E’ ora di aggiungere del materiale alla categoria “leggende” e non c’è niente di meglio di Nessie.
Non la conoscete?!Impossibile!
Se vi dico Scozia, vi viene in mente niente?
Sto parlando dell’abitante del lago di Loch Ness secondo molte persone.
Credo che tutti voi abbiate sentito parlare del mostro di Loch Ness, anche se ancora oggi non ne abbiamo avuto conferma.
Fu negli anni ’30 che si sviluppò il tutto,(anche se il primo avvistamento sembra risalire al 565) molte persone dissero di aver avvistato nel lago uno strano oggetto,forse un animale, addirittura un mostro con tre gobbe e un collo davvero lungo.
Con il passare degli anni le versioni cambiarono, gli animali avvistati furono anche 2 o 3…..ma mai in modo chiaro.
Vennero scattate anche delle fotografie, considerate false poi negli anni……diciamo che c’era chi si ingegnava nella costruzione di Nessie! 🙂
Io sono stata al lago ma per mia sfortuna non ho visto altro che un bel paesaggio.
Resta indiscusso il fatto invece che la leggenda del mostro di Loch Ness abbia creato un gran afflusso turistico alla zona….perché trovarlo realmente?!
Se andate in Scozia è sicuramente una tappa obbligata, ma non andate con troppe speranze!
Viaggiatrice seriale.
Ci sono viaggi organizzati nei minimi dettagli e viaggi allo sbaraglio, ma a volte ci sono solo quelle poche ore che però ti bastano per fare grandi scoperte.
La scorsa settimana sono stata ad Ancona per ammirare la nave Amerigo Vespucci e una volta lì ne ho approfittato per scovare qualche bello scorcio.
Non prendetela come una guida della città,assolutamente!
E’ solo il racconto del mio pomeriggio.
Di corsa per vedere la nave (gli orari erano davvero ridotti) e poi mi sono finalmente rilassata ammirando quello che avevo intorno.
Come prima cosa l’arco di Traiano, che una volta si trovava ancora più a ridosso del mare, costruito come ringraziamento per aver ampliato il porto della città.
Sembra che da lì sia partito l’imperatore per la guerra contro i Daci.
Salendo le scale e oltrepassando l’arco potrete percorrere un lungo camminamento rialzato che vi permetterà di avere una visuale molto interessante del porto.
Sempre da lì il vostro occhio non potrà non cadere su una costruzione posizionata sulla cima del colle.
Lasciato il porto alle spalle,ho preso l’ascensore pubblico così da guadagnare un po’ di tempo, considerando che c’era tanta salita da fare…..avanti con diverse scalinate fino ad arrivare alla Chiesa di San Ciriaco che domina dall’alto tutta la città.
In stile romanico, con la sua imponenza riempie tutta la piazza. Il colore bianco è dato dalla pietra del Conero, mentre i leoni all’ingresso sono di marmo rosso di Verona.
Al suo interno, a sinistra rispetto all’entrata troverete la Cripta dei Protettori che contiene le spoglie dei santi patroni, primo fra tutti San Ciriaco.
Se siete degli appassionati d’arte dovete sapere che anche il Vanvitelli lasciò il suo marchio in questa Cattedrale.
Scendendo dal colle verso il centro città sono passata di fronte al vecchio Mercato Pubblico, che emana sempre un certo fascino con il suo “scheletro” in ferro……ma allo stesso modo emana anche un cattivo odore di pesce, quindi vi basta una sbirciatina dall’esterno.
L’ultima scoperta della città, prima di ripartire è stata la Fontana del Calamo o delle Tredici Cannelle.
Ne sono rimasta davvero colpita.
Immaginate tredici riquadri con al centro una maschera in bronzo ( in realtà 12, perché una è in pietra), tutte diverse l’una dall’altra dalle quali sgorga l’acqua.
Queste figure dovrebbero essere dei fauni e dei satiri, ovvero figure mitologiche legate alla natura e alla campagna.
Ne sono rimasta talmente rapita che avrei voluto fotografare tutte le loro espressioni…… per fortuna era tardi ed era arrivata l’ora di ripartire! 🙂
Questo è un piccolo assaggio di quello che vi aspetta nel capoluogo marchigiano.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Perché RyanAir mi imbarca il bagaglio a mano?
Quanti si saranno posti questa domanda!
Io vi garantisco di sì, la prima volta che mi è successo.
Quindi vorrei spiegare semplicemente come stanno le cose, così da tranquillizzare chi non viaggia spesso.
Logicamente i posti sulle cappelliere sono contati e da quando la compagnia ha concesso di portare a bordo anche una piccola borsetta a testa oltre al bagaglio a mano, lo spazio è notevolmente diminuito.
Detto ciò, se non vi imbarcate fra le prime 80 presone circa, vedrete porre un’etichetta gialla sulla vostra valigia, simbolo che verrà imbarcata in stiva.
Se non avete particolare fretta non preoccupatevi, lasciate che vi imbarchino il bagaglio, non avrete l’impiccio di caricarlo e scaricarlo e soprattutto non dovrete cercare disperatamente un posto in cui infilarlo( che il più delle volte è già occupato per il semplice fatto che gli altri passeggeri infilano la valigia anche dal verso sbagliato pur di liberarsene).
Se al contrario avete i minuti contati o una coincidenza fate in modo di essere fra le prime persone che si imbarcano e non avrete nessun tipo di problema.
Qui ricapitolando, se all’imbarco vi inseriscono un’etichetta gialla non preoccupatevi, non è niente di anomalo e il vostro bagaglio arriverà ugualmente.
Viaggiatori saltuari fate tesoro di queste informazioni e non spaventatevi.
Buon volo,
Viaggiatrice seriale.
Le domeniche perfette per me sono quelle in cui si sale in macchina e si parte alla scoperta di qualcosa.
Considerando di avere un solo giorno a disposizione la meta sarà vicino a casa…ma non per questo meno bella di altre!
Proprio la scorsa domenica,percorrendo pochi km mi sono trovata di fronte ad uno spettacolo bellissimo.
Ho raggiunto San Lazzaro di Fossombrone, in provincia di Pesaro-Urbino percorrendo la super-strada e prendendo l’uscita di Fossombrone e dopo aver visitato questa cittadina ho raggiunto la piccola frazione.
Bene, cosa sarò andata a vedere?!
Semplice, le Marmitte dei Giganti!
Si tratta di formazioni rocciose che si sono modellate grazie agli agenti atmosferici, un vero e proprio canyon scavato nel corso dei secoli dal fiume Metauro.
Le marmitte vere e proprie sarebbero delle piccole cavità con un diametro di circa 3 metri che costeggiano il letto del fiume, che, riempendosi di acqua creano degli specchi naturali.
Hanno questo nome perché sembrano delle enormi pentole.
Uscendo da Fossombrone, troverete dei cartelli che le indicano, sorpassate il ponte di Diocleziano, parcheggiate e poi tornate sul ponte per ammirare lo spettacolo davvero suggestivo.
La natura crea le più belle opere d’arte in assoluto.
Alla prossima scoperta,
Viaggiatrice seriale.
Eccomi finalmente approdata anche in Molise.
Era la prima volta che soggiornavo in questa regione.
Ero in un agriturismo in provincia di Campobasso ed il gestore, gentilissimo ci ha illustrato cosa potevamo visitare nei paraggi.
La nostra attenzione è stata totalmente catturata dal racconto di Civitacampomarano e così siamo andati a visitarla.
Si tratta di un paesino davvero piccolo che conta poco meno di 550 abitanti, la maggior parte dei quali non abbiamo incontrato perchè essendoci andati verso le 19.30 erano già tutti pronti per la cena.
Per essere sincera mi è sembrato quasi un paese fantasma alla prima impressione, poi però la sua particolarità mi ha catturato.
Praticamente i suoi cittadini hanno rivoluzionato i simboli dei mezzi di comunicazione: la classica cabina telefonica è diventata verde e sulla punta vanta un bel logo di Whatsapp, la buca delle lettere sfoggia una bella busta simbolo di Gmail, la bacheca per gli annunci del paese ha cambiato colore, adesso è blu con il logo di Facebook e la panchina degli anziani è diventata azzurra con un bel cartello di Twitter di fianco…….più cinguettii di lì si muore.
Punto di attrazione del paese è il castello Angioino che io per motivi di orario non sono riuscita a vedere.
Passeggiando per le stradine troverete anche diversi murales che ravvivano un pò l’atmosfera, molti della famosa artista Alice Pasquini.
Da questo progetto è nato anche un festival della street-art , il CVTA’.
Se siete in zona non perdetevi questo borgo carinissimo, la sua unicità vale una visita.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
Buon sabato viaggiatori!
Vi è esplosa una gran voglia di mare in questi giorni?
Che ne pensate della Grecia?!
Se avevate in mente di trascorrere una bella vacanzina, l’offerta di Volotea fà al caso vostro.
La compagnia low cost spagnola ha messo in vendita biglietti a partire da 19,99 € a tratta per raggiungere le isole greche.
L’offerta è valida sulle prenotazioni effettuate entro il 29 maggio 2016.
Per tutti i dettagli consultate il sito.
Alla prossima offerta,
Viaggiatrice seriale.
Amate i musei ma non avete mai il tempo necessario da dedicargli?
E se ci fosse del tempo in più per godere di tanta bellezza?
La cosa è molto semplice, sabato 21 maggio 2016 si svolgerà la Notte Europea dei Musei.
Si tratta di un’iniziativa davvero interessante, dove per una notte saranno aperti al pubblico tantissimi musei oltre l’orario normale.
Infatti l’apertura straordinaria sarà dalle 20.00 alle 2 di notte e l’ingresso sarà gratuito o al prezzo simbolico di 1€.
Come citato appena sopra, l’iniziativa è a livello europeo, quindi potrete approfittarne anche se siete fuori.
Se amate l’arte, la storia o se volete trascorrere un sabato sera diverso dal solito ricordatevi di questa bellissima iniziativa.
Per vedere quali musei prenderanno parte all’iniziativa consultate il sito.
Buon divertimento.
Alla prossima,
Viaggiatrice seriale.
“L’aria, in Africa, ha un significato ignoto in Europa: piena di apparizioni e miraggi, è, in un certo senso, il vero palcoscenico di ogni evento.” – La Mia Africa-
Sono tornata due giorni fa da un viaggio meraviglioso in Africa, troppo concentrato e troppo veloce ma questo continente lascia sempre a bocca aperta.
Vi assicuro che il mal d’Africa esiste veramente, lo scoprirete fin dalla prima volta che vi metterete piede, anzi nel momento in cui rimetterete piede a casa vostra.
Il mio è stato un vero tour de force: 8 giorni, 3 stati, 6 voli, circa 30 ore di volo e tantissimo altro; non nego che sia stata dura, ma ne è valsa davvero la pena.
In seguito vi spiegherò dettagliatamente il tutto, adesso voglio solo farvi un piccolo riassunto, così da farvi immaginare il tutto.
Partita da Bologna ho fatto scalo a Londra e poi sempre con la British Airways ho raggiunto Johannesburg ma i voli non erano ancora finiti,dopo uno scalo siamo ripartiti per l’aeroporto di Livingstone in Zambia.
Stremati ma con una gran voglia di iniziare a viverci questa esperienza abbiamo raggiunto il nostro hotel, proprio di fianco alle meravigliose Cascate Vittoria.
Pensate che potevamo raggiungerle a piedi ed il primo rumore che abbiamo sentito è stato proprio il rombo dell’acqua, che non ci ha più abbandonato come del resto non ci ha più abbandonato la nuvoletta di vapore che si creava sopra il grande tuffo.
Il nostro benvenuto è stato davvero speciale, oltre ad un gruppo di ragazzi che ci ha accolto con i canti tipici dello Zambia, avevamo come compagne delle zebre che passeggiavano tranquillamente per il resort:una vera meraviglia che ci ha fatto calare subito nell’atmosfera giusta!
Nel tardo pomeriggio abbiamo fatto una minicrocera nel maestoso fiume Zambesi (il quarto fiume più lungo dell’Africa) cercando di avvistare qualche animale e godendo di un tramonto mozzafiato.
Ecco, i tramonti sono una cosa davvero meravigliosa che vi riempirà il cuore.
Il giorno successivo è stato quello all’insegna dell’avventura, iniziato con un altro confine varcato via terra: quello fra Zambia e Botswana.
Dopo i vari controlli e i numerosi timbri sul passaporto abbiamo messo piede in un altro stato, abbiamo raggiunto l’altra sponda del fiume a bordo di una barchetta (il ponte che collega i due stati è in costruzione) e una volta raggiunta la terraferma siamo partiti a bordo di una jeep 4×4 per un emozionante fotosafari nel Parco Nazionale del Chobe.
Avevo già avuto la fortuna di fare un safari, ma ogni volta è come se fosse la prima;l’attesa, le aspettative, la curiosità e l’emozione crescono a dismisura.
E così appena i nostri occhi si sono ambientati abbiamo iniziato a scorgere animali fra la vegetazione: antilopi,elefanti,zebre,giraffe,bufali,ippopotami e coccodrilli.
Un vero e proprio spettacolo della natura in tutti i sensi.
Oltre alla numerosa fauna, io sono stata completamente rapita dal paesaggio che mi circondava,sembrava un quadro di un bravissimo pittore.
L’azzurro del fiume si mescolava con il verde della vegetazione, qualche macchia di rosso/marrone dava un tocco caldo alla “tela” e gli alberi sembravano disposti nel punto preciso.
Al pomeriggio abbiamo continuato la nostra esperienza di fotosafari a bordo di una barca, ammirando gli animali dall’acqua.
Il tragitto del ritorno è stato identico a quello dell’andata, quindi altre file e altri timbri sul passaporto.
Le cene nel resort sono state tutte molto suggestive,i tavoli erano disposti sul meraviglioso prato, il silenzio regnava ovunque,”disturbato” solamente dal rumore delle cascate poco lontane da noi, la luna illuminava un cielo talmente limpido che mostrava un’infinità di stelle.
L’indomani siamo partiti a piedi per raggiungere le maestose Victoria Falls.
Uno spettacolo davvero emozionante.
Più ci avvicinavamo più venivamo completamente inglobati nel rumore assordante dell’acqua che scendeva precipitosamente.
Lo spettacolo indescrivibile è stato la visione di un arcobaleno completo proprio sopra il tuffo dell’acqua.
Ci sono diversi sentieri e diversi punti di osservazione per ammirare la meravigliosa scoperta fatta dall’esploratore David Livingstone a metà dell’800.
Dopo aver potuto ammirare una bellezza del genere abbiamo salutato lo Zambia e a bordo di un volo abbiamo raggiunto Cape Town.
Il Sudafrica vanta una produzione di vino davvero notevole,così la nostra giornata è stata dedicata alla visita della regione vinicola del Capo, di Franschhoek e di Stellenbosch con degustazione di vini in un’azienda locale e visita ai due paesini.
Finalmente era arrivato il momento tanto atteso da me in Sudafrica, la visita alla colonia di pinguini.
A Boulders Beach dopo aver fatto il biglietto di ingresso, percorrerete una lunga passerella in legno fino ad arrivare ad una specie di piazzola dalla quale ammirare i buffi uccelli che si rilassano in spiaggia.
Sono davvero tenerissimi e piccini, con una macchia rosa vicino all’occhio.
C’erano i cuccioli coccolati dai genitori, c’erano quelli che covavano e chi si tuffava nelle gelide acqua dell’oceano.
E’ una tappa da non perdere.
La mattinata è continuata nel migliore dei modi, con la visita al Capo di Buona Speranza, fino a raggiungere Cape Point, punto di incontro tra l’Oceano Atlantico e quello Indiano.
Davanti ad una vista del genere si può solamente contemplare l’enorme maestosità e bellezza della natura, è un luogo stupendo, il punto più a sud-ovest dell’Africa (non solo sud,non sbagliatevi).
Nella strada del ritorno abbiamo visitato una fattoria di allevamento di struzzi; dovete sapere che sono molto diffuse in Sudafrica.
La cena serale è stata un po’ diversa dalle precedenti,siamo andati al ristorante Gold, unico nel suo genere, dove vengono servite 14 portate differenti provenienti da tutta l’Africa….una scoperta di sapori unici.
L’intenso ma bellissimo viaggio stava giungendo al termine, infatti era l’ultimo giorno e l’abbiamo sfruttato al massimo.
Siamo andati a visitare una delle 7 meraviglie naturali del mondo: Table Mountain che avevamo sempre e solo visto dal basso.
La veduta dall’alto è impressionante, si vede tutta la baia di Cape Town e nelle giornate limpide lo sguardo può arrivare molto più lontano.
Si sale con una funicolare rotonda, che ruota durante la salita così da mostrare i diversi scorci; c’è però anche chi scala la montagna a piedi.
La nostra avventura non poteva concludersi in modo migliore,così con tantissimi ricordi e immagini meravigliose impresse nella mente abbiamo salutato questo continente stupendo e siamo tornati alle nostre vite…..con un po’ di mal d’Africa che si stava già impossessando di noi.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
E anche questa settimana lavorativa è quasi finita, quindi possiamo concentrarci su quello che amiamo alla follia: viaggiare!
Quando è gratis o a basso prezzo poi è anche meglio.
Quello che vi sto per proporre è un’offerta con la O maiuscola!
Il 27 Maggio tornerà il Riccione Day, la grande festa dell’ospitalità della città romagnola.
Come lo scorso anno, troverete tantissime attività gratuite, ingressi alle spiagge, merende, caffè, spuntini e anche un pernottamento in hotel.
Non sto affatto scherzando, la giornata del 27 sarà un vero sballo arricchita da tanti eventi, spettacoli pirotecnici, ingresso alla terme, eventi per i più piccoli e tanto altro.
Collegatevi al sito e scaricate l’intero programma.
L’iniziativa è gratuita, ma il buon senso non guasta mai, quindi pubblicizzatela sui vostri canali e sui vari social.
Speriamo di incontrarci là! 🙂
Alla prossima offerta,
Viaggiatrice seriale.
Parto subito col dirvi che non è una leggenda, ma una storia realmente accaduta.
La scorsa settimana ho fatto una visita guidata della città di Fano e ne sono rimasta davvero affascinata.
Non che sia nuova per me, per metà sono fanese….ma l’ho guardata con altri occhi scoprendo delle vere e proprie meraviglie (che presto vi racconterò).
Arriviamo al punto: la Pinacoteca civica di Fano custodisce diversi dipinti, ma noi dobbiamo prendere in considerazione solamente l’Angelo custode del Guercino.
Il poeta inglese Robert Browning, appassionato di angeli venne a Fano e quando vide l’opera del Guercino se ne innamorò letteralmente, tanto che ci tornò per ben tre volte e in seguito dedicò ad essa una delle sue più famose poesie che cita” ho bevuto la bellezza dell’angelo per tre volte” (…Venuti a Fano, per tre volte andammo A sederci per vederlo là nella sua cappella, E bere la sua bellezza fino alla soddisfazione del nostro spirito….)
In seguito venne fondato un Fan club e per potersi ritenere iscritte le persone dovevano recarsi almeno una volta nella vita a Fano ad ammirare dal vivo l’angelo custode, acquistare una cartolina e spedirla in America alla sede principale.
Sembra che nei primi anni del secolo scorso arrivò un gruppo di americani per poter ammirare dal vivo l’opera tanto decantata da Browning che seguì tutte le richieste alla lettera, ma quando i componenti tornarono in America si resero conto di essere arrivati prima delle cartoline ed il fatto apparve piuttosto strano.
Vi siete già fatti un’idea di quello che accadde?!
Le cartoline non arrivarono mai e sapete perchè?! Viaggiavano sul Titanic.
Io sono rimasta veramente a bocca aperta ascoltando questa storia….è il mio punto di contatto con l’immensa storia del Titanic.
Forse non vi farà lo stesso effetto che ha fatto a me, ma mi sembrava giusto raccontarvela.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
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