Italia, Sardegna

Sardegna occidentale: weekend a Stintino

Quando sento la parola “Sardegna” inizio a sognare, non so se fa lo stesso effetto anche a voi!
Dopo aver avuto il piacere e la fortuna di potermi tuffare in acque meravigliose sia della costa est, sia della parte meridionale dell’isola, questa volta sono andata alla scoperta della parte nord-occidentale.
Con un volo low cost abbiamo raggiunto l’aeroporto di Alghero e da qui, a bordo della nostra 500 a noleggio, in un’oretta circa abbiamo raggiunto la nostra destinazione e cioè Stintino.
E’ stata una toccata e fuga, siamo arrivati il venerdì sera a mezzanotte e siamo ripartiti il lunedì alle 15:00 ma in alcuni casi (come in questo caso appunto) due giorni e mezzo sono più che sufficienti .
Molti dicono: “ma come, prendi l’aereo per così poco?” Certo che lo prendo… quando il costo è relativamente basso e in pochissimo tempo posso raggiungere una meraviglia del genere mi butto a capofitto!
Sabato mattina abbiamo subito iniziato la giornata splendidamente: colazione in veranda con vista sull’isola Piana e sull’Asinara.
A stomaco pieno siamo partiti e dopo pochissimo tempo stavamo già cercando il parcheggio davanti alla famosissima spiaggia de La Pelosa.

Essa rappresenta la punta di diamante della zona, acqua che definire cristallina non rende abbastanza l’idea, colori che sfumano dal trasparente, all’azzurro, al blu intenso, il tutto con l’isola dell’Asinara sullo sfondo.
Con mia grande sorpresa a metà settembre c’erano ancora molto turisti, soprattutto stranieri, quindi non oso immaginare come debba essere ad Agosto… aiuto!!!
La spiaggia è abbastanza grande e oltre alla spiaggia libera c’è anche una parte attrezzata.
Nelle vicinanze ci sono anche snack bar e ristorantini per pranzare, ma vi consiglio di farvi dei panini al mattino a Stintino perché i prezzi non sono proprio abbordabili.
Altra cosa tutt’altro che economica è il parcheggio:2 euro all’ora (senza arrivare ad una soglia massima per l’intera giornata).
Beh, in effetti non è una meta economica, quello si sa! Ma basta organizzarsi!
Da Stintino partono delle escursioni giornaliere ( o anche di mezza giornata) in catamarano per l’isola dell’Asinara  dove poter ammirare il meraviglioso parco nazionale che salvaguardia tantissime specie animali, fra cui i caratteristici asinelli bianchi, il carcere e logicamente dove poter fare dei bagni spettacolari.
Il pomeriggio abbiamo cambiato spiaggia e  abbiamo raggiunto Le Saline, leggermente a sud, poco prima di entrare in paese.
La spiaggia è diversa, la precedente è una baia, questa si estende per diversi km e non è di sabbia ma di piccoli ciottoli, simili a mentine, affatto fastidiosi per camminare, i quali insieme alla sabbia bianca esaltano maggiormente i colori del mare.
Sicuramente è più tranquilla della Pelosa e in più qui il parcheggio è gratuito.
Dopo una giornata intera di mare non potevamo non provare la cucina sarda, così seguendo il consiglio del proprietario del B&B in cui alloggiavamo abbiamo prenotato ( per fortuna aggiungerei, infatti era al completo) un agriturismo.
Dire che abbiamo mangiato fino allo sfinimento non rende l’idea: il menù era fisso e comprendeva antipasti con affettati e formaggi locali accompagnati dal tipico pane carasau e sott’olio, bis di primi (gnocchetti sardi e ravioli), porceddu con patate al forno e per finire seadas, il loro dolce tipico composto da una sfoglia fritta ripiena di formaggio e bagnata con del miele!

Il giorno successivo è stato ugualmente di mare, ma ci siamo spostati verso Sassari e siamo stati nella spiaggia di Platamona.
L’acqua è sempre meravigliosa, ma essendo domenica era molto affollata, così dopo qualche ora siamo tornati indietro e ci siamo fermati alla spiaggia di Ezzi Mannu verso Stintino.
Questa è molto simile alle Saline, forse proprio perché è il suo proseguimento e l’acqua è una vera e propria meraviglia, l’unica pecca è che dopo pochi km sorge una centrale dell’Enel che rovina il panorama ( basta posizionarsi guardando dalla parte opposta).
Giretto e cena a Stintino ed è finita un’altra giornata.
L’ultimo giorno volevamo chiudere in bellezza e siamo ritornati alla Pelosa e non potevamo fare scelta migliore. Essendo lunedì c’era meno affluenza e se possibile, i colori erano ancora meglio del sabato.
L’acqua è così cristallina che sembra di essere ai Caraibi e anche se a volte è freschina è impossibile non tuffarsi…. si sente una sorta di richiamo!
Dopo solo poche ore di paradiso siamo ripartiti verso l’aeroporto e a metà pomeriggio eravamo già a casa.
Sì, ribadisco il mio concetto: vale la pena andarci anche solo per due giorni e mezzo, soprattutto se l’estate non è stata proprio generosa quest’anno.
Ciao ciao Sardegna, ciao ciao mare….al prossimo anno.
Viaggiatrice seriale.

P.S. vi consiglio di non andarci ad agosto perché non riuscireste a godervi la reale bellezza del posto.
P.P.S; se state più giorni ci sono altre spiagge da visitare, come quella di Coscia di donna o quella dell’Argentiera.

voli

Vueling: 1.000.000 di voli a partire da 24,99 €

Eccomi di nuovo qui a proporvi voli super scontati!!
Conoscete la compagnia Vueling?! No??? Allora dovete assolutamente testarla!
Si tratta di una compagnia aerea low cost spagnola, io l’ho presa per andare a Mykonos e devo dire che mi sono trovata proprio bene.
Volo da diversi aeroporti italiani, ma in quasi tutti i casi – tranne da Roma- i voli fanno scalo in Spagna.
Quest’estate per festeggiare i 10 anni, la compagnia ha promosso diverse iniziative, regalando addirittura biglietti a chi si fosse presentato un determinato giorno in aeroporto vestito di giallo, che logicamente è il proprio colore.

Detto questo, volevo informarvi della notizia più recente: Vueling mette a disposizione per pochi giorni 1.000.000 di voli a partire da 24,99 €.
Gli unici vincoli sono quelli di comprare il biglietto entro il 9 settembre, per volare dal 15 settembre al 25 marzo 2015.
Se avevate in mente di fare un salto in Spagna – e non solo- vi consiglio di approfittarne!
Consultate il sito per qualsiasi dettaglio.
Around the World.

voli

Piccole dritte per prenotare un hotel

Ciao amici, dopo avervi dato qualche piccola dritta su come risparmiare sulla prenotazione di un volo, è ora di fare il passo successivo, se il mezzo di trasporto l’abbiamo trovato, ora occorre trovare una sistemazione.
Esistono dei veri e propri “motori di ricerca” per quanto riguarda gli hotel in tutto il mondo, facili e sicuri.
Entrate qui, indicate le date e la città prescelta e attraverso una serie di filtri ( per esempio per prezzo,per posizione, in base alle stelle o al punteggio degli ospiti) vi comparirà una lista di tutti gli hotel liberi per quella data.
Io personalmente utilizzo booking.com perchè oramai ho familiarità con la home page e mi sono sempre trovata bene, ma non da meno sono venere.com, trivago.it, kayak.it, expedia.it e tanti altri ancora.
In molti casi è prevista la cancellazione fino a qualche giorno prima dell’arrivo senza alcuna penale, quindi di solito io prenoto una struttura nel momento stesso in cui prenoto il volo, poi tengo monitorata l’offerta di tanto in tanto e nel caso in cui il prezzo diminuisse o uscisse un’offerta più adatta alle mie esigenze cancello la prima prenotazione e ne faccio una nuova.

Quasi sempre è richiesta la carta di credito, ma non vi viene addebitato nulla, solamente al momento del pagamento in hotel poi potrete decidere se pagare con la stessa carta di credito con la quale avete prenotato o se pagare in contanti o con un’altra carta.
Per documentarmi su una struttura, oltre ad andare sul proprio sito internet, la cerco su tripadvisor.it, così da potermi fare un’idea generale basata sui commenti che hanno lasciato gli ospiti precedenti, che sono sicuramente veritieri, insieme alle foto autentiche sempre scattate dagli stessi.
Oggigiorno ormai tutti prenotano in questo modo, ma spero di essere stata utile a chi ancora non è particolarmente pratico con la rete o che comunque è sempre un po’ scettico.
Non vi resta che seguire queste semplici regole e prenotare!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

voli

Voglio esagerare: vi indicherò tutte le offerte che mi capitano sotto mano!!!

Cari amici viaggiatori, la nostra passione in comune è quella di prendere e partire per mete più o meno lontane, l’importante è andare….quindi ho deciso di ampliare il mio blog e aggiungerci una sezione relativa alle offerte.
Finora vi ho dato degli spunti per le vostre vacanza raccontandovi le mie, ora voglio “esagerare” e condividere con voi le effettive possibilità di partire, sempre logicamente al prezzo più vantaggioso possibile.

Settembre ha portato cambiamenti a quanto pare!! 🙂
Cercherò di essere operativa il prima possibile, così che possiate prendere al volo l’offerta e partire senza pensarci troppo!
Ora vi saluto e vado a scovare qualcosa per voi…..
A presto, Viaggiatrice seriale.

Europa

L’altro lato di Mykonos: la tranquillità.

Ci sono mete che vengono etichettate in un certo modo e finchè non si vede con i propri occhi non si riesce nemmeno ad immaginare che possano essere diverse da come l’immaginario comune le dipinge.
Io sono partita per Mykonos pensando di andare incontro solamente alla movida 24 ore su 24 e devo dire che, anche se il divertimento non mi dispiace, ero un pò preoccupata e invece ho trovato un ambiente meraviglioso.
Logicamente una delle mete del divertimento per eccellenza non delude assolutamente sotto questo aspetto, ma l’isola riserva anche tanto altro.
Avendo già spiegato nell’altro articolo il alto festoso di questa isola greca, qui voglio parlarvi dell’altra parte, quella che ho apprezzato maggiormente, forse perché inaspettata.
Mykonos è abbastanza piccola, quindi il noleggio di uno scooter è più che sufficiente per andare alla scoperta dei luoghi più segreti.
La cosa che mi ha stupito maggiormente è stato il centro, un vero gioiellino tenuto perfettamente, tutto pulito, tutto al proprio posto. Tutti gli edifici sono bianchi, si differenziano solamente per il colore delle imposte e delle porte che può variare dal rosso, al blu e al verde, tutti colori molto accesi, così da far risaltare maggiormente il bianco dell’edificio.

Il momento migliore per visitarlo secondo me va dall’ora del tramonto in poi, quando i giovani sono ancora in spiaggia a fare festa o rientrano piano piano nei propri appartamenti, in centro si apre un mondo nuovo costituito da famiglie, coppie e anche gente un po’ più grande che si riversa in questo meraviglioso reticolato di viuzze alla ricerca di qualche souvenir o di qualche acquisto tipico, oppure inizia a selezionare il ristorante o la taverna migliore in cui cenare.
La parte più suggestiva sicuramente è la zona della Piccola Venezia, edifici costruiti proprio sul mare, sfruttati oggi maggiormente come locali e bar in cui è perfetto gustarsi un aperitivo davanti al meraviglioso spettacolo naturale del sole che cala piano piano fino a sparire sott’acqua, non prima però di aver illuminato di giallo e arancio i pochi mulini a vento rimasti a ricordare un’epoca passata.

La gente del posto è di una cordialità infinita e la bontà del cibo non è affatto descrivibile: pesce in tutte le salse, insalate greche, feta, moussaka, pita… una goduria per il palato.
Le spiagge più tranquille si trovano nella costa orientale, leggermente più difficile da raggiungere e nella costa meridionale.
Per chi non cerca solo il mare, è consigliato esplorare anche l’interno con la sua atmosfera agreste tranquilla, distese di verde intervallate da muretti a secco e da piccole chiese: c’è chi dice che vi siano tante chiese quanti sono i giorni dell’anno e questo dovrebbe far capire la devozione degli abitanti.
L’isola è un’ottima destinazione anche per gli appassionati di archeologia e di mitologia e per gli amanti di sport acquatici e non solo, è stata infatti ribattezzata “l’isola dei venti”; ideale per il kyte e il windsurf. La Mecca del surf è senza dubbio la spiaggia di Ftelia, eternamente battuta dal vento estivo che spira da nord ( nella costa settentrionale).
La maggior parte delle spiagge è attrezzata e il costo per un ombrellone e due lettini per l’intera giornata è abbastanza ragionevole; fra le spiagge più tranquille nella parte meridionale ci sono Elia ed Agrari.
Se vi inoltrate nella parte orientale dell’isola non potete perdervi la spiaggia di Fokos ( non attrezzata) remota e non presente in tutte le mappe, ma veramente eccezionale. Qui c’è solo una taverna, con tutti i tavoli rivolti verso il mare che prepara una selezione di piatti eccezionale… se ci andate al mattino fermatevi poi per pranzo, ne vale davvero la pena.
A grandi linee questo è l’altra faccia della medaglia o meglio dell’isola di Mykonos, quindi non fatevi ingannare dalla reputazione che ha l’isola…. qui si trova di tutto, dal divertimento 24 ore su 24 alla pace e alla tranquillità assoluta.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Europa

Cosa vedere a Nizza in poche ore

A volte capita di ritrovarsi in una città per qualche ora, per uno scalo aereo o per una coincidenza di un treno e allora perché non sfruttare l’occasione per visitare qualcosa di nuovo?!
Spesso programmo le mie visite e mi documento per tempo, altre volte invece seguo il detto “vai dove ti porta il cuore”; giro senza meta ma con la speranza di scorgere angoli suggestivi e di “rubare” immagini di vita quotidiana.
Bene, questo è stato il mio approccio nei confronti di Nizza.
Venivo in treno da Cannes e poi avrei dovuto prendere una coincidenza per tornare a casa, così mi sono ritrovata con tre ore a disposizione e sono partita alla scoperta della città.
Eravamo solo io e la mia valigia.
Inevitabilmente la prima cosa degna di nota è la stazione, la Gare de Nice Ville dalla quale si accede direttamente in centro, che con i suoi 7 binari coperti da una volta in vetro e ferro è una delle principali stazioni della tratta Marsiglia-Ventimiglia ed è anche un belvedere per gli occhi.

Il centro è come appena detto subito fuori dalla stazione, quindi ci si trova a passeggiare in una lunga via pedonale fiancheggiata da negozi e da catene conosciute, quindi se avete voglia di fare shopping l’occasione non manca.
Al termine della via si giunge alla Place Massena o anche detto il salotto buono di Nizza, caratterizzata da edifici sul rosso, ma la vera attrazione è la Promenade du Paillon.
Dalla piazza infatti si giunge  a questa nuovissima passeggiata ,o meglio un parco urbano di oltre un km che ha preso il posto del letto del fiume Paillon che un tempo divideva la città in due.L’area verde offre zone di  ristoro e riposo, zone ombreggiate, giochi per bambini e – molto apprezzati nelle calde giornate estive -vaporizzatori e giochi d’acqua, dove i più piccini si divertono ininterrottamente. Di fronte a questo polmone verde nel centro della città sorge anche l’ufficio turistico.

Proseguendo la mia passeggiata mi sono inoltrata fra i bellissimi edifici e mi sono poi ritrovata letteralmente all’interno di un mercatino dell’antiquariato: bancarelle e bancarelle di espositori che vendevano oggetti provenienti dal più recente al più lontano passato.
Devo dire che di questi mercatini se ne trovano più o meno ovunque, ma in quel momento l’atmosfera era particolare, ho provato proprio una bella sensazione.
Poco dopo mi sono accorta che la via che stavo percorrendo era proprio la parallela al lungo mare, così in un baleno mi sono ritrovata davanti ai miei occhi una distesa blu: il meraviglioso mare della Costa Azzurra.
Ho così proseguito la mia passeggiata nella famosissima Promenade des Anglais, o semplicemente il lungomare di Nizza; da una parte si può ammirare il mare con le sue sfumature blu e dall’altra meravigliosi palazzi come il Casinò e l’Hotel Negresco. La promenade è molto spaziosa e oltre al percorso pedonale prevede anche una pista ciclabile, sicuramente molto efficiente, ma io personalmente preferisco le passeggiate più piccine, dove magari gli edifici si affacciano direttamente sul mare e non sulla strada.
Ho percorso ancora un po’ di strada e sono arrivata di fronte al punto di accesso per salire sulla collina del castello, ma essendo in compagnia della mia valigia ho abbandonato l’idea……ma dall’alto si può avere un’ottima visuale di tutta la città e del lungomare; se non sbaglio poi è presente anche un ascensore (per i più pigri) per salire.

Arrivata a questo punto il tempo a mia disposizione stava passando velocemente, così ho fatto marcia indietro e ho percorso ancora la promenade così da poter anche ammirare delle ragazze che stavano facendo una partita di beach volley e i vari bagnanti che si gustavano le fresche acque del mare; ho fatto una pausa e mi sono concessa un’ottima crepe, seduta sulle tipiche sedie azzurre rivolte verso il mare.
Dopo la breve sosta mi sono diretta alla stazione e dopo poco ho ripreso il mio viaggio verso casa.
Questa città della Costa Azzurra offre sicuramente tante altre bellezze, ma io sono stata molto soddisfatta del mio itinerario, infondo non era prevista  questa tappa nel mio viaggio,ma  io ho visto comunque qualcosa di nuovo per i miei occhi…… è sempre opportuno e conveniente sfruttare ogni possibilità che ci viene concessa per vedere cose che non conosciamo.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Provenza: la terra dei colori

Buongiorno viaggiatori, avete mai sentito parlare della terra dei colori??!! Andiamo due giorni in Provenza!!!
Sentendo la parola “Provenza”, non so a voi, ma a me è sempre venuta in mente la lavanda, il suo colore e il suo profumo… questa terra infatti è la patria di questa pianta che raggiunge il suo massimo splendore da Giugno fino ai primi di Agosto. Il tour che vi propongo non è totalmente incentrato su questa, ma cerca di toccare con mano (o meglio con occhi) più paesi possibili.
La prima tappa del primo giorno è un luogo meraviglioso, il lago di Saint- Croix, percorribile e attraversabile con delle canoe o dei pedalò a noleggio. Si tratta di un paesaggio magnifico, da una parte il lago si estende per tutta la sua grandezza e le calme acque assumono il solito colore blu specchio, dall’altra parte si vede il fiume Verdon che si getta nel lago, solcando una gola di pareti calcaree, dove regna sovrana una folta vegetazione verde che rispecchiandosi nell’acqua rende il suo colore azzurro/verde. Con il pedalò potrete risalire parte del fiume o se preferite potete fermarvi sotto una piccola cascata o “gettare l’ancora” e dedicarvi ai tuffi. Nel mio caso questa meta faceva parte di un percorso, ma ci si può trascorrere tranquillamente un’intera giornata.

Lago di Saint- Croix

Risalite in macchina dopo pochi km abbiamo raggiunto un paesino bellissimo, che rientra fra i più belli di Francia: Moustiers-Sainte-Marie.
La bellezza sta proprio nelle vie e nelle costruzioni del paese; se siete allenati raggiungete la chiesa che dall’alto domina tutto il paesaggio. La leggenda racconta che il cavaliere Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E ancora oggi la stella veglia sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
Riprendendo la macchina dovete assolutamente percorrere la piana di Valensole: transiterete su strade fiancheggiate da campi di lavanda e la sensazione è meravigliosa, indescrivibile. Almeno in uno di essi scendete e scattate delle foto immersi nel “mare viola”! 🙂
Durante i mesi che vanno da Giugno ad Agosto, le varie località celebrano delle feste proprio legate alla lavanda, di solito nei weekend, controllate se nei giorni in cui vi trovate lì ce ne sono perché vale davvero la pena; sono festeggiamenti legati alla raccolta e alla lavorazione di questa pianta, parecchio sentiti dalla popolazione e molto molto carini.

Campo di lavanda

Per quanto riguarda il pernottamento io vi consiglio di dormire in dei B&B o in  delle chambres d’hotes (formula molto utilizzata in Francia) e non in hotel in quanto i primi sono molto più accoglienti e di solito collocati in ottime posizioni.
E’ arrivata anche per noi l’ora di pernottare in una bellissima chambres d’hotes e ricaricare le batterie! 🙂
Il giorno successivo la nostra prima tappa è stata in un luogo meraviglioso, a Roussillon. Anche per chi non parla francese, si capisce bene che la parola richiama qualcosa di rosso, si tratta infatti di un borgo che deve la sua fama agli estesi giacimenti di ocra che lo circondano.
Il borgo è davvero caratteristico in quanto tutti gli edifici sono sulle tonalità dell’ocra, ma la vera attrazione è ” Il Viale dei giganti”, un sentiero attrezzato scavato nella stessa ocra che permette si ammirare in tutto il suo splendore questo strano paesaggio; sembra quasi di trovarsi nel Grand Canyon ed è possibile scegliere fra il percorso breve o quello lungo per poter ammirare le enormi rocce che a seconda dell’ora del giorno e della posizione del sole assumono colori che vanno dal giallo all’arancione fino al rosso scuro. Questa è una tappa che non potete assolutamente perdere.

Terre rosse nel parco di Russillon

Pochissimi km in macchina e abbiamo raggiunto Gordes, un villaggio arroccato su uno sperone di roccia, famoso per il film  che vi è stato girato: “Un’ottima annata”. Prima di raggiungere il centro infatti, si possono ammirare enormi vigneti che prendono il posto dei campi di lavanda visti in precedenza.
Abbiamo pranzato in uno dei tanti localini e poi ci siamo “perse” per le viuzze “sali e scendi” che nascondono degli angoli davvero suggestivi, fino ad arrivare ad un belvedere da dove ammirare il panorama sul Luberon.
Un luogo davvero affascinante e visitato da ogni persona che si reca in zona, facente parte sempre del paese di Gordes e distante solo pochi km è l’abbazia di Senanque, essa è la tipica immagine da cartolina raffigurante la Provenza.
Immaginatevi di percorrere una strada a senso unico e poco dopo di vedervi davanti agli occhi un’enorme abbazia cistercense completamente circondata da campi di lavanda, solo viola tutt’intorno: una vera meraviglia!
Essa è visitabile pagando un biglietto di ingresso, ma dal mio punto di vista l’inestimabile bellezza è all’esterno.
La nostra visita della Provenza ha fatto poi tappa a L’Isle sur la Sorgue, una cittadina che prende il nome dal fiume Sorga e che è percorsa da diversi canali punteggiati da antiche ruote idrauliche in legno ricoperte di muschio. E’ uno dei villaggi più affascinanti della Provenza più autentica con le persiane colorate circondate dall’edera, terrazze sull’acqua e mercatini dell’antiquariato. La prima domenica di agosto poi si tiene il mercato provenzale ( che si svolge comunque tutte le domeniche dalle 8:00 alle 14:00) sull’acqua, in cui i prodotti locali vengono trasportati e venduti su barche a fondo piatto simili alle gondole. Qui si respira veramente l’atmosfera provenzale, e nelle calde giornate troverete decine di persone sedute sul bordo del fiume che immergono i piedi in acqua per rinfrescarsi un pò.

L’ultima tappa della giornata e dell’intero tour è stata a pochi km di distanza, a Fontaine de Vaucluse. Questo comune ha poco più di 500 abitanti e si sviluppa intorno ad una sorgente situata a pochi minuti a piedi dalla piazza centrale. La leggenda narra che un menestrello di nome Basilio si addormentò lungo il suo cammino e fu svegliato da una ninfea che aprì il letto del fiume in due e portò con se, all’interno della grotta il musicista, dove vi erano 7 diamanti, li alzò uno ad uno e sotto l’ultimo si nascondeva la sorgente del fiume. La camminata è molto piacevole, fiancheggia il letto del fiume e arriva fino alla grotta situata sotto imponenti pareti rocciose, il tutto arricchito da una bellissima vegetazione.
In questa cittadina soggiornò per diverso tempo Francesco Petrarca e sembra che i suoi versi per Laura  ” Le chiare fresche e dolci acque” siano stati ispirati proprio da questo paesaggio, a lui è stato dedicato un museo.
Purtroppo il nostro tempo a disposizione è finito e così siamo ripartite alla volta di casa veramente soddisfatte del weekend appena trascorso: la Provenza è una terra magica, tutto quello che avevo letto prima di partire era assolutamente vero, l’atmosfera che si respira è unica e soprattutto a distanza di pochi km i paesaggi cambiano nettamente: lago, campi di lavanda, canyon, abbazia, canali e paesini tipici, ma credo che offra anche tantissimo altro… lo scoprirò la prossima volta.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Mykonos : dove trovare il divertimento!!

In estate maggiormente si ha la voglia di fare vacanze spensierate (non che le altre non lo siano) e all’insegna del divertimento; bene, oggi vi porto a The Party Island, il soprannome di Mykonos, un’isola di puro divertimento.
Non mi dilungo con informazioni climatiche, sui trasporti e sugli alloggi: questo articolo è diretto al popolo della notte, al popolo delle discoteche!! 🙂
Se state pianificando la vostra vacanza estiva o anche solo un weekend all’insegna della movida e adrenalina pura, non potete ignorare il richiamo dei locali più in voga dell’isola nel periodo estivo, quando il popolo della notte e della tintarella impazza per le spiagge e per le discoteche 24 ore su 24.
L’isola è nota in tutto il mondo per essere meta preferita anche e soprattutto del turismo LGBT, è eccentrica, originale e fuori dagli schemi.
Luglio e agosto sono logicamente i due mesi “caldi” dal punto di vista turistico, le spiagge e il capoluogo sono affollatissimi e i prezzi salgono alle stelle, motivo per cui sarebbe indicato prenotare con largo anticipo, ma se avete deciso all’ultimo di partire non scoraggiatevi, al molo, all’arrivo dei traghetti sarete accolti (per non dire di peggio) da una folla di locali (privati e agenzie) che vi offriranno qualsiasi genere di sistemazione.
L’isola non è  molto grande, quindi è sufficiente noleggiare uno scooter oppure un quad con il quale spostarsi per le varie spiagge, la maggior parte delle quali è raggiungibile attraverso strade asfaltate.
Per quanto riguarda il cibo, è possibile cenare con Pita Giros da asporto che costano € 2,50, ma è anche possibile cenare in meravigliosi ristoranti all’aperto, ricoperti da tettoie in fiore, dove poter gustare le prelibatezze della cucina greca a prezzi molto più elevati; insomma va bene per tutte le tasche.
Ma veniamo al dunque, le spiagge più conosciute sono due e si trovano nella parte meridionale dell’isola.

Paradise Beach è una spiaggia a mezzaluna con sabbia finissima ed è la spiaggia più famosa dell’isola, è un must per gli amanti del divertimento e della vita notturna ed è stata per anni il luogo cult del turismo omosessuale.

Come dice il nome è un luogo paradisiaco dove hippies di tutto il mondo per lungo tempo si sono dati appuntamento a partire dagli anni 70, quando elessero la spiaggia a luogo ideale per praticare nudismo; in seguito è diventata meta del turismo gay e infine del turismo di massa, soprattutto giovanile.
E’ una meta balneare internazionale, si sveglia tardi la mattina e si anima fin dalle prime ore del tramonto, quando i locali si riempiono di ragazzi che ballano e si divertono ancora in costume da bagno. La spiaggia è comunque attrezzata con lettini, ombrelloni e tante taverne; è collegata al centro della capitale da autobus che si alternano continuamente dalle prime ore della giornata fino a tarda notte. Altra spiaggia imperdibile per il divertimento è Super Paradise che si raggiunge proseguendo la strada verso est: è affollatissima in alta stagione, i turisti sono attratti dall’eccentricità della clientela, dalla musica e dal divertimento. E’ molto simile alla precedente e anche questa è stata eletta a posto preferito del turismo omosessuale e dai nudisti ed è anche frequentata spesso da Vip.
Sulla spiaggia si alternano locali che propongono generi musicali differenti e se vi recate qui, chiedete di Sasà, lo troverete sicuramente!! 🙂
Questa sono le due spiagge maggiormente conosciute, dove è possibile fare baldoria fino al mattino, poi sono presenti anche altri locali e discoteche all’interno dell’isola.

Una spiaggia molto carina, dove non regna la pace ma nemmeno la musica 24 ore su 24 è quella di Panormos sulla costa settentrionale, curata nei minimi dettagli, con un grandissimo ristorante alla moda e con ombrelloni accompagnati da grandi e comodi cuscinoni che sostituiscono i normali lettini, ve la consiglio veramente.

Logicamente non tutta l’isola è in funzione del puro divertimento, ma ci sono angoli e spiagge dove la pace e il relax regnano sovrani, ma questo è l’altro lato di Mykonos…..presto ve ne parlerò.
Buon divertimento in The Party Island!!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Cesenatico fra storia e modernità

E’ luglio e tutti abbiamo voglia di sole, di mare e di caldo…………..
Bene, oggi parliamo di una località adattissima a trascorrere le vacanze estive, ma è anche un’ottima meta solo per un weekend, giusto per staccare la spina.
Sentire già solo la parola “romagna” mi teletrasporta in spiaggia, è un connubio che non riesco a scindere.
Oggi andremo alla scoperta di Cesenatico, un comune nella provincia di Forlì-Cesena, stazione balneare e grande meta turistica nella Riviera Romagnola, fra Rimini e Ravenna.
Sin dal passato è stata una meta prescelta soprattutto dai turisti tedeschi; tutt’oggi richiama un gran flusso di persone e un posto davvero carino dove soggiornare è il Ricci Family Resort, un’attività che è arrivata alla 3 generazione, creata negli anni 50 da nonno Augusto e gestita oggi dai nipoti……. ma ci sono già pronti anche i pronipoti per continuare la tradizione di famiglia.
La scelta di questa città per la sua stazione balneare è ormai assodata, ma Cesenatico offre anche tanti luoghi di interesse, primo fra tutti il porto-canale, realizzato nel 1500 da un progetto originale di Leonardo Da Vinci che rappresenta la Cesenatico storica, mentre il grattacielo edificato negli anni 50 sul lungomare rappresenta la Cesenatico moderna.

Fra le due zone vi sono luoghi d’interesse come la casa che diede pernottamento a Giuseppe e Anita Garibaldi, un percorso archeologico, il museo della marineria, di cui fanno parte alcune imbarcazioni ormeggiate al porto-canale e lo Spazio Pantani, un museo con cimeli del campione del ciclismo.
La città è piena di vita, in estate per gli ovvi motivi legati al mare ed in inverno richiama persone grazie al suggestivo presepe che viene allestito nel periodo natalizio all’interno della barche ormeggiate al porto-canale.
E’ facilmente raggiungibile dai vicinissimi aeroporti di Forlì e di Rimini, e dal poco distante aeroporto di Bologna; è inoltre un ottimo punto di partenza per escursioni sia in Emilia Romagna che nelle Marche (Ravenna, San Marino, Comacchio), per escursioni enogastronomiche spostandosi leggermente verso l’interno e per visite al patrimonio artistico della bella Italia come Venezia e Firenze.
Le due qualità che preferisco in assoluto però sono l’ospitalità del popolo romagnolo e la gastronomia….che mangiate!!!!
Amici che dite, Cesenatico può fare al caso vostro?!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Creta, i Caraibi del Mediterraneo

Se volete andare sul sicuro per le vostre vacanze, la meta per eccellenza è la Grecia. Che sia continentale o una delle tantissime isole che la compongono, questa nazione offre delle bellezze uniche e un mare a dir poco meraviglioso.
Questa volta sono partita alla scoperta dell’isola greca più grande : Creta!
Come già sapete, amo viaggiare con le mie amiche, quindi nuova destinazione, nuova amica da mettere alla prova! 🙂
Prima di partire ci siamo documentate un po’ perchè avevamo a nostra disposizione poco tempo ( 5 giorni) e volevamo scegliere la parte giusta.
Diversi voli low cost raggiungono l’isola, noi abbiamo volato su Chania, l’aeroporto nella parte nord -occidentale dell’isola e ci siamo avventurate in quel lato.
La vacanza era incentrata sul mare ed era itinerante, tanto che appena scese abbiamo noleggiato un’auto, che è stata la nostra 3° compagna di viaggio.
Essendo tardo pomeriggio quando siamo arrivate in città, abbiamo subito raggiunto il nostro appartamento, situato in una zona strategica, in una piccola viuzza pedonale nel centro di Chania, vicinissima comunque al mare.
La città vecchia si stringe tra il porto e le mura e conserva ancora il carattere italico; il porto veneziano infatti occupa ancora oggi una posizione di rilievo a livello turistico, è formato da due darsene separate da un molo,  una delle quali ospita diversi ristoranti e localini dove si incontrano sia i turisti che gli studenti locali.
Il momento migliore per fare una bella passeggiata è senza dubbio quello del tramonto, quando il faro veneziano viene colorato di sfumature dorate.
Se amate la vista del mare potete cenare qui, altrimenti in un ristorante nelle viuzze interne; noi ne abbiamo scelto uno in questa zona , all’interno di una corte: la location era ottima e il cibo non era da meno. Calcolate che per i pasti, se prendete un’unica portata ( che di solito comprende anche i contorni) non spenderete più di 10,00 € a testa, mangiando molto bene sia carne che pesce.
Dopo un’ottima cena a base di calamari ripieni ci siamo concesse un giretto tra i vari negozi di artigianato locale e quelli più turistici, ammirando di tanto in tanto la tipiche abitazioni greche…anche sui l’azzurro e il bianco la fanno da padroni.
Il mattino successivo siamo partite a bordo della nostra macchinina e abbiamo raggiunto la meravigliosa spiaggia di Balos dopo circa un’oretta di viaggio, i 7 km finali di sterrato e 20 minuti di camminata. Non vi  spaventate, ne è valsa assolutamente la pena!!
La vista dall’alto potrebbe essere paragonata ad una veduta aerea dei Caraibi. Se non ve la sentite di guidare, la spiaggia è raggiunta anche via mare da navi che effettuano escursioni giornaliere, ma sicuramente l’atmosfera è differente.

La spiaggia è attrezzata, ma non pensate ai nostri stabilimenti balneari, ci sono diversi ombrelloni e lettini disposti in varie zone, che non deturpano affatto il paesaggio. E così con 6,00 €ci siamo assicurate l’ombra per tutto il giorno, perchè si, è bello abbronzarsi ma via assicuro che picchia forte!! Una lingua di sabbia bianca e rosa separa una laguna con acqua bassissima trasparente/cristallina, da una laguna con acqua alta in cui deliziarsi di bagni, dal colore molto più intenso; lingue di sabbia uniscono Creta con l’isolotto montuoso di Tigani dalla forma caratteristica a panettone.
Per la pausa ristoro, che sia per pranzo o per merenda, è presente un unico bar/ristorantino che offre ottime insalatone ma anche piatti ci carne, pesce, panini… quindi se non avete voglia di portarvi il pranzo al sacco state tranquilli, non morirete di fame! .-)
La nostra giornata è trascorsa in ozio totale, poi ad una certa ora ci siamo decise ad affrontare la salita che ci attendeva prima di arrivare al nostro bolidino ma è andata meglio del previsto… come si suol dire, la strada del ritorno è sempre più breve!!!
Per i più stanchi o i più pigri ci sono dei taxi super alternativi, dai ciucchini posteggiati all’ombra di una tettoia, a diverse altezze.
Il nostro secondo alloggio era pochi km dopo la fine della strada sterrata, quindi l’abbiamo raggiunto in poco tempo e lasciato di nuovo in poco tempo in quanto ci siamo dirette nella città di Kolimbari per cenare.
Non tutto può essere bello e nei vostri confronti devo essere sincera, non dico che sia brutto, ma oltre ad una breve camminata sul lungo mare dove ci sono diversi ristoranti in cui cenare, non offre altro.
Diciamo che per una cena senza troppe pretese va benissimo.
La giornata successiva invece è iniziata alla grande, ci siamo rilassate ancor prima di partire sul bordo della bellissima piscina del nostro residence: una vita da non morir mai!!! 🙂
Più tardi, percorrendo un pò di km abbiamo raggiunto la spiaggia di Falasarna, anche questa molto conosciuta, con acqua limpidissima, ma sicuramente meno caratteristica e spettacolare di quella del giorno precedente.
Solita modalità e solito costo per quanto riguarda l’ombrellone e i 2 lettini, sole, mare, passeggiata e pranzo nel carinissimo bar adiacente al parcheggio.
La zona, famosa per la sua spiaggia è principalmente una zona agricola; la strada per arrivare al mare infatti è fiancheggiata da tantissime serre, utilizzate maggiormente per la coltivazione dei pomodori, insieme a tanti oliveti.
La cittadina dimostra la sua vecchia storia e l’appartenenza alla civiltà greca attraverso i resti dell’acropoli e di importanti torri.
La sera, sotto consiglio della proprietaria del nostro alloggio –  veramente caratteristico- abbiamo cenato in un ottimo ristorante a Platanias. La località, al contrario di alcuni paesini che avevamo incontrato strada facendo, è totalmente turistica e presa letteralmente d’assalto da turisti inglesi. I negozi che si alternano sono di souvenir e di abbigliamento, ma per trascorrere qualche ora a contatto con altra gente va più che bene.
Il ritmo dei nostri giorni si era ormai “fissato”, così dopo colazione abbiamo lasciato il nostro alloggio e siamo partite alla volta di Elafonissi.
Il tragitto è stato lungo, circa un’ora e mezza di macchina, ma la strada e il panorama toglievano il fiato. La strada costiera attraversa le alte e rocciose montagne, dalle quali di tanto in tanto spuntavano grandi fiori colorati, ma allo stesso tempo ci dava una visuale eccezionale sul mare e su tutte le sue sfumature.
Di tanto in tanto attraversavamo paesini composti anche solo da 2 case e ci inoltravamo fra i meravigliosi oliveti. Dopo aver macinato diversi km abbiamo raggiunto una meraviglia di spiaggia, ai livelli di quella di Balos. Una lingua di sabbia bianca e rosata si insinuava nel mare all’estremo sud-ovest di Creta, sino a raggiungere una piccola isola rocciosa. Degli scogli semi-sommersi circondavano a nord e a sud la spiaggia di Elafonissi creando due stese lagune, una delle quali con acqua bassa e calma, tanto da sembrare una piscina naturale con acqua bianca e turchese, l’altra, più profonda era contraddistinta da varie tonalità di blu intenso e popolata di pesci. Le acque calde e la sabbia come borotalco rendono il paesaggio simile a quello caraibico. Anche qui è possibile noleggiare ombrelloni e lettini, vi sono servizi igienici e 2 o 3 bar per degli spuntini! Veramente un paradiso!!!

Abbiamo sfruttato il nostro tempo fino alla fine, poi percorrendo diversi km abbiamo raggiunto l’ultima nostra destinazione, doccia al volo e siamo uscite per cena a Paleochora.
Questa volta abbiamo respirato la vera atmosfera greca, forse quella più continentale, le strade del centro ad una certa ora vengono chiuse al traffico e i vari ristoranti apparecchiano i loro tavoli colorati direttamente sulla strada.
La scelta è abbastanza ampia, noi abbiamo optato per una taverna ricavata all’interno di un cortile dove abbiamo gustato dell’ottimo cibo.
L’ultima nostra mattinata greca abbiamo fatto colazione con vista piscina, abbiamo raggiunto una spiaggia nei pressi del residence, che pur non essendo ai livelli di quella di Elafonissi, ci ha regalato ottimi momenti: poco frequentata nelle prime ore della giornata, regalava relax e quiete assoluta, così ci siamo completamente abbandonate alla vista di questo mare così limpido e così diverso a distanza di pochi km.
Lungo la strada del ritorno ci siamo fermate a pranzare in una taverna altrettanto tipica, tavoli in legno con tovaglie a scacchetti, all’ombra di un porticato ricoperto di piante, con la compagnia di almeno 5 gatti ( che in Grecia non mancano mai), gustando un’ottima insalata greca.
Finita la sieta ci siamo rimesse in marcia, abbiamo riconsegnato la nostra compagna di avventura e in men che non si dica abbiamo rimesso piede sul suolo italiano, ritornando ai nostri soliti ritmi.
Io sono stata piacevolmente colpita da quest’isola, avendoci trascorso solamente 5 giorni e avendo visitato solo la parte occidentale. Per fare un tour completo occorrono circa 2 settimane, anche perchè la strada principale che collega tutto il nord dell’isola è solamente una ed è a 4 corsie, le altre sono tutte molto piccoline ed essendo una zona montuosa occorre diverso tempo per spostarsi.
Sicuramente se dovessi tornarci, non mi lascerei scappare la visita al Palazzo di Cnosso e a qualche sito archeologico per ritornare anche solo con il pensiero ai tempi della magnifica civiltà greca.
Vi ho incuriosito?! Allora partite!!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.