Provenza: la terra dei colori
Buongiorno viaggiatori, avete mai sentito parlare della terra dei colori??!! Andiamo due giorni in Provenza!!!
Sentendo la parola “Provenza”, non so a voi, ma a me è sempre venuta in mente la lavanda, il suo colore e il suo profumo… questa terra infatti è la patria di questa pianta che raggiunge il suo massimo splendore da Giugno fino ai primi di Agosto. Il tour che vi propongo non è totalmente incentrato su questa, ma cerca di toccare con mano (o meglio con occhi) più paesi possibili.
La prima tappa del primo giorno è un luogo meraviglioso, il lago di Saint- Croix, percorribile e attraversabile con delle canoe o dei pedalò a noleggio. Si tratta di un paesaggio magnifico, da una parte il lago si estende per tutta la sua grandezza e le calme acque assumono il solito colore blu specchio, dall’altra parte si vede il fiume Verdon che si getta nel lago, solcando una gola di pareti calcaree, dove regna sovrana una folta vegetazione verde che rispecchiandosi nell’acqua rende il suo colore azzurro/verde. Con il pedalò potrete risalire parte del fiume o se preferite potete fermarvi sotto una piccola cascata o “gettare l’ancora” e dedicarvi ai tuffi. Nel mio caso questa meta faceva parte di un percorso, ma ci si può trascorrere tranquillamente un’intera giornata.
Lago di Saint- Croix |
Risalite in macchina dopo pochi km abbiamo raggiunto un paesino bellissimo, che rientra fra i più belli di Francia: Moustiers-Sainte-Marie.
La bellezza sta proprio nelle vie e nelle costruzioni del paese; se siete allenati raggiungete la chiesa che dall’alto domina tutto il paesaggio. La leggenda racconta che il cavaliere Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E ancora oggi la stella veglia sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
Riprendendo la macchina dovete assolutamente percorrere la piana di Valensole: transiterete su strade fiancheggiate da campi di lavanda e la sensazione è meravigliosa, indescrivibile. Almeno in uno di essi scendete e scattate delle foto immersi nel “mare viola”! 🙂
Durante i mesi che vanno da Giugno ad Agosto, le varie località celebrano delle feste proprio legate alla lavanda, di solito nei weekend, controllate se nei giorni in cui vi trovate lì ce ne sono perché vale davvero la pena; sono festeggiamenti legati alla raccolta e alla lavorazione di questa pianta, parecchio sentiti dalla popolazione e molto molto carini.
Campo di lavanda |
Per quanto riguarda il pernottamento io vi consiglio di dormire in dei B&B o in delle chambres d’hotes (formula molto utilizzata in Francia) e non in hotel in quanto i primi sono molto più accoglienti e di solito collocati in ottime posizioni.
E’ arrivata anche per noi l’ora di pernottare in una bellissima chambres d’hotes e ricaricare le batterie! 🙂
Il giorno successivo la nostra prima tappa è stata in un luogo meraviglioso, a Roussillon. Anche per chi non parla francese, si capisce bene che la parola richiama qualcosa di rosso, si tratta infatti di un borgo che deve la sua fama agli estesi giacimenti di ocra che lo circondano.
Il borgo è davvero caratteristico in quanto tutti gli edifici sono sulle tonalità dell’ocra, ma la vera attrazione è ” Il Viale dei giganti”, un sentiero attrezzato scavato nella stessa ocra che permette si ammirare in tutto il suo splendore questo strano paesaggio; sembra quasi di trovarsi nel Grand Canyon ed è possibile scegliere fra il percorso breve o quello lungo per poter ammirare le enormi rocce che a seconda dell’ora del giorno e della posizione del sole assumono colori che vanno dal giallo all’arancione fino al rosso scuro. Questa è una tappa che non potete assolutamente perdere.
Terre rosse nel parco di Russillon |
Pochissimi km in macchina e abbiamo raggiunto Gordes, un villaggio arroccato su uno sperone di roccia, famoso per il film che vi è stato girato: “Un’ottima annata”. Prima di raggiungere il centro infatti, si possono ammirare enormi vigneti che prendono il posto dei campi di lavanda visti in precedenza.
Abbiamo pranzato in uno dei tanti localini e poi ci siamo “perse” per le viuzze “sali e scendi” che nascondono degli angoli davvero suggestivi, fino ad arrivare ad un belvedere da dove ammirare il panorama sul Luberon.
Un luogo davvero affascinante e visitato da ogni persona che si reca in zona, facente parte sempre del paese di Gordes e distante solo pochi km è l’abbazia di Senanque, essa è la tipica immagine da cartolina raffigurante la Provenza.
Immaginatevi di percorrere una strada a senso unico e poco dopo di vedervi davanti agli occhi un’enorme abbazia cistercense completamente circondata da campi di lavanda, solo viola tutt’intorno: una vera meraviglia!
Essa è visitabile pagando un biglietto di ingresso, ma dal mio punto di vista l’inestimabile bellezza è all’esterno.
La nostra visita della Provenza ha fatto poi tappa a L’Isle sur la Sorgue, una cittadina che prende il nome dal fiume Sorga e che è percorsa da diversi canali punteggiati da antiche ruote idrauliche in legno ricoperte di muschio. E’ uno dei villaggi più affascinanti della Provenza più autentica con le persiane colorate circondate dall’edera, terrazze sull’acqua e mercatini dell’antiquariato. La prima domenica di agosto poi si tiene il mercato provenzale ( che si svolge comunque tutte le domeniche dalle 8:00 alle 14:00) sull’acqua, in cui i prodotti locali vengono trasportati e venduti su barche a fondo piatto simili alle gondole. Qui si respira veramente l’atmosfera provenzale, e nelle calde giornate troverete decine di persone sedute sul bordo del fiume che immergono i piedi in acqua per rinfrescarsi un pò.
L’ultima tappa della giornata e dell’intero tour è stata a pochi km di distanza, a Fontaine de Vaucluse. Questo comune ha poco più di 500 abitanti e si sviluppa intorno ad una sorgente situata a pochi minuti a piedi dalla piazza centrale. La leggenda narra che un menestrello di nome Basilio si addormentò lungo il suo cammino e fu svegliato da una ninfea che aprì il letto del fiume in due e portò con se, all’interno della grotta il musicista, dove vi erano 7 diamanti, li alzò uno ad uno e sotto l’ultimo si nascondeva la sorgente del fiume. La camminata è molto piacevole, fiancheggia il letto del fiume e arriva fino alla grotta situata sotto imponenti pareti rocciose, il tutto arricchito da una bellissima vegetazione.
In questa cittadina soggiornò per diverso tempo Francesco Petrarca e sembra che i suoi versi per Laura ” Le chiare fresche e dolci acque” siano stati ispirati proprio da questo paesaggio, a lui è stato dedicato un museo.
Purtroppo il nostro tempo a disposizione è finito e così siamo ripartite alla volta di casa veramente soddisfatte del weekend appena trascorso: la Provenza è una terra magica, tutto quello che avevo letto prima di partire era assolutamente vero, l’atmosfera che si respira è unica e soprattutto a distanza di pochi km i paesaggi cambiano nettamente: lago, campi di lavanda, canyon, abbazia, canali e paesini tipici, ma credo che offra anche tantissimo altro… lo scoprirò la prossima volta.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.