Asia, Mondo

Itinerario di 10 giorni nelle Filippine

Lo scorso mese ho realizzato uno dei miei più grandi sogni:visitare le Filippine.
Dopo diversi tentennamenti e tante ricerche ci siamo decisi a prenotare per il mese di marzo,che indicativamente insieme a febbraio dovrebbe essere il migliore.
Diciamo che nessuno ha la sfera di cristallo e qualche acquazzone ci ha fatto compagnia.
Volevo però dirvi che si trovano tariffe molto convenienti per raggiungere Manila,probabilmente troverete un volo a/r dall’Italia a meno di 400,00 € e considerando la notevole distanza è davvero ottimo.
Altro consiglio che mi sento di darvi è di lasciare a casa la valigia e di viaggiare con un bello zaino,per tutti gli spostamenti sarà molto più comodo.
Beh,per me è inevitabile spostarsi,considerate che le isole sono più di 7000…non vorrete mica stare tutto il tempo in una sola isola?!
Io sarei voluta rimanere ancora tanto tempo,ma come sempre le mie ferie sono risicate e quindi mi devo accontentare,ma ne è valsa assolutamente la pena.
Come ultima dritta prima di parlare dell’itinerario volevo dirvi che non occorre nessun visto se si visitano per turismo e non è richiesta nessuna vaccinazione particolare; la moneta nazionale è il peso filippino ma fare bancomat sarà davvero impegnativo quindi se non soggiornate in zone turistiche vi consiglio di fare una bella scorta di cash prima di partire all’avventura.
Detto ciò arriviamo alla parte interessante:il mio itinerario di 10 giorni nelle Filippine (vi lascio giusto il racconto del viaggio in breve,poi farò post dettagliati sulle singole località).
Il viaggio con la V maiuscola è iniziato da Milano nel nostro caso a bordo di un volo Oman Air che dopo aver fatto scalo a Muscat ci ha portato a Manila.
Siamo arrivati in tarda serata,giusto il tempo di prenderci un gelato in un piccolo supermercato e distrutti dal volo ci siamo addormentati in un hotel vicino l’aeroporto che avevamo prenotato da casa,appena abbiamo toccato il cuscino!
Il mattino appena svegli siamo subito tornati in aeroporto -uno differente,questa volta quello relativo ai voli interni- e siamo partiti alla volta di El Nido.
Durante il volo di circa 1 ora e 50 minuti sono sempre stata con la faccia letteralmente appiccicata al finestrino perché lo spettacolo che si mostrava ai miei occhi era davvero meraviglioso: isolette,alternate a isole più grandi emergevano dall’acqua circondate da un azzurro accecante che lasciava il posto ad un bianco/oro della sabbia.
L’aeroporto di arrivo è davvero caratteristico,la pista di atterraggio sembra una nostra strada a due corsie:appena abbiamo messo piede a terra sono arrivate 3 jeepney – delle vecchie grandi jeep adibite a pulmino,molto in voga nelle Filippine- che ci hanno condotto all’edificio principale.
Controlli e ritiro dei bagagli e subito fuori ad attenderci c’era il tricycle mandato dal nostro hotel a prenderci.
Qualche km di strada sterrata prima di arrivare all’asfalto e poco dopo eravamo a destinazione.
Giusto il tempo di fare il check-in e siamo subito ripartiti a bordo di un altro triciclo alla volta di Napcan Beach, il punto più distante dell’isola del nostro itinerario.
L’impatto è stato pazzesco:sole,acqua cristallina,spiaggia bianchissima e pranzo con i piedi direttamente sulla sabbia a metà marzo……quasi un sogno.

Napcan Beach

Diciamo che il viaggio effettivo è iniziato il giorno seguente,quando abbiamo partecipato ad uno dei quattro principali tour che organizzano escursioni alla scoperta dell’arcipelago.

Big Lagoon

Posso dirvi senza ombra di dubbio che per me è stato il giorno più bello in assoluto.
Il tour A prevede l’escursione a bordo di una bangka – tipica imbarcazione filippina- e l’approdo in diverse isole/spiagge che sono :Big Lagoon, Small Lagoon, Secret Lagoon, Shimizu Island e 7 Commando Beach...una più bella dell’altra.
L’esperienza di attraversare a bordo di una canoa la Big Lagoon mi resterà per tutta la vita.
Acqua verde,turchese,trasparentissima in netto contrasto con le rocce spioventi ricoperte di vegetazione che si gettano a capofitto in acqua creano uno scenario difficile da descrivere.
Il ritorno è previsto per le 16:30-17:00 circa, così si ha tempo da dedicare ad altre attività:noi abbiamo deciso di andare ad ammirare il tramonto a Las Cabanas Beach.
Il giorno successivo è stato molto simile,ma questa volta abbiamo optato per il tour C che tocca Helicopter Island, Star Beach, Hidden Beach e Secret Beach…..anche questa volta una più bella dell’altra.

L’unico inconveniente è stato il morso di una medusa che mi ha provocato oltre ad un pò di dolore anche una certa preoccupazione.
Questa volta l’ora del tramonto non l’abbiamo trascorsa in spiaggia ma nella terrazza del nostro resort cullati dalle onde del mare mentre ci gustavamo un meraviglioso massaggio rilassante.
La sera,come le precedenti ci siamo recati in uno dei localini sulla spiaggia,dove prima di sederti scegli il pesce che vuoi oltre a scegliere il tipo di cottura e poi non ti resta che rilassarti e gustarti l’ottima cena con i piedi direttamente sulla sabbia e le onde del mare che si increspano davanti ai tuoi occhi.
E’ arrivata per noi l’ora di lasciare l’isola di Palawan, ma siccome il volo era verso l’ora di pranzo, ne ho approfittato per provare la zipline nella spiaggia di Las Cabanas Beach:se capitate a El Nido è un’esperienza che non potete assolutamente perdervi!
Vi lancerete letteralmente sul mare,infatti il punto di arrivo è nell’isolotto di fronte…….che bellezza ragazzi!!!
E dopo questa botta di adrenalina mi sono concessa un bagno nelle limpide acque della spiaggia ancora semi deserta vista l’ora per poi salutare definitivamente questa bellissima isola e recarmi in aeroporto per prendere il volo per Cebu.
Una volta atterrati su quest’isola ci siamo diretti al porto dove abbiamo preso un aliscafo per Tagbilaran nell’isola di Bohol.
La giornata è praticamente volata a causa dei vari trasferimenti,ma prima dell’orario di cena abbiamo raggiunto il nostro bellissimo resort ad Alona Beach e così è iniziata la seconda parte del viaggio.
Il mattino successivo purtroppo pioveva,così abbiamo iniziato la giornata con un ottimo massaggio e poi appena il sole ha fatto capolino abbiamo sfruttato la meravigliosa piscina a sfioro che dava sulla spiaggia.
Abbiamo deciso di noleggiare uno scooter per essere più autonomi e così siamo andati alla scoperta di Panglao,abbiamo visitato una fattoria biologica,siamo andati alla ricerca delle spiagge più belle per i giorni successivi fin quando non abbiamo visto una distesa di stelle marine,tutto merito della bassa marea.
Anche se non soggiornate in uno dei lussuosi resort sulla spiaggia,è possibile effettuare l’ingresso giornaliero pagando 1000 pesos a testa (meno di 20,0 €) grazie ai quali avrete accesso alla piscina,ai lettini e a tutti i servizi in generale e inoltre avrete un credito di 635 pesos da poter spendere nei ristoranti/bar della struttura.
La giornata è trascorsa all’insegna del relax, ma non sono mancati di sicuro i bagni e lo snorkeling….per poi terminare con un tramonto infuocato di rosa!

L’ottavo giorno del mio itinerario nelle Filippine credo sia stato quello che ho amato di più, pieno di disavventure che però si sono concluse nei migliore dei modi.
A bordo del nostro scooter siamo andati alla scoperta dell’isola di Bohol che offre tantissime attrattive a livello naturalistico.
Abbiamo percorso circa 110 km per ammirare le Chocolate Hills,le risaie, i tarsi -piccolissimi primati locali- il fiume Loboc e una natura rigogliosa che cambiava davanti ai nostri occhi km dopo km.

Loboc River

L’itinerario è bellissimo e ricchissimo, ma noi eravamo presi da altro:abbiamo bucato il motorino ben 2 volte,la carta di credito è stata “mangiata” dalla macchinetta e non avevamo abbastanza soldi da poter fare tutte le attività che avevamo deciso di fare in precedenza…..ma anche con queste disavventure è stata una super giornata perché abbiamo scoperto l’altruismo e la generosità delle persone,siamo arrivati a destinazione e guaio dopo guaio li abbiamo risolti tutti.

Chocolate Hills

Che avventura ragazzi!
Il giorno successivo sono partita in motorino da sola perché volevo assolutamente fare la zipline sul fiume Loboc e anche in questo caso ne è valsa la pena.

Zipline sul fiume Loboc

Altra avventura in motorino perché anche se questa volta non ho bucato,mi sono presa un bel acquazzone che però mi ha abbandonato per fortuna nell’isola di Bohol e arrivata di nuovo a Panglao mi sono recata in spiaggia dove ho trascorso l’intera giornata.
L’ultimo giorno su quest’isola l’abbiamo inaugurato con una visita a Hinagdanan Cave, una grotta simile ad un  cenote messicano, dove abbiamo fatto anche un bel bagno.
Atmosfera davvero suggestiva.
Ultimi bagni in queste acque davvero meravigliose,ultimi giri in tricycle e trasporto in aeroporto da dove abbiamo preso il volo per Manila.
Abbiamo scelto di non dedicare nessun giorno alla visita della capitale perché avevamo davvero poco tempo a disposizione e volevamo sfruttarlo tutto al mare.
Una volta arrivati a Manila e dopo aver lasciato i bagagli in hotel però, erano ancora le 18:00 così abbiamo deciso di buttarci letteralmente nel traffico caotico della città e a bordo di un taxi abbiamo raggiunto la parte storica della capitale.
Abbiamo fatto una visita notturna accompagnati su una bicicletta da un ragazzetto che ci faceva anche da guida e con questo ricordo abbiamo salutato queste isole meravigliose con la speranza di ritornarci presto perché sono un vero incanto,hanno tantissimo da offrire e soprattutto ancora non sono state invase dal turismo di massa.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.