Una domenica alla scoperta dell’appennino tosco-romagnolo
Una domenica di inizio settembre,una macchina,voglia di partire e in men che non si dica si sono macinati 377 km totali.
Sono partita da Pesaro verso il punto d’incontro di quattro regioni: Marche, Umbria,Toscana ed Emilia Romagna.
E’ stata una giornata particolare, con dei compagni insoliti per un viaggetto: i miei genitori.
Del tempo da trascorrere insieme, ecco come definirei la giornata.
Avevo in mente una destinazione, ma strada facendo abbiamo fatto delle soste solamente guidati dal sesto senso.
Direzione Cesena, con una prima tappa a Sarsina, la città del famoso commediografo latino Tito Maccio Plauto.
La cittadina ha origini veramente antiche, fu fondata da popolazioni umbre fra il Vi ed il IV secolo a.C. e ancora oggi si possono ammirare resti del passato nel Museo Archeologico, anche se il punto d’interesse maggiore è senza dubbio la Basilica Concattedrale di San Vicinio.
Da un inizio di giornata con impronta storica, abbiamo completamente cambiato tema e dopo un pranzo al sacco a Bagno di Romagna ci siamo avventurati nel Sentiero degli Gnomi della cittadina.
Si tratta di un percorso gratuito che parte dai giardini pubblici e si immerge nella foresta e permette di ammirare le case dei piccoli abitanti guidati dalla storia del villaggio.
Natura e magia si fondono in un connubio perfetto, adatto non solo ai più piccini, ma davvero piacevole ad ogni età.
Oltre agli gnomi, Bagno di Romagna merita una visita; rinomata soprattutto per le acque termali, riserva piacevoli scorci e una bella basilica.
Abbandonato il lato magico, abbiamo ripreso l’auto per raggiungere l’Eremo di Camaldoli e così immergerci in un aspetto religioso.
Il monastero,fondato da San Romualdo nell’anno 1012 è tuttora abitato da monaci e vanta una bellissima chiesa in stile barocco.
Non ancora sazi di conoscenza, ci siamo diretti a La Verna, ma abbiamo potuto ammirare il complesso solamente dall’esterno in quanto era terminato l’orario di visita; così abbiamo già in mente la meta per una prossima gita fuori porta.
L’itinerario si è svolto tutto all’interno dell’appennino tosco-romagnolo che io non conoscevo assolutamente:un vero spettacolo della natura.
Le nostre sono solamente alcune delle tappe possibili durante un giro alla scoperta della zona, ma vi assicuro che è stato davvero difficile sceglierle in quanto il luogo offre tantissimi spunti.
So già che la prossima volta dovrò tornare per vedere il Monte Fumaiolo e la cascata di Alfero o la diga di Ridracoli…. c’è l’imbarazzo della scelta!
Davvero una bella domenica.
Alla prossima avventura,
Viaggiatrice seriale.