Europa

La Grecia che amo: Paxos

Dimmi Grecia e io sarò felice!
E si, è  proprio così! Questa nazione e soprattutto le sue meravigliose isolette mi riempiono il cuore.
Ogni volta che ci sono stata non ne sono mai rimasta delusa.
Questa volta non mi sono documentata affatto, ho semplicemente accettato con entusiasmo la proposta che mi è stata fatta di andare a Paxos!
Il volo più comodo per raggiungere quest’isola è quello su Corfù da dove poi si prende l’aliscafo (o il traghetto) che in un’oretta circa vi porterà a destinazione.
Il nostro viaggio è iniziato parecchio prima, infatti siamo partiti dall’aeroporto di Treviso.
Bene, al porto di Paxos c’era ad attenderci il proprietario del B&B che avevamo precedentemente prenotato su booking, ci ha prima accompagnati a noleggiare uno scooter e poi ci ha mostrato la strada per raggiungere l’alloggio.
Appartamento molto carino, spazioso e con cucina…..ma il pezzo forte era il terrazzino che dava proprio sul mare!
Che panorama mozzafiato ragazzi!

Vista dal nostro terrazzo

Partiti in motorino abbiamo raggiunto la piazzetta, abbiamo fatto un primo giro esplorativo e poi abbiamo preso la barca per raggiungere Antipaxos.
Antipaxos è un’isola più piccola, raggiungibile in 15 minuti circa, abitata da poche persone e frequentata durante le ore diurne dai turisti e dei proprietari delle taverne.
Acqua strepitosa, grazie anche alla presenza di sassi che fanno risaltare il fondale.

Spiaggia di Antipaxos

Abbiamo noleggiato ombrellone e due lettini per un prezzo più che passabile e abbiamo trascorso le successive ore godendoci quel mare da favola.
La barchetta per il rientro passa o alle 14.30 o alle 17:30….è indifferente quella che prendete: il costo del biglietto andata e ritorno è di 12:00 €.
Noi pernottavamo a Gaios, capitale e porto dell’isola di Paxos, così una volta rientrati dal mare siamo andati alla scoperta dei pittoreschi vicoli della cittadina, ammirando le abitazioni dall’architettura tradizionale e dai colori che variano dall’ocra al rosa.

Ho amato particolarmente il lungomare con tutti i suoi localini che offrono una vista meravigliosa sulle bellissime barche ormeggiate.
L’isola non è piccola (29 kmq) e quindi non offre solo mare.
Sempre a bordo del nostro scooter ci siamo avventurati nella parte sud di Paxos ammirando lungo la strada ulivi e cipressi a perdita d’occhio!
Il nostro obiettivo era quello di raggiungere via terra il famoso arco di Tripitos  che si può ammirare benissimo con un giro in barca, ma non siamo proprio riusciti nel nostro intento: l’abbiamo intravisto ma non siamo riusciti a raggiungere un buon punto panoramico da dove osservarlo pur seguendo le indicazioni ( con annessa avventura in mezzo ad un gruppo di oche 🙂 ).

Scorcio dell’arco di Tripitos

Per consolarci dal nostro piccolo fallimento siamo andati a fare un aperitivo super.
Il locale si chiama Eremitis  e la vista da lì è davvero impagabile.
Sorseggiare un drink (vi consiglio solo un aperitivo perché non è un locale molto economico) ammirando il sole che scende fra le pareti di roccia bianca,illuminandole di arancione è un vero spettacolo della natura.

Tramonto da Eremitis

Cena tipica in un ristorantino sul mare,gustando il loro antipasto tipico: un mix di frittura partendo dalle verdure fino ad arrivare ai formaggi.
Secondo giorno sempre trasferimento ad Antipaxos, ma questa volta nell’altra bellissima spiaggia con pranzo annesso in una taverna deliziosa: ho mangiato dell’ottimo polipo che fino a pochi minuti prima di essere sul mio piatto stava appeso ad un filo per essiccarsi al sole.

Il mio pranzo ad Antipaxos

Scene tipicamente greche! 🙂
Di ritorno dal mare, siamo andati alla scoperta di un’altra parte dell’isola; questa volta ci siamo diretti verso nord fino a raggiungere Lakka.
Sembra quasi di trovarsi davanti ad un lago, la baia  sulla quale è nato questo paesino infatti è chiusa.
Le acque limpidissime ospitano le più differenti imbarcazioni, creando come la sensazione di farle volare a pelo dell’acqua tanto è limpida.

Veduta della baia di Lakka

Abbiamo scelto una spiaggia raggiungibile solo con un piccolo sentiero a piedi e ci siamo gustati questo mare meraviglioso.
Prima di lasciare Lakka definitivamente abbiamo fatto un giretto sul piccolo porticciolo e ci siamo accorti di una miriade di localini proprio sull’acqua: se avete voglia di staccare la spina e cercate calma e serenità,questo è il posto per voi.
Sono da sempre una sostenitrice delle bellezze scoperte per caso, e anche a Paxos è stato così.
A bordo del nostro scooter, dalla parte più a nord dell’isola abbiamo deciso di raggiungere Loggos, un paesino a metà strada prima di ritornare a Gaios e durante la strada, percorrendo la strada panoramica abbiamo incontrato delle calette strepitose,l’acqua era di un azzurro/verde quasi inspiegabile.
La voglia di fare un tuffo era troppa,così siamo scesi alla spiaggia di Marmàri: ragazzi non potete capire che meraviglia.

Spiaggia di Marmàri

Questa volta il fondale non era sabbioso, ma c’erano dei sassi di media grandezza grazie ai quali l’acqua assumeva delle tonalità che definire cristalline non renderebbe l’idea.
Una buona mezzoretta a sguazzare in questa baia dove regna la pace, non c’è nessuna costruzione e gli unici rumori sono le voci delle persone e il rumore dell’acqua che si infrange sotto ad un tuffo.
Segnatevi questo nome, perché ne vale davvero la pena.

Essendo l’ultimo giorno ci siamo fermati in un baretto che dava proprio sull’entrata del canale gustandoci un aperitivo mentre guardavamo le barche fare il loro arrivo lentamente fino a prendere posizione e gettare l’ancora.
Cena in una taverna in centro,rigorosamente a base di pita questa volta e ultimo giretto notturno fra i carinissimi vicoli pieni di negozi.
L’isola è piccola,ma offre tante possibilità quindi da me è stata promossa a pieni voti e ve la consiglio senza ombra di dubbio.
La nostra mini vacanzina è volata come sempre, ma siamo tornati a casa con dei ricordi bellissimi.
La Grecia mi riempie sempre il cuore.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.