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Emilia romagna, Italia

Museo della piadina a San Giovanni in Marignano

Avete mai sentito parlare del Museo della Piadina?! Il primo Museo della Piadina al mondo è stato aperto da poco e si trova a San Giovanni in Marignano.
Siete curiosi di scoprire l’intero mondo del “Pane nazionale dei romagnoli”? Andiamo!!!

Tour Piadina Experience

Nel primo Museo della Piadina al mondo farete un vero e proprio viaggio nel mondo della piadina grazie al Tour Piadina Experience; sarà un viaggio immersivo, partendo dal Neolitico fino ai nostri giorni, scoprendo aneddoti e piccoli segreti.
In fin dei conti la piadina esiste da millenni e un video vi aiuterà a ripercorrere tutte le epoche storiche.
Ci sarà poi una parte dedicata interamente alle tradizioni contadine, con oggetti e utensili che molto probabilmente avrete già visto nelle case dei vostri nonni e che vi aiuteranno a comprendere la dimensione domestica, quando il sabato sera ci si riuniva tra amici con dell’ottima piadina e del buon vino… non occorreva altro se non la voglia di stare insieme.
Il museo è suddiviso in più aree, troverete una parte dedicata al legame tra “Piadina e Motori” perché è risaputo che i romagnoli amano la velocità e l’adrenalina.
Sognerete nella “Sala della Magia” dove vi verrà spiegata la magia che si rinnova ogni giorno e grazie alla quale, insieme al grano e agli altri elementi, si crea la nostra amata piadina.
Sono sicura che non vi dimenticherete facilmente della passeggiata sul Tunnel Panoramico da dove ammirare le fasi della produzione della piadina dall’impasto a riposo, fino ad arrivare alla cottura.
Poteva forse mancare il momento assaggio? Assolutamente no, quindi entreranno in gioco anche le vostre papille gustative.
Ormai l’avrete capito, vivrete un’esperienza a 360°.

Angolo Motori al Museo della Piadina
Angolo Motori al Museo della Piadina

Attività aggiuntiva: Mani in Pasta

Dopo aver partecipato al tour con tutte le nozioni relative alla piadina, avrete la possibilità di aggiungere un’attività molto divertente ovvero l‘esperienza “Mani in Pasta”.
Insieme alle Azdore Romagnole metterete letteralmente le mani in pasta partecipando ad un vero e proprio corso di Piadina e di Cassoncini Romagnoli che ovviamente poi vi gusterete, il tutto al ritmo di musica romagnola.
Secondo me non potete perdervela.

Museo della Piadina
Museo della Piadina

Osteria

Dopo aver ricevuto nozioni storiche, aver visto il processo produttivo, aver testato la vostra abilità come “Azdore” e aver assaggiato questa bontà, che ne dite di rilassarvi e gustarvi con calma una (o più) delle piadine classiche o piadine speciali dello chef dell’Osteria?!
Terminata la visita, pendete la scorciatoia scendendo dalla scivolo e vi ritroverete all’ingresso dell’Osteria, dove volendo potete anche acquistare i prodotti di Riccione Piadina direttamente nello shop.

Info e prezzi

E’ possibile prenotare un tour individuale nei giorni di giovedì e venerdì alle ore 11:30 o prenotare una visita guidata per un gruppo (minimo 15 persone).
Ma non è finita qui perché questa fantastica esperienza è pensata anche per i più piccoli attraverso una visita dedicata alle scuole.
La visita al museo più la degustazione ha un costo di 10€ per gli adulti mentre il laboratorio “Mani in Pasta” ha un costo aggiuntivo di 25€ e deve essere prenotato in anticipo.
Per tutte le info o le domande potete consultare il sito o mandare una mail a info@piadinaexperience.com o telefonare l 342652268.

Corner Shop Museo della Piadina
Corner Shop Museo della Piadina

Buona Piadina Experience a tutti voi!

Alla prossima esperienza,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Longiano: cosa fare nel bellissimo borgo romagnolo

Longiano è un bellissimo borgo romagnolo, incastonato tra le verdi colline fra le province di Rimini e Cesena. Ne avete mai sentito parlare?
Pur essendo piccino, racchiude al suo interno diversi musei davvero interessanti, ottimi ristoranti e una veduta davvero fantastica. Che dite, inizio ad illustrarvi cosa vedere?

Cortile Castello Malatestiano
Cortile Castello Malatestiano

Museo del territorio

Se avete l’animo nostalgico o semplicemente siete curiosi di scoprire utensili, giochi o quant’altro appartenuti ad epoche precedenti alla vostra, questo è il luogo giusto per voi.
Due interi piani divisi per categoria colmi di ogni più svariato oggetto proveniente dal passato.
Iniziamo con la stanza dei giochi dove la vostra attenzione sarà catturata da un magnifico esemplare di calciobalilla per poi passare alla stanza degli attrezzi o a quella degli utensili e oggetti di vita quotidiana.
Non mancano collezioni, macchine fotografiche, monete e locandine.
Nel giardino esterno poi troverete gli attrezzi legati alla vita contadina.
Un vero tuffo nel passato.
Il museo è gratuito ed è aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Fondazione Tito Balestra

Sempre nella parte alta del borgo trovate la Fondazione Tito Balestra; questa esposizione di arte moderna e contemporanea è ospitata all’interno del castello Malatestiano.

Castello Malatestiano Longiano
Castello Malatestiano Longiano

Vi consiglio di salire e come prima cosa di ammirare sia il panorama che il cortile del castello con varie installazioni e una vasca monumentale.
La collezione esposta all’interno invece vanta più di 2000 opere fra oli, opere di grafica e di scultura, più ovviamente le poesie di Tito Balestra.
Troviamo opere di Chagall, Goya, Matisse, De Pisis e di tanti altri.
Il biglietto d’ingresso ha un costo di 7 euro.

Fondazione Tito Balestra
Fondazione Tito Balestra

Museo italiano della ghisa

Una vera chicca è il Museo italiano della ghisa ospitato all’interno della ex chiesa di Santa Maria delle Lacrime. Qui potrete ammirare alcuni degli esempi più significativi dell’intera collezione.
Enormi candelabri in ghisa provenienti da diverse città italiane ed europee, mascheroni e fontane dai quali sgorgava l’acqua e infine diversi picchiotti per porta vi faranno fare un tuffo nel passato, anche grazie alle fotografie d’epoca che accompagnano gli oggetti esposti.
L’ingresso è gratuito e il museo è aperto il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Museo italiano della ghisa
Museo italiano della ghisa

Rifugio bellico

Una volta usciti da qui, vi consiglio di percorrere il rifugio bellico che attraversa il paese e che diede rifugio a tantissime persone durante la guerra.
Il passaggio è libero e devo ammettere che è tenuto molto bene e che fa davvero effetto percorrerlo. Al suo interno una piccola esposizione di cimeli di guerra.

Rifugio bellico Longiano
Rifugio bellico Longiano

Museo d’Arte Sacra

Passiamo adesso dalla parte bellica a quella sacra, varcando le porte dell’Oratorio di San Giuseppe Nuovo.
Qui troverete diversi oggetti sacri, importanti opere d’arte, reliquie ed ex-voto.
Anche in questo caso l’ingresso è gratuito il sabato, la domenica e i giorni festivi.

Museo d'Arte Sacra
Museo d’Arte Sacra

Galleria delle maschere

Lasciando alle vostre spalle il castello e dirigendovi verso il teatro, non perdetevi la Galleria delle maschere. All’interno dell’ex convento di San Girolamo potete ammirare 31 bronzi raffiguranti le maschere della commedia dell’arte realizzate dall’artista Domenico Neri.
Ingresso gratuito sabato, domenica e festivi.

Galleria delle maschere
Galleria delle maschere

Per effettuare una visita completa di Longiano non perdetevi il Teatro Petrella, splendido esempio di teatro ottocentesco all’italiana” e il Santuario del Ss. Crocifisso che custodisce una duecentesca immagine di Cristo Crocifisso.

Longiano, borgo bandiera arancione è uno dei borghi più belli della Romagna e merita sicuramente una visita.

Cosa vedere nei dintorni

Dopo aver curiosato fra i musei e le stradine di Longiano, potete approfittarne per fare un giro a Cesena o a Forlì, mentre se amate i borghi vi consiglio Savignano sul Rubicone con la sua storia millenaria.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Dove fare un ottimo brunch in Romagna

Quanti amanti del brunch come me?
Non dico di vere una fissa, ma la colazione e il brunch mi attirano molto in questo ultimo periodo, più di aperitivi e cene.
Se amate iniziare la giornata nel migliore dei modi, vi consiglio 3 posticini che ho provato in prima persona e che vi piaceranno di sicuro.

Oltreborgo

Già la sua posizione è un valore aggiunto, trovandosi a Santarcangelo di Romagna, dopo o prima di accomodarvi e gustare tutte le prelibatezze, potete approfittarne per fare un giretto in uno dei miei borghi preferiti.
Il locale è piccino, quindi prenotate per tempo, ma è davvero troppo carino.
Curato nei minimi dettagli, vi gusterete un brunch servito in un super vassoio che accoglierà tutte le pietanze: un piatto dolce, uno salato, una verdura e uno yogurt, bevanda e cookies sempre inclusi.
Il brunch vi aspetta il sabato e la domenica dalle 11 alle 14.

Brunch da Oltreborgo
Brunch da Oltreborgo

Bar Giambellino

Ci spostiamo a Gambettola per gustare un brunch da mille e una notte.
Al Bar Giambellino, sulla via principale, vivrete una vera e propria esperienza, non solo culinaria.
Il locale infatti catturerà senza ombra di dubbio la vostra attenzione e i piatti fra cui scegliere vi metteranno a dura prova.
Questo locale infatti vi farà scegliere fra ben 3 tipologie differenti: lo Zdoura brunch, il Luvarià brungh e il Famona brunch.
L’appuntamento è per tutti i sabati e tutte le domeniche dalle 9 alle 12.

Brunch al Bar Giambellino
Brunch al Bar Giambellino

Qcorner

Ci spostiamo a Faenza per gustare qualcosa di strepitoso.
Il Qcorner è un laboratorio che utilizza materie prime bio a km0 per creare delle vere prelibatezze.
Essendo aperto tutti i giorni dalle 7 alle 21, avete un’ampia scelta sull’orario in cui andare, non siete vincolati all’ora del brunch, ma potete comunque andare in quell’orario e comporvi il vostro piatto ideale.
Anche qui la cura al dettaglio fa la differenza.

Brunch al Qcorner Faenza
Brunch al Qcorner Faenza

Non vi resta che testarli e farmi sapere cosa ne pensate, io intanto vado alla scoperta di qualche altro bel posticino.

Alla prossima mangiata,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Feste e Sagre in Italia, Italia

Il Natale a Riccione

Il Natale è alle porte e siamo tutti alla ricerca di mercatini di Natale dove assaporare la magia di questo periodo dell’anno.
Dopo avervi portato a Candelara, Mombaroccio, e Arezzo, oggi vi porto in Romagna.
La città di Riccione viene – giustamente- sempre accostata all’estate e alle attività legate al mare, ma dovete sapere che per gli eventi natalizi non è da meno e quest’anno lo spettacolo si preannuncia davvero meraviglioso.
Dal 3 dicembre all’8 gennaio, la città di Riccione sarà avvolta dalla magia del Natale.
Ma cosa aspettarsi nello specifico?

Il bosco d’inverno

La famosa passeggiata fra i negozi di Viale Ceccarini si trasformerà nella bellissima passeggiata nel bosco d’inverno, il viale infatti sarà addobbato da grandi archi di luce (led bianco caldo a bassissimo consumo) avvolti in una coltre di verde boschivo fra cui rami di pino, bacche, vischio e mirto. Si punta sul Natale Verde, il Natale ecologico.

Credit: Daniele Casalboni

Il giardino sul mare

L’iconica fontana di Tonino Guerra alla fine del viale e affacciata sul mare sarà circondata dal “Giardino sul mare”.
I creatori di Giardini d’Autore abbelliranno il piazzale Roma con alberi, piante e rami, trasformandolo per l’occasione in un luogo incantato dove il tempo sembra essersi fermato fra i suoni della natura e le luci.
Proprio in questa zona, ogni weekend verranno effettuate delle attività ludiche e dei workshop per i più piccoli da La Bottega Culturale.
Letture animate, racconti di Natale e musiche a tema lasceranno i vostri bimbi senza parole.
Ciliegina sulla torta è la serra illuminata da luci soffuse al centro del piazzale. Dal tardo pomeriggio, nel weekend, il bosco apre le porte ai più grandi, con l’animazione e il dj set.

Credit: Daniele Casalboni

The Show – Christmas Dream

Poteva forse mancare uno spettacolo natalizio? A Riccione la musica delle feste è diffusa per la città grazie ad uno spettacolo itinerante che incontra il pubblico nei diversi quartieri della città: The Show.
Il tutto si svolge a bordo di un trenino che ospita un teatro in movimento
.
Gli spettacoli saranno nelle giornate del 3, 17, 24, 27 e 30 dicembre.

Credit: Daniele Casalboni

Il villaggio di Natale

Non possiamo calarci completamente nell’atmosfera natalizia senza un villaggio di Natale e a Riccione le casette sono ispirate all’antica tradizione delle cabine da spiaggia dove poter trovare prodotti a km zero e made in Italy.

Din don dan, quartieri in festa

Ogni quartiere della città sprigionerà l’atmosfera natalizia con esibizioni musicali.
Le performance sono due, alle 20:30 w alle 21:30 nei giorni 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, 21 e 23 dicembre.

Musical “Permette signora!”

Sabato 10 e domenica 11 dicembre si svolgerà anche il bellissimo musical “Permette signora!” ambientato nella Riccione balneare degli anni 60 dove si ascoltava la musica al jukebox e si incontravano i latin lover riccionesi.
Un’occasione perfetta per fare un salto nel passato.
Per tutte le info e per acquistare i biglietti cliccate qui.

I concerti

Non mancheranno di certo i concerti a far da cornice alla città addobbata a festa.
Si inizia lunedì 12 dicembre con il premio “San Martino d’oro” che porterà a Riccione il concerto di Ron e Mirko Casadei.
Il Concerto di Santo Stefano, alle 21 presso la Sala della Concordia del Palazzo dei Congressi, vedrà protagonisti Morgan e Federico Mecozzi con una profonda devozione per il grande Franco Battiato.
Il 28 dicembre ci sarà il tradizionale Concerto degli Auguri affidato al grande musicista Mario Marzi.
Concludiamo poi in bellezza con il Concerto di San Silvestro che vede protagonisti Aria e gli Extraliscio.
Non mancheranno cori e spettacoli itineranti, come la rassegna “Dai cori al cuore” che prevede concerti fino all’8 gennaio nelle chiese e negli spazi culturali di Riccione.
Il Concerto di Capodanno è ad ingresso libero, quello di Santo Stefano e quello degli Auguri hanno un biglietto-invito che potrà essere ritirato, fino a esaurimento, presso l’ufficio Iat del Palazzo del Turismo a partire dalle 9 del 17 dicembre.

Riccione quest’anno ha festeggiato i suoi primi 100 anni e gli eventi e le manifestazioni continuano fino all’8 gennaio.
Dopo aver fatto una full immersion di Natale, vi consiglio una visita alle mostre “Tessere i Sogni” di Luca Barberini a Villa Franceschi e “Frida Kahlo. Una vita per immagini” a Villa Mussolini.

Buon Natale romagnolo viaggiatori!


Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Street Art a Santarcangelo di Romagna

Appassionati di street art, oggi andiamo alla scoperta delle opere di Santarcangelo di Romagna.
Il borgo è una vera chicca, devo essere sincera ed ammettere che rientra tra i miei preferiti della Romagna.
Qui si respira spensieratezza, cura del dettaglio, tradizione e soprattutto si mangia buon cibo.
Ma veniamo a noi, oggi si parla di street art, per tutto il resto scriverò un post a parte.

"Ricerca di utopia (con mappa)"
“Ricerca di utopia (con mappa)”

I murales di Santarcagelo

Il primo consiglio che mi sento di darvi però è quello di gironzolare tra i vicoli senza una meta precisa, ma per il solo gusto di respirare quell’atmosfera di cui vi ho parlato prima.
Dopo essere entrati completamente nel mood romagnolo, iniziamo l’itinerario alla scoperta dei murales.
Gli artisti che hanno dato vita alle opere di Santarcangelo sono Eron, Ericailcane e Iacurci.
Partiamo dalla parte bassa del borgo, sulla facciata del teatro Lavatoio in via A. Costa, troverete “Soul of the wall” mentre sulla facciata del Supercinema è stata realizzata “Giuliana”, un’opera dedicata alla poetessa santarcangiolese Giuliana Rocchi.

"Giuliana" di Eron
“Giuliana” di Eron

Qui di fronte, sulla parete di un’abitazione privata, proprio sotto alle mura trovate un’opera di Ericailcane.

Ericailcane a Santarcangelo di Romagna
Ericailcane a Santarcangelo di Romagna

Sulla facciata della scuola primaria Pascucci ha preso forma dalle mani di Agostino Iacurci una grande opera che invita all’educazione e al rispetto della natura; si tratta di enormi fiori e piante che abbelliscono tutto l’edificio.
Poco fuori dal centro storico su una colonnina dell’Enel si trova il murale “Tower to the people” di Eron.
L’opera vuole ricordare il caso di Tommie Smith, l’atleta statunitense che alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico, sul podio, fece il gesto del pugno chiuso alzato al cielo.

"Tower of the people"
“Tower to the people”

Salendo nella parte alta del borgo si incontra la mia opera preferita intitolata “La ricerca di utopia ( con mappa) di Ericailcane.
Non vi svelo altro, vi lascio con la giusta dose di curiosità.

Che dite, vi ho fatto venire voglia di fare un giro a Santarcangelo di Romagna? Spero tanto di sì perché oltre a questo lato legato alla street art ha tanto da offrire.
Da non dimenticare la Fiera di Bec che si tiene a ridosso del giorno di San Martino (11 novembre).

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

La Fiera di Bec a Santarcangelo di Romagna

Festeggiate il giorno di San Martino??!!
A Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini negli anni si è consolidata una bella festa, la “Fira di becc” ossia la festa dei cornuti.
In prossimità dell’11 novembre (giorno di San Martino) si svolge questa sagra di paese nel centro storico.
Le due attrazioni principali sono i cantastorie e le “corna” appese sotto l’arco della Piazza Garganelli che dovrebbero segnalare, oscillando, se la persona che vi passa sotto in quel momento è stata vittima del tradimento dell’amato/a.

E’ inoltre la festa del cibo con i tanti prodotti tipici romagnoli e di tante altre regioni italiane esposti in diversi stand, per non parlare dei locali tipicamente romagnoli in cui poter  gustare la buonissima piadina o la polenta.
Oltre al cibo non mancano però esposizioni di antiquariato, macchine agricole e bancarelle in genere.
La romagna e i romagnoli sono talmente di cuore ed accoglienti che non ci si può trovare male in questa festa.
Brindate con del sangiovese mi raccomando.
Quest’anno la festa inizierà il giorno 11 novembre e terminerà domenica 13 novembre 2022.
Se siete appassionati di street art guardatevi attorno.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia, Trekking

Le Grotte e la cascata di Labante

Le Grotte di Labante rappresentano una di quelle bellezze naturalistiche che volevo visitare da anni e finalmente ci sono riuscita.
Si tratta di grotte di travertino, affiancate da una cascata particolare.

Cascata di Labante
Cascata di Labante

Come raggiungere le grotte

Per raggiungere le Grotte di Labante dovete considerare circa un’ora abbondante da Bologna, lasciata la città prendete per Sasso Marconi, poi per Marzabotto e infine per Vergato.
La strada è ricca di curve e vi condurrà fino a San Cristoforo di Labante, comune in sui sorgono le grotte.

Lago Grotte di Labante
Lago Grotte di Labante

Arrivati qui, avete più opzioni: potete lasciare l’auto nel parcheggio della chiesa e prendere il sentiero che scende ( niente di impegnativo, le grotte sono proprio lì sotto), oppure potete proseguire ancora in auto e dopo pochi metri parcheggiare nello spazio al lato della strada principale e scendere a piedi.
L’ultima opzione è quella di scendere nella via di fronte alle grotte e lasciare l’auto nel campo proprio davanti all’attrazione che volete visitare, dipende tutto dalla vostra voglia di camminare.

Le Grotte di travertino di Labante

Le Grotte di Labante sono di travertino, materiale molto poroso che ha permesso la creazione di questo fenomeno carsico unico nel suo genere; esse infatti sono tra le più grandi grotte di travertino in Italia.
Il travertino venne utilizzato per la costruzione di tombe etrusche presenti ai Giardini Margherita di Bologna e per la costruzione della chiesa di San Cristoforo, infatti intorno alle grotte nacque una cava per l’estrazione del materiale, ormai dismessa da circa 20 anni.

Grotte di Labante
Grotte di Labante

Grotte di Labante: cosa vedere

Le Grotte di Labante si sono formate grazie al fiume della sorgente di San San Cristoforo.
Una volta arrivati in prossimità di queste costruzioni, vi ritroverete di fronte ad una montagna con un profilo sporgente (quasi di un animale, per me assomiglia d un drago), dal quale scende acqua creando una particolarissima cascata.
Sul alto destro di questa formazione, trovate un bellissimo laghetto formatosi sempre con l’acqua della sorgente di San Cristoforo e un piccolo ponte di legno che vi condurrà verso il centro della montagna.
Purtroppo il passaggio è chiuso da una grata e non è possibile accedere da qui alle grotte, ma raggiungete questo punto, nel quale di sicuro vi rinfrescherete nelle torride giornate estive dato che si passa sotto al getto d’acqua.

Grotta dei Tedeschi
Grotta dei Tedeschi

Sulla destra trovate anche la grotta dei Tedeschi, chiusa anch’essa da una grata, ma potete accendere l’illuminazione con il pulsante esterno ed ammirare la grotta in tutta la sua bellezza.
Per i più avventurosi invece, arriva il momento di entrare in grotta.
Scendete verso la cascata e dirigetevi dall’altro lato della montagna ( o del drago), da qui potrete ammirare già la roccia scavata e i vari cunicoli.
Seguite le indicazioni ed addentratevi fin quando è possibile verso il centro della montagna; corde e scalette in ferro vi aiuteranno durante il percorso
.

Grotte
Grotte

Sentieri trekking in zona

Essendo una zona naturalistica, potete approfittarne per ammirare alla vista delle Grotte di Labante un bel trekking; ad esempio il sentiero CAI 166 ci passa proprio di fronte ed è un percorso ad anello di circa 11 km.
Molti altri sentieri, più o meno impegnativi circondano la zona.

Cosa fare nei dintorni

La visita alle Grotte di Labante non richiede più di una mezz’oretta di tempo, quindi a mio avviso non vale la pena partire solo per raggiungere le grotte.
Potete abbinarci un trekking come suggerito prima o una visita a Rocchetta Mattei, al Borgo La Scola o al Lago di Suviana.

Info generali

Le grotte sono sempre accessibili e non hanno nessun costo per l’ingresso.
Anche il parcheggio, sia davanti che a lato della strada è gratuito.

Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia, Marche

La Strada dell’Arte: Opere di Calcagnini nel Montefeltro

Oggi voglio parlarvi della Strada dell’Arte, un’intera strada fra le colline del Montefeltro abbellita dalle opere di Gianni Calcagnini.

Gaia
Gaia

Vi avevo già parlato in precedenza delle due opere forse più conosciute e più imponenti dell’artista, posizionate poco fuori dal borgo di Montefabbri.
Oggi invece vi propongo una camminata di circa 2 km scarsi a tratta, durante la quale poter ammirare una decina di opere.
Se volete far trascorrere ai vostri bimbi un po’ di tempo all’aria aperta, questa mi sembra un’ottima soluzione, la strada è in campagna e poco trafficata e i più piccoli saranno incentivati a camminare pensando di dover raggiungere l’opera successiva.

La Strada dell'Arte
La Strada dell’Arte

Dove si trova la Strada dell’Arte

La Strada dell’Arte, costeggiata di opere, si trova fra Rio Salso (Pesaro-Urbino) e Mondaino (Rimini), venendo da Pesaro oltrepassate il paese e prima di superare il ponte, svoltate sulla destra, su via Amandoli (subito dopo il noleggio dei camper Generali).
Salite ancora per qualche metro sempre dritto e dove trovate una piccola area di sosta lasciate l’auto perché la strada che dovrete prendere è quella piccola sulla destra, Via Fabio Tombari.

Il grande cuore della Terra soffre
Il grande cuore della Terra soffre

In alcuni tratti la pendenza si fa sentire, ma con una piccola pausa si recupera in fretta e si è pronti per ripartire.
La direzione è semplicissima, sempre dritto, fino ad arrivare alla fine della strada stessa che si interseca con Strada Provinciale 64 Pieggia.
A questo punto non vi resta che tornare indietro percorrendo la stesso itinerario per tornare alla macchina.

Le opere sulla Strada dell’Arte

Lungo la Strada dell’Arte incontrerete circa una decina di opere, quasi tutte di Gianni Calcagnini; alcune di esse sono visibili anche da lontano, dal versante di Mondaino.
Le opere sono create essenzialmente in ferro, legno, alluminio e resine colorate.
Iniziando la salita incontrerete “Vivo con gli alberi e suono per loro” prima di raggiungere “L’uomo che vola“.

Nascita in movimento
Nascita in movimento

In questa zona, proprio a ridosso della casa, troverete anche “L’attesa” e il “Gregge con pastore“.
Continuando a salire e dopo un paio di case vi ritroverete di fronte a “Gaia“.
Vi consiglio di godervi anche il panorama circostante prima di arrivare a “Quello che l’uomo lascia“, “Nostalgia” (opera di Bane Mosley), “E luce fu…” e “ll Grande cuore della Terra soffre“.
Ultimo tratto di camminata prima di raggiungere il termine del percorso con l’opera “Nascita in movimento“.

Nostalgia
Nostalgia

Per il momento non ne ho scoperte altre, in caso vi aggiorno immediatamente.
Se volete continuare la scoperta del territorio, vi consiglio di raggiungere il bellissimo borgo di Mondaino e magari fare un salto a La Cantinetta del Pellegrino.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Sagra dell’Anguilla di Comacchio

Amanti delle sagre a me le orecchie (o meglio gli occhi)!
Se anche voi, come me, adorate scoprire qualche nuovo borgo/località approfittando dello svolgimento di una determinata sagra, ho una proposta molto interessante.
Avete mai sentito parlare della Sagra dell’Anguilla?E sapete anche dove si svolge?!
A Comacchio, in provincia di Ferrara.

A mio avviso rientra fra le sagre più belle che abbia mai visto,per il semplice fatto che è l’abbinamento perfetto di più elementi.
Indubbiamente l’aspetto culinario è alla base di tutto, qui potrete gustate un piatto che molto probabilmente non consumate abitualmente e cioè l’anguilla, cucinata prevalentemente alla griglia.

Le zone di ristoro non mancano di sicuro, potrete gustare risotti o abbuffarvi di cozze e vongole provenienti dalla vicina Goro.
La Sagra dell’Anguilla rappresenta un momento di festa e di aggregazione,da vivere a tavola e non solo.
La location è davvero suggestiva, dopo averla vista, capisco pechè Comacchio viene chiamata la piccola Venezia:i canali attraversano tutto l’abitato fino a gettarsi nella laguna.

Scorci di Comacchio

Quest’ultima è un’altra imperdibile attrazione,potreste infatti fare un giro in barca e scoprire le bellezze di questo habitat.

Laguna

Tornando alla terraferma, troverete un mercatino allestito con tutti i prodotti tipici della zona e se siete appassionati di arte non perdetevi il dipinto del Guercino al Museo Delta Antico.
Un aspetto sportivo/goliardico è quello della gara dei Vulicepi, le imbarcazioni tipiche comacchiesi condotte dai migliori barcaioli della zona.
Questo e tanto altro è quello che troverete alla Sagra dell’Anguilla di Comacchio che quest’anno si svolge nei fine settimana 01-02-08-09-15-16 ottobre 2022.

Anguilla servita con polenta

Io ci sono stata lo scorso anno e ho trascorso una giornata favolosa, non vi resta che organizzarvi velocemente e andare alla scoperta di questo pezzetto di Italia e soprattutto dei suoi sapori.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Giardino delle Erbe di Casola Valsenio

Appassionati di erbe e piante, conoscete il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio?
Siamo in provincia di Ravenna e in zona un tempo passava “la strada della lavanda”.

Lavanda Giardino delle Erbe
Lavanda Giardino delle Erbe

Storia del Giardino delle Erbe

Se oggi possiamo ammirare il Giardino delle Erbe, il merito è tutto del suo fondatore Augusto Rinaldi Ceroni che dedicò tutta la sua vita allo studio e alla sperimentazione sulle piante officinali, soprattutto sulla lavanda.
Alla fine degli anni 30 sviluppò il primo orto di piante officinali e negli anni 70 diede vita al Giardino delle Erbe che oggi è di proprietà della Regione Emilia Romagna e gestito dal Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola.

Struttura del giardino

Il giardino vanta più di 480 specie di piante officinali utilizzate in cucina, nella medicina e in cosmesi fin dal Basso Medioevo.
L’intero complesso del Giardino delle Erbe ha come intento quello di far conoscere e divulgare l’utilizzo di tutte le piante.

Serra Giardino delle Erbe
Serra Giardino delle Erbe


Lo spazio è diviso in delle macro aree, troverete la zona dell’orto botanico del prof. Augusto Rinaldi Ceroni, la zona delle erbe officinali per la ristorazione, la zona delle piante di interesse mellifero, l’arboreto con alcuni frutti dimenticati, un piccolo labirinto didattico, il sentiero del tatto con la collezione di lavande, la galleria dei profumi, la serra, il vivaio e il giardino gessoso, ovvero un angolo dedicato alle essenze botaniche presenti nel Parco della Vena del Gesso Romagnola.

Labirinto didattico Giadino delle Erbe
Labirinto didattico Giardino delle Erbe

Tutte le zone sono visitabili utilizzando i percorsi esterni alle zone coltivate, evitando di danneggiare la flora.
Nel complesso è presente anche un piccolo emporio dove poter fare acquisti e una bella area pic-nic (all’ombra) dove poter fare una pausa.

Info e costi

Il Giardino delle Erbe è visitabile liberamente nelle ore diurne e in ogni periodo dell’anno; se invece siete interessati ad una visita guidata il costo è di 8 euro.
Molteplici sono le iniziative organizzate durante l’anno, io per esempio ho partecipato alla visita guidata e al pic-nic; sul loro sito trovate tutti gli eventi aggiornati.

Giardino delle Erbe Casola Valsenio
Giardino delle Erbe Casola Valsenio

Il Giardino di Casola Valsenio è la soluzione perfetta per chi vuole trascorrere una giornata a contatto con la natura, imparando qualcosa di nuovo.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

P.S.: in centro a Casola, presso la gelateria “La Cremeria” potete assaggiare il gelato alle erbe e ai fiori… squisito!