Credete agli gnomi?!
Se la risposta è no, è arrivato il momento di ricredervi.
Venite con me a Bagno di Romagna, dove potrete conoscerli da vicino.
La cittadina romagnola ha infatti dedicato un intero sentiero a questi simpatici amici,dove potrete ammirare le loro casette, la biblioteca,la scuola ed addirittura la discoteca.
Il percorso è lungo circa 2 km ed inizia dal ponte sul fiume Savio,dove delle gigantografie dei piccoli abitanti vi daranno il benvenuto, vicinissimo ai giardini cittadini.
In meno di un’ora si riesce a fare l’intero percorso,durante il quale incontrerete tantissime persone,dalle famiglie con i bimbi, a coloro che vogliano avvicinarsi alla natura o a chi intende solamente farsi una passeggiata rilassante.
Durante il percorso attraverserete ponticelli e incontrerete sia salite che discese,ma niente di troppo impegnativo.
I vostri bambini impazziranno dalla gioia e anche voi adulti apprezzerete il tempo trascorso in questo mondo incantato.
Lungo tutto il sentiero ci saranno diversi cartelloni illustrati, dove lo Gnomo Bagnolo vi illustrerà tutta la storia del suo villaggio e sagome degli animali del bosco.
Ci troviamo all’interno del Bosco dell’Armina.
Se siete in zona è una tappa da non perdere…e poi l’ingresso è gratuito,meglio di così! 🙂
Buona scoperta.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Golosoni di tutto il mondo, siete pronti per affrontare l’evento più dolce dell’anno?!
A Perugia si terrà dal 16 al 25 ottobre 2015 la ventiduesima edizione dell’ Eurochocolate.
Un’vento molto atteso sarà il baffo da guinnes, realizzato con 3000 kg di cioccolato fondente, oltre a tantissime altre sculture.
In effetti la manifestazione è rivolta al cioccolato a 360°, troverete tantissimi stand che venderanno le più differenti tipologie di cioccolato, da quello classico fino ad arrivare a quello al peperoncino o allo zenzero, varie degustazioni, tantissimi eventi e potrete anche visitare la Casa del cioccolato Perugina e fare un viaggio nel tempo attraverso pubblicità, confezioni e prodotti che hanno fatto la storia del cioccolato italiano.
Ci saranno poi dei cooking show, un viaggio virtuale attorno al mondo alla scoperta delle cioccolato di tutto il pianeta e spazi dedicati ai più piccini.
insomma ci sarà davvero l’imbarazzo della scelta.
Se siete dei veri appassionati dovete senza meno fare la chococard, la carta servizi ufficiale che a soli 5 € dà diritto al ritiro di tanti golosi omaggi….
Segnatevi in agenda le date:dal 16 al 25 ottobre 2015 a Perugia!
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.
Che colore associate alla parola Salento?!
Blu,azzurro e verde smeraldo,vero?!
La risposta è esatta, tranquilli, ma possiamo accostare a questa parte di Puglia anche il colore rosso.
Se andate ad Otranto, non potete perdervi una vera meraviglia a pochi passi dalla città,raggiungibile addirittura a piedi dal porto.
Si tratta di una cava di bauxite utilizzata fra gli anni 40 e gli anni 70 e ora dismessa;al centro di essa,ovvero dove è stato prelevato diverso materiale si è creato un laghetto di un meraviglioso verde smeraldo.
Questo colore, affiancato al rosso intenso della terra crea un effetto davvero suggestivo;sembra quasi di trovarsi nel Grand Canyon.
Il tutto è arricchito da una folta vegetazione.
La zona essendo dismessa non è messa in sicurezza, ma non incorrerete in nessun pericolo,basta solamente prestare un po’ di attenzione.
Appassionati di fotografia potrete dare libero sfogo alla vostra creatività,con un soggetto del genere il successo è assicurato.
Dopo le meravigliose spiagge del Salento, questa è una tappa che non potete assolutamente perdervi.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Ho lasciato un pezzettino del mio cuore in Salento, è questo il punto.
In questa zona della Puglia si trovano delle bellezze da togliere il fiato, prima fra tutte l’acqua cristallina.
Ci sono dei punti di costa in cui la pietra calcarea bianca, stratificata, sotto l’azione di erosione del mare ha creato particolari unici:archi naturali, grotte e insenature meravigliosi.
A Sant’Andrea, poco distante da Torre dell’Orso, il mare ha creato qualcosa di ancora più emozionante:i faraglioni, che come giganti di pietra controllano il territorio circostante.
Queste “colonne” in mezzo al mare molto spesso ospitano anche i bassi arbusti della macchia mediterranea e fungono da punto di approdo per i gabbiani.
La leggenda narra che due donne, ammaliate dalla bellezza di questo tratto di mare si tuffarono in acqua e gli dei ne ebbero compassione, così decisero di trasformarle in due scogli, in modo tale che potessero ammirare per l’eternità quelle meravigliose acque.
Questi due scogli sarebbero i faraglioni, chiamati anche “le due sorelle“.
Se siete in zona dovete assolutamente passarci, la vista è spettacolare.
Alla prossima leggenda,
Viaggiatrice seriale.
Poco tempo fa ho trascorso un piacevolissimo fine settimana in Salento e logicamente una visita alla città di Lecce non poteva mancare.
Mi ero informata ed indicativamente sapevo cosa aspettarmi, ma una volta arrivata lì mi sono resa conto che la mia immaginazione non sarebbe mai arrivata vicino alla realtà.
Da rimanere letteralmente a bocca aperta.
La città con la sua eleganza e la sua maestosità è la capitale del barocco e l’artefice -se così possiamo dire- di tutto ciò è la pietra leccese, un calcare facilmente lavorabile di un colore caldo dorato.
Proprio grazie a questa pietra, nel corso dei secoli è stato possibile costruire edifici di una bellezza disarmante sopravvissuti fino ai giorni nostri.
Logicamente Lecce ha subito diverse influenze architettoniche nel corso dei secoli; un’importantissima testimonianza dello stile romanico è senza dubbio l’anfiteatro romano in piazza Sant’Oronzo, scoperto nella prima metà del 1900.
Anfiteatro romano e palazzo del Seggio
La struttura è imponente e non è nemmeno stata portata completamente alla luce e rappresenta il cuore antico del centro storico; qui si svolgono rappresentazioni teatrali e concerti mentre nel periodo natalizio viene allestito il presepe.
Nella Piazza del Mercato – vecchio nome della piazza di Sant’Oronzo- svetta un’enorme colonna di 25m e vicino ad essa si può ammirare il palazzo del Seggio.
Addentrandosi per le viuzze del centro storico si incontrano continuamente edifici in stile barocco anche se le vere chicche sono le chiese, con le loro facciate esuberanti.
Diciamo che l’impronta che è rimasta maggiormente a Lecce è quella del 1500-1600, periodo in cui gli abilissimi scultori e maniscalchi hanno dato libero sfogo alla propria arte, trasformando la luminosa pietra della zona in vere e proprie opere d’arte.
Già solamente il colore giallo-oro infonde solarità e invoglia ad ammirare i rosoni,i putti, i santi e tutte le decorazioni presenti nei differenti edifici.
Le chiese non mancano, ogni 30 passi ne troverete una! 🙂
Degne di nota sono senza dubbio la Basilica di Santa Croce con il meraviglioso rosone,la chiesa di Santa Irene, patrona di Lecce prima si Sant’Oronzo e la chiesa di Santa Chiara, che molto probabilmente un tempo faceva parte di un convento di clausura.
A mio avviso però il centro della bellezza della città è rappresentato dalla piazza del Duomo nella quale, oltre alla Cattedrale si affacciano altri palazzi di una bellezza esagerata, come il Palazzo Vescovile, il Seminario e la Torre campanaria.
Torre campanaria in piazza del Duomo
In passato la piazza era chiusa e aveva una doppia funzione, sia religiosa che civile e in caso di attacco si trasformava anche in cittadella fortificata,accogliendo la popolazione.
Fermatevi un attimo all’inizio o della piazza ed ammirate questi meravigliosi edifici che mostrano tutto il proprio splendore.
Lecce non ha solo chiese, ma camminando pochi minuti potrete raggiungere il Castello Carlo V, che prende il nome da colui che volle rafforzare le difese della città e poco distante potrete rilassarvi nel parco cittadino.
Un’altra arte dei leccesi, sopravvissuta anch’essa dai gloriosi secoli del Seicento e Settecento è senza dubbio la lavorazione della cartapesta:abili artigiani plasmano questo delicato materiale creando delle vere opere, soprattutto a tema religioso,ma non solo.
Opera in cartapesta
La buona cucina non manca assolutamente nella città pugliese, io ad esempio ho pranzato in un carinissimo locale con una tipica puccia, un pane di grano duro di forma piccola da farcire a piacere,ma potreste assaggiare il pasticciotto leccese, il rustico leccese o gli innumerevoli piatti che vedono come ingrediente principe la pasta di mandorle.
La puccia
Sono sicura che l’esuberanza, la raffinatezza e la magnificenza di Lecce vi conquisteranno.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Viaggiatori golosoni, questa notizia è soprattutto per voi.
Ad Urbino il 16/17/18 ottobre 2015 si svolgerà la Choco Urvinum.
Cosa sarà mai?!
E’ semplicemente la festa del cioccolato.
Potrete trovare sparsi per la città stands espositivi, cooking show, degustazioni, workshop, lezioni sul cioccolato e laboratori per bambini.
Inoltre sia i ristoranti che i bar proporranno delle iniziative speciali rivolte proprio al cioccolato.
Mi viene l’acquolina in bocca al solo pensiero.
Dovrò farci un salto per forza! 🙂
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
Meraviglia alla stato puro!
Voglio iniziare con questa parola il mio nuovo post, perché sinceramente non c’è altro da dire e soprattutto perché dovete saperlo fin dall’inizio.
Il Salento è una terra magnifica, ospitale e veramente ricca di bellezze.
Abbiamo avuto solamente un weekend a disposizione, ma abbiamo cercato di sfruttarlo al meglio.
Dopo essere atterrati su Brindisi un giovedì sera, abbiamo recuperato la macchina a noleggio che avevamo già fermato da tempo online e ci siamo diretti sulla costa Ionica, precisamente a Torre Lapillo.
Essendo notte non abbiamo assolutamente focalizzato quello che ci stava attorno, solo strade deserte e buie.
Al mattino con le prime luci sono venute allo scoperto tutte le bellezze.
Abbiamo iniziato la giornata con un’abbondante colazione al B&B a Casa di Margherita, dove abbiamo trascorso due notti e con la pancia piena ci siamo diretti subito al mare.
La prima tappa della giornata è stata la spiaggia di Punta Prosciutto sempre sul litorale ionico, dove pur essendo settembre inoltrato abbiamo trovato dei colori bellissimi e siamo riusciti tranquillamente a far il bagno.
Dopo una pausa pranzo in un lido lì vicino,veramente carino, il cielo si è riempito di nubi e senza sole era freschino rimanere in spiaggia, così abbiamo preso la palla al balzo e ci siamo diretti a Gallipoli.
Una vera chicca, carinissima e tanto affollata perché quella sera si teneva la festa dei Santi Medici, con le viuzze tutte addobbate e la banda del paese pronta a suonare.
Abbiamo gustato un ottimo aperitivo in un locale sul mare dal quale abbiamo ammirato il sole calare sull’acqua coperto dalle nubi.
Il giorno successivo per fortuna il tempo si è rimesso,così abbiamo potuto ammirare al meglio la bellezza della baia di Torre Lapillo.
Acqua cristallina, spiaggia semi-deserta e sole: gli ingredienti per trascorrere una meravigliosa mezza giornata di fine settembre…da non crederci.
Verso l’ora di pranzo ci siamo diretti a Lecce dove abbiamo pranzato con la tipica puccia.
Lecce è veramente la culla del barocco, girando per le stradine della città si possono ammirare un’infinità di edifici uno più bello dell’altro, per non parlare poi delle chiese.
A mio avviso meritano una nota particolare la piazza del Duomo,davvero suggestiva e l’anfiteatro romano in piazza Sant’Oronzo.
Dopo aver fatto una bella scorpacciata di barocco abbiamo percorso qualche altro km e siamo arrivati ad Otranto, non prima però di aver fatto una tappa alla cava di bauxite, proprio appena fuori la città.
Davanti ai vostri occhi si aprirà uno scenario quasi marziale:terra rossa e acqua verde acceso, una meraviglia della natura.
Per Otranto non posso che spendere parole positive, il suo lungomare completamente bianco ha catturato la mia attenzione, anche se il punto forte della città è l’enorme mosaico custodito all’interno della Cattedrale.
Km dopo km abbiamo raggiunto la costa adriatica, proprio perché la sera abbiamo pernottato a Torre dell’Orso,dove abbiamo anche gustato un’ottima cena a base di pesce.
La domenica è iniziata con un bel sole, così abbiamo trascorso la mattinata fra la la spiaggia di Baia dei Turchi e la baia di Torre dell’Orso.
Dopo un “bagno di sole” abbiamo preso l’auto e ci siamo diretti ai faraglioni di S. Andrea,
un vero capolavoro della natura, ma le meraviglie non sono finite lì, infatti poco dopo abbiamo raggiunto la Grotta della Poesia e devo dire che è stato amore a prima vista.
Con queste bellezze ancora negli occhi e soprattutto nel cuore ci siamo rimessi in marcia verso Brindisi, da dove poi nel tardo pomeriggio siamo ripartiti verso casa.
Il Salento è tutto questo ma anche moltissimo altro, questo è un piccolo itinerario che potreste fare in meno di tre giorni.
Viva il sole, il mare ed il vento……Salento nel cuore.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Sono sempre stata una sostenitrice dei viaggi in bassa stagione, ma più passa il tempo e più mi accorgo di esserne una fan sfegatata!
Lo so, non tutti si possono concedere il lusso di decidere quando partire e questo mi dispiace, ma conosco anche tantissima gente che non parte al di fuori del periodo “giusto” ed è un grosso anzi grossissimo sbaglio.
In primis logicamente ne trarrebbe beneficio il lato economico, con quello che spendereste per una settimana di vacanza a ferragosto potreste benissimo farvi una bella settimana al caldo in pieno inverno e vi assicuro che l’apprezzereste molto di più di quella estiva.
Questo è il vantaggio maggiore e logicamente il più conosciuto.
Un altro aspetto davvero importante secondo me è quello di poter apprezzare luoghi d’arte, spiagge, musei o qualsiasi altra attrazione nella più totale calma, senza affannarsi, senza sgomitare e senza dare un’occhiata sommaria perché dietro di noi c’è la fila, ma soffermandosi tutto il tempo che si vuole e gustandosi appieno le bellezze che si hanno di fronte.
Sono appena tornata da un fine settimana in Salento durante il quale ho potuto apprezzarne tutte le molteplici bellezze, a differenza della prima volta che ci ero stata nel mese di agosto, dove non c’era nemmeno lo spazio per aprire l’ombrellone e non sto esagerando.
Poter fare il bagno in quelle acque cristalline senza la confusione non ha prezzo.
Facendo slittare di qualche settimana la partenza, non potrete che avere vantaggi.
Purtroppo poi non siamo abituati alla mini-vacanza; molti iniziano a “preoccuparsi” al solo pensiero di partire: devo fare quello,questo,preparare la valigia, andare dal parrucchiere…ecc e invece ci sarebbero tantissime soluzioni per sfruttare al massimo il weekend e non solo in macchina, ma addirittura in aereo.
Partendo il venerdì e tornando la domenica si riuscirebbero a fare tantissime vacanzine e sia la nostra mente che il nostro umore ringrazierebbero.
Prendete un borsone e partire, non servono tante cose!
W le vacanze in bassa stagione!!!
Alla prossima partenza,
Viaggiatrice seriale.
Dovevo raggiungere Roma in macchina.
Tutto è nato così.
Partendo da Pesaro il viaggio per la capitale è un pò lunghino, quindi diciamo che una tappa è d’obbligo.
Volendo sempre ottimizzare il tempo, ho deciso di non fermarmi a casaccio, ma di approfittare della sosta per poter ammirare qualcosa che non avevo ancora visto.
E così è stato.
Sosta a Todi.
Todi in lontananza
Considerate che avevo poco tempo a disposizione, quindi ho veramente fatto una panoramica veloce sulle sue bellezze.
Dovete sapere che Todi sorge su una collina e domina tutta la valle del Tevere ed il centro storico si trova logicamente in alto; per evitare una bella camminata in salita vi consiglio di parcheggiare l’auto in uno dei tanti parcheggi sottostanti e di salire con la funicolare.
Binario della funicolare
La prima cosa che vedrete una volta scesi sarà la bellissima veduta panoramica su tutta la valle vicina, dopo aver scattato qualche foto basta qualche minuto di camminata e vi ritroverete nel cuore pulsante di Todi.
Piazza del Popolo
Il centro è piccolo ma è davvero meraviglioso;degna di nota è senza dubbio Piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina su cui si affacciano i principali edifici del centro storico, come il Palazzo dei Priori ed il Palazzo del Comune.
La vostra attenzione sarà però attratta dal Duomo che vanta un’imponente scalinata d’accesso e dalla sua facciata romanica.
Facciata del Duomo
Vi consiglio di salire le scale perchè proprio da lì riuscirete a scattare meravigliose fotografie sull’intera piazza.
Il personaggio più illustre di Todi è stato Jacopone da Todi appunto e la sua tomba riposa poco distante dal Duomo, nella chiesa di San Fortunato.
Fate un giretto senza una meta precisa per i vicoli della città e con alte probabilità vi imbatterete in veri e propri tesori medievali; arrivate fino a Piazza Garibaldi e fate un saluto alla statua dell’eroe dei due mondi e allo stesso tempo concedete ai vostri occhi una vista bellissima sulle campagne sottostanti.
Statua di Garibaldi
Questo è indicativamente quello che ho fatto io prima di recarmi in un ottimo ristorantino e deliziarmi con le bontà culinarie di Todi.
Prelibatezze culinarie
Non potete però ripartire prima di aver visto il Tempio della Consolazione, appena fuori dal centro.
Tempio della Consolazione
Lo so, è proprio una toccata e fuga, ma sempre meglio di niente.
Ah non ve l’ho detto, ma stiamo parlando di quella che è considerata la città più vivibile al mondo.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Ma quanto è importante la cultura?!
Oggi 19 settembre e domani 20 settembre 2015 si celebrano le Giornate Europee del Patrimonio 2015: ci saranno aperture straordinarie di musei, siti archeologici e gallerie d’arte e la cosa davvero interessante è che l’ingresso sarà gratuito o avrà un prezzo simbolico di 1€.
Sabato le aperture straordinarie saranno anche dalle 20:00 alle 24:00.
E’ l’occasione giusta per ammirare una piccola parte del nostro immenso patrimonio che magari ancora non avete visto.
Consultate l’elenco delle varie attività culturali.
Alla prossima,
Viaggiatrice seriale.
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