Questa mattina una mia amica mi ha chiesto informazioni e consigli su Mauritius e così ho realizzato che ancora non ve ne ho parlato.
Come ho detto a lei, dico a voi la stessa cosa: la prima immagine che si è ricreata nella mia mente al pensiero di quest’isola nel cuore dell’Oceano Indiano è stato un turbinio di colori: le terre di sette colori.
Questa zona meravigliosa si trova a Chamarel, nella costa sud occidentale dell’isola e una volta che vi metterete piede non riuscirete a capacitarvi.
Terre colorate di Chamarel
La natura crea davvero cose eccezionali.
Immaginatevi una collina la cui terra (roccia e sabbia) però non ha le solite tonalità, bensì ha sfumature che vanno dal senape fino quasi al viola.
Questo è il risultato del differente raffreddamento della massa rocciosa fusa.
Per poter ammirare tutto ciò dovrete entrare in una zona privata e pagare un biglietto d’ingresso ma una volta dentro, oltre alle terre dai sette colori potrete osservare da vicinissimo le tartarughe giganti che popolano la zona ed il maestoso salto delle cascate di Chamarel di oltre 100 m.
Cascate Tamarin
I colori risaltano maggiormente a fine giornata, verso l’ora del tramonto.
Alcuni ritengono che sia un sito divenuto ormai troppo turistico, sicuramente ogni giorno gli occhi di tantissime persone si soffermano su quelle sfumature di colori caldi, ma secondo me ne vale assolutamente la pena; si tratta di un luogo unico al mondo.
Tartaruga gigante a Chamarel
E così con tutti questi colori riaffiorano nella mia mente tanti altri ricordi legati a Mauritius… piano piano ve ne parlerò,
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Amate la natura incondizionatamente?! Scegliete sempre per i vostri viaggi destinazioni con natura rigogliosa?! Allora se non ci siete ancora stati, dovete assolutamente andare in Costa Rica!!!!
Il Costa Rica si trova in America Centrale ed un tempo era quasi interamente coperto da foreste tropicali, oggigiorno il 25% della superficie è protetto sotto forma di parchi e di riserve naturali, perchè anche se sembra ancora uno stato completamente verde, gran parte del territorio è stato colpito da deforestazione.
La sua posizione strategica lo rende uno dei Paesi più ricchi di biodiversità nel mondo;qui troviamo infatti diverse catene montuose,vulcani, e poco distante le due coste.
Il clima è tropicale nelle regioni costiere e temperato nell’entroterra;se dovete programmare un viaggio considerate che la stagione delle piogge è tra aprile e dicembre.
Ma veniamo a noi, partiamo con il mio viaggio.
Ho volato da Milano a San Josè, la capitale, con la compagnia aerea Iberia, il mio periodo di viaggio è stato dal 29 aprile al 7 maggio.
Essendo atterrati nel tardo pomeriggio, le prime ore sono servite per la sistemazione e il pernottamento.
Il giorno successivo, dopo una ricca colazione è iniziata la vera avventura: a bordo di una jeep 4×4 guidata da noi abbiamo raggiunto il Vulcano Poas; non distante dalla capitale, è uno dei siti naturalistici più visitati del Paese.
Vulcano Poas
Si tratta di uno strato vulcanico che raggiunge i 2708 metri ed è composto da più crateri: il maggiore ha un diametro di 1,5 km e una profondità di 300 m, in fondo alla quale si può ammirare un lago dal quale si levano gas solforosi, nell’alto cratere invece è presente un lago con acque fredde, che si ricollega a dei fiumi.
Ultimamente l’attività vulcanica sembra in calo, ma non si sa mai!!
Ammirare questo gigante è veramente entusiasmante, dopo una camminata immersi nella natura si può godere finalmente dello spettacolo del lago:davvero suggestivo.
Dopo la fatica della camminata, è arrivato il momento di recuperare le forze e abbiamo sfruttato la pausa pranzo per scoprire una piantagione di caffè.
Subito dopo pranzo infatti, guidati da una bravissima ragazza abbiamo fatto il giro della piantagione… abbiamo visto tutto il processo di produzione, dalla piantina di caffè appena cresciuta ai chicchi messi ad essiccare al sole, fino ad arrivare al punto vendita dove c’era veramente l’imbarazzo della scelta.
Il caffè infatti è l’oro nero del Costa Rica, moltissima produzione mondiale viene fatta in questo stato!
Dopo averne gustate diverse qualità ci siamo rimessi in marcia sulla nostra jeep e abbiamo raggiunto l’hotel dove avremmo trascorso la notte.
Beh che dire, una vera oasi di pace immersa nel verde assoluto, progettata in modo da poter offrire una visita panoramica del Vulcano Arenal da qualsiasi punto dell’hotel.
Fuori dal nostro bungalow non avevamo un giardinetto, ma giardini immensi a perdita d’occhio e poco lontano pascoli per varie specie di animali….per non parlare dei fiori!!Mi sembrava di essere in un giardino botanico! Insomma la sistemazione ideale per riposarsi e rilassarsi visto che la giornata successiva sarebbe stata impegnativa!
Il giorno seguente infatti è stato all’insegna dell’adrenalina, abbiamo sfidato le acque del Rio Sarapiqui facendo rafting!!!
Per me non era la prima volta, ma l’emozione è sempre unica,sopratutto perchè ti rendi conto di poterlo fare in un fiume di un paese “verde”, il panorama è completamente diverso.
Dopo le spiegazioni del caso, siamo saliti sul nostro gommone ed è “filato” tutto liscio, il fiume non era troppo pieno e ci siamo goduti questa esperienza al massimo!
Per compensare le energie utilizzate, nel tardo pomeriggio fino a sera inoltrata ci siamo rilassati alle terme, la zona infatti è ricca di acque termali e di conseguenza diverse strutture le utilizzano per crearci zone relax.
Non dovete però immaginarvi le nostre terme, che per quanto belle possano essere sono sempre all’interno di strutture: qui era tutto all’aria aperta, camminavi su vialetti e poi ti tuffavi nella vasca che preferivi, tutto circondato da una foltissima vegetazione: uno spettacolo!
Dato che questa accoppiata adrenalina/relax ci era piaciuta parecchio, il giorno successivo abbiamo provato un’emozione unica, mai provata fino a quel momento: SKY TRAM e SKY TREK!
All’interno di un parco avventura, dopo diverse spiegazioni e dopo essere stati imbragati per bene, siamo saliti su una funivia, la Sky Tram che ci ha portato fino alla montagna più alta della zona, lungo il percorso abbiamo avuto una vista mozzafiato della flora e della fauna, ma che altezza!!!! Se soffrite di vertigini non potete assolutamente farlo!
La Sky Trek invece è la modalità di discesa, con carrucole,cavi di acciaio si “vola” sopra una vegetazione infinita,non scherzo nel dirvi che vedevamo gli uccelli volare sotto di noi!
Ogni tot ci sono delle piattaforme in acciaio in cui fermarsi per poi ripartire poco dopo. Adrenalina allo stato puro!!
Una volta tornati con i piedi a terra siamo ripartiti: destinazione Oceano Pacifico!
E si, dopo tutte queste giornate a contatto con la natura meravigliosa, volevamo concludere la vacanza con un pò di mare.
Ci siamo diretti a Playa Conchal dove abbiamo pernottato 3 notti.
Qui è stato relax puro, mare cristallino e tanto sole.
Un giorno abbiamo fatto un’escursione organizzata in barca e abbiamo raggiunto un’isola poco distante.
Nel nostro resort giravano libere un sacco di iguane, spostavi i lettini e ti ritrovavi un’iguana sotto:che strani animali! 🙂
Dopo aver ricaricato le pile siamo ripartiti per la strada di casa, abbiamo prima preso un volo (piccolo aereo) interno per raggiungere l’aeroporto di San Josè e da qui dritti verso Milano.
E così è finito un altro bellissimo viaggio, raccontare l’immenso spettacolo offerto dalla natura è davvero difficile, ma vi assicuro che è stato indimenticabile.
Pura Vida è l’espressione che sintetizza nella sua essenza lo spirito del Costa Rica, esprime la gioia, la vitalità, il senso del bello, la gentilezza e la saggezza dei suoi abitanti…ma è anche una filosofia di vita!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: in Costa Rica crescono 1300 specie di orchidee, una di esse, la Guaria Morada è il fiore nazionale mentre un animale simbolo è la rana verde dalle zampette rosse.
PPS: è il maggiore esportatore di ananas al mondo, preparatevi per grandi abbuffate.
Ciao viaggiatori, vi è venuta voglia di trascorrere un week end adrenalinico all’insegna dell’avventura, ma allo stesso tempo avete voglia di rilassarvi?!Ho la soluzione per voi.
Dobbiamo andare in Umbria, in provincia di Terni per ammirare una cascata tra le più alte d’Europa: La Cascata delle Marmore, situata quasi alla fine della Valnerina, la lunga valle scavata dal fiume Nera.
Il nome della cascata deriva dai sali di calcio presenti sulle rocce che sono simili a marmo bianco. Le opere ingegneristiche e la natura che la circonda hanno sempre richiamato un gran numero di turisti e visitatori, tanto da spingere alla creazione di luoghi d’osservazione sicuri e stabili; l’accesso ai punti migliori avviene tramite il pagamento di un biglietto d’ingresso.
Le acque della cascata sono sfruttate maggiormente per la produzione di energia elettrica, quindi la cascata vera e propria non è continuamente funzionante, ma per permettere la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene aperta con la massima portata; questi orari vengono poi prolungati in occasione di giorni festivi.
Come qualsiasi altro luogo degno di nota, anche la Cascata delle Marmore ha il suo lato più romantico, legato ad una leggenda secondo la quale una ninfa di nome Nera si innamorò di un bel pastore: Velino. Giunone però era gelosa di questo amore e la trasformò in un fiume, che prese appunto il nome di Nera. Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Questo salto, destinato a ripetersi per l’eternità, si replica nella cascata delle Marmore.
Ma se non sbaglio, vi avevo promesso un week end adrenalinico, tranquilli, non mi sono dimenticata!! Questo magnifico ambiente offre la possibilità di praticare sport strettamente legati all’acqua: sto parlando di rafting, Hydrospeed e canyoning. Affidatevi alla bravura e all’esperienza di Rafting Marmore, raggiungerete la loro base nautica di Arrone e lì verrete accolti e vi verrà fornita l’attrezzatura completa insieme a tutti gli accorgimenti.
Prima di partire infatti, ci sarà una fase dedicata a tutte le spiegazioni… non solo teorica ma anche pratica.
Se siete temerari e bravi nuotatori non c’è problema, ma ci sono attività soft anche per i più paurosi, quindi tutti potranno avvicinarsi a questi sport.
Il rafting consiste nella discesa del fiume a bordo di un gommone da sei persone più l’istruttore….ma sarete voi in prima persona a “manovrare” e a dare la giusta spinta per fare la discesa nel migliore dei modi. La fatica si farà sentire. ma vi assicuro che la soddisfazione e l’adrenalina a fine percorso vi ripagheranno alla grande. Tra la parte teorica, i trasferimenti, la discesa e la doccia finale calcolate circa 2,30 ore.
Un’altra attività è quella dell’hydrospeed che consiste in un modo nuovo per scendere la corrente, indossando la muta, salvagente, casco e pinne da subacqueo e logicamente non può mancare l’hydrospeed, una specie di piccolo “bob” in plastica galleggiante da tenere ben saldo con le mani, che consente di flottare con sicurezza nelle rapide. Non dovrete aver paura di cadere in acqua… perché siete già dentro l’acqua!!! 🙂 Tra le varie condizioni per poterlo praticare, ci sono l’ottima capacità di nuotare e una buona salute.
Il canyining o torrentismo invece, consiste nel calarsi all’interno delle rocce con le corde, scivolando nei toboga e tuffandosi nelle pozze….tutto accompagnati da personale abilitato e da una guida alpina specialista in torrentismo.
Questo sport vi darà la possibilità di ammirare da vicino la millenaria azione erosiva che ha creato canyon e gole davvero fantastici, Direi che qualche spunto adrenalinico ve l’ho dato, no??!!
Se volete trascorrere tutto il week end senza nessun tipo di confort, in zona ci sono anche campeggi dove poter pernottare, altrimenti, fossi in voi, dopo tutte le energie spese andrei a rifugiarmi in un bell’agriturismo, gustando i piatti tipici della tradizione e trascorrendo il restante del tempo con molta più calma, rilassandovi davanti ad un libro o facendo qualche camminata/passeggiata a cavallo. Tutta la zona offre molto!!!
Insomma non vi resta che partire per andare a sentire con le vostre orecchie il rimbombo del salto dell’acqua!!
Al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.
Oggi vi farò trascorrere una rinfrescante giornata estiva lontano dal mare… andiamo alla Gola del Furlo!
Il passo del Furlo è una gola situata lungo il tracciato originario della via Flaminia che costeggia il fiume Candigliano, formatasi fra il monte Pietralata ed il monte Paganuccio. Ci troviamo nella provincia di Pesaro-Urbino, sulla strada verso Roma, l’Umbria e la Toscana.
Il panorama è davvero meraviglioso, se scegliete di percorrere la vecchia strada vi ritroverete proprio a ridosso delle azzurre/verdi acque del fiume, alzando gli occhi al cielo invece, se sarete fortunati, potrete avvistare le aquile che vivono nella gola e nidificano proprio sulla parete rocciosa.
Questa zona è trafficata veramente da tantissimi anni, come personaggi storici si ricordano i romani, Vespasiano, gli Ostrogoti, i Longobardi e Benito Mussolini.
Quest’ultimo infatti attraversava spesso la gola nei suoi spostamenti tra Roma ed il nord Italia e negli anni 30 la guardia forestale locale, riprodusse sulle pendici del monte Pietralata il profilo del duce; il monumento fu minato e distrutto dai partigiani durante la guerra ed oggi è soltanto parzialmente riconoscibile. Per avere ulteriori dettagli potete rivolgervi al punto IAT della zona, o visitare lo storico bar dove alloggiava Mussolini: è ancora visitabile la sua stanza.
La gola è attraversata da 2 gallerie, vicino alle quali sorge la diga (anche questa visitabile).
Cosa fare alla Gola del Furlo
La zona offre tantissime possibilità di svago,passeggiate e trekking sui monti, escursioni a cavallo, pesca e bagni nelle acque del fiume e visto l’enorme prato, si presta molto per pic-nic e pranzi all’aperto. Lungo la strada sono presenti diversi baretti in cui gustare panini, piadine o carne alla brace.
Ma io vi avevo promesso una giornata rinfrescante, quindi dirigiamoci verso Cagli, dove sono presenti le cascatelle ed il fiume.
Qui è normale amministrazione, soprattutto per i residenti in zona, venire a trascorrere una giornata al fiume al posto di partire per il mare.
Ci sono diverse zone in cui fermarsi, non sono segnalate, ma sono facilmente riconoscibili visto l’alto numero di macchine posteggiate sul ciglio della strada. Bisogna scendere attraversando sentieri non proprio piani e si arriva proprio sul fiume. L’acqua è fresca, ma è di una limpidezza unica; ci sono poi dei punti da cui poter fare anche dei tuffi. Diciamo che più a contatto con la natura di così, non si può!
Se invece avete intenzione di rimanere in zona più a lungo, potrete visitare ed ammirare altri paesini e altre meraviglie del posto.
Poco distante si trova Acqualagna, famosa in tutto il mondo per il suo pregiatissimo tartufo, il borgo di Urbania, veramente carino, famoso per la festa della befana e per la produzione di ceramiche e maioliche; qui è presente la Chiesa dei Morti, con 18 mummie naturali del Medioevo e del rinascimento esposte dietro l’altare. Altro comune nella zona è quello di Apecchio, da non perdere la visita al mappamondo della pace, che è entrato anche nel Guinnes dei primati. Si tratta di un globo capace di imitare la rotazione terrestre, realizzato in legno da un artigiano locale e suddiviso su tre piani. Per le sue eccezionali dimensioni può contenere fino a 600 persone; è veramente imperdibile!
Poco distante si trova Piobbico, famoso per il Castello dei Brancaleone e per il territorio circostante disseminato di rocche, castelli ed eremi parzialmente ridotti in ruderi.
Una curiosità legata a questo borgo è il Club dei brutti, ossia un’organizzazione internazionale fondata nel 1879 che oggi conta circa 30.000 iscritti ed ha 25 sedi sparse nel mondo, ma nacque proprio qui.
La nascita del club era motivata dall’esigenza di maritare le zitelle del paese, mentre negli ultimi anni lo scopo è quello di sminuire il culto della bellezza e dell’apparenza per ristabilire un giusto equilibrio dei valori sociali.
Se andate a Piobbico quindi, potrete rientrare a casa con la tessera di socio del Club dei brutti!!! 🙂
Come ultime zone limitrofe, ma non per questo meno importanti potrete visitare Sant’Angelo in Vado, Urbino, Fossombrone e Fermignano.
L’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino è veramente ricco di tesori, che aspettate?! E’ ora di visitarlo!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: La Gola del Furlo fa parte della Riserva Naturale Statale.
PPS: un ottimo posto per gustare buonissime bruschette o carne prelibata è il bar/bruschetteria Gostoli, località Furlo.
PPPS: tutta la zona è ottima per gli appassionati di moto, la strada è eccezionale!
Cari viaggiatori, se anche a voi piacciono vacanze strane e particolari, ne ho una che fa al caso vostro. Avete mai sentito parlare della giornata da pastore?!Questa volta il viaggio è corto ( dipende sempre da che regione d’Italia partite), dobbiamo arrivare in Lombardia e più precisamente in provincia di Sondrio dove c’è un’azienda agrituristica che organizza giornate da pastore.In cosa consiste?!Adesso vi racconto la mia esperienza.
Si parte alla volta di Sondrio,arrivati all’azienda agrituristica che rimane ancora in paese, si fa una specie di check in con il buono prenotato in precedenza e poi con la propria macchina accompagnati da qualche organizzatore si sale di quota, fin dove è consentito e poi, zaino in spalla (più leggero è,meglio è 🙂 ) si parte per un trekking di circa 2 ore in direzione alpeggio situato a 2000 metri circa.
Lo scenario e i panorami che si incontrano durante il tragitto sono bellissimi e a metà percorso ci si può dissetare in una fontana con della pura acqua di montagna. Quando all’orizzonte si intravede un lago significa che si è vicini alla meta.Eccolo lì l’alpeggio proprio davanti ai miei occhi,non è un miraggio.
Dopo aver sistemato gli zaini ed essersi riposati un pò, l’accompagnatore vi porterà con il suo fuoristrada al pascolo delle mucche. Qui si assiste alla mungitura meccanizzata e si prova la mungitura manuale, ritornando indietro nel tempo e ritrovando il vero rapporto con la natura, forse un pò perso.Vi assicuro che è un’esperienza interessante.
Dopo la mungitura si ritorna all’alpeggio e si assiste alla trasformazione del latte in formaggio. In seguito avrete tutto il tempo libero da sfruttare al meglio con lunghe passeggiate fino alle vette più vicine o restando semplicemente nei lettini a godersi il sole di montagna. Sembra di essere fuori dal mondo, solo tu ( e i tuoi accompagnatori, 6 persone in tutto) e i pastori che fanno quella vita per circa 4 o 5 mesi l’anno, circondati da prati verdi, boschi, montagne e laghi. La sera si cena con tutti i prodotti tipici della casa insieme ai pastori e poi dopo aver indossato una felpa si corre fuori ad ammirare il cielo stellato che sembra 1000 volte più luminoso di quello che vediamo dalle nostre città. Wow che pace!!!
Ecco, è arrivato il momento di coricarsi ed è il caso di spiegarvelo dettagliatamente: l’alpeggio ha solo 2 stanze, una al piano inferiore che funge da cucina e una al piano superiore che funge da camera da letto con diversi letti c castello. L’ambiente è più che spartano, si dorme tutti insieme con i pastori , ognuno nel proprio sacco a pelo e anche il bagno da condividere è uno solo….quindi se non siete persone più che adattabili questa esperienza non fa per voi. Non pensate di pernottare in un hotel dotato di tutti i confort, mi raccomando. L’indomani mattina i pastori si svegliano all’alba sempre a causa della mungitura ( si fanno 2 mungiture al giorno, una al mattino e una al tramonto), ma gli ospiti possono decidere liberamente anche di restare a dormire e svegliarsi solo per fare colazione con il latte appena munto. Fatta una scorta di energia , fino all’ora di pranzo il tempo è libero e un’ottima idea è quella di fare un’altra passeggiata, far visita ai vitellini poco distanti da lì e magari raccogliere dei mirtilli visto che è il periodo giusto.
E’ arrivata l’ora di pranzo e io e i miei amici siamo stati particolarmente fortunati in quanto quel giorno era previsto il raduno degli alpini, quindi ci siamo ritrovati circondati da più di 100 penne nere! Pranzando sempre con i prodotti tipici assaporiamo un delizioso risotto ai mirtilli.
Dopo aver fatto tante foto ringraziamo e salutiamo tutti i pastori e di nuovo con lo zaino in spalla ripartiamo per la via del ritorno….ma per fortuna questa volta è in discesa ed è più facile! 🙂
L’esperienza del pastore sarebbe finita qui, ma visto che io e i miei amici abbiamo percorso diversi km, ne approfittiamo per farci tutto il week end e quindi un’altra notte fuori.
Arrivati a valle ci dirigiamo nell’hotel che avevamo precedentemente prenotato da casa: il contrario del giorno prima, infatti qui ci aspetta una spa tutta per noi e così recuperiamo le forze utilizzate durante il trekking. Una bella cena con prodotti di montagna e una bella dormita in un letto comodissimo. Non ci siamo fatti mancare proprio niente!
Ma non è finita qui, perchè la mattina dopo un’abbondante colazione partiamo alla volta di un paese vicino dove ci aspetta l’istruttore per fare rafting! E in men che non si dica ci ritroviamo con addosso una muta,un giubbino di salvataggio, un casco, remi in mano e gommone in spalla…..gommone gettato in acqua e via che si parte. Durante il tragitto poi ci fanno fare anche dei tuffi e dei bagni e ci fanno provare l’ebrezza di essere trasportati dalla corrente. Sani e salvi ritorniamo sulla terra ferma e dopo aver fatto una bella doccia ripartiamo in direzione di casa…..ma dato che vogliamo sfruttare al meglio ogni singolo minuto, arrivati in paese prendiamo gli impianti di risalita e andiamo a mangiare al rifugio!! Una bella polenta ( pasto leggerissimo!) non ce la toglie nessuno.
Ecco, questo è stato uno dei miei week end alternativi, ho trovato in rete il pacchetto relativo alla giornata da pastore ma poi mi sono organizzata anche i due giorni seguenti…..un week end che spazia tra natura,benessere&relax e sport. Se vi piace prendete pure spunto da me, altrimenti sbizzarritevi come meglio credete!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
PS: io sono andata in agosto, ma la giornata da pastore è possibile farla da maggio a settembre.
PPS: se volete poi potete anche comprare prodotti fatti in alpeggio.
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