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Italia, Lombardia

Calcio e Covo: borghi dipinti fuori Bergamo

Amanti della street art, oggi vi parlo di due borghi dipinti a pochi km da Bergamo, in cui ammirare diverse opere.
Calcio e Covo offrono creazioni diverse fra loro, motivo per cui l’accoppiata dei due borghi a pochi km di distanza l’uno dall’altro mi sembra perfetta per una gita fuori porta.

Il Ratto di Europa a Covo
Il Ratto di Europa a Covo

Borghi dipinti: i murales di Calcio

Calcio, borgo bergamasco dalle origini rurali, di circa 5400 abitanti, ospita ben 47 muri dipinti con svariate tecniche.
Il tutto nasce nel 1995 dall’iniziativa “Narrano i muri” che ha portato ad una lenta trasformazioni del borgo in una sorta di museo a cielo aperto.

Muri dipinti a Calcio
Muri dipinti a Calcio

I dipinti rappresentano il forte legame con l’acqua dato dalla presenza del fiume Oglio e tanti mestieri del passato.
Trattano inoltre temi sociali, leggende o storie realmente accadute legate al territorio.
Vi consiglio di passeggiare liberamente per il paese e di consultare le schede con tutte le spiegazioni e i significati, così da coglierne la vera essenza.

Murale di Calcio

Borghi dipinti: i murales di Covo

E’ giunto il momento di scoprire un altro borgo dipinto e cioè quello di Covo.
Prima di partire però mi sembra giusto consigliarvi di fare una bella pausa pranzo a base di ravioli di Covo.

Ravioli di Covo
Ravioli di Covo

Si tratta infatti del piatto tipico di questo borgo bergamasco e la seconda domenica del mese di ottobre si tiene anche la Sagra del raviolo di Covo, un raviolo di forma quadrata ripieno di carne, spezie e verdura e condito con burro fuso.
Con la pancia piena si hanno più energie per andare alla scoperta dei murales, non è vero?!
Qui le opere sono inferiori numericamente rispetto a Calcio ma molto superiori per quanto riguarda le dimensioni.

Covo, murale dedicato a Giulio De Micheli
Covo, murale dedicato a Giulio De Micheli

Sono inoltre molto più recenti e lo si percepisce bene dai colori ancora vividi.
Non vi resta che passeggiare alla ricerca del “Ratto di Europa“, del “Caravaggio“, del murales dedicato al compositore Giulio De Micheli e di quello della veduta di Covo dall’alto con una donna affacciata alla finestra.

Muri dipinti a Covo
Muri dipinti a Covo

Un’ottima idea se cercate la meta perfetta per una gita fuori porta o se siete diretti a Bergamo o Brescia e volete fare una tappa intermedia.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

P.S.: se siete amanti di street art non perdetevi i borghi di Santarcangelo di Romagna, Saludecio, San Giovanni in Persiceto e Braccano.

Emilia romagna, Italia

Street Art a Santarcangelo di Romagna

Appassionati di street art, oggi andiamo alla scoperta delle opere di Santarcangelo di Romagna.
Il borgo è una vera chicca, devo essere sincera ed ammettere che rientra tra i miei preferiti della Romagna.
Qui si respira spensieratezza, cura del dettaglio, tradizione e soprattutto si mangia buon cibo.
Ma veniamo a noi, oggi si parla di street art, per tutto il resto scriverò un post a parte.

"Ricerca di utopia (con mappa)"
“Ricerca di utopia (con mappa)”

I murales di Santarcagelo

Il primo consiglio che mi sento di darvi però è quello di gironzolare tra i vicoli senza una meta precisa, ma per il solo gusto di respirare quell’atmosfera di cui vi ho parlato prima.
Dopo essere entrati completamente nel mood romagnolo, iniziamo l’itinerario alla scoperta dei murales.
Gli artisti che hanno dato vita alle opere di Santarcangelo sono Eron, Ericailcane e Iacurci.
Partiamo dalla parte bassa del borgo, sulla facciata del teatro Lavatoio in via A. Costa, troverete “Soul of the wall” mentre sulla facciata del Supercinema è stata realizzata “Giuliana”, un’opera dedicata alla poetessa santarcangiolese Giuliana Rocchi.

"Giuliana" di Eron
“Giuliana” di Eron

Qui di fronte, sulla parete di un’abitazione privata, proprio sotto alle mura trovate un’opera di Ericailcane.

Ericailcane a Santarcangelo di Romagna
Ericailcane a Santarcangelo di Romagna

Sulla facciata della scuola primaria Pascucci ha preso forma dalle mani di Agostino Iacurci una grande opera che invita all’educazione e al rispetto della natura; si tratta di enormi fiori e piante che abbelliscono tutto l’edificio.
Poco fuori dal centro storico su una colonnina dell’Enel si trova il murale “Tower to the people” di Eron.
L’opera vuole ricordare il caso di Tommie Smith, l’atleta statunitense che alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico, sul podio, fece il gesto del pugno chiuso alzato al cielo.

"Tower of the people"
“Tower to the people”

Salendo nella parte alta del borgo si incontra la mia opera preferita intitolata “La ricerca di utopia ( con mappa) di Ericailcane.
Non vi svelo altro, vi lascio con la giusta dose di curiosità.

Che dite, vi ho fatto venire voglia di fare un giro a Santarcangelo di Romagna? Spero tanto di sì perché oltre a questo lato legato alla street art ha tanto da offrire.
Da non dimenticare la Fiera di Bec che si tiene a ridosso del giorno di San Martino (11 novembre).

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Italia, Lazio

Sant’Angelo di Roccalvecce: il paese delle fiabe

In Lazio esiste il paese delle fiabe e il suo nome è Sant’Angelo di Roccalvecce.
Si tratta di un paese d circa 100 abitanti che da qualche anno è rinato grazie alla street art.
Siamo a circa 25 km da Viterbo e Sant’Angelo è una tappa imperdibile in un itinerario in Tuscia.

Cappuccetto Rosso - Sant'Angelo
Cappuccetto Rosso – Sant’Angelo

I murales di Sant’Angelo di Roccalvecce

Il paese stava lentamente morendo, così grazie ad un’idea dell’associazione ACAS, nel 2017 viene realizzato il 1° murales a tema fiabe, che farà ottenere a Sant’Angelo il nome di Paese delle fiabe.
Il primo ad essere stato realizzato è quello di Alice nel paese delle Meraviglie, la cui inaugurazione è stata il 27 novembre 2017… se ci fate caso l’orologio segna le 11:27.

Alice nel paese delle Meraviglie - Sant'Angelo
Alice nel paese delle Meraviglie – Sant’Angelo

A questa opera ne sono seguite tantissime altre, circa 40, realizzate in ogni via del borgo.
Il paese è piccino, quindi dovrete semplicemente passeggiare con il naso all’insù, cercando di trovare quanti più murales possibile.

I tre porcellini - Sant'Angelo
I tre porcellini – Sant’Angelo

Le fiabe raffigurate sono quelle classiche, da Cenerentola ai tre porcellini, da Hansel e Gretel al Gatto con gli stivali, passando per Pinocchio, Mary Poppins e Biancaneve.
Il mio preferito però è quello di Cappuccetto Rosso, le rappresentazioni della nonna e della bimba sono davvero eccezionali.

Hansel e Gretel -Sant'Angelo
Hansel e Gretel -Sant’Angelo

Cosa vedere nei dintorni di Sant’Angelo

Sant’Angelo di Roccalvecce è una meta perfetta per una gita fuori porta, un mondo parallelo in cui trascorrere qualche ora.
I bambini impazziranno, ma vi garantisco che anche gli adulti apprezzeranno questo luogo magico.
In zona non perdetevi Civita di Bagnoregio, Orvieto, Viterbo e Calcata.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

San Giovanni in Persiceto: alla scoperta dei murales

La street art sta prendendo sempre più piede, ci sono addirittura dei percorsi incentrati solamente sull’arte di strada.
Oggi vi porto a scoprire quella di San Giovanni in Persiceto.

I murales di San Giovanni in Persiceto

In provincia di Bologna e più precisamente a San Giovanni in Persiceto, un’intera piazzetta è stata riqualificata e portata al suo massimo splendore grazie al lavoro di Gino Pellegrino.
All’inizio degli anni ’80, venne scelta questa location per ospitare una manifestazione, ma doveva essere assolutamente risistemata per l’occasione.

Piazzetta Betlemme San Giovanni in Persiceto
Piazzetta Betlemme San Giovanni in Persiceto

Fu per questo che l’artista iniziò a dipingere sulle facciate delle case scene di vita agreste, con ortaggi e animali da cortile dalle dimensioni decisamente ingombranti.
Piazzetta Betlemme
divenne così famosa e ancora oggi attira turisti curiosi di scattare fotografie vicino a cavoli, oche e maialini giganti.

Murales di San Giovanni in Persiceto
Murales di San Giovanni in Persiceto

I colori sono tenui e l’atmosfera è davvero piacevole.
Fondamentalmente i murales non sono sparsi per il centro storico ma si trovano solo qui.

Ultimamente ha preso forma una nuova opera sul muro del piazzale della stazione del treno.
Il titolo è “Mille Papaveri Rossi” ed è dedicato alle donne della resistenza, partigiane e non solo, raffigurate come staffette in bicicletta, operaie in tuta da lavoro o braccianti agricole con il cappello di paglia.

Mille Papaveri Rossi
Mille Papaveri Rossi

Una volontà quella della street artist Alice Pasquini di ricordare come il contributo femminile abbia fatto rifiorire gli ideali di libertà e democrazia, come sono rifioriti i papaveri rossi.

Se siete appassionati di murales, non perdetevi Dozza e Saludecio.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.