Italia

Girare l’Italia attraverso il cibo

Tutti sappiamo che il cibo è uno dei piaceri della vita e viaggiando abbiamo la fortuna di provare nuovi gusti, annusare nuovi profumi e gustare nuovi sapori. Vi farò venire l’acquolina in bocca!! 🙂
Prendiamo in considerazione la nostra carissima Italia, famosa in tutto il mondo per il suo ottimo cibo; non a caso infatti da nord a sud possiamo spaziare fra ottimi piatti!!
Partiamo dai succulenti canederli, piatto tipico trentino, si tratta di grossi gnocchi composti da un impasto a base di pane raffermo, sempre da queste parti non potete non assaggiare il Keiserschmarrn, una spessa crepe spaccata cosparsa di zucchero a velo e servita con marmellata di ribes, mirtilli o salsa di mele.Sempre qui è impensabile non assaggiare il famosissimo Strudel, un dolce a pasta arrotolata o ripiena, sia dolce che salato, ma il più conosciuto è a base di mele,pinoli,uvetta e cannella. Dall’estremo nord spostiamoci nell’estremo sud, in Sicilia, per gustare le fantastiche granite, un dolce freddo al cucchiaio (i gusti più famosi sono mandorla, pistacchio, caffè o cacao) accompagnato solitamente in questa regione dalla tipica brioscia siciliana. Sempre qui non potete non assaggiare il cous cous, a San Vito lo Capo (Trapani) si tiene addirittura un festival una volta l’anno, mentre ad Erice si trova una pasticceria con paste eccezionali. Dato che ci siete, una pasta alle sarde dovete assaggiarla.

Granita siciliana

Spostiamoci un pò più a nord, in Calabria per assaggiare l’nduja, un salume molto molto molto piccante; a Tropea invece regna sovrana la cipolla.
Arriviamo in Emilia, patria indiscussa dei tortellini, delle lasagne e della mortadella, mentre la Romagna è la regina della piadina.

Piadina

Non è possibile non andare in Puglia e non assaggiare le orecchiette alle cime di rapa o gli strepitosi taralli, uno tira l’altro!
Le Marche offrono diverse specialità culinarie, le olive ascolane, come dice il nome, tipiche della provincia di Ascoli Piceno. per gustare un ottimo brodetto di pesce occorre fermarsi a Fano, a Pesaro invece cucinano una pizza particolare chiamata Rossini: base margherita con uovo sodo e maionese.
In Toscana c’è l’imbarazzo della scelta, non andateci in un periodo in cui siete a dieta altrimenti dovrete rinunciare alla fiorentina, alla chianina, ai pici, al lardo di colonnata, alla panzanella e alla pappa al pomodoro; per non parlare poi degli ottimi affettati.
Il lazio è la patria dell’abbacchio a scottadito, piatto a base di costolette di agnello, dei carciofi alla romana, della coda alla vaccinara (coda di bue stufata) e dell’immancabile amatriciana.
Andando in Lombardia l’abbuffata sarà di risotto allo zafferano e cotolette alla milanese, mentre in Veneto è imperdibile il baccalà.

Baccalà

Se andate in campania assaggiate le mozzarelle in carrozza, la pastiera napoletana e logicamente sua maestà la pizza – beh lo so che si mangia ovunque, ma qui è un’altra cosa-.
In Liguria non potete perdervi un buon piatto di pasta al pesto e la focaccia alla genovese, mentre in Abruzzo abbuffatevi di arrosticini.
Cosa manca? Ah si, gli agnolotti e i gianduiotti del Piemonte e le costolette alla valdostana in Val d’Aosta.
Attraversando il mare e approdando in terra sarda non c’è che l’imbarazzo della scelta, dal porceddu al pane carasau, dalle panadas agli spaghetti alla bottarga.

Pane carasau

All’elenco mancano delle regioni, non mi sono dimenticata, ma ancora non ho avuto la fortuna di testare la cucina locale, provvederò il prima possibile.
Bene, ricordatevi che il cibo è un ottimo aspetto da scoprire in ogni viaggio.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.