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Istanbul: cosa non perdere in un fine settimana

“E’ ormai tramontata l’epoca in cui i viaggiatori arrivavano a Istanbul sull’Orient Express e uscivano dalla stazione neomoresca di Sirkeci trovandosi di fronte le rive del Corno d’Oro. Per ben tre volte nel corso della storia l’illustre Costantinopoli ha cambiato nome, destino e volto. Questa città tentacolare, dal passato costellato di ricordi, continua ad essere un ponte fra le culture, la città dai mille tesori, la tentazione d’Oriente”
Così iniziava la mia guida della meravigliosa città di Istanbul.
Devo premettere che un week end non basta, ma sempre meglio di niente.
Io ho volato da Bologna con la Pegasus Airlines e l’hotel come sempre l’avevo già prenotato da casa.
Ma non mi soffermo oltre, dato che questa capitale offre tantissime bellezze ineguagliabili.
L’odore che sentirete nell’aria vi accompagnerà per tutto il soggiorno, sarà un ricordo indelebile nella vostra memoria, insieme al richiamo alla preghiera del Muezzin che vi sveglierà tutte le mattine  (vi avverto fin da ora, per non farvi passare quello che è successo a me, la prima mattina infatti completamente in dormiveglia non riuscivo a realizzare che cosa potesse essere).
La primavera e l’autunno sono le stagioni più indicate per fare questa visita.
Indubbiamente è il regno delle moschee, quindi è il caso di arrivare informati e soprattutto di rispettare le tradizioni del posto: in genere sono aperte dalle 8:00 alle 18:00, tranne durante la preghiera, i turchi sono tolleranti e l’accesso è libero ma dovete togliervi le scarpe, coprirvi braccia gambe e testa, non disturbare le persone che stanno pregando e non oltrepassare le  barriere che separano i visitatori dai fedeli.
In linea generale le moschee presentano tutte gli stessi elementi fondamentali: la sagoma è massiccia a causa delle numerose cupole, prima di entrare si trova la fontana delle abluzioni dove i fedeli musulmani sono tenuti a lavarsi mani, piedi, viso e collo; all’interno di ogni moschea si trova il miharab, una nicchia che ha la funzione di indicare ai fedeli la direzione della Mecca, la cui forma viene spesso riprodotta nei tappeti da preghiera e per ultimo, ma non per questo meno importante, c’è il minareto- o meglio i minareti-
Aya Sofya ha sicuramente qualcosa in più delle altre, racchiude in se secoli di storia e di cambiamenti in quanto nacque nel 537 come Basilica, gioiello delle cristianità, ma venne in seguito trasformata in moschea ed infine sconsacrata e trasformata in museo. Al suo interno infatti, vengono all’occhio anche dei meno esperti simboli collegati ad entrambe le religioni, ma lo stupore principale si ha ammirando l’enorme cupola di 31 metri che sovrasta la navata principale.
La vostra attenzione sarà attratta inoltre da magnifici mosaici.
Passiamo adesso ad un vero e proprio capolavoro, il simbolo della città di Istanbul: Sultanahmet Camii ossia la moschea blu. Prende il nome dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola ed è il risultato di un’accurata ricerca estetica, composta da una cascata di cupole che salgono verso il cielo e circondata da ben sei  minareti.

Una storia popolare narra che questi ultimi siano il frutto di un fraintendimento: il sultano Ahmed I, con le sue manie di grandezza, voleva superare la bellezza delle moschee già esistenti, quindi per differenziarsi decise di fare i minareti in oro (ALTIN) ma l’architetto capì ALTI (6) e fu così che la moschea ebbe sei minareti, un privilegio riservato solo alla Ka’Ba.

Intervallate le visite con delle passeggiate, l’ambiente e l’aria che si respira sono fantastici. Assaporate l’immancabile tè e ricordatevi che Istanbul è la patria dei melograni, per strada troverete carretti ambulanti dove vi faranno spremute di melograno. All’ora del tramonto tutto assume un’atmosfera magica.
Logicamente non possono mancare i bazar ricchi di artigianato locale, dal cuoio alla ceramica, dai gioielli ai tappeti…anche se viaggiate con il bagaglio a mano e non è vostra intenzione far shopping, non potete esimervi dal fare almeno un piccolo giro: Kapalicarsi (Il Gran Bazar) è una parte importante da vedere, è un vero e proprio labirinto coperto con circa 4000 negozi. Se invece volete fare acquisti, ricordate sempre la regola della contrattazione: mai cedere alla prima cifra che vi viene richiesta.

Adesso per un momento chiudete gli occhi e aprite le narici…anche solo con l’immaginazione riuscirete a sentire innumerevoli odori di spezie! Che meraviglia!

Logicamente Istanbul ha anche una parte più moderna, priva di grandi monumenti, ma altrettanto bella da visitare.
Per gli spostamenti da una parte all’altra vi consiglio i tram in quanto la via percorribile è solamente una e quasi sempre il traffico la fa da padrone, quindi in taxi potreste perdere parecchio tempo.
Galata è un’antica colonia genovese e anche se la salita è un po’ faticosa, sarà veramente bellissimo passeggiare fra i vecchi caravanserragli e le vie commerciali divise per settore…. non potete perdere la bottega con tutti gli strumenti musicali turchi e la Galata Kulesi, una torre cilindrica, unica testimonianza della cinta muraria: salite fino in cima e avrete uno scenario mozzafiato!
Ritornando alla parte storica, dovete assolutamente visitare Topkapi Saray, la residenza dei sultani ottomani che si compone di una serie di cortili e giardini. Un’ala interessante è quella che ospita l’Harem (biglietto a parte) con sontuosi rivestimenti di maiolica.

La mia parte preferita è stata quella delle terrazze disseminate di giardini, vasche e chioschi. E’ un luogo incantevole.
Suggestiva e diversa dalle cose già viste in precedenza è la cisterna-Basilica (Yerebatan Sarayi), un’antica cisterna bizantina che sembra un vero e proprio palazzo sommerso. Si visita passeggiando su delle passerelle appena sopra il livello dell’acqua, la luce è soffusa e le 336 colonne che si innalzano attorno a voi rendono il tutto molto affascinante.

All’interno c’è anche un bar, quindi volendo potete prolungare la visita sorseggiando qualcosa.
Per completare il vostro soggiorno a Istanbul, una gita in battello lungo il Bosforo sarebbe perfetta, potrete ammirare così i pittoreschi villaggi dei pescatori.
Per quanto riguarda il cibo, se vi piace il kebab andate a nozze, comunque la cucina non è poi male e poi c’è sempre il rito del caffè o del tè turco.

Un vecchio detto da noi recita così :” fumare come un turco” ed un motivo ci sarà di sicuro! Il divieto di fumare nei ristoranti e nei bar è arrivato anche qui, ma non sarebbe un soggiorno completo senza fumare un narghilè alla rosa o alla mela.
C’è veramente tanto altro da fare e da vedere in questa fantastica città, questo è solo un piccolo assaggio di quello che vi attende nella città per metà europea e per metà asiatica!
Io ne sono rimasta completamente ed assolutamente stregata…spero faccia lo stesso effetto anche a voi!
Al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: se riuscite concedetevi del tempo in un hammam
P.P.S.: nella cisterna-Basilica vennero girate delle scene di un James Bond e fu anche citata nel libro “Inferno” di Dan Brown.

Europa, Europa

La città d’oro: Praga!

Amici viaggiatori, siete pronti per andare alla scoperta di una bellissima capitale europea?!Partiamo subito per……Praga!!
Una compagnia aerea low cost molto economica è la WizzAir, ma si trovano prezzi abbordabili anche con altre compagnie.
Come sempre più  tempo a disposizione si ha, meglio è, ma non è il mio caso quindi anche questa è stata una tappa visitata in quattro giorni.Preciso che ci sono andata a fine novembre e anche se la temperatura era parecchio rigida, l’atmosfera natalizia che si respirava nell’aria riscaldava tutto l’ambiente!
La città può essere divisa essenzialmente in 4 zone: la città Vecchia, la città Nuova, il Piccolo Quartiere ed il quartiere di Hradcany.
La maggior parte dei monumenti e degli edifici storici sorge nella città vecchia ed io inizierei la visita proprio da qui, dalla Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti) che in ogni periodo dell’anno è affollata da turisti attratti soprattutto dall’orologio astronomico che non solo indica l’ora, ma mostra anche le posizioni del sole, della luna e delle stelle, mentre in un latro quadrante si trovano i segni zodiacali e le stagioni.

Orologio astronomico

Ad ogni ora avviene la processione delle figure scolpite ed in un soggiorno è d’obbligo vederla almeno una volta.
La piazza è circondata da vivaci facciate di edifici storici e popolata dagli artisti di strada e dai caffè all’aria aperta.

Il centro assoluto è rappresentato dal monumento al teologo e riformista Jan Hus, mentre poco distante si trovano il Municipio e la Chiesa dedicata a Sana Nicola.
Vi consiglio di salire sulla torre del Municipio per gettare uno sguardo su tutta la città dall’alto.

Veduta della città dall’alto

D’obbligo è la visita alla Chiesa di San Nicola e alla Casa Municipale.
Per cambiare radicalmente i luoghi della vostra visita, dirigetevi a Josefon, il quartiere ebraico, testimonianza di una storia millenaria brutalmente interrotta dall’occupazione nazista; meraviglioso con l’antico cimitero e le varie sinagoghe. Difficile descriverlo a parole, molto meglio viverlo in prima persona. Essendo un luogo sacro, gli uomini devono coprirsi il capo sia all’interno della sinagoga sia all’interno del vecchio cimitero che comprende circa 12000 lapidi, anche se sembra che le persone sepolte lì siano molte di più.
Degne di nota sono le incisioni sul portale all’ingresso.
Sempre in zona potete visitare il convento di Sant’Agnese, un tempo minacciato dalla demolizione, è divenuto oggi una delle gallerie d’arte più importanti del paese.
Finita la visita alla città Vecchia, dirigetevi verso il simbolo per eccellenza di Praga, il Ponte Carlo con le sue sculture dei santi allineate sui parapetti. Esso non è mai stato solo un semplice passaggio sul fiume, ma era il luogo del commercio, dei tornei, delle battaglie e delle esecuzioni. E’ stato inoltre l’unico ponte per secoli, funge da collegamento tra la città Vecchia ed il Piccolo Quartiere; mentre l’attraversate non perdetevi la statua di San Giovanni Nepomuceno, le torri del ponte della città Vecchia e quella del Piccolo Quartiere e se siete un po’ superstiziosi non dimenticatevi di toccare la statua di bronzo…..quale???? Ve ne accorgerete da soli, a forza di essere toccata è diventata color oro! 🙂

Statue sul Ponte Carlo

Attraversato il ponte vi troverete nel Piccolo Quartiere. Cuore pulsante di questa zona è la Chiesa di San Nicola, un capolavoro barocco terminato nel XVIII secolo per rendere gloria alla fede cattolica; davanti ad essa si svolge la vita del Piccolo Quartiere in quanto divide a metà la piazza cittadina.
La zona è ricca di palazzi e residenze nobiliari, per questo offre straordinari scorci fotografici, sia di giorno che di notte ed è un ottimo luogo per concedersi un po’ di relax in un tipico caffè prima di affrontare la salita al Castello.
Ed eccoci arrivati nel quartiere Hradcany che si estende su una collina che domina i ponti della Moldava.

Ponti in lontananza

Il Castello è la roccaforte della nazione ceca ed è sorvegliato dalle guardie in uniforme blu. Oltrepassate quest’ultime troverete edifici e cortili ricchi di atmosfera. Da non perdere è il Vicolo D’oro e se siete appassionati del cambio della guardia, il momento migliore è a mezzogiorno.
Anche in questo quartiere avete l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda chiese, basiliche e cattedrali.
Come ultima zona resta quella della Città Nuova, cuore pulsante della vita commerciale dove si trova il museo nazionale e la Statua del Re Venceslao.
Se avete tempo potreste fare anche una gita in battello sulla Moldava o qualche escursione nei dintorni di Praga.
Per quanto riguarda il cibo, non ho nessun ristorante in particolare da consigliarvi, ma la cucina non è affatto male; se invece siete appassionati di shopping potrete trovare prodotti della tradizione tipica come cristalli, il liquore Becherovka e le porcellane.
Vi consiglio inoltre di esplorare la città senza un itinerario preciso, lasciatevi guidare dal vostro sesto senso e inoltratevi nei vicoli per poi finire magari in un tipico pub dove gustare un’ottima birra.
Dal mio punto di vista Praga è una delle capitali europee più belle d’Europa…..andateci e poi fatemi sapere cosa ne pensate!! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS:  Il suo centro storico è stato incluso nel 1992 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’ UNESCO.

Europa

Una vacanza da imperatori: Vienna!

Ciao amici, vi piacciono i castelli e le residenze imperiali?! Quante volte passeggiando in un giardino di un palazzo avete fantasticato e vi siete chiesti :” e se fossi stato/a io il principe/a?!” Bene, oggi andiamo alla scoperta della città di Vienna e vi assicuro che qui troverete pane per i vostri denti!
Come sempre ho optato per un volo low cost e con la mia ormai affezionata Ryan Air sono atterrata a Bratislava e da qui con un autobus ho raggiunto la capitale asburgica.
In tre giorni si riesce a visitare parecchio, ma logicamente più tempo avete più fate le cose con calma.
La mia prima tappa è stata in pieno centro storico, la Stephansdom (la cattedrale di Santo Stefano) e devo dire che sono partita proprio alla grande. E’ una costruzione bellissima, completamente in stile gotico e romanico; dalla sua prima costruzione subì diverse modifiche, ma rappresenta il simbolo  di Vienna ed è anche il più grande monumento gotico austriaco. Al suo interno c’è la possibilità di visitare le catacombe e in certi orari di salire sul vecchio campanile gugliato da dove si ha una vista unica sulla città.
Essendo in pieno centro storico, nel cuore della Innere Stradt, bastano pochi passi e si arriva alla casa natale del genio della musica Wolfang Amadeus Mozart, dove compose “Le nozze di Figaro”.
La figura del noto compositore è molto presente nella capitale, troverete diversi negozi di musica e una catena di cioccolaterie con la sua immagine come marchio; famose sono infatti “Le palle di Mozart“, cioccolatini ripieni al pistacchio.

Girando per il centro vi troverete ad oltrepassare la piazza principale (Graben), elegante isola pedonale con lussuosi negozi e incontrerete diverse chiese, da quella italiana a quella scozzese.
La tradizione pasticcera è molto importante in Austria, vi suggerisco quindi di fare merenda in una delle ottime pasticcerie del centro, molto rinomata tra le altre è Il Cafè Central.
In un’altra piazza della città (Hoher Markt), sopra un arco potrete ammirare un grande orologio meccanico a carillon, che allo scoccare di ogni ora mostra un diverso personaggio della storia austriaca, mentre a mezzogiorno fa uscire tutte le figure che lo compongono.
Diciamo che girare anche senza meta per il centro storico è un piacere per gli occhi, ogni palazzo rievoca tempi lontani.

Un passaggio, anche se veloce è doveroso davanti ad uno dei più importanti teatri lirici del mondo: Staatsoper.
Ma adesso è arrivato il momento di avvicinarci al mondo regale.
La Hofburg è il palazzo imperiale degli Asburgo; il complesso di immenso valore storico e culturale è formato da palazzi e cortili di diverse epoche. La visita è molto interessante, ma per i meno patiti può risultare un po’ lunga in quanto spazia dagli appartamenti imperiali alle argenterie di corte, dalla cappella del palazzo al tesoro imperiale. Gli appartamenti rappresentano una delle maggiori attrazioni, al loro interno si trova il Sissi-Museum dedicato interamente alla vita ed al mito dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio conosciuta con il nome di Sissi. Vanto del palazzo è tutt’oggi la scuola di equitazione spagnola che allena e seleziona bianchi cavalli che compiono esibizioni a  tempo di musiche barocche attraendo così tantissime persone.
I giardini Burgganten e Volksgarten rappresentano a mio avviso un’attrazione da non perdere: un giardino pubblico al centro del quale padroneggia un meraviglioso roseto; al suo interno sorge  anche il Tempio di Teseo e si innalzano diverse statue raffiguranti personaggi illustri.
Fuori dal centro storico nel corso degli anni venne creato il Ring, un ampio anello di viali che nacque dopo la demolizione delle fortificazioni medievali. Qui sono presenti tantissimi musei ed il parlamento che merita una visita; si tratta di un edificio in stile neoclassico che ricorda un tempio. Un’altra zona dopo il Ring ospita diverse attrattive più moderne se vogliamo dire; il Prater può essere identificato come un polmone verde della città dove le persone si riversano nel tempo libero, qui se non soffrite di vertigini potreste fare un giro sulla ruota panoramica o approfittare degli impianti sportivi poco distanti. Sempre per chi non soffre di vertigini è imperdibile una visita alla torre della televisione, sulla quale si può salire con l’ascensore fino a 170 m.
Ritornando all’atmosfera fiabesca non si può non citare il Belvedere. Si tratta della residenza principesca costituita da due palazzi contrapposti: il belvedere inferiore adibito a residenza ed il belvedere superiore adibito a padiglione per le feste. Le due zone sono collegate tra loro da un immenso giardino alla francese…passeggiando qui vi sembrerà di essere tornati all’epoca di Sissi.

La visita agli appartamenti è parecchio suggestiva, non ha nulla di meno del Palazzo Reale.
La mia visita a Vienna è finita qui, ma prima di rientrare a casa sono tornata a Bratislava per prendere l’aereo e ne ho approfittato per fare una veloce visita della città….sono rimasta sicuramente colpita dai colori pastello delle case.
Questa volta però come mezzo di trasporto non ho scelto l’autobus ma giusto per non farmi mancare niente mi sono fatta una mini crociera sul Danubio.
Adesso è realmente finito il mio viaggio…a presto,
Viaggiatrice seriale.

PS: a Vienna una sera dovete assolutamente cenare in un ristorante in centro dove propongono delle cotolette di dimensioni pazzesche.

Europa

Una gemma del mar Egeo: Kos

Ciao amici, la voglia di caldo e di mare cresce sempre più, quindi anche oggi vi proporrò un week end al mare e più precisamente in Grecia.
Voliamo sempre con la Ryan Air da Bologna e atterriamo all’aeroporto di Kos qui prendiamo un pullman per arrivare in centro e poi ci dirigiamo verso il nostro hotel (come ormai saprete) prenotato precedentemente su booking, così non perdiamo troppo tempo.
In questa mia piccola vacanza sono con una mia amica e quindi anche questa destinazione è perfetta anche per sole donne.
Quest’isola è una gemma del mar Egeo ed è caratterizzata da acque cristalline e da antiche rovine ed ha una forma piuttosto allungata con un castello protetto da cinte murarie che si affaccia proprio sul  mare. Noi abbiamo deciso di scoprire l’isola per gradi, così il primo giorno abbiamo esplorato la zona del centro storico e quella limitrofa a bordo di una bicicletta fornitaci dal nostro hotel.

Il centro città è suddiviso in 4 aree archeologiche: quella del porto,quella occidentale,quella centrale e quella orientale. Personalmente la zona del porto è quella che mi ha colpito maggiormente, con l’antico muro di cinta, i tempi gemelli di Afrodite e l’antica Agorà……e comunque la vista sul mare aperto è strepitosa.
L’isola in passato fu colonizzata da svariate etnie ed è per questo che si respira un’atmosfera multietnica, un mix di monumenti classici, ellenistici, romani, turchi ed italiani.
” Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni….”, se non siete medici non conoscete di sicuro queste parole, tranquilli, nemmeno io ne ero a conoscenza. Si tratta del giuramento di Ippocrate al quale si sottopongono i medici- chirurghi ed odontoiatri prima di iniziare la professione.

Platano di Ippocrate

Ippocrate fu un importante medico e filosofo, fondatore della medicina che nacque proprio in questa isola.
Di fronte all’entrata del castello si apre una piazza dove si trova un albero di storica importanza: Il Platano di Ippocrate che sembra avere 2500 anni e sotto il quale si dice insegnasse proprio il grande maestro. Questo luogo è oggetto di tantissime leggende, ma vi consiglio di farci una piccola visita, è un luogo ricco di storia.
Poco distante si può ammirare la piazza Eleftheria dove svetta la moschea Deftedar, segno delle storiche colonizzazioni che vi ho accennato prima.
Insomma un giorno intero ( e forse non basta) potete dedicarlo alla visita del centro città e la sera cenare in uno dei tipici locali sul lungomare.
Il giorno successivo abbiamo sostituito la bicicletta con un motorino in modo tale da poterci spingere più lontano, infatti siamo poi arrivate a Empros Thermes e cioè alle terme naturali dove l’acqua raggiunge temperature davvero elevate. Si tratta di una piscina naturale, un pezzo di mare delimitato.

Empros Thermes

Dopo questo bellissimo e particolare paesaggio, ci siamo fermate in alcune calette nelle vicinanze…insomma un’intera giornata all’insegna del mare finalmente!
La sera abbiamo cenato in un ristorante in centro, con dell’ottimo pesce ed uno dei piatti tipici: la moussaka.
E’ arrivato il terzo giorno e abbiamo di nuovo cambiato mezzo, oggi abbiamo noleggiato una macchina, così da poter raggiungere l’altro capo dell’isola. Percorrendo la strada costiera che offre dei paesaggi magnifici, siamo arrivate a Kardamena e ci siamo proprio godute un mare strepitoso.Dopo pranzo siamo ripartite ancora in direzione sud e abbiamo raggiunto Kefalos, qui vi consiglio di visitare Aghios Stefanos, l’isolotto di fronte alla costa dove sorge una deliziosa chiesetta bianca e blu.

 Strada facendo comunque troverete spesso delle aree archeologiche, molto suggestive sono quelle che si affacciano sul mare. Dopo qualche altra pausa in alcune calette meno turistiche e meno affollate abbiamo ripreso la strada di casa e prima di arrivare in hotel abbiamo visitato l’Asclepeion, il più importante monumento archeologico della città. Se siete veri appassionati di storia greca, non perdetevi il museo archeologico della città.
Il tempo a nostra disposizione è quasi finito…..una cena sul lungomare di Kos e poi un giro tra i vari locali, e domani mattina purtroppo si riparte!

Vi assicuro che è davvero un’ottima meta,  dove potrete trovare tutte le comodità, un mare splendido ed una grandissima dose di storia antica.
Al prossimo viaggio amici,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Ibiza e Formentera…non solo divertimento, ma mare da favola!

Ciao amici, oggi vi proporrò un week end al mare e al sole visto che da noi il caldo ancora non vuole arrivare, io cercherò di portarvici almeno con la mente.
La compagnia aerea è sempre la Ryan Air e questa volta voliamo da Bologna a Ibiza; siamo io e due mie amiche…una vacanza solo donne!
Il periodo è metà maggio, quando il clima è comunque  caldo e ottimo per delle giornate di mare, ma ancora non è arrivata l’alta stagione con i suoi prezzi proibitivi e la grandissima massa di turisti, quindi l’ottimo connubio per gustarsi al meglio le due isole.
Io ho trascorso nelle isole spagnole 4 giorni pieni, dividendoli a metà tra Ibiza e Formentera.
Il giorno del nostro arrivo ad Ibiza l’abbiamo sfruttato per rilassarci dopo il viaggio in una spiaggetta vicino l’hotel, ci siamo lanciate alla scoperta di Ivissa con una passeggiata tra le piccole viette, fino ad arrivare nel centro storico della città fortificata che è stata un tempo una colonia fenicia. Merita sicuramente una visita la Cattedrale che domina dall’alto il porto della città ed è interessante perdersi nella fitta rete di stradine e piazzette che consentono di ammirare case popolari o vecchie dimore oggi trasformate in piccoli alberghi e ristoranti.

Girando e girando ci è venuta sete, così ci fermiamo in uno dei tantissimi locali per un aperitivo prima di cena…non sembra nemmeno di essere in quest’isola che ci è sempre stata descritta come l’isola della trasgressione; ci troviamo in una zona tranquilla a gustare un’ottima sangria mentre la brezza tiepida di metà maggio gioca con i nostri capelli. E poi giusto per entrare fino in fondo nell’atmosfera spagnola optiamo per una cena a base di paella.
Per il dopo cena non c’è che l’imbarazzo della scelta su quale locale frequentare…dipende un pò dai vostri gusti, c’è davvero di tutto.
Il giorno seguente ci imbarchiamo sul traghetto per raggiungere il paradiso: Formentera (devo ammettere che il fine di questa mio viaggio era proprio questa isola).
Appena sbarchiamo ci rendiamo subito conto della smisurata bellezza di questa piccola isola. Giusto il tempo di fare il check in in albergo e lasciare i nostri bagagli e siamo subito operative a cavallo di una bicicletta, pronte per scovare le spiagge migliori. L’isola è piccolina ma ci sono diversi sali e scendi e devo dire che con la scelta del mezzo di trasporto che abbiamo fatto la fatica si inizia a  sentire, ma così abbiamo la scusa buona per fermarci e rinfrescarci nelle acque turchesi.

Un mare così bello, se escludo quello della Sardegna e quello di Zanzibar non l’avevo mai visto e faccio davvero fatica a realizzare di essere così poco lontana da casa. La giornata trascorre tra bagni ( in mare) e veri e propri bagni di sole, interrotti solo dalla pausa pranzo in un carinissimo locale sulla spiaggia. Tirava una gustosa brezza che non ci siamo nemmeno rese conto che avevamo acquisito proprio parecchio colore, ma la nostra pelle ne ha risentito così siamo tornate in hotel, ma non volendo ancora far finire il pomeriggio, ci siamo concesse un bagno in piscina sul tetto dell’hotel; non pensate male, non era assolutamente un super hotel, ma era davvero carino e con ogni tipo di confort ed a un prezzo davvero buono; come vi ho detto prima ancora non era alta stagione. Formentera è molto più tranquilla di Ibiza e la movida presente nell’isola si vede all’ora del tramonto, quando tutti escono per andare a farsi un aperitivo…. è questo il vero momento di svago e non il fatto di albeggiare in discoteca come invece usa fare nell’altra isola; ma questo non vuol dire che mancano i locali, se vi piace la disco c’è anche quella,tranquilli!
Il giorno seguente decidiamo di cambiare mezzo di trasporto in modo tale da poterci spingere anche più lontano e decidiamo di noleggiare un’auto.La destinazione è sempre la stessa: una splendida spiaggia, ma nel tragitto abbiamo la possibilità di fermarci in alcuni punti panoramici da dove poter ammirare gran parte dell’isola in tutto il suo splendore.
Le tonalità dell’azzurro ci sono tutte, da quello velato e trasparente che permette di vedere il fondale fino al blu profondo del largo. Ci fermiamo anche in un faro ubicato in una parte estrema dell’isola proprio a strapiombo sul mare e ci avventuriamo anche alla scoperta di una grotta, entrando da una piccola fessura nella roccia e percorrendo un piccolo tratto scosceso ci troviamo poi davanti ad uno spettacolo magnifico: la maestosa potenza del mare aperto.

Il resto della giornata trascorre sempre tra bagni e chiacchiere e la sera è indicativamente simile a quella precedente; aperitivo e poi cena.
Il giorno seguente ritorniamo ad Ibiza con il solito traghetto e andiamo a visitare una zona che non avevamo visto: le saline. E’ un paesaggio davvero suggestivo quello che si presenta davanti ai nostri occhi, aiutato anche dal fatto che era l’ora del tramonto. E’ arrivata l’ultima sera e non potevamo non andare al famosissimo locale PACHA e così anche noi, come la maggior parte di turisti che sceglie quest’isola come meta delle proprie vacanze, trascorriamo una serata in una delle discoteche più famose del mondo!!!!
Questa è un’idea di viaggio alla scoperta delle isole Baleari non in alta stagione e soprattutto con un punto di vista molto più tranquillo e volto a scovare spiagge e calette meravigliose e relax, insomma una visione alternativa dell’isola della trasgressione per eccellenza.
Ma c’è veramente un’infinità di possibilità…. sta a voi cercare la vostra preferita; in ogni caso almeno una volta nella vita è da fare! 🙂
Al prossimo viaggio amici,
Viaggiatrice seriale.

PS: è un viaggio che potete fare tranquillamente anche solo donne.
PPS: fate caso al netto contrasto della caotica vita notturna con la pace mattutina che si respira nelle strade di Ibiza.

Europa

Irlanda coast to coast

Ciao amici viaggiatori, sono fresca fresca di un weekend all’estero e non perderò un altro minuto prima di raccontarvelo.
La destinazione di questa volta è l’Irlanda!
Ho prenotato per tempo un volo su Dublinocon la Aer Lingus ma dovreste trovare prezzi economici anche con la Ryan Air. I giorni che ho trascorso fuori casa sono stati 5, ma in realtà 3 giorni e mezzo da poter sfruttare.
Sono arrivata a Dublino il martedì sera e subito dopo aver ritirato la macchina noleggiata dall’Italia, mi sono diretta all’hotel sempre prenotato da casa. Il primo scoglio da affrontare è stato proprio quello della guida, perchè lì si guida a sinistra ed il volante è a destra….bisogna prestare particolare attenzione, ma devo dire che ci si abitua velocemente, aiutandosi soprattutto con il flusso di macchine già presente su entrambe le carreggiate.
 Dopo una doccia veloce sono andata alla scoperta di Dublino by night, girando rigorosamente a piedi in quanto non dovete aspettarvi la mega capitale, ma una capitale a misura d’uomo. Io sono stata a fine Aprile ed era giorno fin verso le 21:00 21:15, quindi ho avuto diverse ore da poter sfruttare per una visita esterna della città, giusto per avere una minima idea. Gli irlandesi cenano abbastanza presto, ma trovate dei locali che cucinano fino a tardi, soprattutto nella famosa zona di Temple Bar dove si trova l’omonimo pub.
 Il famosissimo Temple Bar
Prima cena a Dublino in un tipico pub, allietata da tipica musica irlandese dal vivo. La mattina seguente l’ho dedicata ad una visita più approfondita della città e soprattutto alla scoperta del Trinity College dove è conservato il famosissimo BOOK OF KELLS, un manoscritto miniato realizzato dai monaci irlandesi intorno all’800 che contiene il testo dei quattro vangeli in latino corredato da miniature e illustrazioni. Dopo aver ammirato il manoscritto si sale al piano superiore dove si trova la Old Library e qui vi sembrerà di essere in un film (infatti la biblioteca è stata luogo di diverse riprese cinematografiche), scaffali, scaffali e ancora scaffali pieni di libri, infatti viene inviata qui una copia di ogni libro pubblicato in tutte le isole britanniche. Finita la vista al Trinity College potrete decidere di visitare qualche altra attrazione in base ai vostri gusti, dal National Museum alla National Gallery fino ad arrivare alla National Library. Io personalmente ho girato un pò tra le viette, sono andata al parco dove si erge la statua dedicata ad Oscar Wilde e durante il tragitto ho visto anche la statua di Molly Malone , la leggendaria pescivendola di Dublino. Ho fatto poi una veloce visita alla National Library e ho visitato la Cattedrale di San Patrizio e la Christ Church Cathedral e poi di corsa verso la macchina perchè la mia intenzione era quella di ammirare maggiormente il lato paesaggistico di questa nazione. Tutti in carrozza e si parte in direzione sud-ovest verso Cashel per visitare la famosa Rock of Cashelnella contea di Tipperary.

La mistica Rock of Cashel

Si tratta di un luogo molto suggestivo, creato inizialmente come sede dei sovrani e ceduto in seguito alla chiesa; un insieme di torri e torrette visibile già da lontano. Dopo aver visitato il paesini mi sono diretta a Cahir dove sorge un bellissimo castello poco lontano dal quale si può trovare lo Swiss Cottage, un rifugio in cui il conte poteva intrattenere gli ospiti. Un’altra giornata è finita e non c’è niente di meglio di una buona cena seguita da una buona birra in un tipico pub.
La giornata successiva è stata davvero impegnativa, sono stati percorsi diversi km per visitare il Ring of Kerry che si snoda sulla Iveragh Peninsula; si tratta di un percorso circolare che attraversa tutta la penisola toccando diverse cittadine. l
La vera bellezza è il paesaggio circostante che attrae visitatori da ogni parte del mondo da tantissimo tempo grazie alla diversità di paesaggi, si passa dai laghi alle montagne fino ad arrivare sull’Oceano Atlantico.
L’itinerario principale offre diversi sentieri e la possibilità di inoltrarsi tra calette, scogliere e ampie baie. All’interno si trova anche il parco nazionale, dove avendo tempo si potrebbe trascorrere un’intera giornata. Non vi dò nessun consiglio in merito alle città in cui fermarsi perchè sono tutte davvero carine ed accoglienti quindi vi potete fermare in base alle vostre esigenze  e farò altrettanto con gli alloggi in quanto  in questo periodo non ci sono tanti turisti, quindi non è necessario prenotare in anticipo, potete presentarvi direttamente al momento del vostro arrivo in città oppure fate come me e prenotate il giorno prima in base all’itinerario che vi siete prefissati di fare. Molto carini a caratteristici sono i B&B e le Guest House, io li ho preferiti ai soliti hotel, ci si immedesima maggiormente nella loro cultura. Percorrendo tanti km in macchina  è finita un’altra giornata con la compagnia di pante pecore, mucche e anche di 2 cerbiatti che ci hanno attraversato la strada.
Finalmente è arrivato il giorno della visita alle Cliff of Moher, famosissime scogliere che si gettano a strapiombo sull’Oceano Atlantico. Il paesaggio toglie davvero il fiato…. è proprio come in tutte le cartoline che avevo visto in precedenza. Alla fine del percorso indicato si trova un piccolo forte sul quale è possibile salire e da dove la visuale è davvero ottima. Vi consiglio di coprirvi tanto, io sono capitata con la pioggia battente mista a neve e con una piccola tromba d’aria….. magari voi sarete più fortunati ! 🙂
Meraviglia assoluta alle Cliff of Moher
Poco più in basso si trova il centro visitatori, tutto ecocompatibile che propone mostre interattive ed esperienze virtuali. Se siete fortunati poi, e il tempo è più clemente potrete avvistare le isole Aran proprio di fronte a voi e colonie di pulcinelle di mare, gabbiani e cormorani. Ci si rimette in marcia sempre verso nord e in poco tempo il paesaggio circostante cambia notevolmente: davanti ai miei occhi si estende un altopiano calcareo chiamato Burren solcato da fessure profonde in cui nascono tantissimi tipi di fiori ed arbusti (il periodo migliore per ammirare la fioritura è il mese di maggio); mentre attraversate questo paesaggio quasi lunare fermatevi ad ammirare una delle tante tombe megalitiche presenti nella zona. Ancora qualche altro km ed eccomi arrivata a Galway sempre sotto ad una pioggia battente – diciamo che il tempo non è stato dalla mia parte- la città è molto carina ma io personalmente me la immaginavo un pò più grande. E’ piccina e si gira in meno di mezza giornata e se capitate verso l’orario di cena non perdetevi l’occasione di gustare una  buonissima cena a base di pesce; essendo una città di mare tutti i ristoranti cucinano degli ottimi piatti, io però vi consiglio il salmone.
E così è finito anche questo mio piccolo viaggetto perchè la sera dopo cena sono ripartita alla volta di Dublino dove ho trascorso la notte e ho preso poi il volo al mattino presto.
Logicamente non basta un week end per visitare questa affascinante isola, ma se avete poco tempo questo è un itinerario fattibile; in caso potete sostituire il giro al Ring o Kerry con la penisola di Dingle o con quella del Connemara…io non ho fatto in tempo a visitarle e ho dovuto fare una scelta, ma tutti dicono essere bellissime.
Un saluto e al prossimo viaggetto,
Viaggiatrice seriale.
PS: se vi capita di fermarvi verso Adare ammirate i tipici cottage con il tetto in paglia.
PPS: fate una sosta in una spiaggia sull’Oceano Atlantico.
Europa

Alla scoperta delle isole spagnole…. Maiorca!

Ehi che ne di te di un week end al mare?! Se anche voi come me vorreste trascorrerne uno, leggete il mio racconto…..si vola a Palma di Maiorca!
Come al solito io mi affido alla www.ryanair.it per spendere poco, ma potrete trovare offerte anche con www.easyjet.com/it, dipende sempre dal vostro aeroporto di partenza.
Anche qui sono stata il tempo di un week end, come sempre una toccata e fuga! 🙂 Logicamente non basta per visitare l’isola, ma si può optare per l’accoppiata Palma+ escursione al mare.
Dopo aver raggiunto il mio hotel prenotato da casa sempre con www.booking.com, io e la mia amica ci informiamo sulle varie escursioni di un giorno visto che ancora non è nemmeno l’ora di pranzo e decidiamo di andare a Soller.
Raggiungiamo il Port de Soller in autobus, diamo un’occhiata alla spiaggia ma poi ci dirigiamo alla stazione del tram.
 Non si tratta delle solite stazioni, ma bensì della caratteristica di questa città: Il port de Soller infatti è collegato alla città di Soller da un tram che procede a passo di formica per un totale di 5 km; le vetture degli anni 30 sono originali di San Francisco.

E’ un’esperienza davvero carina da provare, soprattutto se avete bambini. La città è molto carina e potete approfittarne per gustarvi una delle loro buonissime spremute d’arancio e per fare qualche acquisto nei negozietti…come per esempio un paio di espadrillas. Per gli appassionati d’arte invece c’è il museo delle ceramiche di Picasso.
Dopo questa visita ci concediamo un pò di tempo in spiaggia anche se è troppo ventilata, ma il paesaggio al tramonto è davvero bellissimo. Rientro in hotel per una doccia e di nuovo fuori per cenare…beh che dire, la cucina spagnola è ottima, quindi potete sbizzarrirvi dalle tapas alla paella. Una visita notturna della città non può mancare, anzi vi consiglio di non perdervi per nessun motivo la Seu, ossia la maggiore delle chiese di Maiorca completamente illuminata.
Il giorno seguente decidiamo di noleggiare una macchina (sempre meglio noleggiarla da casa, perderete meno tempo e spendere meno) per raggiungere la Peninsula de Formentor e farci una giornata di mare.
La strada è stretta e tortuosa e offre diversi punti panoramici  (mirador) prima di arrivare ad una cala protetta, con sabbia fine e acqua cristallina. Trascorriamo qualche ora qui e ne approfittiamo per pranzare visto che la spiaggia è attrezzata. Dopo una buona dose di sole ripartiamo alla volta di Cap de Formentor, ossia l’estremità della penisola da dove si può ammirare Cala Figuera completamente a picco sul mare. Poco dopo si arriva al faro dotato di una cupola argentata, su un promontorio da dove con il bel tempo si riesce ad ammirare persino Minorca.

Abbastanza stanche ma soddisfatte della giornata rientriamo in hotel e poi ceniamo con una buonissima paella.
Ecco arrivato purtroppo l’ultimo giorno, ma per fortuna il nostro volo parte nel tardo pomeriggio così abbiamo tempo di visitare il centro d Maiorca. Imperdibile è senza dubbio la cattedrale in stile gotico che si affaccia sul mare; essa subì delle modifiche anche da parte del grande architetto Gaudì. Esempio di grande bellezza invece sono i rosoni presenti nella cattedrale, mentre in una delle tante cappelle si può ammirare un murale relativo al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. In centro offre altre attrattive, ma anche girare per le viette ha un suo fascino.
Il nostro viaggio sta per terminare, così io e la mia amica decidiamo di trascorrere un altro paio d’ore in spiaggia prima di dirigerci all’aeroporto.
Come detto in precedenza in tre giorni non si vede granchè dell’isola, ma se volete la mia opinione merita davvero e questo poco tempo trascorso lì mi ha incuriosito….credo proprio che tornerò per scoprire la parte orientale dell’isola.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.
PS: viaggio adatto anche a sole donne.