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Italia, Marche

Il polmone verde di Urbino: le Cesane

Siete ad Urbino per ammirare il meraviglioso Palazzo Ducale ma vi soffermate ancora qualche giorno?!
Ho giusto giusto un itinerario che vi potrà piacere.
L’urbinate è ricca di meraviglie architettoniche e artistiche, ma se volete spezzare la vostra visita con una giornata immersi nella natura, dovete sapere che poco distante dalla città di Raffaello,circa a 10 km,  si trova “il polmone verde” della città: le Cesane.



Si tratta di un verdissimo parco naturale collocato fra i comuni di Urbino, Fossombrone e Isola del piano, attraversato da una strada asfaltata.
Il parco si estende per circa 1500 ettari e arriva ad un dislivello di quasi 800 m sul livello del mare.
Il bosco è formato da un’infinita varietà di alberi ed è popolato da diversi animali, come cinghiali, scoiattoli, caprioli e daini.
Al suo interno vi sono diversi sentieri segnalati per fare trekking e percorsi per le mountain bike, ma anche in moto o in macchina vale la pena percorrere la strada centrale: considerate di trovarvi all’interno di un bosco e già solo respirare quell’aria pulita che si trova lì vale il viaggio.

Strada che attraversa il parco

Per gli amanti della natura e delle camminate è proprio una tappa perfetta.
Arrivati sulla cima si gode di un panorama mozzafiato e lo sguardo arriva fino alla Gola del Furlo.
In un’area pianeggiante del parco, sorge “la Baita” , un tavola calda dove potrete fermarvi per una sosta e gustare un piada o un panino.

Prato e tavolini de “La Baita”

D’estate è letteralmente presa d’assalto, le persone si recano nel bosco per respirare aria buona e rinfrescarsi un po’; vedrete coperte, asciugamani e tavolini da pic-nic ovunque.
Diciamo che è un luogo che manifesta la propria bellezza in ogni stagione, in inverno si ricopre di un manto nevoso (e diciamo che è un po’ difficoltoso raggiungerlo), mentre in primavera, quando spuntano i primi fiori, è una vera bellezza per gli occhi.

Quindi se siete in zona e volete staccare un po’ la spina, vi consiglio una tappa qua, se invece abitate abbastanza vicino, vi consiglio di organizzare un’escursione in giornata.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Escursione fra cascate e mostri di roccia a Li Vurgacci di Pioraco

Prendere la macchina e partire senza una meta precisa, ma con una buona amica… a volte sono questi i viaggi più belli.
La mia escursione giornaliera, in realtà aveva una meta ben precisa e dopo circa 150 km da casa sono arrivata a destinazione.
Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Macerata per affrontare il percorso de “Li Vurgacci” di Pioraco.
Si tratta di un percorso poco conosciuto, immerso nel bosco lungo le gole create dal fiume Potenza; qui troverete cascate, fosse e grotte create da anni e anni di erosione… una passeggiata immersi nel verde della natura, attraverso dei camminamenti realizzati in legno che vi permetteranno di osservare resti di età romana, cascate e non solo.

E’ possibile intraprendere la passeggiata da entrambi i sensi, noi abbiamo scelto di partire dall’alto e poi scendere…. come prima cosa abbiamo incontrato un punto panoramico con una croce dal quale si può ammirare l’intero paesino di Pioraco, scendendo nella boscaglia dopo pochi minuti il nostro sguardo è stato completamente rapito da una cascata, seguita subito dopo il ponte da un’altra cascata.

Questo punto merita veramente tante fotografie…. si è immersi nel bosco e si sente solo il rumore dell’acqua che scorre e degli animali che lo popolano, pur essendo a pochi km dall’abitato.
Ripreso il cammino, ci siamo fermate poco dopo perché con nostra grande sorpresa avevamo già raggiunto il nostro luogo di interesse, la zona con le strane sculture nella roccia, i cosiddetti mostri de Li Vurgacci che in realtà sono opere dell’artista locale Antonio Ciccarelli.
Se scendete giusto tre scalini vi sentirete tantissimi occhi addosso, tutte le creature che hanno “preso vita” dalla roccia vi staranno guardando!

Dietro ad esse il fiume Potenza continua beato il suo corso.
Eccoci di nuovo a scattare foto su foto e una volta ripartite abbiamo ripreso le passerelle ed i ponti sospesi ammirando oltre alla vegetazione, una parete romana e pareti calcaree fino ad arrivare alla fine della boscaglia. (Vi troverete una cartiera sulla vostra destra che effettivamente stona un po’ con la sensazione di pace respirata fino a poco prima, ma logicamente per poter funzionare ha bisogno di acqua corrente).
Un biker incontrato lì vicino ci ha detto che tutte le strade portano alla fossa dei mostri, quindi potete stare tranquilli e scegliere il percorso che più vi affascina.
A questo punto potete decidere di tornare indietro o di proseguire e raggiungere il paese; in questo caso troverete alla vostra sinistra una grande parete per arrampicate.
Il percorso pedonale è percorribile in  circa un’ora, quindi una volta finito vi consiglio di fare un giro anche nel paesino di Pioraco, non perdetevi il Chiostro Municipale.

Si tratta di una visita che non richiede troppo tempo, da abbinare magari ad altri itinerari, come Camerino o Matelica.
Non sono solo i grandi viaggi oltre oceano a regalare forti emozioni…. anche i piccoli borghi come questo hanno il loro perché.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.