Africa

Cosa fare a Marrakech: perdersi fra gli odori e i colori

Ehi viaggiatori, siete pronti a decollare insieme per la prima volta e cambiare addirittura continente?!Allacciate le cinture che si parte!!!!!
Eccoci arrivati in un paese magrebino e più precisamente in Marocco…a Marrakech!!!
L’aeroporto si trova proprio in centro, quindi è semplicissimo raggiungere il proprio hotel o la propria destinazione con i vari taxi posteggiati di fronte all’uscita; è un ottimo modo per girare la città visto che i prezzi non sono alti,ma è sempre consigliabile contrattare il costo della corsa in anticipo dato che quasi tutti sono sprovvisti di tassametro.
Io ho volato con la Easyjet da Milano,ma un altro volo low cost potreste trovarlo anche con la Ryan Air ( da Pisa,Roma e Milano).
L’aeroporto di Marrakech (Menara) è nuovissimo ed è un piacere per gli occhi,decorato in perfetto stile arabo con piastrelle e disegni tipici.
Se invece avete deciso di noleggiare una macchina ( forse è meglio noleggiarla già dall’Italia), appena ritirati i vostri bagagli e dopo aver fatto il controllo passaporti  dovete solo recarvi nel desk della compagnia dai voi prescelta con la prenotazione  e in seguito  vi consegneranno la vostra macchina; allo stesso tempo se avete bisogno di cambiare i soldi, troverete i change proprio di fronte ai noleggi delle macchine.
Mi sento in dovere però di dirvi che Marrakech è una città super caotica e la guida non è affatto facile….richiede un pilota provetto e nervi saldi! 🙂
Il mio primo giorno è stato poco proficuo a livello di scoperte,in quanto avendo fatto la notte in bianco l’ho dedicato al relax a bordo piscina,tra uno stuzzichino e l’altro;un altro modo per rilassarsi è senza dubbio l’hammam ..massaggio e bagno di vapore che rigenerano la pelle. Io purtroppo non ho avuto tempo di provarlo,ma lo consiglio ugualmente!
E’ scesa la sera sulla piazza principale di Marrakech, piazza Jemaa El Fna che come per magia cambia faccia,infatti ad una certa ora, verso le 18:00 iniziano a montare una serie di stand gastronomici,tutti identificati da un  numero di riconoscimento dove si può cenare gustando piatti tipici immersi in un’atmosfera davvero unica,circondati da incantatori di serpenti e donne con un pennino in mano pronte per farti l’henné. Logicamente non aspettatevi un’ottima qualità dei prodotti,stiamo parlando di cibo di strada, ma per una sera si può anche fare … anche solo per gustarsi l’atmosfera della piazza completamente illuminata.
La mattina la piazza è di nuovo sgombra, gli stand sono stati smontati per essere poi rimontati la sera. Gli incantatori di serpenti e le donne con l’henné si trovano anche di giorno, insieme a strani personaggi vestiti in modo particolare con un grandissimo cappello, che vendono una bevanda tipica … ma attenzione a non fissarli troppo,perché corrono subito a chiederti soldi per fare una foto. Diciamo che tutti chiedono soldi per tutto,quindi evitate e tirate dritto.
In piazza poi si trovano tutti i venditori, in quanto costituisce la zona antecedente al souk e cioè al mercato della parte vecchia della città (Medina)…..la cosa più curiosa e allo stesso tempo raccapricciante che mi è capitato di vedere è stato un anziano del posto che vendeva dentiere e singoli denti, esposti nel suo banchetto come fossero delle arance. Mamma mia che senso!!!
Dopo essersi ambientati a queste stranezze, è il momento di addentrarsi nella medina; molte persone si proporranno di farvi da guida, ma il mio consiglio è di rifiutare in quanto perdersi all’interno di quel reticolato di viette non è affatto una cosa pericolosa, bensì curiosa e affascinante che vi permetterà di entrare ancora più a contatto con la cultura del posto.
Bene, eccoci all’interno del souk, chiudete gli occhi e lasciatevi inebriare da un insieme di odori e profumi locali, di spezie ed essenze profumate, di cibo e di metallo riscaldato.
Il souk è diviso in zone; eccoci nella zona del cuoio dove potrete acquistare bellissime borse e ciabatte cucite interamente a mano, proseguiamo fino alla zona delle lampade e lampadari che prendono forma sotto le mani esperte di chi lavora il ferro … ecco che il nostro stomaco si fa sentire e le nostre papille gustative muoiono dalla voglia di assaggiare qualche piatto tipico del reparto culinario, fino a rinfrescarsi la bocca nella zona ortofrutticola dove si susseguono bancarelle che espongono ogni genere di frutto dai colori più accesi, per finire con l’acquisto di qualche gioielli in argento o qualche altro manufatto. Durante la visita alla medina consiglio di visitare l’imponente e bellissima Madrasa   di Ben Youssef.

I colori e gli odori del Marocco

Uscendo da una delle tante porte che tagliano la cinta muraria che avvolge la città vecchia ci troviamo di nuovo in piazza Jemaa El Fna ricca di ristoranti dove poter consumare il pranzo se non avete provveduto a farlo all’interno del souk. Molti di essi hanno una terrazza panoramica ed è proprio un bellissimo spettacolo poter ammirare dall’alto questo quadrato che pullula di gente e sentire come sottofondo il richiamo alla preghiera.Poco dopo la piazza si estende una via completamente turistica,praticamente occidentale con negozi di elettronica, negozi sportivi e tante agenzie turistiche … ed è in una di queste che ho deciso di trascorrere i 2 giorni successivi intraprendendo un’escursione nel deserto.Non preoccupatevi,potete fidarvi tranquillamente ( al contrario di quello che vi fa credere il personale dei grandi hotel denigrando queste agenzie e promuovendo i loro tour che percorrono lo stesso percorso e costano circa il triplo degli altri); beh certo, la qualità del pernottamento e la comodità del viaggio saranno diverse, dipende sempre cosa cercate e che viaggiatori siete …..a voi la scelta.Comunque per quanto riguarda la sicurezza potete stare tranquilli, l’ho provato in prima persona! L’indomani mattina mi passano a prendere con un pulmino da 14 davanti il mio hotel e l’avventura inizia. Anche questo è un modo per conoscere persone nuove, non del posto ma sempre nuove.Il viaggio per arrivare al deserto di Zagora è molto lungo, non ve lo nascondo ed è anche abbastanza scomodo in quanto al strada non è molto bella, piena di curve e saliscendi ma le soste per sgranchirsi le gambe non mancano di certo.Partendo dal centro caotico di Marrakech ci troviamo poi in un paesaggio verde,dove coltivano grano, per poi arrivare alle montagne rocciose ( infatti per arrivare al deserto occorre attraversare  la catena montuosa dell’Atlante) e intravedere in lontananza le cime innevate … cavoli non mi sembra nemmeno di essere in Marocco.E’ arrivato il momento di fare una visita, ci troviamo alla  Kasbah fortificata di Ait Benhaddou; in questo luogo sono stati girati diversi film famosi, come il Gladiatore e il Principe di Persia … è veramente un’ambientazione interessante.Si riparte, altre ore di macchina e finalmente arriviamo a Zagora dove ci attendono i nostri dromedari pronti per partire:tutti in sella e via alla conquista del deserto!Dopo un’ora circa di cammino arriviamo nel deserto, è il momento del tramonto e le sensazioni che ho provato sono davvero difficili da descrivere …..uno spettacolo immenso!

Tramonto sul dromedario
Rapiti da questo spettacolo della natura non ci accorgiamo di essere arrivati al nostro campo tendato dove trascorreremo la notte. Giù dal dromedario scattiamo ancora foto per immortalare quel momento unico, una bella rinfrescata e poi tutti a cena nella tenda berbera. Dopo cena abbiamo avuto il piacere di assistere ad uno spettacolo berbero con canti intorno al fuoco …. e poi ci siamo abbandonati sulla sabbia del deserto ad ammirare la volta di stelle che ci sovrastava …..indimenticabile. Pensate che sia finita qui’!E no, la sveglia puntata alle 06:00 ci ha fatto sobbalzare dal letto, ma lo scenario fuori dalla tenda era pazzesco: vedere l’alba dalle dune nel mezzo del deserto è una cosa mostruosamente emozionante … dal rosa all’arancio fino ad arrivare all’azzurro del cielo. Da togliere il fiato!E così concludo il racconto del mio viaggio, sperando di avervi trasmesso almeno in parte la bellezza di questo luogo anche solo con le parole.Ciao e al prossimo viaggio!!!
Viaggiatrice seriale.

PS: per avere un’idea del paese basta poco più di un week end!
PPS: il paese è tranquillo, ma è necessario rispettare sempre la cultura  e le usanze del popolo.
PPPS: contrattate sempre,dividete per 3 la prima cifra che vi propongono!