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elisa

Europa, Mondo

Alla scoperta di Parigi: La Ville Lumière

La mia migliore amica sta per partire per Parigi, così ho iniziato a pensare se c’era qualcosa che potevo consigliarle, ma come per altre città tipo Londra faccio un’immensa fatica: ci sono così tante cose da vedere che non saprei da dove iniziare.
Solo a sentire la parola “Parigi” vado tra le nuvole, tutto nella mia mente diventa romantico, bello in modo esagerato, inimitabile.
Come primo consiglio -sia per la mia amica che per voi- direi di prendervi del tempo per “perdervi” tra le vie della città dell’amore, di girare senza cartina, ma seguendo il vostro istinto e di ammirare ogni piccolo angolo, ogni scorcio, perché a Parigi tutto è magico.
L’itinerario e le cose da vedere variano a seconda dei giorni che avete a disposizione…..mi limiterò ad indicarvi quello che ho visto e che secondo me è imperdibile.
Siete pronti per viaggiare con la fantasia?!
Iniziamo da uno dei miei luoghi preferiti: Montmartre e la Basilica del Sacro Cuore.
Immaginate un grande monumento di marmo bianco che sovrasta tutta la città dalla sommità di una collinetta:una meraviglia!

Basilica del Sacro Cuore

Arrivarci non è affatto comodo, lo ammetto….ma la vista da lassù ripaga tutta la fatica fatta.
In contrapposizione, una bella camminata molto piacevole e anche rilassante è quella sugli Champs Elysees, o Campi Elisi, da la Place de la Concorde con il suo obelisco, fino a raggiungere Place Charles de Gaulle con il famosissimo Arco di Trionfo.

Arco di Trionfo

Si tratta di uno dei più maestosi viali di Parigi, camminando incontrerete negozi con grandi firme, cinema, teatri e tanti spazi verdi; sotto all’Arc de Triomphe visitate la Tomba al Milite Ignoto.
E’ veramente buffo pensare che uno dei monumenti più conosciuti al mondo, nei progetti iniziali sarebbe dovuto sparire dopo poco: la Tour Eiffel infatti venne costruita per l’esposizione universale del 1889 e sarebbe dovuta essere rismontata poco dopo.

Tour Eiffel

E’ considerato il monumento per eccellenza di Parigi, per visitarla ci  sono due modi: i 1665 scalini oppure due ascensori trasparenti….anche se molto faticosa io vi consiglio la prima possibilità, una volta arrivati in cima sarete veramente soddisfatti.
Essendo stata per alcuni anni l’edificio più alto del mondo, ancora oggi dalla sua cima si può ammirare l’intera città.

Tour Eiffel in notturna

L’abbiamo vista in tanti film, sentito tanti racconti che la riguardano….ma la meraviglia che si prova una volta arrivati ai suoi piedi è davvero unica!
La città dell’amore ha molti, anzi troppi monumenti importanti….. un luogo divenuto ormai un’istituzione è il Moulin Rouge, un locale situato nel quartiere a luci rosse di Pigalle, dove ancora oggi è possibile assistere a spettacoli di can-can.

Moulin Rouge

Parlando di arte la tappa insostituibile è quella al Louvre: non potete perdervi la Gioconda, la Vergine delle Rocce, Amore e Psiche e la Venere di Milo.
Al suo interno sono racchiusi così tanti tesori che amanti e appassionati di arte dovrebbero rimanerci interi giorni per poterli ammirare tutti con calma; anche i più “profani” ci trascorrono un’intera giornata al suo interno.

Louvre

Se siete appassionati di Dan Brown non perdetevi il punto in cui la piramide rovesciata “incontra” la piccola piramide!
La città è piena di chiese e cattedrali, ma nessuna arriverà mai ai livelli di sua maestà Notre-Dame de Paris.

Notre Dame

Bella, elegante ed imponente rappresenta una delle costruzioni gotiche più famose al mondo.
Non fatevi mancare una passeggiata lungo la Senna, popolata dai pittori che con i loro cavalletti si posizionano lungo il letto del fiume e ritraggono le meraviglie della città.
Per gli amanti del contemporaneo e dell’arte moderna è d’obbligo una visita al Centre Pompidou.
Le bellezze ed i tesori di questa città sono infiniti, non posso non citare il Museo d’Orsay,il Pantheon, il cimitero del Pere-Lachaise (dove sono sepolti tanti personaggi illustri, da Edith Piaf a Jim Morrison), l’Operà e le catacombe di Parigi.

Pantheon

Un pensiero a parte poi per la cucina francese;mentre scrivo sto sognando ad occhi aperti crepe, baguette e omelette…..che bontà! 😉
La Ville Lumière è questo e tantissimo altro….se è la vostra prima visita iniziate da qui,poi piano piano scoprirete le meraviglie più nascoste.
Bon voyage!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: da non perdere anche la reggia di Versailles e Disneyland Paris….ve ne parlerò a breve!

Feste e Sagre in Italia

Festival vintage a Pesaro il 22 agosto 2015: “Come on in ’50-’60”!

Siete stati al Summer Jamboree?
Vi è piaciuto?
Se amate queste feste, non potete perdervi la festa “COME ON IN 50/60” che si svolgerà a Pesaro sabato 22 agosto 2015 in Viale Trieste, angolo Viale Fiume.
Si tratta delle seconda edizione di un vintage festival, un vero e proprio tuffo nel magico mondo degli anni ’50 e ’60.
Dalle 18:00 in poi troverete musica dal vivo, stage di ballo, DJ set, hair style e make up, e uno spettacolo di burlesque.

Per quanto riguarda la cena potete approfittare dello street food e dei locali di Viale Trieste.
Logicamente non mancheranno le esposizioni di auto, moto, vespe, sidecar e furgoni d’epoca e stand con antiquariato, vinili e abbigliamento vintage.
L’ingresso è libero…. non vi resta che calarvi nei panni dei mitici anni ’50 e ’60 e recarvi alla festa!
Alla prossima festa,
Viaggiatrice seriale.

Emilia romagna, Italia

Il castello di Montebello e la leggenda di Azzurrina

Sapete come nasce una leggenda?!

Da una storia vera.
La dinamica è grosso modo quella del famoso gioco “telefono senza fili”.
Delle persone si posizionano una di fianco all’altra, il primo sussurra una frase all’orecchio del vicino e così via; all’ultima persona la frase non arriverà mai identica all’originale, ma con delle modifiche.
Detto ciò, rechiamoci in provincia di Rimini, al castello di Montebello di Torriana, più conosciuto come il castello di Azzurrina.
Castello di Montebello
La poderosa rocca, nel borgo chiamato un tempo Mons Belli, domina l’intera valle del Marecchia e offre ai visitatori uno scorcio meraviglioso; casa, rifugio e nascondiglio per centinaia di anni, è arrivata ai giorni nostri ancora intatta, racchiudendo in se misteri, tesori e storie.
E’ possibile effettuare sia visite diurne, che notturne, ma sappiate che si tratta di due cose differenti, vengono trattati aspetti diversi.
Armata di coraggio, una sera ho coinvolto un mio amico e ci siamo recati a Mons Belli, proprio per una visita notturna.
Lasciatevi trasportare dall’immaginazione.
Castello di Montebello
La strada per arrivare alla rocca è già parte integrante dell’atmosfera che troverete dopo, curve e tornanti poco illuminati vi aspettano prima di arrivare al borgo sormontato dal castello in cima ad un’altura.
Giusto una ventina di scalini e vi ritroverete davanti al cancello d’ingresso, fate il biglietto e via che inizia in bello.
Una guida vi farà viaggiare nel tempo, illustrandovi le varie particolarità del castello.
La rocca mostra evidenti segni di ristrutturazione, che coincidono poi con le differenti epoche storiche, intuibili dalla diverse tipologie di pietre utilizzate per la costruzione del castello.
La visita inizia dal cortile esterno per poi salire attraverso una piccola scala in pietra, con gli scalini completamene diversi l’uno dall’altro – pare fosse un trabocchetto per gli eserciti nemici che riuscivano ad entrare nella rocca – che conduce al camminamento esterno attraverso il quale si raggiunge l’altra ala dalla costruzione e dal quale si può ammirare l’intera vallata del Marecchia.
Durante la visita notturna si affronta soprattutto l’aspetto paranormale della rocca, si trattano gli aspetti più scuri del medioevo e si parla dello svolgimento delle ricerche sul paranormale.
Eccoci proprio in una sala che ha visto al suo interno diversi fenomeni strani, se così possiamo chiamarli.
Vi troverete davanti ad un tavolo ovale che in alcune occasioni ha persino levitato.
Nella sala successiva invece, davanti ad una specie di grande armadio, il custode del castello, durante le fasi abituali di pulizia della stanza ha visto materializzarsi una figura a testa all’ingiù e sul soppalco in legno si può notare ancora un’impronta.
Logicamente non vi svelo tutto, altrimenti vi rovino la sorpresa.
Sappiate che altre stanze riservano altre storie simili.
Ma veniamo alla famosa leggenda legata a questo luogo: la storia di Azzurrina.
Nell’anno 1375 il castello era abitato da Ugolinuccio e dalla sua famiglia; la sua bambina era diversa dalle altre,aveva i capelli e la pelle bianchi in quanto era albina e la madre, per proteggerla cercava di scurirle i capelli con una tintura naturale, la quale però non ebbe l’effetto sperato e la bambina si ritrovò con i capelli azzurri.
Il suo nome era Deline (o Guendalina) e trascorreva le giornate giocando nel castello con una palla di stracci, fino al 21 giugno dello stesso anno, quando scomparve nel nevaio e non se ne ebbe più notizia.
La storia venne tramandata oralmente e si trasformò pino piano in leggenda, arricchendosi di piccoli dettagli.
Ogni anno, proprio il 21 giugno si sentono degli strani rumori nel castello…che fosse proprio la bambina? A voi il responso.
Il castello è meta di visite sia da parte di persone che credono in fenomeni paranormali, sia di persone scettiche, le sue porte sono aperte a tutti….fateci una visita, secondo me merita davvero.
La visita notturna non è indicata ai bambini, con loro andateci di giorno e vi gusterete i particolari architettonici e storici per terminare comunque con la leggenda di Azzurrina.
Il costo del biglietto è di 9€ per la visita notturna e 8€ per quella diurna.
Alla prossima leggenda,
Viaggiatrice seriale.
Uncategorized

Leggende,storie e racconti…..più sono e meglio è!

In giro per il mondo si trovano tantissime cose bizzarre, a volte anche inspiegabili.
Siete delle persone coraggiose e curiose, o forse un pò più superstizione e paurose?!
Andate alla ricerca dell’ignoto o preferite restarvene su un territorio ben conosciuto e soprattutto sotto un bel fascio di luce?! 🙂
Amate ascoltare storie di misteri e ipotizzare una vostra teoria, o preferite visitare luoghi apparentemente abitati da fantasmi?!

Siete dei provetti ghostbusters o non avendo il coraggio di avventurarvi in questi posti preferite leggervi una bella storia?!
Qualsiasi carattere abbiate, ho deciso di aprire una nuova “categoria” che sono sicura che apprezzerete,dove vi parlerò dei luoghi più strani che ho visitato.
Bene, non ci resta che tuffarci fra leggende, storie e racconti….siete pronti?
Viaggiatrice seriale.

voli

Conservando la carta d’imbarco Alitalia hai diritto ad altri sconti

Più sconti ci sono e più siamo contenti,vero?!
Se viaggiate con Alitalia conservate la carta d’imbarco anche dopo il volo: vi aspettano eventi, spettacoli, concerti, mostre e molto altro ancora a condizioni speciali.

Tutta la magia dell’estate italiana vi aspetta!
Consultate il sito per controllare tutti gli eventi in programma!
Buona estate!!!
Alla prossima promozione,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Sicilia

Visita al Centro Soccorso delle Tartarughe Marine di Lampedusa

Durante il mio soggiorno a Lampedusa, oltre a gustarmi il meraviglioso mare, ho voluto vedere con i miei occhi un’altra realtà, un luogo in cui delle persone si impegnano per la salvaguardia delle tartarughe marine.
Presso la Stazione Marittima al Porto Vecchio, si trova il Centro Soccorso delle Tartarughe Marine del WWF Italia, una struttura che ospita tutti gli animali (feriti e non ) che vengono recuperati dai pescatori, dai turisti e dalle Forze dell’Ordine.

Proprio così, ogni qualvolta qualcuno recupera una tartaruga, la porta al centro dove viene visitata ed  in caso curata, marcata ed infine liberata.
E’ proprio la marcatura degli esemplari che permette infatti di studiare la biologia degli animali e quindi di effettuare poi campagne di salvaguardia.
Nel nostro Mar Mediterraneo la specie più diffusa è quella della tartaruga Caretta Caretta, simbolo dell’isola di Lampedusa; può arrivare fino ad un metro di lunghezza, è onnivora e si riconosce dal carapace rosso-marrone.

Entrando nel centro di recupero sarete guidati da una persona dello staff che vi spiegherà passo passo ogni aspetto dell’edificio.
Il Centro Soccorso vive grazie all’impegno di volontari italiani e stranieri, che soprattutto nei mesi estivi si impegnano al massimo per monitorare, recuperare, curare e liberare le tartarughe e a sensibilizzare i turisti che visitano l’isola.
Ogni anno il centro di recupero ospita circa 100 esemplari, molti dei quali riportano le stesse ferite e cioè quelle causate dall’ingerimento di ami da pesca.
Vi è una sala operatoria e poi in uno spazio più ampio sono collocate le vasche che ospitano gli esemplari “ricoverati”.
Durante la mia visita, la nostra guida ci ha spiegato che vi era una tartaruga presente al centro da circa 8 anni, perché oltre ad aver perso l’utilizzo degli arti posteriori, aveva subito un incidente che le aveva frantumato anche una zampa anteriore e quindi al momento del recupero era più o meno spacciata.

Il lavoro e l’impegno costante dei volontari, sotto forma di cure e anche di riabilitazione ha portato la tartaruga a recuperare la capacità di nuotare e quindi nel mese di ottobre dovrebbe essere liberata.
Queste sono le belle notizie, dopo tanto lavoro e sacrificio finalmente arrivano i risultati.
Se andate a Lampedusa fateci un salto, vi assicuro che non ve ne pentirete….e visto che l’ingresso è libero, lasciate un’offerta al Centro!
Se volete saperne di più, consultate la pagina del Centro di recupero.
Vi saluto ripensando a tutte quelle tartarughine sfortunate….
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Italia, Sicilia

Alla scoperta dell’isola bella: Lampedusa

Viaggiare prima di tutto significa allargare gli orizzonti ed è proprio quello che ho fatto scegliendo come destinazione della mia vacanzina Lampedusa.

Isola dei Conigli

Troppo spesso sentiamo parlare di questa piccola isola nel cuore del Mediterraneo e la maggior parte delle volte le notizie non sono positive….tutto questo uccide il turismo.
Lo dico perché ho visto la situazione con i miei occhi: mare cristallino, spiagge bianche e tanta cortesia da parte degli isolani.
Questa è Lampedusa!
L’isola è piccina e secondo me è sufficiente noleggiare uno scooter per girarla in libertà, ma se preferite stare più comodi potrete guidare “la macchina di Lampedusa”! 🙂

La parte meridionale è ricca di spiagge, mentre nella parte settentrionale ci sono principalmente calette raggiungibili solamente in barca; potrete prendere parte ad una delle tante escursioni giornaliere o fare come me, noleggiare una barchetta e fare il giro dell’isola fermandovi dove preferite.
Vi consiglio questa seconda opzione, per guidare la barca non occorre la patente ed il prezzo non è affatto proibitivo: 50,00 € l’affitto più il carburante che consumate.
Se anche io- che non sono affatto un lupo di mare- mi sono trasformata per poco in capitano…. potete farlo tutti! 🙂
La vita dell’isola si concentra per il 90% attorno al porto, è qui che si sviluppa il centro abitato ed anche il centro storico, con via Roma (pedonale) che la sera si riempe di persone concentrate ad ammirare la merce dei vari negozietti.
Il mare è la vera ricchezza dell’isola, tutti si recano qui per “sguazzare” nelle acque cristalline.
A mio parere le spiagge non sono molte e forse in alta stagione potrebbero risultare parecchio affollate, proprio per questo vi consiglio di andare a Giugno o a Settembre.
E’ una meta molto apprezzata anche dai sub, il suo mare infatti custodisce molte ricchezze e mostra altrettante bellezze…diciamo che offre il meglio che ci si possa aspettare da un’immersione nel Mar Mediterraneo.
Non solo i fondali regalano emozioni, ma si possono facilmente avvistare delfini e tartarughe.
Proprio a quest’ultime è dedicato un intero edificio, trasformato nel Centro Soccorso delle Tartarughe Marine: è visitabile e vi consiglio proprio di farci un salto; si trova presso la Stazione Marittima al Porto Vecchio e l’ingresso è libero.

Lampedusa insieme alle due isole di origine vulcanica di  Linosa e Lampione forma le isole Pelagie e se avete abbastanza tempo potrete visitarle con un’escursione organizzata.
Dopo aver preso un’abbondante dose di tintarella, potrete visitare le sculture dell’Isola: La Porta d’Europa di Paladino e l’obelisco di Pomodoro.

La porta d’Europa

L’isola bella – facile capire perché così soprannominata- vanta delle eccellenze anche a livello culinario: dovete assaggiare obbligatoriamente le alacce di Lampedusa, sardine un po’ più tozze e dovete fare una sosta al panificio Spiga d’oro… ma non dimenticatevi anche di gustare una bella granita al Bar dell’Amicizia.

Dopo tutte informazioni tecniche è giunto il momento di parlare dell’oro blu, splendide spiagge vi faranno trascorrere momenti incantevoli: Cala Pisana, Cala Greca, Cala Pulcino e prima fra tutte l’Isola dei Conigli.

Cala Pulcino

Ve ne parlerò più dettagliatamente nel prossimo post, voi intanto prenotate un volo per Lampedusa…ne vale davvero la pena!
Diciamo che se non avete una vostra barca 4 giorni sono sufficienti per godervi l’isola bella.
Non dimenticatevi di sorseggiare un buon aperitivo al tramonto, è uno spettacolo meraviglioso.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Tagliatelle al castello di Novilara

E’ da un pò che non vi suggerisco qualche bella sagra di paese!
Se siete delle buone forchette ma non disdegnate nemmeno delle belle location in cui gustare ottimi piatti, vi consiglio “Tagliatelle al Castello“, la sagra che si tiene ormai da diversi anni nel carinissimo borgo di Novilara, in provincia di Pesaro-Urbino.
La festa avrà luogo dal 17 al 19 luglio 2015 e sarà incentrata sulle squisite tagliatelle fatte a mano, ma troverete anche tanti stand gastronomici, bancarelle, musica dal vivo e spettacoli; il tutto inizierà ogni giorno intorno alle 18.30 circa.

Si tratta di un mix fra tradizione, cultura e sapori.
L’ingresso ha un costo simbolico di 2 € (fino a 14 anni ingresso gratuito) ed è previsto anche un servizio navetta gratuito.
Per tutti i dettagli consultate il sito.
Non perdetevi una serata all’insegna della buona cucina!
Alla prossima sagra,
Viaggiatrice seriale.

Europa

L’ispirazione di Monet: Giverny

Avete per caso letto il libro “Il giardino segreto”?!
Io sì, ai tempi delle elementari e non so per quale preciso motivo, negli ultimi anni mi sento attratta dai giardini!
Dopo aver ammirato una moltitudine di tulipani al Keukenhof ed essere rimasta colpita dall’ordine e dalla precisione con cui erano stati piantati, questa volta ho deciso di visitare un giardino totalmente differente.
Qui non si parla di ordine, ma di intrecci, differenze,colori e profumi che si mescolano tra loro creando un’atmosfera davvero suggestiva:andiamo a Giverny.

Questo villaggio si trova a metà strada fra Parigi e Rouen e di sicuro vi risulterà famigliare: proprio qui infatti visse il famoso pittore Claude Monet.
Giverny è una sorta di città-museo, vi ritroverete a camminare in piccole stradine circondate da caffè, gites campestri, gallerie d’arte e piccoli negozi di souvenir e già, solamente camminando qui inizierete a respirare l’atmosfera magica del giardino.

Una volta varcata la porta d’ingresso vi troverete davanti ad un immenso giardino,diviso indicativamente in settori, intervallati da piccoli stradini sui quali camminare e sentirsi parte integrante di quella meraviglia: rose rampicanti, glicini, iris e tante altre varietà di fiori allieteranno la vostra vista ed il vostro olfatto.

Il giardino si trova davanti alla grande casa rosa, dove visse il pittore per più di quaranta anni.
Egli, trovandosi in gravi difficoltà finanziare dovette trasferirsi dalla sua precedente abitazione e venne in affitto proprio a Giverny dove coltivò sempre più la sua passione per il giardinaggio, grazie alla quale poi approfondì gli studi sul cambiamento della luce sul verde, sui fiori e sull’acqua raggiungendo sempre maggiore successo, riuscendo poi ad acquistare la casa e l’appezzamento di terra circostante.

L’edificio è imponente ed al suo interno ospita ancora oggi l’atelier del pittore con tantissimi suoi quadri(riproduzioni), la grande cucina, la camera da letto e la sala da pranzo; su molte pareti potrete poi ammirare diverse stampe giapponesi molto amate dall’artista.

Monet amava il suo giardino e ne traeva ispirazione, ma non era solo il proprietario, bensì il capo giardiniere, infatti amava occuparsi personalmente della cura del suo appezzamento.
Dopo alcuni anni acquistò un appezzamento di terra adiacente e lo trasformò in un giardino giapponese.
Tutti abbiamo in mente i suoi bellissimi quadri raffiguranti le ninfee; beh, l’artista non faceva altro che trasportare su tela il mondo che lo circondava.

Dopo aver ammirato le rose che si arrampicano sulle arcate, passate a visitare l’altra ala del giardino, al centro della quale si estende lo stagno ricco di ninfee, attraversate i piccoli ponti che fino ad ora avevate solamente visto raffigurati e lasciatevi trasportare dall’immaginazione: vi trovate a casa, ma soprattutto nel luogo che diede ispirazione al famoso artista….. vi sembrerà di essere dentro ad un quadro.

Giverny e la casa di Claude Monet sono una meta d’obbligo per i tanti impressionisti e per gli amanti dell’arte…..secondo me è davvero magico ritrovarsi fisicamente in un luogo in cui è stata scritta una pagina di storia ed il giardino lo è davvero.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: parlando di fiori non posso non citarvi la fioritura della lavanda in Provenza.

Europa

Alta Normandia: a casa di Arsenio Lupin!

Oggi parliamo del ladro gentiluomo, del suo ideatore e della casa in cui ha preso vita questo favoloso personaggio!
Avete capito bene, sto parlando proprio di Arsenio Lupin!!!!
Durante il mio viaggetto in Alta Normandia non potevo assolutamente perdermi la casa-museo di Maurice Leblanc e così ho fatto tappa ad Etretat!

Ci troviamo nel nord estremo della Francia, proprio a ridosso della Manica dove il paesaggio è qualcosa di unico:altissime scogliere si gettano a picco sul mare regalando una spettacolo indescrivibile.
Proprio in questa cittadina stabilì la propria residenza lo scrittore dal 1915 al 1941 anno della sua morte, vivendo in una bella dimora in stile balneare circondata da un notevole giardino.

Oggi , per volere della nipote, la casa è divenuta una sorte di museo dove, seguendo un percorso accompagnati dall’audio guida sembra quasi di potersi relazionare con il ladro gentiluomo.
Il nastro infatti è strutturato sotto forma di dialogo fra Lupin e Leblanc ed accompagna il visitatore durante tutta la visita: si passa dallo studio dello scrittore al “salotto” di Lupin abbellito con preziosi quadri “rubati”, per arrivare poi allo studio di Lupin, dove aiutato da varie mappe geografiche e attrezzi studiava e architettava i suoi colpi.
Un stanza veramente interessante è quella dei travestimenti, ispirato da diverse personalità illustri Lupin ricopriva i panni di altre persone…..ma la mia stanza preferita è un’altra….non voglio svelarvi troppo, altrimenti vi rovinerei la visita! 🙂

Immaginate una specie di sala di controllo da dove Arsenio manipolava tutti e organizzava le sue mosse, da dove con due linee telefoniche raggiungeva i maggiori poli: Parigi e Londra……

Vi ho già detto troppo, ma ne sono rimasta completamente affascinata; se anche voi come me amate le avventure del ladro gentiluomo, non potete assolutamente perdervi la visita.
L’ingresso è a pagamento e prima o dopo la visita andate ad ammirare le meravigliose falesie che si gettano sulla Manica.
Un piccolo angolo di mistero,divertimento e suspance che ci avvicina ad un mito!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.