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La porti un bacione a Firenze : cosa fare in un giorno.

Quest’anno ho adottato la politica del “regalo viaggi”, che siano in treno, pullman o aereo.
E così ho fatto con il mio migliore amico:un’intera giornata a Firenze.
Siamo partiti da Bologna con il pullman della Megabus e alle 9:10 circa eravamo già pronti per conquistare la città.
Prima tappa obbligata, considerando che abbiamo iniziato il percorso dalla stazione del treno è stata indubbiamente la chiesa di Santa Maria Novella , che abbiamo scelto di ammirare solo dall’esterno.
La sua facciata imponente e ben decorata illumina l’intero piazzale antistante, da dove poter scattare ottime fotografie.

Quel giorno nell’inquadratura comparivano anche due ambulanze in quanto era la giornata mondiale del diabete e così, visto che amiamo non perdere nessuna occasione,abbiamo sfruttato il momento per fare un veloce controllo:risultato perfetto per entrambi.
Con questa buona notizia ci siamo diretti verso il centro storico e dopo nemmeno 5 minuti di camminata ci siamo ritrovati di fronte ad una bellezza indescrivibile: Cattedrale, Battistero e Campanile.
Ero già stata a Firenze, ma ogni volta è come se fosse la prima:la meraviglia si impadronisce di me!
Dopo la stupore iniziale, che mi fa scattare sempre 200 fotografie al minuto, sono tornata in me stessa e abbiamo deciso indicativamente il programma della giornata.
La prima visita è stata a Santa Maria del Fiore,ovvero la Cattedrale.
Entrando si rimane colpiti dalla vastità dello spazio e dalla sobrietà degli arredi, coerenti con l’ideale spirituale della Firenze medievale.

Da non perdere i pavimenti in marmo colorato, il dipinto raffigurante Dante davanti al Duomo e la vetrata sopra l’altar maggiore di Donatello.
Punta di diamante dell’intero edificio è però l’area sotto la cupola: 3600 mq di superficie dipinta raffigurante il Giudizio Universale.
Non ho le capacità e nemmeno la competenza per descrivervi tale bellezza: ognuno di noi ne ha sentito parlare, ma vederla dal vivo è davvero emozionante.

Dovete sapere che Santa Maria del Fiore è un’opera creata sopra una chiesa già esistente, quindi scendendo le scale potrete ammirare i resti della piccola chiesa iniziale: Santa Reparata.
Qui l’ingresso è a pagamento e vi consiglio di acquistare il biglietto cumulativo che vi consentirà di entrare anche al Campanile, alla Cupola e al Museo dell’Opera del Duomo, ad un onesto prezzo di 15 €.
Gli scavi di Santa Reparata sono in buono stato e grazie ad alcuni plastici ed alcuni video potrete riconoscere le strutture delle diverse ere, da quella romana a quella paleocristiana.

Una volta terminata la visita, i nostri occhi hanno potuto ammirare di nuovo il meraviglioso cielo azzurro di quella giornata e poco dopo, come si suol dire, abbiamo toccato il cielo con un dito.
Approfittando della piccolissima fila per salire sul Campanile di Giotto, ci siamo messi in coda non sapendo bene la fatica che ci attendeva: 414 gradini solamente per salire.

Fortunatamente le tappe e le aree in cui potersi riposare e riprendere fiato sono diverse e man mano che si sale si ha un punto di vista differente sempre sugli stessi monumenti che lo circondano, fino a raggiungere la cima dove gustare una meravigliosa veduta su tutta Firenze.
La fatica non è causata solo dal numero di gradini, ma dovete sapere che la scala è a chioccola e a doppio senso di marcia, quindi mentre voi salite, ci sono altre persone che scendono…ma come in ogni scala a chiocciola i gradini non hanno tutti la stessa profondità,bensì dalla parte del perno sono molto ma molto più stretti:ecco svelato il problema.
Ripreso fiato abbiamo optato per una visita molto più tranquilla e devo ammettere davvero interessante al Museo dell’Opera del Duomo.
A mio avviso, solo il fatto di attraversare un arco in cui sono passati diverse volte sia Brunelleschi che Michelangelo vale la visita.
Venne creato per raccogliere le testimonianze d’arte che erano state rimosse dalla chiesa per svariati motivi, infatti al suo interno potrete ammirare la riproduzione in scala reale della facciata del Duomo precedente a quella attuale, i modellini e tutti gli studi relativi alla costruzione della cupola e svariate opere del periodo di massimo splendore per l’arte fiorentina, prima fra tutte a mio avviso la Pietà di Michelangelo.

Ultima tappa prima di pranzo è stato il Battistero che con la sua forma ottagonale, a significare l’ottavo giorno occupa il suo posto nella piazza da tantissimo tempo.

Al suo interno da non perdere sono i mosaici della cupola, l’antico fonte e le tre porte bronzee, ammirabili anche dall’esterno.
Lo so, sembra un vero tour de force,ma in realtà non è stato così stancante e nella sola mattinata siamo riusciti a vedere un sacco di cose.
La pausa pranzo è stata breve ma molto piacevole nella Piazza del Porcellino.
Qui troverete un sacco di bancarelle che vendono prodotti in cuoio, vi assicuro che c’è l’imbarazzo della scelta.
A “tenere tutto sotto controllo” c’è la statua del porcellino in una fontana, dato che ci siete, fermatevi un istante e gettate una monetina dalla lingua dell’animale:se siete fortunati cadrà direttamente nella grata.

Nelle vie vicine troverete un sacco di ristoranti e osterie, noi però abbiamo scelto il Vinaino di Parte Guelfa con ottimi panini d’asporto ad un prezzo davvero ottimo.
Prelibatezza fiorentina è il lampredotto:provatelo.
Recuperate un pò di forze siamo arrivati nella magnifica Piazza della Signoria dove svetta la copia del David di Michelangelo, sempre bello!

Abbiamo ammirato Palazzo Vecchio e poi siamo tornati indietro sui nostri passi recandoci di nuovo alla Cattedrale per salire sulla gigantesca cupola.
Altra fila, altri gradini – più di prima addirittura, 463- per ammirare da vicino l’affresco della grande cupola raffigurante il Giudizio Universale e per salire sulla lanterna da dove -vista l’ora- abbiamo ammirato una Firenze sotto un bellissimo tramonto.

E’ impossibile andare a Firenze e non percorrere Ponte Vecchio e ammirare tutte le botteghe degli orafi, non contenti siamo arrivati fino a Palazzo Pitti, giusto per dare una sbirciatina e tornare subito indietro.
In effetti si era fatta una certa ora e il nostro pullman sarebbe ripartito dopo poco, così percorrendo il tragitto a ritroso siamo tornati alla stazione salutando un pò a malincuore questa meravigliosa città, ma con tanti ricordi nel cuore.
Beh, un giorno (nemmeno intero) è davvero poco, non abbiamo visto tante cose (fra cui la casa di Dante e gli Uffizi), ma allo stesso tempo è abbastanza per fare una visita generale senza entrare nello specifico;se siete in zona per poco tempo e se volete trascorrere una giornata diversa dal solito non scartate l’idea perchè come avete visto c’è abbastanza tempo per vedere qualcosa di nuovo.
Firenze sei e rimarrai sempre nel mio cuore: arrivederci.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.