Cari viaggiatori, se la vostra “fame” di zuccheri è pari alla vostra sete di viaggi, non perdetevi l’occasione dell‘Eurochocolate a Perugia per saziarle entrambe.
Si tratta di una manifestazione annuale dedicata alla cultura del cioccolato, che si sviluppa in più giornate nel capoluogo umbro, quest’anno le oltre 150 firme del dolciario artigianale ed industriale, da tutta Italia e dal mondo, si danno appuntamento dal 15 al 24 novembre 2024 per inondare il centro storico di Perugia di dolcezze.
Avete capito bene, ho detto inondare, in quanto aggirandovi per gli stand potrete ammirare vere e proprie opere d’arte, riproduzioni di celebri monumenti, della nostra bella nazione, statuette di personaggi famosi e chi più ne ha più ne metta.
Ovunque rivolgerete il vostro sguardo, troverete cioccolato!
Logicamente si trova anche la tradizione, cioccolatini e tavolette di cioccolato classiche non mancheranno.
E’ un’ottima occasione per gustare e fare una bella scorta di cioccolato per diverso tempo, e perchè no, anche per assaggiare strani e bizzarri accostamenti.
Persone golose da tutto il mondo affolleranno le vie del centro.
Durante la manifestazione vengono allestiti anche numerosi eventi, spettacoli e iniziative culturali animando con corsi di degustazione e performance le vie, le piazze e i luoghi d’arte e di tradizione del centro storico.
Uno degli appuntamenti più attesi è lo Spettacolo delle sculture di cioccolato, dove abili scultori lavoreranno blocchi di cioccolato per ricavarne opere che resteranno in esposizione per tutta la durata della manifestazione.
E’ la giusta opportunità per trascorrere un dolcissimo weekend, ammirando le bellezze del posto, dove tutti rimarranno contenti, dai più piccoli fino agli adulti!
Il cioccolato non delude nessuno!!!
Per tutte le informazioni più dettagliate consultate il sito.
Vi auguro una dolcissima permanenza….al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.
Come ogni anno, il FAI, Fondo Ambiente Italiano organizza legiornate FAI di primavera, in cui sarà possibile ammirare tantissimi giardini, chiese, palazzi, musei e castelli che normalmente sono inaccessibili. Quest’anno l’iniziativa sarà ripetuta anche nel mese di ottobre, con la giornata FAI d’autunno. Questa iniziativa è possibile solamente grazie all’aiuto di tantissimi volontari che si cimentano come guide e ciceroni; i luoghi visitabili sono più di 700 sparsi per tutto lo stivale. Quest’anno l’appuntamento sarà per il 12 e il 13 Ottobre.
Giornate FAI d’autunno 2024
Il nostro paese ha una ricchezza culturale ed architettonica infinita….ricordiamocene più spesso. Le visite saranno a contributo gratuito. Segnatevi in agenda queste date, è un’occasione unica….non perdetevela. Per visualizzare tutti i luoghi visitabili, consultate la pagina delle giornate FAI Io vado subito a consultarla…..buon divertimento! Viaggiatrice seriale.
I borghi che riprendono vita grazie ad opere di riqualificazione sono in aumento e a tal proposito oggi vi porto ad Aielli, il borgo murales dell’Abruzzo.
Aielli e i murales
Siamo nel 2017, quando per la prima volta nel piccolo borgo in provincia dell’Aquila si svolge Borgo Universo, un festival artistico che ha ottenuto ormai un riscontro internazionale, trasformando il piccolo paese nel Borgo dei murales d’Abruzzo.
Borgo Universo: di cosa si tratta
Borgo Universo è un festival di street art che si tiene ogni anno ad Aielli e grazie al quale il borgo si arricchisce di opere; oggi indicativamente si possono ammirare circa 40 murales, facilmente rintracciabili grazie alla mappa che trovate sui vari pannelli. La cosa bellissima è che ogni opera ha un legame stretto con il territorio e la sua storia, andando più in profondità scoprirete che in ogni murales c’è un pezzetto d’Abruzzo. Gli artisti che contribuiscono all’incremento dei murales di Aielli sono di fama internazionale.
Aielli e l’astronomia
Vi svelo una piccola curiosità: i primi murales che furono realizzati avevano tutti un tema comune e cioè l’astronomia, perché vi starete chiedendo?! La risposta è semplice, Aielli è legatissima a questo argomento, proprio qui infatti nacque nel 1856 Filippo Angelitti e il borgo possiede inoltre un osservatorio astronomico.
Se siete amanti di street art non potete perdervi una visita ad Aielli, il piccolo borgo della Marsica che ha raggiunto una notorietà internazionale.
I mercatini di Natale sono veramente suggestivi e ci fanno catapultare nell’atmosfera natalizia, anche se spesso sono molto simili fra loro.
A Candelara, un borgo in provincia di Pesaro-Urbino si tiene da più di 20 anni un mercatino molto particolare, dedicato interamente alle candele.
Questo oggetto non è stato scelto a caso, ma è profondamente legato con il paese stesso – ed anche il suo nome- infatti una leggenda racconta che un signore di Pesaro, volendo costruire un castello in questa zona, fece accendere tre candele in tre posti diversi del borgo. Nel luogo in cui non si fosse spenta, egli avrebbe costruito il suo castello e così fu.
Il luogo infatti era proprio quello in cui oggi sorge il castello e la borgata intorno.
Da più di due secoli le candele fanno parte del borgo, tanto che sono state inserite nello stemma del paese.
Tornando al mercatino, è veramente differente dagli altri, infatti prevede due spegnimenti al giorno dell’energia elettrica ed in questo lasso di tempo tutto il borgo viene illuminato solamente dalle fiamme delle candele: un momento unico ed imperdibile.
Candelara offre poi ai suoi visitatori autentici oggetti artigianali, intrattenimenti e specialità gastronomiche della zona.
Ci saranno spettacoli e animazioni per bambini, preparazioni dal vivo di candele con cera d’api ed esposizioni di sculture in ferro battuto che illuminandosi diventano personaggi del presepe.
La manifestazione si svolgerà il 23-24-30 novembre, il 1-7-8-14-15 dicembre.
Candelara ha dimostrato di essere una meta molto amata dai camperisti, è proprio per questo che sono state allestite delle aree di sosta ad essi dedicate, con collegamento con bus navetta.
E’ stata anche la prima in Italia a dedicare un mercatino a questo oggetto che da sempre evoca i colori e le emozioni della festa.
Se volete provare queste sensazioni, mettete in programma una gita a “Candele a Candelara”.
Se amate i mercatini di Natale, segnatevi anche quelli di Mombaroccio.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.
In questi giorni vi sto aggiornando solamente sul Natale, forse sono un po’ monotematica, ma credo di fare la cosa giusta!
Vi lascio una vasta scelta di opportunità per le feste.
Conoscete l’Albero di Natale più grande del mondo?!
Per poterlo ammirare dovrete andare in Umbria, più precisamente a Gubbio.
Sulle pendici del monte Igino, vengono posizionati più di 750 corpi luminosi che compongono circa una lunghezza di 8,5 Km di cavi; essi sono collocati in modo tale da dare una forma di grande albero all’insieme di luci.
Quest’opera viene composta ogni anno da dei volontari chiamati “Alberaioli” e nel 1991 è entrata anche a far parte del Guinness dei primati come albero di Natale più grande del mondo.
Viene acceso il 7 dicembre e resta a dominare il monte fino al 8 gennaio.
Potrete ammirarlo illuminato dal tramonto (19)a notte inoltrata (24) di ogni giorno.
E’ così grande che la sua base di 450 m parte dalle mura della città medievale di Gubbio e si estende per oltre 750 m fino a raggiungere, con la sua stella cometa, la Basilica del patrono, Sant’Ubaldo sulla cima del monte.
E’ una creazione che vi farà sentire maggiormente il Natale… dedicate un giorno di queste feste per ammirarlo insieme al carinissimo paese sottostante di Gubbio.
Buon Natale amici viaggiatori.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.
Conoscete la capitale del Verdicchio?!
La risposta è Cupramontana! Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Ancona e l’intera zona circostante è dedicata alla produzione del prelibato vino.
Si tratta di una vera e propria eccellenza, pensate che lo si omaggia anche con la bellissima Sagra dell’Uva.
Sagra dell’Uva di Cupramontana
Questa festa ha origini antiche, siamo arrivati alla 86° edizione.
Carri allegorici
Non trovo parole migliori per descrivere il tutto che tradizione e amore per le proprie radici.
La Sagra ha una durata di 4 giorni, dal giovedì alla domenica (3-6 ottobre) ed è stato sempre così, sin dalla prima edizione durante la quale sfilavano i carri trainati dai buoi addobbati con grappoli d’uva, alcuni dei quali venivano poi lanciati alla folla.
Questa tradizione è sopravvissuta con il passare degli anni, ovviamente si è adeguata ai nostri giorni e si è trasformata nella sfilata dei carri allegorici della domenica pomeriggio.
Per i cuprensi è forse il momento più atteso dell’intera manifestazione in quanto le 5 contrade di Cupramontana si sfidano andando in scena ognuna sul proprio carro, rigorosamente a tema Verdicchio, creato dal nulla dalle sapienti mani dei cittadini.
Dettaglio di un carro allegorico
Ho potuto ammirare insieme ad altri blogger i carri in anteprima e oltre alla bellezza e all’imponenza, la cosa che ho percepito maggiormente è stata la passione e la dedizione dei cuprensi. Sono tutti volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero (da fine agosto circa fino a poche ore prima della sfilata) alla realizzazione della propria opera, coinvolgendo anche i ragazzi più giovani e trasmettendo loro questa tradizione.
Palio della pigiatura
Il sabato invece si svolge la gara della pigiatura dell’uva tra i borghi limitrofi ed è un momento davvero particolare a cui assistere: immaginatevi uomini all’interno di grosse vasche contenenti quintali d’uva che fanno del loro meglio per pigiarne il più possibile nel tempo prestabilito.
Degustazioni e stand
Essendo il Verdicchio il re della festa, in tutte le giornate è stra-presente, potrete acquistarlo nei vari stand o partecipare alle Degustazioni in Piazzetta dove diverse cantine propongono i propri prodotti….insomma vi assicuro che c’è l’imbarazzo della scelta.
Degustazioni in Piazzetta
MIG -Musei in Grotta
Vi consiglio di non perdere una visita al Mig – Musei in Grotta che personalmente ho trovato davvero interessante. La location è bellissima e ospita al suo interno il Museo dell’Etichetta, con esposizione di circa 1000 etichette di vino provenienti da tutto il mondo (l’intera collezione ne vanta circa 10000); pensate che in Europa sono solo due i musei di questo tipo. Finita l’esposizione delle etichette, si passa alla zona che racconta la storia della Sagra dell’Uva attraverso i manifesti pubblicitari di ogni singola edizione: un tuffo nel passato meraviglioso.
Vecchio manifesto della sagra dell’uva di Cupramontana
Le sale adiacenti ospitano La strada del gusto, illustrando un percorso fra eccellenze, prodotti, sapori e trazioni. Infine troverete l’Infopoint dove poter richiedere materiale informativo o acquistare prodotti locali. Subito fuori è stato allestito l’Horto dei Semplici, uno spazio in cui vengono coltivate le vecchie erbe medicinali….proprio nel punto in cui sorgeva l’orto monastico. Vi ho solo detto che la location è fantastica, ma non vi ho detto che era un antico monastero…..non vi resta che visitarlo di persona.
Un ringraziamento ad Erik per tutte le informazioni dettagliate.
Concerti
La Sagra dell’Uva negli anni ha acquisito molta popolarità, arrivano infatti tantissimi pullman da tutta Italia per partecipare ad una festa con radici antiche ma nettamente attuale e uno dei motivi sono anche i concerti. In tutte le edizioni infatti si esibiscono cantanti di fama nazionale ,per allietare con il canto una serata già abbondantemente piacevole grazie al Verdicchio e a tutta l’atmosfera che si respira.
Ora non resta che pensare alla 84° edizione …fatelo anche voi, segnatevi questo appuntamento in agenda perché ne vale assolutamente la pena.
Un grazie di cuore a Sara e a Giorgia per averci accompagnato in questa scoperta.
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.
P.S.: la zona è perfetta per staccare la spina, per una vacanza a contatto con la natura e per un turismo enogastronomico e sportivo, se cercate un alloggio vi consiglio Cupramontana Accoglie.
Se vi dicessi “Percorso delle acque“, sapreste individuare la zona di cui sto parlando? Piccolo indizio: in questa regione potete trovare tantissimi percorsi per dei trekking e altrettante cascate o pozze naturali. Siamo nelle Marche e più precisamente a Pieve Torina, in provincia di Macerata.
Il sentierodelle acque
A poca distanza dal centro di Pieve Torina parte il percorso delle acque, un semplice percorso da poter fare sia a piedi che in bicicletta di circa 4,5 km a tratta, che collega Pieve Torina al borgo di Fiume. Il percorso è totalmente pianeggiante, fatta eccezione giusto per 2/3 salite e proprio per questo è fattibile anche con bambini e passeggini.
La zona è molto suggestiva e rilassante, infatti la camminata costeggia il corso del torrente Sant’Angelo addentrandosi sempre più nel verde. Si attraversano ponti e passerelle in legno, si incontrano cascate e piccole piscine naturali ed è possibile fare una deviazione all’Eremo dei Santi. Alla fine del percorso invece, arriverete all’ antico mulino di Fiume, aperto al pubblico e visitabile.
Percorso sensoriale
Il sentiero delle acque di Pieve Torina ha una sua particolarità: quasi all’inizio troverete un percorso sensoriale simile al percorso Kneipp delle spa, ma totalmente naturale. Toglietevi le scarpe e mettetevi alla prova camminando a piedi nudi sul fondale di sassi, in un’acqua gelida.
Finita una vasca, una piccola superficie ricoperta di dischi in legno vi farà da passerella per entrare nella vasca successiva; più avanti invece incontrerete altre zone calpestabili ma dal fondo differente, questa volta senza acqua.
Come raggiungere il percorso delle acque
Per raggiungere questo sentiero vi basterà impostare sul navigatore “Percorsi delle acque di Pieve Torina” e arriverete proprio di fronte all’inizio della passeggiata, dove dal lato opposto della strada troverete un ampio parcheggio in cui lasciare l’auto.
Un piccolo e semplice percorso che racchiude storia e natura e che rigenera sia il corpo che la mente. Una leggenda narra che di qui passarono gli apostoli Pietro e Paolo. Se amate la natura e non impazzite per i percorsi più impegnativi, questo è proprio per voi, se invece cercate altri itinerari naturalistici in zona non perdetevi le Cascate di Sarnano, Li Vurgacci di Pioraco e Lu Vurghe.
Viaggiatori, siete delle buone forchette?! Siete più carnivori o vegetariani? Oggi vi indico una sagra indicata soprattutto agli amanti dei legumi. Nel centro storico di Appignano, in provincia di Macerata, si svolgerà dal 18 al 20 ottobre 2024LEGUMINARIA. L’evento ha raggiunto la sua 20° edizione e come punti fermi ci saranno sempre gli assaggi di legumi serviti nelle cocce tradizionali, che da 500 anni compaiono nelle tavole degli appignanesi, insieme logicamente al Rosso Piceno.
Le giornate saranno allietate da diversi concerti di differenti generi. E’ un’occasione per trascorrere una giornata diversa e assaporare il valore di piatti spesso considerati poveri, ma in realtà ricchissimi di proprietà nutritive e di gusto. Alla prossima sagra, Viaggiatrice seriale
Se anche voi siete amanti delle fioriture, ho questa domanda da farvi: avete mai visto un paese disseminato di ortensie in fiore? Segnatevi questo nome: Tresana.
Nel cuore dell’appennino bolognese sorge questo piccolo borgo che nei mesi estivi si trasforma totalmente grazie alla meravigliosa fioritura delle ortensie ; macchie blu, violetto, bianche e rosa colorano la base verde data dalla tanta vegetazione e le poche casette in sasso risaltano maggiormente al primo colpo d’occhio. I paese è davvero piccolissimo e potrete arrivarci sia in auto che con un bel trekking.
La storia di Tresana, il paese delle ortensie
Sembra che Tresana sia stata fondata nel 1531 da Francesco degli Antoni, attorno ad una fonte d’acqua ancora esistente. Egli costruì la prima abitazione e negli anni ne lasciò in eredità 2 ai propri figli e così si sviluppò il borgo. Trovandosi a ridosso di un castagneto e una faggeta, pare che furono proprio i castagni la fonte di sostentamento dei suoi abitanti. Il piccolo nucleo di case in sasso e dal tetto con lastra in pietra, tipico dell’appennino, rappresenta oggi la seconda casa per i suoi proprietari che però se ne prendono cura in maniera impeccabile, donando a Tresana un aspetto meraviglioso. L’idea di piantare le ortensie fu proprio di un proprietario di una casetta per cercare di non far finire nel dimenticatoio questo borgo alle pendici del Monte Tresca a 930 m s.l.m. Che dire, l’idea fu più che vincente, tanto che ormai nei mesi di luglio e agosto Tresana è super popolata di camminatori e di amanti dei fiori che non vogliono assolutamente perdersi questo spettacolo della natura.
Come raggiungere Tresana
Per raggiungere il paese delle ortensie dovrete recarvi in direzione Porretta Terme e da qui seguire le indicazioni per Tresana. La strada da un certo punto in poi non è più asfaltata e presenta un po’ di buche, ma si percorre tranquillamente. Potrete parcheggiare un po’ prima e finire il percorso a piedi immergendovi a 360° nella natura o potrete arrivare a ridosso del borgo. Per i camminatori invece i sentieri sono molteplici.
Nei dintorni non perdetevi il Santuario della Madonna del Faggio, Castelluccio e la via dei Mulini.
Nei mesi di luglio e agosto la fioritura delle ortensie regala a Tresana un’aria davvero romantica e fiabesca, ma anche nei restanti mesi dell’anno questo paese dell’appennino saprà stupirvi per la sua bellezza (mi sono ripromessa di tornarci in autunno e questa volta rigorosamente a piedi).
Appassionati, amanti e fanatici degli anni 40 e 50, questo post è tutto per voi! E’ in arrivo il Summer Jamboree a Senigallia! Non credo, ma se non ne avete mai sentito parlare, si tratta di un festival incentrato sulla musica Rock e Rockabilly degli anni 40 e 50, il più importante di questo genere musicale. La cittadina marchigiana in questi giorni pullula di persone, molte delle quali anche straniere. Ogni giorno si svolgono dei concerti (gratuiti) in varie zone della città, mentre all’interno delle mura della rocca vengono collocati diversi stand, da quelli gastronomici a quelli che vendono cimeli o accessori provenienti proprio dai mitici anni 50!
Sembra di tornare indietro nel tempo, molte persone infatti si presentano indossando gli abiti tipici di quegli anni, vedrete bretelle, capelli brillantinati, bananoni, maglie a righe, tatuaggi e fasce sui capelli. Logicamente io non potevo sottrarmi al fascino di vivere la festa indossando i “costumi di scena” !
Un altro aspetto davvero meraviglioso dal mio punto di vista è quello relativo alle automobili, in una zona precisa della città infatti vedrete esposti dei bellissimi esemplari di auto tenute perfettamente, come dei veri gioiellini.
La festa si sviluppa nel centro storico della città, ma il mercoledì sera (di solito) il tutto si sposta sul lungomare, dove si tiene la festa hawaiiana : “Big hawaiian party on the beach“, una festa con colonna sonora beach boys.
Se siete dei ballerini o se semplicemente volete provare il brivido, ogni giorno troverete delle lezioni gratuite di ballo. Gli eventi in calendario sono davvero tanti, se volete arrivare organizzati date pure un’occhiata qui. Dal mio punto di vista si tratta di un evento davvero suggestivo, vale sicuramente la pena viverlo almeno una volta. Quest’anno la manifestazione sarà dal 27 luglio al giorno 4 agosto 2024. Buon divertimento al Summer Jamboree. Alla prossima festa, Viaggiatrice seriale.
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