Italia, Marche

Pesaro: visita alla casa natale di Gioachino Rossini

Domenica scorsa ho fatto visita a Gioachino Rossini!
Bando alle ciance, sono una concittadina del grande compositore italiano e ancora non ero mai stata a casa sua: una cosa imperdonabile.
Nel centro storico di Pesaro è possibile visitare la casa natale di Rossini.

Casa natale di Gioacchino Rossini

In effetti tutta la città ha zone a lui dedicate, perché oltre a riconoscere la sua grandezza, è anche un modo per ringraziarlo.
Dovete sapere infatti che il testamento di Gioachino prevedeva che una gran parte della sua ricchezza andasse proprio alla città di Pesaro.
Figlio di musicisti, padre musicista e madre cantante nacque nella città marchigiana il 29 febbraio del 1792 e dedicò tutta la sua vita alla musica.
Nell’edificio potrete fare una visita su tre piani distinti, ammirando le varie stanze che racchiudono cimeli e effetti personali del compositore.
Si può ammirare la stanza dove realmente nacque, dove viene narrata a grandi linee la sua vita.
Un’altra stanza è dedicata ai ritratti di Rossini, dalla giovinezza alla vecchiaia passando per delle carinissime caricature.

Caricatura del compositore

Un luogo è dedicato ai suoi ultimi giorni (anche se furono a Parigi e non a Pesaro dove morì il 13 novembre 1868) attraverso un dipinto di un suo caro amico che lo ritrae sul letto di morte e attraverso il testamento in cui nomina la sua città natale erede universale dei suoi beni.
Un’altra stanza ospita la sua spinetta da viaggio ossia una specie di piccolo pianoforte che il maestro portava sempre con se, per potersi dedicare ai suoi studi da compositore; la stanza è abbellita con lettere e autografi musicali rappresentativi di tutta la sua carriera.

Spinetta da viaggio

La mia preferita è senza dubbio la sala in cui sono esposte alcune delle sue più celebri opere come la Gazza Ladra e il Barbiere di Siviglia.

Ricollegandoci proprio a quest’ultimo, all’ingresso dell’edificio potrete ammirare una vecchia sedia da barbiere.

La casa ospita anche uno store interamente dedicato al compositore e una sala audio con punti di ascolto di opere rossiniane.

Postazioni audio con rappresentazione del Teatro Rossini di Pesaro  sullo sfondo

Se capitate a Pesaro è una tappa che dovete assolutamente fare, ne vale la pena (ingresso a pagamento).
Con ancora la musica di Rossini che mi gira in testa vi saluto.
Chissà quale sarà la prossima colonna sonora…..al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Africa

Cascate Vittoria: uno spettacolo della natura

Non necessariamente i luoghi più belli che abbiamo visto devono essere all’interno del nostro viaggio preferito.
Ci sono luoghi che da soli meritano un viaggio, anche se poi nel complesso ne abbiamo fatti di migliori.
Per me questo vale per le Cascate Vittoria.
Con questo non voglio dire che il mio viaggio in Zambia-Botswana e Sudafrica sia stato brutto, anzi tutto il contrario ma non è riuscito a superare il mio preferito al momento.
Detto ciò posso assicurarvi che vedere dal vivo le Victoria Falls è qualcosa di unico e veramente emozionante.

Noi siamo atterrati a Livingstone e da lì abbiamo raggiunto il nostro resort dal quale si raggiungevano le cascate a piedi!Sì, avete capito proprio bene, a piedi!
Una super location!
La prima cosa che abbiamo sentito quando siamo arrivati in camera è stato il boato dell’acqua che non ci ha più abbandonato per tutto il soggiorno….è diventato una parte di noi.
Non ci hanno mai abbandonato nemmeno le nuvole di vapore e l’arcobaleno che si creavano sopra al salto.
Il mattino siamo usciti dalla camera e dopo una camminata di circa 15 minuti siamo arrivati all’ingresso del parco.
Inutile dire che man mano che ci si avvicina il rombo dell’acqua si fa sempre più forte…..ti entra nel cuore.
Già dal primo scorcio dal quale si riescono a vedere si resta letteralmente senza parole, si intravede letteralmente un muro d’acqua di dimensioni esagerate che si getta nel vuoto ma è solo l’inizio.

L’arcobaleno funge da cornice a questo spettacolo.
Continuando sul sentiero si arriva in uno spiazzo, sembra quasi di essersi allontanati dalle cascate perché vi troverete di fronte ad una massa d’acqua che sembra un fiume, abbastanza calma e senza nessun salto nel vuoto.
Semplicemente si è prima del salto, dove si può ammirare la larghezza della cascata, dove il rumore cresce e da dove l’arcobaleno non ha più segreti ma si mostra interamente.

La parte più emozionante, adrenalinica e suggestiva è dalla parte opposta.
Camminando (non tanto) arriverete di fronte al salto e rimarrete davvero senza parole!
Via a scattare fotografie….ci si rende conto di essere davanti ad un vero capolavoro della natura.

Il tutto è circondato da una rigogliosa vegetazione che rende ancora più “naturale” l’ambiente; per capirci, non è stato modificato o ancora peggio deturpato per una questione turistica; è stato solamente creato un percorso agibile.
Ad un certo punto si è così vicini al salto che occorre indossare un impermeabile altrimenti si finisce per fare una vera doccia.
Gli spruzzi arrivano violentemente, regalando la sensazione di far parte di tutto quello spettacolo.

Poco più avanti si arriva al posto perfetto per i più temerari, un piccolo ponte che dà l’impressione di dirigersi proprio nel cuore della cascata, dove chi vi mette piede viene completamente bagnato come un pulcino…..ma una volta arrivati lì è il caso di “rischiare” un po’, che ne dite? 🙂

Avrete addosso così tanta acqua e così tanto rumore nelle orecchie che vi renderete conto di essere quasi storditi e di riuscire a tenere gli occhi aperti a fatica……ma che emozione!
Ritornando su un terreno meno ostico potrete raggiungere un piccolo spiazzo dal quale ammirare un altro scorcio su un ponte rialzato tantissimi metri.

Bene, come detto inizialmente questo è uno di quei luoghi che vale un viaggio intero (almeno dal mio punto di vista).
Sarò breve, ma due parole sulla loro scoperta mi sembrano d’obbligo.
David Livingstone, esploratore e medico britannico partì per una missione in Africa e nella metà del 1800,esplorando una zona dell’entroterra africano si ritrovò di fronte a questo scenario indescrivibile.
Quando ci penso mi vengono i brividi; non oso immaginare come si debba essere sentito!Wow!
Il loro nome è stato un omaggio dell’esploratore all’allora regina d’Inghilterra.
Ci sarebbe da dire tantissimo altro su questo grande personaggio che dedicò in seguito la sua vita all’Africa dove finì i propri giorni.

Il suo corpo venne riportato in Inghilterra, più precisamente riposa nell’Abbazia di Westminster ma privo del suo cuore che rimase in Zambia.
Io ho lasciato un pezzettino del mio cuore alle Cascate Vittoria, questo è sicuro.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Le grotte di Camerano

Da buona marchigiana, in questo ultimo periodo sto andando alla ricerca dei tesori della mia regione.
Qualche giorno fa ho avuto il piacere di ammirare una sorta di città sotterranea a Camerano.
Siamo in provincia di Ancona, uscite al casello di Ancona Sud e seguite le indicazioni proprio per Camerano e poi per le grotte….è facilissimo.
Dovete recarvi al punto iat, in via Carlo Maratti 37 e fare il biglietto dal costo di 8 €.
La visita dura circa 1 ora e 15 minuti e parte proprio da lì.

Dietro ad  una semplice porta in una stanza qualunque si apre un mondo completamente diverso: km di gallerie sotterranee collegate tra loro che creano un percorso labirintico sotto l’odierna città.
Dovete sapere che questi ambienti risalgono ai piceni, popolazione nomade dedita alla pastorizia che si stabilì nei pressi di Ancona e nelle zone limitrofe tra il IX ed il III secolo a.c.
La popolazione viveva in capanne costruite con materiale naturale, delle quali non vi è nessuna traccia, ma sembra che utilizzò questa parte sotterranea come rifugio, come luogo per la conservazione del cibo e per usi religiosi.
Verrete accompagnati da una guida che vi illustrerà tutta la storia e i punti di maggiore interesse come i luoghi dedicati alla preghiera, molto più rifiniti e decorati rispetto alle normali nicchie.
Sembra che ci sia una netta corrispondenza fra la città sotterranea e quella scoperta, gli ambienti sono analoghi.

Le gallerie di collegamento sono strettine, quindi purtroppo se soffrite di claustrofobia non è una visita adatta a voi.
Il materiale che costituisce questo ambiente è quasi interamente arenaria, con zone ben visibili di argilla e la temperatura è quasi sempre costante e si aggira sui 13° C.
Proprio per questo con il passare degli anni, assunse un ruolo diverso, le varie nicchie diventarono un “prolungamento” delle abitazioni, o ancora meglio possiamo dire delle cantine,
In una zona si vedono ancora i segni lasciati sulle pareti dalle grandi botti di vino: le botti non venivano mai spostate, il vino si faceva scendere dall’alto e poi una volta pronto si imbottigliava direttamente sottoterra e arrivata in superficie già pronto per il commercio.
Anche una famosa cantina utilizzò questi ambienti per la produzione.
Facendo un passo indietro però, devo dirvi che per molto tempo questa parte sotterranea della città venne nascosta alla maggior parte della popolazione, solo in pochi ne erano a conoscenza ma questo cambiò durante la Seconda Guerra Mondiale, quando venne permesso l’accesso a tutta la popolazione che trovò qui un rifugio.
Da quel momento in avanti tutti seppero delle grotte di Camerano.
Sono stati fatti dei lavori per rendere possibile l’accesso ai visitatori, ma l’atmosfera che si respira è davvero suggestiva.

Gli ambienti sarebbero tantissimi, ma quelli ristrutturati sono solo alcuni.
Alla fine del percorso ritornerete in superficie per poi scendere di nuovo, per il semplice fatto che con il peso delle nuove abitazioni il terreno ha ceduto,rendendo impossibile il collegamento……ma l’ultimo ambiente è davvero moooooooooooolto bello!
Se vi ho incuriosito almeno un po’ fateci una visita!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

La leggenda del mostro di Loch Ness

E’ ora di aggiungere del materiale alla categoria “leggende” e non c’è niente di meglio di Nessie.
Non la conoscete?!Impossibile!
Se vi dico Scozia, vi viene in mente niente?
Sto parlando dell’abitante del lago di Loch Ness secondo molte persone.
Credo che tutti voi abbiate sentito parlare del mostro di Loch Ness, anche se ancora oggi non ne abbiamo avuto conferma.
Fu negli anni ’30 che si sviluppò il tutto,(anche se il primo avvistamento sembra risalire al 565) molte persone dissero di aver avvistato nel lago uno strano oggetto,forse un animale, addirittura un mostro con tre gobbe e un collo davvero lungo.

Con il passare degli anni le versioni cambiarono, gli animali avvistati furono anche 2 o 3…..ma mai in modo chiaro.
Vennero scattate anche delle fotografie, considerate false poi negli anni……diciamo che c’era chi si ingegnava nella costruzione di Nessie! 🙂
Io sono stata al lago ma per mia sfortuna non ho visto altro che un bel paesaggio.
Resta indiscusso il fatto invece che la leggenda del mostro di Loch Ness abbia creato un gran afflusso turistico alla zona….perché trovarlo realmente?!
Se andate in Scozia è sicuramente una tappa obbligata, ma non andate con troppe speranze!
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Scorci di Ancona

Ci sono viaggi organizzati nei minimi dettagli e viaggi allo sbaraglio, ma a volte ci sono solo quelle poche ore che però ti bastano per fare grandi scoperte.
La scorsa settimana sono stata ad Ancona per ammirare la nave Amerigo Vespucci e una volta lì ne ho approfittato per scovare qualche bello scorcio.
Non prendetela come una guida della città,assolutamente!
E’ solo il racconto del mio pomeriggio.
Di corsa per vedere la nave (gli orari erano davvero ridotti) e poi mi sono finalmente rilassata ammirando quello che avevo intorno.
Come prima cosa l’arco di Traiano, che una volta si trovava ancora più a ridosso del mare, costruito come ringraziamento per aver ampliato il porto della città.

Sembra che da lì sia partito l’imperatore per la guerra contro i Daci.
Salendo le scale e oltrepassando l’arco potrete percorrere un lungo camminamento rialzato che vi permetterà di avere una visuale molto interessante del porto.
Sempre da lì il vostro occhio non potrà non cadere su una costruzione posizionata sulla cima del colle.
Lasciato il porto alle spalle,ho preso l’ascensore pubblico così da guadagnare un po’ di tempo, considerando che c’era tanta salita da fare…..avanti con diverse scalinate fino ad arrivare alla Chiesa di San Ciriaco che domina dall’alto tutta la città.
In stile romanico, con la sua imponenza riempie tutta la piazza. Il colore bianco è dato dalla pietra del Conero, mentre i leoni all’ingresso sono di marmo rosso di Verona.
Al suo interno, a sinistra rispetto all’entrata troverete la Cripta dei Protettori che contiene le spoglie dei santi patroni, primo fra tutti San Ciriaco.
Se siete degli appassionati d’arte dovete sapere che anche il Vanvitelli lasciò il suo marchio in questa Cattedrale.
Scendendo dal colle verso il centro città sono passata di fronte al vecchio Mercato Pubblico, che emana sempre un certo fascino con il suo “scheletro” in ferro……ma allo stesso modo emana anche un cattivo odore di pesce, quindi vi basta una sbirciatina dall’esterno.

L’ultima scoperta della città, prima di ripartire è stata la Fontana del Calamo o delle Tredici Cannelle.
Ne sono rimasta davvero colpita.

Immaginate tredici riquadri con al centro una maschera in bronzo ( in realtà 12, perché una è in pietra), tutte diverse l’una dall’altra dalle quali sgorga l’acqua.
Queste figure dovrebbero essere dei fauni e dei satiri, ovvero figure mitologiche legate alla natura e alla campagna.
Ne sono rimasta talmente rapita che avrei voluto fotografare tutte le loro espressioni…… per fortuna era tardi ed era arrivata l’ora di ripartire! 🙂

Questo è un piccolo assaggio di quello che vi aspetta nel capoluogo marchigiano.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

voli

Perchè RyanAir mi imbarca il bagaglio a mano?

Perché RyanAir mi imbarca il bagaglio a mano?
Quanti si saranno posti questa domanda!
Io vi garantisco di sì, la prima volta che mi è successo.
Quindi vorrei spiegare semplicemente come stanno le cose, così da tranquillizzare chi non viaggia spesso.

Logicamente i posti sulle cappelliere sono contati e da quando la compagnia ha concesso di portare a bordo anche una piccola borsetta a testa oltre al bagaglio a mano, lo spazio è notevolmente diminuito.
Detto ciò, se non vi imbarcate fra le prime 80 presone circa, vedrete porre un’etichetta gialla sulla vostra valigia, simbolo che verrà imbarcata in stiva.
Se non avete particolare fretta non preoccupatevi, lasciate che vi imbarchino il bagaglio, non avrete l’impiccio di caricarlo e scaricarlo e soprattutto non dovrete cercare disperatamente un posto in cui infilarlo( che il più delle volte è già occupato per il semplice fatto che gli altri passeggeri infilano la valigia anche dal verso sbagliato pur di liberarsene).

Se al contrario avete i minuti contati o una coincidenza fate in modo di essere fra le prime persone che si imbarcano e non avrete nessun tipo di problema.
Qui ricapitolando, se all’imbarco vi inseriscono un’etichetta gialla non preoccupatevi, non è niente di anomalo e il vostro bagaglio arriverà ugualmente.
Viaggiatori saltuari fate tesoro di queste informazioni e non spaventatevi.
Buon volo,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Marche

Le Marmitte dei Giganti di Fossombrone

Le domeniche perfette per me sono quelle in cui si sale in macchina e si parte alla scoperta di qualcosa.
Considerando di avere un solo giorno a disposizione la meta sarà vicino a casa…ma non per questo meno bella di altre!
Proprio la scorsa domenica,percorrendo pochi km mi sono trovata di fronte ad uno spettacolo bellissimo.
Ho raggiunto San Lazzaro di Fossombrone, in provincia di Pesaro-Urbino percorrendo la super-strada e prendendo l’uscita di Fossombrone e dopo aver visitato questa cittadina ho raggiunto la piccola frazione.
Bene, cosa sarò andata a vedere?!
Semplice, le Marmitte dei Giganti!

Si tratta di formazioni rocciose che si sono modellate grazie agli agenti atmosferici, un vero e proprio canyon scavato nel corso dei secoli dal fiume Metauro.

Le marmitte vere e proprie sarebbero delle piccole cavità con un diametro di circa 3 metri che costeggiano il letto del fiume, che, riempendosi  di acqua creano degli specchi naturali.
Hanno questo nome perché sembrano delle enormi pentole.

Uscendo da Fossombrone, troverete dei cartelli che le indicano, sorpassate il ponte di Diocleziano, parcheggiate e poi tornate sul ponte per ammirare lo spettacolo davvero suggestivo.
La natura crea le più belle opere d’arte in assoluto.
Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Molise

Civitacampomarano: il paese social

Eccomi finalmente approdata anche in Molise.
Era la prima volta che soggiornavo in questa regione.
Ero in un agriturismo in provincia di Campobasso ed il gestore, gentilissimo ci ha illustrato cosa potevamo visitare nei paraggi.
La nostra attenzione è stata totalmente catturata dal racconto di Civitacampomarano e così siamo andati a visitarla.

Si tratta di un paesino davvero piccolo che conta poco meno di 550 abitanti, la maggior parte dei quali non abbiamo incontrato perchè essendoci andati verso le 19.30 erano già tutti pronti per la cena.
Per essere sincera mi è sembrato quasi un paese fantasma alla prima impressione, poi però la sua particolarità mi ha catturato.

Praticamente i suoi cittadini hanno rivoluzionato i simboli dei mezzi di comunicazione: la classica cabina telefonica è diventata verde e sulla punta vanta un bel logo di Whatsapp, la buca delle lettere sfoggia una bella busta simbolo di Gmail, la bacheca per gli annunci del paese ha cambiato colore, adesso è blu con il logo di Facebook e la panchina degli anziani è diventata azzurra con un bel cartello di Twitter di fianco…….più cinguettii di lì si muore.

Punto di attrazione del paese è il castello Angioino che io per motivi di orario non sono riuscita a vedere.
Passeggiando per le stradine troverete anche diversi murales che ravvivano un pò l’atmosfera, molti della famosa artista Alice Pasquini.

Da questo progetto è nato anche un festival della street-art , il CVTA’.

Se siete in zona non perdetevi questo borgo carinissimo, la sua unicità vale una visita.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Isole greche a partire da 19,99 € a tratta con Volotea

Buon sabato viaggiatori!
Vi è esplosa una gran voglia di mare in questi giorni?
Che ne pensate della Grecia?!
Se avevate in mente di trascorrere una bella vacanzina, l’offerta di Volotea fà al caso vostro.
La compagnia low cost spagnola ha messo in vendita biglietti a partire da 19,99 € a tratta per raggiungere le isole greche.

L’offerta è valida sulle prenotazioni effettuate entro il 29 maggio 2016.
Per tutti i dettagli consultate il sito.
Alla prossima offerta,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Notte europea dei musei: ingresso gratuito fino alle 2 di notte

Amate i musei ma non avete mai il tempo necessario da dedicargli?
E se ci fosse del tempo in più per godere di tanta bellezza?
La cosa è molto semplice, sabato 21 maggio 2016 si svolgerà la Notte Europea dei Musei.
Si tratta di un’iniziativa davvero interessante, dove per una notte saranno aperti al pubblico tantissimi musei oltre l’orario normale.
Infatti l’apertura straordinaria sarà dalle 20.00 alle 2 di notte e l’ingresso sarà  gratuito o al prezzo simbolico di 1€.

Come citato appena sopra, l’iniziativa è a livello europeo, quindi potrete approfittarne anche se siete fuori.
Se amate l’arte, la storia o se volete trascorrere un sabato sera diverso dal solito ricordatevi di questa bellissima iniziativa.
Per vedere quali musei prenderanno parte all’iniziativa consultate il sito.
Buon divertimento.
Alla prossima,
Viaggiatrice seriale.