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Londra e le carte di credito contactless

L’ultimo soggiorno a Londra mi ha insegnato tanto.
Se vi dico carte di credito contactless, sapete di cosa sto parlando?
Logicamente non ci sono solo a Londra, sono arrivate già da tempo anche da noi!
Si tratta delle ultime carte di credito, appunto “senza contatto”, perché devono semplicemente essere avvicinate ad un terminale abilitato e il pagamento avviene in automatico.
Non occorre porgerle a nessuno, rimarranno sempre nelle vostre mani.
Per riconoscere  se siete in possesso di una carta contactless dovete solo verificare che ci sia il relativo disegnino impresso sopra.

Fatto questo excursus generale, volevo parlavi delle linee ferroviarie e della metro di Londra.
Siamo sempre abituati a recarci alle macchinette automatiche, cercare la tratta che ci interessa, stampare il biglietto e infine utilizzarlo per fa si che la porta automatica si apra.
Quando vedevo passare la gente che appoggiava una tesserina sul lettore, ho sempre pensato si trattasse di un abbonamento o di carte ricaricabili.
Fino a poco fa sicuramente era così, oggi invece quella tesserina non è altro che una carta di credito contactless.
Il sistema recepisce tutti i dati necessari, la vostra stazione di entrata e la vostra stazione di uscita (dovrete ripassare la carta di credito) e vi addebiterà il costo del biglietto direttamente sulla vostra carta di credito: la tariffa è la stessa delle macchinette automatiche per i biglietti, senza aggiunta di interessi o spese.
Addirittura se fate più corse in una giornata e il costo conveniente è quello dell’abbonamento giornaliero, vi verrà addebitato quell’importo.
Una grandissima comodità, un gran risparmio di tempo e nessuna possibilità di errore.
Perché vi dico questo?
Perché io avevo stampato con il “vecchio metodo” il mio biglietto, una tratta esistente e quando sono andata per entrare il biglietto non mi consentiva l’accesso e sapete perché? Perché quella tratta era momentaneamente chiusa,ma la macchinetta non era stata aggiornata e mi aveva stampato il biglietto regolarmente.
Il risultato è stato che mi sono dovuta recare all’ufficio reclami, mi hanno stornato il biglietto e me ne hanno fatto uno aggiuntivo, ho dovuto pagare una differenza e  ho perso del tempo.
Quindi sponsorizzo completamente questo nuovo modo di pagamento, decisamente migliore.
Se per quanto riguarda i treni avete ancora la possibilità di scegliere, per quanto riguarda i bus non è così.
Non potrete acquistare il biglietto fuori, non potrete pagare in cash e nemmeno con una normale carta di credito……quindi se avete in previsione uno spostamento in bus controllate di avere una carta di credito contactless.
Per la maggior parte dei viaggiatori non dirò nulla di nuovo, ma ho voluto scrivere questo post perché ancora nel 2020 conosco persone (grandi e vaccinate come si suol dire) che non hanno ancora una carta di credito! Aiuto!!!!!
Spero di esservi stata utile!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Londra sconosciuta o quasi: 3 tappe insolite

Londra si sa, offre una miriade di attrazioni da visitare (prima o poi ve ne parlerò, non l’ho ancora fatto lo so, forse perché è una delle prime mete visitate e quasi tutti hanno il piacere dia ammirarla di persona), proprio per questo oggi voglio parlarvi di tre luoghi che ho ammirato nell’ultima mia visita alla capitale, ma non sono monumenti, bensì molto turistici, quei luoghi che diventano famosi così, quasi per caso.
Se siete appassionati di Harry Potter mi capirete se vi dico che una mattina ho preso la metro solo per raggiungere la fermata di King’s Cross.
Qui, dopo il grandissimo successo della saga fantasy, hanno collocato semplicemente un carrellino su una parete. Vi pare poco??!!
Non scherziamo, eh! 🙂 Si tratta infatti della raffigurazione del momento della partenza dei maghetti per la scuola di Hogwarts, un carrellino che attraversa un muro per poi raggiungere la scuola di magia, su di esso è collocata Edvige (la civetta di Harry), sul muro è attaccata la scritta Platform 9 3/4 e due persone lavorano continuamente in questo posto, una ragazza  fa scegliere la sciarpa preferita fra quelle della scuola ed un fotografo scatta ininterrottamente fotografie che verranno poi vendute nel negozio adiacente.

Io non potevo credere ai miei occhi, c’è addirittura una transenna per creare dei tornelli quando c’è molta fila….. pensate un anonimo pezzo di muro quanto è diventato famoso!!! 🙂
La cosa bella però è che non necessariamente occorre acquistare la foto, quindi se volete un ricordo potete farvi immortalare con la vostra macchina fotografica.
Il secondo luogo che negli anni ha visto letteralmente il passaggio di migliaia di persone è ABBEY ROAD, o meglio il piccolo tratto di strada con le strisce pedonali.
Cosa avranno di così interessante vi starete chiedendo…..
Beh, sono le famosissime strisce immortalate nella copertina dell’album intitolato proprio ABBEY ROAD degli inimitabili Beatles.

A distanza di 45 anni ancora le persone si recano in questo minuscolo pezzetto di strada!!!
Il terzo luogo invece non lo conoscevo, mi ci ha portato la mia amica che vive a Londra ed effettivamente è quello più serio.
Si tratta di un’isola sul Tamigi in cui parecchi anni fa sorgeva il EEL PIE ISLAND HOTEL, un edificio signorile del XIX secolo nel quale si  sono esibiti grandissimi artisti, di tutti i generi musicali.
Negli anni 20-30 spopolava il liscio, poi è stato il momento del jazz e del blues fino ad arrivare agli anni 70 , quando nel locale hanno suonato musicisti del calibro dei Led Zeppelin, i Deep Purple, i Rolling Stones e i Pink Floyd. Il locale è stato chiuso e poi è stato distrutto da un grande incendio ed è stato riaperto in un’altra zona, ma quest’isola a Twickenham è davvero affascinante, nel 1970 era diventata la Comune Hippie più grande del Regno Unito.
Sulla terraferma, non lontano sorgeva Eel Pie Studios, luogo di alcune significative sale di registrazione.

Oggi vi si  accede solamente a piedi o in barca e l’intera isola è di proprietà privata e ospita circa 50 case, molto molto particolari.

Vi consiglio un giro in zona, per osservare un luogo lontano dal turismo di massa in cui sono passati personaggi illustri; se questo non vi interessa, vale anche solamente per una gustosa passeggiata lungo il Tamigi, magari in una meravigliosa giornata soleggiata come la mia ( un po’ di fortuna ogni tanto ci vuole)!
Il mondo è pieno di luoghi affascinanti, o comunque di luoghi che vuoi o non vuoi hanno avuto una certa importanza e di cui oggi si è persa traccia….a me piace scovare anche questi!

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Una gita fuori porta da Londra: visita al Castello di Windsor

Hi guys!!! Siete mai stati a Londra?! Io ci sono tornata per la terza volta, così ho deciso di “lasciar perdere” il solito giro turistico e di dedicarmi a qualcosa di alternativo.
Oggi vi parlerò proprio di questo, di una giornata fuori porta a Londra, una giornata per visitare il Castello di Windsor , ossia la meta in cui la regina Elisabetta II trascorre la maggior parte dei weekend e gran parte dei mesi di aprile e giugno.
La costruzione ha l’aspetto del tipico castello delle fiabe, quasi perfetto con le sue torri e le merlature sorvegliate dai soldati in uniforme.
Raggiungerlo è molto semplice, il treno da Londra arriva proprio a Windsor, nemmeno dieci minuti di camminata e vi troverete all’entrata, sorvegliata da una statua della regina Vittoria.
Windsor è il castello abitato più grande del mondo e risale al 1080 ai tempi di Guglielmo il Conquistatore.
Negli anni ha subito parecchi cambiamenti dovuti sia ai gusti sia alle esigenze dei sovrani che lo abitavano.

La visita si svolge seguendo un percorso obbligato e tocca diverse ali della costruzione.
Da non perdere la Queen Mary’s Dolls’ House, un’intera casa costruita in scala che riproduce anche i più minuscoli dettagli che si possono immaginare.
Ma a mio avviso la stanza più stupefacente è la St George Hall; è la più ampia sala del castello con un soffitto di travi di legno di quercia, busti, stemmi ed armature.
Entrando si percepisce subito l’imponenza del luogo e uno schermo mostra il suo utilizzo da parte dei reali: un’immensa tavolata per tutta la lunghezza della stanza con a capotavola la sovrana che accoglie i propri ospiti; Windsor infatti viene spesso utilizzato per incontri di stato e anche  privati.
Un’altra zona molto suggestiva è quella del parco all’esterno – non serve dire che è curato a livelli maniacali – ( non si può nemmeno camminare sull’erba).
Quando visito un palazzo reale penso che si assomiglino tutti e spesso è così, ma questa volta ho provato qualcosa di diverso, forse perché ero consapevole che è tuttora abitato ( anche se sporadicamente) da una sovrana che ha fatto la storia, forse perché al suo interno si respira un’aria regale, ….. non so il motivo preciso ma mi sono emozionata.
Una volta fuori dalle mura si può continuare la visita al paese, magari fate come noi, gustatevi una buona tazza di tè inglese.
In 15 minuti di cammino si raggiunge l’Eton College, una delle più antiche e prestigiose scuole britanniche private.
Questa meravigliosa residenza ( e paese) si trova a soli 34 km da Londra ed è una buona alternativa ( o un valore aggiunto) al classico tour londinese, ve lo consiglio proprio.
Salutatemi la famiglia reale quando ci andate.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: poco distante se volete rendere felici i vostri bambini sorge il parco a tema Legoland.