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Mercatini di Natale a San Marino

Mancano pochi giorni al Natale e l’atmosfera che si respira in giro è davvero meravigliosa.
Devo ammettere che gran parte del merito è senza ombra di dubbio dei bellissimi mercatini natalizi che si trovano ovunque.
Oggi vi porto a visitare quelli di San Marino.

Eh si, addirittura all’estero sono andata a curiosare! 🙂
Per Natale San Marino si illumina di luci, addobbi e mercatini. Per tutto il mese di dicembre e gennaio infatti, si svolge il Natale delle Meraviglie, tradizionale evento natalizio per grandi e piccini che accompagnerà i visitatori fino all’Epifania.
Le casette in legno abbelliranno San Marino dal 26 novembre fino al giorno 8 gennaio ( i fine settimana, dal 24 dicembre tutti i giorni) dalle 10.00 alle 19.30.

Il centro storico pullula di persone che si aggirano fra le varie casette cercando prodotti di artigianato o prodotti tipici del territorio.
Una parte del mercatino culinario è dedicata allo Street food: ho mangiato un panino che al solo pensiero mi torna l’acquolina in bocca!
In diverse zone troverete allestiti vari presepi e di sicuro non mancherà il suono di qualche cornamusa che creerà un’atmosfera ancora più natalizia.
Il tema portante di questa edizione è la Stella, infatti in Piazza della Libertà ne troverete una gigante, illuminata da ben 26.000 luci led bianche; troverete la Casa della Stella che di giorno ospita le attività per i più piccini e la sera si trasforma in un cafè-dansant con eventi di intrattenimento per tutti i gusti.

Rimanendo sul tema non poteva mancare l’oroscopo delle stelle: un’area ospiterà gli astrologi che sveleranno l’oroscopo per l’anno che sta arrivando.
Lungo le contrade del centro storico potrete ammirare luminarie e decorazioni sempre ispirate alle stelle.
Le attività sono davvero tantissime, ci sarà la pista di pattinaggio sul ghiaccio, una mostra di sculture di ghiaccio, un’area per i più piccoli con un percorso avventura mentre per i più grandi ci sarà un vero e proprio trekking di circa 2 ore e 30 minuti per scoprire il territorio.
Un grande Babbo Natale gonfiabile vi attenderà vicino alla grande cassetta delle lettere dove imbucare la lista con i propri desideri.

Particolari eventi poi saranno organizzati per le giornate di Capodanno e dell’Epifania.
Un giro sulla funivia panoramica io lo inserirei nella lista delle cose da fare come una visita al negozio interamente dedicato al Natale: dovete sapere che è così tutto l’anno e al suo interno si trovano delle vere e proprie meraviglie (mi dispiace solo che non posso mostrarvele perché non è possibile fotografare) come paesaggi innevati, carillon di tutti i generi, sfere di vetro innevate, trenini e tantissimo altro.
Era il primo anno che visitavo i mercatini di San Marino e sono sicura che ripeterò l’esperienza perché sono davvero carini e soprattutto organizzati benissimo.
Buone Feste,
viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Dormire in una bolla trasparente immersi nella natura

Ho depennato un altro sogno dalla mia lista dei desideri: quale sarà questa volta? Per realizzarlo sono andata in Francia, per la precisione vicino a Marsiglia. Il luogo nello specifico si chiama Attrap’ Reves… segnatevi questo nome se volete trascorrere una notte indimenticabile.

Bolla a tema natura
Bolla a tema natura

Tipologie di alloggi

Proprio qui in effetti è possibile pernottare in una bolla trasparente immersi nel bosco, dalla quale ammirare comodamente il cielo stellato e l’alba al mattino. L’idea è del giovane proprietario che ha deciso di investire in questi alloggi così particolari e a mio avviso non poteva fare di meglio. disseminate per il bosco, sono collocate circa una decina di bolle, alcune tutte trasparenti e altre con una parte trasparente e una parte bianca. Hanno tutte temi diversi e i dettagli che trovate all’interno sono davvero ricercati.

Interno della bolla
Interno della bolla

Siete più da bolla glamour con tanto rosa o da bolla natura che richiama i colori del bosco e quasi si mimetizza completamente? Oltre alle bolle sono presenti altre strutture come per esempio la Capanna Tahitienne dove ci si sente letteralmente in un luogo paradisiaco o la casetta sull’albero.

Colazione nel giardino della capanna Tahitienne
Colazione nel giardino della Capanna Tahitienne

Qualunque si ala vostra scelta, avrete a disposizione un cannocchiale per ammirare ancora meglio il cielo stellato. Volete rilassarvi dopo aver camminato tutta la giornata alla scoperta delle bellezze della zona? Non vi resta che concedervi un po’ di relax e un tuffo rinfrescante nella bellissima piscina della struttura.

La bellissima piscina di Attrap' Reves
La bellissima piscina di Attrap’ Reves

Un’abbondante colazione è inclusa nel pacchetto e vi verrà servita direttamente nel vostro giardino: non dovete fare altro che uscire dal vostro rifugio e gustare le prelibatezze francesi. Era da tanto che volevo dormire in una bolla trasparente e finalmente ci sono riuscita!!!! Attrap’ Reves è una vera oasi di pace a pochi km da Marsiglia. Se dovete fare un regalo diverso dal solito o festeggiare qualcosa di speciale, questo è il luogo giusto. Per tutti i dettagli consultate il sito. Al prossimo viaggio, Viaggiatrice seriale.

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Come organizzare un viaggio a Guadalupa in autonomia

Che ne dite di andare alle Piccole Antille Francesi?!
Vi porto a Guadalupa!!!
Iniziamo subito con l’organizzazione del viaggio che è molto più semplice di quello che sembra.

Documenti
Poter andare ai Caraibi anche senza passaporto non mi pare una cosa da poco.
Per tutti coloro che non hanno fatto questo documento o per tutti quelli che al momento è scaduto, ecco il viaggio perfetto.
Essendo una regione della Francia oltreoceano infatti, potrete tranquillamente partire con la sola carta d’identità.

Volo
Come prima cosa direi di trovare il volo e in questo periodo trovate delle ottime offerte con la compagnia LEVEL con partenza da Parigi Orly….

basta aggiungere un low cost per raggiungere la capitale francese e il gioco è fatto.

Alloggi
Oltre ai resort, la formula più utilizzata è quella dell’appartamento, quindi già da casa prenotatelo o da booking o da Air B&B,

così poi potrete scegliere se sfruttare la cucina e mangiare a casa o optare comunque per lo stile vacanziero e andare al ristorante.

Visto
Come detto in precedenza, facendo parte della Francia non occorre nessun visto particolare.

Vaccini
Nemmeno le vaccinazioni sono richieste…portatevi però un buon repellente per gli insetti in quanto è diffusa la Dengue.

Trasporti
L’isola ha la forma di una farfalla ed è parecchio grande, quindi consiglierei di noleggiare l’auto.

Moneta
Essendo praticamente in Francia la moneta è anche quì l’euro.

Elettricità
Non occorono adattatori in quanto le prese della corrente sono come le nostre.

Lingua
Ah, come ultima cosa vi direi che qualche nozione di francese sarebbe meglio averla…..qualcuno parla anche inglese ma la maggior parte delle persone no.

Ora non vi resta che attendere la partenza e godervi un viaggio ai Caraibi ma con la comodità dell’Europa.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

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Cosa vedere a Siviglia in 3 giorni

Vamos!!! Volete qualche consiglio per visitare Siviglia?? Partiamo insieme!!!
Da affezionata cliente non potevo prendere altra compagnia aerea che la Ryan Air logicamente! 🙂
Una volta arrivata là insieme alla mia amica mi sono diretta al B&B prenotato già da casa e visto che ancora era mattina e avevamo l’intera giornata a nostra disposizione, dopo aver fatto un’abbondante colazione siamo partite alla conquista della città.

Come primo impatto però abbiamo vagato senza meta, proprio per goderci il clima spagnolo, percorrendo vicoli con negozi pieni di ventagli e di vestiti da ballerina di flamenco….il simbolo per eccellenza!
Poi finalmente abbiamo iniziato la visita più dettagliata e siamo entrate nella Cattedrale di Santa Maria della Sede di Siviglia che è la più grande cattedrale gotica del mondo e il suo interno merita senza dubbio una visita, anche perché custodisce la tomba di Cristoforo Colombo.

Ma in realtà la parte più conosciuta è senza dubbio la Giralda che pur avendo un’entrata autonoma che consente di salire fino al punto più alto da dove ammirare tutta la città, esercita la funzione di campanile della cattedrale.

Una curiosità su di essa è che venne costruita cercando di imitare il minareto della moschea di Marrakech e fa parte del patrimonio dell’umanità.
Devo ammettere che non vedevo l’ora che arrivasse il momento dei pasti, le tapas di Siviglia sono la fine del mondo. La prima sera siamo andate a la Bodega El Patio, Taberna Sevillana dove abbiamo assaggiato dei panini strepitosi.

La sera la vita si concentra solamente nella piazza principale che pullula di ragazzi, essendo una città universitaria, altrimenti girando nelle altre zone non si incontrano tante persone; anche la visita notturna della città merita tantissimo: i bellissimi palazzi illuminati assumono un’aria stupenda.
La mattina seguente abbiamo iniziato la giornata facendo colazione nella pasticceria più antica della città : La Campana fondata nel 1885.
Andando alla scoperta di una nuova zona, abbiamo potuto ammirare il Metropol Parasol, che a prima vista sembra un’ enorme famiglia di funghi; esso è stato costruito come copertura per un’area archeologica scoperta casualmente e come copertura per il mercato della frutta e della verdura. Ha una piazza sopraelevata con diversi bar e una terrazza panoramica e in estate, quando la temperatura è veramente elevata, offre un po’ d’ombra ai passanti.

Continuando la nostra passeggiata abbiamo raggiunto il famoso ponte di Calatrava…pausa pranzo e poi visita guidata alla Plaza de Toros.

Oggigiorno ci si batte per l’abolizione della corrida, ma  per tantissimi anni ha fatto parte del folclore della città e della nazione intera, quindi secondo me è una visita interessante; si capiscono tutti i passaggi ed i vari meccanismi che da semplici spettatori non si possono nemmeno immaginare, vi spiegano le postazioni della famiglia reale, vi raccontano anche la storia dei più famosi toreri di sempre e dei tori più forti.

Uscite da qui, abbiamo raggiunto la Torre dell’Oro, così chiamata perché quando venne costruita era completamente ricoperta di maioliche; essa si trova sulla sponda del fiume Guadalquivir.

Solito pranzo con le tipiche e squisite prelibatezze del posto e poi visita al famoso quartiere del Barrio di Santa Cruz. Si tratta del quartiere più storico di Siviglia, vicino al centro, le cui viette strette e pittoresche, le piante e i fiori dei cortili portano in un’altra epoca. Trascorrete un po’ di tempo qui e magari datevi allo shopping prima di cenare in un ristorantino del posto e magari cambiando piatto, potete provare la paella.

L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato alla visita dell’Alcazar, ovvero un palazzo reale che venne costruito per la prima volta dai mori, ma subì negli anni varie modifiche e vari ampliamenti.

Rappresenta uno dei migliori esempi di architettura Mudejar, sviluppatasi durante il regno cristiano, ma che utilizzò influenze islamiche.

Al suo interno troverete infatti una fortissima tendenza arabeggiante. Le sezioni più famose sono ” Il cortile delle fanciulle” e “La Casa de contratacion” dove veniva regolato il commercio.

Essendo l’ultimo giorno abbiamo approfittato per fare delle compere e per ritornare nei nostri luoghi preferiti per poi concludere la serata nel migliore dei modi. Anche voi dovete assolutamente andarci, sto parlando di El Reconcillo, un luogo storico in cui assaggiare vari tipi di tapas, imperdibili gli spinaci con i ceci e il baccalà..tutto circondato da un’atmosfera unica, non ci sono tavoli ma vecchie botti utilizzate come tali…lo consiglio vivamente e fosse per me, ci tornerei subito.

Con la pancia piena ci siamo poi dirette in un teatro della città per assistere ad uno spettacolo di flamenco…..valutate bene le proposte, perché spesso sono solo eventi per turisti. ma noi siamo state consigliate dal proprietario del nostro B&B e siamo andate sul sicuro: Ottimo spettacolo autentico!
E così è finita l’avventura spagnola, perché il giorno dopo il solito aereo Ryan Air ci attendeva in aeroporto!
Buona Spagna!!!
Al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: vacanza adatta anche a sole donne, non è una città pericolosa.

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Mercatini di Natale di Colonia

I mercatini di Natale di Colonia sono davvero meravigliosi.
Quest’anno mi sono dedicata alle usanze e alle tradizioni tedesche, dopo i mercatini di Francoforte è stata la volta di ammirare quelli sulle rive del Reno.
Sono letteralmente rimasta a bocca aperta.
A Colonia trovate più di 4 mercatini, tutti differenti fra loro.
Ai piedi dell’imponente Duomo si trovano quelli con le casette dal tetto rosso sormontate da un grande albero di Natale che nelle ore più buie regala un’atmosfera magica.

Dai tetti rossi, passiamo a quelli bianchi del mercatino che si estende proprio sulla riva del fiume, intorno al museo del cioccolato.
Questa zona è strettamente legata alle attività fluviali, troverete un’enorme nave pirata che ha come base proprio le casette natalizie.
Il mio preferito è Alter Markt, patria dei folletti.

Qui tutte le capannine indicano i loro prodotti attraverso un piccolo gnomo sulla facciata principale; troverete quello con le salsicce arrotolate al braccio che indica uno stand gastronomico per esempio…

Questo mercatino è davvero grande, ad un certo punto troverete anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio letteralmente presa d’assalto.

Sappiamo che il Natale è speciale soprattutto per i più piccini, proprio dedicato a loro è il mercatino di Neumarkt ,qui tutte le casette sembrano identiche a quella di Babbo Natale, sui tetti di alcune si possono ammirare enormi renne e non mancano di sicuro i giochi per i bambini…dall’autoscontro alla giostra.

Parlando poi di golosità gastronomiche non avrete che l’imbarazzo della scelta, ovunque troverete cioccolata calda e vin brulè serviti in caratteristiche tazze (se volete potete tenervela come ricordo, se la restituite riceverete indietro la caparra), wurstel e biscottoni a forma di cuore.

Se amate il Natale, i mercatini di Colonia sono assolutamente da non perdere.
Per i più pigri che non amano camminare, è disponibile un trenino che alla cifra di 10€  collega tutti i mercatini.
Buon Natale.
Viaggiatrice seriale.

Europa, Feste e Sagre in Italia

Mercatini di Natale a Francoforte

Francoforte è sempre e solo collegata ad un discorso finanziario, sentendola nominare si pensa alle grandi banche e ad attività lavorative.
In realtà si tratta di una città interessante, soprattutto durante il periodo natalizio quando si abbellisce grazie ai mercatini di Natale.
Se volete trascorrere almeno una giornata immersi in questa atmosfera di festa, diciamo magica, recatevi a Romerberg e perdetevi letteralmente fra le bancarelle.
Cioccolata calda,vin brulè, biscotti alla cannella e soprattutto gustosissimi wurstel riempono l’aria di profumi invitanti.
I tipici biscottini a forma di cuore cattureranno senza ombra di dubbio la vostra attenzione ma anche  le casette addobbate a festa non sono da meno.

Potete trovare oggetti artigianali, decorazioni natalizie e gli immancabili banchetti con cappelli e sciarpe (che non sono mai troppi visto le temperature).
Un grande albero di Natale sovrasta l’intera piazza guardandola dall’alto …tutta la zona è davvero magica.

Vi consiglio di spingervi ai mercatini finali,attraversare il ponte sul fiume ed ammirare tutte le decorazioni da una certa distanza.
Io sono stata fortunata perché un candido manto di neve è caduto durante la notte, regalando ulteriore bellezza ai mercatini.
Controllate gli eventi della giornata, potreste assistere ad un bel concerto natalizio all’interno di una delle chiese del centro storico.

Se avete bambini di sicuro vorranno fare un giro sulla magnifica giostra dei cavalli.
Se avete vissuto già abbastanza atmosfera natalizia potete approfittare per fare un giro in città ed ammirare le sue attrazioni, se invece non ne avete ancora abbastanza, con una mezz’oretta di treno potete recarvi a Mainz e perdervi di nuovo fra i suoi mercatini di Natale altrettanto suggestivi.
Il 25 dicembre è alle porte, non mi resta che augurarvi Buon Natale. Se arrivi dall’aeroporto, ecco come raggiungere il centro.

Viaggiatrice seriale.

P.S.: da non perdere anche mercatini di Natale di Colonia

Europa

Come raggiungere il centro di Francoforte dall’aeroporto

Dovete recarvi a Francoforte e non sapete come raggiungere il centro dall’aeroporto?
Tranquilli, in Germania i collegamenti sono ottimi.
Come prima cosa dovete sapere che gli aeroporti della città tedesca sono 2: Francoforte Main e Francoforte Hahn quindi è bene conoscere dove atterrerà il vostro volo.
Il primo è quello principale, più vicino al centro e uno degli aeroporti più grandi d’Europa.
Se volate con un volo low cost atterrerete al terminal 2, qui potete prendere un autobus gratuito che vi condurrà al terminal 1 da dove potete poi prendere la metropolitana.
Le linee che partono sono diverse, a voi interessano la S8 o la S9 che vi condurranno fino in centro e più precisamente alla fermata di Frankfurt Hbf.
Se siete già in due persone vi consiglio di acquistare il biglietto per i gruppi, con 16,40 € potrete prendere svariati mezzi per una giornata intera addirittura in 5 persone.

Se invece atterrate a Francoforte Hahn, le distanze sono molto più grandi, l’aeroporto dista circa 120 km dal centro città e per arrivarci ci sono degli autobus che partono proprio difronte all’uscita dell’aeroporto e il tragitto è di circa 2 ore.
Non mi resta che augurarvi una buona permanenza a Francoforte.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Le saline di Aigues-Mortes scoperte a bordo di un trenino

La Camargue è una regione della Francia che mi ha sempre affascinato e per fortuna quest’anno l’ho vista con i miei occhi.
La natura è la vera protagonista in questa zona e i colori sono talmente accesi quasi da sembrare modificati.
I cavalli bianchi pascolano fra l’erba verde in attesa di essere cavalcati, le case hanno le persiane sulle tinte pastello e le saline illuminano gli occhi di rosa.
Dopo aver visitato la carinissima città medievale di Aigues-Mortes, assolutamente da non perdere, io e la mia amica siamo salite di nuovo in macchina per percorrere solo qualche km fino al punto di partenza del giro in trenino alle saline.
Il biglietto ha un costo di 10 € a persona e vi consentirà di partecipare all’escursione in trenino della durata di circa 1 ora alle saline.
A bordo di questo comodo mezzo partirete alla scoperta delle saline, dei fenicotteri e della bellezza della natura.

I colori delle saline di Aigues-Mortes

Vedrete una distesa sterminata rosa, intervallata da chiazze più chiare fino a diventare bianche, il tutto incastonato in una sorta di reticolato verde.

Una vera meraviglia è il profilo in lontananza della città di Aigues-Mortes, della quale si distinguono nitidamente le mura.

Profilo della città di Aiugues-Mortes in lontananza

L’autista del trenino vi farà anche da guida, spiegandovi diverse curiosità legate a questo luogo incantevole.
Ad un centro punto è possibile scendere dal mezzo di locomozione, per salire a piedi su una gigantesca montagna di sale.

La montagna di sale sulla quale è possibile salire

Da lassù vedrete la vastità di quelle vasche rosa e girandovi dalla parte opposta vedrete tutto il sistema di lavoro che trasforma il sale ancora grezzo a prodotto finito da commercializzare.
E’ un’esperienza che vi consiglio assolutamente di fare, il paesaggio toglie davvero il fiato, il cielo azzurro si rispecchia nel rosa dell’acqua e lo stesso vale per le bianche montagne di sale.

Veduta da sopra la montagna di sale

Per gli appassionati di fotografia è una tappa da non perdere.
Durante l’intera visita, la seconda fermata avviene al museo del sale, dove potrete guardare un breve video esplicativo e curiosare fra i vari tipi di sale, dal più grezzo fino ad arrivare a quello più pregiato.
Infondo alla sala troverete anche un piccolo shop dove poter acquistare veramente a km 0 il prodotto finito.
Se non volete fare il giro in trenino, è possibile andare alla scoperta della saline anche in mountain bike, sempre accompagnati da una guida.

Il fantastico trenino

Le saline di Augues-Mortes sono le più grandi del Mediterraneo.
Non ho menzionato i fenicotteri non per dimenticanza, ma perché nel periodo in cui ci sono stata io non c’erano.
Non oso immaginare che spettacolo della natura debba essere questo fantastico posto popolato dagli eleganti uccelli……in ogni stagione le saline hanno il loro perché.
Inseritele nel vostro itinerario e non ve ne pentirete.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

Europa, Mondo

Alla scoperta della Galizia: Vigo e le isole Cies

Vigo è mare,
Vigo è buon cibo,
Vigo è un centro storico curato,
Vigo è un’uscita con amici a mangiare tapas,
Vigo è Spagna.
Sono partita col dire cosa ha rappresentato per me questa città perché prima di partire mi sono documentata un po’ e le impressioni generali non erano troppo buone.
Bisogna essere sinceri nel dire che a Vigo non si respira quella spensieratezza nell’aria che si può trovare in altre città spagnole ma non per questo la scarterei a priori.
La scelta è ricaduta qui per un motivo molto semplice: ho trovato un volo low cost molto economico e no me lo sono fatto scappare.
Avevo a disposizione tre giorni pieni che ho sfruttato veramente al massimo.
Al mattino del primo giorno abbiamo preso un traghetto dal porto – vicinissimo al centro – per raggiungere le Isole Cies.
Dopo circa 50 minuti di navigazione abbiamo raggiunto questo parco naturale che è apparso ai nostri occhi quasi incantato.
Erano circa le 10 del mattino ed eravamo i primi ad arrivare, l’atmosfera era ancora ovattata, come se l’isola si dovesse ancora svegliare.

La grande spiaggia che accoglie chi arriva era ancora deserta e il vento soffiava forte.
In effetti non siamo stati molto fortunati, per essere fine giugno faceva parecchio freddo, così al posto di crogiolarci al sole, ne abbiamo approfittato per visitare l’isola e i suoi angoli nascosti.

Di ritorno nel pomeriggio a Vigo, ne abbiamo approfittato per fare un giretto in centro e infilarci anche un po’ di shopping. In generale non mi dedico a questa attività quando sono via, ma mettetevi nei miei panni: in Spagna nel periodo dei saldi, impossibile resistere!
Sabato sera la città si è popolata, il centro con tutte le sue taperie pullulava di gente ed è stato un vero piacere sia per gli occhi che per il palato saltare da un locale all’altro, da una piazzetta all’altra.
Domenica mattina a bordo di un treno in 50 minuti abbiamo raggiunto la famosa città di Santiago de Compostela.

Rimango dell’avviso che percorrere il cammino ed arrivare al cospetto della Cattedrale contando solo su sé stessi è tutta un’altra esperienza, molto più forte,molto più bella e molto più viva.
Ma era troppo vicino a Vigo per non approfittarne, così mi sono persa fra i suoi vicoletti e prima di entrare a visitare la Cattedrale, mi sono seduta sotto i portici ad ammirare i pellegrini che arrivavano e quindi concludevano in quel momento un’esperienza unica.

 

Vi giuro che mi è venuta la pelle d’oca e mi sono emozionata facendo solo da spettatrice….la prossima volta sarò dall’altra parte.
Conoscete la storia di Santiago de Compostela?!
Praticamente ne l punto in cui è stata trovata la tomba di San Giacomo è stato costruito un piccolo tempio che nel corso degli anni  stato ampliato fino a diventare la Cattedrale che vediamo noi.
Dopo San Pietro sembra essere il 2° luogo di culto per i pellegrini cristiani.

Visita interna della Cattedrale, visita a qualche museo, pranzo e in men che non si dica siamo saliti di nuovo su un comodo e pulito treno per ritornare a Vigo.
La seconda sera abbiamo optato per un ristorante di buon livello, arredato in modo eccentrico e con dei piatti super.
Se vi capita prenotate un tavolo a La Trastienda del Cuatro.
Ultimo giorno di vacanza per noi e fortunatamente è tornato il caldo.
Stessa tratta del primo giorno per raggiungere le Isole Cies dove ci siamo concessi una bellissima giornata di mare.

 

Il sole picchiava ma essendo oceano l’acqua è sempre stata freddissima.
Ma che acqua ragazzi!Impossibile non tuffarsi.
Le spiagge belle sono tante e noi ne abbiamo visitate più di una; pensate che Praia das Rodas è stata considerata dal The Guardian la spiaggia più bella del mondo…..vi lascio sognare ad occhi aperti.
Da non perdere anche Figueiras (spiaggia nudista) e quella di Nosa Senora.

L’isola non offre solo mare, così prima di ritornare sulla terra ferma ne abbiamo approfittato per fare una bella camminata, raggiungere uno dei suoi fari e un belvedere davvero suggestivo.

 
L’ultima notte  abbiamo pernottato in un hotel 4 stelle, così di ritorno dalle isole ci siamo goduti la spa nell’attico…..che meraviglia ragazzi.
 

Sono stati 3 giorni intensi che ci hanno fatto scoprire un’altra parte di Spagna che mi è piaciuta molto: la Galizia.
Se siete in cerca di bei luoghi e buon cibo, ma non avete voglia di una meta troppo turistica, ecco la soluzione per voi.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

 

Europa

Londra e le carte di credito contactless

L’ultimo soggiorno a Londra mi ha insegnato tanto.
Se vi dico carte di credito contactless, sapete di cosa sto parlando?
Logicamente non ci sono solo a Londra, sono arrivate già da tempo anche da noi!
Si tratta delle ultime carte di credito, appunto “senza contatto”, perché devono semplicemente essere avvicinate ad un terminale abilitato e il pagamento avviene in automatico.
Non occorre porgerle a nessuno, rimarranno sempre nelle vostre mani.
Per riconoscere  se siete in possesso di una carta contactless dovete solo verificare che ci sia il relativo disegnino impresso sopra.

Fatto questo excursus generale, volevo parlavi delle linee ferroviarie e della metro di Londra.
Siamo sempre abituati a recarci alle macchinette automatiche, cercare la tratta che ci interessa, stampare il biglietto e infine utilizzarlo per fa si che la porta automatica si apra.
Quando vedevo passare la gente che appoggiava una tesserina sul lettore, ho sempre pensato si trattasse di un abbonamento o di carte ricaricabili.
Fino a poco fa sicuramente era così, oggi invece quella tesserina non è altro che una carta di credito contactless.
Il sistema recepisce tutti i dati necessari, la vostra stazione di entrata e la vostra stazione di uscita (dovrete ripassare la carta di credito) e vi addebiterà il costo del biglietto direttamente sulla vostra carta di credito: la tariffa è la stessa delle macchinette automatiche per i biglietti, senza aggiunta di interessi o spese.
Addirittura se fate più corse in una giornata e il costo conveniente è quello dell’abbonamento giornaliero, vi verrà addebitato quell’importo.
Una grandissima comodità, un gran risparmio di tempo e nessuna possibilità di errore.
Perché vi dico questo?
Perché io avevo stampato con il “vecchio metodo” il mio biglietto, una tratta esistente e quando sono andata per entrare il biglietto non mi consentiva l’accesso e sapete perché? Perché quella tratta era momentaneamente chiusa,ma la macchinetta non era stata aggiornata e mi aveva stampato il biglietto regolarmente.
Il risultato è stato che mi sono dovuta recare all’ufficio reclami, mi hanno stornato il biglietto e me ne hanno fatto uno aggiuntivo, ho dovuto pagare una differenza e  ho perso del tempo.
Quindi sponsorizzo completamente questo nuovo modo di pagamento, decisamente migliore.
Se per quanto riguarda i treni avete ancora la possibilità di scegliere, per quanto riguarda i bus non è così.
Non potrete acquistare il biglietto fuori, non potrete pagare in cash e nemmeno con una normale carta di credito……quindi se avete in previsione uno spostamento in bus controllate di avere una carta di credito contactless.
Per la maggior parte dei viaggiatori non dirò nulla di nuovo, ma ho voluto scrivere questo post perché ancora nel 2020 conosco persone (grandi e vaccinate come si suol dire) che non hanno ancora una carta di credito! Aiuto!!!!!
Spero di esservi stata utile!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.