La bellezza di una cosa inaspettata si amplifica notevolmente!
Adoro quando vado in un luogo per visitare una cosa specifica e poi durante il tragitto scopro un vero e proprio tesoro, totalmente inaspettato.
Mi è successa questa cosa proprio a Napoli, in Via San Gregorio Armeno dove mi ero recata logicamente per ammirare i meravigliosi presepi.
Ad un certo punto, considerando l’immensa quantità di presone presenti nella piccola viuzza ho deciso di svoltare a sinistra, dove mi sembrava esserci più spazio e proprio subito dopo girato l’angolo ho notato un’insegna che indicava un monastero.
Perché non vederlo, mi sono detta.
Così salendo le scale ero già soddisfatta, non avevo più tutta quella folla intorno, ma solo una donna che procedeva nel senso opposto e quello che vedevo mi piaceva: un gran portone con degli affreschi sul soffitto.
Ma non era ancora niente:varcata la soglia, su indicazione della sorelle ho girato a destra e davanti ai miei occhi si è aperto un mondo!
Era finita nel Monastero di San Gregorio Armeno.
Non potevo crederci, da fuori non avrei mai immaginato di trovare tanta bellezza!
Un grande chiostro ospitava un immenso giardino ricco di piante di agrumi, che con i loro colori riprendevano l’intonaco della costruzione, in netto contrasto con il cielo.
Una fontana arricchita da statue troneggiava al centro, circondata da panchine su cui riposarsi, leggere un libro, pregare o semplicemente ammirare la bellezza circostante.
Ho scoperto solo dopo che si trattava della Fontana del Bottiglieri
Dei fiori bianchi, quasi perfetti hanno attirato la mia attenzione.
Percorrendo il chiostro poi c’erano della piccole nicchie, una delle quali conteneva gli strumenti tipici della vita contadina.
Per secoli il chiostro fu negato alla cittadinanza,venne aperto solo nel 1922 quando venne abolita la clausura.
Una vera oasi di pace,completamente inaspettata.
Una vera bellezza.
Amo queste sorprese!
Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice seriale.
Ogni luogo che visitiamo ha una storia antica, io cerco sempre di scoprire qualcosa di più, meglio se è una leggenda. Varsavia mi ha regalato davvero una bella storia.
Si dice infatti che c’erano due sirene sorelle che decisero poi di prendere strade differenti.
Una andò a Copenaghen e l’altra dopo aver abbandonato il mare risalì il fiume Vistola e si riposò in una spiaggia di Varsavia dove venne ben accolta dagli abitanti che erano soliti fermarsi ad ascoltare la sua bella voce.
Arrivò un giorno però in cui tutto questo finì e la sirena venne rapita da un mercante avido.
Tutti i cittadini si impegnarono per liberarla, così da quel giorno la creatura marina difese la città armata di spada e scudo in segno di riconoscenza.
La statua della Sirena infatti è l’emblema della città e si trova in Piazza del Mercato.
Alla prossima leggenda,
Viaggiatrice seriale.
I voli low cost atterrano sempre in aeroporti fuori città e viaggiando spesso con la Ryan Air ne ho visti parecchi.
L’ultima volta è stata a Varsavia.
La città polacca ha due aeroporti e i voli a basso costo atterranno all’aeroporto di Modlin.
Da qui è organizzato un trasporto diretto per il centro città a bordo di un autobus.
Appena uscite dal ritiro bagagli vi troverete di fronte ad un banchetto della Modlinbus, è fucsia, quindi facilmente riconoscibile.
Il biglietto per la singola corsa costa un po’ di più, quindi se avete già prenotato il volo di ritorno e conoscete il giorno preciso vi consiglio di acquistare il biglietto andata/ritorno per 50 PLN (Zloty polacchi,12 € circa).
In Polonia ci sono gli zloty e se non avete ancora cambiato i soldi, potete tranquillamente pagare con la carta.
Uscendo dall’aeroporto troverete di fronte a voi il pullman (sempre fucsia e ben visibile) che vi condurrà a destinazione.
Dopo circa 40 minuti (variabili a seconda del traffico) arriverete in centro e più precisamente alla stazione degli autobus che si trova nel piazzale di fronte al Palazzo della Cultura e della Scienza, pronti per la vostra avventura!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Come sapete sono da poco tornata da Zurigo e prima di raccontarvi il mio viaggio e indicarvi tutte le chicche da non perdere voglio dedicare qualche riga ai trasporti.
Premetto che la città è collegata benissimo, in un modo impeccabile a mio avviso da diverse linee di tram che raggiungono ogni zona.
La cosa fondamentale per chi arriva all’aeroporto svizzero, è quella di raggiungere il centro città:facilissimo.
Uscite dall’aeroporto seguendo le indicazioni per i tram e arriverete ad una fermata.
Dovete prendere il numero 10, la linea rosa e in meno di mezz’ora sarete in centro.
Per quanto riguarda il biglietto, lo dovete fare direttamente alla macchinetta self-service alla fermata e vi consiglio di fare la carta giornaliera per 24 ore che ha un costo di 13.20 CHF (circa 12 €) che vi permetterà di viaggiare sui tram e sui bus continuamente.
Biglietto per 24 h
In alternativa potete fare anche la corsa singola,ma non è conveniente.
Zurigo è divisa in zone,per girare solamente il centro e arrivare all’aeroporto vi basta il biglietto per le zone 110 e 121. Non occorre obliterare il biglietto ogni volta, basta portarlo con se e mostrarlo al controllore quando lo si incontra.
I tram passano ogni 10 minuti circa.
Volendo è possibile raggiungere il centro anche in treno in circa 10 minuti, anche se il costo è un po’ più alto.
In ogni caso posso assicurarvi che è un aeroporto molto comodo per quanto riguarda gli spostamenti.
E ora non mi resta che raccontarvi la mia esperienza….ma questa è un’altra storia.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Questo 2015 che sta per lasciare il posto al suo successore mi ha regalato un sacco di viaggi,devo riconoscerlo.
La maggior parte è stata con il mio compagno di viaggio ideale, il mio ragazzo al quale molte volte non è necessario nemmeno spiegare il mio punto di vista, perché in viaggio – e solo in viaggio- la pensiamo allo stesso modo.
Gli ultimi due mesi però mi hanno regalato qualcosa di speciale,davvero speciale.
Novembre è iniziato con una giornata a Firenze con la compagnia del mio migliore amico, mentre a Dicembre è stata la volta del mio babbo: in viaggio con papà ad Atene.
All’appello però mancava una persona davvero importante per me, che conosco da 25 anni: la mia migliore amica con la quale non avevo ancora fatto un viaggetto….e anche questo desiderio si è realizzato….a Varsavia!
La scelta è ricaduta su questa città in primis per i suoi mercatini di Natale che hanno superato le nostre aspettative, davvero suggestivi.
Il secondo fattore è stato il prezzo del volo, da Bologna con Ryan Air si trovano ottime offerte e poi non ero mai stata in Polonia.
Nel mio solito stile è stata una toccata e fuga, da sabato mattina a domenica pomeriggio, ma in queste ore siamo riuscite a vedere davvero tanto.
Il cuore pulsante della città, la parte più caratteristica è la città vecchia (Stare Miasto) che si sviluppa attorno al Castello Reale e alla cattedrale.
Castello Reale
Davvero meraviglioso è uno scorcio sulla piazza, delle facciate dai colori pastello degli edifici circostanti; aggirandovi senza una meta precisa incorrerete in piazzette e viuzze ricche di botteghe artigiane e di ristoranti tipici.
Piazza Zamkpwy
Arrivando in Piazza del Mercato la vostra attenzione sarà completamente catturata dai meravigliosi edifici perfettamente restaurati che fanno tornare indietro nel tempo con la fantasia.
Edifici in Piazza del Mercato
Al centro della piazza invece si trova la statua della sirena,un simbolo della città.
Arrivate fino al Barbakan, la porta che separa la città nuova da quella vecchia, costruita nel muro di cinta che proteggeva la città vecchia; se avete voglia fate due passi sul cammino di ronda,così da poter vedere tutto da un punto di vista più alto.
Barbakan
Varsavia ha anche due linee della metropolitana, quindi se volete cambiare quartiere gli spostamenti sono molto facili anche se viverla girando a piedi ha un altro fascino.
Da Piazza Zamkpwy parte una lunga via pedonale , la Strada Reale sulla quale si affacciano sontuose chiese barocche ed eleganti edifici, l’Università e il Palazzo Presidenziale- Palac Namiestnikowski – dove durante la guerra fredda venne firmato il famigerato patto di Varsavia.
Palazzo Presidenziale
La città celebra alcuni dei personaggi polacchi più illustri, come Chopin e Copernico.
Il compositore, famosissimo in tutto il mondo, allieta ancora i passanti con la sua melodiosa musica: ci sono infatti delle panchine interattive che liberano nell’aria le note dei suoi capolavori.
L’astronomo Nicolò Copernico invece è celebrato con una statua che lo raffigura davanti all’Accademia delle Scienze.
Statua di Copernico
La mia impressione è stata che Varsavia è una città fortemente legata alla cultura, passeggiando si possono ammirare teatri ed edifici di una bellezza disarmante;ma esiste anche una parte nuova, composta di centri commerciali, negozi e hotel modernissimi, quasi tutti in vetro.
Avendo poco tempo a disposizione abbiamo concentrato la nostra visita in questa zona, ma ci sono anche altri quartieri da esplorare, come ad esempio quello di Praga.
Non potevamo andarcene senza aver assaggiato un piatto tipico e la nostra scelta è ricaduta su dei wurstel con un zuppetta in un localino davvero tipico, pensate che le cameriere indossavano anche vestiti tradizionali.
Una meta imperdibile è il Palazzo della Cultura e della Scienza che svetta in mezzo a costruzioni moderne e che addirittura molti volevano abbattere: per fortuna possiamo ancora ammirarlo perché è davvero bello.
Palazzo della Cultura e della Scienza
Proprio dal piazzale di fronte parte l’autobus per l’aeroporto di Modlin, quindi avrete modo di ammirarlo.
Varsavia è tanto altro, è ricca di magnifiche chiese, di monumenti dedicati agli ebrei, di molteplici musei, di residenze imponenti e di giardini meravigliosi.
Biblioteca
Varsavia mi ha stupito, se amate sorprendervi mettetela fra le vostre prossime mete.
Un viaggio con un’amica poi è sempre qualcosa di unico…grazie Dani! 😉
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: la moneta della Polonia è lo Zloty Polacco; in alcuni luoghi accettano anche l’euro ma vi consiglio di cambiarne un po’.
A quanto pare è arrivato il momento di fare una lista o meglio di decidere i miei Traveldreams2016.
Partendo dal presupposto che per me anche prendere la macchina e visitare un paesino vicino casa per la prima volta è un’esperienza da considerare appagante, voglio sognare davvero in grande….dato che non costa nulla.
Nel 2015 sono riuscita a spuntare dalla lista sia Lampedusa che Minorca, nel 2016 cosa combinerò??!!!
Vorrei tanto andare in Croazia ai laghi diPlitvice, è tanto che sogno di perdermi letteralmente in tanta natura da una bellezza disarmante.
Una tappa che sogno da un pò è l’Islanda, non so nemmeno io se preferirei esplorarla in estate o vivermi il gelido inverno ma sicuramente suggestivo al 100%….so solo che vedere l’aurora boreale è un mio grandissimo sogno.
L’aria romantica della Francia mi affascina sempre, ma questa volta vorrei spingermi in un luogo davvero particolare e precisamente a Mont Saint Michel e vivere in prima persona l’effetto della marea.
Sognando davvero in grande la mia mente si è già spostata in Giappone!
Fioritura dei ciliegi, templi, kimoni e tanta tecnologia…come mi piacerebbe.
Per concludere la lista poi vorrei visitare Bucharest, arrivando fino alla dimora del conte Dracula naturalmente e confido di raggiungere almeno questo obiettivo,dato che la meta è parecchio economica.
Ah dimenticavo, è un pò di tempo che punto le Filippine!
Ma se mi proponete una destinazione potete stare certi che non vi dirò di no….l’importante è partire.
Sono davvero curiosa di vedere cosa ha in serbo per me questo 2016.
E voi che mete sognate?
Che i vostri Traveldreams si possano avverare!
Viaggiatrice seriale.
Arrivare a Roma (e nello specifico in aeroporto) per me è un vero viaggio,sia in treno che in macchina – da Pesaro intendo- quindi una volta arrivata in Lazio devo approfittare della cosa e conciliare 200 visite.
Dopo una giornata ad Atene che ci ha messo alla prova, al posto di riposarci abbiamo subito scelto un’altra meta, approfittando proprio della collocazione geografica e del periodo dell’anno e così con un treno mattutino siamo partiti alla volta di Napoli.
Napoli è caffè,
Napoli è pizza,
Napoli è mare,
Napoli è Pulcinella,
Napoli è il Vesuvio,
Napoli è un filo fra due finestre con dei panni stesi,
Napoli è tanto altro…….
ma Napoli è anche Presepe.
Sì, il capoluogo campano è famosissimo a livello mondiale per i suoi meravigliosi presepi.
Esiste una zona in centro storico, proprio dedicata a queste strepitose riproduzioni in scala: San Gregorio Armeno.
In qualsiasi periodo dell’anno potrete ammirare le botteghe dei maestri e i loro capolavori, ma farlo durante il periodo natalizio è sicuramente più suggestivo, dovete però armarvi di tanta pazienza.
13 dicembre ore 11:00 circa, davanti a me non vedevo altro che un fiume di persone, ero di sicuro nel posto giusto!
Fortunatamente però la massa di gente si muoveva in modo abbastanza omogeneo e rapido, così senza nemmeno troppa fatica abbiamo raggiunto le botteghe artigiane e abbiamo potuto ammirare le meraviglie esposte.
Si spazia dai personaggi del presepe classici, alle sole capanne e casette vuote da riempire a piacimento,passando per delle vere opere d’arte che riproducono per esempio un mestiere con tutti i dettagli curatissimi.
Si trovano presepi all’interno di sfere trasparenti e anche mini presepi.
La tradizione del presepe napoletano nasce alla fine del Settecento e la scelta di San Gregorio Armeno non è casuale, bensì in epoca molto precedente i cittadini usavano portare come voto delle piccole statuine di terracotta in un tempio collocato proprio da quelle parti.
In che cosa si differenzia il presepe napoletano da quello classico?
Beh la risposta è facilissima, i maestri artigiani napoletani sono famosi per creare statuine davvero alternative:inseriscono nel presepe i personaggi più famosi del momento o comunque personaggi storici.
Passeggiando tra le botteghe ho potuto ammirare statuine di Totò,Renato Zero, Totti, Pavarotti,calciatori e politici in genere.
Se volete fare un presepe alternativo dovete assolutamente inserire un personaggio proveniente da San Gregorio Armeno.
Ho raggiunto il mio obiettivo, ho respirato senza ombra di dubbio l’atmosfera natalizia.
Usciti dalla zona dei presepi abbiamo fatto un giro della città cercando di vedere il più possibile…ma questa è un’altra storia.
Vi avevo già detto che ultimamente sto regalando a tutti un piccolo “pezzetto di viaggio”?
Che sia un volo aereo, un biglietto del treno o un pernottamento in hotel, i miei regali sono questi, affiancati logicamente dalla mia compagnia! 🙂
Dopo aver trascorso un giorno a Firenze con il mio migliore amico, è arrivato il momento del mio babbo.
Questa è stata veramente una piccola pazzia, un volo andata e ritorno in giornata non l’avevo mai fatto….ma come si dice: “c’è sempre una prima volta”.
Destinazione Atene!!!
Ho acquistato il volo in uno dei giorni in cui Ryan Air vendeva biglietti a prezzi bassissimi, accaparrandomi un a/r a 19,88 € con partenza da Roma.
Il volo è partito alle 8:40 e dopo 2 ore eravamo in territorio greco, ma dovete considerare che c’è il fuso orario di un’ora, quindi eravamo già alle 11:40 e abbiamo atteso fino a mezzogiorno la partenza della metro.
I collegamenti dall’aeroporto al centro città sono davvero ottimi, parte una metro che arriva direttamente alla fermata di Piazza Syntagma in 50 minuti circa alla cifra di 14,00 € andata/ritorno.
Alle 12:50 quindi siamo saliti in superficie e la prima cosa che abbiamo visto è stata piazza completamente addobbata a festa: c’era persino un concerto di Natale in atto.
Alle nostre spalle il parlamento, dove ogni ora avviene il cambio della guardia.
Pieni d’entusiasmo grazie alla scena che ci ha accolto abbiamo percorso la via pedonale di Ermou costeggiata da tantissimi negozi…..peccato non aver avuto il tempo necessario per qualche acquisto, ma il nostro obiettivo era un altro:l’Acropoli.
Eccola lì, proprio di fronte ai nostri occhi, distante solo qualche decina di minuti di cammino, che domina tutto dall’alto.
Con il cuore in gola per l’emozione ci siamo diretti verso la destinazione e dopo un pò di cammino e un pò di fiatone vista la salita abbiamo raggiunto il nostro oggetto del desiderio.
Non so se fa così anche a voi, ma quando varco la soglia di un monumento con la M maiuscola, dove si è scritta la storia, mi emoziono come una bambina davanti ad un giocattolo nuovo e così è stato anche questa volta.
Prima di entrare però abbiamo ammirato tutta la città dall’alto e ovviamente anche la collina che ospita l’Acropoli.
Veduta della città dall’alto
Atene è circondata da diversi colli, da ognuno dei quali si gode di una vista eccezionale.
Vi consiglio di salire almeno in uno di questi, ne vale davvero la pena.
Una cosa davvero piacevole è stata la scoperta del biglietto cumulativo: con il biglietto Akropoli dal costo di 12 € infatti, potrete entrare all’Acropoli, all’Agorà, al Teatro di Dioniso,al Tempio diZeus,al Kerameikos e al Foro romano nel corso di 4 giorni, solamente una volta per monumento.
Mi sembra proprio un’ottima cosa.
Peccato che io avessi a disposizione una manciata di ore.
Durante l’orario invernale tutte le attrazioni chiudono alle 15:00, quindi ho avuto davvero pochissimo tempo a disposizione e ho potuto visitare solo la punta di diamante e cioè l’Acropoli.
Entrando dovrete oltrepassare i Propilei,ovvero l’ingresso dal quale si accede ai templi e già da qui vi sentirete catapultati nell’antica Grecia.
Propilei
Oltrepassato il maestoso accesso, la vostra vista sarà letteralmente rapita dalla figura del Partenone che troverete poco più avanti sulla destra.
Si tratta del monumento più importante della Grecia ed è divenuto un simbolo a livello mondiale;ubicato nella parte più alta della collina è nato come un maestoso tempio dedicato ad Atena,protettrice dell’intera città.
Partenone
In passato al suo interno infatti si poteva ammirare un’enorme statua in oro ed avorio raffigurante la dea.
Le imponenti colonne, anche se sotto il peso di tantissimi anni riescono ancora a trasmettere l’immenso fascino del luogo.
Ferma immobile ad ammirare questa meraviglia arrivata fino ai nostri giorni ho fantasticato e ho sognato ad occhi aperti.
Di fronte al Partenone, indicativamente, si innalza l’Eretteo, un altro bellissimo tempio di dimensioni minori.
Eretteo
La struttura è divisa in due templi distinti,uno dedicato ad Atena e uno dedicato a Poseidone:secondo la leggenda fu proprio qui che i due si batterono per conquistare il titolo di protettore della città.
Ben conservato, ma la bellezza principale è senza dubbio il portico retto de 8 cariatidi: meraviglioso.
Facciata con le cariatidi dell’Eretteo
La collina dell’Acropoli è il punto più alto, quindi il panorama che potrete ammirare è davvero notevole.
Si riesce a distinguere molto bene il Tempio di Zeus un pò in lontananza,mentre proprio sotto la collina si estende il Teatro di Erode Attico, ancora utilizzato per il Festival Ellenico.
Veduta di Atene dall’Alto
Sarei rimasta ancora del tempo ad ammirare frammenti di storia, ma le lancette continuavano a girare così sono scesa un pò fino ad arrivare al Teatro di Dioniso.
Essendo le 15:00 passate tutte le attrazioni chiudevano,così ci siamo fermati un attimo per un pranzetto veloce,logicamente con vista sull’Acropoli.
Una buona abitudine quando si viaggia è quella di assaggiare la cucina tipica, così il nostro pasto è stato a base di moussaka e insalata greca, precedute da una specie di bruschetta condita da un divino olio locale:che bontà!
Moussaka
Un reticolato di vie piene di negozi che vendono i prodotti locali si spinge fino alla zona dei ristoranti e delle taverne, fino ad arrivare di nuovo verso la piazza Monastiraki.
Qui l’atmosfera è resa più colorata dai carretti degli ambulanti che vendono frutta fresca e secca.
Frutta fresca in Piazza Monastiraki
Essendo ancora giorno, ne abbiamo approfittato per vedere il più possibile, anche solamente da fuori e devo ammettere che soprattutto il Foro romano era ben visibile, mentre la Torre dei Venti essendo in restauro era coperta.
Gira e gira è arrivato il crepuscolo, forse il momento migliore per ammirare l’Acropoli dal basso e vedere come cambia colore, passando dall’avorio all’oro.
Con questa meravigliosa immagine impressa nella mente ci siamo diretti verso la fermata della metro, abbiamo fatto un’ultima sosta davanti al parlamento capitando proprio nel momento del cambio della guardia e dopo aver assistito a questa specie di danza abbiamo salutato questa bellissima città ricca di storia e dopo nemmeno 8 ore siamo tornati in aeroporto.
Cambio della guardia
Lo so, ho fatto una vera mattata e ho coinvolto anche il mio babbo al quale ho fatto fare davvero una bella faticaccia ma vi assicuro che ne è assolutamente valsa la pena, e la sua soddisfazione ne è stata la prova.
L’unico consiglio che vi lascio è quello di andare fra aprile e settembre,quando i musei sono aperti fino alle 19:30.
Il viaggio con papà non è terminato qui,era sabato sera ed eravamo di nuovo a Roma, avendo a disposizione un’altra giornata intera:cosa avremo fatto?
Questa è un’altra storia.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: non amo tornare nei luoghi che ho già visto, ma credo che per Atene farò un’eccezione, il mix di mito e di storia mi ha completamente rapito e voglio assolutamente vedere il Tempio di Efeso,il tempio meglio conservato di tutta la Grecia.
Dovrei scrivere di tutt’altro ed invece ho avuto l’illuminazione, è arrivato un fulmine a ciel sereno
Sì, perché in questo posto ci sono stata 4 anni fa e non la scorsa settimana ma con la spensieratezza e la gioia di vivere che trasmette ci tornerei anche subito.
Siete mai stati ad Eurodisney Paris?!
Io ho approfittato della mia terza volta a Parigi per fare una tappa anche qui.
Non dovete associarlo per forza di cose ai bambini, vi assicuro che è un luogo magico anche per gli adulti.
Varcato il cancello avrete subito la sensazione di essere entrati in un mondo incantato: sfilate di carri, personaggi a piedi, edifici dei più famosi cartoni animati …..tutto in un unico contesto.
Lasciatevi travolgere dalla musica e magari improvvisate anche un balletto con Topolino e poi pieni di adrenalina recatevi nell’isola dell’avventura a fare un salutino ai pirati.
Se amate le montagne russe farete un vero salto nel tempo recandovi ai giorni del west.
Potrete prendere il battello, fare un giro nella casa stregata o godervi la tantissime attrazioni.
Inutile dire che l’edificio per eccellenza, quello più ammirato è senza dubbio il castello:basta guardarlo un secondo per prendere il volo con l’immaginazione.
Visto tantissime volte in fotografia o in televisione, una volta che l’avrete davanti agli occhi sarà davvero fantastico.
Diciamo che Eurodisney non è proprio un luogo salutare , ma per un giorno faccio un appello anche ai più salutisti e dico di vivervi l’atmosfera in tutto e per tutto: gustatevi zucchero filato, pop-corn, mele caramellate e dolciumi vari…senza esagerare naturalmente, fa parte del posto.
La giostra con i cavalli è stata la mia preferita -sarà che da piccolina l’avevo in miniatura- e mi ha fatto tornare indietro con la memoria.
In diversi orari della giornata potrete assistere a delle parate davvero eccezionali e se restate anche la sera, lo spettacolo serale non vi deluderà.
Come detto all’inizio è un luogo per grandi e piccini, da provare. In realtà i parchi sono due e le combinazioni per i biglietti d’ingresso sono molteplici: 1 giorno 1 parco, 1 giorno 2 parchi, 2 giorni 2 parchi…..
I bambini sotto i 3 anni non pagano.
Possibilità di pernottamento.
Orario di apertura: dalle 10:00 alle 20:00 Disneyland
dalle 10:00 alle 18:00 gli Studios
Distanza:circa 30 km da Parigi, raggiungibile in auto,treno,navetta.
Per tutte le informazioni cliccate qui.
Fate uscire il bambino che c’è in voi.
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.
Ormai siete abituati ai miei viaggi super veloci e quindi non potete aspettarvi nulla di diverso per quanto riguarda la visita ad una città.
Premettendo che per mia fortuna ci sono stata già più di una volta e con molta calma, oggi vi racconto la mia toccata e fuga a Ravenna.
Come si suol dire “ogni lasciata è persa”, quindi essendo a soli pochi km dalla città ho deciso di fare una deviazione e di trascorrerci qualche ora.
Ho parcheggiato di fronte ad una bella chiesa e con questo panorama è iniziato il piccolo tour.
Molti credono che le spoglie di Dante Alighieri siano a Firenze ed invece la tomba del noto poeta è proprio a Ravenna e merita senza dubbio una visita.
Piccola e raccolta si individua bene dall’esterno; in passato però, per circa un anno il suo corpo restò sepolto in un tumulo poco distante.
Continuando con la visita sono arrivata al Battistero degli Ortodossi, da non confondere con quello degli Ariani.
Ravenna è la culla del mosaico, in tutti i suoi principali monumenti si possono ammirare delle bellezze davvero uniche che attraggono visitatori da tutto il mondo.
Logicamente anche all’interno del Battistero degli Ortodossi potete ammirarne uno davvero notevole.
Visitate il Mausoleo di Galla Placidia famosissimo per il suo cielo stellato di fianco alla nota Basilica di San Vitale.
Avendo poco tempo a disposizione la mia visita si è conclusa con un giro nel centro storico, fino ad arrivare alla piazza, ma la città offre tantissimo altro, è una delle maggiori città d’arte italiane.
Poco fuori dal centro, a circa 8 km è d’obbligo una visita alla Basilica di Sant’Apollinare in Classe che vi meraviglierà con i suoi mosaici, e dopo o prima – a seconda dell’orario- dovete assolutamente gustare qualche prelibatezza della zona:che ne dite di piadina con lo squacquerone ?
Al prossimo viaggio (o alla prossima visita),
Viaggiatrice seriale.
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