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Italia, Toscana

Mete e alloggi insoliti in Toscana

La Toscana è conosciuta a livello mondiale per le sue innumerevoli bellezze, oggi voglio proporvi un itinerario un po’ fuori dagli schemi, incentrato su alloggi insoliti ed esperienze all’aria aperta.

La Yurta dove fare colazione al Glamping il Sole
La Yurta dove fare colazione al Glamping il Sole

Giorno 1: Vicopisano

La scoperta della giornata si trova a pochi km da Pisa e quest’itinerario può essere sfruttato anche da chi si trova nella città della torre pendente e vuole approfittarne per vedere qualcosa nei dintorni.
Vicopisano si trova infatti solamente ad una ventina di km da Pisa e nel suo piccolo ospita una bellezza davvero importante ovvero la Rocca del Brunelleschi.
Prima di raggiungere il borgo, già in lontananza potrete scorgere la muraglia di collegamento.
Una volta arrivati nel centro storico, passeggiate prima sena una meta precisa, ma curiosando tra i vari scorci, per poi dirigervi alla rocca.
Se cercate un ristorante in cui cenare, vi consiglio 30metriquadri; qui si mangia cucina romana, potreste approfittarne per fare una pausa dall’ottima cucina toscana e assaggiare una gricia o una cacio e pepe. Cenare qui è un’esperienza a 360°, locale curato, ottimi piatti e super simpatia.
E adesso dove si va a dormire?! Se anche in questo caso volete uscire un po’ dagli schemi, vi consiglio di trascorrere la notte nella bubble di Under the Tuscan Stars.

Bubble room di TuscanStars
Bubble room Under the TuscanStars


Addormentarsi potendo ammirare le stelle direttamente dal letto non ha prezzo.
La bubble room è posizionata proprio di fianco ad una cucina esterna e ai servizi, quindi pur vivendo un’esperienza particolare, non mancheranno i comfort.
Oltre ad essere un alloggio super romantico, la bubble room possiede anche una carinissima vasca idromassaggio esterna in cui rilassarsi o rinfrescarsi nelle giornate estive.

All'interno della Bubble room di TuscanStars
All’interno della Bubble room di Under the TuscanStars

Giorno 2: le Roste e l’Abbazia di San Galgano

Percorrendo la costa e scendendo verso sud, una tappa naturalistica imperdibile è il Parco Nazionale delle colline metallifere grossetane dove poter ammirare Le Roste.
Immaginatevi uno scenario marziano, montagne e rocce rosse sulle quali camminare, che contrastano totalmente con l’azzurro acceso del cielo.

Le Roste
Le Roste

Siamo in provincia di Grosseto, a Montieri.
Qui, dopo aver lasciato l’auto in una piccola piazzola di sosta a bordo strada, attraversatela ed addentratevi nel verde, seguendo i percorsi già battuti e ben riconoscibili. Cercate il punto migliore in cui guadare il fiume e raggiungete l’altra sponda e vi sembrerà di essere arrivati su Marte.
Dopo questa tappa naturalistica, mi sembra giusto dedicare del tempo alla storia e all’architettura e la vicinissima Abbazia di San Galgano è perfetta per tale scopo.

Abbazia di San Galgano
Abbazia di San Galgano

Acquistate il biglietto d’ingresso per ammirare la meravigliosa architettura priva del tetto, cosa che molto probabilmente la rende così affascinante.
L’abbazia cistercense, risalente al 1200 circa, venne utilizzata per scopi differenti nel corso degli anni, divenendo anche magazzino e stalla.
Con una breve camminata potrete poi raggiungere l’eremo di Montesiepi dove ammirare la famosa spada nella roccia.
E ora, dove pernottare dopo una giornata di scoperte e avventure?
Ovviamente in un luogo davvero fantastico che si trova a pochi km di distanza da queste attrazioni e cioè al Glamping il Sole.
Qui troverete solo alloggi insoliti, dalla yuarta al tepee, dalla cupola alla casa sull’albero, fino ad arrivare all’ultima arrivata e cioè la Casa Hobbit.
Io ho pernottato proprio qui e vi assicuro che un appassionato de Il Signore degli Anelli potrebbe proprio impazzire da quanto è fatta bene.
Se dovete fare un regalo ad un appassionato della saga, questo è proprio il regalo perfetto.
Se volete trascorrere una notte romantica, questo glamping è proprio quello che fa al caso vostro con le sue sistemazioni insolite, tutte dotate di una hot tube in cui rilassarsi e da dove ammirare il meraviglioso paesaggio circostante.
E’ anche possibile prenotare la cena in camera, così da vivere l’esperienza a 360°.

Alloggi insoliti: il Tepee del Galmping il Sole
Alloggi insoliti: il Tepee del Glamping il Sole

Giorno 3: Terme di Petriolo e Grotte Gialle di Bibbona

Altra giornata, altra avventura in quel di Monticiano in provincia di Siena e più precisamente alle Terme di Petriolo.
Qui oltre agli stabilimenti termali, troverete le terme a cielo aperto come quelle di Saturnia e quelle di San Filippo.
Più piccine ma molto suggestive grazie al colore azzurro intenso delle acque nelle singole piscine che costeggiano il fiume.
E dopo l’azzurro, che ne dite di un po’ di giallo? Siete pronti a calarvi nei panni di Indiana Jones?
In realtà l’esperienza è davvero facile e senza pericolo, ma l’ambientazione ricorda i film dell’avventuriero per eccellenza.
Siamo alla Grotte Gialle di Bibbona, delle grotte di calcarenite che in passato hanno svolto la funzione di tombe.
La passeggiata dal parcheggio è di circa 1 km, ne vale totalmente la pena.

Dal verde del bosco passerete al giallo acceso della calcarenite che vi catapulterà in un altro mondo.

Grotte Gialle di Bibbona
Grotte Gialle di Bibbona

Concludo questo itinerario di luoghi insoliti con il colore verde/azzurro grazie ad un bellissimo trekking di circa 4 km sul Sentierelsa sempre in provincia di Siena.
Qui un facile sentiero costeggia il fiume Elsa e lo attraversa diverse volte con ponti di roccia e corda.
Il verde della vegetazione si specchia nelle acque cristalline del fiume, dove nei mesi più caldi è possibile trovare un po’ di refrigerio.

Scorcio sul fiume Elsa
Scorcio sul fiume Elsa

Si conclude così il mio itinerario toscano alla scoperta di luoghi e alloggi insoliti.
Se anche voi siete amanti come me di alloggi insoliti, consigliatemi quelli da non perdere e se capitate in zona provate l’Attrap’ Reves vicino Marsiglia.

Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Toscana

Mercatini di Natale di Arezzo

Il centro storico di Arezzo ospita alcuni dei mercatini di Natale più belli d’Italia. Se nel mese di dicembre vi trovate in Toscana, vi suggerisco di farci una sosta. La magia del Natale scende su tutta la città.

I mercatini di Natale in Piazza Grande

Ok, siamo ad Arezzo, ma dove trovare i mercatini? Una volta raggiunto il centro storico, potrete tranquillamente spostarvi a piedi per raggiungere le diverse zone dei mercatini. In Piazza Grande sono state allestite tante casette in legno dalle quali si capta un ottimo odore di cibo, ma oltre al mangiare troverete anche oggettistica e vestiario. Lo scenario è molto suggestivo anche di giorno, ma di notte regala il suo meglio.

Gioco di luci in Piazza Grande ad Arezzo

La zona è stata ribattezzata Villaggio Tirolese e a mio avviso il nome rende proprio l’idea. Dopo aver assaporato l’aria natalizia fra le casette, vi consiglio di recarvi alla Casa di Babbo Natale. Il biglietto d’ingresso ha un costo di 5 euro per gli adulti e 3 euro per i più piccini, ma se siete con bambini non potete non andarci. Varcata la tenda rossa, vi si aprirà un mondo.

Casa di Babbo Natale ai mercatuìini di Natale di Arezzo
Interno della Casa di Babbo Natale

Un immenso Babbo Natale di lucine vi darà il benvenuto, mentre i suoi aiutanti elfi truccheranno i più piccini; nella sala adiacente invece si scrive la lettera a Santa Claus e si recuperano la busta perfetta per poi imbucarla….ed eccoci arrivati al momento tanto atteso, l’incontro con Babbo Natale! Foto di rito e spedizione della letterina.

Parco il Prato

Un’altra zona adibita ai mercatini di Natale è quella del Parco il Prato. In questa area verde sono state posizionate altre casette in legno, al centro del parco invece svetta la torre di 40 metri che porta i più temerari ad ammirare il tutto dall’alto.

Mercatini di Natale al parco il Prato

Poco distante si trova la pista di pattinaggio sul ghiaccio, lo scivolone per i bambini, il planetario, il Christmas Store, il Lego Village e per finire si arriva all’albero parlante, quasi davanti all’ingresso della Fortezza Medicea. Diciamo che in questa zona mentre i bimbi si divertono a giocare, gli adulti possono rinfocillarsi con vin brulè, cioccolata calda e una grande quantità di donats. Il parco è di fronte alla Cattedrale, quindi una visita è d’obbligo.

Piazza del Comune

Usciti dal duomo, o addirittura fermandosi anche sulle sue scale, quando cala la sera si possono ammirare le proiezioni che vengono effettuate nella Piazza del Comune e sulla torre.

Piazza del comune di Arezzo durante i mercatini di Natale
Piazza del Comune di Arezzo

Sarò ripetitiva ma di notte il tutto assume un altro aspetto, sembra quasi di trovarsi in un altro luogo. Quindi dovete assolutamente ritornare in Piazza Grande per ammirare lo spettacolo di luci e proiezioni sui palazzi storici. Avevo sentito parlare molto bene dei mercatini di Natale di Arezzo, ma non mi aspettavo tanta bellezza.

Gioco di luci in Piazza Grande durante i mercatini di natale di Arezzo
Gioco di luci in Piazza Grande

Se vi ho incuriosito avete tempo dal 18 novembre al 1 gennaio per immergervi nell’atmosfera natalizia di Arezzo.

Se siete in cerca di altri mercatini natalizi, date un’occhiata qui.

Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia, Toscana, Trekking

Cascata di Moraduccio: trekking e bagno

Sull’Appennino Tosco-Emiliano si trova la Cascata di Moraduccio, che ovviamente non mi sono fatta sfuggire e ho visitato per poi aggiungerla alla lista di cascate viste che si sta allungando sempre più. Siamo già in Toscana, in provincia di Firenze anche se solo per pochi km rispetto all’Emilia Romagna.
La cascata di trova a Moraduccio, se venite da sud dovete prendere l’uscita di Imola per poi proseguire proprio per Moraduccio. Lasciate l’auto sulla strada e prendete via Castiglioncello che scende alla cascata, dopo circa 300 m sarete già arrivati a destinazione.
La zona sul fiume Santerno è molto ampia, dopo aver attraversato un ponte vi troverete in una spiaggetta di sassi proprio di fronte alla cascata, scegliete il vostro posto e rilassatevi in questo ambiente naturale. Il salto della cascata è di circa 20-30 metri e si getta sulle acque del fiume creando innumerevoli piscine naturali.

Cascata di Moraduccio
Cascata di Moraduccio


La zona è perfetta per rinfrescarsi in una giornata estiva, le acque del fiume sono basse e calme e consentono di spostarsi facilmente. La cascata Rio dei Briganti o meglio conosciuta come la Cascata di Moraduccio è davvero scenografica e merita una visita. Ho scoperto poi che questa zona è famosa per le grigliate, infatti arrivando ho sentito nell’aria un buon odore di carne … anche poco sotto la cascata troverete una zona adibita a barbecue. Immergetevi, stendetevi al sole e godetevi la giornata.

Passeggiata al borgo fantasma di Castiglioncello

Per gi amanti delle passeggiate di borghi fantasma, c’è una tappa obbligatoria: il paese abbandonato di Castiglioncello.
Proseguite sulla strada che vi ha condotto alla cascata, oltrepassate il ponte e continuate dritto su una grande strada di ghiaia.

Ponte che porta alla cascata di Moraduccio
Ponte che porta alla cascata di Moraduccio

Ad un certo punto vedrete la strada che continua con una curva sulla destra o un sentiero sulla sinistra, entrambi portano al borgo abbandonato.
Devo ammettere che è davvero affascinante questo luogo in cui la natura ha ripreso possesso di tutti gli spazi invadendo gli interni delle case abbandonate. Gli edifici sono conservati abbastanza bene ma vi sconsiglio di entrare al loro interno, non si sa mai.

Resti del borgo fantasma
Resti del borgo fantasma


Alla fine della strada che attraversa l’agglomerato di case sorge ancora la chiesa co il suo campanile completamente ricoperto di verde.
Castiglioncello ha origini lontane e sembra che sia stato abbandonato quando venne variata la viabilità e costruita una nuova strada molto più comoda della mulattiera che lo ha isolato. Dopo la Seconda Guerra Mondiale venne proprio abbandonato.
Da lassù si gode di un panorama meraviglioso, vi consiglio di andare alla scoperta di qualche bello scorcio prima di prendere la strada del ritorno.

Castel del Rio: visita al borgo

Se vi recata alla Cascata di Moraduccio una tappa d’obbligo è sicuramente il borgo medievale di Castel del Rio.
Piccolino e curato nei minimi dettagli vi piacerà sicuramente.
La sua rocca ospita il Museo della Guerra e il Ponte degli Alidosi, a schiena d’asino è davvero meraviglioso.

Ponte degli Alidosi
Ponte degli Alidosi

Fate un giretto per le vie della parte storica e poi scendete verso il ponte e il fiume dove potrete terminare la giornata con un aperitivo o una cena al chiosco sul fiume.

Castel del Rio
Castel del Rio


Ottimo itinerario per una gita fuori porta sull’Appennino Tosco-Emiliano.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Italia, Marche, Toscana, Trekking

Trekking al Sasso Simone e Simoncello: alla scoperta della città del Sole

Uno dei trekking più belli dell’ultimo anno è senza ombra di dubbio quello alla Riserva Naturale del Sasso Simone e Simoncello. Livello Escursionista, non presenta grandi difficoltà ma regala enormi emozioni.

Il percorso del trekking

Ci troviamo proprio al confine fra Marche e Toscana, infatti considerate che il Sasso Simone è sotto la provincia di Arezzo e il Sasso Simoncello è sotto quella di Pesaro-Urbino. Il mio itinerario ha come partenza il Passo della Cantoniera sul Monte Carpegna. Lasciate l’auto al Carpegna Park, proprio da qui partono diversi sentieri. Prendete il sentiero proprio di fronte al bar e iniziate a scendere in mezzo al bosco; dopo poco vi troverete sulla strada, attraversatela e continuate il sentiero che da questo punto inizia veramente. Le indicazioni sono buone (almeno nella I parte del sentiero), seguite il sentiero 118 e immergetevi completamente nel bosco. Avvolti a 360° dal verde, raggiungete Banditella a 1085 metri e continuate dritto. Giunti alla Sella dei Sassi arriva il momento della scelta. Se volete salire sul Sasso Simoncello dovete prendere il sentiero a destra (che non è segnalato da indicazioni), seguite il percorso e ad un certo punto, fra il verde degli alberi scorgerete il bianco-marroncino della roccia. Proseguite ancora dritto fino a raggiungere una ferrata: in realtà non è niente di spaventoso, diciamo che la corda in ferro è per un maggiore senso di sicurezza.

Sasso Simone visto da Sasso Simoncello
Sasso Simone visto da Sasso Simoncello

Ecco, dopo poco vi ritroverete davanti agli occhi tutta l’imponenza del Sasso Simone (visto dal Sasso Simoncello); una bellezza indescrivibile e come ciliegina sulla torta, quella che si estende fra i due sassi è la cerreta più grande d’Europa.

La cerreta più grande d'Europa
La cerreta più grande d’Europa

Ritornate sui vostri passi fino a raggiungere di nuovo la Sella dei Sassi e questa volta proseguite dritto verso il Sasso Simone. Il paesaggio cambia totalmente e lascerete il bosco alle vostre spalle per ritrovarvi nella zona dei calanchi.

Calanchi
Calanchi

Qui a mio avviso la segnaletica è un po’ carente, aguzzate la vista e cercate le indicazioni del sentiero sulle pietre a terra. In linea di massima comunque seguite la strada fino ad arrivare ad un’antica frana naturale. Come dicevo prima, questo è uno dei trekking più belli dell’ultimo anno, forse proprio per la varietà di paesaggi che si modificano in continuazione. Attraversate tutta la parte della frana fino a raggiungere il grande faggio in cima. A questo punto potreste approfittarne per la pausa pranzo con una vista strepitosa.

Indicazioni sentieri per il Sasso Simone
Indicazioni sentieri per il Sasso Simone

Proseguite poi sul sentiero 118, passate di fronte al faggio e salite seguendo sempre il sentiero: ancora pochi passi e sarete di fronte ad un cancello, apritelo e sarete alle porte del Sasso Simone.

Bosco per arrivare alla cima di Sasso Simone
Bosco per arrivare alla cima di Sasso Simone

Il Sasso Simone è il Sasso Piatto, riconoscibile facilmente da ogni angolazione: non sembra nemmeno di essere sulla cima di un monte, ma piuttosto in un grande prato…..fin quando non raggiungete il bordo ed ammirate il panorama da lì: spazia dalle Marche alla Toscana, dall’Emilia Romagna all’Umbria.

Veduta da Sasso Simone
Veduta da Sasso Simone

Una volta scesi, proseguite sul sentiero alla vostra sinistra, così da attraversare di nuovo il bosco e tornare al punto di partenza facendo un giro ad anello di circa 12 km.

Sasso Simone: il luogo in cui sorgeva la Città del Sole

Il Sasso Simone ha un legame strettissimo con la storia. Nel 1566 Cosimo I De Medici decise di costruirci una città-fortezza per la sua posizione tattica perfetta per controllare Marche, Emilia e Umbria.

Testimonianze della Città del Sole
Testimonianze della Città del Sole

Nacque così la Città del Sole che purtroppo ebbe una vita breve, di solo una decina di anni a causa delle forti difficoltà legate alle temperature invernali. Purtroppo oggigiorno non rimane nulla della Città del Sole, se non la strada per raggiungerla. Per salire sul Sasso Simone infatti, camminerete sulle grosse pietre calpestate dal tempo dei Medici.

Sentieri nel Parco del Sasso Simone e Simoncello

Il seniero 118 è solo uno dei tanti che partono alla scoperta della flora e della fauna del Parco del Sasso Simone e Simoncello e del Monte Carpegna. Partendo dal centro di Carpegna potete raggiungere il Cippo, la zona ricca di tornanti in cui Marco Pantani amava allenarsi. Se volete staccare un po’ dalla natura e visitare qualcosa, poco distante meritano Pennabilli, Urbino, Sassocorvaro e Macerata Feltria.

Al prossimo trekking, viaggiatrice seriale.

Italia, Toscana

Il Giardino dei Tarocchi

Perdersi in un mondo parallelo: succede al Giardino dei Tarocchi di Capalbio.

Il Giardino

Il Giardino dei Tarocchi è un parco di sculture, una sorta di museo a cielo aperto in cui passeggiare ed incontrare 22 sculture alte fa i 12 e i 15 metri che rappresentano i 22 arcani maggiori dei tarocchi. Il mix di specchi e piastrelle colorate crea un impatto visivo molto piacevole.

Giardino dei Tarocchi
Giardino dei Tarocchi

Si incontrano quindi la Giustizia, il Mondo, l‘Impiccato, l’Imperatore,il Mago e tutte le altre figure presenti nelle carte. Degna di nota è senza ombra di dubbio l‘Imperatrice, una vera e propria abitazione completa di bagno e camera da letto, interamente rivestita di specchi dove l’artista visse per diversi anni e dove si riuniva con i suoi collaboratori. E’ davvero strabiliante!

"L'Imperatrice"
“L’Imperatrice”

Storia del Giardino dei Tarocchi

Il Giardino dei Tarocchi è stato realizzato in circa 20 anni, dal 1979 al 1998 dall’artista Niki De Saint Phalle. Lei stessa l’ha descritto come un luogo che faccia gioie gli occhi e il cuore, un luogo fuori dagli schemi. L’artista franco-statunitense durante una visita a Barcellona, rimase folgorata dai lavori di Gaudì e decise di voler realizzare un suo giardino.

Interno de "l'Imperatrice"
Interno de “l’Imperatrice”

Traendo ispirazione dall’arte italiana in generale e dopo aver visitato anche il Parco dei Mostri di Bomarzo, iniziò questo enorme progetto che ci lascia ancora oggi a bocca aperta. E’ un luogo particolare, in cui la natura si mescola perfettamente con le opere, un luogo in cui poter lasciare al di fuori lo scorrere del tempo.

Info utili e come arrivarci

Ci troviamo in Maremma Toscana, in provincia di Grosseto e più precisamente a Garavicchio (frazione di Capalbio). Raggiungere il giardino è molto semplice, prendete per Capalbio e poi seguite le indicazioni. Il parco è aperto solamente in determinati periodi dell’anno (dal 1 Aprile al 15 Ottobre), solo il pomeriggio dalle 14:30 alle 19:30 e solo su prenotazione. Il costo del biglietto d’ingresso è di 14 euro (12 + 2) l’intero o di 9 (7+2) per gli over 65 e per la fascia di età 7-22 anni. per i bambini fino a 7 anni è invece gratuito. Per tutte le informazioni aggiornate visitate il sito.

"La Forza" Giardino dei Tarocchi
“La Forza” Giardino dei Tarocchi

Direi che è la scusa buona per organizzare un bel viaggetto in Maremma, al quale poi abbinare tanto altro: visite ai meravigliosi borghi come per esempio Capalbio, rigeneranti passeggiate in natura sull’Argentario o all’Oasi del lago di Burano, relax alle terme a cielo aperto di Saturnia o un bel bagno in qualche spiaggia della Maremma. Al prossimo viaggio, Viaggiatrice seriale.