Asia, Mondo

Malesia: visitare la foresta di Taman Negara

La Malesia mi è entrata nel cuore e credo che si sia capito dai miei post precedenti.
Per concludere il racconto del viaggio in questo paese dai mille aspetti, è rimasta la parte inerente alla giungla.
Anche se avevamo poco tempo a disposizione non volevamo rinunciare ad una “gita” nel verde pur essendo rientrati a K.L.
Abbiamo cercato un’agenzia che organizzasse escursioni, non è difficile trovarne, il problema era che noi volevamo stare solo due giorni ed una notte e questo era già più complicato.
Non ci siamo arresi e così una mattina alle 07.00 siamo partiti in pullman da K.L. alla volta di Jerantut.

Jerantut

Questa era la tappa intermedia, il luogo in cui si trovava effettivamente la compagnia che organizzava l’escursione (in città trovate solo qualche negozietto e la stazione dell’autobus).
Dopo una lunga attesa in una stanza trasformata in ufficio siamo di nuovo partiti in pullman col quale siamo poi arrivati al punto di imbarco sul fiume.
Avevamo scelto infatti l’attraversata sul fiume…. impossibile esimersi.
Bagaglio piccolo, crema solare e tanto repellente per zanzare e via che è iniziato il nostro viaggio a bordo di una lancia, una barca in legno, tipica della zona, in cui è solamente possibile sedersi sul fondo, sopra una specie di cuscini di fortuna…. ma faceva parte dell’avventura.

La nostra barchetta

Le acque del fiume erano di un marrone chiaro e durante la navigazione (di circa 2 ore) abbiamo incontrato qualche animale e tantissime barche identiche alla nostra, che tornavano indietro a recuperare altre persone.
Diciamo che la comodità è molto differente, ma ne è valsa la pena.
Arrivati a destinazione, la guida ha fatto una piccola spiegazione e ha distribuito delle cartine.
Infatti il punto di arrivo era un bar su una sponda del fiume, ma la foresta ( e il nostro hotel) si trovava sull’altra sponda del fiume, quindi per spostarsi occorreva prendere un taxi (una barchetta che trasportava passeggeri da una sponda all’altra in continuazione).
Ed ecco posato il piede sull’altra sponda del fiume e quindi ufficialmente arrivati al Taman Negara.

Natura allo stato puro

La sera abbiamo cenato nel bar/ristorante galleggiante che era stata la nostra prima tappa e siamo partiti per il safari notturno in un palmeto.
Eravamo a sedere se delle panche ricavate nel cassone di una jeep e da lì abbiamo ammirato la vita notturna degli abitanti del palmeto, scorgendo, aiutati dalla guida, diversi tipi di uccelli che dormivano e qualche rettile.
Pensate che l’avvistamento più significativo è stato fatto lungo la strada principale, sui tralicci della luce, dove ci è apparso una specie di roditore.
La nostra stanza, o meglio la nostra casetta in legno era veramente suggestiva e abbiamo potuto ammirarla meglio il mattino seguente quando siamo usciti e siamo partiti alla “conquista” della foresta!

Il nostro alloggio

All’interno del resort si trova la biglietteria e l’ingresso effettivo al parco, dove consegnano ai turisti oltre al biglietto, anche una mappa per orientarsi.
Il Taman Negara infatti con i suoi 4343 km quadrati è il maggiore parco della Malesia Peninsulare che ospita e difende tantissime specie di animali e vegetali.

Al suo interno sono previste diverse attività, il canopy, il rafting con annesso bagno nelle rapide, la visita alle grotte e la scalata del monte Gunung Tahan; con noi sono partiti tanti escursionisti che avrebbero poi camminato per giorni interi all’interno del parco, dormendo nelle tende che trasportavano nei loro zaini.
Il percorso all’interno della foresta è tutto rialzato, si cammina infatti su delle travi di legno rialzate da terra, ma è bene avere la cartina perchè il paesaggio è quasi sempre lo stesso ed è molto  facile perdersi.
Dopo circa 45  minuti di camminata si raggiunge il punto di partenza dei vari ponti sospesi a diversi metri d’altezza…. se non soffrite di vertigini è un percorso da fare.

Ponte sospeso

All’interno del parco vivono rari mammiferi come la tigre malese, il rinoceronte di Sumatra e l’elefante asiatico.
Logicamente noi eravamo proprio all’inizio della  riserva e gli animali se ne stanno decisamente molto all’interno, ma vi consiglio comunque una visita, poter ammirare una vegetazione del genere non è  da tutti.
Siccome avevamo finito la nostra visita e l’orario del mezzo di trasporto (via terra questa volta) per il ritorno sarebbe stato dopo diverse ore e lì in zona non c’è niente, ci siamo avventurati in città e abbiamo trovato un ragazzo gentilissimo che aveva appena accompagnato un gruppo di turisti e doveva tornare a K.L. che ci ha offerto un passaggio.
Con una spesa poco più alta rispetto al biglietto dell’autobus, ma con una comodità decisamente maggiore abbiamo accettato il passaggio e siamo tornati a K.L. in serata, acquisendo anche delle informazioni dal nostro amico autista.
E’ stata proprio un’ottima esperienza.
Non a tutti piace il Taman Negara… se credete di fare un safari come in Africa ed avvistare grossi mammiferi vi sbagliate di grosso e ne rimarrete delusi…. ma se vi avventurate con le giuste aspettative ne rimarrete di sicuro affascinati: stiamo comunque parlando di una foresta.
Ciao Malesia….spero di rivederti un giorno!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice Seriale.

Asia, Mondo

Batu Caves: un santuario all’interno delle grotte in Malesia

Il mio racconto della Malesia non poteva ritenersi concluso senza prima aver parlato di Batu Caves.
Dopo aver trascorso dei piacevolissimi giorni in un mare stupendo, prima alle Isole Perhentian e poi a Pom Pom Island e dopo aver attraversato un piccolo pezzetto di giungla, il viaggio ha preso un’altra piega.
Abbiamo visitato la città di Kuala Lumpur e una mezza giornata l’abbiamo dedicata alla visita di queste particolarissime grotte.
Batu Caves non è altro che una serie di grotte di origine calcarea all’interno delle quali sorge il più popolare santuario indù al di fuori dell’India.

Raffigurazioni all’interno della grotta

Questo complesso è situato a meno di 15 km a nord di K.L. ed è facilmente raggiungibile con un treno.
Al vostro arrivo la prima cosa che vedrete è un’imponente statua color oro raffigurante Murugan, una divinità hindù che con i suoi 42,7 metri d’altezza sembra voler proteggere l’intero luogo di culto.

Statua di Murugan

Varcando la soglia invece si entra completamente nel mondo indù, tutte le raffigurazioni e le immagini sono ispirate alle divinità venerate, colori accesi decorano le varie statue.
L’intero santuario è composto da tre grotte principali e per raggiungerle occorre percorrere 272 gradini.

Panoramica dei 272 gradini

Durante la salita verrete avvicinati da parecchi macachi (scimmiette) che a prima vista possono sembrare simpatici e mansueti, ma non fatevi ingannare, anzi prestate attenzione perché si impossessano molto velocemente di ogni oggetto.
Per fortuna la loro attenzione è catturata dalle varie offerte di frutta che i fedeli portano al santuario.

Macaco intento a mangiare

E’ sicuramente un luogo suggestivo e vale assolutamente la pena vederlo.
E così anche l’aspetto spirituale è stato affrontato in questo viaggio nella meravigliosa Malesia.
Al prossimi viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

San Francisco: visita alla più europea della città americane

Se vi dico California che ne pensate??!!
E’ arrivato il momento di raccontarvi la mia fantastica esperienza in questa terra unica, ma facciamo un passo alla volta, vi racconterò piano piano il mio viaggio che è stato breve ma molto molto intenso, a dimostrazione che anche in poco tempo si riescono a vedere tantissime cose!
La prima tappa è stata la bellissima San Francisco.
Questa città piace anche alle persone che non amano particolarmente gli Stati Uniti, infatti viene definita  la più europea delle città americane….. e devo dire che non poteva esserci definizione più azzeccata, non sembra nemmeno di trovarsi negli USA.
Siamo arrivati nel tardo pomeriggio, quindi la vera e propria visita è iniziata il mattino seguente.
Già appena messo piede fuori dall’hotel si poteva respirare l’atmosfera della città, ma abbiamo iniziato subito alla  grande la giornata recandoci nella zona delle famosissime case vittoriane ad Haight-Ashbury.

Sono le gemelle, le uniche nel loro genere rimaste nell’intera città; le avrete di sicuro viste in tantissimi film.
Questo quartiere è stato il centro del movimento hippie degli anni sessanta ed ancora oggi si possono notare elementi che lo dimostrano.
Un altro quartiere molto conosciuto è quello di Castro, considerato il cuore della comunità gay; qui fate una visita al Castro Theater, esempio di architettura coloniale.
Passeggiano ed ammirando le varie zone della città è arrivata l’ora di pranzo, così ci siamo diretti a Fisherman’s Wharf che ospita il famosissimo Pier 39: un centro commerciale costruito su un molo.
La zona è molto turistica, piena di gente ,di ristoranti e di chioschi che vendono frutti di mare e l’immancabile polpa di granchio.
La vera attrazione della zona però è rappresentata dai leoni marini della California spiaggiati sui pontili tutt’intorno al Pier 39; è una sosta da fare, ma se avete con voi una mascherina non è affatto una cattiva idea, diciamo che non emanano proprio un buonissimo odore!:-)

Qui vi sono diversi musei fra cui quello della Marina Militare ed è un ottimo punto per ammirare nelle giornate serene Alcatraz ed il Golden Gate Bridge.
Una volta ripartiti dalla pausa pranzo abbiamo raggiunto una meta davvero molto turistica: Lombard Street. 



Magari il nome non vi dice niente, ma se vedete la foto capirete subito di cosa sto parlando: si tratta della strada più tortuosa del mondo grazie ai suoi 8 ripidi tornanti in cui la velocità massima consentita è di 8 km/h
E’ possibile percorrerla sia in automobile (solo in discesa)sia a piedi.
Dopo questa celebre tappa abbiamo percorso le strade della città senza seguire un filo logico e strada facendo abbiamo potuto ammirare il Transamerica Pyramid, il più alto grattacielo di San Francisco con la sua forma a piramide e poi varcando la porta d’accesso alla Chinatown siamo entrati nel più antico quartiere cinese americano.
Il nostro hotel si trovava vicinissimo ad Union Square dove abbiamo cenato e trascorso la serata.
Il giorno successivo è stato altrettanto ricco di visite: dopo colazione siamo subito partiti in pullman per l’escursione alla foresta Muir Woods, ma prima di arrivare abbiamo percorso il famosissimo Golden Gate Bridge.

Va specificato che San Francisco è quasi sempre avvolta da una coltre di nebbia, quindi è difficile poter ammirare il ponte in tutto il suo splendore, ma già solamente uno scorcio regala emozioni uniche.
Ha una tonalità arancione, chiamata arancione internazionale, scelta proprio perché lo rende più visibile nella nebbia.
Percorrerlo su un mezzo di trasporto è bello, ma poterlo ammirare da una certa distanza è tutta un’altra cosa.
E’ imponente e domina tutta la scena.
Dopo le varie foto di rito a questo famoso monumento abbiamo continuato il viaggio e siamo arrivati alla foresta di “Muir Woods” , il più grande bosco di sequoie sempreverdi  nella zona di San Francisco.

L’impatto è veramente forte, considerate che sono alte in media una settantina di metri pur non essendo le sequoie giganti.
La foresta fa parte del Golden Gate National Recreational Aerea e la storia dice che nel 1905 un certo William Kent comprò la valle per 45.000 $ per preservarla al suo stato naturale e la donò al governo nel 1908.
Un percorso guidato attraversa l’intero parco e vi assicuro che ci si sente come delle minuscole formichine a cospetto di veri e propri giganti!
Dopo questa sosta naturalistica siamo tornati in un ambiente di mare e abbiamo visitato Sausalito, una famosa cittadina situata nella contea di Marin County.
San Francisco ci ha accolto di nuovo a braccia aperte e noi non potevamo assolutamente snobbare uno dei simboli della città : Il Cable Car e così siamo saliti quasi al volo e abbiamo ammirato la città da un’altra prospettiva.

Si tratta infatti del famosissimo trenino che percorre le varie strade della città, il quale molto spesso viene mostrato nelle  fotografie con passeggeri in piedi nella parte esterna del mezzo: beh, un giro qui non si può non fare.
Union Square ed i vari negozi in zona sono stati i nostri compagni per la fine della giornata e per il saluto a questa meravigliosa città che regala magnifici scorci sulla Baia e sul famoso ponte, perchè il giorno successivo abbiamo visitato Alcatraz…. ma questa è un’altra storia.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America, voli

The New York Pass: una carta turistica per risparmiare tempo e denaro durante la visita di New York

Il tempo vola…è già passato un mese dal mio viaggio a New York e oggi voglio condividere con voi il metodo per risparmiare (che non fa mai male) un pò di dollari ma senza rinunciare alle visite.
Solitamente, vuoi per il tempo a nostra disposizione, vuoi per il costo non economico del biglietto per l’ingresso in museo o attrazioni, ci ritroviamo a dover fare delle scelte a priori e a volte ce ne pentiamo perchè abbiamo lasciato fuori dal nostro itinerario un “must”.
Prima di partire mi sono informata un pò e ho trovato un’ottima soluzione.
Esiste il The New York Pass, una specie di abbonamento che consente di visitare a prezzi vantaggiosi più di 80 attrazioni.
Si può scegliere di attivarlo per differenti periodi ( da 1 giorno a 7 giorni) ed il costo si aggira fra gli 85 e i 200 dollari.
So che a primo impatto sembra una cifra esorbitante, ma vi assicuro che non è affatto così.
In media un biglietto di un museo ha un costo di almeno 25 dollari…. fate molto presto a raggiungere l’importo del Pass, ma riuscendo a visitare molto meno.

Con esso avete la possibilità di scegliere anche all’ultimo minuto cosa visitare, in alcune attrazioni infatti i titolari del pass hanno diritto di accesso prioritario,senza fare la fila.
Potete ammirare i meravigliosi musei, ma non solo, infatti vi sono anche offerte speciali come sconti su visite turistiche, ristoranti teatri e grandi magazzini.
Nelle attrazioni rientra anche il noleggio di un bicicletta per fare un giro dentro Central Park o per percorrere il famosissimo Brooklyn Bridge ma non è ancora finita qui:avrete l’imbarazzo della scelta sulle crociere, logicamente il pass copre il costo del biglietto.
Vi sono audiotour o anche tour a piedi per ammirare la Grande Mela.
Sconti sull’acquisto dei biglietti per gli spettacoli di Broadway e sconti su alcuni ristoranti.
Io ho adottato questa soluzione e mi sono trovata divinamente, uscivo da un’attrazione e rientravo in un’altra….cosa che non avrei fatto se avessi dovuto pagare ogni singolo biglietto.
L’acquisto e l’utilizzo è molto semplice: andate sul sito, acquistatelo e poi con la ricevuta di acquisto recatevi in una delle sedi indicate per il ritiro:in quel momento vi verrà consegnata anche una guida cartacea nella lingua da voi prescelta (c’è anche in italiano) con l’elenco e le descrizioni di tutte le attrazioni che rientrano nel New York Pass.
Esso si attiva dal momento del primo utilizzo nella prima attrazione e da lì in poi  avrà una durata di 1,2,3,5 o 7 giorni.
Vi farà risparmiare denaro e tempo, e vi farà aumentare il numero delle attrazioni visitate.
Spero vi possa essere d’aiuto…..al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Riccione in festa: pista di pattinaggio sul ghiaccio lunga 180 m in Viale Ceccarini

Le feste sono quasi finite, ma fate ancora in tempo a visitare il Riccione Christmas Village che offrirà le sue attrazioni fino al giorno 11 gennaio.
La città romagnola è arrivata alla terza edizione del parco tematico dedicato al Natale.
Senza ombra di dubbio l’attrazione principale è la pista di pattinaggio sul ghiaccio che con i suoi 180 m ricopre gran parte di Viale Ceccarini.

Il costo del biglietto è di 7 €  per gli adulti e di 6 € per i bambini.
Affianco ad essa i più piccini si possono divertire nel castello di cristallo: una tendo-struttura trasparente e riscaldata che offre tante attività gratuite come la casa di Babbo Natale, la fabbrica dei fiocchi di neve e lo spazio trucca-bimbi.
Continuando lungo Viale Ceccarini in direzione mare, si incontra la ruota panoramica; prima di essa invece sono state allestite delle casette scenografiche che vendono prodotti tipici.

Percorrendo Viale Dante (una traversa di Viale Ceccarini) si arriva al bellissimo albero di natale con 100.000 luci.

Avete ancora una settimana di tempo per ammirare tutto ciò….. e poi ora sono iniziati anche i saldi, potete conciliare lo shopping col divertimento!
Alla prossima,
Viaggiatrice seriale.

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Resoconti del 2014 e progetti per il 2015…….sempre viaggiando

In questi giorni non faccio altro che leggere articoli sui “traveldreams2015” o sui resoconti del 2014, così mi sono adeguata anche io! 🙂
L’anno che si conclude oggi è stato ricco di viaggi con la “V” maiuscola come la Malesia e New York e viaggi altrettanto emozionanti, anche se più vicini come la Provenza, la Grecia e l’ Olanda … ma si può fare sempre di meglio, giusto?!!
Le mete che ho in mente per il 2015 sono veramente tante, ma non ve le confiderò, sono un pò scaramantica! 🙂

Vi posso solo dire che spaziano dal mare cristallino alle altissime montagne passando per deserti e siti di elevato interesse storico…. e non dimentichiamo le capitali europee  (l’itinerario per la prima è già stato deciso).
Spero di poter depennare almeno un pò di luoghi dalla mia attuale lista…. che si allungherà sicuramente.
Quindi grazie 2014…. e con grande speranza sono qui ad attendere il 2015, augurandovi un anno sereno e ricco di tanti viaggi.
Al prossimo anno,
viaggiatrice seriale.

America

Pista di pattinaggio sul ghiaccio di Central Park: il luogo più magico di New York durante il periodo natalizio

Il Central Park di New York è il polmone verde della città e a giudicare dalla sua bellezza ed imponenza non sembra opera dell’uomo; in realtà è una zona artificiale, creata per il crescente bisogno dei cittadini di avere un luogo verde in cui staccare dal caos della città, in una zona in cui prima c’erano solo paludi e cave.
Molte persone si batterono per questa causa, uno fra i primi fu il poeta William Cullen Bryant, al quale è dedicato un altro parco della Grande Mela.
Central Park è magnifico in ogni stagione, la primavera con i suoi alberi fioriti  e l’estate sono perfette per vivere il parco in bici, con i pattini o anche a piedi, in autunno si tinge tutto di giallo, arancione e marrone e una semplice passeggiata si trasforma in un momento spettacolare.
In inverno invece molto spesso tutto si tinge di bianco e in questa stagione il parco sfodera una vera  e propria perla : la pista di pattinaggio sul ghiaccio!!! ( in realtà sono 2, una a nord e una a sud).
L’abbiamo vista in una quantità svariata di film e telefilm e forse – anzi sicuramente- influenzata da questo ho sempre desiderato di poterla vedere con i miei occhi.

Bellissima giornata per pattinare a Central Park

Quest’anno questo piccolo sogno si è realizzato e devo ammettere che appena i miei occhi hanno scorto del bianco in mezzo al verde, un po’ di emozione si è impossessata di me; ma solamente dopo un po’, quando ho realizzato che sarei riuscita ad incastrare gli orari e avrei potuto “tagliare” il ghiaccio con le lame dei miei pattini, il mio cuore ha iniziato a battere molto più forte.
Era il primo pomeriggio e c’era pochissima fila per fortuna; ho fatto lo scontrino, sia per l’ingresso che per il noleggio dei pattini, sono andata all’interno a ritirare il mio numero e in men che non si dica era in piedi su una lastra di ghiaccio all’interno di Central Park.

Vi assicuro che sembrava di essere proprio dentro ad un film e a mio avviso questa pista di pattinaggio supera nettamente quella di Rockefeller Center ( che è comunque bellissima).
Un piccolo sogno avverato…. vi consiglio di concedervi il tempo per una bella pattinata….non è una pista di pattinaggio qualunque, credetemi! E’ pura magia!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Fiorenzuola di Focara cosparsa di presepi per il Borgo Presepe

L’aria natalizia ancora ha la meglio su tutto.
Ieri sono stata a Fiorenzuola di Focara in provincia di Pesaro-Urbino, al Borgo Presepe.
L’intero borgo è cosparso di presepi più svariati, realizzati dentro tronchi, nasse, boe, orci, finestre…. insomma dentro ogni antro possibile.
Camminando si è completamente circondati di lucine che rendono il meraviglioso borgo ancora più bello, se possibile.

L’iniziativa è cominciata l’8 dicembre e terminerà il 18 gennaio, quindi segnatelo in agenda, è un appuntamento da non perdere.
Si tratta di un percorso in cui le varie rappresentazioni della Natività, caratterizzate da particolarissimi tratti “marinari” condurranno il visitatore fino alla “grotta” principale, sottostante l’edificio comunale.
Vi consiglio di andarci il pomeriggio, magari quando la luce inizia ad abbassarsi,sarà sicuramente più suggestivo.
Ancora buone feste,
Viaggiatrice seriale.

America

I mercatini natalizi di New York

New York è una città magica, si sa, ma a Natale lo diventa ancora di più ed il merito è anche dei mercatini che si trovano per le vie della Grande Mela.
Quali sono i principali?!Quelli da non perdere?!
Sicuramente se siete in zona, dovete recarvi ad Union Square, dove la “cupola” dell’omonima  fermata della metro è circondata da casette di legno decorate con i colori bianco e rosso che ospitano artigiani che vendono manufatti in legno, in lana, quadri e fotografie, bigiotteria… insomma tutto ciò che si può utilizzare come regalo.

Mercatini a Union Square

Mentre vi aggirate fra le casette potrete anche spizzicare qualcosa: cioccolata, waffel e tanto altro ancora.
Un altro mercatino da non perdere è senza dubbio quello di Bryant Park: qui le casette sono tutte verdi e gli esercenti vendono più o meno le stesse cose, ma la chicca di questo mercatino è la meravigliosa pista di pattinaggio collocata al centro del parco, affiancata da un bellissimo albero di Natale.

Mercatini a Bryant Park

Prima o dopo lo shopping non perdetevi l’occasione di indossare un paio di pattini e di tagliare il ghiaccio….davvero suggestivo.

Pista di pattinaggio a Bryant Park

Altra tappa natalizia è Columbus Circle, ad un’entrata di Central Park, dove ritroverete come colori principali il rosso ed il bianco… perfetti per la giusta atmosfera.
A Grand Central Terminal, questa volta al coperto, potrete aggirarvi fra due file di bancarelle disposte in un’ala dell’edificio….cercate souvenir e intanto riscaldatevi un po’.
La Grande Mela offre tantissime altre attrattive, ma se siete appassionati di mercatini non perdetevi assolutamente questi…. vi sentirete come dentro ad un film, parola mia – che li ho visitati e ho curiosato fra le bancarelle personalmente-!!
Buon Natale viaggiatori.
Al prossimo viaggio.
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Santa Claus Village a Cesenatico

Il Natale è alle porte e ci sono tantissime occasioni per respirare questa aria magica di festa.
Una fra queste è il Santa Claus Village di Cesenatico.
Fate un regalo ai vostri bimbi, ne rimarranno di sicuro affascinati.
Si tratta del più grande parco della Riviera Adriatica dedicato a Babbo Natale, in cui troverete giochi per i vostri piccini come il bruco, lo scivolo, i tronchi, gommolandia e la pesca; ma potranno anche ammirare la stalla delle renne, la casa di Babbo Natale,la casa di Backey e l’albero dei desideri.
Punti di ristoro come la bruschetteria, la gelateria, i calici di vino e le golosità e i biscotti vi aiuteranno dei momenti di appetito.

Potrete ammirare tutto il villaggio dall’alto, facendo un giro sulla ruota panoramica e i vostri bimbi potranno spedire la letterina a Babbo Natale direttamente dall’ufficio postale.
Oltre a queste attrazioni, ci saranno spettacoli natalizi, laboratori artistici e stand per l’acquisto di prodotti tipici.
Pensateci, è un’ottima soluzione per trascorrere una giornata all’insegna del Natale.
Il costo del biglietto per i bambini è di 4 euro mentre per gli adulti è di 7 euro.
E’ poi possibile cenare con Babbo Natale e assistere ad un musical…. per ogni info consultate il sito.
Il parco resterà aperto fino al 6 gennaio….avete tempo!
Buon Natale viaggiatori!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.