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10 cose da fare ad Anversa

Viaggio parecchio, questo è vero ma non torno spesso in un luogo già visitato eppure mi sto girando il Belgio in luongo e in largo! 🙂
La scusa è molto semplice: avere un’amica che vive lì e trovare voli a prezzi davvero stracciati!
Dopo aver visitato Bruxelles e Bruges la prima volta, Mons la seconda volta, aver assistito ad un meraviglioso concerto a Courtrai ed essere arrivata anche a Gand….questa volta è toccato ad Anversa.
Anversa o Antwerpen è la capitale delle Fiandre ed è davvero meritevole di una visita.
A mio avviso le città belghe si assomigliano un pò tutte, poi però in ognuna trovi quella particolarità che te la rende unica.

Cosa fare ad Anversa?

Il mio tour è iniziato con una passeggiata lungo la via dei negozi, ammirando (solo dall’esterno) i negozi delle grandi firme, fino ad arrivare alla stazione centrale. Essendo in macchina non sono arrivata direttamente qui,ma dato che vale una visita l’ho inserita nell’itinerario. Costruita in stile liberty nord europeo, si presta molto bene a belle fotografie.

Subito dietro la stazione si trova il vecchio zoo.Premetto che non sono un’amante del genere- infatti non sono entrata- ma ammiratelo dall’esterno perché è uno zoo storico,che nasceva proprio a ridosso del centro storico e ha un’atmosfera davvero particolare.

La passeggiata è continuata raggiungendo il punto cardine della nostra giornata e cioè la casa-museo di Rubens. Dovete infatti sapere che il famosissimo pittore visse in questa città per diverso tempo e tutt’oggi si possono trovare molti suoi capolavori.Come sapete non sono un’amante nemmeno dei musei ma questo merita.

Pranzo fast rigorosamente a base di patatine belghe e salsiccia belga (molto simile al wurstel), tipico, economico e molto gustoso! 🙂
Andare in Belgio e non mangiare le patatine è un sacrilegio!

Il pomeriggio è proseguito con una tappa alla Piazza del Mercato Grote Markt-,davvero elegante, raffinata, suggestiva e molto bella.

I palazzi sono meravigliosi (anche se non sono originali, ma molte copie a causa del grande incendio) e al centro potrete ammirare la fontana che raffigura il legionario romano che riuscì ad uccidere il terribile gigante. Vi consiglio di leggere la leggenda davvero carina.

La tappa successiva è stato il lungo fiume e soprattutto il vecchio castello medievale che si affaccia sulle acque.Prima della grande entrata potrete ammirare  un’altra statua del gigante e leggere le diverse leggende sui pannelli laterali.
Essendo pianeggiante la zona si presta molto bene ad un bel giro in bicicletta.

Dando le spalle al fiume siamo ritornati verso il centro e per un soffio siamo riusciti ad entrare nella bellissima cattedrale della città in stile gotico, che ospita al suo interno anche opere di Rubens prima che iniziasse al funzione e chiudessero le porte.

La luce iniziava ad affievolirsi, così dopo aver ammirato qualche negozietto, ci siamo concessi una piccola pausa con annesso assaggio in una delle tante cioccolaterie: tappa immancabile!
Dovete sapere che solo qui potrete trovare sia i cioccolatini sia i biscottini a forma di mano,tutto legato alla leggenda della città che narra dell’amputazione della mano del gigante.

E così in qualche ora sono riuscita a conquistarmi un altro piccolo pezzetto di Belgio! 🙂
E mi sono fatta anche una bella foto sulla mano gigante che funge da panchina.

Se avete diverso tempo e volete visitare altro oltre a Bruxelles questa è un’ottima scelta. E’ una città davvero bella.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

La leggenda di Anversa

Lo scorso fine settimana sono stata in Belgio e una giornata l’ho dedicata alla visita di Anversa.
Letteralmente il nome della città significa “lanciare la mano”o “mano tagliata” e sembra che derivi da un’antica leggenda.
Si narra che la città fosse controllata da un terribile gigante, Druoon Antigoon  che tagliava le mani ai marinai che dovevano approdare al porto e si rifiutavano di pagare un salato pedaggio.
Un giorno un legionario romano, Silvius Brabo lo sfidò a duello e riuscì a vincere tagliando una mano all’enorme mostro e gettandola poi nel fiume Schelda.
Da questo episodio deriva il nome Hand-Werpen.

In città troverete diverse testimonianze di questa vicenda, a partire da una grande fontana con statua di un gigante con una sola mano al centro della piazza principale;la vera chicca però sono dei biscottini a forma di mano mozzata che troverete solamente in questa città e che sono davvero ottimi….non perdeteveli.
In un’altra zona invece potrete trovare una scultura di una mano mozzata ,così grande che è possibile sedersi sopra ed infine non mancano gli squisiti cioccolatini sempre a forma di mano.

Diciamo che la leggenda ha dato i suoi frutti!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Una mattinata per scoprire Gand

Il Belgio per me è uno scrigno pieno di tesori.
E’ piccolo,ma possiede tantissime bellezze…per non parlare poi della vicinanza con altri stati:in un baleno si arriva ad Amsterdam,Parigi,Londra.
Mi ritengo fortunata,una mia cara amica vive lì e ogni tanto mi fa scoprire una nuova chicca.
L’ultima volta sono andata a trovarla per il suo compleanno e anche in quell’occasione ne ho approfittato:è stata la volta di Gand.
Per praticità abbiamo raggiunto la cittadina in treno, così da arrivare subito in centro e non diventare matte per cercare il parcheggio.
Appena uscita dalla stazione credevo di aver sbagliato città e di essere in Olanda:una marea di biciclette parcheggiate attendevano i propri proprietari.

Bici parcheggiate fuori dalla stazione

Stranamente la stazione del treno non si trova in centro,così per raggiungere il fulcro della vita si può fare una bella passeggiata di circa 25 minuti o prendere un bus.
Temerarie abbiamo optato per la prima scelta e passo dopo passo siamo entrate in sintonia con Gand.
Ah, precisiamo subito che Gand e Gent sono la stessa città..cambia solo la lingua! 🙂
Diciamo che l’uggiosa mattinata di gennaio non ha proprio reso memorabile la mia visita,di sicuro con un bel sole tutto assume un altro aspetto.
Prima di raggiungere il centro storico si percorre una lunga via pedonale pienissima di negozi di tutti i gusti,giusto per iniziare con un po’ di shopping.
La mia visita non è stata dettagliata,non sono entrata in nessun museo ma mi sono limitata ad ammirare la città dall’esterno.
Gli edifici sono davvero caratteristici e delle case si nota solamente la facciata anteriore.

Il mio posto preferito è senza dubbio su uno dei ponti che attraversa il canale, dal quale ammirare il riflesso delle case nell’acqua…davvero romantico.

Casette sul canale

Dovete sapere che Gand ha un glorioso passato industriale, e vantava un grosso porto industriale.
Nella storia di una delle più antiche città del Belgio, hanno grande importanza le gilde, ovvero le corporazioni create per tutelare gli appartenente ad una stessa categoria professionale.
Con il passare del tempo l’attività principale della città si è trasformata, fino a diventare  ai giorni nostri una grande città universitaria; anche per questo motivo i localini carini e i ristoranti non mancano.

Parlando di monumenti, l’attenzione viene catturata senza ombra di dubbio dalle 3 torri che sovrastano la città: quella del Belfort (campanile), quella della Cattedrale di San Bavone e quella della chiesa di San Nicola.
I 3 campanili medievali sono allineati nel centro storico.
Vi consiglio una visita alla Cattedrale di San Bavone, l’edificio religioso principale della città dove non dovete assolutamente perdervi il Polittico dell’Agnello mistico dei fratelli Hubert: per vedere l’originale il biglietto ha un costo di 4 € e gli orari sono ridotti,se non combaciano con la vostra visita potrete comunque ammirare una copia.
Il grande edificio ospita anche una cripta e altre notevoli opere.
Il Belfort invece è considerato uno dei campanili più belli d’Europa ed è il simbolo dell’autonomia e dell’indipendenza di Gand.

Il Belfort

Quasi tutti gli edifici della città delle Fiandre rappresentano una bellissima dimostrazione dello stile gotico.
Vi consiglio di fare una passeggiata fra le vie in acciottolato,magari sbirciando nelle vetrine dei negozi di antiquariato o fermandovi per dare da mangiare alle anatre.
Se anche voi come me amate particolarmente il canale, vi avviso che potreste ammirarlo in condizioni differenti:durante il tramonto con i riflessi dorati delle case, atmosfera romanticissima oppure solcato dalle squadre di studenti che vanno in barca durante il weekend creando un’atmosfera molto più vivace e giocosa.

Anversa e Bruges rubano un po’ la scena a Gand, ma se fate un tuor delle Fiandre vi assicuro che vale la pena farci una visita.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Visita a Courtrai e concerto della Glenn Miller Orchestra

Il viaggio è qualcosa di misterioso, di sorprendente, di non controllabile pur avendo cercato di organizzare tutto ancor prima di partire.
Ma è proprio questo il bello, la sorpresa, l’incognita, il mistero…chiamatelo come preferite.
Durante il mio ultimo weekend ho partecipato senza averlo programmato ad un concerto veramente particolare e devo ammettere che se all’inizio ero un po’ titubante, alla fine dell’esibizione sono davvero rimasta molto contenta di averlo visto.
Ero in viaggio tra la Francia ed il Belgio e la mia amica da cui ero ospite aveva 2 biglietti per il concerto della Glenn Miller Orchestra e così abbiamo fatto una tappa a Courtrai.
Glenn Miller fu un compositore statunitense, direttore d’orchestra e trombonista che passò alla storia come uno dei più noti musicisti swing dell’epoca e dopo essersi arruolato volontario nell’aviazione fu messo a capo di un’orchestra militare, la Army Air Force Band.
Io logicamente ero allo scuro di tutto ciò, mi sono documentata strada facendo.
Appena si sono abbassate le luci, una schiera di 18 musicisti (trombettisti,trombonisti e sassofonisti) che vestivano i panni di soldati dell’esercito americano della seconda guerra mondiale si è impossessata del palco e diretta dal direttore d’orchestra ha iniziato a riproporre i brani storici della Glenn Miller Orchestra.

Vi assicuro che è stata un’esibizione davvero caratteristica e pur non conoscendo i titoli di diverse canzoni, le ho riconosciute ugualmente in quanto sono note a tutti, sono state utilizzate come colonne sonore di molti film.
Considerate che stiamo parlando di uno dei maggiori musicisti swing.
L’intero contesto era davvero divertente, praticamente il 99% dei partecipanti aveva superato da un po’ la settantina e guardava me e la mia amica come se fossimo degli alieni! 🙂
Sono rimasta colpita dalla bravura dei musicisti, ma non posso negare di essere affascinata anche dalla storia di Glenn Miller, egli infatti fu dichiarato disperso il 15 dicembre 1944 durante un volo sulla Manica con il quale avrebbe dovuto raggiungere Parigi per suonare insieme alla sua orchestra per i soldati che avevano da poco liberato la capitale francese.Vi ho raccontato tutto ciò perché come detto in precedenza non possiamo mai sapere cosa ci attende dietro l’angolo durante un viaggio, e molto spesso sono sorprese positive.
Finito il concerto abbiamo approfittato della sosta per visitare la cittadina di Courtrai, il suo Begynhof, la chiesa di Notre Dame, il Belfort ed il municipio.

Interno del Begynhof

E così anche la parte della Fiandre è stata esplorata! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.:se siete curiosi cercate le date della Glenn Miller Orchestra…..verranno anche in Italia!

Europa

Cosa vedere in un giorno a Mons

Come tutti ben sapete, viaggiando a volte dobbiamo scendere a compromessi e fare delle soste solamente perché abbiamo una coincidenza da prendere, perché non approfittarne?!
La scorsa volta ho passato una mezza giornata a Nizza prima di salire sul mio volo, questa volta invece sono stata qualche ora a Mons.
Mons è la capitale europea della cultura 2015 e proprio grazie a questo, visitarla adesso è il momento migliore.
Ci troviamo in Belgio e più precisamente in Vallonia.
Questa cittadina non è troppo grande, ma racchiude in sé diversi tesori.
La sua impronta medievale si può notare in tantissimi particolari.

Avendo la compagnia della mia fidata valigia, diciamo che non ero proprio comodissima nel muovermi, così ho optato per l’itinerario breve per scoprire la città.
Tutto parte dalla Grand Place, luogo in cui è possibile ammirare l’evoluzione dell’architettura dal XV secolo ad oggi, le facciate degli edifici sono a dir poco meravigliose; al centro della piazza potrete ammirare un anello dal diametro di 12 m, simbolo dei 19 comuni di Mons, così come dell’arena dello scontro fra San Giorgio ed il drago.

Da qui andate alla scoperta dell’Hotel de Ville, interamente in stile gotico, sormontato da un elegante campanile barocco:impossibile non riconoscerlo.
Prima di entrare però cercate la Scimmia della Gran Guardia ed accarezzatela con la mano sinistra, sembra porti fortuna! 🙂

Oltrepassato il cortile arriverete ai giardini di Mayeur dove oltre a godervi la pace del luogo potrete ammirare una statua molto apprezzata dai cittadini di Mons: il Monello; da qui mantenete il lato sinistro e dopo aver attraversato il passaggio Victor Hugo seguite via Cesar.

Anche senza seguire un itinerario particolare, sarete rapiti dalla bellezza dei vicoli e degli edifici della cittadina.
Appena arrivati in città avrete sicuramente visto l’imponente torre civica barocca, quindi dopo aver visitato il Parco del castello e la Cappella di San Callisto date un’occhiata alla torre che con i suoi 87 metri è riconosciuta Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Arrivati a questo punto entrate e visitate l’imponente Collegiata Santa Waudru che racchiude in sé ben 29 cappelle, diverse sculture, delle vetrate meravigliose risalenti al XVI secolo ed il Carro d’Oro che ogni anno viene portato in processione.

Vi assicuro che al suo interno vi sentirete piccolissimi, è un edificio enorme e ricco di particolari.
Mons ha però anche un lato commerciale, uscendo dalla Collegiata infatti, se salite verso la zona pedonale, potrete dare ampio sfogo alla vostra voglia di fare shopping o ritornare alla Grand-Place e gustarvi uno spuntino in uno dei tanti bar.
Essendo la capitale europea della cultura 2015, la città vanta tantissime iniziative,come per esempio la mostra “Van Gogh au Borinage” presso il Museo delle belle Arti; il pittore olandese visse infatti a Mons per qualche anno.
Se siete pigri o stanchi potrete girare la città a bordo di biciclette a noleggio e per qualsiasi informazione recatevi – come ho fatto io – all’Ufficio del Turismo situato nella Grand-Place.
Questo itinerario è un po’ “misero”, la città offre altro, ma se come me avete poco tempo a disposizione è veramente perfetto, vi farà ammirare le principali attrazioni di Mons.
Scendendo leggermente arriverete alla stazione ferroviaria dalla quale potrete raggiungere molteplici destinazioni, io per esempio ho raggiunto l’aeroporto Charleroi e sono tornata all’ovile! 🙂
Un saluto dalla capitale europea della cultura 2015.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.