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Mille Miglia

Conoscete la Mille Miglia??!!Sicuramente sì!!!
Si tratta di una corsa automobilistica di lunga distanza, effettuata su strade aperte al traffico, ideata come gara unica ( e non a tappe) dal conte Aymo Maggi, Renzo Castagneto, il conte Franco Mazzotti e Giovanni Canestrini, in risposta alla mancata assegnazione a Brescia, loro città natale, del Gran Premio d’Italia.
Il primo percorso scelto fu a forma di “otto”, da Brescia a Roma e ritorno, su una distanza di circa 1600 km ( corrispondenti a 1000 miglia, da cui prende il nome).

Storia della Mille Miglia

Il primo percorso scelto fu a forma di “otto”, da Brescia a Roma e ritorno, su una distanza di circa 1600 km ( corrispondenti a 1000 miglia, da cui prende il nome).
Dopo l’enorme successo della gara, si decise di ripetere la prova negli anni successivi.
La prima edizione partì il 26 Marzo del 1927, con la partecipazione di 77 equipaggi e si disputò per altre 23 volte, dal 1927 al 1957 ( 13 edizioni prima della Seconda Guerra Mondiale e 11 dopo il 1947).
Dal 1977 la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca.
La partecipazione è limitata alle vetture prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato ( o risultavano iscritte) alla corsa originale.

Mille Miglia a Pesaro
Mille Miglia a Pesaro

Il percorso fu modificato per 13 volte, ma ancora oggi ricalca quello della gara originale mantenendo costante il punto di partenza e di arrivo.

Mille Miglia a Pesaro

Vi starete chiedendo cosa centra tutto ciò, beh oggi questa bellissima competizione ha attraversato Pesaro e anche se non sono una super patita di motori, ho voluto vedere in prima persona questo spettacolo e devo ammettere che ne sono rimasta piacevolmente colpita!
Al traffico cittadino normale, che continuava la sua corsa imperterrito, si è aggiunto il passaggio di meravigliose auto d’epoca, così da creare, anche ad impatto visivo, un bellissimo “quadro”.
Auto del passato guidate da piloti che indossavano guantini e maschere per il vento, che si ritrovavano al fianco di enormi autobus dei nostri giorni.
Questi bolidi non sono affatto “arrugginiti”, sono delle vere e proprie saette tenute in perfetto stato.
Gran parte dei piloti erano stranieri e al loro passaggio salutavano in modo fiero tutte le persone che si erano radunate sul ciglio della strada per fare un salto nel passato.
In pochissimo tempo sono passate davanti ai miei occhi Ferrari, Porche, Mini, Balilla, Alfa Romeo e chi più ne ha più ne metta!
La Mille Miglia è stata un’istituzione del mondo delle corse automobilistiche, una gara leggendaria a cui oggi non si può che guardare con nostalgia.

Mille Miglia
Mille Miglia

Tappe

La Mille Miglia 2023 si svolge dal 13 al 17 Giugno, le tappe sono: Cervia, Roma, Parma, Milano e Brescia e corrono centinaia di  equipaggi provenienti da tante nazioni diverse; fra i partecipanti si registrano anche dei VIP.
Lo so che non si tratta di un vero e proprio viaggio, ma centinaia di persone provenienti da tutto il mondo approdano in Italia in questi giorni per partecipare a questa manifestazione….quindi non potevo perdermela!!

Auto della Mille Miglia
Auto della Mille Miglia

Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Longiano: cosa fare nel bellissimo borgo romagnolo

Longiano è un bellissimo borgo romagnolo, incastonato tra le verdi colline fra le province di Rimini e Cesena. Ne avete mai sentito parlare?
Pur essendo piccino, racchiude al suo interno diversi musei davvero interessanti, ottimi ristoranti e una veduta davvero fantastica. Che dite, inizio ad illustrarvi cosa vedere?

Cortile Castello Malatestiano
Cortile Castello Malatestiano

Museo del territorio

Se avete l’animo nostalgico o semplicemente siete curiosi di scoprire utensili, giochi o quant’altro appartenuti ad epoche precedenti alla vostra, questo è il luogo giusto per voi.
Due interi piani divisi per categoria colmi di ogni più svariato oggetto proveniente dal passato.
Iniziamo con la stanza dei giochi dove la vostra attenzione sarà catturata da un magnifico esemplare di calciobalilla per poi passare alla stanza degli attrezzi o a quella degli utensili e oggetti di vita quotidiana.
Non mancano collezioni, macchine fotografiche, monete e locandine.
Nel giardino esterno poi troverete gli attrezzi legati alla vita contadina.
Un vero tuffo nel passato.
Il museo è gratuito ed è aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Fondazione Tito Balestra

Sempre nella parte alta del borgo trovate la Fondazione Tito Balestra; questa esposizione di arte moderna e contemporanea è ospitata all’interno del castello Malatestiano.

Castello Malatestiano Longiano
Castello Malatestiano Longiano

Vi consiglio di salire e come prima cosa di ammirare sia il panorama che il cortile del castello con varie installazioni e una vasca monumentale.
La collezione esposta all’interno invece vanta più di 2000 opere fra oli, opere di grafica e di scultura, più ovviamente le poesie di Tito Balestra.
Troviamo opere di Chagall, Goya, Matisse, De Pisis e di tanti altri.
Il biglietto d’ingresso ha un costo di 7 euro.

Fondazione Tito Balestra
Fondazione Tito Balestra

Museo italiano della ghisa

Una vera chicca è il Museo italiano della ghisa ospitato all’interno della ex chiesa di Santa Maria delle Lacrime. Qui potrete ammirare alcuni degli esempi più significativi dell’intera collezione.
Enormi candelabri in ghisa provenienti da diverse città italiane ed europee, mascheroni e fontane dai quali sgorgava l’acqua e infine diversi picchiotti per porta vi faranno fare un tuffo nel passato, anche grazie alle fotografie d’epoca che accompagnano gli oggetti esposti.
L’ingresso è gratuito e il museo è aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Museo italiano della ghisa
Museo italiano della ghisa

Rifugio bellico

Una volta usciti da qui, vi consiglio di percorrere il rifugio bellico che attraversa il paese e che diede rifugio a tantissime persone durante la guerra.
Il passaggio è libero e devo ammettere che è tenuto molto bene e che fa davvero effetto percorrerlo. Al suo interno una piccola esposizione di cimeli di guerra.

Rifugio bellico Longiano
Rifugio bellico Longiano

Museo d’Arte Sacra

Passiamo adesso dalla parte bellica a quella sacra, varcando le porte dell’Oratorio di San Giuseppe Nuovo.
Qui troverete diversi oggetti sacri, importanti opere d’arte, reliquie ed ex-voto.
Anche in questo caso l’ingresso è gratuito il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Museo d'Arte Sacra
Museo d’Arte Sacra

Galleria delle maschere

Lasciando alle vostre spalle il castello e dirigendovi verso il teatro, non perdetevi la Galleria delle maschere. All’interno dell’ex convento di San Girolamo potete ammirare 31 bronzi raffiguranti le maschere della commedia dell’arte realizzate dall’artista Domenico Neri.
Ingresso gratuito sabato, domenica e festivi.

Galleria delle maschere
Galleria delle maschere

Per effettuare una visita completa di Longiano non perdetevi il Teatro Petrella, splendido esempio di teatro ottocentesco all’italiana” e il Santuario del Ss. Crocifisso che custodisce una duecentesca immagine di Cristo Crocifisso.

Longiano, borgo bandiera arancione è uno dei borghi più belli della Romagna e merita sicuramente una visita.

Cosa vedere nei dintorni

Dopo aver curiosato fra i musei e le stradine di Longiano, potete approfittarne per fare un giro a Cesena o a Forlì, mentre se amate i borghi vi consiglio Savignano sul Rubicone con la sua storia millenaria.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Italia, Marche, Trekking

Lu Vurghe

Se non volete ancora abbandonare la stagione estiva, vi svelo una piccola chicca. C’è un luogo nelle Marche in cui è possibile fare il bagno nelle acque termali calde anche in autunno. Vi porto a fare un giro a Lu Vurghe di Acquasanta Terme.

Le piscine di Lu Vurghe

In provincia di Ascoli Piceno, quasi al confine con l’Abruzzo, si trova un luogo immerso nella natura davvero suggestivo.
Le piscine di acqua termale sono opera dell’uomo, ma pur essendo di origine artificiale, non noterete affatto la differenza. Se siete amanti dei bagni nelle piscine naturali in estate, quando appena ci si immerge il refrigerio è assicurato, potrete vivere la stessa esperienza in autunno, ma al contrario vi scalderete nelle acque sulfuree molto più calde rispetto alla temperatura esterna.

Acquq sulfurea a Lu Vurghe
Acqua sulfurea a Lu Vurghe

Le piscine sono due, una più grande che riesce ad ospitare più persone, alla fine della quale un piccolo sbarramento crea una seconda pozza che può ospitare circa quattro persone.
Alle spalle di quella grande, troverete un’altra piscina più piccola. Il tutto è immerso in un contesto naturale, con il fiume che score poco distante.

Vasca sulfurea di Lu Vurghe
Vasca sulfurea di Lu Vurghe

Per arrivare alle pozze dovrete scendere delle scale che si mimetizzano benissimo con la natura e le rocce, il sentiero è semplice ma non percorribile con passeggini o carrozzine.
Grazie ad un’opera di riqualificazione del territorio, questo sentiero di rilevanza storica è stato ripristinato e reso usufruibile da chiunque, infatti l’ingresso è gratuito.
Sembra che queste acque curative siano conosciute sin dai tempi dei romani, quando consoli, re e legionari si recavano in queste zone per trarne beneficio.

Pozze di Lu Vurghe
Pozze di Lu Vurghe

Come arrivare a Lu Vurghe

Per raggiungere Lu Vurghe, dovete raggiungere Acquasanta Terme e impostare sul navigatore la località di Santa Maria di Maggese.
I parcheggi a ridosso dell’ingresso non sono moltissimi, ma poco distante troverete dei posteggi liberi lungo le vie, lasciate l’auto e incamminatevi verso la sede dello Speleoclub dove troverete anche qualche ambulante che vende cibo.

Inizio del sentiero
Inizio del sentiero

Dopo aver fatto scorta di viveri, prendete il sentiero sulla destra e dopo nemmeno 10 minuti di cammino sarete arrivati alla Spa naturale.
Ora non vi resta che godervi una bella giornata a contatto con la natura.
Prima o dopo; non perdetevi le gole del Rio Garrafo.

Se amate questo genere di luoghi, vi consiglio anche Saturnia e Bagni San Filippo.

Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

San Giovanni in Persiceto: alla scoperta dei murales

La street art sta prendendo sempre più piede, ci sono addirittura dei percorsi incentrati solamente sull’arte di strada.
Oggi vi porto a scoprire quella di San Giovanni in Persiceto.

I murales di San Giovanni in Persiceto

In provincia di Bologna e più precisamente a San Giovanni in Persiceto, un’intera piazzetta è stata riqualificata e portata al suo massimo splendore grazie al lavoro di Gino Pellegrino.
All’inizio degli anni ’80, venne scelta questa location per ospitare una manifestazione, ma doveva essere assolutamente risistemata per l’occasione.

Piazzetta Betlemme San Giovanni in Persiceto
Piazzetta Betlemme San Giovanni in Persiceto

Fu per questo che l’artista iniziò a dipingere sulle facciate delle case scene di vita agreste, con ortaggi e animali da cortile dalle dimensioni decisamente ingombranti.
Piazzetta Betlemme
divenne così famosa e ancora oggi attira turisti curiosi di scattare fotografie vicino a cavoli, oche e maialini giganti.

Murales di San Giovanni in Persiceto
Murales di San Giovanni in Persiceto

I colori sono tenui e l’atmosfera è davvero piacevole.
Fondamentalmente i murales non sono sparsi per il centro storico ma si trovano solo qui.

Ultimamente ha preso forma una nuova opera sul muro del piazzale della stazione del treno.
Il titolo è “Mille Papaveri Rossi” ed è dedicato alle donne della resistenza, partigiane e non solo, raffigurate come staffette in bicicletta, operaie in tuta da lavoro o braccianti agricole con il cappello di paglia.

Mille Papaveri Rossi
Mille Papaveri Rossi

Una volontà quella della street artist Alice Pasquini di ricordare come il contributo femminile abbia fatto rifiorire gli ideali di libertà e democrazia, come sono rifioriti i papaveri rossi.

Se siete appassionati di murales, non perdetevi Dozza e Saludecio.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Italia, Lombardia

Giornata sul Treno dei Sapori

Qualche mese fa ho viaggiato sul Treno dei Sapori alla scoperta del Lago d’Iseo ed è stata una bellissima esperienza da poter vivere in tutte le stagioni. Gli itinerari infatti sono molteplici e per tutti i gusti. Io ho scelto “Il gusto del Natale” e mi sono letteralmente ritrovata in un paesaggio da fiaba.

Paesaggio dal treno dei sapori
Paesaggio dal finestrino del Treno dei Sapori

Iseo: cosa vedere in un giorno

L’intera esperienza inizia con una visita al centro di Iseo accompagnati da una guida. Ci si incontra infatti alla stazione ferroviaria di Iseo e una volta raggruppati tutti i partecipanti, si inizia la scoperta. Nel mio caso, essendo periodo natalizio, tutto il centro storico era addobbato con casette e mercatini.

Ci siamo spinti subito sul lungolago ad ammirare il panorama da un punto strategico e in lontananza si vedevano anche le cime innevate…pura magia, per poi raggiungere la Pieve di Sant’Andrea sormontata da un’imponente torre medievale in pietra calcarea locale. Il fulcro di una comunità è sempre la piazza, quindi abbiamo fatto tappa in Piazza Garibaldi, anch’essa addobbata a festa ma nonostante questo, la statua dedicata a Giuseppe Garibaldi troneggia al centro. Pensate che Iseo fu il primo fra i comuni di Italia a dedicargli un monumento. Tutto intorno si possono scorgere i meravigliosi palazzi che dimostrano con la loro eleganza che una volta Iseo era sede di mercati. Percorrendo le strette viuzze siamo poi arrivati al Castello Oldofredi, divenuto oggi un palazzo pubblico.

Castello di Oldofredi ad Iseo

Dopo aver ammirato il piccolo ma carinissimo centro di Iseo, ci siamo spostati di nuovo verso la stazione, per iniziare una nuova scoperta, quella eno-gastronomica.

Degustazione a bordo del Treno dei Sapori

Ed eccoci arrivati al momento tanto atteso, quello in cui abbiamo varcato la porta del Treno dei Sapori.

Il Treno dei Sapori

Si tratta di un treno con diversi anni di attività ma che è stato rimodernato e al quale sono state apportate delle modifiche proprio per far vivere ai passeggeri la migliore esperienza possibile. Il trenino arancione ha iniziato la sua corsa verso Pisogne e noi ci siamo subito rilassati e siamo rimasti incollati al finestrino per ammirare lo spettacolo che mutava al di là del vetro: tutta le bellezza del lago d’Iseo, le montagne all’orizzonte e Monte Isola al centro del lago. Durante questo breve tragitto, non solo la vista ne ha tratto giovamento ma di sicuro anche il gusto. E’ iniziato infatti il percorso di degustazione dei prodotti del territorio con un ottimo aperitivo a base di affettati e formaggi accompagnati da un ottimo vino bianco.

Treno dei sapori: Cosa vedere a Pisogne

Nel frattempo il treno ha raggiunto Pisogne e accompagnati dalla nostra guida abbiamo visitato la bellissima Chiesa di Santa Maria della Neve che ospita al suo interno gli affreschi del Romanino.

Chiesa di santa Maria della Neve

Oggi non è più consacrata ma a mio avviso è assolutamente da non perdere, le opere al suo interno sono davvero notevoli. Il Romanino era solito attingere dalla vita quotidiana i soggetti dei suoi lavori ed era inoltre solito lavorare per il popolo, così facendo aveva la garanzia di ottenere il suo compenso. La chiesa è anche chiamata “Cappella Sistina dei Poveri”.

Pranzo sul Treno dei Sapori

Dopo aver riempito gli occhi di bellezza, è arrivato il momento di riempire la pancia! Il pranzo sul Treno dei Sapori è stato a dir poco squisito. Gnocchi ripieni eccezionali, polenta, salsiccia e funghi strepitosi e per concludere dolci locali, il tutto accompagnato da ottimo vino della Franciacorta.

Pranzo sul Treno dei Sapori

Oltre alla bontà del cibo, vorrei porre l’attenzione anche sulla professionalità e sulla gentilezza del personale…. ci sentivamo a casa. Piccola passeggiata digestiva, giusto per ammirare la bellezza di questa parte di lago e come per magia il trenino arancione ha cambiato direzione e ha cominciato il suo viaggio verso Iseo.

Vista del lago da Pisogne

Informazioni utili

  • Come detto in precedenza, il Treno dei sapori offre differenti itinerari che potete trovare sul sito alla scoperta di Franciacorta, Lago d’Iseo e Val Camonica.
  • Le uscite sono generalmente nel weekend e nei giorni festivi, da Marzo a Dicembre.
  • I prezzi variano da 54 a 70 euro a seconda dell’itinerario scelto.
  • La partenza del treno verrà confermata al raggiungimento di almeno 40 prenotazioni.
  • E’ obbligatorio prenotare.
  • In caso di pioggia le escursioni vengono comunque effettuate.
  • Contatti utili: info@trenodeisapori.it 030-6854201 030-6854301

Al prossimo viaggio,

Viaggiatrice seriale.

PS: questa esperienza è stata fatta in collaborazione con “Il treno dei Sapori”