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Cosa vedere a Santo Antao: la perla naturalistica di Capo Verde

Santo Antao è natura alla stato puro.
Santo Antao è un’oasi di pace dove staccare la spina.
Santo Antao è il luogo perfetto per fare trekking.
Se dovessi paragonarla ad un colore, Santo Antao sarebbe il verde.

Quest’isola mi ha davvero conquistato, non faccio altro che ripeterlo da quando l’ho lasciata e pensare che ci sono stata praticamente mezza giornata.
Ecco, questo è sicuramente il motivo giusto per tornarci.
Ma facciamo un passo indietro, ci troviamo nell’arcipelago di Capo Verde e quest’isola, non avendo un aeroporto è raggiungibile con circa un’ora di traghetto dall’isola di Sao Vicente.
Se siete amanti della natura è sicuramente la meta giusta, qui si recano tantissime persone per i suoi meravigliosi sentieri di trekking, ve ne accorgerete già sul volo per Sao Vicente, guardatevi intorno e vedrete che molti vostri compagni di viaggio sono provvisti di scarponcini e zainoni.
Qui il turismo di massa non è arrivato e si vive in armonia con la natura.
Il punto forte dell’isola è senza ombra di dubbio quest’ultima , si trovano tantissime specie sia di flora che di fauna.

Per godere appieno delle bellezze dell’isola occorrerebbe fermarsi qualche giorno, ma oggi vi racconterò cosa vedere in una giornata.
Siamo arrivati a  Porto Novo e lì ad attenderci c’erano un’infinità di  automobili.
Dopo aver contrattato il prezzo per un tour giornaliero fino a Ribeira Grande e ritorno, siamo saliti a bordo del mezzo che avevamo scelto: un vecchio Mercedes blu elettrico e così è iniziata l’avventura alla scoperta dell’isola (diciamo che 50 euro è un buon prezzo per un tour giornaliero).

Lasciato il mare alle spalle, il nostro autista ha imboccato la vecchia strada che conduce fino al punto più alto dell’isola e salendo di quota, già dopo poco tempo si ha una bella visuale sul mare ma soprattutto il paesaggio inizia a colorarsi di verde.
Si passa da vulcani a piantagioni di canna da zucchero, da pareti rocciose a strapiombo sul mare a paesini arroccati e raggiungibili solo attraverso un’unica strada.
Abbiamo fatto qualche sosta per delle foto e il nostro amico ci ha spiegato che gran parte della frutta dell’intero arcipelago viene coltivata qui: banane,manioca, mango e canna da zucchero.
Avvolti da una leggera coltre di nebbia abbiamo ammirato il paesaggio,scorgendo in lontananza alcuni sentieri per trekking molto battuti.

 

 

 

Avete presente la natura rigogliosa dell film Jurassic Park?!Ecco, io ho pensato sempre a quel contesto durante la giornata.
Ad un certo punto ci siamo fermati in un posto carinissimo, eravamo alla ricerca delle cascate (che logicamente non abbiamo trovato e dubito anche che ci siano) e invece ci siamo ritrovati a gustare un ottimo succo di canna da zucchero in un baretto composto da una piccola capanna arredata con ombrelloni in paglia e sedie di canne (Melicia). In realtà il rumore dell’acqua si sentiva molto bene e infatti abbiamo scoperto proprio lì di fronte una sorta di piscina naturale,ovvero una vasca riempita da acqua di sorgente dove le persone si vanno a rinfrescare.

Continuando il tour siamo arrivati fino a Ribeira Grande -che non è niente di particolare-,e una volta qui ci siamo diretti,prima in auto e poi a piedi, verso la strada che costeggia il monte.
Si tratta di una strada a strapiombo sul mare,guardando a destra si vedono le potenti onde dell’oceano infrangersi sulle rocce e guardando a sinistra invece ci si sente piccolissimi essendo sormontati da un’alta parete naturale.
Il panorama è davvero pazzesco,ad un certo punto abbiamo scorto una sorta di spiaggia segreta, protetta da due enormi speroni di roccia viva.

Continuando su quella strada si arrivava fino a famoso villaggio di Fontainhas che prende proprio il nome da una fonte presente in loco.Da lontano sembra quasi un presepe, le sue case colorate si innalzano sull’unica strada che raggiunge questa piccola chicca.

Dopo aver riempito gli occhi di bellezza e di colori, è arrivato il momento di riempire anche il nostro stomaco così siamo tornati verso la capitale e siamo andati a pranzo in un ristorante carino proprio a strapiombo sul mare.
Il viaggio di ritorno è stato per me il momento più bello in assoluto:prima di riprendere la strada (questa volta quella nuova) per il porto, siamo giunti a Ribeira do Paul.
Le parole non descriveranno mai dettagliatamente la bellezza di questo luogo: si tratta di un’intera valle verdeggiante ai piedi del cratere di Cova dove gli abitanti coltivano frutta e verdura.
Dai finestrini del nostro Mercedes vedevamo solo distese sterminate di canna da zucchero, fin quando non abbiamo attraversato uno dei piccoli paesini dalle case color pastello e siamo arrivati al fiume dove le donne facevano il bucato.

Panorami mozzafiato differenti tra loro che si susseguono creando uno scenario indescrivibile.
Avendo a disposizione solo poche ore abbiamo optato per questa parte dell’isola, ma so da fonti certe che anche la zona di Tarrafal merita una visita: qui la natura verdeggiante lascia il posto all’azzurro del  mare e alla spiaggia vulcanica che rende il tutto ancora più particolare.
Arrivederci Santo Antao, alla prossima.
Viaggiatrice seriale.

 

Africa

Cosa fare a Capo Verde:breve racconto della mia vacanza

Obrigada è tutto quello che mi sento di dire all’intero arcipelago di Capo Verde.

Erano anni che dovevo andarci, ma per svariati motivi (uno fra tanti, i voli poco economici), ancora non avevo mai messo piede in queste isole africane.
Bene, oggi sono qui per farvele conoscere;quando dicevo di essere appena tornata da Capo Verde, molti facevano una faccia strana non sapendo nemmeno dove collocare questo paese.
Queste isole si trovano sulla costa occidentale africana, indicativamente davanti al Senegal e a sud delle più conosciute Canarie.
Sono isole vulcaniche,molto diverse fra loro.
Come ben sapete, devo sempre sfruttare al meglio il tempo che ho a disposizione, così in 7 giorni sono stata in ben 3 isole.
Non avendo come base una delle isole più turistiche, ho dovuto fare scalo a Lisbona e da lì sono ripartita per Sao Vicente.
Tre giorni mi sono volati per godermi l’acqua cristallina della spiaggia di Laginha (Mindelo), confondermi tra la folla intenta a fare degli ottimi acquisti al mercato del pesce, liberare la mente nella selvaggia spiaggia di Sao Pedro dove le onde si infrangono violentemente sulla spiaggia e ammirare l’intera isola dal Monte Verde, il punto più alto in assoluto.
Spiaggia di Laginha a Sao Vicente
Mi è bastato poco per ambientarmi e apprezzare Sao Vicente e soprattutto il suo meraviglioso clima secco.
Il quarto giorno, a bordo di un traghetto, dopo circa un’ora abbiamo raggiunto l’isola di Santo Antao.
Me ne sono veramente innamorata.
Pur essendo molto vicina alla precedente, è totalmente diversa.
Quì è la natura che regna indisturbata,quì le persone si recano per fare trekking ed ammirare le piantagioni di canna da zucchero.
Ovunque vi giriate vedrete verde…ancora ho impressa nella mente l’immagine dei terrazzamenti avvolti da una leggera coltre di nebbia.
Natura incontaminata a Santo Antao
Abbiamo girato tutto il giorno a bordo di un vecchio Mercedes blu elettrico, di proprietà di un ometto timido e riservato che non parlava nemmeno inglese ma che cercava di spiegarci il più possibile a modo suo.
Ci ha parlato di Fonthainas che abbiamo ammirato dall’alto dopo una breve camminata, ci ha portato al fiume dove le donne facevano il bucato e ci ha fatto assaggiare il succo di canna da zucchero.
Ritornando, quasi arrivati a Sao Vicente,dal traghetto abbiamo assistito ad un tramonto mozzafiato sul monte Cara.
Ecco, sono questi piccoli e semplici momenti che mi fanno apprezzare un luogo nella sua totalità.
Per essere un viaggio che si rispetti, secondo i miei canoni, non poteva mancare un mare strepitoso e così è stato.
Abbiamo preso un volo interno e ci siamo diretti alla più famosa e turistica isola di Sal.
Al contrario delle altre, quest’isola è piatta ed è famosa soprattutto per le sue spiagge, quasi sempre battute dal vento: non a caso è una meta prediletta dagli amanti del windsurf.
Nei giorni della nostra permanenza il vento è stato clemente e ci ha permesso di goderci il mare in tutto il suo splendore.

Acque cristalline dell’isola di Sal
Oltre a bagni di sole e in acque cristalline, in queste giornate siamo andati anche alla scoperta della peculiarità dell’isola, dalla quale prende il nome e cioè le saline.
Nel cratere di un vulcano estinto,si trovano distese di sale intervallate da specchi d’acqua salatissima (ovviamente) in cui è possibile fare il bagno.
Esperienza davvero interessante in uno scenario unico.

Le saline di Sal
In men che non si dica è finita anche questa vacanza perchè dopo un ultimo bagno nella spiaggia di Mindelo, abbiamo recuperato i nostri bagagli e siamo saliti per l’ennesima volta su un volo con destinazione Lisbona.
Vi consiglio di andare a Capo Verde?!La mia risposta è Si, ma solamente se avete spirito d’adattamento, vi meravigliate di fronte agli spettacoli della natura e non siete tipi da villaggio turistico.
Io ne sono rimasta piacevolmente colpita e spero di tornarci presto per andare alla scoperta di qualche altra isola di questo bellissimo arcipelago.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.