Kenya: mare & safari mozzafiato!
Ciao viaggiatori, per il racconto di oggi non basta un weekend ma occorre una settimana circa, cambieremo continente e vivrete una delle esperienze più belle della vostra vita! Africa stiamo arrivando!!!
Ho volato con la Blu Panorama ed ho raggiunto la mia destinazione: Il Kenya. Questa volta mi sono affidata ad un tour operator, in effetti avventurarsi in Kenya da soli non è proprio consigliabile.
Una volta atterrati, c’era il pulmino del nostro villaggio ad attenderci all’aeroporto, così dopo circa un’ora di cammino siamo arrivati a Watamu dove c’era il villaggio da noi scelto.
La scelta è ricaduta in questa località perchè è una delle migliori, qui si trova la Riserva Marina di Malindi e Watamu.
Dopo tutte le ore di volo non aspettavamo altro che poterci tuffare nel mare cristallino, ma non è stato possibile: non c’era l’acqua! Tranquilli è normale, infatti l’Oceano indiano è soggetto al fenomeno delle maree che si alternano nell’arco della giornata, quindi in certi momenti dovete camminare e camminare per raggiungere l’acqua relativamente alta. Ah, dimenticavo di dire che era febbraio, sono fuggita dal freddo di casa per rifugiarmi in questo paradiso.
La prima cosa dalla quale mettervi in guardia sono i beach boys, dei ragazzi del posto che posteggiano sulla riva e cercano di rifilarvi qualsiasi cosa: tranquilli sono innocui e non vi dovete preoccupare, l’unica cosa è che non dovete assolutamente dirgli il vostro nome o dargli troppa retta, altrimenti vi tormenteranno per tutto il soggiorno e non sarà più una vacanza rilassante. Loro non possono stare sulla spiaggia privata dell’hotel ( dove ci sono i vostri lettini per intenderci), ma possono stare a riva, quindi mettete in conto che appena metterete un piede in acqua, ne avrete almeno tre intorno a voi!
Il primo giorno è trascorso in totale relax e nullafacenza, mare, sole, sport e tanto cibo. Il pomeriggio però abbiamo organizzato nel dettaglio il vero motivo che ci ha fatto scegliere questa destinazione e cioè il safari!
Ed ecco che rientrano in gioco i beach boys: loro vi proporranno diverse escursioni nella zona, io le ho fatte tutte con loro, in fin dei conti il programma è lo stesso che vi offre la struttura, il prezzo è più basso e sicuramente più autentico. Loro vivono di turismo e quindi non hanno nessun vantaggio nel fregare le persone, altrimenti poi non avrebbero di che vivere…magari accordatevi con altre persone della struttura, in modo tale da fare un gruppo numeroso, al posto di 2 o 3 gruppi da due persone.
Io addirittura avevo preso un “pacchetto” che includeva il safari ed il safari blu più una visita a Malindi.
Al mattino la sveglia è suonata di buon ora e appena usciti abbiamo trovato i pulmini ad attenderci fuori dalla nostra struttura: all’alba il nostro pulmino con otto turisti e due beach boys come guide è partito per la sua meravigliosa avventura.
Il tragitto è un pò lunghino e soprattutto non comodo, considerando che si cammina nella savana non si fa altro che sobbalzare a causa delle buche, ma ci si abitua più che velocemente, non si ha tempo per pensare a queste piccolezze perchè lo spettacolo che si aprirà davanti a voi sarà immenso.
Rosso. azzurro e verde, sono questi i colori che la faranno da padrone, il contrasto fra la terra ed il cielo è pazzesco. Ecco che sorpassiamo il cartello dello “Tsavo East National Park“, siamo dentro!!!
I colori del safari |
Una volta qui, non ci sono più programmi nel senso che si è dentro la vera savana e avvistare qualsiasi animale è solo questione di attenzione e di fortuna!
Le prime sono state delle gazzelle ed io ero veramente emozionata anche se erano poche…ma non sapevo cosa aspettarmi. Quando abbiamo iniziato ad ambientarci un pò e anche la “tensione ” è scesa, è stato tutto più semplice.
In piedi nel nostro pulmino ( perchè ha il tettuccio che si alza, ma non si apre completamente), muniti di binocoli e macchine fotografiche ci siamo calati nella parte ed ecco che vediamo una leonessa e poi un piccolo branco di zebre e uno struzzo che nasconde la testa sotto la terra per la paura. Più ci addentriamo e più la quantità di animali aumenta, così ci dobbiamo fermare per far attraversare la strada ad un gruppo di elefanti con il più piccolino che chiudeva la fila attaccato alla coda della madre; e poi arrivano le scimmie e dopo aver sentito un urlo di gioia di un nostro compagno, ci giriamo e vediamo a mio avviso l’animale più bello ed elegante della savana: la giraffa!
Non vi ho detto che io avevo scelto il safari di due giorni con una notte fuori, così verso l’ora di pranzo abbiamo raggiunto il nostro lodge dove poi abbiamo pranzato ed in seguito trascorso la notte.
Dopo esserci rinfrescati con un bagno in piscina siamo ripartiti per il safari.
Il pomeriggio è trascorso abbastanza bene, anche se non abbiamo avvistato troppi animali. Verso l’ora del tramonto siamo tornati al lodge e ci siamo goduti questo spettacolo della natura: ci siamo accomodati sotto un portico e proprio di fronte a noi avevamo una pozza dove gli animali si vanno ad abbeverare, infatti sono arrivati elefanti e bufali, il tutto in una cornice mozzafiato. Cena e poi a letto in una struttura di mattoni, ma volendo si può pernottare anche in campi tendati… tutto comunque all’interno, immersi nella savana.
L’alba è un altro momento indescrivibile, un mix di colori difficile da spiegare, ma la cosa eccezionale è l’emozione che ti provoca il contesto in generale.
Dopo un’abbondante colazione siamo partiti e devo dire che il secondo giorno è stato molto più fruttifero. abbiamo avvistato diverse giraffe, mandrie di bufali e gruppi di scimmie in mezzo alla strada, qualche struzzo, gazzelle ed un grande branco di zebre.
E così, seppur stremati, alla sera siamo rientrati al villaggio e abbiamo continuato la nostra vacanza “marina”.
Il giorno successivo è stato all’insegna del relax alternando camminate sulla spiaggia a bagni.
Lo staff del villaggio organizzava diversi eventi la sera, infatti abbiamo assistito ad uno spettacolo degli acrobati della zona, un’altra sera erano presenti i Masai che vendevano i loro manufatti e un’altra sera siamo proprio usciti e siamo andati in un locale a Malindi e poi al casinò, giusto per vedere altre sfaccettature della zona. Logicamente tutto organizzato, non ci siamo mai mossi da soli.
Il giorno successivo, sempre accompagnati dai nostri amici beach boys abbiamo fatto una piccola escursione con le loro tipiche barchette di legno, che non facevano altro che imbarcare acqua; ma tranquilli, c’era la bassa marea, era tutto sotto controllo! 🙂 abbiamo potuto ammirare diverse stelle marine, pesci palla e polipi, ma la cosa più strabiliante era il colore del mare, sembrava finto da quanto era bello, calmo, come se fosse una tavolozza color verde acqua.
A me piace “calarmi nella parte”, avvicinandomi alla cultura del popolo che mi ospita, così ho deciso di farmi fare le treccine in tutta la testa…a fine vacanza sembravo quasi una del posto!!
Il giorno successivo è arrivato il momento dell’altra escursione compresa nel nostro “pacchetto” e cioè il safari blu.
Siamo saliti in una barca e abbiamo preso il largo e poi siamo scesi in acqua a fare snorkeling, poco dopo abbiamo raggiunto una zona con tante mangrovie, abbiamo ormeggiato la barca e siamo scesi per pranzo. Spettacolo!!! Qui i beach boys insieme a persone del posto ci hanno preparato un pranzo da leccarsi i baffi: riso con polipo e poi aragosta!
Come detto in precedenza il tour prevedeva anche la visita di Malindi, così dopo pranzo ci hanno portato in città e abbiamo fatto un piccolo giro. Qui si notano le vere condizioni in cui vivono gli abitanti del posto. Come sempre “le guide” tendono ad introdurvi nelle botteghe dei loro conoscenti per farvi comperare qualche oggetto di legno o cose del genere. Ultimo giorno di puro relax nelle acque cristalline dell’Oceano Indiano e poi ritorno alla bassissime temperature italiane del mese di febbraio.
Questa è stata la mia settimana keniota, ma so che organizzano altre escursioni, per esempio al canyon del diavolo o ai vari orfanotrofi della zona.
Non potrete non restare affascinati da questa nazione e forse in qualcuno di voi si farà sentire il famoso mal d’Africa.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: è consigliabile sottoporsi alla profilassi antimalarica se si va a fare il safari, se si resta in villaggio non serve. poi dipende sempre dal periodo in cui si intraprende il viaggio.
PPS: in valigia mette anche capi di abbigliamento che non indossate più, cancelleria e prodotti per l’igiene della persona da poter lasciare a chi ne ha più bisogno di noi, in fondo fare una buona azione è sempre bello.
PPPS: Kenya= mare + safari, ma secondo me è soprattutto safari, il mare è bello, ma se volete fare solo quello, il mio consiglio è di scegliere un’altra destinazione.
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Paola Rita Rossi11 aprile 2017 09:40
Quando ci arrivi ti senti a casa. Quando ci torni ti aspetta a braccia aperte e sei a casa. Quando sei lontano ti manca e ti accorgi di come un pezzo della tua anima sia rimasto incastrato tra gli alberi della savana, sporco di sabbia rossa. Credo sia davvero il posto più bello dell'Africa (e ne ho vista parecchia), quello più semplice e immediato. E' il bambino del grande e vecchio continente che ti commuove e ti prende per mano per sempre.
sono stata in Kenya 2 volte, è il mio luogo del cuore
Anche da me occupa un pezzettino di cuore….ho fatto il mio primo safari! <3
Che bellissima descrizione Paola Rita,mi sono venuti i brividi….perchè è tutto assolutamente vero quello che hai detto!