Feste e Sagre in Italia

Il Palio della Rocca a Serra Sant’Abbondio

Castelli,cavalieri,rocche,Medioevo…… se vi affascinano tutte queste parole non potete perdervi la rievocazione storica che si terrà a Serra Sant’Abbondio, in provincia di Pesaro-Urbino i giorni 4-5-6 e 16 settembre.
Si tratta del Palio della Rocca, giunto alla sua 29esima edizione; un salto indietro nel tempo, fino a raggiungere la fine del ‘400 e l’inizio del ‘500.
Le vie saranno addobbate, le osterie e le botteghe artigianali riapriranno in questi giorni per offrirvi i loro migliori prodotti e l’intero paese si vestirà a festa; il massimo della rappresentazione sarà attraverso la sfilata in costume.

Il Palio della Rocca, ovvero una raffigurazione di Sant’Abbondio è conteso dai tre castelli limitrofi che cercano attraverso una corsa delle oche di aggiudicarsi il primo posto.

Atmosfera suggestiva,buon cibo e buon vino, concerti, musica celtica e vari spettacoli vi attendono a Serra Sant’Abbondio, non lontano dal monastero di Fonte Avellana.
L’ingresso è libero, tranne domenica che ha un costo di 5,00 €.
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Dove nacque la maionese? A Minorca!!!

Se doveste dirmi il nome di una nazione collegato alla maionese, cosa scegliereste?!
Francia,vero?!
Dopo la mia vacanzina a Minorca ho scoperto che non è affatto vero…..o meglio, la storia che si racconta è un’altra,poi non so dove sta la verità!
Secondo un’ipotesi, il maresciallo francese Richelieu contribuì alla diffusione di una delle salse più conosciute al mondo e si narra che durante la sua permanenza a Minorca si innamorò di una mahonesa (abitante di Maò) che gli rivelò alcuni segreti della cucina minorchina.

Fra queste pietanze sembra che ci fosse anche la ricetta usata dai contadini del posto per riprendere le forze dopo le lunghe giornate di lavoro nei campi: olio di oliva sbattuto con uova, sale e aglio.
Questa storia fa pensare che dalla salsa all i ali (aglio ed olio) tipica della Baleari e dal nome mahonesa nacque la più nobile versione francese.
Strano vero?!
Uno degli aspetti migliori del viaggiare è quello di arricchirsi…anche di segreti culinari!
Alla prossima storia,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Cosa fare a Minorca in un fine settimana

Obiettivo raggiunto!!
Ho realizzato uno dei miei traveldream…..destinazione Minorca!!!
Era davvero tanto che volevo visitarla e finalmente un mese fa ci sono riuscita!!!
Le isole più piccole sono i luoghi migliori per trascorrere le proprie vacanze…. soprattutto se si riesce a non viaggiare in alta stagione.
Inizio luglio diciamo che è il periodo al limite, ancora le spiagge non sono completamente invase dai turisti, ma gli arrivi aumentano ogni  giorno di più.
Minorca è la sorellina minore di Maiorca, ma è più grande di Ibiza.
Le Baleari sono davvero belle e suggestive, ma quest’isola mi ha letteralmente conquistato.
Vedevo in continuazione fotografie con un’acqua talmente limpida che sembrava non potesse essere reale e invece era proprio così.
Sono partita da Roma insieme alla mia amica e una volta atterrate abbiamo ritirato l’auto a noleggio che avevamo prenotato da casa e ci siamo dirette al nostro alloggio.
Dopo un po’ di “studio” abbiamo deciso di pernottare a Ciutadella, la vecchia capitale che si trova nella parte settentrionale dell’isola e la nostra scelta si è rivelata poi la migliore.
La cittadina è davvero carina e la sera raggiungevamo a piedi il centro ricco di ristoranti e locali;una sera abbiamo raggiunto anche l’estremità opposta dell’isola solamente per cena, in quanto le distanze sono davvero brevi e dopo 40 km circa abbiamo raggiunto Binibequer.
Inutile dire che il motivo della mia visita è stato il meraviglioso mare, ma Minorca offre anche tanto altro.

E’ un’isola selvaggia, molte spiagge si raggiungono infatti dopo camminate all’interno delle pinete, è la meta perfetta anche per i ciclisti grazie al numero elevato di piste sterrate perfette da percorrere in mountain bike e molti turisti amano spostarsi in kayak.
Diciamo che le attività possibili sono veramente tante.
La storia dell’isola ha visto cambiare diversi soggetti, si parte dagli arabi che hanno poi lasciato il posto agli inglesi ed ai francesi.
Girare in macchina – magari per raggiungere una spiaggia – è già uno spettacolo….vedrete i muretti a secco che delimitano le proprietà, il bianco abbagliante delle fattorie, le mucche e i cavalli che cercano di ripararsi sotto uno spicchietto d’ombra,la diversità della fauna e la natura selvaggia in ogni sua forma,che prende il sopravvento su tutto: il 40% di Minorca infatti è un’area protetta.
Un altro aspetto davvero suggestivo è rappresentato dai molteplici fari presenti sull’isola: uno più bello dell’altro!

Faro di Minorca

C’è quello trasformato in bar e quello che è divenuto un museo!
Che senso di libertà che mi trasmettono!!!
Ma è giunto il momento di parlare delle bellissime spiagge.
Il primo giorno,avendo a disposizione solo il pomeriggio ci siamo rilassate a Cala Blanca e abbiamo subito potuto notare la limpidezza dell’acqua.
Il giorno successivo ci siamo dirette a Cala Macarella,ma siccome il mare era un po’ mosso abbiamo intrapreso uno dei tanti cammini nella pineta e dopo qualche km di camminata abbiamo raggiunto Cala Turqueta:un vero spettacolo!
Una cala di medie dimensioni si apriva davanti ai nostri occhi, dopo aver visto per diversi minuti solo il verde degli alberi ed il rosso della terra, abbiamo finalmente avvistato l’azzurro quasi trasparente del mare.Non so se la temperatura esterna era troppo alta o se quella dell’acqua non era troppo bassa, so solamente che sembrava di essere in un paradiso.
Questa è una tappa anche delle varie barche che fanno i giri turistici, quindi in determinati orari troverete molte più persone, ma una volta che la barca riparte, potrete gustarvi la bellezza della caletta.
Qui non c’è nessun bar, quindi ricordatevi di portare il cibo e soprattutto l’acqua da casa.
Essendo consapevoli che ci attendevano diversi km di cammino, dopo pranzo ci siamo rimesse in marcia ma abbiamo fatto una sosta intermedia in una caletta ancora più piccina, ma veramente suggestiva: Cala Macarelleta.

mare a Minorca

Anche qui l’acqua spaziava dall’azzurro al verde acqua,assumendo delle sfumature eccezionali.
Come detto in precedenza,l’isola è molto selvaggia e ci sono pochi servizi;anche qui infatti non troverete nessun punto di ristoro.
Prima di tornare alla macchina abbiamo fatto un’altra sosta, il mare di Cala Macarella si era un po’ calmato rispetto al mattino,così ci siamo fermate in questa grande spiaggia incorniciata da un anello di pietra calcarea grigia e abbiamo attesa il tramonto.
A differenza delle precedenti, qui troverete un bar ed un ristorante.
Diciamo che aver fatto tre spiagge in un giorno ci ha rese soddisfatte ma anche molto affamate, così la sera abbiamo raggiunto il centro di Ciutadella e abbiamo cenato con delle ottime tapas in un localino in piazza.
Le nostre papille gustative hanno assaporato olive, patate brave,crocchette di patate ripiene di prosciutto, una specie di focaccina e una bruschetta al pomodoro! Umh che bontà!

La cucina minorchina è semplice,autentica,naturale ed utilizza soprattutto le verdure locali di stagione;altri piatti da provare sono le empanadas (panzerotti ripieni di verdure o carne), la sobrasada (un salume spalmabile), i bunyols(ciambelle simili a piccoli donuts fatti a mano) e le crespells (dolci cosparsi di zucchero a velo).
Dopo cena abbiamo ammirato la città nella sua veste notturna, con la cattedrale in stile gotico completamente illuminata, le viette invase da turisti e i negozietti che vendono soprattutto articoli di artigianato locale come scarpe in pelle e avarques (sandali) o prodotti alimentari come il gin ed il formaggio.
Il giorno successivo -ossia il nostro ultimo giorno intero- siamo state a Cala Galdana una grande spiaggia con acqua limpidissima che però è circondata da grandi costruzioni e villaggi turistici che rovinano un po’ l’ambiente ed il pomeriggio ci siamo dirette a Cala Pregonda.
Qui lo scenario è completamente differente, infatti si tratta di una baia dalla sabbia rossa raggiungibile grazie ad un sentiero lungo la costa.
Logicamente i colori dell’acqua sono totalmente differenti dalle spiagge con sabbia bianca, ma vi consiglio una visita, è uno spettacolo della natura.

Spiaggia di Minorca

Lasciata la spiaggia abbiamo raggiunto un faro da dove abbiamo ammirato tutto il paesaggio circostante:bellissimo.

Il tempo di una doccia e siamo ripartite alla volta di Binibequer Vell, nel sud dell’isola dove abbiamo gustato un’ottima paella.
La vacanza è quasi giunta al termine, il mattino seguente infatti abbiamo raggiunto l’aeroporto,abbiamo riconsegnato l’auto e siamo volate a casa.
Sono stati due giorni e mezzo di vacanza, ma vissuti tutti al massimo.
Non abbiamo potuto visitate la parte sud di Minorca….magari abbiamo la scusa per ritornarci!
Se vi piace il bel mare e la natura incontaminata,questa piccola isola delle Baleari è la soluzione che fa per voi.
Grazie alla mia amica Lalli!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Pizza in Piazza a San Lorenzo in Campo

Amanti della pizza (e non solo) questa festa è proprio per voi!
San Lorenzo in Campo, un paese in provincia di Pesaro-Urbino, il 29 ed il 30 agosto si trasformerà nella capitale della pizza.
Si svolgerà infatti Pizza in Piazza, una manifestazione volta a promuovere i prodotti tipici locali, come il farro, l’olio, il vino, la cipolla ed il miele oltre logicamente alla regina pizza.
La pizza sarà grande protagonista anche grazie alla presenza della squadra Nazionale Italiana Acrobati Pizzaioli che incanteranno i turisti e tutti i visitatori con grandi spettacoli: i dischi di pasta verranno fatti roteare sulle punta delle dita, passati sotto alle gambe o sopra alla testa…insomma la vostra attenzione sarà messa a dura prova.

Gli spettacoli avverranno entrambe le serate,sia prima che dopo cena.
Oltre a gustare le prelibatezze del territorio, potrete fare anche un giro nel mercatino degli hobbisti e scatenarvi sulle note dei gruppi che accompagneranno le due serate.
Anche per i bambini non mancheranno giochi, gonfiabili e spettacoli.
Ah, la pizza sarà cotta rigorosamente nei forni a legna.
L’ingresso è libero.
Segnate in agenda,questo è un appuntamento da non perdere!
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Sicilia

Quando il vento ti stravolge i piani a Lampedusa

Avete mai avuto il vento come avversario?!
E’ stata la prima volta che ho dovuto organizzare il mio itinerario proprio in base ai capricci di Eolo!
Mi trovavo a Lampedusa e sono rimasta veramente di sasso quando la responsabile del nostro b&b nel darci delle dritte consultava sempre le condizioni del vento.
Praticamente non era possibile organizzare l’itinerario la sera prima per il giorno seguente, ma la mattina, prima di partire dovevamo confrontarci con le previsioni.
In effetti per molti di voi sarà una cosa normale, ma io non sono proprio un lupo di mare e non mi ero mai trovata di fronte a questo vincolo.
Un po’ scossa, mi sono informata al riguardo e ho scoperto che la tradizione vuole che chi abbia dato i nomi ai venti in uso nel Mediterraneo si trovasse a Malta o sull’isola di Zante;effettivamente, se vi trovate in una di queste località, troverete una corrispondenza perfetta con la rosa dei venti.
La rosa dei venti è suddivisa in quattro quadranti:partendo da Nord troviamo il vento di Tramontana (tra i monti), a Nord Est troviamo il Grecale (Grecia) e il vento che soffia da Levante prende semplicemente lo stesso nome.

Nel secondo quadrante troviamo lo Scirocco da Sud Est (dalla Siria) e il vento da Sud.
I venti del terzo quadrante sono  il Libeccio da Sud Ovest (dalla Libia) e il Levante facilmente,intuibile la provenienza.
Quarto quadrante: da Nord Ovest soffia il Maestrale (da magister=maestra=Civis Magistra= Roma).
Detto ciò posso dirvi che non sono diventata molto amica della Scirocco, a Lampedusa infatti quando soffia il vento da Sud Est, la costa sud, ovvero la zona dell’ isola dei Conigli avrà mare mosso o agitato.
Praticamente mi alzavo al mattino sperando di non sentire assolutamente la parola Scirocco! 🙂
Non parlo solo di spiagge, ma le decisioni di Eolo influenzano anche una possible uscita in barca.
Diciamo che il vento più apprezzato sull’isola è il Maestrale, fresco,secco e che non crea mare mosso su due lati dell’isola dove si trovano le spiagge raggiungibili da terra, in contrapposizione allo Scirocco che porta caldo afoso, umidità, sabbia e rende meno nitidi i meravigliosi colori delle isole.
Vi siete spaventati?!
Non era assolutamente mia intenzione….tranquillizzatevi, perchè Lampedusa è così bella che troverete un’alternativa.
Mi sembrava solamente un utile consiglio!
Buona permanenza nell’isola bella.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Sicilia

La spiaggia più bella del mondo: l’Isola dei Conigli di Lampedusa

E’ stata dichiarata la spiaggia più bella d’Europa e addirittura del mondo e devo dire che non mi stupisce affatto!!
Avete capito di quale meraviglia sto parlando?
Ci troviamo in Italia, in un’isola al sud, più precisamente a Lampedusa…….è la Spiaggia dei Conigli!!!
Parcheggiate il vostro mezzo (che sia macchina o scooter) in strada ed iniziate a scendere per un sentiero lastricato, ad un certo punto i vostri occhi faranno fatica a capire il repentino cambiamento di visuale che si trovano davanti: una baia dalle acque che definire cristalline non rende abbastanza giustizia si allarga in tutta la sua bellezza.

Spiaggia dei Conigli dall’alto

Nella parte sinistra svetta il piccolo isolotto dei conigli (ancora non è certa l’origine del nome) che una volta era collegato alla terraferma da un piccolo istmo di sabbia, oggi regno del gabbiano reale e tranquillamente raggiungibile a nuoto o addirittura camminando in alcune ore di bassa marea.
Definirei la spiaggia un diamante grezzo, in quanto la sua meraviglia sta anche nel fatto di non essere attrezzata,non sono presenti stabilimenti e nemmeno bar…..ognuno si porta il pranzo da sé.
L’area è divisa in due maxi zone, da una parte è possibile piantare gli ombrelloni, dall’altra invece è consentito accedere solamente con i teli.
Negli ultimi anni ha subito un processo di rinaturalizzazione e di conservazione delle specie minacciate, come la tartaruga marina che si avvicina alla spiaggia per depositare le uova.
L’acqua è qualcosa di incantevole e difficilmente spiegabile a parole, le sfumature azzurre attraggono visitatori e turisti da ogni parte del mondo.

Ci si accede solamente a piedi in quanto è una riserva naturale e non è possibile attraccare la barca ed è consentito godere di tanta bellezza dalle 08:30 alle 19:30.
Dopo aver parlato della spiaggia definita la più bella del mondo è un po’ difficile invitarvi alla scoperta di altri tipi di sabbia, ma vi assicuro che Lampedusa, seppur piccola, possiede diverse meraviglie.
Proprio di fianco all’isola dei Conigli potrete rilassarvi a Cala Pulcino, meta prediletta di molte imbarcazioni, i cui ospiti decidono di fare un bagno nelle bellissime acque; i colori sono talmente cristallini che viste dall’alto queste barche sembrano quasi volare.

Cala Pulcino

La stessa cosa vale per Tabaccara.
Molto più piccine, ma degne di nota sono Cala Francese e Cala “Ciato Perduto”.
Se amate le spiagge attrezzate state tranquilli, ci sono anche quelle, ma Lampedusa è meravigliosa nella sua “naturalezza” che vi consiglio di godervi quelle più “selvagge”.
Ah stavo quasi per dimenticarmene….per i sub c’è solo l’imbarazzo della scelta.
E’ davvero un angolo di paradiso.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa, Mondo

Alla scoperta di Parigi: La Ville Lumière

La mia migliore amica sta per partire per Parigi, così ho iniziato a pensare se c’era qualcosa che potevo consigliarle, ma come per altre città tipo Londra faccio un’immensa fatica: ci sono così tante cose da vedere che non saprei da dove iniziare.
Solo a sentire la parola “Parigi” vado tra le nuvole, tutto nella mia mente diventa romantico, bello in modo esagerato, inimitabile.
Come primo consiglio -sia per la mia amica che per voi- direi di prendervi del tempo per “perdervi” tra le vie della città dell’amore, di girare senza cartina, ma seguendo il vostro istinto e di ammirare ogni piccolo angolo, ogni scorcio, perché a Parigi tutto è magico.
L’itinerario e le cose da vedere variano a seconda dei giorni che avete a disposizione…..mi limiterò ad indicarvi quello che ho visto e che secondo me è imperdibile.
Siete pronti per viaggiare con la fantasia?!
Iniziamo da uno dei miei luoghi preferiti: Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore.
Immaginate un grande monumento di marmo bianco che sovrasta tutta la città dalla sommità di una collinetta:una meraviglia!

Basilica del Sacro Cuore

Arrivarci non è affatto comodo, lo ammetto….ma la vista da lassù ripaga tutta la fatica fatta.
In contrapposizione, una bella camminata molto piacevole e anche rilassante è quella sugli Champs Elysees, o Campi Elisi, da la Place de la Concorde con il suo obelisco, fino a raggiungere Place Charles de Gaulle con il famosissimo Arco di Trionfo.

Arco di Trionfo

Si tratta di uno dei più maestosi viali di Parigi, camminando incontrerete negozi con grandi firme, cinema, teatri e tanti spazi verdi; sotto all’Arc de Triomphe visitate la Tomba al Milite Ignoto.
E’ veramente buffo pensare che uno dei monumenti più conosciuti al mondo, nei progetti iniziali sarebbe dovuto sparire dopo poco: la Tour Eiffel infatti venne costruita per l’esposizione universale del 1889 e sarebbe dovuta essere rismontata poco dopo.

Tour Eiffel

E’ considerato il monumento per eccellenza di Parigi, per visitarla ci  sono due modi: i 1665 scalini oppure due ascensori trasparenti….anche se molto faticosa io vi consiglio la prima possibilità, una volta arrivati in cima sarete veramente soddisfatti.
Essendo stata per alcuni anni l’edificio più alto del mondo, ancora oggi dalla sua cima si può ammirare l’intera città.

Tour Eiffel in notturna

L’abbiamo vista in tanti film, sentito tanti racconti che la riguardano….ma la meraviglia che si prova una volta arrivati ai suoi piedi è davvero unica!
La città dell’amore ha molti, anzi troppi monumenti importanti….. un luogo divenuto ormai un’istituzione è il Moulin Rouge, un locale situato nel quartiere a luci rosse di Pigalle, dove ancora oggi è possibile assistere a spettacoli di can-can.

Moulin Rouge

Parlando di arte la tappa insostituibile è quella al Louvre: non potete perdervi la Gioconda, la Vergine delle Rocce, Amore e Psiche e la Venere di Milo.
Al suo interno sono racchiusi così tanti tesori che amanti e appassionati di arte dovrebbero rimanerci interi giorni per poterli ammirare tutti con calma; anche i più “profani” ci trascorrono un’intera giornata al suo interno.

Louvre

Se siete appassionati di Dan Brown non perdetevi il punto in cui la piramide rovesciata “incontra” la piccola piramide!
La città è piena di chiese e cattedrali, ma nessuna arriverà mai ai livelli di sua maestà Notre-Dame de Paris.

Notre Dame

Bella, elegante ed imponente rappresenta una delle costruzioni gotiche più famose al mondo.
Non fatevi mancare una passeggiata lungo la Senna, popolata dai pittori che con i loro cavalletti si posizionano lungo il letto del fiume e ritraggono le meraviglie della città.
Per gli amanti del contemporaneo e dell’arte moderna è d’obbligo una visita al Centre Pompidou.
Le bellezze ed i tesori di questa città sono infiniti, non posso non citare il Museo d’Orsay,il Pantheon, il cimitero del Pere-Lachaise (dove sono sepolti tanti personaggi illustri, da Edith Piaf a Jim Morrison), l’Operà e le catacombe di Parigi.

Pantheon

Un pensiero a parte poi per la cucina francese;mentre scrivo sto sognando ad occhi aperti crepe, baguette e omelette…..che bontà! 😉
La Ville Lumière è questo e tantissimo altro….se è la vostra prima visita iniziate da qui,poi piano piano scoprirete le meraviglie più nascoste.
Bon voyage!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: da non perdere anche la reggia di Versailles e Disneyland Paris….ve ne parlerò a breve!

Feste e Sagre in Italia

Festival vintage a Pesaro il 22 agosto 2015: “Come on in ’50-’60”!

Siete stati al Summer Jamboree?
Vi è piaciuto?
Se amate queste feste, non potete perdervi la festa “COME ON IN 50/60” che si svolgerà a Pesaro sabato 22 agosto 2015 in Viale Trieste, angolo Viale Fiume.
Si tratta delle seconda edizione di un vintage festival, un vero e proprio tuffo nel magico mondo degli anni ’50 e ’60.
Dalle 18:00 in poi troverete musica dal vivo, stage di ballo, DJ set, hair style e make up, e uno spettacolo di burlesque.

Per quanto riguarda la cena potete approfittare dello street food e dei locali di Viale Trieste.
Logicamente non mancheranno le esposizioni di auto, moto, vespe, sidecar e furgoni d’epoca e stand con antiquariato, vinili e abbigliamento vintage.
L’ingresso è libero…. non vi resta che calarvi nei panni dei mitici anni ’50 e ’60 e recarvi alla festa!
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Il castello di Montebello e la leggenda di Azzurrina

Sapete come nasce una leggenda?!

Da una storia vera.
La dinamica è grosso modo quella del famoso gioco “telefono senza fili”.
Delle persone si posizionano una di fianco all’altra, il primo sussurra una frase all’orecchio del vicino e così via; all’ultima persona la frase non arriverà mai identica all’originale, ma con delle modifiche.
Detto ciò, rechiamoci in provincia di Rimini, al castello di Montebello di Torriana, più conosciuto come il castello di Azzurrina.
Castello di Montebello
La poderosa rocca, nel borgo chiamato un tempo Mons Belli, domina l’intera valle del Marecchia e offre ai visitatori uno scorcio meraviglioso; casa, rifugio e nascondiglio per centinaia di anni, è arrivata ai giorni nostri ancora intatta, racchiudendo in se misteri, tesori e storie.
E’ possibile effettuare sia visite diurne, che notturne, ma sappiate che si tratta di due cose differenti, vengono trattati aspetti diversi.
Armata di coraggio, una sera ho coinvolto un mio amico e ci siamo recati a Mons Belli, proprio per una visita notturna.
Lasciatevi trasportare dall’immaginazione.
Castello di Montebello
La strada per arrivare alla rocca è già parte integrante dell’atmosfera che troverete dopo, curve e tornanti poco illuminati vi aspettano prima di arrivare al borgo sormontato dal castello in cima ad un’altura.
Giusto una ventina di scalini e vi ritroverete davanti al cancello d’ingresso, fate il biglietto e via che inizia in bello.
Una guida vi farà viaggiare nel tempo, illustrandovi le varie particolarità del castello.
La rocca mostra evidenti segni di ristrutturazione, che coincidono poi con le differenti epoche storiche, intuibili dalla diverse tipologie di pietre utilizzate per la costruzione del castello.
La visita inizia dal cortile esterno per poi salire attraverso una piccola scala in pietra, con gli scalini completamene diversi l’uno dall’altro – pare fosse un trabocchetto per gli eserciti nemici che riuscivano ad entrare nella rocca – che conduce al camminamento esterno attraverso il quale si raggiunge l’altra ala dalla costruzione e dal quale si può ammirare l’intera vallata del Marecchia.
Durante la visita notturna si affronta soprattutto l’aspetto paranormale della rocca, si trattano gli aspetti più scuri del medioevo e si parla dello svolgimento delle ricerche sul paranormale.
Eccoci proprio in una sala che ha visto al suo interno diversi fenomeni strani, se così possiamo chiamarli.
Vi troverete davanti ad un tavolo ovale che in alcune occasioni ha persino levitato.
Nella sala successiva invece, davanti ad una specie di grande armadio, il custode del castello, durante le fasi abituali di pulizia della stanza ha visto materializzarsi una figura a testa all’ingiù e sul soppalco in legno si può notare ancora un’impronta.
Logicamente non vi svelo tutto, altrimenti vi rovino la sorpresa.
Sappiate che altre stanze riservano altre storie simili.
Ma veniamo alla famosa leggenda legata a questo luogo: la storia di Azzurrina.
Nell’anno 1375 il castello era abitato da Ugolinuccio e dalla sua famiglia; la sua bambina era diversa dalle altre,aveva i capelli e la pelle bianchi in quanto era albina e la madre, per proteggerla cercava di scurirle i capelli con una tintura naturale, la quale però non ebbe l’effetto sperato e la bambina si ritrovò con i capelli azzurri.
Il suo nome era Deline (o Guendalina) e trascorreva le giornate giocando nel castello con una palla di stracci, fino al 21 giugno dello stesso anno, quando scomparve nel nevaio e non se ne ebbe più notizia.
La storia venne tramandata oralmente e si trasformò pino piano in leggenda, arricchendosi di piccoli dettagli.
Ogni anno, proprio il 21 giugno si sentono degli strani rumori nel castello…che fosse proprio la bambina? A voi il responso.
Il castello è meta di visite sia da parte di persone che credono in fenomeni paranormali, sia di persone scettiche, le sue porte sono aperte a tutti….fateci una visita, secondo me merita davvero.
La visita notturna non è indicata ai bambini, con loro andateci di giorno e vi gusterete i particolari architettonici e storici per terminare comunque con la leggenda di Azzurrina.
Il costo del biglietto è di 9€ per la visita notturna e 8€ per quella diurna.
Alla prossima leggenda,
Viaggiatrice seriale.
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Leggende,storie e racconti…..più sono e meglio è!

In giro per il mondo si trovano tantissime cose bizzarre, a volte anche inspiegabili.
Siete delle persone coraggiose e curiose, o forse un pò più superstizione e paurose?!
Andate alla ricerca dell’ignoto o preferite restarvene su un territorio ben conosciuto e soprattutto sotto un bel fascio di luce?! 🙂
Amate ascoltare storie di misteri e ipotizzare una vostra teoria, o preferite visitare luoghi apparentemente abitati da fantasmi?!

Siete dei provetti ghostbusters o non avendo il coraggio di avventurarvi in questi posti preferite leggervi una bella storia?!
Qualsiasi carattere abbiate, ho deciso di aprire una nuova “categoria” che sono sicura che apprezzerete,dove vi parlerò dei luoghi più strani che ho visitato.
Bene, non ci resta che tuffarci fra leggende, storie e racconti….siete pronti?
Viaggiatrice seriale.