La notte delle Streghe a San Giovanni in Marignano

Con l’arrivo delle belle serate iniziano tantissimi eventi e manifestazioni per farci gustare la lieve brezza che accompagna le notti estive.
Questa sera voglio parlarvi di una manifestazione alla quale ho partecipato indicativamente tutti gli anni da 20 anni fa circa: sto parlando della Notte delle Streghe di San Giovanni in Marignano (RN).
Cinque giorni di imperdibili spettacoli di artisti italiani e stranieri, anteprime, eventi, spettacoli di strada, maghi, giocolieri, mimi, musicisti, animatori, mangiafuoco…

Chi passeggia per le vie del borgo durante le serate della manifestazione, può assaporare l’alchimia del mercatino magico, con i suoi prodotti artigianali, le essenze, i gusti, i manufatti e gli unguenti a base di erbe, e contemporaneamente degustare le proposte enogastronomiche di ristoranti ed associazioni locali e, come ogni anno, salutare l’arrivo dell’estate nella Riviera Romagnola ricordando riti e tradizioni folkloristiche propiziatorie e concludere la festa con il tradizionale ed evocativo “Rogo della Strega” nell’Alveo Ventena che si svolgerà alla mezzanotte del 23 giugno.
E’ l’occasione giusta per ammirare un carinissimo borgo romagnolo sotto una chiave un po’ diversa, tutti i vicoli saranno addobbati, le stradine saranno percorse da streghe e maghi e vecchie diligenze destinate ad un altro utilizzo vi attenderanno nel piazzale.

Se siete in zona fissateci una tappa, io ho un ricordo bellissimo ed ogni anno ci torno con immenso piacere.
Ah, poi logicamente se volete calarvi nei panni di streghe o maghi fate pure …
Per conoscere con esattezza gli eventi e gli orari consultate il sito.
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche, Trekking

Trekking a Montelabbate: Percorso degli Abati

Da poco tempo è stato inaugurato il Percorso degli Abati, insieme ad altri due nuovi sentieri nei pressi di Montelabbate.
Partiamo proprio da quello degli Abati, più corto rispetto agli altri.

Castello di Montelabbate
Castello di Montelabbate

Tappe del percorso degli Abati

Il percorso parte proprio dal centro di Montelabbate in provincia di Pesaro-Urbino e si sviluppa nelle campagne circostanti.
Parcheggiate l’auto nei pressi del Municipio e guardando proprio questo edificio, dirigetevi verso destra sulla strada asfaltata in salita.
Il percorso è contrassegnato dal simbolo bianco/fucsia, vi basterà seguire questo per non perdervi.

Segnale Percorso degli Abati
Segnale Percorso degli Abati

Piccolo tratto in salita sull’asfalto che vi condurrà in una zona residenziale, qui tenete la sinistra e vi ritroverete subito nel verde.
Raggiunto il capanno verde degli asini alla vostra sinistra, proseguite dritto e iniziate a salire sul piccolo sentiero dal quale godrete di un bellissimo panorama su tutta la zona circostante e che vi condurrà ad un campo di ulivi.
Qui tenetevi sulla sinistra e salendo un altro po’ avrete già raggiunto il Castello dove potrete riposarvi nell’area pic-nic.
Prendete poi la carrareccia che in linea d’aria prosegue il sentiero che avete già percorso, per intenderci, una volta usciti del verde, non prendete né a destra né a sinistra ma proseguite dritto.
Piacevole carrareccia immersa nel verde che vi condurrà fino ad un bivio, tenete la destra e costeggiate il campo mantenendo sempre la sinistra (cercate sempre i segnali sugli alberi) fino ad arrivare ad un campo di ulivi.

Paesaggi sul Percorso degli Abati
Paesaggi sul Percorso degli Abati

Qui cercate bene i segnali perché potrebbero essere più nascosti, quindi ricordatevi di non fare tutta la salita costeggiando il campo, ma prendete a sinistra e il percorso si farà pianeggiante.
Giungerete quindi ad un altro bivio dove dovrete mantenere la destra e dopo una piccola salita vi ritroverete sulla strada asfaltata; qui prendete a sinistra e poco dopo guardate bene sulla destra e troverete un altro segnale.
Percorrete la strada asfaltata e oltrepassate i blocchi per le auto, arrivando di nuovo verso una zona residenziale.
Da questo punto in poi il percorso sarà tutto su asfalto, incontrerete prima qualche casa più isolata fino ad arrivare in mezzo ai palazzi.
Vi ritroverete quindi alle porte del centro storico e una volta qui, dopo aver oltrepassato un’antica fontana e la chiesa sarete di nuovo di fronte al Municipio e avrete concluso il vostro giro ad anello.

Vedute durante il percorso
Vedute durante il percorso

Info sul percorso degli Abati

Il percorso degli Abati è lungo circa 4 km con un dislivello di 150 metri e non presenta grandi difficoltà se non qualche tratto in salita.
E’ un giro ad anello e non è fattibile con i passeggini.
Consigliate le scarpe tecniche e l’acqua.
Il giusto compromesso per una bella passeggiata nel verde, senza dover raggiungere zone troppo isolate.

Se sei di Pesaro e cerchi altri percorsi in zona, non perderti la passeggiata dal Fiume Foglia al Lago Penserini.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.


Emilia romagna, Italia

Cotignola: itinerario alla scoperta dei suoi murales

Amanti dei murales, siete mai stati a Cotignola?
La mia ricerca continua e dopo aver visto quelli di Santarcangelo di Romagna, Saludecio, Dozza e San Giovanni in Persiceto, sono approdata in questo paesino della Bassa Romagna, inconsapevole del suo tesoro.

Murale "Muzio Attendolo Sforza" a Cotignola
Murale “Muzio Attendolo Sforza” a Cotignola

I murales di Cotignola

La cosa che mi ha colpito maggiormente nell’ammirare le opere sulle pareti degli edifici di Cotignola è stato il fatto che ognuna di loro lanciasse un messaggio ben preciso e raccontasse la storia del paese e le sue tradizioni.
Di fronte alla Casa delle Arti e dei Mestieri troverete per esempio quello relativo alla Segavecchia che racconta un appuntamento annuale molto sentito dai cotignolesi oppure l’Azdora replicata su due facciate adiacenti ma con un dettaglio differente presente sulle opere, che sta a significare la lotta e la caduta del patriarcato.
Bellissimi e con una storia importante sono quelli di Giacomo Attendolo (meglio conosciuto come il Grande Sforza) e della sua amante circondata dai suoi 8 figli.
Non perdetevi il murale “dei Giusti” e poco distante quello che raffigura i 3 personaggi più strani e particolari di Cotignola.
Una delle cose che ho apprezzato davvero tanto è stata la mappa con il percorso e le varie spiegazioni.

Murale "distributore non automatico di coraggio" a Cotignola
Murale “distributore non automatico di coraggio” a Cotignola

Cotignola: la storia

Sapete da dove deriva il nome Cotignola?! Dalla mela cotogna coltivata nelle campagne circostanti.
Oltre a questo aneddoto, il piccolo borgo della Bassa Romagna ha una storia davvero importante, pensate che proprio qui nacque la dinastia degli Sforza.
Arrivando a tempi più recenti invece, a Cotignola passava il fronte, proprio a due passi dal centro, sull’argine del fiume Senio, ed è per questo che la cittadina venne rasa al suolo per l’80%.
Con sacrificio e impegno (caratteristiche tipiche dei romagnoli) piano piano Cotignola riprese vita, fino a raggiungere l’odierna configurazione.

I murales di Cotignola
I murales di Cotignola

Cotignola: cosa vedere oltre ai murales

Come spiegato il precedenza, i murales del progetto “dal museo al paesaggio” che fanno di Cotignola un museo a cielo aperto in costante evoluzione, sono un’attrattiva della cittadina, ma non perdetevi anche Casa Varoli e la Casa delle Arti e dei Mestieri che custodisce al suo interno diversi mascheroni della segavecchia.

"Dietro ogni matto c'è un villaggio"
“Dietro ogni matto c’è un villaggio”

Enogastronomia

Quando si pensa alla Romagna e alla sua enogastronomia, si può stare veramente tranquilli e anche questa parte di Bassa Romagna non è da meno.
Quando vi ritroverete in queste zone non potrete non assaggiare il Burson, un vino rosso ricavato da un vitigno antico, unico e autoctono di Bagnacavallo.

E allora non vi resta che organizzare una gitarella da queste parti, una visita alla scoperta dei murales romagnoli che terminerà rigorosamente a tavola con dell’ottima piadina, ciccioli e un bicchiere di Burson.

Se cercate borghi dipinti al di fuori dell’Emilia Romagna, vi consiglio Braccano nelle Marche, Satriano di Lucania in Basilicata e Calcio e Covo in Lombardia.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia

Il 23-24 Marzo tornano le giornate Fai di primavera

Come ogni anno, il FAI, Fondo Ambiente Italiano organizza le Giornate FAI di Primavera, in cui sarà possibile ammirare tantissimi giardini, chiese, palazzi, musei e castelli che normalmente sono inaccessibili.
Nel 2022 le giornate saranno sabato 23 e domenica 24 Marzo.
Questa iniziativa è possibile solamente grazie all’aiuto di tantissimi volontari che si cimentano come guide e ciceroni; i luoghi visitabili sono più di 1000 sparsi per tutto lo stivale.
Il nostro paese ha una ricchezza culturale ed architettonica infinita….ricordiamocene più spesso.
Le visite saranno a contributo gratuito.

giornate Fai 2022

giornate Fai 2024

Se amate le due ruote, vi comunico che verranno organizzate anche delle biciclettate.
Segnatevi in agenda queste date, è un’occasione unica….non perdetevela.
Per visualizzare tutti i luoghi visitabili, consultate la pagina delle giornate FAI.
Io vado subito a consultarla…..buon divertimento!
Viaggiatrice seriale.

Italia, Trentino

Dormire in una casetta di legno in Trentino Alto Adige: Camping Sass Dlacia

Se come me siete amanti degli alloggi insoliti, dovete assolutamente trascorrere una notte nella A- Frame Cabin del Camping Sass Dlacia.

Dove si trova il Camping Sass Dlacia

Il Camping Sass Dlacia è il campeggio più alto delle Dolomiti e si trova a San Cassiano in Alta Badia.
Un campeggio immerso nei boschi di conifere, con la vista sulle Dolomiti del Parco Naturale Fanes- Senes- Braies dove sono sicura lascerete un pezzetto di cuore.
La posizione è davvero strategica sia in inverno che in estate, essendo il punto di partenza perfetto per tantissime escursioni.

Casette in legno del Camping Sass Dlacia
Casette in legno del Camping Sass Dlacia

Quali sistemazioni offre il campeggio

Come in qualsiasi camping, al Sass Dlacia troverete piazzole per le tende e per i camper, un lodge, delle comodissime camere, la Uties, ovvero una semplice casetta in legno simile ad un bivacco e le cabins.
Io ho pernottato proprio in una A-Frame Cabin e posso dirvi che è stata un’esperienza indimenticabile.
La cabin è una piccola e accogliente casetta di legno con una parete completamente di vetro grazie alla quale sentirsi parte integrante della natura circostante.
Le casette sono 16, 13 con vista bosco e 3 con vista montagna.

Interno della A-Frame Cabin
Interno della A-Frame Cabin

Pernottare in una cabin durante il periodo invernale è qualcosa di magico; immaginatevi queste piccole casette ricoperte di neve e circondate dagli alberi, le vette delle Dolomiti che impongono la loro presenza colorandosi di rosa al tramonto e un silenzio quasi surreale… pura magia!
La casetta è piccina e al suo interno trovate solo un letto matrimoniale, mentre i servizi sono esterni e a pochi passi dall’agglomerato di case.

Escursioni e servizi del Camping Sass Dlacia

Il Camping Sass Dlacia vanta un ottimo ristorante in cui gustare i piatti della tradizione o in alternativa la pizza, che è possibile prendere anche da asporto.
La colazione è fantastica, ottime crepes e pancake vi attendono per iniziare al meglio la giornata; per concluderla invece nel migliore dei modi, vi consiglio di rilassarvi nel centro benessere della struttura, davvero curato nei minimi particolari.

Colazione al Camping Sassa Dlacia
Colazione al Camping Sassa Dlacia

Vi ho già detto in precedenza che il Sass Dlacia si trova in una posizione strategica, infatti proprio dal campeggio, senza nemmeno spostare l’auto, potrete imboccare diversi sentieri che vi porteranno alla scoperta della bellezza delle Dolomiti.
In inverno potete fare una ciaspolata o cimentarvi con lo sci di fondo attraverso i 25 km di pista immersi nei boschi; vi basterà attraversare la strada e vi ritroverete al negozio che noleggia l’attrezzatura e all’ingresso delle piste.

Piste per sci di fondo di fianco al Camping Sass Dlacia
Piste per sci di fondo di fianco al Camping Sass Dlacia

Per quanto riguarda lo sci invece, non avrete che l’imbarazzo della scelta con i 1200 km di piste da sci elle Dolomiti.
Tornando al periodo estivo, fossi in voi non mi perderei un bel giro in bicicletta ammirando questo paesaggio da sogno.

Solo al ricordo di questa struttura, mi è venuta voglia di tornarci quanto prima, quindi non mi resta che invitarvi a prenotare al Camping Sass Dlacia se siete amanti della montagna (in qualsiasi stagione) e magari provare a pernottare nella A-Frame Cabin… scommetto che diventerà un’esperienza indimenticabile.

Camping Sass Dlacia
Camping Sass Dlacia

Ve la consiglio anche se state cercando un’esperienza particolare da regalare ad un amico o alla vostra dolce metà, farete un figurone!
Per tutti gli aggiornamenti consultate il sito,

Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

PS: se amate gli alloggi insoliti vi potrebbero interessare anche gli alloggi insoliti in Toscana, la bolla trasparente in Francia o la notte in igloo.

Europa

Keukenhof: visita al più grande parco di fiori a bulbo del mondo

Cari amici viaggiatori, sono rientrata da pochi giorni da un weekend al di sopra delle mie aspettative, non credevo assolutamente di poter restare così affascinata e soddisfatta dopo la mia visita in Olanda.
La prima cosa essenziale da dire è che l’Olanda non è solo Amsterdam, magari non lo facciamo volontariamente ma credo che questo accostamento avvenga nella maggior parte delle nostre menti.
Avevo visitato Amsterdam qualche anno fa e mi era piaciuta, ma questo weekend è stato una vera riscoperta.
Sono partita il venerdì pomeriggio e il lunedì all’ora di pranzo avevo di nuovo appoggiato i piedi sul suolo italiano, ma vi assicuro che sono bastati.
Ho ricevuto la proposta da una mia amica che vive in Belgio e dato che per me ogni meta che non ho già visto vale un viaggio, ho subito accettato! 🙂
Il motivo  fondamentale della nostra visita era la fioritura dei tulipani e la visita al Keukenhof, un giardino botanico situato nei pressi di Lissa, considerato il più grande parco di fiori a bulbo del mondo. Ci aspettavamo tanta gente, ma una volta arrivati nel parcheggio siamo rimasti di stucco, non potete immaginare la quantità di macchine presenti. Un po’ spaventati per la troppa confusione ci siamo diretti alle casse e dopo aver pagato il biglietto siamo finalmente entrati in questo mondo fantastico.
Il parco è talmente grande – 32 ettari – e ben organizzato che non ci si rende conto realmente della gente presente, il tutto fila liscio, non troverete code o ingorghi.
Uno dei motivi di tanta affluenza è anche il fatto che il parco è aperto al pubblico solamente per due mesi all’anno, quest’anno dal 21 Marzo al 12 Maggio 2024.
I dati parlano della fioritura di 7 milioni di bulbi piantati a mano, 4 milioni e mezzo dei quali sono tulipani di oltre 100 varietà, mentre i restanti sono giacinti e narcisi.
Presi dall’euforia iniziale non si fa altro che scattare fotografie, ma ben presto ci si rende conto che non vi è “gruppo” di fiori più bello dell’altro, tutto il parco è una meraviglia. All’interno ci sono inoltre diverse zone espositive con esposizioni temporanee di fiori, che valgono assolutamente una visita… io sono rimasta sconcertata dal padiglione delle orchidee: indescrivibile!!
Oltre fiori a perdita d’occhio, troverete un lago “attraversabile” a  piedi su lastre circolari, un mulino a vento, statue e canali. Diciamo che almeno tre ore vi serviranno per fare un giro abbastanza completo, ma tranquilli, se siete stanchi o affamati ci sono diversi punti di ristoro.
E’ un qualcosa di veramente unico, assolutamente da vedere anche per chi non ama alla follia i fiori.
Appena usciti da lì poi, facendo solo qualche centinaio di metri lungo la strada, ci siamo ritrovati davanti a interminabili campi in fiore, quelli propri autentici e non all’interno di un parco, forse una visione ancora più bella  di questo periodo dell’anno, file di diversi colori che si affiancavano creando una tipica immagine da cartolina.

Meravigliosa distesa di tulipani in fiore

Una volta lasciato questo ambiente fiabesco, siamo ripartiti in macchina e abbiamo raggiunto Zandvoort, la città in cui avremmo pernottato. La scelta della località è stata fatta semplicemente perché comoda in relazione alla distanza dal parco e dalla città che volevamo visitare il giorno successivo. E come capita spesso, la casualità aiuta…. senza saperlo abbiamo raggiunto una località balneare sul Mare del Nord, ricchissima di locali sulla spiaggia, uno più bello dell’altro, che fanno assolutamente presumere che in estate sia completamente presa d’assalto. Essa è infatti l’unica località balneare dei Paesi Bassi a possedere una stazione ferroviaria e per fare un salto nel passato è stata anche la sede del circuito automobilistico dove si è corso il Gran premio d’Olanda di F1 in passato.
Locali che cucinano un pesce ottimo e case magnifiche che danno proprio sul mare, tutte provviste di una grande finestra sulla facciata principale dalla quale ammirare il mare; sempre dalla stessa poi abbiamo potuto ammirare gli interni e gli arredamenti di queste villette: magnifici. Sicuramente un agglomerato di seconde case, le case estive”… beati i proprietari.
Dopo aver fatto una passeggiata rilassante sulle coste del Mare del Nord, abbiamo deciso si cenare al De Haven, uno dei locali sopracitati: ottimo filetto di merluzzo e uno splendido piatto di cozze e capesante, per non parlare del pazzesco tris di dolci, ve lo consiglio vivamente.

Le case affacciate sul Mare del Nord

Per il giorno successivo avevamo un programma abbastanza dettagliato da rispettare, così siamo partiti di buonora e poco dopo abbiamo raggiunto la città di Haarlem.
Purtroppo il tempo non è stato clemente, così abbiamo fatto un giretto sotto la pioggia,; la cittadina è molto carina, ma comunque i luoghi di maggiore interesse sono collocati tutti intorno alla piazza del Mercato Grande, nonché centro della città.
Su di essa si affaccia un capolavoro dell’architettura gotica, la Chiesa Grande di san Bavone che possiede due primati: è la più grande chiesa d’Olanda e la più alta dei Paesi Bassi; al suo interno da non perdere assolutamente il grande organo.
Da qui ci siamo sposati poi a Leiden, in italiano Leida è una città universitaria e si trova sul vecchio Reno. Tipica città olandese attraversata da diversi canali che rendono anche una semplice passeggiata qualcosa di unico: Ovunque mi girassi vedevo un simbolo di due chiavi incrociate e non capivo cosa fosse, così per evitarvi la medesima cosa vi dico già che è chiamata anche la “città della chiave”. Qui nacquero Rembrandt e Jan Steen e logicamente in molti musei e pinacoteche sono conservate le loro opere.

Uno dei canali di Leida

Dopo aver curiosato e passeggiato fra i piccoli vicoli ci siamo messi di nuovo in marcia e abbiamo raggiunto Breda.
Diciamo che qui si respira tutta un’altra atmosfera, lo stile della città è molto simile alle precedenti ma qui c’era gente, gente, gente e ancora gente, forse perché era domenica pomeriggio, non so.
Tutti i baretti e le caffetterie della piazza con tavolini all’aperto erano occupati, forse era complice anche il bel tempo (per fortuna il mal tempo era rimasto alle spalle).
In passato era una  città fortificata, infatti appena si arriva si possono ammirare le mura a ridosso del fiume; il centro e la piazza sono luoghi carini, ma vi è anche un castello, un grande parco e il Begijnhof.
In città ci sono anche diversi musei, ma dipende sempre dal vostro tempo, noi abbiamo fatto una toccata e fuga, se voi pernottate lì o comunque decidete di trascorrerci diverso tempo, vedrete che le  attrazioni non mancheranno.
Con la terza città visitata in un solo giorno la nostra visita in Olanda è terminata, ma sono rientrata a casa molto ma molto soddisfatta, forse è proprio vero che quando non ti aspetti niente rimani sempre maggiormente sorpreso.
Sicuramente rimarranno nella mia memoria i piccoli paesini che abbiamo attraversato in macchina, sembrano oasi di pace e tranquillità, circondati da verde e organizzati al meglio.
Beh del Keukenhof che dire, è veramente difficile spiegarlo a parole….dovete assolutamente assistere alla fioritura dei tulipani olandesi e vi renderete conto di che cosa sto parlando.
Olanda, un paese da scoprire!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Visto che la fioritura ha un tempo limitato, non vi resta che cercare voli economici e partire!!!

Feste e Sagre in Italia

Sabato 2 marzo è il B&B day: si dorme gratis in tantissimi b&b

Che ne dite di pernottare gratuitamente per una notte in un B&B?!
Il 2 marzo è il B&B day, giornata nazionale dei bed & breakfast.
Siamo arrivati alla 17esima edizione.
Proprio per questo sarà possibile pernottare gratuitamente in una delle migliaia di strutture in Italia.
L’unica clausola è quella di pernottare almeno un’altra notte (a pagamento).
Le scelte sono molteplici, si può pernottare in dimore di charme e design, ville antiche, casali di campagna o b&b in pieno centro città o all’interno di qualche borgo antico.

 

 

Lasciatevi coccolare dall’ospitalità italiana e approfittatene per trascorrere un weekend alla scoperta di una delle nostre bellissime regioni.
Visitate il sito ufficiale dei B&B e cercate quello che fa al caso vostro!!
Alla prossima offerta,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Carnevale di Mentone: Fete du Citron

Al confine fra Italia e Francia (a soli 3,5 km dall’Italia) sorge la città di Menton conosciuta dai più per il Carnevale di Menton o Fete du Citron.
Mentone è infatti famosa per i suoi limoni.

Carnevale di Menton

Nel mese di Febbraio, la città si popola grazie al bellissimo carnevale, molto molto particolare visto che i carri allegorici sono costituiti di agrumi.
L’evento si svolge in diverse fasi: la domenica si tiene la sfilata dei carri allegorici nel lungomare e l’ingresso è a pagamento (16 euro gli adulti e 8 euro i bambini), mentre dal giorno successivo all’inaugurazione, presso i Giardini Biovès, di fronte al Casinò, si possono ammirare le installazioni fisse.
Enormi installazioni dominano il viale, pensate che a volte servono più di 140 tonnellate di agrumi per realizzarle.
Ogni anno il tema cambia, quest’anno ad esempio é “Da Olimpia a Mentone”.
I giovedì sera poi, si svolge la parata illuminata sulla Promenade du Soleil, mentre in determinate sere vengono illuminati anche i Giardini Biovès donando alle installazioni un’aria magica.
Si sviluppano inoltre diversi eventi collaterali, come per esempio la fiera dell’artigianato e il salone delle orchidee.
Passeggiando per le viuzze invece, incontrerete i vari produttori locali che sfoggiano il loro tesoro.

Carnevale di Mentone
Carnevale di Mentone

Come e quando nasce il Carnevale di Menton

Nel 1928 un albergatore locale organizzò una mostra di fiori e agrumi nei giardini del suo hotel per aumentare il numero di visitatori.
L’evento ebbe così tanto successo che negli anni successivi venne riproposto in piazza.
Essendo nel pieno della Belle Epoque, la zona era frequentata da persone facoltose che venivano a svernare in Costa Azzurra, così il comune decise di voler conferire all’evento un’impronta tipicamente locale, in modo tale da rilanciare il turismo.
Fu così che nel 1934 nacque la Sagra del Limone e quest’anno si festeggia la 88° edizione.

Giardini Biovès Mentone
Giardini Biovès Mentone

Curiosità sugli agrumi

Il limone di mentone è molto pregiato e per le decorazioni dei carri vengono utilizzati agrumi provenienti da altre zone.
I frutti utilizzati per le installazioni non vengono cestinati ma rivenduti ad un prezzo consono a cittadini e turisti.

La Fete du Citron mi sembra un’ottima scusa per visitare la Costa Azzurra fuori stagione.
Se siete amanti del Carnevale, questo non potete assolutamente perdervelo, come anche quello di Venezia e di Fano.
Per tutti i dettagli consultate il sito.

Alla prossima scoperta.
viaggiatrice seriale.


Feste e Sagre in Italia, Italia, Veneto

Il Carnevale di Venezia

Venezia, Venezia, difficile renderle giustizia con semplici parole, Venezia deve essere vissuta in prima persona per essere compresa.
Oggi però voglio parlarvi di un periodo in particolare, in cui la città risplende particolarmente, in cui è sulla bocca di tutti ed è percorsa da cittadini di tutto il mondo (non che di solito non lo sia, ma molto più del normale), un periodo in cui tutti possono essere diversi dal solito e indossare i panni altrui: Il Carnevale!
Il carnevale ha tradizioni antichissime che rimandano ai culti ancestrali di passaggio dall’inverno alla primavera anche se documenti scritti ci fanno ricollocare questa meravigliosa, in cui per pochissimi giorni l’anno anche i ceti più umili potevano burlarsi pubblicamente dei ricchi indossando una maschera sul volto al 1094. Ebbene si, sono trascorsi più di 900 anni.
Un tempo i veneziani abbandonavano i propri lavori per dedicarsi totalmente ai divertimenti.
La storia del carnevale veneziano è immensa, trova annate di maggiore risalto e altre di minore, ma senza dubbio il secolo che più di ogni altro rese Venezia un luogo dalle infinite suggestioni e patrimonio della fantasia del mondo fu il settecento; la città era allora il mondo di Giacomo Casanova, un mondo superficiale, festante e galante.
Col passare degli anni poi prevalse il lato romantico della laguna, facendo diventare Venezia meta di artisti, scrittori, musicisti ed avventurieri …

Potrei stare qui per ore a raccontare i vari periodi storici e i cambiamenti legati ad essi ma il carnevale è sempre restato un punto fermo, tanto da arrivare fino ai giorni nostri. In un certo senso lo spirito carnevalesco non abbandona mai la città
Io sono sempre rimasta affascinata da tutto ciò, così ho voluto testare di persona e vedere l’atmosfera che si respira in queste giornate di festa e devo dire che non sono rimasta affatto delusa.
Bisogna mettere in conto che si avrà a che fare con una quantità di persone indescrivibile, un angolo di pace non si riuscirà a trovare in tutta la città, ma è anche questo il bello.
Io ho trascorso due giorni a Venezia, pernottando in un b&b molto vicino a Piazza San Marco, che avendo prenotato per tempo aveva un prezzo più che accessibile.
Scesi dai vaporetti si entra subito nel clima di gran festa, maschere e bellissimi abiti vi circonderanno, non vedrete altro. Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo quando si vedono passeggiare coppie a braccetto che sfoggiano abiti delle migliori sartorie, per non parlare poi delle ingombranti parrucche sia maschili che femminili. In mezzo a tutto ciò però ci sono anche vestiti contemporanei che ci fanno tornare ai nostri giorni.
Solitamente il carnevale dura circa 3 settimane e le giornate di particolare interesse sono senza dubbio le domeniche, giorno in cui vengono organizzate le maggiori manifestazioni, come il volo dell’angelo, il concorso della maschera più bella, varie rappresentazioni teatrali e visite guidate.
Sicuramente non è il momento migliore per visitare la città e godere appieno della sua bellezza, ma non è nemmeno impossibile in quanto il tutto si concentra maggiormente in Piazza San Marco, quindi basta allontanarsi leggermente, magari fare un giro in gondola per i suggestivi canali o ammirare il Ponte di Rialto.
La città è talmente bella ed affascinante che in ogni periodo regala momenti indimenticabili.
Il carnevale sicuramente aiuta a sognare un po’!! Secondo me va vissuto almeno una volta nella vita …
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.