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Italia, Piemonte

Il trenino del foliage: da Domodossola a Locarno

Lo sapete che tra le Centovalli passa un trenino davvero speciale?Il trenino delle Alpi.
O meglio, passa la ferrovia Vigezzina-Centovalli, una delle linee ferroviarie panoramiche più suggestive d’Europa, con scorci mozzafiato tra laghi e monti.
In qualsiasi stagione questo percorso regala scenari magnifici, pensate al verde rigoglioso in piena estate, al manto bianco e candido in inverno e ad un tappeto sui toni caldi del rosso/marrone in autunno.

Io ho optato per quest’ultima soluzione e sono salita a bordo del trenino delle Centovalli a inizio novembre e mi sono gustata in tutto e per tutto il viaggio (vi consiglio di anticipare a fine ottobre se volete vedere il foliage in tutto il suo splendore).
Potrete trovarlo anche con il nome “trenino del foliage” …… io quando ho scoperto la sua esistenza sono letteralmente impazzita e ho subito pianificato un weekend.

Vecchio vagone del trenino delle Alpi

Se amate i colori, i paesaggi e il viaggio lento questo è proprio per voi.
L’intero percorso ha una lunghezza di 52 km totali, che si dividono fra Italia (circa 32) e Svizzera (circa 20) e regala degli scorci magnifici immergendosi completamente nella natura: ammirerete  montagne, cascate e corsi d’acqua e attraverserete innumerevoli ponti, uno fra i quali è di una bellezza disarmante.
Oltre ad attraversare le Centovalli e la Val Vigezzo potrete spingervi fino al Lago Maggiore.
Il biglietto di andata e ritorno consente di effettuare una sosta intermedia sia all’andata che al ritorno, così avrete la possibilità di ammirare ancora più cose oltre alla natura rigogliosa.
Io e la mia amica ad esempio siamo partite da Domodossola per arrivare poi fino a Locarno ma all’andata abbiamo deciso di fermarci a Santa Maria Maggiore (ve la consiglio come tappa intermedia perché è un vero gioiellino), mentre al ritorno abbiamo fatto una sosta a Re dove l’unica attrazione è il santuario in cui è avvenuto un miracolo.
Esistono due tipologie di treno, vi consiglio di prendere quello panoramico che ha un sovrapprezzo di 1,50 € rispetto a quello normale, così dalle grandi vetrate ammirerete ancora meglio la bellezza della natura.

Grandi vetrate del treno panoramico

E’ un’esperienza davvero suggestiva, vi invito con tutto il cuore a salire a bordo di uno dei trenini bianchi e blu per respirare un’aria magica.
Una volta lì poi approfittatene per qualche gita in zona, create un itinerario perfetto seguendo i vostri gusti.
Noi siamo state a Domodossola, abbiamo ammirato il meraviglioso Lago Maggiore e le sue isole, Stresa, il lago d’Orta e l‘Isola di San Giulio….insomma abbiamo ottimizzato i tempi! 🙂

Lago Maggiore

Chissà, forse la prossima volta ci tornerò con la neve…..
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

Italia, Marche

Le Marmitte dei Giganti di Fossombrone

Le domeniche perfette per me sono quelle in cui si sale in macchina e si parte alla scoperta di qualcosa.
Considerando di avere un solo giorno a disposizione la meta sarà vicino a casa…ma non per questo meno bella di altre!
Proprio la scorsa domenica,percorrendo pochi km mi sono trovata di fronte ad uno spettacolo bellissimo.
Ho raggiunto San Lazzaro di Fossombrone, in provincia di Pesaro-Urbino percorrendo la super-strada e prendendo l’uscita di Fossombrone e dopo aver visitato questa cittadina ho raggiunto la piccola frazione.
Bene, cosa sarò andata a vedere?!
Semplice, le Marmitte dei Giganti!

Si tratta di formazioni rocciose che si sono modellate grazie agli agenti atmosferici, un vero e proprio canyon scavato nel corso dei secoli dal fiume Metauro.

Le marmitte vere e proprie sarebbero delle piccole cavità con un diametro di circa 3 metri che costeggiano il letto del fiume, che, riempendosi  di acqua creano degli specchi naturali.
Hanno questo nome perché sembrano delle enormi pentole.

Uscendo da Fossombrone, troverete dei cartelli che le indicano, sorpassate il ponte di Diocleziano, parcheggiate e poi tornate sul ponte per ammirare lo spettacolo davvero suggestivo.
La natura crea le più belle opere d’arte in assoluto.
Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice seriale.

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Viaggi & natura: come regalare un albero

Buon pomeriggio viaggiatori, come ben sapete per me i soldi meglio spesi sono quelli in viaggi, non c’è ombra di dubbio!
Oggi però voglio parlarvi di una cosa molto carina, che ho trovato per caso.
Se dovete fare un regalo avete sempre l’idea pronta o come me non sapete da che parte iniziare?
L’idea è davvero alternativa:regalare un albero.
Non sto parlando di un albero da acquistare in un vivai,ma online.
Treedom è un progetto davvero interessante che si occupa di riforestare zone che ne hanno davvero bisogno.
Collegandosi al sito potete dare il vostro contributo.
Oltre ad essere una nobile causa, è divertente perchè potete continuamente tenere monitorato il vostro albero e soprattutto è un regalo insolito.

E’ come un’adozione a distanza di un albero, con  solo un contributo iniziale.
Dovete solo scegliere la specie e un contadino pianterà l’albero con il vostro nome e se ne prenderà cura; l’albero sarà fotografato e potrete vederlo sul vostro profilo tramite google maps.
Io ad esempio ho utilizzato questo meraviglioso progetto per fare un regalo di San Valentino davvero insolito….al posto di fiori un albero!
C’è quindi la possibilità di farlo anche come regalo, il destinatario riceverà una cartolina con il codice relativo all’albero piantato e potrà seguirlo a suo piacimento.
Sono stata davvero affascinata da questo progetto, se dovete fare un regalo prendetelo in considerazione visto che è anche un modo per aiutare il nostro bellissimo pianeta.
Anche questo è un viaggio:sono volata virtualmente in Camerun per controllare il mio albero! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Autunno, natura, amici e raccolta delle olive

Oggi non vado proprio da nessuna parte.
Nessuna valigia, nessun biglietto e nessun passaporto.
Oggi mi limito ad uscire di casa, percorrere solo qualche chilometro, raggiungere i miei amici e trascorrere insieme a loro una bella giornata in campagna.
I colori della natura in questo periodo sono veramente qualcosa di unico, una tavolozza di un pittore veramente bravo.

Ormai per noi è diventato un appuntamento fisso la raccolta delle olive.
Passeggiata in discesa tra le viti che stanno perdendo le foglie ed eccoci arrivati a destinazione: guanti, rastrello e via che si parte.

Vedere quelle piccole “palline” cadere a terra è il nostro unico obiettivo della giornata, condito da risate e scherzi.
Le reti a terra iniziano a riempirsi e a cambiare colore, il manto erboso è diventato viola-nero, con qualche punta di verde.

La stanchezza inizia a farsi sentire, così quando in lontananza sentiamo avvicinarsi il trattore sappiamo che il momento più atteso della giornata è arrivato: spuntino tra gli ulivi a base di bruschetta, salamino, mortadella e buon vino rosso: non possiamo chiedere di meglio.

Ora non ci resta che raccogliere tutte le olive dalle reti, riempire le casse e caricarle sul trattore.
Ottimo risultato anche quest’anno!!!

Ed ora tutti a pranzo!
Amo stare all’aria aperta e amo trascorrere queste giornate alternative con i miei amici.
Cari ulivi, al prossimo anno!
Viaggiatrice seriale.

Africa

Un safari a Mauritius

I giorni scorsi vi ho parlato di Mauritius, ma volevo raccontavi anche di un lato più nascosto dell’isola.
In generale quando di parta di questa perla dell’Oceano Indiano, si pensa subito al suo bellissimo mare e alla sua natura; proprio quest’ultima non si manifesta solamente con piantagioni e giardini, ma è possibile addirittura fare un safari a Mauritius.
Si, avete capito bene, un safari.
Nella parte occidentale dell’isola, partendo da Flic en Flac e dirigendosi leggermente verso l’interno, si incontra il Casela Nature Park: qui è possibile fare un’escursione del parco a bordo di un quad o di un buggy ed incontrare differenti animali tipo zebre, struzzi, antilopi e tartarughe.

Tartaruga a passeggio

Una volta arrivati, vi faranno fare un giro di prova sul mezzo che sceglierete per testare la vostra guida, superato questo vi verranno distribuiti caschetti, cuffie e occhiali da sole e il giro avrà inizio.
Si attraverserà l’altopiano creando una carovana di quad che seguiranno quello della guida che durante il percorso vi darà diverse spiegazioni anche sulla vegetazione.

Passaggio in buggy davanti alle zebre

Il parco poi offre altre attività, dal canyoning alle ziplines… insomma non avrete che l’imbarazzo della scelta.
Per alternare i giorni di mare, questa mi sembra un’ottima proposta!
In qualsiasi caso, godetevi la bellezza dell’isola.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Africa

Una settimana a Mauritius

Una mia cara amica mi ha chiesto informazioni su Mauritius ed essendoci stata cinque anni fa, ho “rispolverato” i vecchi ricordi, le foto e la guida tanto vissuta.
E quindi perché non parlarne anche a voi?
Logicamente non sarà un racconto dettagliato, non ho memoria per i piccoli particolari, ma proprio per questo vi parlerò delle cose che mi sono rimaste più a cuore, quelle autentiche.

Cosa non perdere a Mauritius

Il mio impatto con Port Luis è stato molto forte, ricordo il caos, un sacco di macchine, motorini che trasportano più di una persona, mercati cittadini e tantissimi colori,
Si, ricordo un “mondo” molto colorato! Io non alloggiavo nella capitale, ma mi è capitato di attraversarla letteralmente per raggiungere altre località .
Perché andare a Mauritius?!
Per il perfetto connubio fra mare cristallino e natura incontaminata.

Il mattino infatti potrete svegliarvi nel vostro resort e iniziare la giornata con un bagno in mare e dopo pochi km in auto potrete ritrovarvi ad ammirare un verde rigoglioso.
Quest’isola nel cuore dell’Oceano Indiano offre proprio questo: se dovessi descriverla in una parola direi RELAX.

E’ d’abitudine spostarsi in taxi, ma dovrete rivedere un po’ la vostra idea di taxi: lì si “noleggia” un taxi  per un giorno, il guidatore vi porterà da un posto all’altro, se il lasso di tempo è lungo se ne va e poi torna, se invece non so, volete visitare una cosa per poco tempo lui aspetta lì e vi porta alla destinazione successiva.
Devo dire che è un ottimo mezzo di trasporto, non ci si deve preoccupare di orari o di guidare e il rapporto qualità/prezzo è conveniente.
Detto questo però io non mi sono spostata solo in questo modo, ma ho noleggiato uno scooter e ricordo km e km in motorino in due, in strade quasi deserte circondate solamente da piantagioni di canna da zucchero. Ricordatevi che la guida è a sinistra…come se foste in Inghilterra.
Essendo nell’Oceano Indiano è inutile dire che il mare è bellissimo, ma ci sono valide alternative come un safari, una visita alle terre colorate di Chamarel con annessa visita alle cascate Tamarin, una camminata subacquea e tanto altro ancora.
Sentirete parlare e vedrete in continuazioni immagini del Dodo.
Questo uccello è infatti il simbolo dell’isola; non essendo in grado di volare fu una preda facile per i vari mammiferi introdotti nell’isola dai colonizzatori e nel giro di 30 anni circa si estinse.
Ritornando alle località balneari, vi consiglio una visita a l’Ile aux Cerfs , un’isola con un’acqua meravigliosa che un tempo era popolata da cervi e la spiaggia di Flic en Flac; sicuramente essendo così belle saranno un pò prese d’assalto….basta addentrarsi un pochino e non fermarsi all’entrata della spiaggia.

Ile aux Cerfs

Un’altra immagine nitida nella mia memoria è quella del Lago Sacro di Gran Bassin, dominato dalla statua di Shiva; questo è un luogo di pellegrinaggio, dove la comunità hindu dell’isola si reca a rendere omaggio.
Quando ci sono stata io il tempo non ne voleva sapere di collaborare, quindi non c’erano molti pellegrini, ma ricordo delle offerte floreali lasciate ai piedi delle statue che emergono dalle acque del lago.

Lago Sacro di Gran Bassin

Mauritius è un mix di culture: indiana, creola, africana e francese e quindi il risultato non può che essere ottimo.
Concludo il mio racconto e quindi il mio ricordo con un ballo tipico dell’isola interpretato da delle bellissime ragazze.

Balli tipici

Mauritius è tanto altro, il mio consiglio è quello di girarla il più possibile e non fermarsi in un unico resort.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Africa

Mauritius: escursione alle terre colorate di Chamarel

Questa mattina una mia amica mi ha chiesto informazioni e consigli su Mauritius e così ho realizzato che ancora non ve ne ho parlato.
Come ho detto a lei, dico a voi la stessa cosa: la prima immagine che si è ricreata nella mia mente al pensiero di quest’isola nel cuore dell’Oceano Indiano è stato un turbinio di colori: le terre di sette colori.
Questa zona meravigliosa si trova a Chamarel, nella costa sud occidentale dell’isola e una volta che vi metterete piede non riuscirete a capacitarvi.

Terre colorate di Chamarel

La natura crea davvero cose eccezionali.
Immaginatevi una collina la cui terra (roccia e sabbia) però non ha le solite tonalità, bensì ha sfumature che vanno dal senape fino quasi al viola.
Questo è il risultato del differente raffreddamento della massa rocciosa fusa.
Per poter ammirare tutto ciò dovrete entrare in una zona privata e pagare un biglietto d’ingresso ma una volta dentro, oltre alle terre dai sette colori potrete osservare da vicinissimo le  tartarughe giganti che popolano la zona ed il maestoso salto delle cascate di Chamarel di oltre 100 m.

Cascate Tamarin

I colori risaltano maggiormente a fine giornata, verso l’ora del tramonto.
Alcuni ritengono che sia un sito divenuto ormai troppo turistico, sicuramente ogni giorno gli occhi di tantissime persone si soffermano su quelle sfumature di colori caldi, ma secondo me ne vale assolutamente la pena; si tratta di un luogo unico al mondo.

Tartaruga gigante a Chamarel

E così con tutti questi colori riaffiorano nella mia mente tanti altri ricordi legati a Mauritius… piano piano ve ne parlerò,
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

Costa Rica… Pura Vida!

Amate la natura incondizionatamente?! Scegliete sempre per i vostri viaggi destinazioni con natura rigogliosa?! Allora se non ci siete ancora stati, dovete assolutamente andare in Costa Rica!!!!
Il Costa Rica si trova in America Centrale ed un tempo era quasi interamente coperto da foreste tropicali, oggigiorno il 25% della superficie è protetto sotto forma di parchi e di riserve naturali, perchè anche se sembra ancora uno stato completamente verde, gran parte del territorio è stato colpito da deforestazione.
La sua posizione strategica lo rende uno dei Paesi più ricchi di biodiversità nel mondo;qui troviamo infatti diverse catene montuose,vulcani, e poco distante le due coste.
Il clima è tropicale nelle regioni costiere e temperato nell’entroterra;se dovete programmare un viaggio considerate che la stagione delle piogge è tra aprile e dicembre.
Ma veniamo a noi, partiamo con il mio viaggio.
Ho volato da Milano a San Josè, la capitale,  con la compagnia aerea Iberia, il mio periodo di viaggio è stato dal 29 aprile al 7 maggio.
Essendo atterrati nel tardo pomeriggio, le prime ore sono servite per la sistemazione e il pernottamento.
Il giorno successivo, dopo una ricca colazione è iniziata la vera avventura: a bordo di una jeep 4×4 guidata da noi abbiamo raggiunto il Vulcano Poas; non distante dalla capitale, è uno dei siti naturalistici più visitati del Paese.

Vulcano Poas

Si tratta di uno strato vulcanico che raggiunge i 2708 metri ed è composto da più crateri: il maggiore ha un diametro di 1,5 km e una profondità di 300 m, in fondo alla quale si può ammirare un lago dal quale si levano gas solforosi, nell’alto cratere invece è presente un lago con acque fredde, che si ricollega a dei fiumi.
Ultimamente l’attività vulcanica sembra in calo, ma non si sa mai!!
Ammirare questo gigante è veramente entusiasmante, dopo una camminata immersi nella natura si può godere finalmente dello spettacolo del lago:davvero suggestivo.
Dopo la fatica della camminata, è arrivato il momento di recuperare le forze e abbiamo sfruttato la pausa pranzo per scoprire una piantagione di caffè.
Subito dopo pranzo infatti, guidati da una bravissima ragazza abbiamo fatto il giro della piantagione… abbiamo visto tutto il processo di produzione, dalla piantina di caffè appena cresciuta ai chicchi messi ad essiccare al sole, fino ad arrivare al punto vendita dove c’era veramente l’imbarazzo della scelta.
Il caffè infatti è l’oro nero del Costa Rica, moltissima produzione mondiale viene fatta in questo stato!
Dopo averne gustate diverse qualità ci siamo rimessi in marcia sulla nostra jeep e abbiamo raggiunto l’hotel dove avremmo trascorso la notte.
Beh che dire, una vera oasi di pace immersa nel verde assoluto, progettata in modo da poter offrire una visita panoramica del Vulcano Arenal da qualsiasi punto dell’hotel.
Fuori dal nostro bungalow non avevamo un giardinetto, ma giardini immensi a perdita d’occhio e poco lontano pascoli per varie specie di animali….per non parlare dei fiori!!Mi sembrava di essere in un giardino botanico! Insomma la sistemazione ideale per riposarsi e rilassarsi visto che la giornata successiva sarebbe stata impegnativa!

Il giorno seguente infatti è stato all’insegna dell’adrenalina, abbiamo sfidato le acque del Rio Sarapiqui facendo rafting!!!
Per me non era la prima volta, ma l’emozione è sempre unica,sopratutto perchè ti rendi conto di poterlo fare in un fiume di un paese “verde”, il panorama è completamente diverso.
Dopo le spiegazioni del caso, siamo saliti sul nostro gommone ed è “filato” tutto liscio, il fiume non era troppo pieno e ci siamo goduti questa esperienza al massimo!
Per compensare le energie utilizzate, nel tardo pomeriggio fino a sera inoltrata ci siamo rilassati alle terme, la zona infatti è ricca di acque termali e di conseguenza diverse strutture le utilizzano per crearci zone relax.
Non dovete però immaginarvi le nostre terme, che per quanto belle possano essere sono sempre all’interno di strutture: qui era tutto all’aria aperta, camminavi su vialetti e poi ti tuffavi nella vasca che preferivi, tutto circondato da una foltissima vegetazione: uno spettacolo!
Dato che questa accoppiata adrenalina/relax ci era piaciuta parecchio, il giorno successivo abbiamo provato un’emozione unica, mai provata fino a quel momento: SKY TRAM e SKY TREK!
All’interno di un parco avventura, dopo diverse spiegazioni e dopo essere stati imbragati per bene, siamo saliti su una funivia, la Sky Tram che ci ha portato fino alla montagna più alta della zona, lungo il percorso abbiamo avuto una vista mozzafiato della flora e della fauna, ma che altezza!!!! Se soffrite di vertigini non potete assolutamente farlo!
La Sky Trek invece è la modalità di discesa, con carrucole,cavi di acciaio si “vola” sopra una vegetazione infinita,non scherzo nel dirvi che vedevamo gli uccelli volare sotto di noi!
Ogni tot ci sono delle piattaforme in acciaio in cui fermarsi per poi ripartire poco dopo. Adrenalina allo stato puro!!

Una volta tornati con i piedi a terra siamo ripartiti: destinazione Oceano Pacifico!
E si, dopo tutte queste giornate a contatto con la natura meravigliosa, volevamo concludere la vacanza con un pò di mare.
Ci siamo diretti a Playa Conchal dove abbiamo pernottato 3 notti.
Qui è stato relax puro, mare cristallino e tanto sole.
Un giorno abbiamo fatto un’escursione organizzata in barca e abbiamo raggiunto un’isola poco distante.
Nel nostro resort giravano libere un sacco di iguane, spostavi i lettini e ti ritrovavi un’iguana sotto:che strani animali! 🙂
Dopo aver ricaricato le pile siamo ripartiti per la strada di casa, abbiamo prima preso un volo (piccolo aereo) interno per raggiungere l’aeroporto di San Josè e da qui dritti verso Milano.
E così è finito un altro bellissimo viaggio, raccontare l’immenso spettacolo offerto dalla natura è davvero difficile, ma vi assicuro che è stato indimenticabile.
Pura Vida è l’espressione che sintetizza nella sua essenza lo spirito del Costa Rica, esprime la gioia, la vitalità, il senso del bello, la gentilezza e la saggezza dei suoi abitanti…ma è anche una filosofia di vita!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: in Costa Rica crescono 1300 specie di orchidee, una di esse, la Guaria Morada è il fiore nazionale mentre un animale simbolo è la rana verde dalle zampette rosse.
PPS: è il maggiore esportatore di ananas al mondo, preparatevi per grandi abbuffate.

Italia, Umbria

Cascata delle Marmore

Ciao viaggiatori, vi è venuta voglia di trascorrere un week end adrenalinico all’insegna dell’avventura, ma allo stesso tempo avete voglia di rilassarvi?!Ho la soluzione per voi.
Dobbiamo andare in Umbria, in provincia di Terni per ammirare una cascata tra le più alte d’Europa: La Cascata delle Marmore, situata quasi alla fine della Valnerina, la lunga valle scavata dal fiume Nera.
Il nome della cascata deriva dai sali di calcio presenti sulle rocce che sono simili a marmo bianco. Le opere ingegneristiche e la natura che la circonda hanno sempre richiamato un gran numero di turisti e visitatori, tanto da spingere alla creazione di luoghi d’osservazione sicuri e stabili; l’accesso ai punti migliori avviene tramite il pagamento di un biglietto d’ingresso.
Le acque della cascata sono sfruttate maggiormente per la produzione di energia elettrica, quindi la cascata vera e propria non è continuamente funzionante, ma per permettere la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene aperta con la massima portata; questi orari vengono poi prolungati in occasione di giorni festivi.
Come qualsiasi altro luogo degno di nota, anche la Cascata delle Marmore ha il suo lato più romantico, legato ad una leggenda secondo la quale una ninfa di nome Nera si innamorò di un bel pastore: Velino. Giunone però era gelosa di questo amore e la trasformò in un fiume, che prese appunto il nome di Nera. Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Questo salto, destinato a ripetersi per l’eternità, si replica nella cascata delle Marmore.

Ma se non sbaglio, vi avevo promesso un week end adrenalinico, tranquilli, non mi sono dimenticata!! Questo magnifico ambiente offre la possibilità di praticare sport strettamente legati all’acqua: sto parlando di rafting, Hydrospeed e canyoning. Affidatevi alla bravura e all’esperienza di Rafting Marmore, raggiungerete la loro base nautica di Arrone e lì verrete accolti e vi verrà fornita l’attrezzatura completa insieme a tutti gli accorgimenti.
Prima di partire infatti, ci sarà una fase dedicata a tutte le spiegazioni… non solo teorica ma anche pratica.
Se siete temerari e bravi nuotatori non c’è problema, ma ci sono attività soft anche per i più paurosi, quindi tutti potranno avvicinarsi a questi sport.
Il rafting consiste nella discesa del fiume a bordo di un gommone da sei persone più l’istruttore….ma sarete voi in prima persona a “manovrare” e a dare la giusta spinta per fare la discesa nel migliore dei modi. La fatica si farà sentire. ma vi assicuro che la soddisfazione e l’adrenalina a fine percorso vi ripagheranno alla grande. Tra la parte teorica, i trasferimenti, la discesa e la doccia finale calcolate circa 2,30 ore.
Un’altra attività è quella dell’hydrospeed che consiste in un modo nuovo per scendere la corrente, indossando la muta, salvagente, casco e pinne da subacqueo e logicamente non può mancare l’hydrospeed, una specie di piccolo “bob” in plastica galleggiante da tenere ben saldo con le mani, che consente di flottare con sicurezza nelle rapide. Non dovrete aver paura di cadere in acqua… perché siete già dentro l’acqua!!! 🙂 Tra le varie condizioni per poterlo praticare, ci sono l’ottima capacità di nuotare e una buona salute.
Il canyining o torrentismo invece, consiste nel calarsi all’interno delle rocce con le corde, scivolando nei toboga e tuffandosi nelle pozze….tutto accompagnati da personale abilitato e da una guida alpina specialista in torrentismo.
Questo sport vi darà la possibilità di ammirare da vicino la millenaria azione erosiva che ha creato canyon e gole davvero fantastici, Direi che qualche spunto adrenalinico ve l’ho dato, no??!!
Se volete trascorrere tutto il week end  senza nessun tipo di confort, in zona ci sono anche campeggi dove poter pernottare, altrimenti, fossi in voi, dopo tutte le energie spese andrei a rifugiarmi in un bell’agriturismo, gustando i piatti tipici della tradizione e trascorrendo il restante del tempo con molta più calma, rilassandovi davanti ad un libro o facendo qualche camminata/passeggiata a cavallo. Tutta la zona offre molto!!!
Insomma non vi resta che partire per andare a sentire con le vostre orecchie il rimbombo del salto dell’acqua!!
Al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.

Italia

La Gola del Furlo: alla scoperta dell’entroterra pesarese

Oggi vi farò trascorrere una rinfrescante giornata estiva lontano dal mare… andiamo alla Gola del Furlo!
Il passo del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia che costeggia il fiume Candigliano, formatasi fra il monte Pietralata ed il monte Paganuccio. Ci troviamo nella provincia di Pesaro-Urbino, sulla strada verso Roma, l’Umbria e la Toscana.
Il panorama è davvero meraviglioso, se scegliete di percorrere la vecchia strada vi ritroverete proprio a ridosso delle azzurre/verdi acque del fiume, alzando gli occhi al cielo invece, se sarete fortunati, potrete avvistare le aquile che vivono nella gola e nidificano proprio sulla parete rocciosa.
Questa zona è trafficata veramente da tantissimi anni, come personaggi storici si ricordano i romani, Vespasiano, gli Ostrogoti, i Longobardi e Benito Mussolini.

Quest’ultimo infatti attraversava spesso la gola nei suoi spostamenti tra Roma ed il nord Italia e negli anni 30 la guardia forestale locale, riprodusse sulle pendici del monte Pietralata il profilo del duce; il monumento fu minato e distrutto dai partigiani durante la guerra ed oggi è soltanto parzialmente riconoscibile. Per avere ulteriori dettagli potete rivolgervi al punto IAT della zona, o visitare lo storico bar dove alloggiava Mussolini: è ancora visitabile la sua stanza.
La gola è attraversata da 2 gallerie, vicino alle quali sorge la diga (anche questa visitabile).

Cosa fare alla Gola del Furlo

La zona offre tantissime possibilità di svago,passeggiate e trekking sui monti, escursioni a cavallo, pesca e bagni nelle acque del fiume e visto l’enorme prato, si presta molto per pic-nic e pranzi all’aperto. Lungo la strada sono presenti diversi baretti in cui gustare panini, piadine o carne alla brace.
Ma io vi avevo promesso una giornata rinfrescante, quindi dirigiamoci verso Cagli, dove sono presenti le cascatelle ed il fiume.
Qui è normale amministrazione, soprattutto per i residenti in zona, venire a trascorrere una giornata al fiume al posto di partire per il mare.

Ci sono diverse zone in cui fermarsi, non sono segnalate, ma sono facilmente riconoscibili visto l’alto numero di macchine posteggiate sul ciglio della strada. Bisogna scendere attraversando sentieri non proprio piani e si arriva proprio sul fiume. L’acqua è fresca, ma è di una limpidezza unica; ci sono poi dei punti da cui poter fare anche dei tuffi. Diciamo che più a contatto con la natura di così, non si può!
Se invece avete intenzione di rimanere in zona più a lungo, potrete visitare ed ammirare altri paesini e altre meraviglie del posto.
Poco distante si trova Acqualagna, famosa in tutto il mondo per il suo pregiatissimo tartufo, il borgo di Urbania, veramente carino, famoso per la festa della befana e per la produzione di ceramiche e maioliche; qui è presente la Chiesa dei Morti, con 18 mummie naturali del Medioevo e del rinascimento esposte dietro l’altare. Altro comune nella zona è quello di Apecchio, da non perdere la visita al mappamondo della pace, che è entrato anche nel Guinnes dei primati. Si tratta di un globo capace di imitare la rotazione terrestre, realizzato in legno da un artigiano locale e suddiviso su tre piani. Per le sue eccezionali dimensioni può contenere fino a 600 persone; è veramente imperdibile!
Poco distante si trova Piobbico, famoso per il Castello dei Brancaleone e per il territorio circostante disseminato di rocche, castelli ed eremi parzialmente ridotti in ruderi.
Una curiosità legata a questo borgo è il Club dei brutti, ossia un’organizzazione internazionale fondata nel 1879 che oggi conta circa 30.000 iscritti ed ha 25 sedi sparse nel mondo, ma nacque proprio qui.
La nascita del club era motivata dall’esigenza di maritare le zitelle del paese, mentre negli ultimi anni lo scopo è quello di sminuire il culto della bellezza e dell’apparenza per ristabilire un giusto equilibrio dei valori sociali.
Se andate a Piobbico quindi, potrete rientrare a casa con la tessera di socio del Club dei brutti!!! 🙂
Come ultime zone limitrofe, ma non per questo meno importanti potrete visitare Sant’Angelo in Vado, Urbino, Fossombrone e Fermignano.
L’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino è veramente ricco di tesori, che aspettate?! E’ ora di visitarlo!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: La Gola del Furlo fa parte della Riserva Naturale Statale.
PPS: un ottimo posto per gustare buonissime bruschette o carne prelibata è il bar/bruschetteria Gostoli, località Furlo.
PPPS: tutta la zona è ottima per gli appassionati di moto, la strada è eccezionale!