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Feste e Sagre in Italia, Italia, Lazio

Incanto di Luci a Roma

Volete immergervi nelle luminarie natalizie e vivere un paio di ore circondati dalla magia? Non vi resta che recarvi a Incanto di Luci Roma.

Incanto di Luci
Incanto di Luci

Incanto di Luci: di cosa si tratta?

All’interno del bellissimo Orto Botanico di Roma, è stato allestito uno spettacolo di luminarie davvero bellissime che accompagnano il visitatore in una fantastica passeggiata tra il verde.
Spettacolo di luci proiettate fra la vegetazione, la fontana illuminata e le luci che cambiano a ritmo di musica.
Un intero prato di luci che simulano una distesa di fiori, fino ad arrivare alla mia attrazione preferita: le lucciole nella foresta di bambù.
Si prosegue oltrepassando una piccola strettoia e si arriva al giardino dei fiori di loto, luminosi e a pelo sull’acqua portano il visitatore in terre orientali.
E poi un “cubo” di luci a cascata, set perfetto per scattare una foto ricordo.
Ma nn è finita qui, vi attenderanno anche alberi parlanti, una mongolfiera illuminata, tante stelle, una scala per raggiungere la luna e le immancabili renne.
Alla fine del percorso troverete dei food track dove poter acquistare la cena o uno stuzzichino.

Incanto di Luci Roma
Bosco di bambù

Info utili

Incanto di Luci si trova all’interno dell’Orto Botanico di Roma, al Gianicolo e sarà presente fino all’8 gennaio.
Non è prevista la biglietteria in loco ma occorre acquistare i biglietti qui.

Il costo varia dal giorno di accesso.
Gli ingressi sono scaglionati ogni 30 minuti per agevolare gli accessi.
Il percorso ha una durata di circa 90 minuti.

Buona passeggiata in questo Incanto di Luci viaggiatori.

Fiori di Loto
Fiori di Loto


Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Feste e Sagre in Italia, Italia

Il Natale a Riccione

Il Natale è alle porte e siamo tutti alla ricerca di mercatini di Natale dove assaporare la magia di questo periodo dell’anno.
Dopo avervi portato a Candelara, Mombaroccio, e Arezzo, oggi vi porto in Romagna.
La città di Riccione viene – giustamente- sempre accostata all’estate e alle attività legate al mare, ma dovete sapere che per gli eventi natalizi non è da meno e quest’anno lo spettacolo si preannuncia davvero meraviglioso.
Dal 3 dicembre all’8 gennaio, la città di Riccione sarà avvolta dalla magia del Natale.
Ma cosa aspettarsi nello specifico?

Il bosco d’inverno

La famosa passeggiata fra i negozi di Viale Ceccarini si trasformerà nella bellissima passeggiata nel bosco d’inverno, il viale infatti sarà addobbato da grandi archi di luce (led bianco caldo a bassissimo consumo) avvolti in una coltre di verde boschivo fra cui rami di pino, bacche, vischio e mirto. Si punta sul Natale Verde, il Natale ecologico.

Credit: Daniele Casalboni

Il giardino sul mare

L’iconica fontana di Tonino Guerra alla fine del viale e affacciata sul mare sarà circondata dal “Giardino sul mare”.
I creatori di Giardini d’Autore abbelliranno il piazzale Roma con alberi, piante e rami, trasformandolo per l’occasione in un luogo incantato dove il tempo sembra essersi fermato fra i suoni della natura e le luci.
Proprio in questa zona, ogni weekend verranno effettuate delle attività ludiche e dei workshop per i più piccoli da La Bottega Culturale.
Letture animate, racconti di Natale e musiche a tema lasceranno i vostri bimbi senza parole.
Ciliegina sulla torta è la serra illuminata da luci soffuse al centro del piazzale. Dal tardo pomeriggio, nel weekend, il bosco apre le porte ai più grandi, con l’animazione e il dj set.

Credit: Daniele Casalboni

The Show – Christmas Dream

Poteva forse mancare uno spettacolo natalizio? A Riccione la musica delle feste è diffusa per la città grazie ad uno spettacolo itinerante che incontra il pubblico nei diversi quartieri della città: The Show.
Il tutto si svolge a bordo di un trenino che ospita un teatro in movimento
.
Gli spettacoli saranno nelle giornate del 3, 17, 24, 27 e 30 dicembre.

Credit: Daniele Casalboni

Il villaggio di Natale

Non possiamo calarci completamente nell’atmosfera natalizia senza un villaggio di Natale e a Riccione le casette sono ispirate all’antica tradizione delle cabine da spiaggia dove poter trovare prodotti a km zero e made in Italy.

Din don dan, quartieri in festa

Ogni quartiere della città sprigionerà l’atmosfera natalizia con esibizioni musicali.
Le performance sono due, alle 20:30 w alle 21:30 nei giorni 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, 21 e 23 dicembre.

Musical “Permette signora!”

Sabato 10 e domenica 11 dicembre si svolgerà anche il bellissimo musical “Permette signora!” ambientato nella Riccione balneare degli anni 60 dove si ascoltava la musica al jukebox e si incontravano i latin lover riccionesi.
Un’occasione perfetta per fare un salto nel passato.
Per tutte le info e per acquistare i biglietti cliccate qui.

I concerti

Non mancheranno di certo i concerti a far da cornice alla città addobbata a festa.
Si inizia lunedì 12 dicembre con il premio “San Martino d’oro” che porterà a Riccione il concerto di Ron e Mirko Casadei.
Il Concerto di Santo Stefano, alle 21 presso la Sala della Concordia del Palazzo dei Congressi, vedrà protagonisti Morgan e Federico Mecozzi con una profonda devozione per il grande Franco Battiato.
Il 28 dicembre ci sarà il tradizionale Concerto degli Auguri affidato al grande musicista Mario Marzi.
Concludiamo poi in bellezza con il Concerto di San Silvestro che vede protagonisti Aria e gli Extraliscio.
Non mancheranno cori e spettacoli itineranti, come la rassegna “Dai cori al cuore” che prevede concerti fino all’8 gennaio nelle chiese e negli spazi culturali di Riccione.
Il Concerto di Capodanno è ad ingresso libero, quello di Santo Stefano e quello degli Auguri hanno un biglietto-invito che potrà essere ritirato, fino a esaurimento, presso l’ufficio Iat del Palazzo del Turismo a partire dalle 9 del 17 dicembre.

Riccione quest’anno ha festeggiato i suoi primi 100 anni e gli eventi e le manifestazioni continuano fino all’8 gennaio.
Dopo aver fatto una full immersion di Natale, vi consiglio una visita alle mostre “Tessere i Sogni” di Luca Barberini a Villa Franceschi e “Frida Kahlo. Una vita per immagini” a Villa Mussolini.

Buon Natale romagnolo viaggiatori!


Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Mostra Luca Barberini: “Tessere i sogni”.

Il viaggio che vi propongo oggi è diverso dal solito, non occorre prendere un aereo o un treno e fare tanti km; oggi vi faccio viaggiare attraverso una mostra d’arte.

Dove si trova la mostra

La mostra di cui vi parlo è di Luca Barberini e si intitola “Tessere i sogni”.
E’ visitabile a Riccione presso Villa Franceschi. L’ambientazione liberty della villa accoglie perfettamente queste bellissime opere.

Mostra "Tessere i sogni"
Mostra “Tessere i sogni”

Chi è Luca Barberini e di cosa parla la mostra

L’artista, Luca Barberini ha saputo reinventare i codici linguistici ed espressivi di un’arte antica, quella del mosaico, fino a renderli in grado di esprimere le caratteristiche e le contraddizioni del nostro vivere.
Sensibile alle tematiche ambientali e amante del mare, riporta spesso questo ambiente nelle sue opere.
Questa mostra vuole essere un viaggio onirico, ogni opera infatti nasce dal ricordo di un sogno dell’artista che è stato poi rielaborato.
Mi piace molto questa visione, infatti vedrete che la mostra non segue un percorso preciso, ogni creazione può essere vista in qualsiasi momento, senza un ordine cronologico.
La sala finale poi racchiude un vero e proprio omaggio alla città di Riccione che quest’anno compie 100 anni.

Mostra a Riccione
Mostra a Riccione

Info utili

La mostra sarà visitabile a Villa Franceschi fiano all’8 gennaio 2023 e l’ingresso è libero.
Dal martedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Mostra a Villa Franceschi
Mostra a Villa Franceschi

Vi ricordo che in occasione del centenario della città, a Riccione si terranno tantissimi eventi.
Non perdetevi quelli natalizi.
Alla prossima mostra,

viaggiatrice seriale.

Italia, Umbria

Itinerario di 3 giorni: quali borghi umbri vedere

L’Umbria, la regione più verde d’Italia racchiude bellezze di ogni genere; oggi vi propongo un itinerario di 3 giorni nella provincia di Perugia.

Fonti del Clitunno
Fonti del Clitunno

Rasiglia

Parto dalla località più conosciuta e lasciatemelo dire, Rasiglia è presa d’assalto dai turisti. Il mio consiglio è quello di andarci (se potete) in una giornata infrasettimanale, così da godervi al massimo ogni scorcio di questo borgo attraversato dai ruscelli, dove l’acqua è parte integrante.

Rasiglia
Rasiglia

Foligno

Foligno è lo snodo per eccellenza dell’Umbria, il punto di partenza e di arrivo di quasi tutti i treni della regione.
La sua piazza evoca giorni lontani e la sua cattedrale (Di San Feliciano) sulle tonalità del rosa è davvero bellissima. Per i più curiosi, la tappa immancabile è alla Calamita Cosmica all’interno della chiesa SS. Trinità in Annunziata… a me è piaciuta tantissimo e ve ne parlo qui.
Poco fuori Foligno invece, sorge l’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo, una delle abbazie più belle d’Italia.
La sua posizione strategica, sullo sperone della roccia, permette al visitatore di ammirare Foligno dall’alto.

Abbazia di Santa Croce in Sassovivo
Abbazia di Santa Croce in Sassovivo

Bevagna

La vera scoperta dell’intero tour. Pensavo di dedicarle giusto un po’ di tempo e mi sono ritrovata ad ammirare meraviglie in ogni angolo e così sono passate ore.

Bevagna
Bevagna

Non a caso rientra tra i borghi più belli d’Italia. Si tratta di un borgo medievale e la sua particolarità è quella di vantare l’associazione e il Mercato delle Gaite. Di cosa si tratta? Le Gaite rappresentano i quartieri in cui è suddiviso il borgo che si sfidano a giugno per vincere il Mercato delle Gaite, ovvero il palio. Da non perdere gli antichi mestieri; io sono rimasta davvero colpita dalla cereria.

Cereria di Bevagna
Cereria di Bevagna

La zona ha accolto San Francesco, quindi non può mancare una chiesa a lui dedicata, ma la storia di Bevagna affonda le proprie radici molto più indietro nel tempo e i resti delle terme romane lo dimostrano.
Vi consiglio di partecipare alla visita guidata organizzata dalla Pro Loco che include la visita alle terme romane e al bellissimo teatro (5 euro). Vi segnalo anche l’antico lavatoio e le molteplici chiese che affacciano sulla piazza.
Bevagna racchiude davvero tantissimi tesori, ricordatevelo quando programmate la visita.

Campello sul Clitunno e Borgo Lizori

Ci sono luoghi che vediamo sempre e solo di passaggio, senza mai visitarli a dovere e per me uno di questi sono le Fonti del Clitunno.
Ci sono passata davanti almeno quattro volte e quest’ultima ho deciso di ammirarle come si deve.
Si tratta fondamentalmente di un bellissimo parco con un grande lago al centro alimentato dalle acque delle fonti.
Anatre e cigni nuotano beati sulla superficie, donando al luogo un’atmosfera di tranquillità e relax.
A circa 1 km di distanza dall’ingresso delle fonti si trova il Tempietto sul Clitunno.
Una volta terminata la visita a queste attrazioni vi consiglio di risalire in auto e dirigervi a Borgo Lizori.
Vi anticipo già che il bellissimo borgo è arroccato e occorre lasciare l’auto un po’ più in basso e partire per una bella passeggiata.

Borgo Lizori
Borgo Lizori

Questa tappa è stata una vera scoperta, il borgo è davvero carinissimo e la cosa particolare è il connubio fra le costruzioni in pietra e i cancelli, le finestre o le installazioni in ferro, molto più moderne.
Tutto questo è dovuto al fatto che Borgo Lizori è stato scelto dall’artista Antonio Meneghetti per un progetto di riqualificazione a partire dagli anni 70.
Lizori significa Lì dove la vita vede… e io vi invito ad andare a vedere con i vostri occhi.

Torre di Borgo Lizori
Torre di Borgo Lizori

Trevi

Altro borgo dall’atmosfera davvero piacevole è quello di Trevi, infatti anch’esso rientra tra i Borghi più belli d’Italia. Per raggiungerlo si deve percorrere una strada costeggiata da ulivi… segno che qui l’olio è davvero ottimo.
Iniziate il giro da Piazza Mazzini, il luogo più frequentato dai cittadini e poi imboccate uno dei tanti vicoli che attraversano Trevi.
Dovreste incontrare ( altrimenti cercateli appositamente) la torre civica e il Palazzo del Governatore ( questi affacciano sulla piazza quindi la ricerca è nulla), il disegno monocromo, ovvero un dipinto cinquecentesco raffigurante Atteone, la porta del morto ) già trovata in altri borghi, rappresenta un ingresso murato che veniva aperto solo in caso di un lutto all’interno dell’abitazione), la chiesa di San Francesco, la casa quattrocentesca e innumerevoli palazzi e chiese.

Montefalco

Concludo il racconto parlandovi di Montefalco, un bellissimo borgo medievale.
Passeggiate per il corso fino ad arrivare alla piazza davvero splendida. Circondata da ristoranti, invoglia il visitatore a fermarsi per un pasto.

Montefalco
Montefalco

Sicuramente la cucina umbra è ottima ed essendo Montefalco il borgo del Sagrantino, non potete andarvene senza prima aver assaggiato gli gnocchi al Sagrantino o in alternativa gli strangozzi.
Raggiungete il belvedere dal quale godere di una vista a 360° e poi perdetevi tra i vicoli fino ad arrivare alla chiesa di Santa Chiara nella parte bassa del borgo.

Montefalco
Montefalco

Queste sono le tappe del mio fine settimana umbro, ma in zona potete visitare anche Spoleto, Spello, Assisi e Todi… dipende solo cosa cercate.
In ogni caso vi godrete le bellezze, la natura e il cibo di questa fantastica regione.

Alla prossima avventura,
viaggiatrice seriale.

Italia, Umbria

L’Albero di Natale più grande del mondo si trova a Gubbio

In questi giorni vi sto aggiornando solamente sul Natale, forse sono un po’ monotematica, ma credo di fare la cosa giusta!
Vi lascio una vasta scelta di opportunità per le feste.
Conoscete l’Albero di Natale più grande del mondo?!
Per poterlo ammirare dovrete andare in Umbria, più precisamente a Gubbio.
Sulle pendici del monte Igino, vengono posizionati più di 750 corpi luminosi che compongono circa una lunghezza di 8,5 Km di cavi; essi sono collocati in modo tale da dare una forma di grande albero all’insieme di luci.

Quest’opera viene composta ogni anno da dei volontari chiamati “Alberaioli” e nel 1991 è entrata anche a far parte del Guinness dei primati come albero di Natale più grande del mondo.
Viene acceso il 7 dicembre e resta a dominare il monte fino al 8 gennaio.
Potrete ammirarlo illuminato dal tramonto (19)a notte inoltrata (24) di ogni giorno.
E’ così grande che la sua base di 450 m parte dalle mura della città medievale di Gubbio e si estende per oltre 750 m fino a raggiungere, con la sua stella cometa, la Basilica del patrono, Sant’Ubaldo sulla cima del monte.
E’ una creazione che vi farà sentire maggiormente il Natale… dedicate un giorno di queste feste per ammirarlo insieme al carinissimo paese sottostante di Gubbio.
Buon Natale amici viaggiatori.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Italia, Marche, Trekking

Trekking alla Gola dell’Infernaccio e all’Eremo di San Leonardo

Siete pronti per partire per uno dei trekking più belli del centro Italia? Andiamo alla Gola dell’Infernaccio.

Monti Sibillini
Monti Sibillini

Dove si trova laGola dell’Infernaccio

La Gola dell’Infernaccio si trova nel Parco Nazionale dei Sibillini, in provincia di Fermo. Si tratta di un paesaggio meraviglioso, unico nel suo genere, che regala sensazioni uniche.
Per arrivare al punto di partenza, dal paese di Montefortino seguite i cartelli marroni che indicano proprio la Gola dell’Infernaccio e dopo aver percorso un tratto di strada sterrata, arriverete alla vostra destinazione, ovvero al punto informazioni dove potrete lasciare l’auto.

Punto informazioni Gola dell'Infernaccio
Punto informazioni Gola dell’Infernaccio

Il percorso trekking all’Infernaccio

Il percorso inizia proprio dal punto informazione, da qui prendete il sentiero E9. Il percorso attraversa la Gola dell’Infernaccio, la faggeta di San Leonardo fino ad arrivare all’Eremo di San Leonardo (da qui si torna indietro perché il sentiero è chiuso); ha una lunghezza totale di circa 7 km con un dislivello totale di 300 mt circa, percorribile in circa 4 ore.

La gola e l’eremo

La Gola dell’Infernaccio è una suggestiva gola scavata dall’azione del fiume Tenna e il suo nome abbastanza sinistro corrisponde ad uno degli ambienti selvaggi e particolari del parco.
Il percorso risale il fiume attraversando in un primo momento delle cascate per poi addentrarsi completamente nella gola.
In questo tratto, guardatevi attorno perché potreste incontrare delle mucche al pascolo.
Lasciata la meravigliosa gola, si incontra un ambiente eccezionale, la faggeta di San Leonardo.
In autunno è qualcosa di stupendo, sembra di essere in un altro mondo.

Faggeta di San Leonardo
Faggeta di San Leonardo

Vi consiglio di fermarvi qui per qualche minuto e rigenerarvi a contatto con la natura.
Di nuovo in cammino, si prosegue sul sentiero fino ad arrivare alla meta finale dell’escursione: l’Eremo di San Leonardo.

Storia dell’Eremo di San Leonardo

L’Eremo di San Leonardo è davvero suggestivo, soprattutto dopo essersi documentati sulla sua storia. E’ stato infatti ricostruito sui preesistenti resti di un’antica costruzione, dal frate cappuccino Armando Lavini, conosciuto come padre Pietro che a partire dagli anni 70 intraprese l’opera di ristrutturazione da solo, cercando di mantenere l’originalità della struttura precedente.
Oggi purtroppo l’edificio è puntellato in seguito al terremoto del 2016 ma vi assicuro che è ugualmente suggestivo.

Eremo di San Leonardo
Eremo di San Leonardo

Storie e leggende

La Gola dell’Infernaccio si trova nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, fra il monte Priora e il monte Sibilla.
Questa zona è sempre stata profondamente legata a leggende e riti negromantici risalenti al Medioevo, soprattutto relativamente alle Sibille, bellissime donne dai piedi caprini che abitavano la montagna.

Info generali

Il percorso sopra descritto non è difficile e nemmeno esposto, presenta solo dei piccoli tratti più impegnativi su roccia, ma niente di particolare. E’ consigliato l’utilizzo di un caschetto di protezione.

Cosa vedere in zona

Se alla visita naturalistica volete aggiungere altro, a pochi km di distanza non perdetevi il Santuario della Madonna dell’Ambro, chiamata anche la Lourdes dei Sibillini.

Santuario della Madonna dell'Ambro
Santuario della Madonna dell’Ambro

Se siete appassionati di trekking e foliage, non perdetevi la Faggeta di Canfaito.
Alla prossima camminata,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia

Mercatini di Natale a Sant’Agata Feltria

Volete respirare l’atmosfera natalizia?
Allora recatevi a Sant’Agata Feltria, in provincia di Rimini per ammirare il Paese del Natale.
I giorni  4-8-11-18 dicembre il borgo si trasformerà in un vero e proprio luogo magico dove poter trovare idee regalo alternative e vivere una giornata diversa dal solito.
I turisti percorreranno le strade e le piazze a suon di zampogna, ammirando i suggestivi presepi artigianali.

I bambini vorranno subito andare alla Casa di Babbo Natale e degli Elfi allestita nella Piazza del Mercato, dove potranno consegnare la propria letterina al segretario di Babbo Natale ed ammirare due renne che trainano una meravigliosa slitta.

I più grandi potranno gustarsi delle prelibatezze gastronomiche, come i “Piatti dell’Avvento” preparati seguendo le ricette tradizionali.
Il tutto sarà allietato da musiche, zampogne e spettacoli.
Segnatevi in agenda questo evento!
Se amate i mercatini non perdetevi quelli di Arezzo e Mombaroccio.
Al prossimo mercatino,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Street Art a Santarcangelo di Romagna

Appassionati di street art, oggi andiamo alla scoperta delle opere di Santarcangelo di Romagna.
Il borgo è una vera chicca, devo essere sincera ed ammettere che rientra tra i miei preferiti della Romagna.
Qui si respira spensieratezza, cura del dettaglio, tradizione e soprattutto si mangia buon cibo.
Ma veniamo a noi, oggi si parla di street art, per tutto il resto scriverò un post a parte.

"Ricerca di utopia (con mappa)"
“Ricerca di utopia (con mappa)”

I murales di Santarcagelo

Il primo consiglio che mi sento di darvi però è quello di gironzolare tra i vicoli senza una meta precisa, ma per il solo gusto di respirare quell’atmosfera di cui vi ho parlato prima.
Dopo essere entrati completamente nel mood romagnolo, iniziamo l’itinerario alla scoperta dei murales.
Gli artisti che hanno dato vita alle opere di Santarcangelo sono Eron, Ericailcane e Iacurci.
Partiamo dalla parte bassa del borgo, sulla facciata del teatro Lavatoio in via A. Costa, troverete “Soul of the wall” mentre sulla facciata del Supercinema è stata realizzata “Giuliana”, un’opera dedicata alla poetessa santarcangiolese Giuliana Rocchi.

"Giuliana" di Eron
“Giuliana” di Eron

Qui di fronte, sulla parete di un’abitazione privata, proprio sotto alle mura trovate un’opera di Ericailcane.

Ericailcane a Santarcangelo di Romagna
Ericailcane a Santarcangelo di Romagna

Sulla facciata della scuola primaria Pascucci ha preso forma dalle mani di Agostino Iacurci una grande opera che invita all’educazione e al rispetto della natura; si tratta di enormi fiori e piante che abbelliscono tutto l’edificio.
Poco fuori dal centro storico su una colonnina dell’Enel si trova il murale “Tower to the people” di Eron.
L’opera vuole ricordare il caso di Tommie Smith, l’atleta statunitense che alle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico, sul podio, fece il gesto del pugno chiuso alzato al cielo.

"Tower of the people"
“Tower to the people”

Salendo nella parte alta del borgo si incontra la mia opera preferita intitolata “La ricerca di utopia ( con mappa) di Ericailcane.
Non vi svelo altro, vi lascio con la giusta dose di curiosità.

Che dite, vi ho fatto venire voglia di fare un giro a Santarcangelo di Romagna? Spero tanto di sì perché oltre a questo lato legato alla street art ha tanto da offrire.
Da non dimenticare la Fiera di Bec che si tiene a ridosso del giorno di San Martino (11 novembre).

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Museo del Balì: vietato NON toccare

Viaggiatori più curiosi che non aspettate altro che provare qualcosa di nuovo, oggi vi porto al Museo del Balì in provincia di Pesaro-Urbino.
Si tratta di un moderno science centre che nasce nel 2004 con l’esigenza di favorire la diffusione della cultura scientifica nel centro Italia.

Villa del Balì
Villa del Balì

Il Museo

Realizzato all’interno della settecentesca villa del Balì, il museo sorge su un territorio già ricco di cultura e di storia, in una cornice mozzafiato.
Primo e unico esempio del suo genere della ragione Marche, è distribuito su uno spazio espositivo di 2 mila metri quadrati e possiede 40 postazioni interattive da provare in prima persona, che vi faranno vedere con occhi diversi i soliti concetti; è un percorso conoscitivo che dai principi della percezione porta ad indagare la natura della luce per approdare ai concetti chiave della scienza.
Ognuno qui dentro può riscoprirsi scienziato, a qualsiasi età.

Postazione interattiva Museo del Balì
Postazione interattiva Museo del Balì

Il motto del Museo del Balì è : “In pratica, la scienza” … qui è vietato NON toccare!
Il complesso è suddiviso in più sale in più piani, passerete dalla sala delle illusioni a quella delle forze a quella delle onde….provate e provate più volte tutte le postazioni.
E’ un luogo eccezionale per i bambini perché proprio così iniziano a porsi delle domande o addirittura a trovare delle risposte sul “mondo” , ma anche per gli adulti è un luogo incantato… si torna bambini!
Appena entrate vi troverete davanti il Pendolo di Foucault, un enorme pendolo posizionato lì all’apertura del museo e mai più toccato…esso non si è mai fermato, ma disegna continuamente linee su un piano di sabbia e serve a dimostrare che la Terra si muove in continuazione.

Pendolo di Foucault
Pendolo di Foucault

Nove sale per altrettante tematiche, suddivise tra percezione, fisica e astronomia.
Il museo si gira in autonomia, la visita indicativamente dura 1 ora e mezza
, ma in realtà il tempo di durata è molto soggettivo, dipende da quanto volete apprendere o da quanto vi state divertendo.
Ogni postazione possiede una didascalia bilingue come aiuto in caso di difficoltà, anche se in realtà nelle varie sale troverete sempre almeno un membro dello staff pronto a rispondere alle vostre domande.

Il Planetario

Il museo possiede anche un planetario che permette l’osservazione del cielo stellato sotto una cupola di 8 metri di diametro.
Suggestivi spettacoli guidati permettono di assaporare le meraviglie di una notte stellata in un viaggio tra le stelle, costellazioni e pianeti.
Spettacoli tematici permettono inoltre di approfondire concetti della moderna astronomia e astrofisica e di spaziare nel campo della storia e letteratura.
Il planetario si trova al primo piano e ogni spettacolo ha una durata di circa 30 minuti.

L’Osservatorio

Il meraviglioso parco della villa invece ospita l’osservatorio, che permette di osservare il cielo notturno mettendo l’occhio al telescopio; in determinate occasioni il parco si riempie di persone, tutte con il naso all’insù ad ammirare il meraviglioso spettacolo offertoci dal cielo, come per esempio nel periodo delle stelle cadenti, durante un’eclissi o durante il passaggio di una cometa.
Il Museo del Balì è un luogo perfetto dove porvi tantissime domande relative all’universo….vale davvero la pena visitarlo.

Info e costi

Il biglietto d’ingresso ha un costo di 12 € e consente l’ingresso sia al museo che al planetario.
All’interno della struttura troverete un piccolo bar e nelle calde giornate potrete usufruire dei tavolini all’aperto.
Il Museo del Balì si trova nel comune di Colli al Metauro (PU).
Per tutti i dettagli consultate la pagina.

Matematica al Museo del Balì
Matematica al Museo del Balì

Io mi sono divertita come una pazza e scommetto che sarà così anche per voi e per i vostri bambini.
Nei dintorni potete poi visitare Saltara, il suo castello e le sue chiese.

Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Camminata tra gli Olivi a Monteciccardo

L’autunno è il periodo delle sagre per eccellenza, questo è un dato di fatto.
State cercando qualche bella manifestazione per questo fine settimana? Ho io la soluzione giusta per voi.
Domenica 30 ottobre a seguito dell’ingresso di Pesaro nell’Associazione Nazionale città dell’Olio, il Municipio di Monteciccardo propone due semplici trekking ad anello per mostrare il lavoro di coltura e valorizzazione dell’olio portato avanti dai due frantoi sul territorio.

Camminata tra gli Olivi Monteciccardo
Camminata tra gli Olivi Monteciccardo

Camminate

Per festeggiare la 6° giornata nazionale della “Camminata tra gli Olivi”, le proposte sono differenti e le due camminate sono perfette per coniugare attività all’aperto e apprendimento di informazioni sul territorio.
I 2 trekking sono davvero semplici, di circa 2 km l’uno, per una durata di circa 60 minuti.
La camminata del mattino è prevista per le 9:30 e sarà all’interno dell’Azienda Agricola Marcolini, dove verranno attraversati vigneti, uliveti e zone di macchia mediterranea. Conclusa la passeggiata sarà possibile visitare il frantoio e fare una piccola degustazione di olio e vino.
La 2° camminata invece avverrà nel primo pomeriggio, alle 14:30 e sarà all’interno della Soc. Agricola Il Conventino di Monteciccardo; si snoderà fra bosco, uliveti e vigneti.
Anche in questo caso, una volta finita la passeggiata vi aspetta la visita l frantoio e una degustazione di olio e vino.

Attività della giornata

Oltre alle due camminate, per tutta la giornata, dalle 10 alle 20, sarà presente nel chiostro del Conventino dei Serviti di Maria il mercato dei produttor locali, con laboratori ed esposizioni.
Se cercate qualcosa per pranzo, al chiostro troverete di sicuro qualcosa di interessante.
Alle 18:00 l’atmosfera si animerà con il concerto di stornelli e musiche popolari sempre presso il chiostro del Conventino.
Anche per i più piccini ci saranno eventi e laboratori, un’intera area sarà dedicata ai giochi antichi dove potranno sperimentare e divertirsi.
Per gli adulti più curiosi invece, per tutta la giornata sarà presente l’intrecciatore Roberto Malavolta che mostrerà l’antica arte dell’intreccio.
Diciamo che le iniziative in occasione della 6° “Camminata tra gli Olivi” non mancano, ora spetta a voi scegliere quale fare.

Info e costi

Il ticket per partecipare all’intera giornata, comprensivo delle passeggiate con degustazione è di 10€.
Il solo ingresso al mercatino, al concerto e ai laboratori è gratuito.

Per le passeggiate con degustazione è gradita la prenotazione entro sabato 29 alle ore 12:00.
Per qualsiasi informazione o per prenotare consultate la pagina o chiamate al 392.4514237.

Buon divertimento, alla prossima sagra
viaggiatrice seriale.