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Italia, Puglia

Cosa visitare a Pietramontecorvino e nei borghi limitrofi

La scoperta di zone meno turistiche e meno conosciute mi appassiona sempre tanto, quindi oggi vi parlo di una parte dei Monti Dauni che ho avuto il piacere di visitare da poco.
Andiamo alla scoperta di Pietramontecorvino e dei borghi limitrofi.

Pietramontecorvino: cosa visitare

A circa 37 km da Foggia sorge Pietramontecorvino, un borgo della Daunia davvero carino che non dovete assolutamente perdervi durate una vacanza nel capoluogo pugliese.
Vanta diversi riconoscimenti come il marchio dei “Borghi più belli d’Italia“, la Bandiera Arancione del Touring Club ed è inserito anche nella rete dei Borghi Autentici.
Di origine medievale, Pietramontecorvino si sviluppò soprattutto attorno al 1500, fino ad arrivare ad un secondo periodo di crescita verso la metà del 1800.

Torre di Pietramontecorvino
Torre di Pietramontecorvino

Durante una visita a Pietramontecorvino da visitare assolutamente la Torre Normanna, forse il suo simbolo per eccellenza. Alta circa 30 metri è visitabile anche internamente e salendo la meravigliosa e originale scala a chiocciola in legno, di 116 gradini si arriverà alla sommità da dove avrete una visuale strepitosa fino al Tavoliere delle Puglie.

Vista dalla torre di Pietramontecorvino
Vista dalla torre di Pietramontecorvino


Il centro di Pietramontecorvino, in cui sorgono la torre e il Palazzo Ducale è chiamato Terravecchia.
Edificata direttamente su uno sperone di roccia tufacea, ha resistito al passare dei secoli arrivando fino ai nostri giorni in tutto il suo splendore.
Un tempo si accedeva alla Terravecchia da ben tre porte, l’unica ad esistere ancora è Port’Alta.
Da non perdere il giardino pensile e la chiesa Madre; quest’ultima è dedicata a Santa Maria Assunta ed è la più antica di Pietramontecorvino essendo stata costruita alla fine del XV secolo circa.
Vi consiglio di girare senza una meta precisa per la Terravecchia ammirando le case che emergono dalla roccia con le grotte oggi adibite a cantine o magazzini e i vicoli che vi condurranno a scoprire scorci unici.
Alzate lo sguardo ed ammirate lo stemma della famiglia Montalto che rimase a Pietra dal 1525 al 1806, esso recita: ” Attenzione, ho passato di peggio”.
Ancora due piccole curiosità su questo borgo della Daunia: inizialmente era presente anche una seconda torre che venne abbattuta nel 1525 e i feudatari con lo stesso materiale costruirono il Palazzo Ducale.
Inoltre in Terravecchia venivano intonati gli sciàmbule.

Intonazione di uno sciàmbule
Intonazione di uno sciàmbule

Sapete cosa sono? Si tratta di un canto tradizionale diffuso in alcuni paesi dei Monti Dauni, praticato su un’altalena improvvisata con un ceppo da ardere, sospeso tramite una fune alla porta d’ingresso delle abitazioni.
Secondo voi potevo forse esimermi dal farlo? Proprio di fronte al mio alloggio c’era un’altalena e sulla porta principale d’ingresso il titolo dello sciàmbule: Temmatemenetè la cui traduzione plausibile è:” Ti ucciderei, ma non ne ho voglia”.
Che dite, mi sarò calata abbastanza nella parte?

Suoni, Sapori e Colori di Terravecchia

Nel mese di settembre, a Pietramontecorvino si svolge questa bellissima festa alla quale ho avuto la fortuna di partecipare, quindi appuntatevela per il prossimo anno.
Suoni, Sapori e Colori di Terravecchia è una manifestazione che valorizza tutti gli aspetti del quartiere medievale del paese.
Pietramontecorvino compie un viaggio indietro nel tempo grazie ad attori e figuranti, cavalieri, armature e bandiere che roteano nel cielo a tempo di musica (anche qui non mi sono tirata indietro e ho vestito i panni di una dama del Medioevo).

Cosa visitare vicino Pietramontecorvino: Motta Montecorvino

Pietramontecorvino è forse il borgo più grande, ma dopo averlo visitato nel migliore dei modi vi consiglio di recarvi a Motta Montecorvino.
Paese di 600 anime dove dovete visitare la Torre Campanaria da dove ammirare in panorama a 360°, la Chiesa Madre San Giovanni Battista dedicata al patrono del paese e la Chiesa della Madonna dell’arco.

Torre Campanaria di Motta
Torre Campanaria di Motta

Fate tappa anche alla piazzetta del sole e non perdetevi la plurisecolare quercia di San Luca.
Motta Montecorvino dista davvero pochissimo dal Monte Sambuco, una delle vette più importanti della Puglia.
Se volete trascorrere qualche ora immersi nella natura, dopo aver visitato Motta, questa è la soluzione perfetta, sia per delle camminate che per dei giri in bicicletta.

Cosa visitare vicino Pietramontecorvino: Volturino

Un altro borgo dei Monti Dauni che dovete inserire in questo itinerario è Volturino, il paese del vento.
Qui in effetti è sempre molto ventilato, tanto che le vie sono state costruite sfalsate, proprio per non far incanalare troppo il vento.
Fate un giro per il paese ed ammirate il panorama dal grande belvedere. Poco distante vi consiglio una visita al Santuario di Santa Maria della Serritella.

Santuario di Santa Maria di Serritella
Santuario di Santa Maria della Serritella

Cosa visitare vicino Pietramontecorvino: la Torre di Montecorvino

Per concludere questo itinerario, vi parlo di un luogo che ho apprezzato tanto e che collega tutti i precedenti.
Il sito di Montecorvino sorge su una collina posta al centro di un triangolo panoramico tra i borghi di Pietra, Motta e Volturino.
L’area archeologica è dominata dai resti di una torre che doveva essere alta 24 metri, conosciuta più comunemente come la “Sedia del Diavolo” per la particolare forma che ha assunto nel tempo in seguito ai crolli che l’hanno divisa e aperta.

Torre di Montecorvino (Sedia del Diavolo )
Torre di Montecorvino (Sedia del Diavolo )

La torre è di sicuro molto suggestiva, vi consiglio di partecipare ad una visita guidata così da poter apprezzare tutta la zona nel migliore dei modi.
Recenti scavi hanno infatti fatto emergere resti di un’antica cattedrale, delle torri e una chiesa signorile.
Montecorvino è un luogo che mi ha affascinato tanto, non perdetevelo mi raccomando.

Prodotti tipici e dove trovarli

Durante il mio viaggio ho deliziato il mio palato con i prodotti tipici della zona, tra cui ovviamente delle ottime mozzarelle, la pizza jaiame, le immancabili orecchiette alle cime di rapa e tanto altro.
Vi lascio giusto qualche indirizzo dove cenare o acquistare prodotti:

  • Salumificio Carpinelli: da non perdere la noglia
  • Birrificio Montalto: birre artigianali
  • Caseificio Il Corvino Bianco: i nodini
  • Peccati di gola: ristorante in cui gustare piatti tipici della tradizione

Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale

In collaborazione con Daunia Press Tour

Italia, Puglia

Cosa vedere a Conversano: fra ciliegie e bellezze storiche

Ci sono mete che non finiscono mai di sorprendere e la Puglia ne è piena.
A fine Maggio sono tornata a Conversano, che avevo già visitato in autunno ma vi assicuro che è stato come fosse la prima volta, sarà che la bella stagione migliora ogni cosa.
Conversano sorge su una collina a 219 m s.l.d.m. e proprio qui si fermarono i Normanni innamorati del territorio.
Il centro storico, di modeste dimensioni ospita una marea di bellezze.
Ma entrando nel dettaglio, cosa vedere a Conversano?
Sicuramente il primo colpo d’occhio è senza ombra di dubbio per il Castello Aragonese che con la sua imponenza domina tutto il centro, ma pochi passi più avanti l’attenzione viene catturata dalla meravigliosa Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile Romanico Pugliese.

Castello di Conversano

Vi consiglio di costeggiare la fiancata laterale per arrivare poi alla facciata principale e rimanere senza parole.
Lasciate la chiesa alle vostre spalle e curiosate fra i vicoli, troverete un sacco di angoli suggestivi.
Scoprire la storia di un luogo che si visita è sempre molto affascinante, quale luogo migliore del Museo Archeologico?
Situato all’interno dell’ex Monastero Benedettino, ospita corredi funebri di Conversano.
Bellissimi crateri di vino e Idra, l’altro vaso in cui si conservava l’acqua creati solo in punto di morte dell’individuo, esclusivamente per la sepoltura.
Appena fuori dal museo ci si ritrova faccia a faccia con una vera meraviglia, il chiostro medievale del Monastero di San Benedetto.

Chiostro di San Benedetto


Dovete sapere che in passato questa struttura era occupata dagli Abati Benedettini e successivamente passò alle Badesse.
Quest’ultime possedevano un potere non indifferente, infatti dipendevano direttamente dal Papa e non dai Vescovi della Cattedrale e proprio per questo ci furono diversi attriti fra i due schieramenti, proprio perchè i secondi non accettavano un potere equivalente al loro, a maggior ragione se femminile.
Oltre al bellissimo chiostro e giardino, da non perdere la chiesa di San Benedetto.
La Pinacoteca è stata una vera sorpresa per me che di solito non rimango senza parole di fronte alle opere esposte, questa volta invece sono rimasta completamente affascinata dalle 10 tele di Paolo Finoglio raffiguranti gli episodi della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
L’esposizione si divide in tre sale: quella della guerra, quella dell’amore e quella della fede….visitatele e vi perderete fra le storie di Trancredi e Clorinda, Rinaldo e Armida.

Tele di Finoglio alla Pinacoteca

Un piccolo tesoro meno conosciuto e difficile da individuare dall’esterno è la Chiesa di San Cosma e San Damiano, l’apoteosi del barocco con l’utilizzo della foglia d’oro.

Soffitto della chiesa di San Cosma e San Damiano

Tornando ai giorni nostri, due sono le cose che devo segnalarvi.
La prima è uno spazio creativo, “La Bottega” ovvero il laboratorio urbano di Conversano dove i ragazzi, fin dalla tenera età possono cimentarsi nel creare ed apprendere facendo le cose in prima persona.

La Bottega

L’altro luogo che vi segnalo invece è una particolarissimo mostra alla Galleria Vì… vi dico solo che le opere sono collegate alla musica e i colori fluo non mancano.
Ma perchè sono andata a Conversano proprio in questo periodo?! La risposta è molto semplice, si svolgeva la Festa delle Ciliegie.

Le ciliegie di Conversano

Dovete sapere che la zona è famosa per la coltivazione del frutto rosso, soprattutto della qualità Ferrovia, la più pregiata dalla forma molto grande.
Ne abbiamo assaggiate in quantità industriali, dalle bancarelle della festa all’azienda agricola, raccolte direttamente dagli alberi e sottoforma di marmellata.
Ci siamo infatti trasformati in aspiranti cuochi ammirando la Sig.ra Giulia nella preparazione della marmellata e cimentandoci nella ricetta delle pastatelle, tipico dolce di Conversano, ripieno di marmellata di ciliegie.

Le famose pastatelle

E’ possibile partecipare a diversi laboratori, contattando la Pro Loco.
Come sempre la parte naturalistica non può mancare, così abbiamo scoperto i dintorni di Conversano con un bel trekking guidati da Puglia Trekking Escursionismo.
Abbiamo potuto scoprire il Bosco di Castiglione con la sua particolare flora, siamo andati anche indietro nel tempo, ammirando l’area archeologica che ormai è stata inglobata di nuovo nel verde.
Nel VI e V secolo A.C. quest’area era abitata e venne di nuovo occupata nel Medioevo.
Tanti resti sono ben visibili, anche se l’unico edificio integro è la Torre di Castiglione che veglia sull’intero bosco.

Torre di Castiglione

Conversano non è sul mare, ma lo si raggiunge in pochissimi km, per esempio dirigendosi a Polignano a Mare.
Un altro pezzetto di Puglia e un’altra immensa scoperta.
Grazie al Gal Sud Est Barese e al Comune di Conversano per averci fatto vivere l’esperienza del Press Tour “La Festa delle Ciliegie“.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

Italia, Puglia

La Grotta della Poesia e la leggenda che ne ispirò il nome

Ci sono luoghi nel mondo di una bellezza straordinaria,amplificata forse dalla loro semplicità.
Durante il mio ultimo weekend ho avuto la fortuna di ammirarne uno.
Ero in Salento e una volta arrivata a Melendugno, in provincia di Lecce,fra Torre dell’Orso e San Foca mi sono messa alla ricerca di Roca Vecchia per ammirare la Grotta della Poesia.
In realtà il vero nome sarebbe Grotta Posia ovvero sorgente d’acqua dolce.
Si tratta di una grotta di origine carsica a cui è crollato il tetto, collegata al mare attraverso un canale percorribile a nuoto o con una piccola imbarcazione.
Vi garantisco che è stato amore a prima vista.
Già dall’alto potete distinguere il perimetro circolare ben delimitato e guardando con più attenzione vedrete l’acqua di un azzurro così cristallino che sembra finto.

Viene voglia di tuffarsi già dall’alto, non sto scherzando,ma è meglio scendere un po’ e gettarsi in acqua gradualmente, anche se non mancano persone che si tuffano da una certa altezza.
Credo che in piena estate sia un po’ troppo affollata, ma Settembre è stato il momento giusto per poterla apprezzare al meglio….per fortuna!
Immaginate una grande piscina naturale con acqua limpidissima,ecco cosa troverete.
Vi starete chiedendo il perché del suo nome immagino.

Beh, la spiegazione è molto semplice; la leggenda narra che una bellissima principessa amasse particolarmente fare il bagno nelle acque della grotta, la notizia si diffuse così in fretta che poeti provenienti da tutto il sud Italia si riunirono proprio qui per comporre versi ispirati alla sua bellezza.
Oltre alla leggenda,anche la storia è strettamente legata a questo luogo; nel 1983 vennero ritrovate iscrizioni messapiche sulle pareti a dimostrazione che la grotta fu un luogo di culto.
Se siete in zona è una tappa che non potete saltare!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.