Author

elisa

Europa, Mondo

Un ritratto del Moulin Rouge nel 150° compleanno di Henri De Toulouse Lautrec

Se vi chiedo di dirmi la città dell’amore per eccellenza, che rispondete??!! Parigi naturalmente!!
Su questa meravigliosa città devo ancora scrivere pur essendoci stata già tre volte, ma devo ammettere che mi rimane molto difficile, è “una macchina” di emozioni e ancora non ho trovato le parole giuste per raccontarvela.

Oggi però non potevo non rivolgerle almeno un pensiero, in quanto proprio oggi 24 novembre 2014 sarebbe stato il 150° compleanno dell’artista bohemien Henri De Toulouse Lautrec, noto pittore francese che creò anche i famosi manifesti pubblicitari per l’inimitabile Club Moulin Rouge di Parigi.
Sembra anche che avesse qui un posto riservato durante i cabaret e gli spettacoli.

Vorrei focalizzare l’attenzione proprio su questo luogo che ha fatto parlare di se per anni e anni ( ancora se ne parla), le cui pareti hanno visto talmente tante cose che noi non possiamo nemmeno immaginare.
Costruito del 1885, si trasformò in locale da ballo solo nel 1889, quando aprì i battenti il Bal du Moulin Rouge, lanciando in tutta Parigi e in seguito in tutto il mondo il mito delle sue ballerine di can-can vestite con colori sgargianti particolarmente snodate.
Erano gli anni della Belle Epoque e la bravura del pittore Toulouse Laurec ingrandì il mito.
Nel corso degli anni il quartiere di Pigalle e lo stesso mulino persero entusiasmo e lucentezza, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Logicamente ritrovarsi davanti al ” Mulino Rosso” non regala più le stesse emozioni di una volta e forse le aspettative sono molto alte (soprattutto se si arriva da una recente visione del film che ne descrive gli anni di maggiore sfarzo) e potrebbero essere deluse…. ma io vi consiglio di provarlo personalmente, vale la pena di essere visto con i propri occhi e poi trarrete le somme.

Io tendenzialmente non amo tornare in città già visitate, ma a Parigi è impossibile resistere, così quando ci sono tornata per la terza volta ho voluto vedere qualche aspetto nuovo….. e sono andata ad uno spettacolo al Moulin Rouge.
Tanti dicono che è solamente il fantasma di se stesso, io non sono d’accordo.
Dopo aver cenato in un delizioso ristorante lì vicino, io e il mio ragazzo ci siamo messi in coda per entrare in questo storico edificio e devo dire che l’affluenza non mancava (sicuramente erano tutti turisti come me, ma che c’è di male??!!).
La cosa negativa è che non si possono scattare fotografie all’interno, ma io ho memorizzato tutto ciò che ho visto! 🙂

Già all’ingresso si possono ammirare le locandine dei vecchi spettacoli, poi una scalinata porta all’ingresso principale, sormontato da un enorme lampadario luccicoso e dopo aver mostrato i biglietti, si aprono delle enormi tende e si torna indietro di più di 100 anni.
Tavolini e sedie disposti tutt’intorno al palco ( anche troppo ammassati per i miei gusti, ma d’altronde ai giorni d’oggi è solamente una macchina per fare soldi) ospitano i clienti del club tutti emozionati ed impazienti di assistere ad un meraviglioso spettacolo.
Calano le luci, si apre il sipario e bravissimi ballerini ( non solo donne) si alternano in svariate coreografie…. tutte molto belle, anche se il momento più atteso, è inutile dirlo, è quello del tipico can-can con abiti colorati come la bandiera  francese.

Come detto in precedenza si è sicuramente trasformato in un business, ma entrando lì, si riesce realmente ad immaginare il fasto e la grandezza dei tempi della Belle Epoque…quindi ( se trovate un biglietto non troppo costoso) vi consiglio di andarci.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia

Mercatino di Natale a Mombaroccio

L’atmosfera natalizia è già nell’aria e per prepararci a dovere possiamo andare alla scoperta dei vari mercatini.
Mombaroccio, un paese in provincia di Pesaro-Urbino è in festa il weekend del 29-30 novembre e quello del 6-7-8 dicembre per celebrare la ricorrenza più sentita soprattutto dai bambini.
Durante tutta la manifestazione, il Castello sarà trasformato in un giardino incantato, sarà possibile visitare il Paesaggio invernale, un luogo fantastico dove l’atmosfera dell’inverno si fonde con la magia della natura e la Casa di Babbo Natale.

All’interno di una chiesa sarà possibile fare un giro attorno al mondo attraverso i presepi provenienti da diversi paesi.
Un’intera via sarà popolata di alberi di Natale, i quali vi condurranno fino al giardino del palazzo dove troverete l’Albero dei regali e il presepe in legno.
Si tratta di un evento dedicato sia ai più piccini con diverse iniziative a loro rivolte, tipo lo scambio del regalo riciclato e l’incontro con Elfi e truccabimbi, ma anche per gli adulti non mancheranno le attrazioni:oltre all’atmosfera magica che si respirerà per le vie, sarà possibile visitare il museo dell’Arte Sacra, il museo del ricamo ed il laboratorio di Galileo e Guidobaldo.
Non perdetevi questa festa, mi raccomando.
Alla prossima,
Viaggiatrice seriale.

America

E’ iniziato tutto così: il mio primo viaggio on the road alla scoperta della Florida!

Viaggiare fa parte di me, è una cosa a cui non potrei mai rinunciare, mi fa sentire viva e libera.
Ho iniziato piano piano e da quel primo viaggio non mi sono più fermata….. così dicono! 🙂
Nel corso degli anni però ho ampliato maggiormente gli orizzonti, ho preso in considerazione diversi tipi di viaggio, fino a quello in solitaria.
Non so se l’affermazione “ampliare gli orizzonti” vada proprio bene, forse è l’esatto contrario, nel senso che mi sto appassionando molto anche alle meraviglie che ho non lontano da casa, non per forza devo fare almeno 8 ore d’aereo per essere soddisfatta (anche se logicamente questi viaggi non mancano).
Sono del parere che ogni esperienza e ogni luogo visitato ci lascia qualcosa, è sempre un arricchimento anche se, essendo obiettiva, ci sono viaggi che ho apprezzato molto poco e viaggi che ho amato particolarmente.
Al momento non vi dico da chi è occupato il primo gradino del podio, ma vi parlo di un viaggio che rappresenta molto per me, il mio primo viaggio “on the road“, alla volta della Florida.

Avevamo già fatto dei viaggetti, nulla in confronto a questo, week-end lunghi in capitali europee al massimo.
Vivere Miami con la sua eccentricità, per poi percorrere miglia e miglia in macchina fino a raggiungere Key West con il suo stile inconfondibile. Toccare con mano il punto più a sud degli USA, il punto più vicino a Cuba per poi ripartire e percorrere la costa ovest fino a Naples dove ho ammirato uno dei tramonti sul mare più belli in assoluto.
Salire ancora verso nord e raggiungere la capitale del divertimento con i suoi tantissimi parchi giochi:Orlando!
Spassarsela un pu’ lì per poi tornare di nuovo a Miami e goderci gli ultimi giorni di relax al mare.
Sì, è stato un viaggio indimenticabile per la bellezza dei luoghi che abbiamo visitato ma soprattutto per il viaggio in sé: è stato il nostro “battesimo” ed essendocela cavata con il noleggio auto, l’autostrada (che non è proprio proprio uguale alla nostra), i vari spostamenti, i vari alloggi ed un incontro ravvicinato con la polizia, abbiamo capito che tutto ciò faceva per noi e che non ci saremmo più fermati! 🙂
I modi di viaggiare sono tantissimi e le destinazioni infinite, l’importante è andare.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: mi sono dimenticata una tappa della Florida: le Everglades con le paludi e gli alligatori.

Italia, Marche

Fonte Avellana: un monastero di più di 1000 anni

Amo viaggiare oltre oceano, scoprire nuove culture e nove tradizioni, ma amo ugualmente scoprire luoghi a me vicini, proprio quelli di cui non ne sapevo nemmeno l’esistenza e che quindi mi arricchiscono maggiormente.
Proprio per questo ho deciso di dedicarmi alla scoperta della mia regione: le Marche.
La tappa di oggi è un mix di mistero e sacro, vi porto a conoscere il Monastero di Fonte Avellana, situato a Serra Sant’Abbondio in provincia di Pesaro-Urbino, ai piedi del monte Catria.
Il monastero è abitato in questo momento da 9 monaci (sia di clausura che non).
L’organizzazione prevede delle visite guidate  (nella parte aperta al pubblico) con un piccolo contributo; 5 dal lunedì al sabato (h 10-11-15-16-17) e ad intervalli di 30 minuti la domenica dalle 10:00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17:30.
Devo ammettere che la guida che ho avuto la fortuna di avere io era moto preparata ed è riuscita a farmi calare completamente nell’atmosfera.
Il monastero è stato fondato circa 1000 anni fa anche se inizialmente era solo un insieme di celle ricavate nella roccia, utilizzate dagli eremiti che scelsero questa zona proprio per la vicinanza con una sorgente.

Sembra che sia stato fondato da San Romualdo nel 980 anche se poi la maggiore impronta fu quella di San Pier Damiani che divenne monaco e poi Priore di Fonte Avellana.
Ad egli è legato lo sviluppo del monastero, sia architettonico, sia spirituale che culturale e la stessa diffusione della vita monastica.
In questo edificio si formarono circa 50 vescovi e tantissimi monaci.
La storia vuole che vi soggiornò anche il sommo poeta Dante Alighieri che rimase così colpito dal luogo da parlarne anche nella Divina Commedia con i versi:

« Tra ‘ due liti d’Italia surgon sassi,
e non molto distanti a la tua patria,
tanto che ‘ troni assai suonan più bassi,

e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria. »

 
La regola principale dei monaci seguiva la Regola redatta da Pier Damiani che sottolineava fortemente l’importanza della preghiera e la carità fraterna insieme all’ospitalità rivolta a chiunque ne avesse bisogno.
Gli abitanti dell’eremo erano monaci amanuensi che trascrivevamo anche su commissione antichi testi; questa era anche la principale fonte di entrata economica del monastero.
Per rendere migliore questa pratica fu eretto lo Scriptorium S. Pier Damiani, l’ambiente più significativo dell’intero monastero.
Eretto su uno sperone di roccia rivolto a est aveva 2 file di finestre ricoperte di sottilissimo alabastro che permetteva la penetrazione della luce non in modo diretto, così non creava zone d’ombra e illuminava tutta la stanza.
Per la sua precisissima posizione era anche un orologio e un calendario solare,
E’ una stanza veramente bella e molto suggestiva che con l’arrivo della stampa ha modificato la sua funzione.
Di fianco allo Scriptorium sorge una chiesa o cappella mai ultimata, che per la sua collocazione adiacente al luogo di scrittura venne quasi sicuramente utilizzata come laboratorio per la preparazione e la rilegatura dei manoscritti.
La visita continua con una piccola sbirciatina nella biblioteca moderna ( con libri dagli anni 50 in poi) in cui non è permesso entrare, come anche nella biblioteca antica, accessibile solamente su richiesta per consultazione e studio dei manoscritti.
Poco dopo si raggiunge il chiostro che aveva una grande importanza, luogo di incontro dei monaci dal quale partivano per andare a pregare, un tempo non era ricoperto ma era  un ambiente a ciel aperto; su un alto di esso sorgeva la foresteria dove i pellegrini venivano accolti.
Vicinissima al chiostro si può ammirare una meravigliosa porta in legno, risalente all’anno 1000, completamente intarsiata; su un battente è raffigurata una fonte, mentre sull’altro è raffigurato un nocciolo, il sui nome botanico è Corylus Avellana… da qui il nome del monastero.
La visita prosegue nella sala del Capitolo dove si riunivano tutti i monaci per prendere le decisioni. Non è in uno stato ottimale in quanto  venne poi adibita a magazzino, legnaia e cucina: questi nuovi utilizzi hanno rovinato tutti gli affreschi presenti nella stanza.
Qui si può ammirare una Madonna nera che venne donata da Giovanni Paolo II durante la sua visita nel 1682.
La stanza successiva è la Cripta, luogo più antico di tutto il monastero che conserva ancora l’altare originale in pietra con più di 1000 anni.
La chiesa sembra essere contemporanea alle origini dell’eremo ed ha una particolarità: al suo interno c’è sempre una temperatura costante di circa 17°, paradossalmente fresca in estate e calda in inverno quando fuori la temperatura raggiunge i – 10°.
A questo punto della visita la guida ci ha lasciati entrare soli nell’ultima stanza, la Basilica la sui forma è quella a croce latina sormontata da un grande crocefisso ligneo e con il coro dietro l’altare.
A mio avviso la cripta è molto molto più bella e si addice maggiormente allo stile del monastero.
E così è terminata la visita al monastero di Fonte Avellana, ci siamo tirati dietro la porta e siamo usciti nel cortile dal quale avevamo iniziato il percorso.




L’aspetto esteriore del monastero, realizzato in anni e anni è veramente bello, la vista della costruzione che si intravede dalla strada prima di arrivare è magnifica: pietra circondata da un bosco di noccioli. Se ci andate al mattino o nel pomeriggio potete anche fare un giro esterno, visitando un piccolo cimitero e l’orto botanico e magari riposandovi poi nella foresteria. La storia dell’eremo va di pari passo con quella camaldolese. L’unica pecca è quella di non poter ammirare la biblioteca antica con più di 25 mila volumi, l’appartamento abbaziale e scattare fotografie. E’ una visita che consiglio  anche a chi non è particolarmente credente perché è un luogo meraviglioso con più di 1000 anni di storia, perfettamente conservato e con dei racconti e delle vicende molto interessanti che non vi ho raccontato nello specifico.
Alla prossima scoperta,
viaggiatrice seriale.

 

Italia, Marche

Escursione fra cascate e mostri di roccia a Li Vurgacci di Pioraco

Prendere la macchina e partire senza una meta precisa, ma con una buona amica… a volte sono questi i viaggi più belli.
La mia escursione giornaliera, in realtà aveva una meta ben precisa e dopo circa 150 km da casa sono arrivata a destinazione.
Ci troviamo nelle Marche, in provincia di Macerata per affrontare il percorso de “Li Vurgacci” di Pioraco.
Si tratta di un percorso poco conosciuto, immerso nel bosco lungo le gole create dal fiume Potenza; qui troverete cascate, fosse e grotte create da anni e anni di erosione… una passeggiata immersi nel verde della natura, attraverso dei camminamenti realizzati in legno che vi permetteranno di osservare resti di età romana, cascate e non solo.

E’ possibile intraprendere la passeggiata da entrambi i sensi, noi abbiamo scelto di partire dall’alto e poi scendere…. come prima cosa abbiamo incontrato un punto panoramico con una croce dal quale si può ammirare l’intero paesino di Pioraco, scendendo nella boscaglia dopo pochi minuti il nostro sguardo è stato completamente rapito da una cascata, seguita subito dopo il ponte da un’altra cascata.

Questo punto merita veramente tante fotografie…. si è immersi nel bosco e si sente solo il rumore dell’acqua che scorre e degli animali che lo popolano, pur essendo a pochi km dall’abitato.
Ripreso il cammino, ci siamo fermate poco dopo perché con nostra grande sorpresa avevamo già raggiunto il nostro luogo di interesse, la zona con le strane sculture nella roccia, i cosiddetti mostri de Li Vurgacci che in realtà sono opere dell’artista locale Antonio Ciccarelli.
Se scendete giusto tre scalini vi sentirete tantissimi occhi addosso, tutte le creature che hanno “preso vita” dalla roccia vi staranno guardando!

Dietro ad esse il fiume Potenza continua beato il suo corso.
Eccoci di nuovo a scattare foto su foto e una volta ripartite abbiamo ripreso le passerelle ed i ponti sospesi ammirando oltre alla vegetazione, una parete romana e pareti calcaree fino ad arrivare alla fine della boscaglia. (Vi troverete una cartiera sulla vostra destra che effettivamente stona un po’ con la sensazione di pace respirata fino a poco prima, ma logicamente per poter funzionare ha bisogno di acqua corrente).
Un biker incontrato lì vicino ci ha detto che tutte le strade portano alla fossa dei mostri, quindi potete stare tranquilli e scegliere il percorso che più vi affascina.
A questo punto potete decidere di tornare indietro o di proseguire e raggiungere il paese; in questo caso troverete alla vostra sinistra una grande parete per arrampicate.
Il percorso pedonale è percorribile in  circa un’ora, quindi una volta finito vi consiglio di fare un giro anche nel paesino di Pioraco, non perdetevi il Chiostro Municipale.

Si tratta di una visita che non richiede troppo tempo, da abbinare magari ad altri itinerari, come Camerino o Matelica.
Non sono solo i grandi viaggi oltre oceano a regalare forti emozioni…. anche i piccoli borghi come questo hanno il loro perché.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

America

Una settimana a New York. La città intensa, vitale ed esuberante.

Anche il mondo dei viaggi ha i suoi “must have”, uno fra i tanti è senza dubbio New York!
Esuberante, intensa, ricca di stile e di vitalità: non esiste altro posto simile alla Grande Mela.
Personalmente non ero attratta da questa destinazione, prima di andarci avrei fatto sicuramente altri viaggi, poi mi è capitata fra le mani un’offerta veramente imperdibile e così sono partita.
Grazie, grazie, grazie…. non finirò mai di ringraziare quella benedetta offerta che mi ha permesso di scoprire un luogo magico, di essere protagonista dei vari film che avevo visto solo in tv, di mischiarmi fra i veri newyorkesi e di sentirmi una di loro per qualche giorno.
Non avevo scritto finora di questa meta perché mi rimane molto difficile spiegarla, fa parte di quelle destinazioni che tutti “conosciamo” dai racconti dei nostri amici, dai libri… insomma sappiamo cosa aspettarci ( anche se poi la realtà è 10.000 volte meglio) e quindi non so da dove partire….proprio per questo farò parlare le emozioni!!!Siete pronti?!?
Immaginatevi l’Empire State Building che lascia la sua impronta nello spettacolare skyline insieme all’inimitabile Chrysler.
Immaginatevi di rilassarvi a Central Park, il polmone verde di Manhattan o di attraversarlo in bicicletta o sui rollerblade, non prima però di esservi sentiti piccini come delle formiche a Times Square, dove ogni cosa è luminosa e fugace.

Central Park New York

La maestosità di Central Park

L’ombelico della Grande Mela è qualcosa di unico, per non parlare di Broadway... se siete amanti del teatro è la vostra fine, spettacoli più variegati vi attenderanno.

Times Square

Ma che dire della 5th evenue?! Il sogno di ogni donna …e della maggior parte degli uomini, inutile negarlo: anche chi solitamente non ama fare shopping ( non necessariamente sulla 5th evenue – beati voi se potete- ma ovunque) a New York non potrà fare a meno, sentirà il richiamo degli acquisti.
E che dire di Tiffany?! Questo sì, è il sogno di tutte le donne: ricevere un regalo o farsi un auto-regalo in quel negozio è inimitabile, lo stesso oggetto acquistato in un altro Tiffany in giro per il mondo non avrà lo stesso valore affettivo….e poi si può sempre prendere un croissant d’asporto e imitare la meravigliosa Audrey Hepburn, sarebbe una colazione alternativa.
Giallo, giallo,giallo…. è questo il colore che vedrete maggiormente, solo colonne di taxi vi affiancheranno durante le vostre passeggiate.

Taxi a New york

Si, New York deve essere vissuta a piedi, solo così potrete ammirare il meglio della città.
Logicamente la metro è necessaria per raggiungere determinate zone, ci mancherebbe altro!! 🙂
Allontanatevi un po’ dal mondo dei balocchi, fate una capatina al Financial District, vi sentirete per un attimo il Di Caprio della situazione e se ci riuscite fate una foto sotto la statua del toro.

Brooklyn Bridge

Brooklyn Bridge

Cambiate ambientazione e concedetevi una lunga ma piacevolissima passeggiata sull’inconfondibile Brooklyn Bridge, magari al tramonto, così quando tornate indietro potete ammirare tutto lo skyline della città illuminata…toglie il fiato da quanto è bello.

Skyline di New York

Meraviglioso slyline

Tranquilli, non mi sono dimenticata del simbolo di NY per eccellenza, prendete il traghetto e andate alla Statua della Libertà (per fare la visita interna occorre prenotare molto in anticipo, ma a mio parere è già sufficiente scendere sull’isolotto e poterla ammirare da sotto) così da ammirarla da un’angolazione diversa e per tornare fermatevi a Ellis Island e lasciatevi trasportare indietro negli anni al tempo dei primi immigrati che dovevano per forza passare di qui per accedere al Nuovo Mondo.

Statua della Libertà

Statua della Libertà

Siete amanti dell’arte?!
Allora avrete solo l’imbarazzo della scelta: MoMa, Guggenheim Museum ( e altre decine) e se vi piace anche la scienza non perdetevi l’American Museum of Natural History, ad attendervi all’ingresso ci sarà lo scheletro di un immenso dinosauro.
Il punto strategico di arrivo e partenza merita senza dubbio una visita: recatevi a Grand  Central Terminal il “crocevia di un milione di storie private, cuore della più grande città della nazione” sotto al quale corrono 52 km di binari.
Visita immancabile è al World Trade Center, per non dimenticare…. quando ci sono stata io era ancora un cantiere, ora è terminato e deve essere assolutamente visto.
E poi che dire dei meravigliosi quartieri che spaziano da Greenwich Village a Brooklyn, dal Bronx al Queens… dipende sempre quanto tempo avete a disposizione.
Io ho fatto anche un saltino – anzi un’intera partita- allo Yankee Stadium per farmi un’idea di una delle più grandi passioni dei newyorkesi e devo dire che anche se non conoscevo mezza regola, è stato uno spettacolo molto piacevole.

Yankee Stadium

Yankee Stadium

E poi?! E poi boh, ci sono miliardi di altre cose, come vi ho già detto è troppo difficile raccontare questa città, ad ognuno provoca una sensazione diversa!!
Una cosa da citare sono i negozio di M&M… noccioline ricoperte ovunque, enormi tubi interi ripieni di queste squisitezze vi attenderanno negli shops insieme ai gadget più vari.

Times Square

Times Square

Se andate sotto Natale poi le attrazioni si moltiplicano, la sola atmosfera natalizia rende tutto magico e una pattinata nella pista di pattinaggio allestita a Rockfeller Center potrebbe essere la ciliegina sulla torta .

Rockfeller Center

Rockfeller Center

Una capatina a Little Italy e a Chinatown è d’obbligo.
Fatevi avvolgere dalle nuvole di fumo che di tanto in tanto escono dall’asfalto ( non sono gli alieni, ma solo i fumi della metro) e acquistate almeno un hot-dog da un venditore ambulante, andate al Radio City Music Hall e visitate la New York public Library con i suoi 15 milioni di libri.
Lo so, non sono stata proprio utile perché non vi ho fatto un vero e proprio itinerario, ma la Grande Mela va vissuta di petto, queste sono le cose che secondo me non potete perdervi e che io sono riuscita a vedere in una settimana, ma la vostra storia a New York potete scriverla solo voi.
Vi dico solo che non vedo l’ora di ritornarci!!!!
E’ una città pazzesca in ogni stagione, ogni periodo dell’anno le regala qualcosa di unico e inimitabile….
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Toscana

Lucca Comics & Games: Lucca “invasa” da manga e personaggi dei fumetti per il

La città di Lucca ospiterà il prossimo week-end, come di consueto Lucca Comics & Games.
Si tratta di una fiera dedicata all’animazione, ai giochi di ruolo, ai videogiochi e all’immaginario fantasy e fantascientifico.
E’ considerata la più importante rassegna italiana del settore, prima d’Europa.
La città toscana dedica un’area situata nel centro storico di circa 30.000 m2 dove negozi specializzati, fumetterie ed associazioni ludico-culturali espongono materiale inerente alla manifestazione.

Girando per le vie della città si incontrano i più svariati personaggi dei fumetti e dei giochi di ruolo, dai manga ai personaggi del Signore degli anelli.
Gli appassionati di tutto il mondo si incontrano qui e sfoggiano i propri travestimenti con tanto orgoglio, considerando il tempo per studiarli e per realizzarli.
Tutte le edizioni si svolgono fra ottobre e novembre, quest’anno precisamente il festival inizierà il 29 ottobre e terminerà il 01 novembre.
Per tutte le info consultate il sito.
Al prossimo evento,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Londra sconosciuta o quasi: 3 tappe insolite

Londra si sa, offre una miriade di attrazioni da visitare (prima o poi ve ne parlerò, non l’ho ancora fatto lo so, forse perché è una delle prime mete visitate e quasi tutti hanno il piacere dia ammirarla di persona), proprio per questo oggi voglio parlarvi di tre luoghi che ho ammirato nell’ultima mia visita alla capitale, ma non sono monumenti, bensì molto turistici, quei luoghi che diventano famosi così, quasi per caso.
Se siete appassionati di Harry Potter mi capirete se vi dico che una mattina ho preso la metro solo per raggiungere la fermata di King’s Cross.
Qui, dopo il grandissimo successo della saga fantasy, hanno collocato semplicemente un carrellino su una parete. Vi pare poco??!!
Non scherziamo, eh! 🙂 Si tratta infatti della raffigurazione del momento della partenza dei maghetti per la scuola di Hogwarts, un carrellino che attraversa un muro per poi raggiungere la scuola di magia, su di esso è collocata Edvige (la civetta di Harry), sul muro è attaccata la scritta Platform 9 3/4 e due persone lavorano continuamente in questo posto, una ragazza  fa scegliere la sciarpa preferita fra quelle della scuola ed un fotografo scatta ininterrottamente fotografie che verranno poi vendute nel negozio adiacente.

Io non potevo credere ai miei occhi, c’è addirittura una transenna per creare dei tornelli quando c’è molta fila….. pensate un anonimo pezzo di muro quanto è diventato famoso!!! 🙂
La cosa bella però è che non necessariamente occorre acquistare la foto, quindi se volete un ricordo potete farvi immortalare con la vostra macchina fotografica.
Il secondo luogo che negli anni ha visto letteralmente il passaggio di migliaia di persone è ABBEY ROAD, o meglio il piccolo tratto di strada con le strisce pedonali.
Cosa avranno di così interessante vi starete chiedendo…..
Beh, sono le famosissime strisce immortalate nella copertina dell’album intitolato proprio ABBEY ROAD degli inimitabili Beatles.

A distanza di 45 anni ancora le persone si recano in questo minuscolo pezzetto di strada!!!
Il terzo luogo invece non lo conoscevo, mi ci ha portato la mia amica che vive a Londra ed effettivamente è quello più serio.
Si tratta di un’isola sul Tamigi in cui parecchi anni fa sorgeva il EEL PIE ISLAND HOTEL, un edificio signorile del XIX secolo nel quale si  sono esibiti grandissimi artisti, di tutti i generi musicali.
Negli anni 20-30 spopolava il liscio, poi è stato il momento del jazz e del blues fino ad arrivare agli anni 70 , quando nel locale hanno suonato musicisti del calibro dei Led Zeppelin, i Deep Purple, i Rolling Stones e i Pink Floyd. Il locale è stato chiuso e poi è stato distrutto da un grande incendio ed è stato riaperto in un’altra zona, ma quest’isola a Twickenham è davvero affascinante, nel 1970 era diventata la Comune Hippie più grande del Regno Unito.
Sulla terraferma, non lontano sorgeva Eel Pie Studios, luogo di alcune significative sale di registrazione.

Oggi vi si  accede solamente a piedi o in barca e l’intera isola è di proprietà privata e ospita circa 50 case, molto molto particolari.

Vi consiglio un giro in zona, per osservare un luogo lontano dal turismo di massa in cui sono passati personaggi illustri; se questo non vi interessa, vale anche solamente per una gustosa passeggiata lungo il Tamigi, magari in una meravigliosa giornata soleggiata come la mia ( un po’ di fortuna ogni tanto ci vuole)!
Il mondo è pieno di luoghi affascinanti, o comunque di luoghi che vuoi o non vuoi hanno avuto una certa importanza e di cui oggi si è persa traccia….a me piace scovare anche questi!

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Feste e Sagre in Italia, Italia, Marche

Halloween all’italiana

Con il passare degli anni abbiamo scoperto come si festeggia, televisione e cinema ci hanno raccontato cosa succede negli Stati Uniti durante la notte della festa dei mostri, dove Halloween è una vera festa nazionale.
Il 31 ottobre le zucche vengono svuotate ed intagliate ed esposte a guardi delle case sui davanzali delle finestre con una candela accesa all’interno, la sera i bambini si travestono da mostri per passare di casa in casa pronunciando la tipica frase : “Trick or treat?” e se qualcuno si rifiuta di donare loro qualcosa di dolce, deve aspettarsi in cambio  un bel dispetto, come l’automobile imbrattata o il giardino ricoperto di carta igienica.
Anche se non è una festa che ci appartiene storicamente, con il passare degli anni abbiamo fatto in modo di “adottarla” pure noi, in fondo ogni occasione è giusta per fare un po’ di festa!!! 🙂
Non solo i bambini si divertono, ma tantissimi adulti approfittano dell’occasione per travestirsi da streghe, fantasmi e orribili mostri e trascorrere una serata fuori dal comune, all’insegna del divertimento.
In Italia fondamentalmente Halloween viene festeggiato ricalcando i riti americani, ma sono sempre più in aumento le realtà locali che promuovono iniziative proprio per questa giornata “mostruosa”!
E’ incredibile come nel giro di pochi anni la notte del 31 ottobre sia diventata la serata più importante del popolo della notte… diciamo che possiamo paragonarla al nostro carnevale, dove però esce il lato più oscuro e soprannaturale della realtà.
Sono diventati tantissimi i locali che per questa serata si trasformano in luoghi di paura, basta solo un po’ di trucco e tanta fantasia.
In Italia anche quest’anno gli eventi sono tanti e se ancora non avete deciso che fare, eccovi una serie di consigli.
A Corinaldo, in provincia di Ancona (nell’entroterra di Senigallia) si festeggia all’interno del centro storico, i giorni precedenti la vigilia di Ognissanti.
La manifestazione ha superato la decima edizione ed è da ritenere, per numero di presenze, tra le manifestazioni più grandi della Regione Marche.
Taverne con piatti tipici, spettacoli di arte varia, tunnel della paura, accompagnati da un ambiente illuminato da fiaccole e tante zucche, trasportano chi vi partecipa in un mondo magico e fantastico.

All’interno  della manifestazione si elegge anche “Miss Strega” da intendersi non certo la più brutta, ma la strega più bella del terzo millennio.
L’evento si conclude sempre a mezzanotte  del 31 ottobre con spettacoli pirotecnici.
Nel piacentino invece l’atmosfera tetra viene trasportata all’interno dei numerosi Castelli del Ducato, con animazione, cene, visite guidate a lume di candela e tanto altro.

Eventi per tutti i gusti si snodano in alcuni tra i 22 castelli, rocche, fortezze e manieri del Circuito. C’è solo da aprire l’agenda, scegliere ciò che preferite all’insegna del divertimento, della convivialità o della voglia di provare un brivido di paura, prenotare e fissare la data. Non dimenticate l’opportunità di pernottare nei 12 Alloggi tra Antiche Mura per godervi la lunga notte di Halloween fino all’alba. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: da iniziative che costano solo 8 o 10 Euro a cene da 40 e da 59 Euro fino a offerte speciali weekend in formula “pacchetto”.
Se siete più creativi e fuori dagli schemi  potreste travestirvi da acchiappafantasmi ed andare in cerca delle case infestate e sfidare i vostri amici ad una gara di coraggio! 🙂 Le paure e le superstizioni della gente hanno creato miti attorno ai posti più disparati nel mondo.
Non dimentichiamoci dei bambini, se volete far trascorrere ai vostri figli un week end indimenticabile, dovete assolutamente farli partecipare al “Ponte di Halloween per i bimbi nella Gola del Furlo” dal 1 al 2 novembre.
Tre giorni spensierati dove conoscere nuovi amici con i quali condividere momenti insoliti in un luogo speciale, divertendosi in compagnia di zucche, ragni, pipistrelli e benevoli mostri. Il pacchetto prevede pernottamento in un rifugio, laboratori creativi culinari per la preparazione di biscotti mostruosi a forma di ragni e dita di streghe, escursioni con pranzo al sacco e anche un’escursione in notturna per ascoltare i versi degli animali della notte, festa in maschera e caccia al tesoro. I genitori allo stesso tempo avrebbero la possibilità di concedersi un weekend alla scoperta delle meraviglie della Gola del Furlo.
Nelle grandi città come Milano e Roma, avrete l’imbarazzo della scelta sulle varie feste megagalattiche organizzate dai locali più alla moda!
Potrei andare avanti ancora per parecchio, ma dipende solamente da voi….volete rimanere in zona o approfittare del ponte per spostarvi da casa?!
In qualsiasi caso però, mi raccomando, preparate almeno una zucca da porre sul davanzale della finestra per fare la guardia alla casa!!!!
Buona notte mostruosa a tutti….. al prossimo weekend, 
Viaggiatrice seriale!
Asia, Mondo

Viaggio alla scoperta della Malesia: Isole Perhentian

Buongiorno amici, torno a parlarvi della  bellissima Malesia, dopo avervi illustrato la capitale Kuala Lumpur e l’incantevole Pom Pom Island, oggi vi farò conoscere la destinazione in cui è iniziato il mio viaggio in questa terra, la mia prima tappa è stata alle Perhentian Island.
Si tratta di due maggiori isole, Perhentian Besar e Perhentian Kecil e di piccole isole disabitate localizzate a circa 20 km al largo della costa nord-orientale della Malesia occidentale, nello stato di Terengganu.
Per raggiungerle non è difficile, noi una volta atterrati a KL abbiamo preso un volo interno per Kota Bharu, da qui un taxi per il porto di Kuala Besut e infine abbiamo raggiunto la meta a bordo di una barca che parte diverse volte al giorno.
Non so perché, forse perchè il viaggio era stato lungo ma impazzivo dalla voglia di tuffarmi in quella meravigliosa acqua, ma già il paesaggio che potevo vedere dalla barca mi sembrava pazzesco e con il senno di poi devo dire che una volta arrivati, quello che ci aspettava era di gran lunga migliore.
Le Perhentian sono diventate un’ottima destinazione per i backpackers (come noi del resto), perché offrono sistemazioni per tutte le tasche.

Noi eravamo nell’isola di Besar, la più grande, in un resort abbastanza tipico, con delle casette sia vista mare, sia nella zona più alta in mezzo alla vegetazioni ( queste un po’ più spartane).
La struttura aveva un ristorante principale con un menù alla carta, dove poter fare colazione, pranzo e cena; oltre a questo però vi erano diversi, come dire, chioschetti molto molto spartani ( in uno vi dico solo che ci gironzolava una gallina come se fosse un cane, che ho badato bene di evitare) in cui poter consumare delle pietanze a prezzi super bassi, come piatti di riso o altre cose tipiche.
Ma veniamo alla cosa principale e cioè il mare.
L’acqua è di un azzurro cristallino e l’incontro con diversi tipi di pesci è inevitabile, fondamentalmente è l’attrattiva maggiore.
Se portate l’attrezzatura da snorkeling da casa tanto meglio, ma in caso c’è il minimarket che noleggia tutto.
Quando si è in acqua, non ci si accorge del passare del tempo, tanto si è rapiti dalla meraviglia dei fondali.
Una cosa molto positiva è il fatto che in entrambe le isole ci sono dei taxi (barchette) per raggiungere le varie calette o per cambiare isola.
Il costo è molto basso e basta solamente dire al pilota l’orario in cui deve tornare a riprendervi ed il gioco è fatto.
Noi in questo modo abbiamo potuto apprezzare la bellezza di differenti spiagge; in una eravamo solo noi, non è per dire, abbiamo solamente visto una persona che stava facendo trekking e devo ammettere che in un certo momento ho avuto veramente paura.
Io e il mio ragazzo stavamo facendo il bagno e non eravamo nemmeno al largo, quando ad un certo punto mi sento dire che aveva appena visto uno squaletto davanti ai suoi occhi.
Vi giuro che ero quasi immobilizzata, la paura si era impossessata di me.
Fortunatamente poi il tutto si è ridimensionato, siamo tornati a riva e anche lui nel ripensarci ha realizzato che si trattava di uno squaletto lungo circa un metro, ma quando te lo trovi poco distante da te non è facile mantenere la calma.
Io ringrazio solo di non averlo visto, mi è bastato già questo spavento!!!
Tutto questo per dirvi che i fondali sono ricchissimi di animali e per uno che fa immersioni o si spinge anche al largo, la scoperta è infinita.
Ho amato molto queste isole, molto discrete e allo stesso tempo fornite di ogni confort…. per non parlare delle rilassanti ore trascorse spiaggiata al sole.
Per non farmi mancare niente mi sono fatta fare un massaggio in una terrazza sul mare al tramonto…. una sensazione indescrivibile.
Questo si, è una cosa che vi consiglio, se potete provate a farvi fare un massaggio dalle esperte mani malesi, non ve ne pentirete.
E così dopo tre giorni in questo bellissimo paradiso siamo ripartiti con il nostro zaino in spalla e abbiamo continuato la nostra avventura malese fino ad arrivare  alla foresta di Taman Negara.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.