Italia, Veneto

Montagnana: cosa fare in uno dei borghi più belli d’Italia

Uno dei borghi più belli d’Italia: Montagnana…. e non fatico affatto a crederlo.
Immaginatevi di essere teletrasportati nel Medioevo, di vivere in un borgo circondato da maestose mura e di essere contemporanei di illustri combattenti e personaggi storici.
Ecco, state immaginando la vita a Montagnana.
Grazie ad un blog tour organizzato da Visit Montagnana, ho avuto la possibilità di scoprire questo territorio.
Ma cosa non perdersi?!
Fiore all’occhiello senza ombra di dubbio sono le mura, ben 1950 metri di mura intatte che fanno di Montagnana una delle città con la cinta muraria meglio conservata a livello europeo…..la vera caratteristica della cittadina.

Le mura di Montagnana

Pensate che ha addirittura la forma di un pentagono irregolare, la cui punta è proprio una delle 24 torri.
Il colpo d’occhio appena si arriva è veramente straordinario e una passeggiata lungo il perimetro è il modo perfetto per coglierne l’essenza.
Per avere invece una veduta più ampia e spaziare fino ai colli Euganei, vi consiglio di salire sul Mastio Ezzelino, una torre di circa 40 metri d’altezza.
Ritornando con i piedi per terra, ma mantenendo sempre lo sguardo rivolto verso l’alto, gli occhi si riempono della bellezza dei palazzi storici, uno più affascinante dell’altro.
Noi siamo entrati all’interno del Palazzo Pomello- Chinaglia e abbiamo fatto un altro viaggio nel tempo.
Risalente al 1300, sembra essere stato di proprietà del famoso capitano di ventura Gattamelata, fino ad arrivare al Presidente della Camera Luigi Chinaglia.
Personalmente ho apprezzato una meravigliosa porta in legno intarsiata, dietro la quale si apre un piccolo salotto, molto probabilmente il luogo in cui in passato gli ospiti attendevano il proprietario della villa al loro arrivo.

Porta a Palazzo Pomello-Chinaglia

Dopo aver attraversato la grande sala illuminata da un gigantesco lampadario e adornata con quadri e busti di personaggi importanti, si raggiunge il cortile interno, anch’esso degno di nota.
Impossibile visitare un centro storico e non ammirare il suo Duomo, vero?!

Il Duomo di Montagnana

Quello di Montagnana, risalente alla metà del 1400 circa,  si affaccia sulla Piazza Vittorio Emanuele II e viene definito anche come la nave che entra nel porto, in quanto non segue la direttrice.
Al centro della piazza sorge la statua di Vittorio Emanuele, dove precedentemente svettava il Leone di Venezia, ma stranamente rivolge le spalle alla chiesa, simbolo della rivalità tra le due parti.
Da non perdere al suo interno sono i due affreschi di Giorgione che emersero solo dopo un restauro.
Le mura di Montagnana furono fatte costruire da Francesco il Vecchio, amico di Francesco Petrarca, al quale diede in dono una residenza sui colli Euganei.
Un altro punto importante della città è la Rocca degli Alberi, che venne edificata nel punto preciso in cui gli Scaligeri riuscirono ad abbattere le mura; il suo nome deriva dal fatto che la zona era la più verde di tutte.
Gli scorci irresistibili sono davvero tanti, facendo una passeggiata per il borgo scommetto che vi fermerete innumerevoli volte per immortalare qualche angolino.

Scorci delle mura

Montagnana ha sempre vantato una posizione strategica e ancora oggi è un ottimo punto di partenza per visitare le maggiori città venete come Venezia, Padova e Verona.
La gastronomia è un altro punto forte di questa piccola parte del Veneto, soprattutto il Prosciutto Crudo Berico Euganeo…. se volete gustarlo in un modo alternativo recatevi alla Gastronomia Zannini e uscirete con un bel cono di prosciutto.

Cono di prosciutto della gastronomia Zannini

Per concludere la giornata in modo fiabesco e romantico, ci siamo diretti al Relais Castello Bevilacqua, una location da sogno anche per i matrimoni.
La storia del castello è molto antica e anche parecchio travagliata, ma la sua bellezza è arrivata fino ai nostri giorni.

Relais Castello Bevilacqua

Che dite, vi ho fatto venire voglia di visitare Montagnana?!
Al prossimo borgo,
Viaggiatrice Seriale.

PS: se dovete alloggiare in zona vi consiglio Villa Fava, una bellissima villa settecentesca.
Per quanto riguarda il cibo invece vi consiglio l’ Hostaria San Benedetto, il Ristorante Le Mura e la Pasticceria Cuccato.
Se invece cercate una guida, rivolgetevi a Murabilia, Silvia ci ha guidato egregiamente nella nostra scoperta.

Italia, Puglia

Cosa vedere a Vieste

Quando mi chiedono la prima parola che associo alla Puglia, io rispondo sempre mare.
Se penso al Gargano, non posso che fare riferimento a Vieste, meta di vacanze estive….anche se da poco ho scoperto degli ottimi motivi per visitare Vieste anche fuori stagione; che sia in inverno o in estate, ecco cosa vedere.

Alba su Vieste

Alba su Vieste

Concattedrale di Santa Maria Assunta

La Concattedrale in stile Romanico-Pugliese, dalla forma a croce latina, risale al periodo longobardo.
Al suo interno troviamo diverse colonne e alcune finestre che emersero solo dopo i lavori di restauro del 1978 -prima dei quali erano stuccate- e diverse opere fra cui spicca il quadro del 1585 relativo alla Battaglia di Lepanto.

Concattedrale di santa Maria Assunta

Concattedrale di santa Maria Assunta

La proprietà venne contesa fra i pescatori di Vieste e quelli di Peschici, così la statua venne caricata su un carro trainato da alcuni buoi, liberi di prendere qualsiasi strada; gli animali si diressero verso Vieste e così Santa Maria di Merino divenne la patrona della città.
Poco lontano dal centro storico sorge anche il Santuario di Santa Maria d Merino, meta di pellegrinaggi.

Castello Svevo

La città di Vieste è dominata dall’alto dal Castello Svevo, così chiamato anche se non risente delle influenze sveve ma bensì di quelle longobarde e bizantine e risale all’anno 1000 circa.
Sorgendo sulla parte più esposta d’Italia, proprio sulla punta estrema, la posizione della città era strategica, addirittura anche per i traffici con l’Oriente.

Tratto di mura del Castello Svevo

Tratto di mura del Castello Svevo

Il castello appartiene alla Marina Militare, ma da quest’anno è visitabile in determinate giornate.
Vi garantisco che da lì si gode di un’ottima visuale sull’intera città di Vieste, sul meraviglioso mare e sul famosissimo scoglio di Pizzomunno.

Pizzomunno

Possiamo definirlo uno degli scogli più conosciuti d’Italia; è ormai il simbolo della città di Vieste.
Impossibile non scendere in spiaggia e scattare delle belle fotografie, il contrasto fra il bianco e l’azzurro del mare è davvero accattivante.
La leggenda di Pizzomunno e Cristalda racconta la storia di questo enorme monolite.

Il famoso scoglio di Pizzomunno

Il famoso scoglio di Pizzomunno

Chiesa di San Francesco

Ubicata su di una sporgenza di roccia, questa chiesa sembra quasi interamente circondata dal mare se la si osserva dall’alto, magari dal Quartiere Ebraico da dove si ha una vista pazzesca.

Veduta della chiesa di San Francesco dal Quartiere Ebraico

Veduta della chiesa di San Francesco dal Quartiere Ebraico

Vicoli

Dopo aver visitato le attrazioni principali, concedetevi una passeggiata per i vicoli della città senza una meta precisa, camminate con gli occhi rivolti verso il cielo e scoprirete scorci davvero deliziosi.
Dato che ci siete poi, potreste anche fermarvi in qualche bottega e ammirare gli artigiani al lavoro.

Vicoli di Vieste

Vicoli di Vieste

Escursioni

Vieste sorge in una posizione molto comoda per effettuare delle escursioni giornaliere e quindi vistare alcuni centri limitrofi come ad esempio Monte Sant’Angelo, Mattinata e Manfredonia.

Dove mangiare

Avendoli testati personalmente vi suggerisco qualche ristorante dove gustare dell’ottimo pesce e dell’ottima carne:
Vecchia Vieste, Ristorante Box 19,Acqua, Masseria La Valle del Cerro, Il Capriccio.

Che dite, vi ho dato sufficienti motivi per visitare Vieste?
Io credo di sì.

Grazie a Daunia Press Tour, Comune di Vieste e Regione Puglia.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

Italia, Puglia

Vieste: la leggenda di Cristalda e Pizzomunno

Un modo alternativo per scoprire un territorio: quello attraverso le sue leggende.
Sono da poco tornata da Vieste, quindi – per i pochi che ancora non lo conoscessero – vi svelo il suo lato romantico.
La leggenda narra dell’amore fra due bellissimi giovani, il pescatore Pizzomunno e la bella Cristalda che pur essendo innamoratissimi non riuscirono a vivere la loro storia.
Le sirene infatti, gelose di questo amore, cercavano di attrarre il bel Pizzomunno ma fu proprio Cristalda ad essere catturata mentre attendeva sulla spiaggia il rientro del suo amato.
Condotta nei fondali marini perse la vita proprio davanti agli occhi di Pizzomunno che stava rientrando dalla pesca, il quale dal dolore rimase pietrificato.

Pizzomunno, Vieste

Il giorno successivo infatti i pescatori trovarono sulla spiaggia il bellissimo monolite bianco nel quale si era trasformato il giovane.
Come si suol dire “l’amore vince su tutto”, quindi ai due innamorati è concesso di incontrarsi solamente in una  notte d’agosto, una volta ogni cento anni.
Vi sembra di aver già sentito questa storia?!
Molto probabilmente è così, infatti viene raccontata anche in una canzone di Max Gazzè.
Alla prossima leggenda,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Puglia

Gargano:4 motivi per viverlo fuori stagione

Avete un luogo legato alle vacanze estive della vostra infanzia?!
Il mio è la Puglia, nel corso degli anni ci sono stata diverse volte in campeggio con i miei genitori, zii e cugini e sinceramente ho dei ricordi bellissimi, che mi scaldano il cuore.
Torniamo però al presente, ai sei giorni che ho trascorso poco tempo fa in questa regione e più precisamente sul Gargano, ovvero il promontorio situato nella parte settentrionale della Puglia.
Tutti ne avete sentito parlare o ci siete stati almeno una volta nella vita perchè si tratta di uno dei poli turistici più importanti d’Italia, io però voglio spiegarvi perchè vale la pena visitarlo al di fuori del periodo estivo, quando viene preso d’assalto dai turisti.

Visitare con calma i centri storici

Avere la possibilità di visitare il centro storico di una cittadina senza la calca di gente non è cosa da poco.
Immaginatevi di avere l’alloggio in pieno centro storico, poter uscire a piedi dopo aver fatto colazione , e magari accompagnati da una guida, poter ammirare ed apprezzare tutte le bellezze storiche e naturalistiche.

Scorcio dal centro storico di Vieste

L’ho provato in prima persona e mi sono realmente goduta ogni centimetro del centro storico di Vieste e di Mattinata.

Centro storico di Mattinata

Il sole riscaldava la nostra passeggiata, la brezza di mare profumava l’aria e il silenzio generale donava ancora più fascino ai vicoli.

Feste folkloristiche: la Fanoja di San Giuseppe

Da qualche anno è stata riscoperta e valorizzata la tradizione contadina dalla Fanoja.
La fanoja non è altro che un grande falò che i contadini accendevano per propiziare l’arrivo della primavera e celebrare il ritorno alla vita della natura dopo la pausa invernale, infatti San Giuseppe si celebra il 19 Marzo e proprio la notte tra il 18 e il 19 si arriva al clou della festa.
Io ho partecipato sia alla Fanoja di Vieste che a quella di Monte Sant’Angelo e vi assicuro che ho trascorso dei momenti davvero belli.

Fanoja di San Giuseppe

Attorno al fuoco si crea un’atmosfera di festa con canti tradizionali, balli folkloristici e degustazioni di prodotti tipici…. un mix perfetto per trascorrere una piacevole serata.

Percorsi di trekking e passeggiate 

Lo sappiamo tutti che andando nel Gargano in piena estate l’unico pensiero è rivolto al mare,  -giustamente aggiungerei -visto le bollenti temperature e l’acqua cristallina.
Spostando però il soggiorno in primavera o in autunno per esempio, si potrebbe dedicare del tempo alla scoperta dell’entroterra e dei bellissimi percorsi di trekking presenti in zona.

Scorci durante un trekking

Respirare aria buona,praticare sport  passeggiando nel verde ma con una bellissima ricompensa: una veduta pazzesca sul mare.
Altra zona da non perdere è quella della Foresta Umbra, da qui non scorgerete l’azzurro del mare ma vi sentirete completamente in sintonia con la natura….e se sarete fortunati potrete avvistare qualche animaletto.


Andare alla scoperta degli artigiani locali

So benissimo che i negozi sono aperti anche in estate, anzi vi assicuro che in quel periodo saranno molti ma molti di più, ma visitare gli artigiani locali in un periodo fuori stagione vi farà vivere una vera esperienza non limitandovi al semplice acquisto frettoloso del souvenir.

La bottega Lithos

A Vieste per esempio non potete assolutamente perdervi Lithos, un laboratorio di lavorazione della pietra calcarea dove padre e figlio creano delle sculture meravigliose legate alla storia del territorio.
Potrete ammirare con calma le fasi di lavorazione, ascoltare la storia del luogo, fare domande e infine acquistare la scultura che più vi attira.

Potrei continuare con tanti altri motivi:  la cucina succulenta che ci fa tornare a casa sempre con qualche kg in più rispetto all’arrivo, l’affascinante storia della Daunia costellata da leggende, i meravigliosi trabucchi ultracentenari e gli ultimi autentici trabuccolanti, la vicinanza con altri centri storici degni di una visita…..insomma non avrete che l’imbarazzo della scelta.

Trabucco viestano

Parlando sinceramente io adoro la Puglia e ci torno volentieri in ogni periodo dell’anno, ma a seconda della stagione si possono realmente fare esperienze differenti ed apprezzare tutte le bellezze che ha da offrire, quindi dopo averlo provato personalmente vi posso suggerire la zona del Gargano anche fuori stagione.
Sarebbe perfetta per Pasqua o per il ponte a cavallo tra il 25 Aprile e il 1 Maggio….fateci un pensierino.

Grazie a Daunia Press Tour, Comune di Vieste e Regione Puglia.

Alla prossima avventura,
Viaggiatrice Seriale.

Marche

L’Acquedotto Romano di Pesaro

A trent’anni suonati, ieri ho fatto una bella scoperta riguardo alla mia città: a Pesaro abbiamo un Acquedotto Romano di più di 2000 anni ancora funzionante.
Non è bellissimo?
Diciamo che da una parte mi vergogno un po’ per la mia ignoranza ma non lo sapevo,che ci posso fare? Proprio per questo ho deciso di scrivere un articolo, per dare una dritta agli ignari come me.
Grazie alle giornate FAI di Primavera ho preso parte ad una camminata con la guida di una bravissima archeologa che in qualche ora ci ha fatto ripercorrere la storia.
La nostra avventura è iniziata quasi da Novilara, da dove prendendo il Sentiero Santa Croce,siamo scesi fino a Muraglia.

Inizio del Sentiero Santa Croce

Lo sapete che Pesaro prima di essere colonia romana era già abitata dai Piceni?!
Il sentiero che ho citato poco fa, attraversa proprio la zona in cui sorgeva una Necropoli Picena e dove sono state ritrovate più di 400 tombe.
Anni fa era stato creato il Museo Diffuso e diversi pannelli spiegavano tutta la storia, oggi purtroppo credo che il pannello leggibile sia solo uno, ma la storia è davvero interessante.
Ma torniamo alla scoperta maggiore: l’ Acquedotto Romano.
La cosa che personalmente mi sconvolge in senso positivo è che nel 2019 sia ancora funzionante, infatti rifornisce l’acqua alla fontana di Piazza del Popolo e a vari stabilimenti balneari.
Senza entrare nel dettaglio perché non ne ho le competenze, vediamo come ci si presenta l’acquedotto.
La maggior parte dell’impianto è sotterranea, l’unica parte sopraelevata era quella dei quattro archi creati per oltrepassare la Flaminia,ma di tutto ciò oggi è rimasta solo una porzione di muro….. dal quale sembra prendere il nome il quartiere di Muraglia.

Unici resti della parte esterne dell’acquedotto

Proprio nelle campagne di Muraglia sono visibili le uniche parti esterne dell’acquedotto.
Non attinge acqua da una fonte naturale,fu costruito in modo da assorbire acqua dal terreno e incanalarla nella conduttura.
Si identifica facilmente il percorso della conduttura perché ogni 35 metri circa, sorgeva un pozzetto avente la funzione di ingresso per la manutenzione.

Esempio di pozzetto

Se vi recate nella zona degli orti di Muraglia,dirigendovi verso il poligono, in mezzo ai campi vedrete innalzarsi diversi paletti, ognuno dei quali è stato affisso su un singolo pozzetto.

Linea di pozzetti

Questi cartelli indicano che l’impianto è ancora funzionante e sotto la supervisione di Marche Multiservizi.
Pensate come cambia la prospettiva: da un semplice cartello di cui probabilmente non avevo mai letto la scritta ad indicatore di un’opera storica.

Cartelli sui pozzetti

I pozzetti hanno diverse altezze e diverse forme, alcuni sono circolari mentre altri sono rettangolari è proprio grazie al FAI, siamo riusciti a vederne uno scoperto, attraverso una grata di protezione si percepiva l’altezza e la struttura interna.

Interno di un pozzetto

Non mi dilungo ulteriormente perché come detto in precedenza non ne ho le competenze, ma mi sembrava opportuno condividere questa bella scoperta con tutti voi, fosse anche solo per un’unica persona che come me non conosceva l’Acquedotto Romano di Pesaro.
Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice Seriale.

Europa, Europa

Come organizzare un viaggio a Guadalupa in autonomia

Che ne dite di andare alle Piccole Antille Francesi?!
Vi porto a Guadalupa!!!
Iniziamo subito con l’organizzazione del viaggio che è molto più semplice di quello che sembra.

Documenti
Poter andare ai Caraibi anche senza passaporto non mi pare una cosa da poco.
Per tutti coloro che non hanno fatto questo documento o per tutti quelli che al momento è scaduto, ecco il viaggio perfetto.
Essendo una regione della Francia oltreoceano infatti, potrete tranquillamente partire con la sola carta d’identità.

Volo
Come prima cosa direi di trovare il volo e in questo periodo trovate delle ottime offerte con la compagnia LEVEL con partenza da Parigi Orly….

basta aggiungere un low cost per raggiungere la capitale francese e il gioco è fatto.

Alloggi
Oltre ai resort, la formula più utilizzata è quella dell’appartamento, quindi già da casa prenotatelo o da booking o da Air B&B,

così poi potrete scegliere se sfruttare la cucina e mangiare a casa o optare comunque per lo stile vacanziero e andare al ristorante.

Visto
Come detto in precedenza, facendo parte della Francia non occorre nessun visto particolare.

Vaccini
Nemmeno le vaccinazioni sono richieste…portatevi però un buon repellente per gli insetti in quanto è diffusa la Dengue.

Trasporti
L’isola ha la forma di una farfalla ed è parecchio grande, quindi consiglierei di noleggiare l’auto.

Moneta
Essendo praticamente in Francia la moneta è anche quì l’euro.

Elettricità
Non occorono adattatori in quanto le prese della corrente sono come le nostre.

Lingua
Ah, come ultima cosa vi direi che qualche nozione di francese sarebbe meglio averla…..qualcuno parla anche inglese ma la maggior parte delle persone no.

Ora non vi resta che attendere la partenza e godervi un viaggio ai Caraibi ma con la comodità dell’Europa.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

Italia, Marche

Fossombrone: nido d’amore di Guidobaldo ed Elisabetta

Nel mese dell’amore vi parlo di una località marchigiana legata ad una bella storia d’amore: andiamo a Fossombrone.
Ci troviamo in provincia di Pesaro-Urbino e i protagonisti della storia sono Guidobaldo da Montefeltro ed Elisabetta Gonzaga.
Facciamo un salto indietro alla seconda metà del 1400,quando Fossombrone era la terza realtà del ducato in ordine di grandezza, dopo Urbino e Gubbio.

Veduta dall’ultimo piano della Corte Alta

A quei tempi i matrimoni erano delle vere e proprie alleanze, decise a tavolino dalle famiglie dei futuri sposi e spesso i diretti interessati si vedevano per la prima volta direttamente il giorno della celebrazione.
Molto spesso accadeva quindi che i novelli sposi non si piacessero affatto,ma non fu così per Guidobaldo ed Elisabetta che ebbero un vero e proprio colpo di fulmine e si amarono tantissimo.
Entrambi di bell’aspetto e dalle stesse passioni, amavano andare a caccia e si ritrovarono a sposarsi all’età di 17 anni lui e 18 lei, il 9 di febbraio e i festeggiamenti si protrassero fino al giorno 20.
In seguito all’invasione del ducato da parte del duca Valentino, Guidobaldo fu costretto a fuggire per salvarsi la pelle e raggiunse Elisabetta a Mantova,per poi trasferirsi a Venezia dove vissero fin quando non riuscirono ad impossessarsi di nuovo del ducato.

Facciata di un’ala aggiuntiva della Corte Alta

Non ebbero figli e girava anche voce che non avessero consumato il matrimonio, così il pontefice per cercare di salvarli dalla rovina propose loro di rendere nullo il matrimonio proprio perché non consumato, in modo tale che Guidobaldo poi potesse diventare cardinale ed Elisabetta potesse essere presa in moglie da un benestante.
Entrambi si opposero fortemente in nome del loro vero amore.
Ritornati a Fossombrone però non ebbero tanti giorni felici in quanto Guidobaldo all’età di soli 35 anni venne a mancare ed Elisabetta non volle mai più risposarsi, restando così fedele per sempre al suo grande amore.
Fu proprio nella Corte Alta di Fossombrone che il duca passò a miglior vita; si dice che decise di trasferirsi in questa residenza perché respirava un’aria migliore.
Gli appartamenti reali oggi sono occupati dal Museo Archeologico che ospita tanti reperti recuperati nella zona circostante a Fossombrone e dalla Pinacoteca ma durante la visita vi suggerisco di porre la vostra attenzione sul particolare scenario teatrale dipinto direttamente sulla parete.

Scenario Teatrale

Pare che negli ultimi mesi di vita di Guidobaldo furono organizzati addirittura due spettacoli teatrali, nella speranza di distrarre il duca dalla malattia.
Con la morte di Guidobaldo terminò la discendenza dei da Montefeltro.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Toscana

5 cose da fare a Pistoia

Pistoia, una vera scoperta nel cuore della Toscana.
Forse non rientra fra le città italiane più famose o molto più semplicemente è un po’ offuscata dalla vicina (e stupenda) Firenze.
Contrastando le due teorie appena indicate, il mio consiglio è quello di aggiungere alla vosta lista Pistoia; ricca di monumenti, con una storia antichissima e un approccio rivolto alla modernità saprà accontentare – se non superare – le vostre aspettative.
Si è ben capito che ne sono rimasta affascinata, ma veniamo al dunque:
cosa vedere?

La cattedrale di San Zeno

Si tratta del principale luogo di culto cattolico di Pistoia e sembra risalire addirittura al 923; nel corso dei secoli ha subito varie modifiche e oggi accoglie i fedeli con la sua facciata in stile romanico. Imponente con le sue tre navate, ospita il prezioso altare argenteo, testimonianza dell’oreficeria gotica italiana.

Cattedrale di San Zeno

Ingresso gratuito ( biglietto a pagamento per l’altare argenteo).
Al suo fianco svetta l’alto campanile in stile gotico, dalla cui sommità è possibile ammirare tutta Pistoia dall’alto….dopo aver fatto circa 200 scalini. (ingresso a pagamento)
Il complesso della cattedrale, dedicato a San  Zeno e San Jacopo, include anche il Battistero.

Battistero

Proprio di fronte alla cattedrale sorge quest’altro monumento dalla forma ottagonale, molto più d’impatto esternamente -per via della scelta del marmo bicromo,secondo la tradizione pistoiese- che internamente a mio avviso.

Piazza della Sala

Immancabile una tappa in questa carinissima piazza, antico centro della città sotto il regno dei Longobardi e oggi sede del mercato cittadino, ma anche punto d’incontro.

Piazza della Sala

Circondata da enoteche,bar e botteghe, è il luogo giusto per la pausa pranzo.

Ospedale del Ceppo

Antico ospedale nel centro città, risalente alla fine del 1200 e rimasto attivo fino al 2013.
L’interno non è visitabile, ma vi consiglio di passarci davanti per ammirare il fregio e i medaglioni di terracotta invetriata raffigurante le Sette Opere di Misericordia.

Ospedale del Ceppo

Una volta arrivati qui, vi consiglio di prendere parte alla visita di Pistoia Sotterranea per compiere un viaggio nel labirinto della storia. Oltrepassato l’ingresso dell’ospedale, trovate la biglietteria. (Mi sarebbe piaciuto fare questa visita, ma come sapete la fortuna non mi accompagna spesso e quel giorno non effettuavano visite a causa di un concerto.Andateci e fatemi sapere cosa mi sono persa).

Basilica della Madonna dell’Umiltà

La città di Pistoia vanta tantissime chiese, questa merita una visita per l’emorme cupola alta 59 metri realizzata da Giorgio Vasari.

Per una giornata alla scoperta di Pistoia queste sono le attrazioni principali, ma non ponetevi troppi limiti e non fate troppi programmi; passeggiate liberamente per il centro storico, entrate ad ammirare gli interni delle tantissime chiese, fermatevi per un attimo in Piazza Duomo e guardatevi intorno;

Palazzo Comunale

 sporgetevi sull’uscio del Palazzo Comunale, gustate un buon piatto tipico e se avete ancora tempo chiedete informazioni sui vari musei disponibili.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Sunshine Blogger Award 2018

Un vero e proprio ringraziamento, ecco come definirei questo post.
Siamo a fine anno, è ora di tirare le somme e io devo essere sincera nel dirvi che sono davvero contenta di questo 2018  per quanto riguarda il mio blog.
Le cose da fare sono ancora tantissime e piano piano le porterò a termine,ma la soddisfazione legata a queste pagine virtuali lo è ancora di più.

Il mio grazie va a tutti voi che mi leggete e mi supportate e come ciligina sulla torta devo dirvi che sono stata nominata per il Sunshine Blogger Award 2018, ovvero un premio per i blogger che con i propri contenuti ispirano creatività e positività. Proprio per questo bellissimo riconoscimento devo ringraziare Ale e Kiki di Un Trolley per Due , che ho avuto il piacere di conoscere qualche mese fa.


CHE COS’E’ IL SUNSHINE BLOGGER AWARD 2018?

E’ un premio molto importante per chi come noi dedica molto tempo al blog cercando di trasmettere ai lettori informazioni, sensazioni ed emozioni. Esso infatti viene assegnato a coloro che vengono reputati creativi, addirittura fonte di ispirazione. Wow ragazzi sono davvero onorata!

Come comportarsi dopo aver ricevuto la nomination?! Molto semplicemente si scrivere un articolo sul proprio blog contribuendo così alla condivisione, rispettando queste semplici regole:

1. ringraziare la persona che ti ha nominato inserendo il link al sui sito eb
2. rispondere alle domande che ti ha posto
3. nominare altri 11 blogger e formulare loro 11 nuove domande
4. includere il logo del contest nell’articolo che puoi scegliere tra quelli reperibili in rete.

SUNSHINE BLOGGER AWARD 2018 – LE RISPOSTE ALLE DOMANDE DI ALE E KIKI

Chi sei e di cosa parla il tuo blog?
Sono esattamente una malata di viaggi che appena può ne approfitta e parte: che sia un viaggione o una gita fuori porta di un giorno.Ovviamente mio blog parla dei miei viaggi, delle avventure ma anche delle disavventure vissute.

Cosa significa per te viaggiare?
E’ una vera e propria necessità, per me significa veramente tutto.
 Avete presente la sensazione di affaticamento dopo una corsa? Per me il viaggio è quella boccata d’aria pulita presa a pieni polmoni che riequilibra tutto.

Dove trovi ispirazione per individuare la tua prossima meta?
Se escludo le mete che ho sempre sognato e volevo vedere fin da piccina, ora la mia scelta è condizionata molto spesso da un insieme di fattori: l’offerta migliore per il periodo in cui posso partire. Una volta vagliate le possibilità e scelta la meta inizia la fase di studio. Ovviamente ci sono delle destinazioni che monitoro continuamente! 🙂

Con chi ami viaggiare?
Con il mio ragazzo. Abbiamo gli stessi ritmi o meglio abbiamo imparato a farli conciliare e questo è davvero importante. Sappiamo organizzare il viaggio inserendo le priorità e gli interessi di entrambi.

Programmi tutto nei minimi dettagli o sei un viaggiatore last minute?
Programmo solo lo stretto necessario, amo cambiare i piani e andare alla scoperta di attrazioni meno turistiche di cui vengo a conoscenza quasi sempre quando sono già sul posto.

Organizzi da solo i tuoi viaggi?
Sì!!!! Ovviamente con l’auto del mio compagno di avventura!

Quali sono le tre cose che non possono mancare in valigia?
Carta di credito, passaporto e cellulare. Mi è capitato spesse volte – purtroppo – che non arrivasse la valigia o che arrivasse in ritardo. Beh, avendo queste tre cose sono serena e so che posso trovare sempre una soluzione!

La prima cosa che ti viene in mente se diciamo MARE
Aiuto, come devo interpretarla?!
Associo la parola a RELAX e VACANZA.
Se devo associarla ad una destinazione rimango vaga e dico CARAIBI

Qual è il luogo più romantico dove sei stata?
A cena a lume di candela direttamente sulla spiaggia di una piccola isola delle Maldive.


SUNSHINE BLOGGER AWARD 2018: LE MIE NOMINATION

1. Oltre le parole
2. Rivoglio la Barbie
3. Different Details
4. Stamping the world
5. Lemuri in viaggio
6. Voce del verbo partire
7. Piccoli Grandi Viaggiatori
8. PanAnna Blog di Viaggi
9. Viaggi che mangi
10. I viaggi di Monique
11. Destinazione mondo 20

Ora tocca a voi!!!

SUNSHINE BLOGGER AWARD 2018: LE MIE DOMANDE 

1. Hai mai fatto un viaggio da solo/a?
2. Ami partire anche per un solo fine settimana o credi non ne valga la pena?
3. Il viaggio che hai amato di più in assoluto
4. Zaino in spalla o valigia?
5. A quanti anni hai fatto il tuo primo viaggio?
6. In caso di imprevisto sei ansioso o la gestici bene?
7. Hai messo piede in tutti i continenti?
8. Voli sempre con le stesse compagnie o vai in base alle offerte?
9. Preferisci viaggi al caldo o al freddo?
10. Che rapporto hai con il cibo in giro per il mondo?
11. Dove ti porterà il 2019?

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

La Grotta Ipogeo di Piagge

La Grotta Ipogeo di Piagge : una meraviglia inaspettata.
Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino e più precisamente nel comune di Terre Roveresche.
Proprio nel centro storico, in prossimità dell’ingresso medievale del castello, è ubicato l’ingresso alla grotta.

Grotta Ipogeo di Piagge

Conservatasi in perfette condizioni fino ai giorni nostri, ha svolto la funzione di cantina e magazzino fino a pochi decenni fa: c’è chi ricorda che proprio qui venivano conservati prosciutti e lonze e chi invece ci veniva a giocare.
La sua storia però è molto più antica, sembra infatti risalire all’epoca romana (paleocristiana).
Si tratta di un esempio unico nel suo genere: di pianta basilicale ha sicuramente svolto la funzione di luogo di culto con la sua pianta cruciforme arricchita da nicchie e decorazioni geometrico-simboliche in rilievo.
Proprio queste ultime meritano un’attenzione particoalre a mio avviso perchè sono di una precisione estrema e hanno la particolarità di essere rappresentazioni simmetriche,altro rimando al luogo di culto.
Si tratta di simboli cristiani antichissimi.

Decorazioni simmetriche 

Non si è arrivati ancora ad una verità assoluta, è in fase di studio e la cosa davvero interessante è che continuamente vengono fatte delle nuove scoperte in merito al suo utilizzo e alla sua datazione: quelle che fino a poco tempo fa erano viste come delle semplici linee, potrebbero rappresentare delle lettere precise.
E’ un luogo piccino ma che racchiude in sè un fascino enorme.
La grotta è venuta alla luce grazie ad una ricerca storica effettuata dall’architetto Gabriele Polverari nel 1996 ma è stata aperta al pubblico dopo i vari lavori di restauro e di messa in sicurezza solo nel 2016.

Dettaglio decorazione

Io continuerò a seguire le notizie in merito in quanto l’ipogeo mi ha letteralmente affascinato, se siete curiosi di vedere questo piccolo capolavoro potete farlo il sabato dalle 17 alle 20.
Dimenticavo di dire che anche il punto di accesso è davvero interessante; si devono infatti scendere una ventina di gradini scavati nell’arenaria per raggiungere il sotterraneo.

Scala d’accesso

Il locale attiguo alla grotta invece è utilizzato come spazio espositivo, quindi oltre ad ammirare lo spettacolo antico dell’ipogeo, nella stessa occasione potrete ammirare anche un altro genere di arte.
Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice seriale.