Italia, Marche

Escursione fra cascate e mostri di roccia a Li Vurgacci di Pioraco

Prendere la macchina e partire senza una meta precisa, ma con una buona amica… a volte sono questi i viaggi più belli.
La mia escursione giornaliera, in realtà aveva una meta ben precisa e dopo circa 150 km da casa sono arrivata a destinazione.
Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Macerata per affrontare il percorso de “Li Vurgacci” di Pioraco.
Si tratta di un percorso poco conosciuto, immerso nel bosco lungo le gole create dal fiume Potenza; qui troverete cascate, fosse e grotte create da anni e anni di erosione… una passeggiata immersi nel verde della natura, attraverso dei camminamenti realizzati in legno che vi permetteranno di osservare resti di età romana, cascate e non solo.

E’ possibile intraprendere la passeggiata da entrambi i sensi, noi abbiamo scelto di partire dall’alto e poi scendere…. come prima cosa abbiamo incontrato un punto panoramico con una croce dal quale si può ammirare l’intero paesino di Pioraco, scendendo nella boscaglia dopo pochi minuti il nostro sguardo è stato completamente rapito da una cascata, seguita subito dopo il ponte da un’altra cascata.

Questo punto merita veramente tante fotografie…. si è immersi nel bosco e si sente solo il rumore dell’acqua che scorre e degli animali che lo popolano, pur essendo a pochi km dall’abitato.
Ripreso il cammino, ci siamo fermate poco dopo perché con nostra grande sorpresa avevamo già raggiunto il nostro luogo di interesse, la zona con le strane sculture nella roccia, i cosiddetti mostri de Li Vurgacci che in realtà sono opere dell’artista locale Antonio Ciccarelli.
Se scendete giusto tre scalini vi sentirete tantissimi occhi addosso, tutte le creature che hanno “preso vita” dalla roccia vi staranno guardando!

Dietro ad esse il fiume Potenza continua beato il suo corso.
Eccoci di nuovo a scattare foto su foto e una volta ripartite abbiamo ripreso le passerelle ed i ponti sospesi ammirando oltre alla vegetazione, una parete romana e pareti calcaree fino ad arrivare alla fine della boscaglia. (Vi troverete una cartiera sulla vostra destra che effettivamente stona un po’ con la sensazione di pace respirata fino a poco prima, ma logicamente per poter funzionare ha bisogno di acqua corrente).
Un biker incontrato lì vicino ci ha detto che tutte le strade portano alla fossa dei mostri, quindi potete stare tranquilli e scegliere il percorso che più vi affascina.
A questo punto potete decidere di tornare indietro o di proseguire e raggiungere il paese; in questo caso troverete alla vostra sinistra una grande parete per arrampicate.
Il percorso pedonale è percorribile in  circa un’ora, quindi una volta finito vi consiglio di fare un giro anche nel paesino di Pioraco, non perdetevi il Chiostro Municipale.

Si tratta di una visita che non richiede troppo tempo, da abbinare magari ad altri itinerari, come Camerino o Matelica.
Non sono solo i grandi viaggi oltre oceano a regalare forti emozioni…. anche i piccoli borghi come questo hanno il loro perché.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

Una settimana a New York. La città intensa, vitale ed esuberante.

Anche il mondo dei viaggi ha i suoi “must have”, uno fra i tanti è senza dubbio New York!
Esuberante, intensa, ricca di stile e di vitalità: non esiste altro posto simile alla Grande Mela.
Personalmente non ero attratta da questa destinazione, prima di andarci avrei fatto sicuramente altri viaggi, poi mi è capitata fra le mani un’offerta veramente imperdibile e così sono partita.
Grazie, grazie, grazie…. non finirò mai di ringraziare quella benedetta offerta che mi ha permesso di scoprire un luogo magico, di essere protagonista dei vari film che avevo visto solo in tv, di mischiarmi fra i veri newyorkesi e di sentirmi una di loro per qualche giorno.
Non avevo scritto finora di questa meta perché mi rimane molto difficile spiegarla, fa parte di quelle destinazioni che tutti “conosciamo” dai racconti dei nostri amici, dai libri… insomma sappiamo cosa aspettarci ( anche se poi la realtà è 10.000 volte meglio) e quindi non so da dove partire….proprio per questo farò parlare le emozioni!!!Siete pronti?!?
Immaginatevi l’Empire State Building che lascia la sua impronta nello spettacolare skyline insieme all’inimitabile Chrysler.
Immaginatevi di rilassarvi a Central Park, il polmone verde di Manhattan o di attraversarlo in bicicletta o sui rollerblade, non prima però di esservi sentiti piccini come delle formiche a Times Square, dove ogni cosa è luminosa e fugace.

Central Park New York

La maestosità di Central Park

L’ombelico della Grande Mela è qualcosa di unico, per non parlare di Broadway... se siete amanti del teatro è la vostra fine, spettacoli più variegati vi attenderanno.

Times Square

Ma che dire della 5th evenue?! Il sogno di ogni donna …e della maggior parte degli uomini, inutile negarlo: anche chi solitamente non ama fare shopping ( non necessariamente sulla 5th evenue – beati voi se potete- ma ovunque) a New York non potrà fare a meno, sentirà il richiamo degli acquisti.
E che dire di Tiffany?! Questo sì, è il sogno di tutte le donne: ricevere un regalo o farsi un auto-regalo in quel negozio è inimitabile, lo stesso oggetto acquistato in un altro Tiffany in giro per il mondo non avrà lo stesso valore affettivo….e poi si può sempre prendere un croissant d’asporto e imitare la meravigliosa Audrey Hepburn, sarebbe una colazione alternativa.
Giallo, giallo,giallo…. è questo il colore che vedrete maggiormente, solo colonne di taxi vi affiancheranno durante le vostre passeggiate.

Taxi a New york

Si, New York deve essere vissuta a piedi, solo così potrete ammirare il meglio della città.
Logicamente la metro è necessaria per raggiungere determinate zone, ci mancherebbe altro!! 🙂
Allontanatevi un po’ dal mondo dei balocchi, fate una capatina al Financial District, vi sentirete per un attimo il Di Caprio della situazione e se ci riuscite fate una foto sotto la statua del toro.

Brooklyn Bridge

Brooklyn Bridge

Cambiate ambientazione e concedetevi una lunga ma piacevolissima passeggiata sull’inconfondibile Brooklyn Bridge, magari al tramonto, così quando tornate indietro potete ammirare tutto lo skyline della città illuminata…toglie il fiato da quanto è bello.

Skyline di New York

Meraviglioso slyline

Tranquilli, non mi sono dimenticata del simbolo di NY per eccellenza, prendete il traghetto e andate alla Statua della Libertà (per fare la visita interna occorre prenotare molto in anticipo, ma a mio parere è già sufficiente scendere sull’isolotto e poterla ammirare da sotto) così da ammirarla da un’angolazione diversa e per tornare fermatevi a Ellis Island e lasciatevi trasportare indietro negli anni al tempo dei primi immigrati che dovevano per forza passare di qui per accedere al Nuovo Mondo.

Statua della Libertà

Statua della Libertà

Siete amanti dell’arte?!
Allora avrete solo l’imbarazzo della scelta: MoMa, Guggenheim Museum ( e altre decine) e se vi piace anche la scienza non perdetevi l’American Museum of Natural History, ad attendervi all’ingresso ci sarà lo scheletro di un immenso dinosauro.
Il punto strategico di arrivo e partenza merita senza dubbio una visita: recatevi a Grand  Central Terminal il “crocevia di un milione di storie private, cuore della più grande città della nazione” sotto al quale corrono 52 km di binari.
Visita immancabile è al World Trade Center, per non dimenticare…. quando ci sono stata io era ancora un cantiere, ora è terminato e deve essere assolutamente visto.
E poi che dire dei meravigliosi quartieri che spaziano da Greenwich Village a Brooklyn, dal Bronx al Queens… dipende sempre quanto tempo avete a disposizione.
Io ho fatto anche un saltino – anzi un’intera partita- allo Yankee Stadium per farmi un’idea di una delle più grandi passioni dei newyorkesi e devo dire che anche se non conoscevo mezza regola, è stato uno spettacolo molto piacevole.

Yankee Stadium

Yankee Stadium

E poi?! E poi boh, ci sono miliardi di altre cose, come vi ho già detto è troppo difficile raccontare questa città, ad ognuno provoca una sensazione diversa!!
Una cosa da citare sono i negozio di M&M… noccioline ricoperte ovunque, enormi tubi interi ripieni di queste squisitezze vi attenderanno negli shops insieme ai gadget più vari.

Times Square

Times Square

Se andate sotto Natale poi le attrazioni si moltiplicano, la sola atmosfera natalizia rende tutto magico e una pattinata nella pista di pattinaggio allestita a Rockfeller Center potrebbe essere la ciliegina sulla torta .

Rockfeller Center

Rockfeller Center

Una capatina a Little Italy e a Chinatown è d’obbligo.
Fatevi avvolgere dalle nuvole di fumo che di tanto in tanto escono dall’asfalto ( non sono gli alieni, ma solo i fumi della metro) e acquistate almeno un hot-dog da un venditore ambulante, andate al Radio City Music Hall e visitate la New York public Library con i suoi 15 milioni di libri.
Lo so, non sono stata proprio utile perché non vi ho fatto un vero e proprio itinerario, ma la Grande Mela va vissuta di petto, queste sono le cose che secondo me non potete perdervi e che io sono riuscita a vedere in una settimana, ma la vostra storia a New York potete scriverla solo voi.
Vi dico solo che non vedo l’ora di ritornarci!!!!
E’ una città pazzesca in ogni stagione, ogni periodo dell’anno le regala qualcosa di unico e inimitabile….
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Toscana

Lucca Comics & Games: Lucca “invasa” da manga e personaggi dei fumetti per il

La città di Lucca ospiterà il prossimo week-end, come di consueto Lucca Comics & Games.
Si tratta di una fiera dedicata all’animazione, ai giochi di ruolo, ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico.
E’ considerata la più importante rassegna italiana del settore, prima d’Europa.
La città toscana dedica un’area situata nel centro storico di circa 30.000 m2 dove negozi specializzati, fumetterie ed associazioni ludico-culturali espongono materiale inerente alla manifestazione.

Girando per le vie della città si incontrano i più svariati personaggi dei fumetti e dei giochi di ruolo, dai manga ai personaggi del Signore degli anelli.
Gli appassionati di tutto il mondo si incontrano qui e sfoggiano i propri travestimenti con tanto orgoglio, considerando il tempo per studiarli e per realizzarli.
Tutte le edizioni si svolgono fra ottobre e novembre, quest’anno precisamente il festival inizierà il 29 ottobre e terminerà il 01 novembre.
Per tutte le info consultate il sito.
Al prossimo evento,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Londra sconosciuta o quasi: 3 tappe insolite

Londra si sa, offre una miriade di attrazioni da visitare (prima o poi ve ne parlerò, non l’ho ancora fatto lo so, forse perché è una delle prime mete visitate e quasi tutti hanno il piacere dia ammirarla di persona), proprio per questo oggi voglio parlarvi di tre luoghi che ho ammirato nell’ultima mia visita alla capitale, ma non sono monumenti, bensì molto turistici, quei luoghi che diventano famosi così, quasi per caso.
Se siete appassionati di Harry Potter mi capirete se vi dico che una mattina ho preso la metro solo per raggiungere la fermata di King’s Cross.
Qui, dopo il grandissimo successo della saga fantasy, hanno collocato semplicemente un carrellino su una parete. Vi pare poco??!!
Non scherziamo, eh! 🙂 Si tratta infatti della raffigurazione del momento della partenza dei maghetti per la scuola di Hogwarts, un carrellino che attraversa un muro per poi raggiungere la scuola di magia, su di esso è collocata Edvige (la civetta di Harry), sul muro è attaccata la scritta Platform 9 3/4 e due persone lavorano continuamente in questo posto, una ragazza  fa scegliere la sciarpa preferita fra quelle della scuola ed un fotografo scatta ininterrottamente fotografie che verranno poi vendute nel negozio adiacente.

Io non potevo credere ai miei occhi, c’è addirittura una transenna per creare dei tornelli quando c’è molta fila….. pensate un anonimo pezzo di muro quanto è diventato famoso!!! 🙂
La cosa bella però è che non necessariamente occorre acquistare la foto, quindi se volete un ricordo potete farvi immortalare con la vostra macchina fotografica.
Il secondo luogo che negli anni ha visto letteralmente il passaggio di migliaia di persone è ABBEY ROAD, o meglio il piccolo tratto di strada con le strisce pedonali.
Cosa avranno di così interessante vi starete chiedendo…..
Beh, sono le famosissime strisce immortalate nella copertina dell’album intitolato proprio ABBEY ROAD degli inimitabili Beatles.

A distanza di 45 anni ancora le persone si recano in questo minuscolo pezzetto di strada!!!
Il terzo luogo invece non lo conoscevo, mi ci ha portato la mia amica che vive a Londra ed effettivamente è quello più serio.
Si tratta di un’isola sul Tamigi in cui parecchi anni fa sorgeva il EEL PIE ISLAND HOTEL, un edificio signorile del XIX secolo nel quale si  sono esibiti grandissimi artisti, di tutti i generi musicali.
Negli anni 20-30 spopolava il liscio, poi è stato il momento del jazz e del blues fino ad arrivare agli anni 70 , quando nel locale hanno suonato musicisti del calibro dei Led Zeppelin, i Deep Purple, i Rolling Stones e i Pink Floyd. Il locale è stato chiuso e poi è stato distrutto da un grande incendio ed è stato riaperto in un’altra zona, ma quest’isola a Twickenham è davvero affascinante, nel 1970 era diventata la Comune Hippie più grande del Regno Unito.
Sulla terraferma, non lontano sorgeva Eel Pie Studios, luogo di alcune significative sale di registrazione.

Oggi vi si  accede solamente a piedi o in barca e l’intera isola è di proprietà privata e ospita circa 50 case, molto molto particolari.

Vi consiglio un giro in zona, per osservare un luogo lontano dal turismo di massa in cui sono passati personaggi illustri; se questo non vi interessa, vale anche solamente per una gustosa passeggiata lungo il Tamigi, magari in una meravigliosa giornata soleggiata come la mia ( un po’ di fortuna ogni tanto ci vuole)!
Il mondo è pieno di luoghi affascinanti, o comunque di luoghi che vuoi o non vuoi hanno avuto una certa importanza e di cui oggi si è persa traccia….a me piace scovare anche questi!

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Halloween all’italiana

Con il passare degli anni abbiamo scoperto come si festeggia, televisione e cinema ci hanno raccontato cosa succede negli Stati Uniti durante la notte della festa dei mostri, dove Halloween è una vera festa nazionale.
Il 31 ottobre le zucche vengono svuotate ed intagliate ed esposte a guardi delle case sui davanzali delle finestre con una candela accesa all’interno, la sera i bambini si travestono da mostri per passare di casa in casa pronunciando la tipica frase : “Trick or treat?” e se qualcuno si rifiuta di donare loro qualcosa di dolce, deve aspettarsi in cambio  un bel dispetto, come l’automobile imbrattata o il giardino ricoperto di carta igienica.
Anche se non è una festa che ci appartiene storicamente, con il passare degli anni abbiamo fatto in modo di “adottarla” pure noi, in fondo ogni occasione è giusta per fare un po’ di festa!!! 🙂
Non solo i bambini si divertono, ma tantissimi adulti approfittano dell’occasione per travestirsi da streghe, fantasmi e orribili mostri e trascorrere una serata fuori dal comune, all’insegna del divertimento.
In Italia fondamentalmente Halloween viene festeggiato ricalcando i riti americani, ma sono sempre più in aumento le realtà locali che promuovono iniziative proprio per questa giornata “mostruosa”!
E’ incredibile come nel giro di pochi anni la notte del 31 ottobre sia diventata la serata più importante del popolo della notte… diciamo che possiamo paragonarla al nostro carnevale, dove però esce il lato più oscuro e soprannaturale della realtà.
Sono diventati tantissimi i locali che per questa serata si trasformano in luoghi di paura, basta solo un po’ di trucco e tanta fantasia.
In Italia anche quest’anno gli eventi sono tanti e se ancora non avete deciso che fare, eccovi una serie di consigli.
A Corinaldo, in provincia di Ancona (nell’entroterra di Senigallia) si festeggia all’interno del centro storico, i giorni precedenti la vigilia di Ognissanti.
La manifestazione ha superato la decima edizione ed è da ritenere, per numero di presenze, tra le manifestazioni più grandi della Regione Marche.
Taverne con piatti tipici, spettacoli di arte varia, tunnel della paura, accompagnati da un ambiente illuminato da fiaccole e tante zucche, trasportano chi vi partecipa in un mondo magico e fantastico.

All’interno  della manifestazione si elegge anche “Miss Strega” da intendersi non certo la più brutta, ma la strega più bella del terzo millennio.
L’evento si conclude sempre a mezzanotte  del 31 ottobre con spettacoli pirotecnici.
Nel piacentino invece l’atmosfera tetra viene trasportata all’interno dei numerosi Castelli del Ducato, con animazione, cene, visite guidate a lume di candela e tanto altro.

Eventi per tutti i gusti si snodano in alcuni tra i 22 castelli, rocche, fortezze e manieri del Circuito. C’è solo da aprire l’agenda, scegliere ciò che preferite all’insegna del divertimento, della convivialità o della voglia di provare un brivido di paura, prenotare e fissare la data. Non dimenticate l’opportunità di pernottare nei 12 Alloggi tra Antiche Mura per godervi la lunga notte di Halloween fino all’alba. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: da iniziative che costano solo 8 o 10 Euro a cene da 40 e da 59 Euro fino a offerte speciali weekend in formula “pacchetto”.
Se siete più creativi e fuori dagli schemi  potreste travestirvi da acchiappafantasmi ed andare in cerca delle case infestate e sfidare i vostri amici ad una gara di coraggio! 🙂 Le paure e le superstizioni della gente hanno creato miti attorno ai posti più disparati nel mondo.
Non dimentichiamoci dei bambini, se volete far trascorrere ai vostri figli un week end indimenticabile, dovete assolutamente farli partecipare al “Ponte di Halloween per i bimbi nella Gola del Furlo” dal 1 al 2 novembre.
Tre giorni spensierati dove conoscere nuovi amici con i quali condividere momenti insoliti in un luogo speciale, divertendosi in compagnia di zucche, ragni, pipistrelli e benevoli mostri. Il pacchetto prevede pernottamento in un rifugio, laboratori creativi culinari per la preparazione di biscotti mostruosi a forma di ragni e dita di streghe, escursioni con pranzo al sacco e anche un’escursione in notturna per ascoltare i versi degli animali della notte, festa in maschera e caccia al tesoro. I genitori allo stesso tempo avrebbero la possibilità di concedersi un weekend alla scoperta delle meraviglie della Gola del Furlo.
Nelle grandi città come Milano e Roma, avrete l’imbarazzo della scelta sulle varie feste megagalattiche organizzate dai locali più alla moda!
Potrei andare avanti ancora per parecchio, ma dipende solamente da voi….volete rimanere in zona o approfittare del ponte per spostarvi da casa?!
In qualsiasi caso però, mi raccomando, preparate almeno una zucca da porre sul davanzale della finestra per fare la guardia alla casa!!!!
Buona notte mostruosa a tutti….. al prossimo weekend, 
Viaggiatrice seriale!
Asia, Mondo

Viaggio alla scoperta della Malesia: Isole Perhentian

Buongiorno amici, torno a parlarvi della  bellissima Malesia, dopo avervi illustrato la capitale Kuala Lumpur e l’incantevole Pom Pom Island, oggi vi farò conoscere la destinazione in cui è iniziato il mio viaggio in questa terra, la mia prima tappa è stata alle Perhentian Island.
Si tratta di due maggiori isole, Perhentian Besar e Perhentian Kecil e di piccole isole disabitate localizzate a circa 20 km al largo della costa nord-orientale della Malesia occidentale, nello stato di Terengganu.
Per raggiungerle non è difficile, noi una volta atterrati a KL abbiamo preso un volo interno per Kota Bharu, da qui un taxi per il porto di Kuala Besut e infine abbiamo raggiunto la meta a bordo di una barca che parte diverse volte al giorno.
Non so perché, forse perchè il viaggio era stato lungo ma impazzivo dalla voglia di tuffarmi in quella meravigliosa acqua, ma già il paesaggio che potevo vedere dalla barca mi sembrava pazzesco e con il senno di poi devo dire che una volta arrivati, quello che ci aspettava era di gran lunga migliore.
Le Perhentian sono diventate un’ottima destinazione per i backpackers (come noi del resto), perché offrono sistemazioni per tutte le tasche.

Noi eravamo nell’isola di Besar, la più grande, in un resort abbastanza tipico, con delle casette sia vista mare, sia nella zona più alta in mezzo alla vegetazioni ( queste un po’ più spartane).
La struttura aveva un ristorante principale con un menù alla carta, dove poter fare colazione, pranzo e cena; oltre a questo però vi erano diversi, come dire, chioschetti molto molto spartani ( in uno vi dico solo che ci gironzolava una gallina come se fosse un cane, che ho badato bene di evitare) in cui poter consumare delle pietanze a prezzi super bassi, come piatti di riso o altre cose tipiche.
Ma veniamo alla cosa principale e cioè il mare.
L’acqua è di un azzurro cristallino e l’incontro con diversi tipi di pesci è inevitabile, fondamentalmente è l’attrattiva maggiore.
Se portate l’attrezzatura da snorkeling da casa tanto meglio, ma in caso c’è il minimarket che noleggia tutto.
Quando si è in acqua, non ci si accorge del passare del tempo, tanto si è rapiti dalla meraviglia dei fondali.
Una cosa molto positiva è il fatto che in entrambe le isole ci sono dei taxi (barchette) per raggiungere le varie calette o per cambiare isola.
Il costo è molto basso e basta solamente dire al pilota l’orario in cui deve tornare a riprendervi ed il gioco è fatto.
Noi in questo modo abbiamo potuto apprezzare la bellezza di differenti spiagge; in una eravamo solo noi, non è per dire, abbiamo solamente visto una persona che stava facendo trekking e devo ammettere che in un certo momento ho avuto veramente paura.
Io e il mio ragazzo stavamo facendo il bagno e non eravamo nemmeno al largo, quando ad un certo punto mi sento dire che aveva appena visto uno squaletto davanti ai suoi occhi.
Vi giuro che ero quasi immobilizzata, la paura si era impossessata di me.
Fortunatamente poi il tutto si è ridimensionato, siamo tornati a riva e anche lui nel ripensarci ha realizzato che si trattava di uno squaletto lungo circa un metro, ma quando te lo trovi poco distante da te non è facile mantenere la calma.
Io ringrazio solo di non averlo visto, mi è bastato già questo spavento!!!
Tutto questo per dirvi che i fondali sono ricchissimi di animali e per uno che fa immersioni o si spinge anche al largo, la scoperta è infinita.
Ho amato molto queste isole, molto discrete e allo stesso tempo fornite di ogni confort…. per non parlare delle rilassanti ore trascorse spiaggiata al sole.
Per non farmi mancare niente mi sono fatta fare un massaggio in una terrazza sul mare al tramonto…. una sensazione indescrivibile.
Questo si, è una cosa che vi consiglio, se potete provate a farvi fare un massaggio dalle esperte mani malesi, non ve ne pentirete.
E così dopo tre giorni in questo bellissimo paradiso siamo ripartiti con il nostro zaino in spalla e abbiamo continuato la nostra avventura malese fino ad arrivare  alla foresta di Taman Negara.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

A Sant’Angelo in Vado vi aspettano: tartufo, vino e sano divertimento! Tutti i fine settimana di ottobre

Mi sono messa alla ricerca di qualche evento per voi e ne ho trovato uno moltooooooo gustoso!!
Per tutto il mese di ottobre (dal 11 ottobre al 2 novembre) in un paesino delle colline marchigiane, a Sant’Angelo in Vado precisamente, si tiene la 51° Mostra Nazionale del Tartufo Bianco come da tradizione.
Gli stand gastronomici saranno a vostra disposizione durante tutti i fine settimana, dal venerdì alla domenica.
se avete voglia di gustarvi una prelibatezza del territorio non perdetevi questa festa.
In concomitanza si svolge anche la festa delle cantine aperte e il Weekend dal 17 al 19 ottobre ci sarà anche il motoraduno.

Centinaia di motociclisti, provenienti anche dall’estero, daranno spettacolo per le piccole vie del borgo fino a tarda notte.
Il centro sarà pieno di osterie, stuzzicherie e cantine che aprono i battenti trasformandosi in veri e propri locali dove oltre a mangiare e bene, si potrà far festa molto a lungo.
insomma, se volete trascorrere un weekend diverso dal solito, pieno di buon cibo, buon vino e di sano divertimento dovete recarvi a Sant’Angelo in Vado.
Al prossimo evento,
Around the World.

Europa

Un weekend alla scoperta della Svizzera

Circa un mesetto fa ho intrapreso insieme ad una mia amica un piccolo viaggio alla scoperta della Svizzera.
Non ero mai stata in questa nazione, se non di passaggio, così prendendo la palla al balzo ho deciso di accompagnarla e di partire.
Perché è così, a volte facciamo dei viaggi che non avremmo mai pensato di fare, solamente perché ci capita l’occasione giusta, come la proposta di un’amica.
Per vari motivi (primo fra tutti che partivamo in macchina dal Belgio) abbiamo optato per delle mete abbastanza strategiche evitando però le grandi città come Ginevra e Zurigo, anche se in realtà ci siamo arrivate molto vicine.
Siamo arrivate sul territorio elvetico in un sabato pomeriggio e ci siamo fermate a Lucerna, visitando le sue attrazioni e cercando un bel posticino per la cena.
Abbiamo pernottato sempre in zona, perché la domenica mattina avevamo deciso di fare un’escursione sul Monte Pilatus con la cremagliera più ripida del mondo, che tocca pendenze del 48%.
Per questo dobbiamo ringraziare il nostro amico Lorenzo che ci ha gentilmente regalato due biglietti A/R!!! 🙂
Dopo la colazione ci siamo dirette alla stazione di partenza ed insieme a tantissime altre persone abbiamo iniziato questa avventura.
Immaginatevi di essere all’interno di una specie di trenino rosso ( la cremagliera) che però riesce a percorrere anche percorsi in salita, regalando man mano degli spettacoli mozzafiato.

Vedute sul lago, vedute sulla vetta che presto verrà raggiunta, avvistamenti di persone che scelgono di arrivare in cima solo contando sulle proprie gambe, passaggi in gallerie talmente strette che dal trenino ci sono solo 10 cm sia a destra che a sinistra prima  di toccare la roccia…. veramente da provare.
Dopo aver trascorso una giornata all’insegna dell’adrenalina, ci siamo incamminate verso la tappa della sera e cioè il paese di Leysin.
Strada facendo però ci siamo fermate ad Interlaken – tra due laghi- considerata la capitale degli sport adrenalinici ( in un’ora abbiamo visto atterrare almeno 20 parapendii).
Il paesaggio che ci ha accompagnato dopo la nostra sosta era a dir poco meraviglioso: pascoli verde acceso sui quali svettavano delle piccole baite in legno, natura allo stato puro.

Per cena, dovendo onorare la cucina del posto, siamo state in una fromagerie, fonduta e carne a volontà.
Il piano superiore del locale è stato trasformato in un museo della storia passata del paese, davvero molto caratteristico.
Il lunedì abbiamo macinato altri km, siamo state a Martigny, poco più avanti abbiamo visitato il Castello di Chillon (uno dei più belli che abbia mai visto, direttamente sul lago di Ginevra) e ci siamo spinte poi fino a Carouge, praticamente in Francia.

E così è finito il nostro weekend lungo perché il mattino successivo ho preso il treno e sono tornata all’ovile! 🙂
E’ stato un viaggio un po’ stancante (abbiamo fatto veramente molti km) , ma le sorprese che abbiamo ricevuto da parte della natura hanno ricompensato il tutto.
Abbiamo visto solo una piccola parte della Svizzera, ma so che presto ci ritornerò perché mi ha letteralmente conquistata.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: grazie alla mia amica Ale!!!

Europa

Una gita fuori porta da Londra: visita al Castello di Windsor

Hi guys!!! Siete mai stati a Londra?! Io ci sono tornata per la terza volta, così ho deciso di “lasciar perdere” il solito giro turistico e di dedicarmi a qualcosa di alternativo.
Oggi vi parlerò proprio di questo, di una giornata fuori porta a Londra, una giornata per visitare il Castello di Windsor , ossia la meta in cui la regina Elisabetta II trascorre la maggior parte dei weekend e gran parte dei mesi di aprile e giugno.
La costruzione ha l’aspetto del tipico castello delle fiabe, quasi perfetto con le sue torri e le merlature sorvegliate dai soldati in uniforme.
Raggiungerlo è molto semplice, il treno da Londra arriva proprio a Windsor, nemmeno dieci minuti di camminata e vi troverete all’entrata, sorvegliata da una statua della regina Vittoria.
Windsor è il castello abitato più grande del mondo e risale al 1080 ai tempi di Guglielmo il Conquistatore.
Negli anni ha subito parecchi cambiamenti dovuti sia ai gusti sia alle esigenze dei sovrani che lo abitavano.

La visita si svolge seguendo un percorso obbligato e tocca diverse ali della costruzione.
Da non perdere la Queen Mary’s Dolls’ House, un’intera casa costruita in scala che riproduce anche i più minuscoli dettagli che si possono immaginare.
Ma a mio avviso la stanza più stupefacente è la St George Hall; è la più ampia sala del castello con un soffitto di travi di legno di quercia, busti, stemmi ed armature.
Entrando si percepisce subito l’imponenza del luogo e uno schermo mostra il suo utilizzo da parte dei reali: un’immensa tavolata per tutta la lunghezza della stanza con a capotavola la sovrana che accoglie i propri ospiti; Windsor infatti viene spesso utilizzato per incontri di stato e anche  privati.
Un’altra zona molto suggestiva è quella del parco all’esterno – non serve dire che è curato a livelli maniacali – ( non si può nemmeno camminare sull’erba).
Quando visito un palazzo reale penso che si assomiglino tutti e spesso è così, ma questa volta ho provato qualcosa di diverso, forse perché ero consapevole che è tuttora abitato ( anche se sporadicamente) da una sovrana che ha fatto la storia, forse perché al suo interno si respira un’aria regale, ….. non so il motivo preciso ma mi sono emozionata.
Una volta fuori dalle mura si può continuare la visita al paese, magari fate come noi, gustatevi una buona tazza di tè inglese.
In 15 minuti di cammino si raggiunge l’Eton College, una delle più antiche e prestigiose scuole britanniche private.
Questa meravigliosa residenza ( e paese) si trova a soli 34 km da Londra ed è una buona alternativa ( o un valore aggiunto) al classico tour londinese, ve lo consiglio proprio.
Salutatemi la famiglia reale quando ci andate.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: poco distante se volete rendere felici i vostri bambini sorge il parco a tema Legoland.

Europa

Lucerna, la città sul fiume Reuss

Sono tornata da un mese da un weekend in una nazione per me nuova, la Svizzera e non ho avuto ancora modo di raccontarvi la mia esperienza e questo non va bene!
Dato che il tour è stato vasto e abbiamo ( io e la mia amica) toccato diverse zone, oggi mi limiterò a parlarvi di una bellissima città, che mi ha realmente conquistata: Lucerna.
Lucerna è la capitale del cantone tedesco e si trova nella parte centro-nord della Svizzera, ottimamente collegata con le altre città.
Appena arrivata la mia attenzione è stata attratta dal meraviglioso ponte Kapellbrucke che collega la città attraversata dal fiume.
Il ponte è interamente costruito in legno e rappresenta infatti una delle maggiori attrazioni della città.
Documentandomi un po’ ho scoperto che risale al XIV secolo, è lungo 170 m ed è considerato il ponte coperto in legno più antico d’Europa.
Al suo interno vi sono 110 pannelli in legno dipinti che riprendevano la storia della città e a circa metà del ponte sorge la torre dell’acqua, forse è proprio quest’ultima che regala tanta bellezza.
Quando l’ho percorso io era completamente addobbato con dei fiori, un colpo d’occhio grandissimo.
Attraversato il ponte pedonale ho raggiunto il centro della città, veramente curato, con fontane ed edifici a dir poco bellissimi, ma la meta che volevo ( e per fortuna ho raggiunto vista l’ora tarda) raggiungere era la statua del Leone di Lucerna.
Lo scrittore Mark Twain l’ha definito ” il pezzo di pietra più triste e commovente del mondo”; esso infatti commemora il sacrificio delle Guardie Svizzere durante la Rivoluzione Francese.
La statua è perfetta anche nei minimi particolari e si trova su una parete di pietra proprio dietro ad un laghetto.
Avevo visto delle foto di questa opera, ma vi assicuro che dal vivo rende molto di più, quindi se passate in città dovete assolutamente andare a cercarla.

Essendo arrivata nel tardo pomeriggio ho potuto ammirare solo quanto detto ed il pittoresco centro storico con le case dalle facciate dipinte, prima di gustarmi la cena in un ottimo ristorantino proprio sulla riva del fiume.
L’intera città infatti si sviluppa sulla riva del fiume Reuss nel punto in cui esce dal Lago dei Quattro Cantoni ed è contornata da belle montagne, quindi anche solo una bella passeggiata per ammirare il paesaggio circostante vale la visita.
la mia scelta è ricaduta su questa città perché il giorno successivo dovevo raggiungere la vetta del Monte Pilatus, ma questa è un’altra storia…..
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.