America

Cosa vedere ad Atlanta

L’abbiamo tutti sentita nominare Atlanta,non perché sia una città imperdibile, ma perché vanta un altissimo numero di scali aerei e il suo aeroporto è il più trafficato del mondo per numero di passeggeri!
Si si, avete proprio capito bene!
Io personalmente non vi consiglierei di andare in vacanza ad Atlanta, per intenderci, ma in alcuni casi invece vi consigliere di sceglierla come meta.

Ad esempio io l’ho scelta quando per altri motivi mi è saltato un viaggio, mi trovavo a Miami ed il tempo era brutto da no poter andare al mare, così cercando un volo economico per visitare qualcosa di nuovo, Atlanta si è rivelata la soluzione migliore.
I voli interni infatti costano davvero poco,così ho deciso di dedicare a questa città due giorni e una notte, giusto il tempo di varcare personalmente il suo aeroporto e visitare le attrazioni principali.
Un’altra occasione per visitarla è in concomitanza di un lungo scalo, approfittatene! 🙂
Bene,torniamo alle indicazioni utili:  cosa visitare ad Atlanta?


Il World of Coca Cola

Chi non conosce la Coca Cola?Nessuno praticamente! Quindi un po’ di curiosità c’è sicuramente.
Dovete sapere infatti che la famosissima bevanda è stata creata proprio in questa città da un farmacista di nome Pemberton nel 1892.

Questa struttura è letteralmente presa d’assalto dai turisti, nel mio turno ci saranno state almeno 15 nazionalità diverse…e non esagero.
Il biglietto d’ingresso ha un costo di 16 dollari.
La visita è guidata e sarete sempre seguiti dal personale, all’entrata vi verrà regalata una bottiglietta di Coca Cola che vi accompagnerà per tutto il tempo.Si parte dalla sala con tutto il materiale pubblicitario utilizzato nei vari decenni, dagli orsetti ai camion con Babbo Natale,dalle biciclette alle pompe della benzina.
Poi potrete fare una foto ricordo con il famoso orso bianco,visitare la mostra d’arte,ma soprattutto potrete degustare le varie bevande suddivise per continente prodotte dal marchio (dovete sapere infatti che i gusti delle varie popolazioni sono diversi, quindi le bevande si differenziano).
Una cosa davvero molto ma molto carina è la spiegazione storica dell’invenzione della bevanda, potrete mettervi alla prova e cercare di indovinare le quantità esatte degli ingredienti che compongono la Coca Cola!!!!
Mettetevi alla prova con i giochi interattivi.

Prima di uscire vi verrà regalata un’altra bottiglietta sempre come regalo.


Centennial Olympic Park

Nel 1996 le Olimpiadi si tennero proprio nella città di Atlanta e venne pensata una parte come punto di incontro per i visitatori e gli spettatori dei giochi,destinato poi a rimanere parte integrante della città.
Oggi troverete un bellissimo parco pubblico,dove rilassarvi e staccare un po’ la spina.
Da non perdere la Fontana degli Anelli  con getti d’acqua e luci interattive che raffigura i 5 cerchi olimpici e dove nelle giornate più calde i bambini si divertono a sguazzare.

Tutto intorno troverete una moltitudine di bandiere di tante nazioni diverse e disseminate nel parco noterete diverse sculture sempre inerenti al tema dei giochi.
Io mi sono divertita a cercare i nomi degli atleti italiani che vinsero qualche medaglia!

Questa visita ve la consiglio davvero,merita.
Di fronte al parco è stata posizionata un’enorme ruota panoramica.


Martin Luter King Jr. National Historic Site

Ad Atlanta nacque Martin Luter King nel 1929.
A mio avviso non si può non fare  una visita a tutta la zona dove il leader contro la segregazione razziale mosse i suoi primi passi.
Si tratta di un percorso pedonale che vi farà toccare le maggiori tappe, partite dal museo (con ingresso ad offerta) che riassume con pannelli e fotografie tutta la sua storia, visitate la sua casa natale, la chiesa dove fece il suo famosissimo discorso “I have a dream” fino ad arrivare alla sua tomba posizionata insieme a quella della moglie al centro di una piscina.

CNN Studio Tours

In città potrete sentirvi dei veri e propri giornalisti della CNN, agli studios infatti potrete fare un tour guidato sentendovi per qualche ora un vero collaboratore.

Io non l’ho fatto personalmente,mi sono limitata ad una foto davanti alla gigantesca scritta!


Casa di Margaret Mitchell

Chi non conosce il romanzo “Via col Vento” ? Impossibile anche in questo caso.
Non so se lo sapete,ma venne scritto da Margaret Mitchell, cittadina di Atlanta, che lascio’ la sua attività da giornalista per dedicarsi alla letteratura,scrivendo uno dei romanzi più conosciuti di sempre, dal quale venne tratto anche un film.
Ad Atlanta potrete visitare la sua casa, ammirando la sua macchina da scrivere e l’intero ambiente in cui prese forma tutta la storia.

Acquario della Georgia

Nella stessa area del museo della Coca Cola troverete altre strutture,una delle quali ospita l’acquario della Georgia, il più grande della nazione.
Viene indicato come una delle attrazioni immancabili della città, con più di 100.000 creature, lo spettacolo dei delfini e la vasca più capiente del mondo.


The Center for Civil and Human Rights 

Questo museo è il primo luogo al mondo in cui i visitatori possono conoscere la storia del movimento americano per i  diritti civili, i movimenti contemporanei dei diritti umani e il loro collegamento.

Dove mangiare?

Essendoci stata davvero poco tempo, ho solo un posto che mi sento di consigliarvi assolutamente: si chiama Max Lager’s Wood-Fired e si tratta di una birreria-ristorante che offre delle birre artigianali ottime e una carne super! Buon rapporto qualità/prezzo.

Ecco secondo me come trascorrere delle ottime ore ad Atlanta! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Piemonte

Isola di San Giulio: cosa vedere

Un vero gioiellino, una chicca, una perla in mezzo al lago d’Orta….ecco come definirei l’Isola di San Giulio.
E’ stata la mia ultima tappa dopo un giro sul trenino del foliage, una toccata e fuga a Domodossola e una bellissima giornata trascorsa sul Lago Maggiore.
Ma questo piccolo posto mi ha letteralmente riempito il cuore.
Arrivare ad Orta e giungere fino alle rive del lago da dove si scorge il profilo dell’isola è già di per sè meraviglioso,dovete sapere infatti che l’isola di San Giulio è l’unica isola in tutto il lago ed esercita un gran fascino.

Veduta dell'isola di San Giulio dal lago

Veduta dell’isola di San Giulio dal lago

Dalla terra ferma ci si imbarca su barchette che fanno la spola in continuazione, al costo di 4,50€ si acquista il biglietto di andata e ritorno.
In pochi minuti si attracca di nuovo e come prima cosa, ancor prima di andare in avanscoperta, si danno le spalle all’isola e mi ammira il piacevole paesaggio di Orta da lontano:una meraviglia.
L’isola è abbastanza piccola, ha un perimetro di circa 650m ed è quasi totalmente occupata dall’Abbazia Mater Ecclesiae.
Sembra infatti che venne scelta come centro culturale precristiano, poi divenne un castello, una fortezza e per finire si trasformò in un monastero.
Cosa certa è che ebbe sempre un forte potere religioso.
Una volta attraccati, per entrare letteralmente nell’isola occorre oltrepassare una piccola porta, andando sempre diritto si entra nella chiesa, prendendo la strada di destra si percorre l’intero perimetro dell’isola, imbattendosi così nelle antiche case dei canonici.
Un cartello all’entrata cita: “L’isola del silenzio ti dà il benvenuto” e in tutte le piccole viuzze ritroverete delle citazioni legate al silenzio e alla meditazione.
Oggigiorno l’isola è abitata da pochissime persone, mentre tanti altri possiedono la seconda casa e proprio per questo vi accorgerete che comunque tutte le costruzioni sono curate e tenute davvero bene e il tutto invoglia maggiormente il visitatore a scoprire i piccoli tesori nascosti.

Camminando per l'Isola di San Giulio

Camminando per l’Isola di San Giulio

Ogni tanto troverete delle piccole rimesse di barche, piccolissimi vicoli che conducono fino alle acque del lago e tantissimi pontili in legno.

Da qualsiasi punto dell’isola si gode di un panorama mozzafiato.
E’ una visita che vi consiglio perchè ne vale la pena, si effettua in poco tempo ma regala davvero delle belle sensazioni, un vero senso di pace.

Attracco all'Isola di San Giulio

Attracco all’Isola di San Giulio

Non mi sono dimenticata di dirvi che all’isola è legata la leggenda di San Giulio e dei draghi, ma questa è un’altra storia che vi racconterò prestissimo.
Finito il giro ci siamo recate di nuovo al piccolo porticciolo in attesa della barca che in pochi minuti ci avrebbe ricondotto alla terraferma, ma anche quel momento è stato davvero suggestivo: immaginatevi una schiera di alberi dai colori autunnali che perdono le foglie trasportate dal vento, il muro di cinta cosparso di edera rossa, i pontili in legno e una vista meravigliosa su Orta.

Autunno sull'isola di San Giulio

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

10 cose da fare ad Anversa

Viaggio parecchio, questo è vero ma non torno spesso in un luogo già visitato eppure mi sto girando il Belgio in luongo e in largo! 🙂
La scusa è molto semplice: avere un’amica che vive lì e trovare voli a prezzi davvero stracciati!
Dopo aver visitato Bruxelles e Bruges la prima volta, Mons la seconda volta, aver assistito ad un meraviglioso concerto a Courtrai ed essere arrivata anche a Gand….questa volta è toccato ad Anversa.
Anversa o Antwerpen è la capitale delle Fiandre ed è davvero meritevole di una visita.
A mio avviso le città belghe si assomigliano un pò tutte, poi però in ognuna trovi quella particolarità che te la rende unica.

Cosa fare ad Anversa?

Il mio tour è iniziato con una passeggiata lungo la via dei negozi, ammirando (solo dall’esterno) i negozi delle grandi firme, fino ad arrivare alla stazione centrale. Essendo in macchina non sono arrivata direttamente qui,ma dato che vale una visita l’ho inserita nell’itinerario. Costruita in stile liberty nord europeo, si presta molto bene a belle fotografie.

Subito dietro la stazione si trova il vecchio zoo.Premetto che non sono un’amante del genere- infatti non sono entrata- ma ammiratelo dall’esterno perché è uno zoo storico,che nasceva proprio a ridosso del centro storico e ha un’atmosfera davvero particolare.

La passeggiata è continuata raggiungendo il punto cardine della nostra giornata e cioè la casa-museo di Rubens. Dovete infatti sapere che il famosissimo pittore visse in questa città per diverso tempo e tutt’oggi si possono trovare molti suoi capolavori.Come sapete non sono un’amante nemmeno dei musei ma questo merita.

Pranzo fast rigorosamente a base di patatine belghe e salsiccia belga (molto simile al wurstel), tipico, economico e molto gustoso! 🙂
Andare in Belgio e non mangiare le patatine è un sacrilegio!

Il pomeriggio è proseguito con una tappa alla Piazza del Mercato Grote Markt-,davvero elegante, raffinata, suggestiva e molto bella.

I palazzi sono meravigliosi (anche se non sono originali, ma molte copie a causa del grande incendio) e al centro potrete ammirare la fontana che raffigura il legionario romano che riuscì ad uccidere il terribile gigante. Vi consiglio di leggere la leggenda davvero carina.

La tappa successiva è stato il lungo fiume e soprattutto il vecchio castello medievale che si affaccia sulle acque.Prima della grande entrata potrete ammirare  un’altra statua del gigante e leggere le diverse leggende sui pannelli laterali.
Essendo pianeggiante la zona si presta molto bene ad un bel giro in bicicletta.

Dando le spalle al fiume siamo ritornati verso il centro e per un soffio siamo riusciti ad entrare nella bellissima cattedrale della città in stile gotico, che ospita al suo interno anche opere di Rubens prima che iniziasse al funzione e chiudessero le porte.

La luce iniziava ad affievolirsi, così dopo aver ammirato qualche negozietto, ci siamo concessi una piccola pausa con annesso assaggio in una delle tante cioccolaterie: tappa immancabile!
Dovete sapere che solo qui potrete trovare sia i cioccolatini sia i biscottini a forma di mano,tutto legato alla leggenda della città che narra dell’amputazione della mano del gigante.

E così in qualche ora sono riuscita a conquistarmi un altro piccolo pezzetto di Belgio! 🙂
E mi sono fatta anche una bella foto sulla mano gigante che funge da panchina.

Se avete diverso tempo e volete visitare altro oltre a Bruxelles questa è un’ottima scelta. E’ una città davvero bella.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Festa del Duca d’inverno ad Urbino

Il Natale è sempre più vicino, quindi è ora di pensare alle feste che non possiamo assolutamente perderci.

Dal 8 al 10 dicembre torna ad Urbino la V edizione della Festa del Duca d’inverno.
Il tutto si svolgerà in via Barocci,Piazzetta del Carmine e in tutti i vicoletti ducali.
Spettacolo per grandi e bambini, giochi rinascimentali, danze, musica ed esibizioni con il fuoco accompagneranno per tre giorni gli ospiti della città Ducale.
Verranno proposti “il Piatto del Duca” (polenta al cinghiale), vini della tradizione rinascimentale, castagne, vin brulè e molto altro.

La particolarità di questa edizione è Luminarie e Luminari: turisti e residenti potranno scoprire scorci inediti della città ducale.
Da non perdere il presepe vivente rinascimentale, unico in Italia.
Troverete “1 kilometro di Natale”: una passeggiata tra oggetti artistici e artigianali, laboratori dedicati alla creazione delle statuine del presepe e Maestri artigiani.
Immancabili, “Le Vie dei Presepi“, un percorso che attraverso le chiese, oratori e residenze, permette di ammirare presepi artigianali e artistici provenienti da tutta Italia e le iniziative dell’Associazione Commercianti di Urbino.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.
Europa

La casa-museo di Rubens ad Anversa

Non so se lo sapete,ma Anversa è la città di uno dei più famosi pittori fiamminghi di tutti i tempi: Pieter Paul Rubens.
In realtà nacque in Germania e visse diversi anni anche in Italia durante i quali apprese molto studiando l’arte del Rinascimento e quella classica romanica, ma viene sempre collegato alla città belga di Antwerp.
Qui oggi potrete visitare la sua casa trasformata ora in una casa-museo.

Si tratta di una villa seicentesca su più piani, con diverse stanze, un bel portico e un giardino.
Il biglietto d’ingresso ha un costo di 8€ e si può acquistare nell’edificio proprio di fronte alla casa.
Una volta al suo interno si segue un percorso obbligato,toccando tutte le stanze.

Inizialmente si può ammirare proprio lo stile di vita dell’epoca, si passa per la grande cucina dove spicca un grande camino, intorno al quale il pittore amava riunirsi con i suoi amici e vicini.
Proseguendo con le stanze si possono ammirare diverse opere, molte delle quali non sono di Rubens.

Dovete infatti sapere che Rubens fu uno dei pochi artisti a raggiungere una grande fama  non dopo la sua morte, ma bensì durante la sua vita e così all’apice della sua carriera ebbe così tante commissioni da non riuscire a portarle a termine tutte, per questo creò una bottega circondandosi di collaboratori fidati,che reputava all’ altezza del compito.
Spesso lui faceva i bozzetti, li lasciava poi dipingere da quest’ultimi e solo alla fine lasciava un suo tocco personale,condividendo il lavoro già fatto o modificando la tela.
All’interno della sua casa troverete opere dei suoi alunni,copie delle sue opere e anche qualche originale.
Non rimarrete di sicuro impassibili di fronte al suo autoritratto,che riconoscerete al volo in quanto è davvero famoso.

Rubens non amava dipingere autoritratti,sembra infatti che ne fece davvero pochissimi,forse solamente quattro.
Oltre alla casa l’edificio ospitava anche il suo studio, dove lavorava e ospitava i suoi clienti, i quali molte volte erano aristocratici e reali.
Essi si recavano lì proprio per vedere i progressi relativi ai lavori da loro commissionati.
E’ una visita interessante, ne vale la pena.
All’ingresso vi forniranno anche una mini guida cartacea che spiega dettagliatamente ogni opera.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

Wynwood: la galleria a cielo aperto di Miami

Era la mia terza volta a Miami e quindi dovevo assolutamente scoprire qualcosa di nuovo,avventurarmi in un quartiere alternativo e fuori dai soliti circuiti turistici.
E così è stato.
A bordo di Uber ho raggiunto il quartiere di Wynwood e qui mi si è aperto un mondo.
Si tratta di una galleria d’arte a cielo aperto, in qualunque direzione punti gli occhi si vede arte, si respira arte.
Si tratta della rinascita di un quartiere industriale,partendo dall’arte di strada e murales nel giro di pochi anni si è creata una realtà unica nel suo genere.
E’ nato il più grande street artist museum del  mondo.
Troverete – soprattutto nella via principale- tutte le facciate degli edifici abbellite da magnifici “disegni” ma oltre a questo l’attrattiva principale è  Wynwood Walls, un’area distinta all’interno della quale potrete ammirare opere d’arte di fama mondiale.

Muri altissimi e privi di finestre fanno da tela ad artisti internazionali.
L’ingresso è gratuito e varcata la soglia sembra di entrare in un mondo parallelo, dove potrete volare con la fantasia da Miami all’Asia, passando per qualche capitale europea fino ad atterrare su un tappeto di fiori.
Troverete poi anche una vera e propria galleria con un’interessantissima esposizione.
Se amate l’arte di strada è una tappa imperdibile, se non l’apprezzate più di tanto è ugualmente una tappa imperdibile perché è un luogo unico e farci una passeggiata è una vera esperienza.
Uscendo da Wynwood Walls le sorprese non sono finite, ogni negozio si vende con l’immagine ancora prima che con il nome, tutto è dipinto,colorato e allegro.
Essendo una realtà nuova, in contemporanea sono nati anche un sacco di localini,bar,negozi e ristoranti dove pranzare o fare una sosta sempre circondati da arte….non avrete che l’imbarazzo della scelta.

L’intero quartiere poi pullula di gallerie di ogni genere,con esposizioni anche temporanee quindi vi consiglio di gironzolare un po’ e andare alla scoperta di qualche tesoro nascosto!
Ah dimenticavo di dirmi che un po’ di tempo lo utilizzerete per scattare fotografie, è impossibile non rimanere folgorati da questo quartiere!
Questa è una delle mie immagini preferite! 😉

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

La leggenda di Anversa

Lo scorso fine settimana sono stata in Belgio e una giornata l’ho dedicata alla visita di Anversa.
Letteralmente il nome della città significa “lanciare la mano”o “mano tagliata” e sembra che derivi da un’antica leggenda.
Si narra che la città fosse controllata da un terribile gigante, Druoon Antigoon  che tagliava le mani ai marinai che dovevano approdare al porto e si rifiutavano di pagare un salato pedaggio.
Un giorno un legionario romano, Silvius Brabo lo sfidò a duello e riuscì a vincere tagliando una mano all’enorme mostro e gettandola poi nel fiume Schelda.
Da questo episodio deriva il nome Hand-Werpen.

In città troverete diverse testimonianze di questa vicenda, a partire da una grande fontana con statua di un gigante con una sola mano al centro della piazza principale;la vera chicca però sono dei biscottini a forma di mano mozzata che troverete solamente in questa città e che sono davvero ottimi….non perdeteveli.
In un’altra zona invece potrete trovare una scultura di una mano mozzata ,così grande che è possibile sedersi sopra ed infine non mancano gli squisiti cioccolatini sempre a forma di mano.

Diciamo che la leggenda ha dato i suoi frutti!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

Spostarsi a Miami con UBER: un trasporto automobilistico privato più economico del taxi

Questi giorni sono per le notizie super utili! 🙂
Sono tornata da 4 giorni da Miami e dopo avervi parlato del noleggio bicicletta per percorrere le piccole distanze, oggi passiamo a tratti più lunghi.
Di sicuro qualcuno di voi già lo conosceva, ma per me è una novità e mi sono completamente innamorata!
Mi ha sicuramente migliorato la vacanza (in termini economici intendo).
Sto parlando di UBER ovvero un servizio di trasporto automobilistico privato.
Praticamente è cose se fosse un taxi ma con prezzi nettamente inferiori.
Il tutto avviene solamente tramite una APP da scaricare, in questo modo inserendo la propria posizione sullo schermo compaiono tutti gli Uber in zona e viene assegnato un autista.
Mette in contatto diretto passeggeri e autisti.
Confermando la corsa l’autista si dirigerà verso la vostra posizione e voi potrete tenere monitorati i suoi spostamenti in quanto sul display del vostro smartphone la macchinina si sposterà verso di voi,indicando i minuti rimanenti.
Comparirà anche il nome dell’autista, la foto con il modello della macchina e il colore,così da poterla riconoscere al volo.

La corsa può essere privata (e avrà un costo maggiore) o può anche essere condivisa con altre persone e in questo modo il prezzo scende ulteriormente.
Uber aspetterà nel punto da voi indicato per 2 minuti,se entro questo lasso di tempo non vi presenterete ripartirà addebitandovi la corsa.
Non vi ho ancora detto infatti che per registrarsi serve la carta di credito e tutti gli addebiti arriveranno direttamente lì,evitando quindi il passaggio di denaro e comunque la perdita di tempo relativa al pagamento.
Esistono varie tipologie di auto,tutte comunque sono nuovissime e tenute in ottime condizioni.
Se l’autista non vi trova vi chiamerà o vi invierà un sms per riconoscervi.
E’ un metodo molto utilizzato, e da come mi hanno detto sono già alcuni anni che esiste.Io come vi ho detto in precedenza non lo conoscevo e mi ha sicuramente migliorato la vacanza diminuendo il costo dei taxi.
Facile ed economico,ve lo consiglio al 100%.
Buon viaggio! 🙂
Alla prossima news,
Viaggiatrice seriale.

America

Come spostarsi comodamente a Miami: in bici!

Miami è nell’immaginario di tutti una città ricca di divertimento e di sole!
Risposta esatta,ma ha anche tanto altro.
Per vedere tutto e spostarsi come,dove e quando si vuole senza spendere una fortuna, io vi consiglio di noleggiare una bicicletta.
Il meccanismo non è lo stesso della macchina,non avrete la bici sempre con voi,adesso vi spiego  come fare.
Per tutta la città ci sono disseminate delle stazioni di bici,dove vedrete parcheggiati diversi mezzi.

Stazioni sparse per tutta la città

Prima di poterne usare una dovrete sottoscrivere un abbonamento, basta andare sulla Washington Avenue al numero 723 al Citi Bike (aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18) e delle ragazze vi faranno subito registrare consegnandovi poi una piccola tesserina da utilizzare in ogni movimento relativo al mezzo a due ruote.

Tesserina

A seconda di quanto tempo resterete in città ci sono diversi abbonamenti, se ci state anche solo una settimana vi conviene fare quello da un mese che costa 35 dollari e potrete utilizzare la bici per 60 minuti consecutivi.
Se non ricordo male infatti il prezzo per mezz’ora o per una giornata è molto alto rispetto a quello che vi ho appena spiegato.
Beh, poi valuterete voi!
Occorre pagare con carta di credito e il gioco è fatto.
Ricevuta la tesserina recatevi nella stazione più vicina,spingete il bottone, avvicinate la tesserina, aspettate di vedere 3 volte la lucina verde,spingete in avanti e poi togliete dalla postazione la bici e…… pronti a pedalare!

Dove prendere e restituire la bici

In questo modo potrete spostarvi continuamente in città,cambiare spiaggia o anche solo allontanarvi di qualche via senza perdere troppo tempo a piedi.
Potrete arrivare anche a Downtown….le piste ciclabili sono ovunque,è davvero progettato bene!

Ciclabili ovunque

Allora buona pedalata e buon mare!!!!

Io sono arrivata anche alle isole dove vivono i vip! 😉

Viaggiatrice seriale.

Africa

Scoprire Cape Town attraverso le degustazioni di vino a Stellenbosch

Il Sudafrica è tanta roba!
Passatemi la frase, ma è proprio così.
Se ripenso al mio viaggio, la prima immagine che mi ritorna agli occhi è senza dubbio quella dei pinguini di Boulders Beach, e poi l’immenso senso di libertà provato a Capo di Buona Speranza.
Ma oggi voglio raccontarvi un’altro aspetto di Cape Town, allontanandosi di circa 50km dalla città, si raggiunge la meravigliosa regione vinicola del Capo.
Per chi non lo sapesse, il Sudafrica è un gran produttore di vini.
A bordo di un pullman abbiamo raggiunto Stellenbosch, un piccolo gioiello di architettura Cape Duth, con uno stile aggraziato, dove il barocco nord europeo si fonde con materiali sudafricani, come canne e calce di conchiglie.
I primi a stabilirsi in queste zone furono gli olandesi e gli ugonotti e il nome della cittadina  deriva proprio da Simon Van Der Stel, uno dei primi governatori della colonia olandese.
Facilitati dal clima mediterraneo, furono gli ugonotti a dare inizio alla viticultura nella valle: pensate che ancora oggi l’industria vinicola è una delle principali industrie del paese.

La giornata è iniziata con un giro alla scoperta della cittadina, passando di fronte a dimore storiche e alla chiesa principale, ma la vera punta di diamante sarebbe stata la degustazione di vini presso un’azienda locale.

Il paesaggio circostante è qualcosa di meraviglioso, colorati vigneti alle spalle dei quali troneggiano imponenti montagne riempivano i nostri occhi……davvero unico.

Accompagnati da una guida abbiamo visitato la cantina, facendoci un’idea generale di tutti i passaggi per la produzione di pregiati vini,fra cui il Pinotage, nato dall’unione fra altri due vini e prodotto tipico del Sudafrica.

Il tour è proseguito poi con una degustazione di 5 differenti vini della zona, il tutto in una cornice davvero suggestiva: all’ombra di un’immensa quercia, di fronte ad un prato curato nei minimi particolari, seduti ad un tavolo in ferro bianco……sembrava quasi finto da quanto era perfetto.

Siamo stati davvero fortunati, in quanto un noto enologo italiano (quindi perfetto per la lingua 😉 ) ha condiviso con noi il suo sapere e ci ha fatto apprezzare maggiormente tutta quella bellezza.

Dopo aver ingerito diverso vino, era il caso di mettere nello stomaco anche qualcosa di solido, così siamo andati a pranzo in un altro luogo da sogno, un ristorante con un’intera vetrata che spaziava sulla valle piena vi vigneti!
Se andate a Cape Town, Cape Winelands è una tappa obbligatoria, anche per chi non è troppo amante del vino perché la vista e il panorama valgono già da soli la visita.
Tantissime cantine organizzano visite guidate con degustazioni.
Alla vostra salute!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.