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Italia, Marche

Escursione in E-bike: la mia esperienza

La voglia di contatto con la natura e di sport all’aria aperta si fa sempre più sentire in ognuno di noi, soprattutto dopo i difficili mesi che abbiamo vissuto. Oggi voglio proporvi il connubio perfetto fra queste due cose, ovvero una bella escursione in e-bike attraversando paesaggi magnifici.

Dove noleggiare una e-bike

Le Marche offrono scenari perfetti per eseguire queste attività. Io mi sono affidata ad Agostinelli E-bike che offre diverse opportunità e differenti sentieri da percorrere su una due ruote. Era la prima volta per me su una e-bike e mi sono divertita così tanto che sto già pensando di cimentarmi in un altro percorso.

In e-bike al lago
In e-bike al lago

Sylvano di Agostinelli E-bike, con la sua pazienza e passione vi seguirà passo passo, spiegandovi da principio il corretto utilizzo della e-bike e lasciandovi poi qualche dritta durante l’escursione sul giusto utilizzo delle marce.

E-bike
E-bike

Perché sarà proprio lui la vostra guida durante la passeggiata.

I diversi tipi di tour

Io ho fatto il giro tra Apiro e Isola fino ad arrivare al lago di Castreccioni, passando per sterrati e strada normale. Vi posso garantire in prima persona che l’e-bike è adatta a tutti, anche a chi non è abituato a percorrere grandi km.

Lago di Castreccioni
Lago di Castreccioni

E’ possibile noleggiare la e-bike da Agostinelli ma è anche possibile partecipare ai tour utilizzando il proprio mezzo. Volete regalare qualcosa di alternativo per un compleanno, un anniversario o un addio al celibato/nubilato?! Contattate Sylvano che saprà proporvi la cosa giusta. Gli itinerari fattibili sono tanti, è possibile addentrarsi nel bosco delle Tassinare o raggiungere il Cristo delle Marche, salire sul Monte Nero o costeggiare il lago di Castreccioni, muoversi per i sentieri del Monte San Vicino o raggiungere il suggestivo Castello di Elcito…. non avrete che l’imbarazzo della scelta.

Il Cristo delle Marche
Il Cristo delle Marche

Poi fatemi sapere, anche se sicura che vi divertirete da matti. Per curiosare o prenotare un’escursione potete contattare Agostinelli E-bike al 3392971314 o consultare il sito. Dato che siete in zona poi approfittatene per visitare Cingoli.

In collaborazione con Agostinelli E-bike.

Alla prossima avventura, viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Grotte di Onferno: visita guidata

In questa calde giornate estive, un po’ di frescura non dispiace a nessuno. e quale luogo migliore delle grotte per trovarla? Oggi vi porto alla scoperta delle Grotte di Onferno in provincia di Rimini, all’interno della Riserva Naturale Orientata di Onferno.

Ingresso alle rotte di Onferno
Ingresso alle Grotte di Onferno

So che può sembrare assurdo considerando i loro 100.000 anni, ma sono ancora grotte giovani in continua evoluzione. Si tratta di grotte di gesso scoperte nel 1916.

Visita alle Grotte di Onferno

Che dite, iniziamo la scoperta? Muniti di caschetto e torcia e accompagnati dalla preparatissima guida, si inizia il percorso di discesa.

Escursione alle Grotte di Onferno
Escursione alle Grotte di Onferno

Dovendo scendere per diversi metri, si percepisce subito il cambio di temperatura che influisce ovviamente anche sul tipo di vegetazione presente. Il primo tratto infatti, prima di entrare nella grotta vera e propria non è altro che una bella passeggiata nel bosco fra pungitopo e bucaneve. La mia attenzione è stata però catturata da una pianta che non avevo mai sentito nominare prima: il borsolo.

Il borsolo
Il borsolo

E’ davvero particolare e in passato i suoi semi venivano utilizzati per creare i rosari. Bene, è ora di indossare la felpa perché i 13 gradi all’interno della grotta si fanno sentire! Si procede in fila indiana seguendo i passi della guida che man mano spiega nel complesso tutto ciò che riguarda le grotte. La cosa particolare è che le pareti delle Grotte di Onferno si possono toccare essendo di gesso, al contrario di quelle carsiche come ad esempio quelle di Frasassi dove si provocherebbero gravi danni. Dei cristalli di gesso ne avete mai sentito parlare?

Cristalli di gesso
Cristalli di gesso

Allora scoprirete di cosa si tratta…. vi anticipo solo che in certi punti vedrete luccicare e sembrerà di essere sulla luna.

Gli abitanti delle Grotte di Onferno

Le Grotte di Onferno sono famose soprattutto per gli animali che le abitano: i pipistrelli. Da questa visita ho capito che dobbiamo assolutamente sfatare alcuni luoghi comuni, come ad esempio quello che si attaccano ai capelli. Potete entrare tranquilli! 🙂 Le grotte ospitano circa 8000 esemplari di chirotteri, di 6 specie differenti, che durante la notte escono dalla tana e volano fino a San Marino per recuperare la propria cena. Pensate che fatica enorme volare per così tanto tempo per degli esserini così piccoli. Ad Onferno si trova un’intera sala dove le mamme pipistrello mettono al mondo i cuccioli ed è per questo che in determinati mesi dell’anno non è possibile fare il giro ad anello entrando da una porta ed uscendo dall’altra ma occorre ritornare indietro sullo stesso percorso proprio per non disturbare il ciclo riproduttivo.

Il bosco
Il bosco

Le Grotte di Onferno nella storia

La nostra guida ci ha spiegato inoltre che le grotte sono state il rifugio per abitanti di Gemmano durante la Seconda Guerra Mondiale. Sembra che circa 500 persone entrarono nelle grotte in fretta e furia per sfuggire ai bombardamenti pensando di restarci pochissimo tempo e quindi sprovviste di scorte di ogni genere e invece ci rimasero dal 26 agosto al 18 settembre del 1944. Anche se in condizioni difficili, le grotte furono la loro salvezza.

Info utili per la visita

Che dite, vi ho incuriosito?! Volete andare alla ricerca dei chirotteri?Ecco come dovete fare.

Fino al 13 settembre le grotte saranno aperte tutti i giorni. Fino al 30 agosto gli orari saranno:

  • lunedì- venerdì visite alle 15, 16:30, 17:15
  • sabato e domenica visite alle 10,11:30,13,14:30,16 e 17:30

Dal 31 agosto al 13 settembre:

  • lunedì – vemerdì visite alle 15 e 16:30
  • sabato e domenica visite alle 10,11:30,15 e 16:30

La durata delle visita varia fra i 60 e i 90 minuti.

Il biglietto d’ingresso ha un costo di 10 euro (8 euro fino a 12 anni e over 65)

Consigliato abbigliamento comodo, scarpe da trekking e giacchetto impermeabile.

E’ necessaria la prenotazione:

  • tel. 3891991683
  • mail onferno@nottola.org

Non vi resta che tuffarvi nell’avventura….poi fatemi sapere se avvistate qualche pipistrello.

In collaborazione con la Nottola.

Italia, Trentino

Montagna estiva: Trentino Alto Adige

Mare, mare, sempre mare….ma tra di voi ci sarà pur qualcuno che preferisce l’aria fresca e il verde alla calura e all’azzurro!!! Bene, allora questo articolo è proprio per voi, e per tutti gli altri viaggiatori, visto che un po’ di montagna fa bene a tutti.
Premetto che non sono esperta di alte quote, ma vi racconto il weekend che ho trascorso.
Direzione Trentino Alto Adige, provincia di Bolzano, nello specifico Corvara e Badia.
Il mio week end montano si è svolto a metà settembre, ma è fattibile durante tutta la stagione estiva. Ero con un gruppo di amici e un’amica proprio del posto che ci ha organizzato tutto alla perfezione.
Pernottavamo in un bellissimo hotel a Badia, da dove siamo partiti il primo giorno, abbiamo preso gli impianti di risalita e dopo aver camminato abbastanza abbiamo raggiunto il rifugio Gardenacia, che sarebbe diventato la “nostra casa” per la notte.

Diciamo che abbiamo preso le cose un po’ con calma, ci siamo concessi una mezz’oretta di riposo, ci siamo liberati del peso in eccesso( zaini con le cose per la notte) e dopo un piccolo aiutino, equivalente ad un bicchierino di ottima grappa siamo ripartiti in marcia alla scoperta di un meraviglioso paesaggio.
Il panorama che ci si apriva davanti era veramente magnifico, cime di montagne innevate, pascoli verde acceso, boschi…insomma solo noi e l’immensità della natura.
Strada facendo abbiamo incontrato mucche, pecore, meravigliose stelle alpine e qualche altro gruppo di escursionisti, ma poi finalmente l’abbiamo visto, eravamo tutti d’accordo….era il posto giusto per fermarsi a pranzare finalmente! Pranzo al sacco, panini e bibite dissetanti e la giornata è cambiata totalmente! 🙂
Dopo la sosta ci aspettavano altre ore di cammino e una volta arrivati vicino al rifugio abbiamo avuto la fortuna di vedere una famigliola di marmotte con i loro musetti simpatici!
La scusa di aver bruciato tante energie era sempre buona, quindi di nuovo a spizzicare per l’aperitivo.
Doccia, relax ed è arrivata l’ora della cena, composta da deliziosi piatti della tradizione trentina come i canederli e  il keiserschmarren. Considerando che eravamo praticamente in mezzo al nulla a 2050 m sul livello del mare, la nostra serata ha rispettato totalmente i ritmi e le usanze montane: partita a carte e a letto presto! Brrrrrr… se ci ripenso mi vengono i brividi dal freddo! Per la notte portatevi indumenti parecchio pesanti.
La mattina è ricominciato il nostro cammino e percorrendo altri sentieri e prendendo poi gli impianti abbiamo raggiunto una chiesa arroccata…e di nuovo a mangiare! Abbiamo preso più kg in due giorni che in una stagione intera! 🙂
Nella strada del ritorno abbiamo incontrato anche un gruppo a cavallo e una festa di paese.
La sera abbiamo pernottato di nuovo nell’hotel della prima sera  e il mattino, dopo una ricca e squisita colazione ci siamo rimessi sulla strada di casa.
Il tempo a nostra disposizione è stato poco, ma i paesaggi sono magnifici e anche solo un paio di giorni possono bastare per staccare la spina dalla quotidianità.
Logicamente se avete altro tempo a disposizione, oltre a poter percorrere altri sentieri, potete visitare i paesi di Corvara e di Badia o rilassarvi in un centro benessere.
Come si suol dire:anche se poco, è meglio di niente!
Al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.

Italia

La Gola del Furlo: alla scoperta dell’entroterra pesarese

Oggi vi farò trascorrere una rinfrescante giornata estiva lontano dal mare… andiamo alla Gola del Furlo!
Il passo del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia che costeggia il fiume Candigliano, formatasi fra il monte Pietralata ed il monte Paganuccio. Ci troviamo nella provincia di Pesaro-Urbino, sulla strada verso Roma, l’Umbria e la Toscana.
Il panorama è davvero meraviglioso, se scegliete di percorrere la vecchia strada vi ritroverete proprio a ridosso delle azzurre/verdi acque del fiume, alzando gli occhi al cielo invece, se sarete fortunati, potrete avvistare le aquile che vivono nella gola e nidificano proprio sulla parete rocciosa.
Questa zona è trafficata veramente da tantissimi anni, come personaggi storici si ricordano i romani, Vespasiano, gli Ostrogoti, i Longobardi e Benito Mussolini.

Quest’ultimo infatti attraversava spesso la gola nei suoi spostamenti tra Roma ed il nord Italia e negli anni 30 la guardia forestale locale, riprodusse sulle pendici del monte Pietralata il profilo del duce; il monumento fu minato e distrutto dai partigiani durante la guerra ed oggi è soltanto parzialmente riconoscibile. Per avere ulteriori dettagli potete rivolgervi al punto IAT della zona, o visitare lo storico bar dove alloggiava Mussolini: è ancora visitabile la sua stanza.
La gola è attraversata da 2 gallerie, vicino alle quali sorge la diga (anche questa visitabile).

Cosa fare alla Gola del Furlo

La zona offre tantissime possibilità di svago,passeggiate e trekking sui monti, escursioni a cavallo, pesca e bagni nelle acque del fiume e visto l’enorme prato, si presta molto per pic-nic e pranzi all’aperto. Lungo la strada sono presenti diversi baretti in cui gustare panini, piadine o carne alla brace.
Ma io vi avevo promesso una giornata rinfrescante, quindi dirigiamoci verso Cagli, dove sono presenti le cascatelle ed il fiume.
Qui è normale amministrazione, soprattutto per i residenti in zona, venire a trascorrere una giornata al fiume al posto di partire per il mare.

Ci sono diverse zone in cui fermarsi, non sono segnalate, ma sono facilmente riconoscibili visto l’alto numero di macchine posteggiate sul ciglio della strada. Bisogna scendere attraversando sentieri non proprio piani e si arriva proprio sul fiume. L’acqua è fresca, ma è di una limpidezza unica; ci sono poi dei punti da cui poter fare anche dei tuffi. Diciamo che più a contatto con la natura di così, non si può!
Se invece avete intenzione di rimanere in zona più a lungo, potrete visitare ed ammirare altri paesini e altre meraviglie del posto.
Poco distante si trova Acqualagna, famosa in tutto il mondo per il suo pregiatissimo tartufo, il borgo di Urbania, veramente carino, famoso per la festa della befana e per la produzione di ceramiche e maioliche; qui è presente la Chiesa dei Morti, con 18 mummie naturali del Medioevo e del rinascimento esposte dietro l’altare. Altro comune nella zona è quello di Apecchio, da non perdere la visita al mappamondo della pace, che è entrato anche nel Guinnes dei primati. Si tratta di un globo capace di imitare la rotazione terrestre, realizzato in legno da un artigiano locale e suddiviso su tre piani. Per le sue eccezionali dimensioni può contenere fino a 600 persone; è veramente imperdibile!
Poco distante si trova Piobbico, famoso per il Castello dei Brancaleone e per il territorio circostante disseminato di rocche, castelli ed eremi parzialmente ridotti in ruderi.
Una curiosità legata a questo borgo è il Club dei brutti, ossia un’organizzazione internazionale fondata nel 1879 che oggi conta circa 30.000 iscritti ed ha 25 sedi sparse nel mondo, ma nacque proprio qui.
La nascita del club era motivata dall’esigenza di maritare le zitelle del paese, mentre negli ultimi anni lo scopo è quello di sminuire il culto della bellezza e dell’apparenza per ristabilire un giusto equilibrio dei valori sociali.
Se andate a Piobbico quindi, potrete rientrare a casa con la tessera di socio del Club dei brutti!!! 🙂
Come ultime zone limitrofe, ma non per questo meno importanti potrete visitare Sant’Angelo in Vado, Urbino, Fossombrone e Fermignano.
L’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino è veramente ricco di tesori, che aspettate?! E’ ora di visitarlo!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: La Gola del Furlo fa parte della Riserva Naturale Statale.
PPS: un ottimo posto per gustare buonissime bruschette o carne prelibata è il bar/bruschetteria Gostoli, località Furlo.
PPPS: tutta la zona è ottima per gli appassionati di moto, la strada è eccezionale!