Ogni tanto mi risveglio da quel mondo fatto di bellissimi racconti di luoghi visitati,ristoranti e musei e ritorno molto più concreta e pratica, pensando alle cose necessarie.
In questa categoria rientra senza ombra di dubbio il trasporto da un aeroporto al centro città o viceversa.
Questa volta vi parlerò di come comportarsi a riguardo aBruxelles.
L’andata è stata molto comoda, mi è venuta a prendere la mia amica in macchina in aeroporto…meglio di così! 🙂
Al ritorno invece, partendo da un hotel in centro a Bruxelles per arrivare all’aeroporto di Charleroi il tragitto è stato il seguente:
-raggiungere la stazione Bruxelles Midi con una metro
-seguire le indicazioni per lo shuttle
-uscire dalla stazione, attraversare la strada e attendere lo shuttle alla fermata.
Io ho viaggiato con Brussels City Shuttle (qui il sito), facendo il biglietto online pagherete 14€, se invece lo fate direttamente al momento della partenza il costo è di 17 o 18 €.
Dopo un’oretta di viaggio sarete a Charleroi.
Le partenze sono ogni 20/30 minuti.
Facile e comodo,non trovate?!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Ciao amici, è arrivato il momento di parlarvi anche della mia esperienza in Belgio.
E’ un’ ottima destinazione raggiungibile dall’Italia molto velocemente con compagnie aeree low cost, una tra tutte la Ryan Air che vola anche da Ancona ( ma anche da Bologna, Milano, Perugia…ecc.)
E’ un punto proprio strategico, io lo definirei “l’ombelico dell’Europa”, in quanto in un’ora di treno circa si arriva a Londra, Parigi, Amsterdam e in tante altre destinazioni; io ho trascorso un week end solo in questa parte di Belgio, ma se invece avete a disposizione una settimana o più giorni potete pensare di fare anche un tour delle più famose capitali europee visti gli ottimi collegamenti o prenderla come base iniziale per escursioni giornaliere.
L’aereo della RyanAir non arriva a Bruxelles centro, ma come spesso accade ci sono dei pullman subito fuori l’aeroporto che lo collegano al centro città.
Io ero ospite di una mia amica quindi non ho preso il pullman e non ho nemmeno pernottato in hotel ma il mio consiglio è sempre lo stesso: cercate l’alloggio su Booking e lo troverete di vostro gradimento.
Sono arrivata verso l’ora di pranzo, così la prima mezza giornata l’ho trascorsa visitando la cittadina in cui vive la mia amica.
Il secondo giorno ho visitato la carinissima e affascinante città di Bruges, definita anche la “Venezia del nord”.
Meraviglioso scorcio di Bruges
Il centro storico ha ancora intatta la propria architettura medievale ed è circondato da canali che una volta venivano utilizzati per scopi commerciali essendo stata in passato Bruges uno snodo commerciale molto importante; oggi invece rappresenta uno dei luoghi turistici più importanti di tutto il Belgio. Nel 2000 inoltre è stata dichiarata patrimonio dell’umanità. La cittadina è relativamente piccola ma offre svariate attrattive; ci sono battelli che offrono escursioni nei canali, i tanti spazi verdi e parchi offrono piccoli angoli in cui rilassarsi o leggere un libro lontano dalla confusione o percorsi per gli sportivi e per finire i numerosi bar e cioccolaterie offrono un vero momento di piacere. Il Belgio è famoso proprio per il cioccolato, il mio consiglio è di fermarsi e assaggiarne in posti diversi….non ne rimarrete mai delusi!
La particolarità di Bruges è il Beghinaggio ossia una serie di piccoli edifici composto da un cortile circondato da piccole abitazioni utilizzate dalle beghine: un movimento religioso composto da donne che cercavano di servire Dio senza ritirarsi dal mondo. Questo movimento religioso si diffuse soprattutto in Olanda, Belgio e Francia. Inoltre meritano una visita la Cattedrale, il Municipio in stile gotico e la Torre civica. Se capitate a metà pomeriggio approfittatene per fare merenda con un buonissimo waffel.
Il giorno seguente invece abbiamo raggiunto Bruxelles in treno, molto più comodo della macchina in quanto arriva proprio nel centro della città. Immancabile la visita all’Atomium, una costruzione in acciaio di 9 sfere che rappresentano un cristallo di ferro.Questo monumento si trova all’interno di un parco e fu costruito in occasione dell’Expo del 1958; alcune sfere ospitano delle mostre mentre dalle finestre della sfera superiore si gode di un’ottima vista panoramica di Bruxelles.
Il famoso Atomium
Un altro simbolo della città è il Manneken Pis, una statua in bronzo che rappresenta un piccolo ragazzo che sta orinando e che è simbolo dell’indipendenza di spirito degli abitanti della città. La statua è molto piccina, circa 50 cm ed è tradizione che venga vestita in occasioni speciali con abiti offerti dai cittadini (ad esempio durante il tour de France indossa la maglia gialla).
Il centro città è dominato dalla Grande Place considerata una delle più belle piazze del mondo, circondata dalle Case delle corporazioni che raccontano la storia dei mestieri che si sono succeduti (birrai, sarti, pittori…) e punto di ritrovo per tantissimi giovani. E’ consigliabile visitarla al mattino quando c’è il mercato dei fiori. La città vanta inoltre uno dei migliori musei di Belle Arti e un museo del fumetto, questa forma d’arte però non è espressa solamente al suo interno ma camminando tra le vie la vostra attenzione verrà attratta da tanti murales dipinti sulle facciate dei palazzi: nacquero proprio qui i Puffi e Tintin.
Fumetti anche sui muri della case
La Cattedrale della città merita sicuramente una visita e non dimenticatevi delle cioccolaterie ….non commettete l’errore di snobbarle e considerarle come dei semplici negozi di dolciumi, dovrebbero essere considerate quasi come dei musei, entrate e ammirate le opere d’arte che prendono vita al loro interno e fate caso alle scatole di cioccolatini….sembrano quasi scatole contenenti gioielli.
E per finire come non citare il Parlamento Europeo: io in questi pochi giorni non sono riuscita nemmeno a passarci davanti, ma la prossima volta che tornerò in terra fiamminga sarà la prima cosa che andrò a visitare.
Se vi ho incuriosito almeno un po’, non vi resta che partire!!
Alla prossima meta, Viaggiatrice seriale.
PS: non mi sono soffermata sulla cucina ma vi troverete sicuramente benissimo.
PPS: per gli appassionati di birra c’è l’imbarazzo della scelta.
PPPS: viaggio adatto anche per sole donne.
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