Europa

Provenza: la terra dei colori

Buongiorno viaggiatori, avete mai sentito parlare della terra dei colori??!! Andiamo due giorni in Provenza!!!
Sentendo la parola “Provenza”, non so a voi, ma a me è sempre venuta in mente la lavanda, il suo colore e il suo profumo… questa terra infatti è la patria di questa pianta che raggiunge il suo massimo splendore da Giugno fino ai primi di Agosto. Il tour che vi propongo non è totalmente incentrato su questa, ma cerca di toccare con mano (o meglio con occhi) più paesi possibili.
La prima tappa del primo giorno è un luogo meraviglioso, il lago di Saint- Croix, percorribile e attraversabile con delle canoe o dei pedalò a noleggio. Si tratta di un paesaggio magnifico, da una parte il lago si estende per tutta la sua grandezza e le calme acque assumono il solito colore blu specchio, dall’altra parte si vede il fiume Verdon che si getta nel lago, solcando una gola di pareti calcaree, dove regna sovrana una folta vegetazione verde che rispecchiandosi nell’acqua rende il suo colore azzurro/verde. Con il pedalò potrete risalire parte del fiume o se preferite potete fermarvi sotto una piccola cascata o “gettare l’ancora” e dedicarvi ai tuffi. Nel mio caso questa meta faceva parte di un percorso, ma ci si può trascorrere tranquillamente un’intera giornata.

Lago di Saint- Croix

Risalite in macchina dopo pochi km abbiamo raggiunto un paesino bellissimo, che rientra fra i più belli di Francia: Moustiers-Sainte-Marie.
La bellezza sta proprio nelle vie e nelle costruzioni del paese; se siete allenati raggiungete la chiesa che dall’alto domina tutto il paesaggio. La leggenda racconta che il cavaliere Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E ancora oggi la stella veglia sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
Riprendendo la macchina dovete assolutamente percorrere la piana di Valensole: transiterete su strade fiancheggiate da campi di lavanda e la sensazione è meravigliosa, indescrivibile. Almeno in uno di essi scendete e scattate delle foto immersi nel “mare viola”! 🙂
Durante i mesi che vanno da Giugno ad Agosto, le varie località celebrano delle feste proprio legate alla lavanda, di solito nei weekend, controllate se nei giorni in cui vi trovate lì ce ne sono perché vale davvero la pena; sono festeggiamenti legati alla raccolta e alla lavorazione di questa pianta, parecchio sentiti dalla popolazione e molto molto carini.

Campo di lavanda

Per quanto riguarda il pernottamento io vi consiglio di dormire in dei B&B o in  delle chambres d’hotes (formula molto utilizzata in Francia) e non in hotel in quanto i primi sono molto più accoglienti e di solito collocati in ottime posizioni.
E’ arrivata anche per noi l’ora di pernottare in una bellissima chambres d’hotes e ricaricare le batterie! 🙂
Il giorno successivo la nostra prima tappa è stata in un luogo meraviglioso, a Roussillon. Anche per chi non parla francese, si capisce bene che la parola richiama qualcosa di rosso, si tratta infatti di un borgo che deve la sua fama agli estesi giacimenti di ocra che lo circondano.
Il borgo è davvero caratteristico in quanto tutti gli edifici sono sulle tonalità dell’ocra, ma la vera attrazione è ” Il Viale dei giganti”, un sentiero attrezzato scavato nella stessa ocra che permette si ammirare in tutto il suo splendore questo strano paesaggio; sembra quasi di trovarsi nel Grand Canyon ed è possibile scegliere fra il percorso breve o quello lungo per poter ammirare le enormi rocce che a seconda dell’ora del giorno e della posizione del sole assumono colori che vanno dal giallo all’arancione fino al rosso scuro. Questa è una tappa che non potete assolutamente perdere.

Terre rosse nel parco di Russillon

Pochissimi km in macchina e abbiamo raggiunto Gordes, un villaggio arroccato su uno sperone di roccia, famoso per il film  che vi è stato girato: “Un’ottima annata”. Prima di raggiungere il centro infatti, si possono ammirare enormi vigneti che prendono il posto dei campi di lavanda visti in precedenza.
Abbiamo pranzato in uno dei tanti localini e poi ci siamo “perse” per le viuzze “sali e scendi” che nascondono degli angoli davvero suggestivi, fino ad arrivare ad un belvedere da dove ammirare il panorama sul Luberon.
Un luogo davvero affascinante e visitato da ogni persona che si reca in zona, facente parte sempre del paese di Gordes e distante solo pochi km è l’abbazia di Senanque, essa è la tipica immagine da cartolina raffigurante la Provenza.
Immaginatevi di percorrere una strada a senso unico e poco dopo di vedervi davanti agli occhi un’enorme abbazia cistercense completamente circondata da campi di lavanda, solo viola tutt’intorno: una vera meraviglia!
Essa è visitabile pagando un biglietto di ingresso, ma dal mio punto di vista l’inestimabile bellezza è all’esterno.
La nostra visita della Provenza ha fatto poi tappa a L’Isle sur la Sorgue, una cittadina che prende il nome dal fiume Sorga e che è percorsa da diversi canali punteggiati da antiche ruote idrauliche in legno ricoperte di muschio. E’ uno dei villaggi più affascinanti della Provenza più autentica con le persiane colorate circondate dall’edera, terrazze sull’acqua e mercatini dell’antiquariato. La prima domenica di agosto poi si tiene il mercato provenzale ( che si svolge comunque tutte le domeniche dalle 8:00 alle 14:00) sull’acqua, in cui i prodotti locali vengono trasportati e venduti su barche a fondo piatto simili alle gondole. Qui si respira veramente l’atmosfera provenzale, e nelle calde giornate troverete decine di persone sedute sul bordo del fiume che immergono i piedi in acqua per rinfrescarsi un pò.

L’ultima tappa della giornata e dell’intero tour è stata a pochi km di distanza, a Fontaine de Vaucluse. Questo comune ha poco più di 500 abitanti e si sviluppa intorno ad una sorgente situata a pochi minuti a piedi dalla piazza centrale. La leggenda narra che un menestrello di nome Basilio si addormentò lungo il suo cammino e fu svegliato da una ninfea che aprì il letto del fiume in due e portò con se, all’interno della grotta il musicista, dove vi erano 7 diamanti, li alzò uno ad uno e sotto l’ultimo si nascondeva la sorgente del fiume. La camminata è molto piacevole, fiancheggia il letto del fiume e arriva fino alla grotta situata sotto imponenti pareti rocciose, il tutto arricchito da una bellissima vegetazione.
In questa cittadina soggiornò per diverso tempo Francesco Petrarca e sembra che i suoi versi per Laura  ” Le chiare fresche e dolci acque” siano stati ispirati proprio da questo paesaggio, a lui è stato dedicato un museo.
Purtroppo il nostro tempo a disposizione è finito e così siamo ripartite alla volta di casa veramente soddisfatte del weekend appena trascorso: la Provenza è una terra magica, tutto quello che avevo letto prima di partire era assolutamente vero, l’atmosfera che si respira è unica e soprattutto a distanza di pochi km i paesaggi cambiano nettamente: lago, campi di lavanda, canyon, abbazia, canali e paesini tipici, ma credo che offra anche tantissimo altro… lo scoprirò la prossima volta.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Mykonos : dove trovare il divertimento!!

In estate maggiormente si ha la voglia di fare vacanze spensierate (non che le altre non lo siano) e all’insegna del divertimento; bene, oggi vi porto a The Party Island, il soprannome di Mykonos, un’isola di puro divertimento.
Non mi dilungo con informazioni climatiche, sui trasporti e sugli alloggi: questo articolo è diretto al popolo della notte, al popolo delle discoteche!! 🙂
Se state pianificando la vostra vacanza estiva o anche solo un weekend all’insegna della movida e adrenalina pura, non potete ignorare il richiamo dei locali più in voga dell’isola nel periodo estivo, quando il popolo della notte e della tintarella impazza per le spiagge e per le discoteche 24 ore su 24.
L’isola è nota in tutto il mondo per essere meta preferita anche e soprattutto del turismo LGBT, è eccentrica, originale e fuori dagli schemi.
Luglio e agosto sono logicamente i due mesi “caldi” dal punto di vista turistico, le spiagge e il capoluogo sono affollatissimi e i prezzi salgono alle stelle, motivo per cui sarebbe indicato prenotare con largo anticipo, ma se avete deciso all’ultimo di partire non scoraggiatevi, al molo, all’arrivo dei traghetti sarete accolti (per non dire di peggio) da una folla di locali (privati e agenzie) che vi offriranno qualsiasi genere di sistemazione.
L’isola non è  molto grande, quindi è sufficiente noleggiare uno scooter oppure un quad con il quale spostarsi per le varie spiagge, la maggior parte delle quali è raggiungibile attraverso strade asfaltate.
Per quanto riguarda il cibo, è possibile cenare con Pita Giros da asporto che costano € 2,50, ma è anche possibile cenare in meravigliosi ristoranti all’aperto, ricoperti da tettoie in fiore, dove poter gustare le prelibatezze della cucina greca a prezzi molto più elevati; insomma va bene per tutte le tasche.
Ma veniamo al dunque, le spiagge più conosciute sono due e si trovano nella parte meridionale dell’isola.

Paradise Beach è una spiaggia a mezzaluna con sabbia finissima ed è la spiaggia più famosa dell’isola, è un must per gli amanti del divertimento e della vita notturna ed è stata per anni il luogo cult del turismo omosessuale.

Come dice il nome è un luogo paradisiaco dove hippies di tutto il mondo per lungo tempo si sono dati appuntamento a partire dagli anni 70, quando elessero la spiaggia a luogo ideale per praticare nudismo; in seguito è diventata meta del turismo gay e infine del turismo di massa, soprattutto giovanile.
E’ una meta balneare internazionale, si sveglia tardi la mattina e si anima fin dalle prime ore del tramonto, quando i locali si riempiono di ragazzi che ballano e si divertono ancora in costume da bagno. La spiaggia è comunque attrezzata con lettini, ombrelloni e tante taverne; è collegata al centro della capitale da autobus che si alternano continuamente dalle prime ore della giornata fino a tarda notte. Altra spiaggia imperdibile per il divertimento è Super Paradise che si raggiunge proseguendo la strada verso est: è affollatissima in alta stagione, i turisti sono attratti dall’eccentricità della clientela, dalla musica e dal divertimento. E’ molto simile alla precedente e anche questa è stata eletta a posto preferito del turismo omosessuale e dai nudisti ed è anche frequentata spesso da Vip.
Sulla spiaggia si alternano locali che propongono generi musicali differenti e se vi recate qui, chiedete di Sasà, lo troverete sicuramente!! 🙂
Questa sono le due spiagge maggiormente conosciute, dove è possibile fare baldoria fino al mattino, poi sono presenti anche altri locali e discoteche all’interno dell’isola.

Una spiaggia molto carina, dove non regna la pace ma nemmeno la musica 24 ore su 24 è quella di Panormos sulla costa settentrionale, curata nei minimi dettagli, con un grandissimo ristorante alla moda e con ombrelloni accompagnati da grandi e comodi cuscinoni che sostituiscono i normali lettini, ve la consiglio veramente.

Logicamente non tutta l’isola è in funzione del puro divertimento, ma ci sono angoli e spiagge dove la pace e il relax regnano sovrani, ma questo è l’altro lato di Mykonos…..presto ve ne parlerò.
Buon divertimento in The Party Island!!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Cesenatico fra storia e modernità

E’ luglio e tutti abbiamo voglia di sole, di mare e di caldo…………..
Bene, oggi parliamo di una località adattissima a trascorrere le vacanze estive, ma è anche un’ottima meta solo per un weekend, giusto per staccare la spina.
Sentire già solo la parola “romagna” mi teletrasporta in spiaggia, è un connubio che non riesco a scindere.
Oggi andremo alla scoperta di Cesenatico, un comune nella provincia di Forlì-Cesena, stazione balneare e grande meta turistica nella Riviera Romagnola, fra Rimini e Ravenna.
Sin dal passato è stata una meta prescelta soprattutto dai turisti tedeschi; tutt’oggi richiama un gran flusso di persone e un posto davvero carino dove soggiornare è il Ricci Family Resort, un’attività che è arrivata alla 3 generazione, creata negli anni 50 da nonno Augusto e gestita oggi dai nipoti……. ma ci sono già pronti anche i pronipoti per continuare la tradizione di famiglia.
La scelta di questa città per la sua stazione balneare è ormai assodata, ma Cesenatico offre anche tanti luoghi di interesse, primo fra tutti il porto-canale, realizzato nel 1500 da un progetto originale di Leonardo Da Vinci che rappresenta la Cesenatico storica, mentre il grattacielo edificato negli anni 50 sul lungomare rappresenta la Cesenatico moderna.

Fra le due zone vi sono luoghi d’interesse come la casa che diede pernottamento a Giuseppe e Anita Garibaldi, un percorso archeologico, il museo della marineria, di cui fanno parte alcune imbarcazioni ormeggiate al porto-canale e lo Spazio Pantani, un museo con cimeli del campione del ciclismo.
La città è piena di vita, in estate per gli ovvi motivi legati al mare ed in inverno richiama persone grazie al suggestivo presepe che viene allestito nel periodo natalizio all’interno della barche ormeggiate al porto-canale.
E’ facilmente raggiungibile dai vicinissimi aeroporti di Forlì e di Rimini, e dal poco distante aeroporto di Bologna; è inoltre un ottimo punto di partenza per escursioni sia in Emilia Romagna che nelle Marche (Ravenna, San Marino, Comacchio), per escursioni enogastronomiche spostandosi leggermente verso l’interno e per visite al patrimonio artistico della bella Italia come Venezia e Firenze.
Le due qualità che preferisco in assoluto però sono l’ospitalità del popolo romagnolo e la gastronomia….che mangiate!!!!
Amici che dite, Cesenatico può fare al caso vostro?!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Creta, i Caraibi del Mediterraneo

Se volete andare sul sicuro per le vostre vacanze, la meta per eccellenza è la Grecia. Che sia continentale o una delle tantissime isole che la compongono, questa nazione offre delle bellezze uniche e un mare a dir poco meraviglioso.
Questa volta sono partita alla scoperta dell’isola greca più grande : Creta!
Come già sapete, amo viaggiare con le mie amiche, quindi nuova destinazione, nuova amica da mettere alla prova! 🙂
Prima di partire ci siamo documentate un po’ perchè avevamo a nostra disposizione poco tempo ( 5 giorni) e volevamo scegliere la parte giusta.
Diversi voli low cost raggiungono l’isola, noi abbiamo volato su Chania, l’aeroporto nella parte nord -occidentale dell’isola e ci siamo avventurate in quel lato.
La vacanza era incentrata sul mare ed era itinerante, tanto che appena scese abbiamo noleggiato un’auto, che è stata la nostra 3° compagna di viaggio.
Essendo tardo pomeriggio quando siamo arrivate in città, abbiamo subito raggiunto il nostro appartamento, situato in una zona strategica, in una piccola viuzza pedonale nel centro di Chania, vicinissima comunque al mare.
La città vecchia si stringe tra il porto e le mura e conserva ancora il carattere italico; il porto veneziano infatti occupa ancora oggi una posizione di rilievo a livello turistico, è formato da due darsene separate da un molo,  una delle quali ospita diversi ristoranti e localini dove si incontrano sia i turisti che gli studenti locali.
Il momento migliore per fare una bella passeggiata è senza dubbio quello del tramonto, quando il faro veneziano viene colorato di sfumature dorate.
Se amate la vista del mare potete cenare qui, altrimenti in un ristorante nelle viuzze interne; noi ne abbiamo scelto uno in questa zona , all’interno di una corte: la location era ottima e il cibo non era da meno. Calcolate che per i pasti, se prendete un’unica portata ( che di solito comprende anche i contorni) non spenderete più di 10,00 € a testa, mangiando molto bene sia carne che pesce.
Dopo un’ottima cena a base di calamari ripieni ci siamo concesse un giretto tra i vari negozi di artigianato locale e quelli più turistici, ammirando di tanto in tanto la tipiche abitazioni greche…anche sui l’azzurro e il bianco la fanno da padroni.
Il mattino successivo siamo partite a bordo della nostra macchinina e abbiamo raggiunto la meravigliosa spiaggia di Balos dopo circa un’oretta di viaggio, i 7 km finali di sterrato e 20 minuti di camminata. Non vi  spaventate, ne è valsa assolutamente la pena!!
La vista dall’alto potrebbe essere paragonata ad una veduta aerea dei Caraibi. Se non ve la sentite di guidare, la spiaggia è raggiunta anche via mare da navi che effettuano escursioni giornaliere, ma sicuramente l’atmosfera è differente.

La spiaggia è attrezzata, ma non pensate ai nostri stabilimenti balneari, ci sono diversi ombrelloni e lettini disposti in varie zone, che non deturpano affatto il paesaggio. E così con 6,00 €ci siamo assicurate l’ombra per tutto il giorno, perchè si, è bello abbronzarsi ma via assicuro che picchia forte!! Una lingua di sabbia bianca e rosa separa una laguna con acqua bassissima trasparente/cristallina, da una laguna con acqua alta in cui deliziarsi di bagni, dal colore molto più intenso; lingue di sabbia uniscono Creta con l’isolotto montuoso di Tigani dalla forma caratteristica a panettone.
Per la pausa ristoro, che sia per pranzo o per merenda, è presente un unico bar/ristorantino che offre ottime insalatone ma anche piatti ci carne, pesce, panini… quindi se non avete voglia di portarvi il pranzo al sacco state tranquilli, non morirete di fame! .-)
La nostra giornata è trascorsa in ozio totale, poi ad una certa ora ci siamo decise ad affrontare la salita che ci attendeva prima di arrivare al nostro bolidino ma è andata meglio del previsto… come si suol dire, la strada del ritorno è sempre più breve!!!
Per i più stanchi o i più pigri ci sono dei taxi super alternativi, dai ciucchini posteggiati all’ombra di una tettoia, a diverse altezze.
Il nostro secondo alloggio era pochi km dopo la fine della strada sterrata, quindi l’abbiamo raggiunto in poco tempo e lasciato di nuovo in poco tempo in quanto ci siamo dirette nella città di Kolimbari per cenare.
Non tutto può essere bello e nei vostri confronti devo essere sincera, non dico che sia brutto, ma oltre ad una breve camminata sul lungo mare dove ci sono diversi ristoranti in cui cenare, non offre altro.
Diciamo che per una cena senza troppe pretese va benissimo.
La giornata successiva invece è iniziata alla grande, ci siamo rilassate ancor prima di partire sul bordo della bellissima piscina del nostro residence: una vita da non morir mai!!! 🙂
Più tardi, percorrendo un pò di km abbiamo raggiunto la spiaggia di Falasarna, anche questa molto conosciuta, con acqua limpidissima, ma sicuramente meno caratteristica e spettacolare di quella del giorno precedente.
Solita modalità e solito costo per quanto riguarda l’ombrellone e i 2 lettini, sole, mare, passeggiata e pranzo nel carinissimo bar adiacente al parcheggio.
La zona, famosa per la sua spiaggia è principalmente una zona agricola; la strada per arrivare al mare infatti è fiancheggiata da tantissime serre, utilizzate maggiormente per la coltivazione dei pomodori, insieme a tanti oliveti.
La cittadina dimostra la sua vecchia storia e l’appartenenza alla civiltà greca attraverso i resti dell’acropoli e di importanti torri.
La sera, sotto consiglio della proprietaria del nostro alloggio –  veramente caratteristico- abbiamo cenato in un ottimo ristorante a Platanias. La località, al contrario di alcuni paesini che avevamo incontrato strada facendo, è totalmente turistica e presa letteralmente d’assalto da turisti inglesi. I negozi che si alternano sono di souvenir e di abbigliamento, ma per trascorrere qualche ora a contatto con altra gente va più che bene.
Il ritmo dei nostri giorni si era ormai “fissato”, così dopo colazione abbiamo lasciato il nostro alloggio e siamo partite alla volta di Elafonissi.
Il tragitto è stato lungo, circa un’ora e mezza di macchina, ma la strada e il panorama toglievano il fiato. La strada costiera attraversa le alte e rocciose montagne, dalle quali di tanto in tanto spuntavano grandi fiori colorati, ma allo stesso tempo ci dava una visuale eccezionale sul mare e su tutte le sue sfumature.
Di tanto in tanto attraversavamo paesini composti anche solo da 2 case e ci inoltravamo fra i meravigliosi oliveti. Dopo aver macinato diversi km abbiamo raggiunto una meraviglia di spiaggia, ai livelli di quella di Balos. Una lingua di sabbia bianca e rosata si insinuava nel mare all’estremo sud-ovest di Creta, sino a raggiungere una piccola isola rocciosa. Degli scogli semi-sommersi circondavano a nord e a sud la spiaggia di Elafonissi creando due stese lagune, una delle quali con acqua bassa e calma, tanto da sembrare una piscina naturale con acqua bianca e turchese, l’altra, più profonda era contraddistinta da varie tonalità di blu intenso e popolata di pesci. Le acque calde e la sabbia come borotalco rendono il paesaggio simile a quello caraibico. Anche qui è possibile noleggiare ombrelloni e lettini, vi sono servizi igienici e 2 o 3 bar per degli spuntini! Veramente un paradiso!!!

Abbiamo sfruttato il nostro tempo fino alla fine, poi percorrendo diversi km abbiamo raggiunto l’ultima nostra destinazione, doccia al volo e siamo uscite per cena a Paleochora.
Questa volta abbiamo respirato la vera atmosfera greca, forse quella più continentale, le strade del centro ad una certa ora vengono chiuse al traffico e i vari ristoranti apparecchiano i loro tavoli colorati direttamente sulla strada.
La scelta è abbastanza ampia, noi abbiamo optato per una taverna ricavata all’interno di un cortile dove abbiamo gustato dell’ottimo cibo.
L’ultima nostra mattinata greca abbiamo fatto colazione con vista piscina, abbiamo raggiunto una spiaggia nei pressi del residence, che pur non essendo ai livelli di quella di Elafonissi, ci ha regalato ottimi momenti: poco frequentata nelle prime ore della giornata, regalava relax e quiete assoluta, così ci siamo completamente abbandonate alla vista di questo mare così limpido e così diverso a distanza di pochi km.
Lungo la strada del ritorno ci siamo fermate a pranzare in una taverna altrettanto tipica, tavoli in legno con tovaglie a scacchetti, all’ombra di un porticato ricoperto di piante, con la compagnia di almeno 5 gatti ( che in Grecia non mancano mai), gustando un’ottima insalata greca.
Finita la sieta ci siamo rimesse in marcia, abbiamo riconsegnato la nostra compagna di avventura e in men che non si dica abbiamo rimesso piede sul suolo italiano, ritornando ai nostri soliti ritmi.
Io sono stata piacevolmente colpita da quest’isola, avendoci trascorso solamente 5 giorni e avendo visitato solo la parte occidentale. Per fare un tour completo occorrono circa 2 settimane, anche perchè la strada principale che collega tutto il nord dell’isola è solamente una ed è a 4 corsie, le altre sono tutte molto piccoline ed essendo una zona montuosa occorre diverso tempo per spostarsi.
Sicuramente se dovessi tornarci, non mi lascerei scappare la visita al Palazzo di Cnosso e a qualche sito archeologico per ritornare anche solo con il pensiero ai tempi della magnifica civiltà greca.
Vi ho incuriosito?! Allora partite!!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Asia, Mondo

Nuotare con le tartarughe a Pom Pom Island

E’ quasi passato un mese dal mio ritorno e oggi il mio pensiero vola a quell’isola paradisiaca di Pom Pom Island.
Ci troviamo in Malesia, e durante il mio viaggio in questo bellissimo paese, ho potuto apprezzare sia il mare ( Perhentian Island),sia la giungla, sia la città.
Ne l mio itinerario era prevista una sosta in quest’isola, che definirla tale è già molto, infatti è così piccina che per fare un intero giro intorno ad essa ci si impiegano circa 45 minuti.
Io e il mio ragazzo abbiamo preso un aereo fino a Tawau nel Borneo, da qui siamo saliti su un taxi e dopo circa 1 ora avevamo raggiunto il porto da dove partiva la barca per raggiungere la nostra meta.
Nell’isola ci sono due resort, uno molto costoso e uno leggermente meno costoso, ma che per gli standard della Malesia ha prezzi esagerati. il collegamento con la terra ferma avviene solamente una volta al giorno (nel resort in cui pernottavo io), con una barca che porta le provviste e parte verso le 11:30.
Quest’isola è il paradiso per i sub, tanto che nel resort avevano ogni genere di attrezzatura e molte persone si recano lì per prendere il brevetto…. ma non era il mio caso! 🙂

Una volta sbrigate le formalità burocratiche, ci siamo subito gettati in quest’acqua cristallina, limpida, meravigliosa…. io non sono ancora stata alle Maldive, ma credo che si avvicina tantissimo a quella; la temperatura varia dai 25° ai 29° e la visibilità è sempre ottima.
Il mare era una tavola e immersa la testa sott’acqua si è aperto un nuovo mondo davanti ai miei occhi! Pesci di ogni genere, dai pesci roccia che si mimetizzavano con il colore del fondale ai simpaticissimi pesci pagliaccio, piccoli pesciolini come quello del cartone Nemo che si nascondevano fra le anemoni e altri di un viola fosforescente. Dopo poche bracciate si arriva ad un punto fatidico, una voragine di circa 100 metri si apre e l’acqua cristallina diventa una macchia nera! Inizialmente avevo il terrore anche solo di avvicinarmi, ma facendo “un passettino” alla volta ci sono arrivata e mi sono abituata velocemente, tanto che non facevo più caso alla profondità, ma ero intenta ad ammirare le specie viventi che si nascondevano là sotto. la linea di demarcazione infatti, è il posto preferito dalla tartarughe e io non potevo assolutamente perdermele. L’isola infatti, con la sua spiaggia corallina bianca è un importante sito di nidificazione per le tartarughe marine. Qualche giorno prima ne avevo vista una in un’altra zona, ma era molto in profondità e diciamo che avevo intravisto la sagoma, qui invece sembrava quasi di poterle toccare tanto erano vicine.
Bene, se non si è ancora capito, il mondo sottomarino è la maggiore attrazione dell’isola, ma oltre alle ore passate in acqua, le giornate trascorrevano fra relax e passeggiate. Uno dei momenti più suggestivi era senza dubbio l’ora del tramonto….è davvero difficile spiegare la bellezza di quegli istanti.

La mattina invece si facevano uscite in barca con tutti gli ospiti del resort nelle varie isolette e spiagge vicine, dopo aver scaricato noi, la barca prendeva il largo con i più temerari, i veri sub.
Pom Pom Island è una destinazione ricercata, chi si reca lì non deve aspettarsi nulla al di fuori delle meraviglie che possono offrire il mare e un’isola in mezzo al mare.
Dopo due notti e tre giorni trascorsi qui, siamo ritornati sulla  terra ferma e il nostro tour della Malesia è continuato.
Siete curiosi?! Allora presto vi racconterò un’altra avventura.
Viaggiatrice seriale.

Europa

Itinerario alla scoperta della Costa Azzurra

I viaggi condivisi con le amiche sono sempre fantastici!!
Prendi tre amiche che decidono di raggiungere la quarta amica che vive in Francia: partenza il giovedì mattina e rientro la domenica all’ora di pranzo.
Viaggio di andata in macchina dandoci il cambio alla guida, sosta tecnica ad Alessandria e poi di nuovo in cammino così da poter raggiungere la nostra meta per cena.
Ah giusto, ancora non vi ho svelato la destinazione: Cote d’Azur!! Ci trattiamo bene!!
Alle 19:30 bussiamo alla porta della nostra amica che vive a Cannes, giusto il tempo di una doccia e poi giù di gusto a mangiare le prelibatezze che ci attendevano.
Venerdì più che una giornata normale è stato un tour de force. Dopo 4 minuti di treno siamo scese alla stazione di Cannes che era letteralmente presa d’assalto visto che si stava svolgendo il Festival di Cannes.
Passeggiata e foto di rito di fronte alla scalinata rossa e al teatro, davanti al quale centinaia di persone cercavano disperatamente di accaparrarsi un biglietto, mentre altre, già dalle prime ore del mattino si erano posizionate sulle scale ( quando dico scale intendo quelle da imbianchino, per capirci) dove sarebbero rimaste per lungo tempo nella speranza di avvistare “dall’alto” qualche VIP.

Passeggiata lungo la Croisette e incontro quasi casuale con un amico di una delle 3 che vive a Bruxelles ma che lavora al festival.
La passeggiata è stata veramente differente, siamo passate dalla strada percorsa da Ferrari e Lamborghini, fino ad arrampicarci sulla parte più alta della città dove è collocata una chiesetta e da dove si ha una vista pazzesca.
Nel tragitto verso la stazione abbiamo preso la palla al balzo e con 2 euro ( 1 baguette lunghissima farcita costava 4 euro, così l’abbiamo smezzata) abbiamo pranzato.
La giornata era ancora lunga, così abbiamo ripreso il treno e siamo scese solo una volta arrivate a Monaco.
Ah giusto, dimenticavo di dirvi che è il weekend del Gran Premio di F1, ma ci siamo informate precedentemente e ci siamo recate al circuito solamente nell’orario in cui era aperto ( infatti fra prove libere e qualifiche è chiuso per quasi tutto il weekend).
Camminata fra i box e le tribune, sempre con uno sguardo sugli enormi yachts posteggiati pochi metri più in là, fino ad arrivare alla famosa galleria in cui le macchine sfrecciano a centinaio di km orari mentre noi ce la gustiamo a piedi piano piano.
Cammina e cammina siamo arrivate a Montecarlo, visita del Casinò, della chiesa che ospita le tombe del principe Ranieri e di Grace Kelly e di un meraviglioso giardino dedicato alla diva.
Visita veloce agli stands pubblicitari delle singole scuderie e via che è arrivata di nuovo l’ora di prendere il treno che ci riporta all’ovile.
Cena in casa, allietata dalla compagnia dell’amico belga che avevamo incontrato il mattino e poi visita notturna di Antibes, molto frequentata da ragazzi e ricca di localini.
Il sabato è giorno di festa, così abbiamo voluto esagerare e a bordo della nostra macchina abbiamo raggiunto l’esclusiva località di Saint Tropez.

Parcheggiando in un parcheggio sotterraneo ci siamo resi conto di essere circondati anche qui da Ferrari e Aston Martin!!!Mamma mia!!!
Visita del porto e dell’intera cittadina, con annesso pranzo in un ristorantino molto carino.
Nella strada di casa abbiamo fatto una sosta a Mandelieu, cittadina con un bellissimo castello che si affaccia proprio sul mare.
Cena in un meraviglioso paesino non molto distante da Cannes, St Paul de Vence.
Ristrutturato di recente è una vera delizia per gli occhi; le sue vie sono ricche di gallerie d’arte.
E’ arrivata la domenica, una delle 4 amiche parte in macchina per ritornare in Belgio, una resta nella sua casina a Cannes e le altre 2 prendono un volo per rientrare in Italia!! Ci sono infatti tanti voli economici che partono da Nizza.
Ebbene si, in 3 giorni ci siamo fatte il Festival di Cannes, abbiamo vissuto l’atmosfera del Gran Premio di Montecarlo e siamo andate a prendere la tintarella a Saint Tropez…. e tutto questo all’insegna del risparmio!! Pranzando con un panino e dormendo nel divano-letto della tua amica tutto è possibile!
Weekend meraviglioso…grazie amiche!!!!
Viaggiatrice seriale.

Asia, Mondo

Una giornata a Kuala Lumpur

Se per via di uno scalo o se perché fa parte del vostro tour vi trovate a dover trascorrere una giornata nella capitale della Malesia, ho qualche consiglio per voi.
Kuala Lumpur è la più grande città della Malesia, ma non lasciatevi spaventare, non ha dimensioni disarmanti e con qualche dritta si riesce a visitarla in lungo e in largo.
Al primo impatto sembra impossibile muoversi a piedi, ma non è così, le enormi strade sono tutte costeggiate da marciapiedi e in più è percorsa da una monorotaia che fa diverse fermate. Il biglietto, anzi il gettone, si acquista direttamente alle macchinette in ogni singola fermata; ma se siete dei comodoni c’è il rimedio giusto anche per voi, sicuramente molto più caro però: il vecchio caro taxi.
Appurato che spostarsi è molto semplice, vediamo cosa poter fare in un’intera giornata a K.L.
Io inizierei subito alla grande con la visita alle Petronas Towers, magari per arrivarci fate una bella passeggiata nel parco poco distante, così da poterle ammirare in tutto il loro splendore da più lontano. Esse sono il simbolo della città, sono due torri identiche collegate da un ponte sospeso e simboleggiano la forza nell’unità, in quanto devono essere visualizzate assieme, una complementare dell’altra.

Petronas Towers

A seconda della vostra curiosità ci trascorrerete più o meno tempo, ma una volta finito camminate un po’ e dirigetevi alla torre Menara o K.L. Tower. Prendete l’ascensore dopo aver fatto il biglietto e in men che non si dica vi ritroverete a guardare l’intera città dall’alto in basso. Con i suoi 421 metri d’altezza vanta la piattaforma di osservazione più elevata di K.L. ; è situata al centro di un parco e presenta diverse attrazioni, dall’acquario al simulatore di F1 (al suo interno ospita anche un ristorante, l’ Atmosphere 360 che compie una rotazione di 360° con movimenti impercettibili così mentre cenate avrete davanti ai vostri occhi un panorama sempre differente).
Rimettetevi in cammino e raggiungete la pizza dell’indipendenza dove svetta altissima la bandiera: questa zona è completamente differente dal resto, la piazza è circondata da meravigliosi palazzi ristrutturati recentemente.
Durante la visita non perdetevi il punto preciso in cui nacque la città nel 1857, la confluenza dei fiumi Gombak e Kelang, il suo nome infatti in malese significa confluenza fangosa.

Una tappa che non potete evitare è quella della Chinatown dove vi sembrerà di essere stati catapultati realmente in un’altra nazione; bancarelle con ogni genere di abbigliamento, ma soprattutto ogni genere di cibo, come ad esempio gli insetti fritti.
Lasciate le lanterne dirigetevi al triangolo d’oro e lasciatevi andare allo shopping più sfrenato!! Fra un acquisto e l’altro all’interno dei vari malls, potreste rilassarvi con un bel massaggio o una riflessologia plantare… è pieno di centri benessere. Io ho osato ancora un po’ e dopo la riflessologia mi sono sottoposta anche alla fish pedicure…. che solletico!! 🙂
Questo è un itinerario ipotetico per una giornata a K.L. , poi dipende da quante ore volete dedicare ai centri commerciali.
Secondo me vale assolutamente la pena di raggiungere le Batu Caves, grotte di formazione calcarea all’interno delle quali è stato creato un luogo di culto Hindù; per raggiungere “la vetta” è necessario affrontare 272 gradini, ma non è finita qui, occorre anche superare l’ostacolo scimmie: le scale infatti sono popolate da questi animaletti che tentano di impossessarsi di ogni cosa, soprattutto di cibo…. tenetevi stretti tutti gli oggetti che avete in mano!!
Buon divertimento e fate buoni acquisti!!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: mi raccomando in pausa pranzo assaggiate qualche piatto malese!
P.P.S.: durante il mio tour sono passata anche nella meravigliosa Pom Pom Island e alle isole Perhentian e non dimenticate la foresta di Taman Negara

America

Costa Rica… Pura Vida!

Amate la natura incondizionatamente?! Scegliete sempre per i vostri viaggi destinazioni con natura rigogliosa?! Allora se non ci siete ancora stati, dovete assolutamente andare in Costa Rica!!!!
Il Costa Rica si trova in America Centrale ed un tempo era quasi interamente coperto da foreste tropicali, oggigiorno il 25% della superficie è protetto sotto forma di parchi e di riserve naturali, perchè anche se sembra ancora uno stato completamente verde, gran parte del territorio è stato colpito da deforestazione.
La sua posizione strategica lo rende uno dei Paesi più ricchi di biodiversità nel mondo;qui troviamo infatti diverse catene montuose,vulcani, e poco distante le due coste.
Il clima è tropicale nelle regioni costiere e temperato nell’entroterra;se dovete programmare un viaggio considerate che la stagione delle piogge è tra aprile e dicembre.
Ma veniamo a noi, partiamo con il mio viaggio.
Ho volato da Milano a San Josè, la capitale,  con la compagnia aerea Iberia, il mio periodo di viaggio è stato dal 29 aprile al 7 maggio.
Essendo atterrati nel tardo pomeriggio, le prime ore sono servite per la sistemazione e il pernottamento.
Il giorno successivo, dopo una ricca colazione è iniziata la vera avventura: a bordo di una jeep 4×4 guidata da noi abbiamo raggiunto il Vulcano Poas; non distante dalla capitale, è uno dei siti naturalistici più visitati del Paese.

Vulcano Poas

Si tratta di uno strato vulcanico che raggiunge i 2708 metri ed è composto da più crateri: il maggiore ha un diametro di 1,5 km e una profondità di 300 m, in fondo alla quale si può ammirare un lago dal quale si levano gas solforosi, nell’alto cratere invece è presente un lago con acque fredde, che si ricollega a dei fiumi.
Ultimamente l’attività vulcanica sembra in calo, ma non si sa mai!!
Ammirare questo gigante è veramente entusiasmante, dopo una camminata immersi nella natura si può godere finalmente dello spettacolo del lago:davvero suggestivo.
Dopo la fatica della camminata, è arrivato il momento di recuperare le forze e abbiamo sfruttato la pausa pranzo per scoprire una piantagione di caffè.
Subito dopo pranzo infatti, guidati da una bravissima ragazza abbiamo fatto il giro della piantagione… abbiamo visto tutto il processo di produzione, dalla piantina di caffè appena cresciuta ai chicchi messi ad essiccare al sole, fino ad arrivare al punto vendita dove c’era veramente l’imbarazzo della scelta.
Il caffè infatti è l’oro nero del Costa Rica, moltissima produzione mondiale viene fatta in questo stato!
Dopo averne gustate diverse qualità ci siamo rimessi in marcia sulla nostra jeep e abbiamo raggiunto l’hotel dove avremmo trascorso la notte.
Beh che dire, una vera oasi di pace immersa nel verde assoluto, progettata in modo da poter offrire una visita panoramica del Vulcano Arenal da qualsiasi punto dell’hotel.
Fuori dal nostro bungalow non avevamo un giardinetto, ma giardini immensi a perdita d’occhio e poco lontano pascoli per varie specie di animali….per non parlare dei fiori!!Mi sembrava di essere in un giardino botanico! Insomma la sistemazione ideale per riposarsi e rilassarsi visto che la giornata successiva sarebbe stata impegnativa!

Il giorno seguente infatti è stato all’insegna dell’adrenalina, abbiamo sfidato le acque del Rio Sarapiqui facendo rafting!!!
Per me non era la prima volta, ma l’emozione è sempre unica,sopratutto perchè ti rendi conto di poterlo fare in un fiume di un paese “verde”, il panorama è completamente diverso.
Dopo le spiegazioni del caso, siamo saliti sul nostro gommone ed è “filato” tutto liscio, il fiume non era troppo pieno e ci siamo goduti questa esperienza al massimo!
Per compensare le energie utilizzate, nel tardo pomeriggio fino a sera inoltrata ci siamo rilassati alle terme, la zona infatti è ricca di acque termali e di conseguenza diverse strutture le utilizzano per crearci zone relax.
Non dovete però immaginarvi le nostre terme, che per quanto belle possano essere sono sempre all’interno di strutture: qui era tutto all’aria aperta, camminavi su vialetti e poi ti tuffavi nella vasca che preferivi, tutto circondato da una foltissima vegetazione: uno spettacolo!
Dato che questa accoppiata adrenalina/relax ci era piaciuta parecchio, il giorno successivo abbiamo provato un’emozione unica, mai provata fino a quel momento: SKY TRAM e SKY TREK!
All’interno di un parco avventura, dopo diverse spiegazioni e dopo essere stati imbragati per bene, siamo saliti su una funivia, la Sky Tram che ci ha portato fino alla montagna più alta della zona, lungo il percorso abbiamo avuto una vista mozzafiato della flora e della fauna, ma che altezza!!!! Se soffrite di vertigini non potete assolutamente farlo!
La Sky Trek invece è la modalità di discesa, con carrucole,cavi di acciaio si “vola” sopra una vegetazione infinita,non scherzo nel dirvi che vedevamo gli uccelli volare sotto di noi!
Ogni tot ci sono delle piattaforme in acciaio in cui fermarsi per poi ripartire poco dopo. Adrenalina allo stato puro!!

Una volta tornati con i piedi a terra siamo ripartiti: destinazione Oceano Pacifico!
E si, dopo tutte queste giornate a contatto con la natura meravigliosa, volevamo concludere la vacanza con un pò di mare.
Ci siamo diretti a Playa Conchal dove abbiamo pernottato 3 notti.
Qui è stato relax puro, mare cristallino e tanto sole.
Un giorno abbiamo fatto un’escursione organizzata in barca e abbiamo raggiunto un’isola poco distante.
Nel nostro resort giravano libere un sacco di iguane, spostavi i lettini e ti ritrovavi un’iguana sotto:che strani animali! 🙂
Dopo aver ricaricato le pile siamo ripartiti per la strada di casa, abbiamo prima preso un volo (piccolo aereo) interno per raggiungere l’aeroporto di San Josè e da qui dritti verso Milano.
E così è finito un altro bellissimo viaggio, raccontare l’immenso spettacolo offerto dalla natura è davvero difficile, ma vi assicuro che è stato indimenticabile.
Pura Vida è l’espressione che sintetizza nella sua essenza lo spirito del Costa Rica, esprime la gioia, la vitalità, il senso del bello, la gentilezza e la saggezza dei suoi abitanti…ma è anche una filosofia di vita!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: in Costa Rica crescono 1300 specie di orchidee, una di esse, la Guaria Morada è il fiore nazionale mentre un animale simbolo è la rana verde dalle zampette rosse.
PPS: è il maggiore esportatore di ananas al mondo, preparatevi per grandi abbuffate.

Europa

La Semana Santa in Andalusia

Forse qualcuno di voi è già lì, oggi infatti inizia la Semana Santa e se vi trovate in Andalusia dovete assolutamente calarvi nell’atmosfera mistica che si respira.
Io purtroppo ci sono stata quasi dieci anni fa e il ricordo non è proprio nitido, ma ricordo bene invece di essere rimasta completamente affascinata, perchè è una tradizione abbastanza diversa dalla nostra.
La prima immagine che mi viene in mente infatti è una lunga processione di sera, al buio, con tantissime persone incappucciate.
Ma facciamo un passo indietro, è meglio prima spiegare di cosa si tratta.
La Semana Santa  inizia la Domenica delle Palme e si protrae fino alla Domenica di Pasqua; in questa settimana ogni giorno sfilano immagini rappresentative della Passione di Cristo, tranne il Venerdì Santo.
E’ la celebrazione annuale cristiana della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù; rappresenta un fenomeno socio-culturale, tutti i cittadini partecipano, ma attira anche un gran numero di turisti.
Ogni città dell’Andalusia vive questo periodo in modo personale, non vi è una celebrazione più bella dell’altra.

Se siete in zona potete assistere a questa festa a Siviglia, Granada, Malaga e in tante altre città.
Vi troverete davanti ad un corteo di penitenti che portano candele e croci, vestiti con tradizionali abiti, tuniche, mantelli e con un grande cappuccio appuntito; ogni singola città ha diverse confraternite che sfilano.
I festeggiamenti di Siviglia però sembrano essere quelli più conosciuti, le confraternite portano in processione statue raffiguranti Cristo chiamata i “Misteri” e una raffigurante la Madonna chiamata Palio.
Io ricordo proprio quest’ultima, un’immensa statua adornata e completamente ricoperta di fiori.
Il tragitto classico della statua è dalla chiesa di appartenenza alla Cattedrale cittadina e viceversa.
E’ un momento veramente mistico, di profonda fede, da non perdersi assolutamente se si è in zona in questo periodo.
Non fatevi spaventare dalle “uniformi” indossate, è uno degli eventi più folkloristici dell’anno.
Buon viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Carnevali di mezza Quaresima

Cari amici, come promesso vi parlerò dei Carnevali di Mezza Quaresima.
Il carnevale tradizionale logicamente termina con il martedì grasso, 40 giorni dopo il quale si festeggia la Santa Pasqua.
Queste celebrazioni invece si svolgono proprio al centro di questo periodo di attesa e per questo motivo si chiamano i Carnevali di Mezza Quaresima.
Nelle Marche, a Lucrezia e a Cartoceto sono ormai appuntamenti storici, che si ripetono da diversi anni.

Lo svolgimento è identico a quello di qualsiasi carnevale, carri e maschere sfileranno per le vie del paese, ma il tanto atteso getto sarà solamente di cioccolato!
Migliaia di uova di Pasqua verranno lanciate dai carri insieme a quintali di cioccolatini.
L’ingresso è a pagamento e il biglietto costa 2,50 €, ma state tranquilli che vi rifarete con tutte le uova che porterete a casa.
Vi verrà inoltre rilasciato un biglietto della lotteria per partecipare all’estrazione  di un maxi uovo da 7 kg, olio e vino della zona.
Insomma se siete fanatici del carnevale, se amate il cioccolato, se volete trascorrere una giornata all’insegna dell’allegria o se amate mascherarvi non vi resta che recarvi ai Carnevali di mezza quaresima!
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.