Asia

Una settimana in Cina!

Ciao amici, è arrivato il momento di andare oltre al weekend, è ora di affrontare un viaggio più impegnativo: UNA SETTIMANA IN CINA!
Obiettivamente il tempo è davvero poco, ma vi assicuro che è sufficiente per assaporare il paese e le sue attrazioni principali.
E’ difficile darvi troppi dettagli, il racconto sarebbe troppo lungo e potrebbe risultare noioso, quindi mi limiterò a darvi le informazioni principali.
Sono partita da Milano e dopo poco più di 10 ore di volo sono atterrata a  Beijing (Pechino) volando con Air China.
Avendo a disposizione metà giornata, dopo aver fatto il check-in in hotel  non ho perso tempo e sono andata alla scoperta della città vecchia su uno strano mezzo di trasporto:il risciò!

In questo modo ho potuto ammirare da vicino gli Hudong, ossia i più antichi quartieri della città, assaporando uno scorcio di vita quotidiana dei pechinesi.Il tour si è svolto tra i piccoli vicoli della città vecchia, fino a costeggiare il fiume, sulle sponde del quale sono nati tantissimi locali frequentati soprattutto la sera.
Dal clima del passato ho fatto un balzo di migliaia di anni fino ad arrivare davanti allo Stadio Nazionale di Pechino, situato nel Parco Olimpico di Pechino, che con la sua forma particolare, grazie alla quale viene soprannominato Nido d’uccello, ha ospitato le cerimonie di apertura e di chiusura e alcune gare di diverse discipline dei Giochi della XXIX olimpiade.Proprio di fronte si può ammirare il Cubo d’Acqua,così chiamato perché assomiglia ad un’enorme goccia d’acqua, ossia la piscina nella quale si sono sfidati atleti di tutto il mondo.

Vi consiglio la visita in orari serali, così da poter ammirare la maestosità dell’edificio, magari da una terrazza degli hotel/ristoranti vicini.
Il giorno successivo è stato interamente dedicato alla visita della parte storica della città, iniziando dalla Piazza Tienanmen con il Mausoleo di Mao, un tempo cancello della “Città Proibita“.

Qui ventiquattro imperatori cinesi trascorsero la loro esistenza tra guerre ed intrighi, imperatrici e concubine. La città Proibita è il palazzo imperiale meglio conservato della Cina e rappresenta l’essenza e il culmine dell’architettura cinese tradizionale. E’ difficile spiegare a parole le sensazioni provate al suo interno!

Nel pomeriggio invece ho visitato il Tempio del Cielo, un complesso di edifici taoisti che fu costruito originariamente nel 1420, ed era un luogo sacro in cui gli Imperatori Ming e Qing officiavano il culto del Cielo tre volte l’anno.

Dopo essermi immersa completamente nel passato, per ritornare ai giorni nostri, la sera sono andata al The Place, una strada coperta da un enorme schermo led.
Ed ecco arrivato il giorno che attendevo con ansia, la visita ad una delle sette meraviglie del mondo, l’unica opera creata dall’uomo visibile dalla Luna: La Grande Muraglia!
E’ definita anche “muro dei 10.000 Li” ed è una delle più grandi opere di ingegneria della storia dell’umanità; la sua realizzazione risale a 2.500 anni fa ed è rimasta per secoli il simbolo dell’impenetrabilità della Cina.

Percorrendo anche solo un piccolo tratto del grande muro, ovunque vi giriate troverete km e km di muraglia a perdita d’occhio…è una sensazione difficile da spiegare!
Il pomeriggio invece si potrebbe trascorrere aggirandosi nel centro di Pechino, facendo shopping in uno dei tanti moll o percorrendo le viette strette intrise di qualsiasi tipo di odore…fino ad arrivare alle bancarelle di insetti: dagli scorpioni, alle cavallette,dalle larve a piccoli pesci, dove i più coraggiosi possono assaggiare  queste “prelibatezze” fritte!

Dovendo ottimizzare al meglio i tempi, il giorno successivo ho preso un volo interno per arrivare a Xi’an e visitare il suo celeberrimo Esercito di Terracotta, formato da 8.000 guerrieri (anche se il numero non è esatto visto che ci sono ancora scavi in atto) vestiti con corazze in pietra e dotati di armi per sorvegliare la tomba del primo imperatore cinese Qin Shi Huang.
Non si trova una statua uguale ad un’altra, tutte si differenziano anche per un minimo particolare e ne sono state riportate alla  luce solo alcune. Vi consiglio di prendervi una guida locale che vi possa spiegare nei minimi dettagli tutta la magnifica storia celata dietro questo esercito, io ne sono rimasta completamente affascinata

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Questa forse è stata la giornata più impegnativa, perché dopo la visita sono tornata di nuovo in aeroporto e mi sono imbarcata alla volta di Shanghai.
Bhe che dire, arrivare in piena notte a Shanghai ha tutto il suo fascino, già dall’aereo si possono ammirare gli enormi grattacieli illuminati…uno spettacolo unico!
Il mio consiglio è quello di pernottare in un hotel all’interno di un grattacielo, in modo tale che la vista dalla vostra finestra lasci senza fiato, sia di giorno che di notte.

Il giorno successivo ho fatto un’escursione nella parte più antica della città e ho visitato i Giardini di Yuyuan situati nel quartiere più vivace della città, che con i loro due ettari di superficie regalano scorci unici, laghetti colmi di pesci rossi, ponti, sculture… si respira una sensazione di quiete e pace assoluta.

Dopo pranzo ho vagato ancora nella parte vecchia della città, andando a scovare negozietti tipici e vicoli meno trafficati.
Il giorno seguente è stato suddiviso in una parte moderna ed in una storica; al mattino ho fatto un tour della città per ammirare le architetture all’avanguardia nello scenario di Pudong ed  una visita panoramica dell’Expo, in seguito ho potuto ammirare il Tempio del Buddha di Giada che è uno fra i pochissimi monasteri buddhisti di Shanghai ad essere ancora adibiti a culto.
Non lasciatevi intimorire dalla grandezza delle strade e dall’altezza dei palazzi che vi fanno sentire delle formichine, Shanghai è tranquillamente visitabile a piedi se suddivisa per zone, ve lo dico per esperienza personale.

Dopo aver pranzato nel quartiere francese, munita di cartina mi sono addentrata tra gli immensi grattacieli e ho scoperto cose magnifiche, giardini con fiori di loto e ninfee dove gli anziani si riuniscono per passare il pomeriggio giocando a carte o pescando,piazze con sculture che rievocano molto l’impronta comunista, palazzi strepitosi ed una via lunghissima completamente pedonale costeggiata da negozi,farmacie (non come le nostre, ma che vendono i rimedi della medicina cinese) bellissime dove una piccola visita è d’obbligo e tante spa.

Mi raccomando, dovete assolutamente provare i massaggi cinesi e la riflessologia plantare in particolar modo!
Avendo altro tempo a disposizione, merita una visita la torre della televisione e anche un giro in battello sul fiume non sarebbe male….poi come sempre, ognuno ha i suoi gusti e può sbizzarrirsi come meglio crede!
Anche se molto breve, questa visita è stata proprio intensa e si è conclusa con un volo da Shanghai a Milano….ma ne è valsa davvero la pena.
Se come me avete poco tempo, non escludete a priori un viaggio del genere….sicuramente non tornerete a casa rilassati, ma vi assicuro che tornerete arricchiti, soddisfatti e con tanta curiosità che prima o poi vi farà tornare in questa bellissima terra.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Europa

La città d’oro: Praga!

Amici viaggiatori, siete pronti per andare alla scoperta di una bellissima capitale europea?!Partiamo subito per……Praga!!
Una compagnia aerea low cost molto economica è la WizzAir, ma si trovano prezzi abbordabili anche con altre compagnie.
Come sempre più  tempo a disposizione si ha, meglio è, ma non è il mio caso quindi anche questa è stata una tappa visitata in quattro giorni.Preciso che ci sono andata a fine novembre e anche se la temperatura era parecchio rigida, l’atmosfera natalizia che si respirava nell’aria riscaldava tutto l’ambiente!
La città può essere divisa essenzialmente in 4 zone: la città Vecchia, la città Nuova, il Piccolo Quartiere ed il quartiere di Hradcany.
La maggior parte dei monumenti e degli edifici storici sorge nella città vecchia ed io inizierei la visita proprio da qui, dalla Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti) che in ogni periodo dell’anno è affollata da turisti attratti soprattutto dall’orologio astronomico che non solo indica l’ora, ma mostra anche le posizioni del sole, della luna e delle stelle, mentre in un latro quadrante si trovano i segni zodiacali e le stagioni.

Orologio astronomico

Ad ogni ora avviene la processione delle figure scolpite ed in un soggiorno è d’obbligo vederla almeno una volta.
La piazza è circondata da vivaci facciate di edifici storici e popolata dagli artisti di strada e dai caffè all’aria aperta.

Il centro assoluto è rappresentato dal monumento al teologo e riformista Jan Hus, mentre poco distante si trovano il Municipio e la Chiesa dedicata a Sana Nicola.
Vi consiglio di salire sulla torre del Municipio per gettare uno sguardo su tutta la città dall’alto.

Veduta della città dall’alto

D’obbligo è la visita alla Chiesa di San Nicola e alla Casa Municipale.
Per cambiare radicalmente i luoghi della vostra visita, dirigetevi a Josefon, il quartiere ebraico, testimonianza di una storia millenaria brutalmente interrotta dall’occupazione nazista; meraviglioso con l’antico cimitero e le varie sinagoghe. Difficile descriverlo a parole, molto meglio viverlo in prima persona. Essendo un luogo sacro, gli uomini devono coprirsi il capo sia all’interno della sinagoga sia all’interno del vecchio cimitero che comprende circa 12000 lapidi, anche se sembra che le persone sepolte lì siano molte di più.
Degne di nota sono le incisioni sul portale all’ingresso.
Sempre in zona potete visitare il convento di Sant’Agnese, un tempo minacciato dalla demolizione, è divenuto oggi una delle gallerie d’arte più importanti del paese.
Finita la visita alla città Vecchia, dirigetevi verso il simbolo per eccellenza di Praga, il Ponte Carlo con le sue sculture dei santi allineate sui parapetti. Esso non è mai stato solo un semplice passaggio sul fiume, ma era il luogo del commercio, dei tornei, delle battaglie e delle esecuzioni. E’ stato inoltre l’unico ponte per secoli, funge da collegamento tra la città Vecchia ed il Piccolo Quartiere; mentre l’attraversate non perdetevi la statua di San Giovanni Nepomuceno, le torri del ponte della città Vecchia e quella del Piccolo Quartiere e se siete un po’ superstiziosi non dimenticatevi di toccare la statua di bronzo…..quale???? Ve ne accorgerete da soli, a forza di essere toccata è diventata color oro! 🙂

Statue sul Ponte Carlo

Attraversato il ponte vi troverete nel Piccolo Quartiere. Cuore pulsante di questa zona è la Chiesa di San Nicola, un capolavoro barocco terminato nel XVIII secolo per rendere gloria alla fede cattolica; davanti ad essa si svolge la vita del Piccolo Quartiere in quanto divide a metà la piazza cittadina.
La zona è ricca di palazzi e residenze nobiliari, per questo offre straordinari scorci fotografici, sia di giorno che di notte ed è un ottimo luogo per concedersi un po’ di relax in un tipico caffè prima di affrontare la salita al Castello.
Ed eccoci arrivati nel quartiere Hradcany che si estende su una collina che domina i ponti della Moldava.

Ponti in lontananza

Il Castello è la roccaforte della nazione ceca ed è sorvegliato dalle guardie in uniforme blu. Oltrepassate quest’ultime troverete edifici e cortili ricchi di atmosfera. Da non perdere è il Vicolo D’oro e se siete appassionati del cambio della guardia, il momento migliore è a mezzogiorno.
Anche in questo quartiere avete l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda chiese, basiliche e cattedrali.
Come ultima zona resta quella della Città Nuova, cuore pulsante della vita commerciale dove si trova il museo nazionale e la Statua del Re Venceslao.
Se avete tempo potreste fare anche una gita in battello sulla Moldava o qualche escursione nei dintorni di Praga.
Per quanto riguarda il cibo, non ho nessun ristorante in particolare da consigliarvi, ma la cucina non è affatto male; se invece siete appassionati di shopping potrete trovare prodotti della tradizione tipica come cristalli, il liquore Becherovka e le porcellane.
Vi consiglio inoltre di esplorare la città senza un itinerario preciso, lasciatevi guidare dal vostro sesto senso e inoltratevi nei vicoli per poi finire magari in un tipico pub dove gustare un’ottima birra.
Dal mio punto di vista Praga è una delle capitali europee più belle d’Europa…..andateci e poi fatemi sapere cosa ne pensate!! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS:  Il suo centro storico è stato incluso nel 1992 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’ UNESCO.

Italia, Trentino

Montagna estiva: Trentino Alto Adige

Mare, mare, sempre mare….ma tra di voi ci sarà pur qualcuno che preferisce l’aria fresca e il verde alla calura e all’azzurro!!! Bene, allora questo articolo è proprio per voi, e per tutti gli altri viaggiatori, visto che un po’ di montagna fa bene a tutti.
Premetto che non sono esperta di alte quote, ma vi racconto il weekend che ho trascorso.
Direzione Trentino Alto Adige, provincia di Bolzano, nello specifico Corvara e Badia.
Il mio week end montano si è svolto a metà settembre, ma è fattibile durante tutta la stagione estiva. Ero con un gruppo di amici e un’amica proprio del posto che ci ha organizzato tutto alla perfezione.
Pernottavamo in un bellissimo hotel a Badia, da dove siamo partiti il primo giorno, abbiamo preso gli impianti di risalita e dopo aver camminato abbastanza abbiamo raggiunto il rifugio Gardenacia, che sarebbe diventato la “nostra casa” per la notte.

Diciamo che abbiamo preso le cose un po’ con calma, ci siamo concessi una mezz’oretta di riposo, ci siamo liberati del peso in eccesso( zaini con le cose per la notte) e dopo un piccolo aiutino, equivalente ad un bicchierino di ottima grappa siamo ripartiti in marcia alla scoperta di un meraviglioso paesaggio.
Il panorama che ci si apriva davanti era veramente magnifico, cime di montagne innevate, pascoli verde acceso, boschi…insomma solo noi e l’immensità della natura.
Strada facendo abbiamo incontrato mucche, pecore, meravigliose stelle alpine e qualche altro gruppo di escursionisti, ma poi finalmente l’abbiamo visto, eravamo tutti d’accordo….era il posto giusto per fermarsi a pranzare finalmente! Pranzo al sacco, panini e bibite dissetanti e la giornata è cambiata totalmente! 🙂
Dopo la sosta ci aspettavano altre ore di cammino e una volta arrivati vicino al rifugio abbiamo avuto la fortuna di vedere una famigliola di marmotte con i loro musetti simpatici!
La scusa di aver bruciato tante energie era sempre buona, quindi di nuovo a spizzicare per l’aperitivo.
Doccia, relax ed è arrivata l’ora della cena, composta da deliziosi piatti della tradizione trentina come i canederli e  il keiserschmarren. Considerando che eravamo praticamente in mezzo al nulla a 2050 m sul livello del mare, la nostra serata ha rispettato totalmente i ritmi e le usanze montane: partita a carte e a letto presto! Brrrrrr… se ci ripenso mi vengono i brividi dal freddo! Per la notte portatevi indumenti parecchio pesanti.
La mattina è ricominciato il nostro cammino e percorrendo altri sentieri e prendendo poi gli impianti abbiamo raggiunto una chiesa arroccata…e di nuovo a mangiare! Abbiamo preso più kg in due giorni che in una stagione intera! 🙂
Nella strada del ritorno abbiamo incontrato anche un gruppo a cavallo e una festa di paese.
La sera abbiamo pernottato di nuovo nell’hotel della prima sera  e il mattino, dopo una ricca e squisita colazione ci siamo rimessi sulla strada di casa.
Il tempo a nostra disposizione è stato poco, ma i paesaggi sono magnifici e anche solo un paio di giorni possono bastare per staccare la spina dalla quotidianità.
Logicamente se avete altro tempo a disposizione, oltre a poter percorrere altri sentieri, potete visitare i paesi di Corvara e di Badia o rilassarvi in un centro benessere.
Come si suol dire:anche se poco, è meglio di niente!
Al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.

Italia

La Gola del Furlo: alla scoperta dell’entroterra pesarese

Oggi vi farò trascorrere una rinfrescante giornata estiva lontano dal mare… andiamo alla Gola del Furlo!
Il passo del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia che costeggia il fiume Candigliano, formatasi fra il monte Pietralata ed il monte Paganuccio. Ci troviamo nella provincia di Pesaro-Urbino, sulla strada verso Roma, l’Umbria e la Toscana.
Il panorama è davvero meraviglioso, se scegliete di percorrere la vecchia strada vi ritroverete proprio a ridosso delle azzurre/verdi acque del fiume, alzando gli occhi al cielo invece, se sarete fortunati, potrete avvistare le aquile che vivono nella gola e nidificano proprio sulla parete rocciosa.
Questa zona è trafficata veramente da tantissimi anni, come personaggi storici si ricordano i romani, Vespasiano, gli Ostrogoti, i Longobardi e Benito Mussolini.

Quest’ultimo infatti attraversava spesso la gola nei suoi spostamenti tra Roma ed il nord Italia e negli anni 30 la guardia forestale locale, riprodusse sulle pendici del monte Pietralata il profilo del duce; il monumento fu minato e distrutto dai partigiani durante la guerra ed oggi è soltanto parzialmente riconoscibile. Per avere ulteriori dettagli potete rivolgervi al punto IAT della zona, o visitare lo storico bar dove alloggiava Mussolini: è ancora visitabile la sua stanza.
La gola è attraversata da 2 gallerie, vicino alle quali sorge la diga (anche questa visitabile).

Cosa fare alla Gola del Furlo

La zona offre tantissime possibilità di svago,passeggiate e trekking sui monti, escursioni a cavallo, pesca e bagni nelle acque del fiume e visto l’enorme prato, si presta molto per pic-nic e pranzi all’aperto. Lungo la strada sono presenti diversi baretti in cui gustare panini, piadine o carne alla brace.
Ma io vi avevo promesso una giornata rinfrescante, quindi dirigiamoci verso Cagli, dove sono presenti le cascatelle ed il fiume.
Qui è normale amministrazione, soprattutto per i residenti in zona, venire a trascorrere una giornata al fiume al posto di partire per il mare.

Ci sono diverse zone in cui fermarsi, non sono segnalate, ma sono facilmente riconoscibili visto l’alto numero di macchine posteggiate sul ciglio della strada. Bisogna scendere attraversando sentieri non proprio piani e si arriva proprio sul fiume. L’acqua è fresca, ma è di una limpidezza unica; ci sono poi dei punti da cui poter fare anche dei tuffi. Diciamo che più a contatto con la natura di così, non si può!
Se invece avete intenzione di rimanere in zona più a lungo, potrete visitare ed ammirare altri paesini e altre meraviglie del posto.
Poco distante si trova Acqualagna, famosa in tutto il mondo per il suo pregiatissimo tartufo, il borgo di Urbania, veramente carino, famoso per la festa della befana e per la produzione di ceramiche e maioliche; qui è presente la Chiesa dei Morti, con 18 mummie naturali del Medioevo e del rinascimento esposte dietro l’altare. Altro comune nella zona è quello di Apecchio, da non perdere la visita al mappamondo della pace, che è entrato anche nel Guinnes dei primati. Si tratta di un globo capace di imitare la rotazione terrestre, realizzato in legno da un artigiano locale e suddiviso su tre piani. Per le sue eccezionali dimensioni può contenere fino a 600 persone; è veramente imperdibile!
Poco distante si trova Piobbico, famoso per il Castello dei Brancaleone e per il territorio circostante disseminato di rocche, castelli ed eremi parzialmente ridotti in ruderi.
Una curiosità legata a questo borgo è il Club dei brutti, ossia un’organizzazione internazionale fondata nel 1879 che oggi conta circa 30.000 iscritti ed ha 25 sedi sparse nel mondo, ma nacque proprio qui.
La nascita del club era motivata dall’esigenza di maritare le zitelle del paese, mentre negli ultimi anni lo scopo è quello di sminuire il culto della bellezza e dell’apparenza per ristabilire un giusto equilibrio dei valori sociali.
Se andate a Piobbico quindi, potrete rientrare a casa con la tessera di socio del Club dei brutti!!! 🙂
Come ultime zone limitrofe, ma non per questo meno importanti potrete visitare Sant’Angelo in Vado, Urbino, Fossombrone e Fermignano.
L’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino è veramente ricco di tesori, che aspettate?! E’ ora di visitarlo!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: La Gola del Furlo fa parte della Riserva Naturale Statale.
PPS: un ottimo posto per gustare buonissime bruschette o carne prelibata è il bar/bruschetteria Gostoli, località Furlo.
PPPS: tutta la zona è ottima per gli appassionati di moto, la strada è eccezionale!

Italia, Toscana

Le spiagge della Maremma Toscana

Ciao amici, avete mai deciso di trascorrere qualche giorno in un posto solamente perché siete stati portati proprio lì per altre cause e così avete deciso di approfittarne?!
Io ho appena trascorso tre giorni in Maremma Toscana, in provincia di Grosseto; il motivo della mia visita era legato ad un concerto che si teneva in una grande festa nella zona, la FestAmbiente che viene ripetuta da diversi anni e oltre a proporre concerti di artisti di un certo calibro, è provvista di stand gastronomici e stand legati all’abbigliamento, tutto rigorosamente nel rispetto dell’ambiente.
Il prezzo,considerando il fatto che poi si ha la possibilità di assistere ad un concerto è veramente basso, 8,00 €  se si entra prima delle 20:00, 12,00 € se si entra dopo delle 20:00 e un super sconto per 3 ingressi a 20,00 €.
Come avrete capito mi sono spinta in questa terra a causa di un concerto, e dato che ero lì, perché non approfittarne?!

Togliendo il primo giorno che era impegnato, i miei giorni a disposizione erano due, così ho pernottato in un hotel nel centro di Grosseto e poi mi sono spostata verso il mare, visto che le distanze sono brevi.
Il primo giorno sono andata nella spiaggia delle Rocchette, distante 7 km da Castiglione della Pescaia; si tratta di una lunga spiaggia che si estende ai piedi di un promontorio sul quale è arroccato un castello.
L’acqua è limpida ed è una meta frequentata anche da famiglie in quanto il fondale degrada lievemente e la sabbia è fine. Si tratta di spiaggia libera, anche se ogni tanto si alternano stabilimenti balneari, bar e ristoranti.
Fuori dall’ingresso si trova un ampio parcheggio a pagamento in cui potrete lasciare l’auto per tutta la durata della vostra permanenza; si trova inoltre un piccolo chiosco che vende frutta freschissima ed economica, ottima da portare in spiaggia o da assaporare prima di ripartire.
La sera sono andata a cena in un posto che consiglio veramente a tutti, il ristorante è un ristorante rurale, si chiama Gli Attortellati e si trova a Marina di Grosseto. La caratteristica principale è quella di essere un ristorante a metri 0, tutto viene prodotto nell’azienda agricola di famiglia e si cena principalmente all’aperto, direttamente nel giardino/aia; si mangia rigorosamente pasta fatta in casa a vista, ovvero entrando nel locale vedrete con i vostri occhi stendere la pasta che poi diventerà il tipico tortello maremmano ripieno di ricotta e bietola.
Un’altra particolarità è questa: la prima persona che prenota per un determinato giorno decide il menù che sarà lo stesso per tutti; giusto per farvi venire un certo languorino vi dico cosa è capitato a me: antipasti di affettati e formaggi toscani con melone, cotiche, vellutata di ceci, insalata di farro, tortelli con ricotta e bietola, capretto, patate arrosto e dolce della casa. Vi garantisco che non uscirete affamati da questo locale!!!
Il giorno seguente ho optato per una spiaggia più selvaggia, la spiaggia di Alberese che si trova all’interno del Parco Naturale della Maremma. E’ presente un parcheggio molto piccolo, che si riempie molto velocemente e se non volete perdere del tempo in coda con la macchina aspettando di entrare, vi consiglio di fare come ho fatto io, andate al paese di Alberese, parcheggiate in un ampio parcheggio gratuito e prendere la navetta che con in costo di 1,50 € vi porta alla spiaggia e vi riporta alla macchina; altrimenti c’è la possibilità di noleggiare una bici e farsi circa 9 km all’interno del parco. Ci sono dei piccoli chioschi che vendono gelati e cibo da strada, se volete vi portate il pranzo al sacco, altrimenti prendete qualcosa lì.
Come detto  in precedenza, la particolarità di questa spiaggia è quella di essere parecchio selvaggia, troverete disseminati parecchi tronchi con i quali poter fare delle capanne per proteggervi dal sole e  non troverete nessuno stabilimento balneare. La sabbia è scura e l’acqua è proprio freschina…..una spiaggia molto bella nella quale si percepisce il contatto con la natura.
I giorni a mia disposizione sono finiti, ma da lì potreste fare escursioni sia all’isola del Giglio che all’isola d’Elba, andare a punta Ala e al parco dell’argentario….se invece non volete fare solo mar, basta addentrarsi un po’ e scoprire le meraviglie della Maremma come ad esempio le città etrusche di Populonia e Vetulonia…c’è tantissimo da fare, che aspettate??!!!Partite!!
AL prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Calabria, Italia

Tropea e le isole Eolie: le spiagge più belle

In questi giorni non vorremmo altro che essere al mare….se non avete ancora deciso la vostra destinazione, che ne dite della Calabria e di Tropea più precisamente?!

Vista notturna di Tropea

Vista notturna di Tropea

In aereo si atterra su Vibo Valentia e poi come sempre si può noleggiare un’auto per essere più autonomi e senza vincoli. Se invece vi spostate in auto, il problema è già risolto all’origine. Tropea è un paese tutt’uno con il mare, infatti è a picco sul mare e affacciandosi da uno dei tanti belvedere del paese, sembra quasi di toccare il mare con un dito. Nel tempo si è aggiudicata infatti l’appellativo di “Perla del Tirreno“, per le sue acque limpide, spiagge bianchissime e fondali stupendi ricchi di flora e fauna; grazie a queste caratteristiche attira un flusso vacanziero sia italiano che straniero. Da vivere sicuramente anche la sera, cenando in un tipico ristorantino e poi scoprendo le varie vie ricche di turisti, facendo una bella passeggiata. Degno di nota sicuramente è anche un aperitivo all’ora del tramonto, su uno dei tanti balconi della città, ammirando il panorama mozzafiato.
Ma parliamo di spiagge, visto che la zona è proprio famosa per queste.
Proprio a Tropea potete trovarne diverse, una più bella dell’altra, ma spostandosi un po’, non sono da meno la spiaggia di Pizzo Calabro e quella di Capo Vaticano. Imperdibili dal mio punto di vista sono la Baia di Riaci con un grande scoglio che emerge dalle acque e Zambrone. Si trovano sia aree attrezzate con ombrelloni e lettini, sia zone di spiaggia libera.

Mare di Tropea

Mare di Tropea

Un’intera giornata invece l’ho dedicata alla gita alle isole Eolie; mi sono affidata ad una delle tante compagnie che propongono escursioni giornaliere, perchè avendo poco tempo a disposizione, in questo modo sono riuscita a vederne diverse, anche se in una solo giornata non si riusciva a scendere in tutte.
Io sono partita dal porto di Capo Vaticano e ci siamo spinti inizialmente fino alla più lontana ( in base al giro previsto) e cioè all’isola di Vulcano. Qui si trova una “Pozza di fanghi” per cure idrotermali: dopo aver pagato il biglietto ed aver lasciato i propri effetti personali a lato, ci si immerge nella pozza dove la temperatura è abbastanza alta ed oltre a fare un normalissimo bagno, ci si cosparge il corpo di fango per poi dirigersi in alcune piccole fessure da cui fuoriescono i “gas”. Mi raccomando, ricordatevi di tenere sempre le ciabatte con voi, altrimenti negli spostamenti potreste ustionarvi i piedi. E’ molto importante inoltre non prolungare i tempi oltre quelli consigliati ( circa 20 minuti).

Pozza di fanghi di Vulcano

Pozza di fanghi di Vulcano

“La Pozza di Fanghi” è alimentata ininterrottamente da emissioni di vapori sulfurei che mineralizzano l’acqua salmastra. Una volta finito il “trattamento” arriva il momento della doccia e poi volendo si può raggiungere una piccola zona con acqua marina dove sono presenti sempre emissioni di vapori sulfurei, che creano una specie di idromassaggio naturale. Devo informarvi però che se avete un naso delicato e non sopportate gli odori forti, questo posto non fa assolutamente per voi perchè si respira un odore di zolfo fortissimo. Continuando la scoperta dell’isola si arriva ad una spiaggia di sabbia nera, suggestiva proprio perchè diversa dal solito.
La tappa successiva è stata l’isola di Lipari, la maggiore dell’arcipelago delle Eolie. Anche qui tappa bagno, pausa pranzo e piccolo giro turistico tra le stradine in salita.
Una volta risaliti in barca abbiamo raggiunto Stromboli, abbiamo prima ammirato il lato della Sciara di fuoco dalla barca e siamo poi scesi sull’altro lato dell’isola e anche qui ci siamo concessi un bel bagno.

Sciara di fuoco di Stromboli

Sciara di fuoco di Stromboli

Logicamente i colori non sono eccezionali visto la loro origine vulcanica, ma queste isole sono comunque molto belle da vedere.
Come sempre il mio tempo a disposizione era poco, e con l’escursione in barca è finita la mia mini-vacanza.
Prima di salutarvi però, vi devo assolutamente consigliare di andare a cena in qualche agriturismo locale, non sulla costa ma leggermente più all’interno…la cucina calabrese è eccezionale. E non dimentichiamoci poi della prelibata cipolla di Tropea!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Sicilia

Tra le bellezze ed i sapori della Sicilia

Siete mai stati nell’incantevole isola siciliana?! La terra sicula offre tante di quelle bellezze che il consiglio che vi do, se vi è possibile, è quello di visitarla dividendola in zone. Io vi porterò alla scoperta del trapanese, fino ad arrivare anche a Palermo. Questa volta ho fatto le cose con un po’ più di calma e mi sono concessa ben 5 giorni alla fine di Settembre, quando ancora il clima è ottimo ma non si trovano i grandi gruppi di turisti.
Atterrando su Trapani, abbiamo ritirato la nostra macchina a noleggio e ci siamo diretti all’albergo in provincia di Trapani.
Il primo giorno il tempo non è stato molto bello, così abbiamo deciso di visitare le rovine di Segesta.

Le rovine della città si trovano sulla cima del Monte Barbaro a 305 m sul livello del mare, infatti la città era protetta da ripidi pendii su più lati e da mura sul pendio verso il mare; da qui si ha un’ottima vista verso il Golfo di Castellamare. Tra le rovine, hanno maggiore importanza il Tempio dorico, insolitamente ancora ben conservato ed il teatro greco. E’ una visita molto interessante, ma vi consiglio di portarvi cappellino da sole, crema solare e acqua in quanto le rovine sono sparse e si ha la necessità di fare diversa strada.
Altro sito archeologico simile è quello di Selinunte: le due città furono in eterno conflitto.
Scendendo verso sud-ovest siamo arrivati fino a Marsala, dove oltre ad assaggiare l’omonimo vino abbiamo ripercorso le tappe di Garibaldi che sbarcò proprio qui, visitando anche il museo a lui dedicato.
Il giorno successivo siamo andati alla scoperta della famosa ed affascinante Erice, il cui centro cittadino è composto da 512 abitanti ed è posto sull’omonimo Monte Erice.
Il nome Erice deriva da Erix, un personaggio mitologico; questo comune viene citato anche da Virgilio nell’Eneide.
Una passeggiata tra le viette strette ed in salita non potete proprio non farla, si respira proprio un’aria mitologica, molte volte infatti il monte è avvolto da una coltre di nebbia. Merita una visita anche la chiesa e dovete assolutamente assaggiare le paste della pasticceria del centro; all’ora del tramonto forse è il momento migliore per ammirare il panorama sottostante.
Come anticipato in precedenza ci siamo spinti fino a Palermo, visitando lo storico mercato di Ballarò ed il magnifico Teatro Massimo Vittorio Emanuele, il più grande edificio lirico d’Italia.
Ed eccoci arrivati alla descrizione delle spiagge: imperdibili sicuramente sono la spiaggia di San Vito lo Capo e la Riserva Naturale dello Zingaro; per raggiungere quest’ultima dovrete percorrere un po’ di strada a piedi, ma la meraviglia che vi troverete davanti al vostro arrivo ripagherà la fatica.

Un intero giorno ( se non due) va dedicato alla scoperta della fantastica isola di Favignana; i traghetti partono frequentemente ed una volta arrivati là, potrete noleggiare un motorino per raggiungere tutte le spiagge e le calette di vostro gradimento. A Cala Azzurra ad esempio. l’acqua è così limpida e cristallina che sembra di essere in un’isola tropicale.

Ritornando verso Trapani, se siete curiosi di scoprire più da vicino le tradizioni e di conseguenza le professioni locali, potete fare una visita alle saline...sembra di essere catapultati in un altro mondo, vi troverete infatti tra “montagne bianche”, ovvero sale essiccato e mulini a vento con grandi pale.
Molto spesso lungo la strada potrete imbattervi anche in vecchie tonnare in disuso.

Per quanto riguarda la cucina qui c’è veramente l’imbarazzo della scelta, dai fantastici dolci come la cassata agli arancini, dall’ottimo pesce al prelibato cous cous ( se ci andate a settembre troverete anche il festival del cous cous) e non dimentichiamoci le fantastiche granite, servite con la loro tipica brioche (brioscia).
Buona Sicilia a tutti.
Viaggiatrice seriale.

Europa

Una vacanza da imperatori: Vienna!

Ciao amici, vi piacciono i castelli e le residenze imperiali?! Quante volte passeggiando in un giardino di un palazzo avete fantasticato e vi siete chiesti :” e se fossi stato/a io il principe/a?!” Bene, oggi andiamo alla scoperta della città di Vienna e vi assicuro che qui troverete pane per i vostri denti!
Come sempre ho optato per un volo low cost e con la mia ormai affezionata Ryan Air sono atterrata a Bratislava e da qui con un autobus ho raggiunto la capitale asburgica.
In tre giorni si riesce a visitare parecchio, ma logicamente più tempo avete più fate le cose con calma.
La mia prima tappa è stata in pieno centro storico, la Stephansdom (la cattedrale di Santo Stefano) e devo dire che sono partita proprio alla grande. E’ una costruzione bellissima, completamente in stile gotico e romanico; dalla sua prima costruzione subì diverse modifiche, ma rappresenta il simbolo  di Vienna ed è anche il più grande monumento gotico austriaco. Al suo interno c’è la possibilità di visitare le catacombe e in certi orari di salire sul vecchio campanile gugliato da dove si ha una vista unica sulla città.
Essendo in pieno centro storico, nel cuore della Innere Stradt, bastano pochi passi e si arriva alla casa natale del genio della musica Wolfang Amadeus Mozart, dove compose “Le nozze di Figaro”.
La figura del noto compositore è molto presente nella capitale, troverete diversi negozi di musica e una catena di cioccolaterie con la sua immagine come marchio; famose sono infatti “Le palle di Mozart“, cioccolatini ripieni al pistacchio.

Girando per il centro vi troverete ad oltrepassare la piazza principale (Graben), elegante isola pedonale con lussuosi negozi e incontrerete diverse chiese, da quella italiana a quella scozzese.
La tradizione pasticcera è molto importante in Austria, vi suggerisco quindi di fare merenda in una delle ottime pasticcerie del centro, molto rinomata tra le altre è Il Cafè Central.
In un’altra piazza della città (Hoher Markt), sopra un arco potrete ammirare un grande orologio meccanico a carillon, che allo scoccare di ogni ora mostra un diverso personaggio della storia austriaca, mentre a mezzogiorno fa uscire tutte le figure che lo compongono.
Diciamo che girare anche senza meta per il centro storico è un piacere per gli occhi, ogni palazzo rievoca tempi lontani.

Un passaggio, anche se veloce è doveroso davanti ad uno dei più importanti teatri lirici del mondo: Staatsoper.
Ma adesso è arrivato il momento di avvicinarci al mondo regale.
La Hofburg è il palazzo imperiale degli Asburgo; il complesso di immenso valore storico e culturale è formato da palazzi e cortili di diverse epoche. La visita è molto interessante, ma per i meno patiti può risultare un po’ lunga in quanto spazia dagli appartamenti imperiali alle argenterie di corte, dalla cappella del palazzo al tesoro imperiale. Gli appartamenti rappresentano una delle maggiori attrazioni, al loro interno si trova il Sissi-Museum dedicato interamente alla vita ed al mito dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio conosciuta con il nome di Sissi. Vanto del palazzo è tutt’oggi la scuola di equitazione spagnola che allena e seleziona bianchi cavalli che compiono esibizioni a  tempo di musiche barocche attraendo così tantissime persone.
I giardini Burgganten e Volksgarten rappresentano a mio avviso un’attrazione da non perdere: un giardino pubblico al centro del quale padroneggia un meraviglioso roseto; al suo interno sorge  anche il Tempio di Teseo e si innalzano diverse statue raffiguranti personaggi illustri.
Fuori dal centro storico nel corso degli anni venne creato il Ring, un ampio anello di viali che nacque dopo la demolizione delle fortificazioni medievali. Qui sono presenti tantissimi musei ed il parlamento che merita una visita; si tratta di un edificio in stile neoclassico che ricorda un tempio. Un’altra zona dopo il Ring ospita diverse attrattive più moderne se vogliamo dire; il Prater può essere identificato come un polmone verde della città dove le persone si riversano nel tempo libero, qui se non soffrite di vertigini potreste fare un giro sulla ruota panoramica o approfittare degli impianti sportivi poco distanti. Sempre per chi non soffre di vertigini è imperdibile una visita alla torre della televisione, sulla quale si può salire con l’ascensore fino a 170 m.
Ritornando all’atmosfera fiabesca non si può non citare il Belvedere. Si tratta della residenza principesca costituita da due palazzi contrapposti: il belvedere inferiore adibito a residenza ed il belvedere superiore adibito a padiglione per le feste. Le due zone sono collegate tra loro da un immenso giardino alla francese…passeggiando qui vi sembrerà di essere tornati all’epoca di Sissi.

La visita agli appartamenti è parecchio suggestiva, non ha nulla di meno del Palazzo Reale.
La mia visita a Vienna è finita qui, ma prima di rientrare a casa sono tornata a Bratislava per prendere l’aereo e ne ho approfittato per fare una veloce visita della città….sono rimasta sicuramente colpita dai colori pastello delle case.
Questa volta però come mezzo di trasporto non ho scelto l’autobus ma giusto per non farmi mancare niente mi sono fatta una mini crociera sul Danubio.
Adesso è realmente finito il mio viaggio…a presto,
Viaggiatrice seriale.

PS: a Vienna una sera dovete assolutamente cenare in un ristorante in centro dove propongono delle cotolette di dimensioni pazzesche.

Feste e Sagre in Italia

Sagre, manifestazioni e prodotti tipici delle Marche e dell’Emilia Romagna

Ciao viaggiatori, visto che questi giorni mi sono soffermata sulla regione delle Marche, vorrei concludere il tutto illustrandovi alcune sagre/manifestazioni presenti nel territorio, soprattutto nei mesi estivi…così se decidete di trascorrere le vostre ferie qui, vi do qualche spunto per la serata.
A Santa Maria dell’Arzilla, in provincia di Pesaro, la prima settimana di agosto si svolge la Fiera degli Orci con terrecotte e ceramiche raku, con ingresso libero; è una fiera tradizionale o forse anche una sagra dal momento che anticamente si svolgeva il 15 di agosto presso un santuario storicamente frequentato dalle processioni.
Un evento imperdibile proprio nella città di Pesaro è il Rossini Opera Festival (Rof) che di solito ha luogo nel mese di agosto.
Questa manifestazione ha come scopo il recupero e lo studio del patrimonio musicale legato al nome del compositore nato proprio nella provincia marchigiana ( 1792-1868) riproponendo ogni anno una sua opera interpretata da professionisti di fama internazionale. Il tutto ha luogo nell’omonimo teatro cittadino non lontano dal quale è visitabile anche la casa dove nacque e visse Gioacchino Rossini, oggi divenuta un museo. E’ stata dedicata anche una pizza al compositore chiamata appunto rossini… può sembrare un po’ troppo azzardata con uova sode e maionese su una base margherita, ma dovete assolutamente provarla, vi ricrederete.

Teatro Rossini di Pesaro

Non lontano da Pesaro si trova la città di Fano molto famosa per il suo antico carnevale; nel mese di febbraio potrete assistere alla sfilata dei carri allegorici con lancio di dolciumi per le strade cittadine. Una tradizione culinaria invece è il brodetto di pesce; quest’anno il festival del brodetto sarà dal 12 al 15 di settembre.
Molte discussioni sono state fatte sulla vera ricetta del brodetto, comunque gli ingredienti base necessari sono olio di oliva, aglio o cipolla, aceto o vino, pepe o peperoncino, pomodori o conserva di pomodori e logicamente una grande varietà di prodotti ittici…non vi resta che provarlo!
Un paese nelle vicinanze di Fano, chiamato Corinaldo si anima completamente il giorno di halloween, che pur non essendo una festa nazionale, viene festeggiata alla grande.
Ad Urbino, bellissima città tutta da esplorare, la 1° domenica di settembre si svolge la festa degli aquiloni…qui il prodotto tipico è la casciotta d’Urbino.
Nel paese di Pennabilli (provincia di Rimini) si svolge invece ogni anno la festa degli artisti in piazza (indicativamente nel mese di giugno), una manifestazione divenuta ormai una fra le più famose nel settore con una sessantina di compagnie internazionali con circa 200 artisti (almeno nell’edizione 2013).
Nel paese di Mondaino, in provincia di Rimini ogni anno si tiene  “Il palio del  daino”, dove tutto il paese ritorna al medioevo. Quest’anno si terrà dal 22 al 25 agosto. Si tratta di una festa medievale nel territorio, che offre la possibilità di acquistare manufatti curiosi e ben costruiti, tipo riproduzioni di armi in legno e cesti.
Il prodotto tipico del borgo è il formaggio messo a maturare ed a insaporirsi in antiche fosse granarie. Tutto il paese, sia in clima di festa che non, merita una visita.
Alla Rocca di Gradara, nei mesi di luglio o agosto si svolge una rievocazione storica chiamata “l’Assedio al Castello” dove figuranti vestiti con abiti d’epoca inscenano un vero e proprio assalto al castello. Una delle serate è poi arricchita da splendidi fuochi d’artificio.
Spostandoci verso le basse Marche non si può non citare il Summer Jamboree (3-11 agosto) nella città di Senigallia (AN).

Auto al summer Jamboree di Senigallia

Si tratta di un Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40-’50 con bancarelle che vendono vestiti dell’epoca, persone vestite proprio come allora, un barbiere che taglia al momento i capelli come a quei tempi e tanti concerti e spettacoli musicali, il tutto all’interno della rocca della città che per 8 giorni sembra essere tornata nel passato. Troverete inoltre un’esposizione di macchine americane anni ’40-’50. Vengono persone da tutto il mondo, questo è proprio un evento da non perdere.
Queste sono solamente alcune delle feste e sagre presenti sul territorio, se vi ho incuriosito almeno un pò non vi resta che venire di persona.
A presto, Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Castello di Gradara fra storia e leggenda

Buongiorno viaggiatori, oggi vi propongo una giornata alla scoperta dell’entroterra marchigiano, proprio al confine con l’Emilia Romagna. La provincia di Pesaro racchiude in sé tantissimi borghi medievali, ognuno con la propria particolarità.
Partiamo dal famoso castello di Gradara, situato su una collina proprio nella riviera marchigiana-romagnola da dove si ha un’ottima vista sul territorio circostante.

Si tratta di un  borgo medievale dominato dalla Rocca Malatestiana attorno alla quale si svilupparono tantissime vicissitudini legate alle famiglie che l’abitarono come i Malatesta, gli Sforza e i Della Rovere.
Rappresenta un modello di architettura militare con il fossato, il ponte levatoio, mura di cinta e torri merlate; ma oltre ad avere una funzione militare su anche una raffinata residenza con ambienti ampi ed affrescati.
Questo aspetto può essere ammirato attraverso una visita guidata al castello, sia all’interno che all’esterno percorrendo il muro di cinta solcato in passato solamente dalle guardie.
Il Castello di Gradara è famoso in quanto viene citato da Dante nel 5° cantico della Divina Commedia, raccontando la tragica morte degli amanti Paolo e Francesca.
E’ un intreccio di storia e leggenda secondo il quale Francesca era la sposa del padrone del castello, un certo Giangiotto famoso per le sue doti militari che lo portavano spesso  per lunghi periodi fuori casa.
La rocca era frequentata anche dal fratello di lui, Paolo, famoso invece per le sue doti amatorie e poco portato alla guerra.
Paolo e Francesca trovarono una passione in comune, la lettura e come si racconta “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”; infatti sembra che i due si lasciarono andare proprio mentre stavano leggendo il passo di un romanzo cavalleresco, in cui la regina Ginevra, sposa di re Artù, veniva baciata dal cavaliere Lancillotto.
Sembra che Giangiotto sia stato avvertito da qualcuno di corte e rientrando prima da una guerra li sorprese in flagranti e sferrò un colpo di spada contro il fratello, Francesca si mise in mezzo con il proprio corpo e con un unico colpo Giangiotto uccise i due amanti.
Inutile dire che durante la visita al castello il momento più atteso è proprio quello della scoperta della camera dove morirono i due, dove si può ammirare ancora il leggio, la botola ed un bellissimo abito.
Dopo l’affascinante scoperta di Gradara, si potrebbe optare per un bel bagno al mare; percorrendo pochi km in direzione nord infatti si arriva al caratteristico borgo di Fiorenzuola di Focara, situato all’interno del Parco naturalistico del San Bartolo che ha una delle spiagge più belle della zona.
E’ possibile raggiungerla solamente a piedi, ma nei mesi estivi è previsto anche un servizio navetta. Sempre in zona si trova anche la spiaggia della Vallugola, molto bella anche questa che offre inoltre la possibilità di mangiare in alcuni ristoranti abbastanza esclusivi, proprio a ridosso del mare.
Restando sempre in zona si trovano altri borghi caratteristici, quasi tutti con una visuale mozzafiato; sto parlando di Castel di Mezzo, Montegridolfo e Mondaino. In quasi tutti è prevista almeno una sagra paesana con prodotti e tradizioni tipiche.
Se fate una visita a Mondaino vi consiglio un posto che amo particolarmente, si chiama ” La Cantinetta del Pellegrino” ed è un’enoteca con dei prodotti veramente fantastici….oltre ai vini eccellenti non potete perdervi i taglieri di affettati e di crostini e inoltre se ci andate d’estate potrete sedervi all’esterno e contemplare il paesaggio mentre mangiate.
La zona è ricca di punti d’interesse, basta trovare un punto d’appoggio e poi l’itinerario potete sceglierlo di giorno in giorno.
Al prossimo week end,
viaggiatrice seriale.