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elisa

Europa

Tra mare e i misteriosi Templari…..un weekend a Malta.

Dato che la primavera non ha ancora intenzione di arrivare, che ne dite di prendere l’aereo e volare verso il caldo??!!!Direzione Malta!
La compagnia low cost che vi suggerisco è sempre la Ryan Air in quanto il volo è breve e ci si arriva in un batter d’occhio….basta oltrepassare la Sicilia ed eccoci arrivati nella terra dei Cavalieri di San Giovanni. Devo dire che questo argomento mi ha sempre affascinato parecchio e il connubio mare e storia mi piace assai. Secondo il mio punto di vista basta un weekend lungo di 4 giorni pieni per avere un’idea abbastanza completa dell’isola. Partiamo subito col specificare che l’arcipelago maltese è composto dalla sopracitata Malta (isola maggiore), dall’isola di Gozo molto più tranquilla e dalla piccola isola di Comino.
La principale area turistica delle 3 isole si trova a Sliema e St Julian, a nord est della Valletta; qui potrete scegliere l’hotel che preferite e anche a livello di servizi non vi mancherà davvero niente.

Veduta notturna di Sliema
Vi consiglio questa zona soprattutto per la sera, in quanto essendo vicino agli hotel potrete cenare in uno dei tantissimi ristoranti e fare quattro passi assaporando la leggera brezza della sera, ma durante il giorno vi consiglio di fare delle belle escursioni.
Si può noleggiare una macchina, ma è molto caratteristico spostarsi anche con i tipici autobus di Malta…almeno una volta è doveroso farci una corsa.

I tipici autobus di Malta
Il paesino che mi è piaciuto maggiormente è Marsaxlokk, un vecchio villaggio di pescatori nelle cui baie ondeggiano i tradizionali e variopinti Luzzu,

Diversi Luzzu ormeggiati
tipiche barche colorate maltesi che derivano dagli antichi fenici, tutte decorate sulle prue con  l’occhio di Osiride. Queste imbarcazioni variopinte rendono l’atmosfera molto gioiosa, ma altrettanto interessante è il mercato del pesce che si tiene la domenica, per non parlare poi delle bancarelle di merletti.

I tipici merletti di Malta
Quando andrete a fare l’escursione in questo carinissimo villaggio, approfittate di uno dei tanti ristorantini di pesce.
Altra visita da fare obbligatoriamente secondo il mio punto di vista è quella ai templi di Hagar Qim e Mnajdra che sorgono in cima alla scogliera di una delle zone più belle ed incontaminate di Malta; il sito è stato soprannominato “calendario in pietra” in quanto negli equinozi il sole penetra direttamente dal portale principale.

Sito archeologico
Un’intera giornata potrebbe essere dedicata ad una gita organizzata in barca all’isola di Gozo per godersi il mare meraviglioso ed esplorare un’altra isola, più piccola ma molto carina.

Bellissimo mare di Gozo
Beh, la Valletta non può essere di certo messa da parte, la capitale dell’sola offre diverse attrattive; sicuramente da non perdere lacattedrale di San Giovanni che è un vero spettacolo per gli occhi e che ospita anche uno stupendo dipinto di San Giovanni Battista del Caravaggio.
Molto suggestive anche Rabat e Mdina.
Logicamente un’ottima combinazione sarebbe una visita di qualche ora alle attrattive appena descritte e poi via a rinfrescarsi nelle bellissime acque dell’isola. Attenzione particolare va a Blue Grotto, un enorme arco naturale nelle scogliere nei pressi del piccolo villaggio di Wied iz Zurrieq; secondo la leggenda un tempo qui vivevano le sirene…veramente affascinante soprattutto al tramonto.
Senza soffermarmi troppo, vi ho voluto indicare le principali attrazioni visitabili in 4 o 5 giorni.
Che altro dire…buon mare!!!!
Alla prossima, 
Viaggiatrice seriale.
PS: viaggio tranquillo anche solo per donne ( noi eravamo 2 donne e non abbiamo avuto problemi)
PPS: se viaggiate con bambini ( ma va bene anche per soli adulti) fate un salto al POPEYE VILLAGE
PPPS: non spaventatevi se vi trovate in uno stato di confusione e credete di essere a Londra…le cabine rosse del telefono dimostrano la colonizzazione inglese.
PPPPS:  per i più religiosi, ma molto affascinante per tutti c’è da visitare la grotta in cui sembra abbia vissuto durante il suo soggiorno a Malta san Paolo.


Africa

Cosa fare a Marrakech: perdersi fra gli odori e i colori

Ehi viaggiatori, siete pronti a decollare insieme per la prima volta e cambiare addirittura continente?!Allacciate le cinture che si parte!!!!!
Eccoci arrivati in un paese magrebino e più precisamente in Marocco…a Marrakech!!!
L’aeroporto si trova proprio in centro, quindi è semplicissimo raggiungere il proprio hotel o la propria destinazione con i vari taxi posteggiati di fronte all’uscita; è un ottimo modo per girare la città visto che i prezzi non sono alti,ma è sempre consigliabile contrattare il costo della corsa in anticipo dato che quasi tutti sono sprovvisti di tassametro.
Io ho volato con la Easyjet da Milano,ma un altro volo low cost potreste trovarlo anche con la Ryan Air ( da Pisa,Roma e Milano).
L’aeroporto di Marrakech (Menara) è nuovissimo ed è un piacere per gli occhi,decorato in perfetto stile arabo con piastrelle e disegni tipici.
Se invece avete deciso di noleggiare una macchina ( forse è meglio noleggiarla già dall’Italia), appena ritirati i vostri bagagli e dopo aver fatto il controllo passaporti  dovete solo recarvi nel desk della compagnia dai voi prescelta con la prenotazione  e in seguito  vi consegneranno la vostra macchina; allo stesso tempo se avete bisogno di cambiare i soldi, troverete i change proprio di fronte ai noleggi delle macchine.
Mi sento in dovere però di dirvi che Marrakech è una città super caotica e la guida non è affatto facile….richiede un pilota provetto e nervi saldi! 🙂
Il mio primo giorno è stato poco proficuo a livello di scoperte,in quanto avendo fatto la notte in bianco l’ho dedicato al relax a bordo piscina,tra uno stuzzichino e l’altro;un altro modo per rilassarsi è senza dubbio l’hammam ..massaggio e bagno di vapore che rigenerano la pelle. Io purtroppo non ho avuto tempo di provarlo,ma lo consiglio ugualmente!
E’ scesa la sera sulla piazza principale di Marrakech, piazza Jemaa El Fna che come per magia cambia faccia,infatti ad una certa ora, verso le 18:00 iniziano a montare una serie di stand gastronomici,tutti identificati da un  numero di riconoscimento dove si può cenare gustando piatti tipici immersi in un’atmosfera davvero unica,circondati da incantatori di serpenti e donne con un pennino in mano pronte per farti l’henné. Logicamente non aspettatevi un’ottima qualità dei prodotti,stiamo parlando di cibo di strada, ma per una sera si può anche fare … anche solo per gustarsi l’atmosfera della piazza completamente illuminata.
La mattina la piazza è di nuovo sgombra, gli stand sono stati smontati per essere poi rimontati la sera. Gli incantatori di serpenti e le donne con l’henné si trovano anche di giorno, insieme a strani personaggi vestiti in modo particolare con un grandissimo cappello, che vendono una bevanda tipica … ma attenzione a non fissarli troppo,perché corrono subito a chiederti soldi per fare una foto. Diciamo che tutti chiedono soldi per tutto,quindi evitate e tirate dritto.
In piazza poi si trovano tutti i venditori, in quanto costituisce la zona antecedente al souk e cioè al mercato della parte vecchia della città (Medina)…..la cosa più curiosa e allo stesso tempo raccapricciante che mi è capitato di vedere è stato un anziano del posto che vendeva dentiere e singoli denti, esposti nel suo banchetto come fossero delle arance. Mamma mia che senso!!!
Dopo essersi ambientati a queste stranezze, è il momento di addentrarsi nella medina; molte persone si proporranno di farvi da guida, ma il mio consiglio è di rifiutare in quanto perdersi all’interno di quel reticolato di viette non è affatto una cosa pericolosa, bensì curiosa e affascinante che vi permetterà di entrare ancora più a contatto con la cultura del posto.
Bene, eccoci all’interno del souk, chiudete gli occhi e lasciatevi inebriare da un insieme di odori e profumi locali, di spezie ed essenze profumate, di cibo e di metallo riscaldato.
Il souk è diviso in zone; eccoci nella zona del cuoio dove potrete acquistare bellissime borse e ciabatte cucite interamente a mano, proseguiamo fino alla zona delle lampade e lampadari che prendono forma sotto le mani esperte di chi lavora il ferro … ecco che il nostro stomaco si fa sentire e le nostre papille gustative muoiono dalla voglia di assaggiare qualche piatto tipico del reparto culinario, fino a rinfrescarsi la bocca nella zona ortofrutticola dove si susseguono bancarelle che espongono ogni genere di frutto dai colori più accesi, per finire con l’acquisto di qualche gioielli in argento o qualche altro manufatto. Durante la visita alla medina consiglio di visitare l’imponente e bellissima Madrasa   di Ben Youssef.

I colori e gli odori del Marocco

Uscendo da una delle tante porte che tagliano la cinta muraria che avvolge la città vecchia ci troviamo di nuovo in piazza Jemaa El Fna ricca di ristoranti dove poter consumare il pranzo se non avete provveduto a farlo all’interno del souk. Molti di essi hanno una terrazza panoramica ed è proprio un bellissimo spettacolo poter ammirare dall’alto questo quadrato che pullula di gente e sentire come sottofondo il richiamo alla preghiera.Poco dopo la piazza si estende una via completamente turistica,praticamente occidentale con negozi di elettronica, negozi sportivi e tante agenzie turistiche … ed è in una di queste che ho deciso di trascorrere i 2 giorni successivi intraprendendo un’escursione nel deserto.Non preoccupatevi,potete fidarvi tranquillamente ( al contrario di quello che vi fa credere il personale dei grandi hotel denigrando queste agenzie e promuovendo i loro tour che percorrono lo stesso percorso e costano circa il triplo degli altri); beh certo, la qualità del pernottamento e la comodità del viaggio saranno diverse, dipende sempre cosa cercate e che viaggiatori siete …..a voi la scelta.Comunque per quanto riguarda la sicurezza potete stare tranquilli, l’ho provato in prima persona! L’indomani mattina mi passano a prendere con un pulmino da 14 davanti il mio hotel e l’avventura inizia. Anche questo è un modo per conoscere persone nuove, non del posto ma sempre nuove.Il viaggio per arrivare al deserto di Zagora è molto lungo, non ve lo nascondo ed è anche abbastanza scomodo in quanto al strada non è molto bella, piena di curve e saliscendi ma le soste per sgranchirsi le gambe non mancano di certo.Partendo dal centro caotico di Marrakech ci troviamo poi in un paesaggio verde,dove coltivano grano, per poi arrivare alle montagne rocciose ( infatti per arrivare al deserto occorre attraversare  la catena montuosa dell’Atlante) e intravedere in lontananza le cime innevate … cavoli non mi sembra nemmeno di essere in Marocco.E’ arrivato il momento di fare una visita, ci troviamo alla  Kasbah fortificata di Ait Benhaddou; in questo luogo sono stati girati diversi film famosi, come il Gladiatore e il Principe di Persia … è veramente un’ambientazione interessante.Si riparte, altre ore di macchina e finalmente arriviamo a Zagora dove ci attendono i nostri dromedari pronti per partire:tutti in sella e via alla conquista del deserto!Dopo un’ora circa di cammino arriviamo nel deserto, è il momento del tramonto e le sensazioni che ho provato sono davvero difficili da descrivere …..uno spettacolo immenso!

Tramonto sul dromedario
Rapiti da questo spettacolo della natura non ci accorgiamo di essere arrivati al nostro campo tendato dove trascorreremo la notte. Giù dal dromedario scattiamo ancora foto per immortalare quel momento unico, una bella rinfrescata e poi tutti a cena nella tenda berbera. Dopo cena abbiamo avuto il piacere di assistere ad uno spettacolo berbero con canti intorno al fuoco …. e poi ci siamo abbandonati sulla sabbia del deserto ad ammirare la volta di stelle che ci sovrastava …..indimenticabile. Pensate che sia finita qui’!E no, la sveglia puntata alle 06:00 ci ha fatto sobbalzare dal letto, ma lo scenario fuori dalla tenda era pazzesco: vedere l’alba dalle dune nel mezzo del deserto è una cosa mostruosamente emozionante … dal rosa all’arancio fino ad arrivare all’azzurro del cielo. Da togliere il fiato!E così concludo il racconto del mio viaggio, sperando di avervi trasmesso almeno in parte la bellezza di questo luogo anche solo con le parole.Ciao e al prossimo viaggio!!!
Viaggiatrice seriale.

PS: per avere un’idea del paese basta poco più di un week end!
PPS: il paese è tranquillo, ma è necessario rispettare sempre la cultura  e le usanze del popolo.
PPPS: contrattate sempre,dividete per 3 la prima cifra che vi propongono!

 


 

 

 
Europa

Alla scoperta delle isole spagnole…. Maiorca!

Ehi che ne di te di un week end al mare?! Se anche voi come me vorreste trascorrerne uno, leggete il mio racconto…..si vola a Palma di Maiorca!
Come al solito io mi affido alla www.ryanair.it per spendere poco, ma potrete trovare offerte anche con www.easyjet.com/it, dipende sempre dal vostro aeroporto di partenza.
Anche qui sono stata il tempo di un week end, come sempre una toccata e fuga! 🙂 Logicamente non basta per visitare l’isola, ma si può optare per l’accoppiata Palma+ escursione al mare.
Dopo aver raggiunto il mio hotel prenotato da casa sempre con www.booking.com, io e la mia amica ci informiamo sulle varie escursioni di un giorno visto che ancora non è nemmeno l’ora di pranzo e decidiamo di andare a Soller.
Raggiungiamo il Port de Soller in autobus, diamo un’occhiata alla spiaggia ma poi ci dirigiamo alla stazione del tram.
 Non si tratta delle solite stazioni, ma bensì della caratteristica di questa città: Il port de Soller infatti è collegato alla città di Soller da un tram che procede a passo di formica per un totale di 5 km; le vetture degli anni 30 sono originali di San Francisco.

E’ un’esperienza davvero carina da provare, soprattutto se avete bambini. La città è molto carina e potete approfittarne per gustarvi una delle loro buonissime spremute d’arancio e per fare qualche acquisto nei negozietti…come per esempio un paio di espadrillas. Per gli appassionati d’arte invece c’è il museo delle ceramiche di Picasso.
Dopo questa visita ci concediamo un pò di tempo in spiaggia anche se è troppo ventilata, ma il paesaggio al tramonto è davvero bellissimo. Rientro in hotel per una doccia e di nuovo fuori per cenare…beh che dire, la cucina spagnola è ottima, quindi potete sbizzarrirvi dalle tapas alla paella. Una visita notturna della città non può mancare, anzi vi consiglio di non perdervi per nessun motivo la Seu, ossia la maggiore delle chiese di Maiorca completamente illuminata.
Il giorno seguente decidiamo di noleggiare una macchina (sempre meglio noleggiarla da casa, perderete meno tempo e spendere meno) per raggiungere la Peninsula de Formentor e farci una giornata di mare.
La strada è stretta e tortuosa e offre diversi punti panoramici  (mirador) prima di arrivare ad una cala protetta, con sabbia fine e acqua cristallina. Trascorriamo qualche ora qui e ne approfittiamo per pranzare visto che la spiaggia è attrezzata. Dopo una buona dose di sole ripartiamo alla volta di Cap de Formentor, ossia l’estremità della penisola da dove si può ammirare Cala Figuera completamente a picco sul mare. Poco dopo si arriva al faro dotato di una cupola argentata, su un promontorio da dove con il bel tempo si riesce ad ammirare persino Minorca.

Abbastanza stanche ma soddisfatte della giornata rientriamo in hotel e poi ceniamo con una buonissima paella.
Ecco arrivato purtroppo l’ultimo giorno, ma per fortuna il nostro volo parte nel tardo pomeriggio così abbiamo tempo di visitare il centro d Maiorca. Imperdibile è senza dubbio la cattedrale in stile gotico che si affaccia sul mare; essa subì delle modifiche anche da parte del grande architetto Gaudì. Esempio di grande bellezza invece sono i rosoni presenti nella cattedrale, mentre in una delle tante cappelle si può ammirare un murale relativo al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. In centro offre altre attrattive, ma anche girare per le viette ha un suo fascino.
Il nostro viaggio sta per terminare, così io e la mia amica decidiamo di trascorrere un altro paio d’ore in spiaggia prima di dirigerci all’aeroporto.
Come detto in precedenza in tre giorni non si vede granchè dell’isola, ma se volete la mia opinione merita davvero e questo poco tempo trascorso lì mi ha incuriosito….credo proprio che tornerò per scoprire la parte orientale dell’isola.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.
PS: viaggio adatto anche a sole donne.


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Iniziamo questa nuova avventura

Ciao a tutti,oggi inizio questa nuova avventura come blogger,chissà come andrà a finire!?!
Beh, sinceramente non è la risposta che mi interessa,ma le sensazioni e le emozioni che vivremo insieme strada facendo.
Per me viaggiare è qualcosa di unico,indescrivibile….quando viaggio sono in pace con il mondo; adoro conoscere posti nuovi,persone nuove con i loro usi e costumi, scoprire posti quasi nascosti o poco battuti dai turisti……insomma la curiosità fa parte di me!
In questo periodo così difficile, molte persone sono costrette a rinunciare ai viaggi; beh io cercherò di farle viaggiare con la fantasia e allo stesso tempo  proporrò degli itinerari concreti e poco costosi per i fortunati che hanno ancora la possibilità di partire realmente!
Che altro dire……. CHE L’AVVENTURA ABBIA INIZIO!!!!!!