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Cosa vedere a Zurigo in due giorni

Mia cara Zurigo, ci siamo lasciate una settimana fa, quindi è arrivato il momento di raccontare la nostra storia.
Cara nel senso di piacevole ma soprattutto costosa!
Ero già stata  in Svizzera e sapevo che i costi erano davvero alti, ma quando ti trovi a dover fare i conti con panini che costano più di 10 € fa ancora più brutto!
E’ proprio per questo motivo che abbiamo deciso di fare un viaggetto breve e abbiamo approfittato del capodanno visto che non si sa mai cosa fare.
Siamo partiti il 31 sera da Venezia per tornare il 2 pomeriggio.
Abbiamo volato con la compagnia di bandiera Swiss Air e devo dire che se guardate per tempo troverete degli ottimi prezzi, considerando che io l’ho trovato per capodanno.
In Svizzera c’è il franco svizzero (CHF), non occorre cambiare la valuta già dall’Italia, potete farlo anche all’aeroporto: proprio qui ho visto una cosa che mi piace tantissimo (e che non avevo mai visto da nessun’altra parte), al posto del solito change potete fare il tutto direttamente da soli, o meglio con una macchina. Troverete delle specie di bancomat, digitate la vostra lingua, inserite tutte le banconote che volete cambiare e in men che non si dica avrete i franchi a disposizione.
Il collegamento con il centro città è davvero perfetto, potete prendere il tram o anche il treno (ve lo spiego qui ).
Ed ora veniamo a noi: che fare in due giorni?
Senza ombra di dubbio la parte più interessante e affascinante è la città vecchia.
Visitate Fraumunster, la chiesa famosa per le 5 vetrate dipinte da Marc Chagall davvero emozionanti.

Attraversando il ponte raggiungete la cattedrale ( Grossmunster) che con le sue due torri e forse il simbolo della città; fate un giro dell’edificio guidati da dei grossi pannelli tradotti in diverse lingue che vi aiuteranno a capire le varie opere.

Una volta finito il giro vi consiglio di salire sulla torre (il biglietto costa solo 2CHF) da dove potrete ammirare l’intera città dall’alto: uno scenario bellissimo.

Affrontate la piccola salitina sulla sinistra e raggiungete la Chiesa di San Pietro che vanta un guinnes; possiede l’orologio con il quadrante più grande d’Europa

Arrivati qui siete vicinissimi al Lindenhof, il centro di un vecchio castello romano, più precisamente un’altura della città,facilmente raggiungibile dalla quale godere di una splendida veduta sul fiume e sul lago.
Se siete appassionati di scacchi potreste approfittarne per fare una partitina con quelli giganti!

Aggiratevi per le piccole e tortuose stradine che vi regaleranno degli scorci unici e indescrivibili.
Se volete avere unna panoramica generale sulla storia della Svizzera vi consiglio di recarvi al Museo nazionale Svizzero.
Cambiando zona, non potrete resistere al fascino del Lago di Zurigo e del Fiume Limmat, se è una bella giornata fermatevi sulle sponde anche per mangiare volendo e date un’occhiata alla scultura di Ganimede e dell’aquila.

Totalmente diversa è la zona nuova della città, impossibile non percorrere la Bahnhofstrasse, la via con il maggior costo al metro quadrato d’Europa: vi troverete a passeggiare di fianco alle vetrine più prestigiose, non mancherà nessuna firma all’appello (beh, chi può potrebbe anche fare un po’ di shopping…io nemmeno con il pensiero)!

Degno di nota è senza dubbio il Teatro dell’Opera, davvero molto bello.

Se riuscite vi consiglio di andare ad uno spettacolo,io purtroppo non ci sono riuscita.
Se amate i musei troverete pan per i vostri denti e per fortuna alcuni sono anche gratuiti.
Vi svelo una piccola curiosità: lo sapevate che Zurigo ha più di 1200 fontane sparse per la città?!
Parlando di cibo invece vi consiglio di assaggiare un tipico wurstel e di cenare in un’antica birreria, magari provando anche lo stinco.

Io sono stata al Zeughauskeller e ve lo consiglio, ho mangiato davvero bene.
Altro must è senza ombra di dubbio la cioccolata: recatevi da Sprungli per assaggiare dei veri capolavori o in una delle tante cioccolaterie : io ne ho trovata una nella città vecchia davvero strepitosa.

Se avete altro tempo potete recarvi alla stazione centrale (che già merita la visita da sola) e da qui prendere il treno per raggiungere Uetliberg, una località montana distante solo 15 minuti: da qui potrete fare delle camminate visto che partono diversi sentieri o raggiungere la sommità e rilassarvi al ristorante dell’albergo che si trova in cima.

Vi consiglio di fare la carta giornaliera per i trasporti, con 13.20 CFH vi procurate la tessera per salire e scendere continuamente da tram e autobus per ben 24 ore.
Spero di avervi invogliati a visitare Zurigo,anche solo per qualche giorno.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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La leggenda delle due sirene

Ogni luogo che visitiamo ha una storia antica, io cerco sempre di scoprire qualcosa di più, meglio se è una leggenda.
Varsavia mi ha regalato davvero una bella storia.
Si dice infatti che c’erano due sirene sorelle che decisero poi di prendere strade differenti.
Una andò a Copenaghen e l’altra dopo aver abbandonato il mare risalì il fiume Vistola e si riposò in una spiaggia di Varsavia dove venne ben accolta dagli abitanti che erano soliti fermarsi ad ascoltare la sua bella voce.

Arrivò un giorno però in cui tutto questo finì e la sirena venne rapita da un mercante avido.
Tutti i cittadini si impegnarono per liberarla, così da quel giorno la creatura marina difese la città armata di spada e scudo in segno di riconoscenza.
La statua della Sirena infatti è l’emblema della città e si trova in Piazza del Mercato.
Alla prossima leggenda,
Viaggiatrice seriale.

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Come raggiungere il centro di Varsavia dall’aeroporto di Modlin

I voli low cost atterrano sempre in aeroporti fuori città e viaggiando spesso con la Ryan Air ne ho visti parecchi.
L’ultima volta è stata a Varsavia.
La città polacca ha due aeroporti e i voli a basso costo atterranno all’aeroporto di Modlin.

Da qui è organizzato un trasporto diretto per il centro città a bordo di un autobus.
Appena uscite dal ritiro bagagli vi troverete di fronte ad un banchetto della Modlinbus, è fucsia, quindi facilmente riconoscibile.
Il biglietto per la singola corsa costa un po’ di più, quindi se avete già prenotato il volo di ritorno e conoscete il giorno preciso vi consiglio di acquistare il biglietto andata/ritorno per 50 PLN  (Zloty polacchi,12 € circa).
In Polonia ci sono gli zloty e se non avete ancora cambiato i soldi, potete tranquillamente pagare con la carta.
Uscendo  dall’aeroporto troverete di fronte a voi il pullman (sempre fucsia e ben visibile) che vi condurrà a destinazione.

Dopo circa 40 minuti (variabili a seconda del traffico) arriverete in centro e più precisamente alla stazione degli autobus che si trova nel piazzale di fronte al Palazzo della Cultura e della Scienza, pronti per la vostra avventura!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Come raggiungere il centro di Zurigo dall’aeroporto

Come sapete sono da poco tornata da Zurigo e prima di raccontarvi il mio viaggio e indicarvi tutte le chicche da non perdere voglio dedicare qualche riga ai trasporti.
Premetto che la città è collegata benissimo, in un modo impeccabile a mio avviso da diverse linee di tram che raggiungono ogni zona.
La cosa fondamentale per chi arriva all’aeroporto svizzero, è quella di raggiungere il centro città:facilissimo.

Uscite dall’aeroporto seguendo le indicazioni per i tram e arriverete ad una fermata.
Dovete prendere il numero 10, la linea rosa e in meno di mezz’ora sarete in centro.
Per quanto riguarda il biglietto, lo dovete fare direttamente alla macchinetta self-service alla fermata e vi consiglio di fare la carta giornaliera per 24 ore che ha un costo di 13.20 CHF (circa 12 €) che vi permetterà di viaggiare sui tram e sui bus continuamente.

Biglietto per 24 h

In alternativa potete fare anche la corsa singola,ma non è conveniente.
Zurigo è divisa in zone,per girare solamente il centro e arrivare all’aeroporto vi basta il biglietto per le zone 110 e 121. Non occorre obliterare il biglietto ogni volta, basta portarlo con se e mostrarlo al controllore quando lo si incontra.
I tram passano ogni 10 minuti circa.
Volendo è possibile raggiungere il centro anche in treno in circa 10 minuti, anche se il costo è un po’ più alto.
In ogni caso posso assicurarvi che è un aeroporto molto comodo per quanto riguarda gli spostamenti.
E ora non mi resta che raccontarvi la mia esperienza….ma questa è un’altra storia.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Un giorno di spensieratezza ad Eurodisney Paris

Dovrei scrivere di tutt’altro ed invece ho avuto l’illuminazione, è arrivato un fulmine a ciel sereno
Sì, perché in questo posto ci sono stata 4 anni fa e non la scorsa settimana ma con la spensieratezza e la gioia di vivere che trasmette ci tornerei anche subito.
Siete mai stati ad Eurodisney Paris?!
Io ho approfittato della mia terza volta a Parigi per fare una tappa anche qui.
Non dovete associarlo per forza di cose ai bambini, vi assicuro che è un luogo magico anche per gli adulti.

Varcato il cancello avrete subito la sensazione di essere entrati in un mondo incantato: sfilate di carri, personaggi a piedi, edifici dei più famosi cartoni animati …..tutto in un unico contesto.
Lasciatevi travolgere dalla musica e magari improvvisate anche un balletto con Topolino e poi pieni di adrenalina recatevi nell’isola dell’avventura a fare un salutino ai pirati.

Se amate le montagne russe farete un vero salto nel tempo recandovi ai giorni del west.

Potrete prendere il battello, fare un giro nella casa stregata o godervi la tantissime attrazioni.
Inutile dire che l’edificio per eccellenza, quello più ammirato è senza dubbio il castello:basta guardarlo un secondo per prendere il volo con l’immaginazione.
Visto tantissime volte in fotografia o in televisione, una volta che l’avrete davanti agli occhi sarà davvero fantastico.

Diciamo che Eurodisney non è proprio un luogo salutare , ma per un giorno faccio un appello anche ai più salutisti e dico di vivervi l’atmosfera in tutto e per tutto: gustatevi zucchero filato, pop-corn, mele caramellate e dolciumi vari…senza esagerare naturalmente, fa parte del posto.

La giostra con i cavalli è stata la mia preferita -sarà che da piccolina l’avevo in miniatura- e mi ha fatto tornare indietro con la memoria.

In diversi orari della giornata potrete assistere a delle parate davvero eccezionali e se restate anche la sera, lo spettacolo serale non vi deluderà.
Come detto all’inizio è un luogo per grandi e piccini, da provare. In realtà i parchi sono due e le combinazioni per i biglietti d’ingresso sono molteplici: 1 giorno 1 parco, 1 giorno 2 parchi, 2 giorni 2 parchi…..
I bambini sotto i 3 anni non pagano.
Possibilità di pernottamento.
Orario di apertura: dalle 10:00 alle 20:00 Disneyland
dalle 10:00 alle 18:00 gli Studios
Distanza:circa 30 km da Parigi, raggiungibile in auto,treno,navetta.
Per tutte le informazioni cliccate qui.

Fate uscire il bambino che c’è in voi.
Buon divertimento,
Viaggiatrice seriale.

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Portogallo: cosa vedere in un giorno a Porto

Porto l’ ho amata fin da subito.
Per me Porto è il Portogallo.
Casette colorate si affacciano su un fiume tranquillo ma di vitale importanza, sormontato da un ponte davvero notevole:il ponte Dom Luis.

Scorcio di case colorate sul lungofiume

Oporto, come era chiamata una volta è un pranzo a base di baccalà all’aperto sulla riva del Douro, riscaldati dal sole ed è anche un bicchiere dell’ottimo vino che prende lo stesso nome della città.
Fate un tour delle cantine e anche una bella degustazione, ammirate le vecchie imbarcazioni – barcos rabelos -che trasportavano un tempo le botti piene di questo vino ancorate sulla sponda del fiume.

Barcos Rabelos sul fiume Douro

Salite per le strette vie che portano alla città alta da dove godere di una vista pazzesca e se proprio non ci riuscite prendete la funicolare o l’ascensore di Ribeira, l’importante è andarci.
Porto è un mix di bianco e azzurro, come i suoi azulejos.
Dedicate del tempo alla visita della meravigliosa stazione di Sao Bento ed in particolar modo alla sala ricoperta di queste bellissime ceramiche che riproducono scene di vita popolare.

Azulejos della stazione di Sao Bento

Porto è un tocco di Inghilterra con la cabine del telefono rosse che fanno capolino qua e là.
Chicca della città, da non perdere a mio avviso è la libreria Lello e Irmao con la sua particolarissima scala che vi porterà ad ammirare una miriade di libri.

Scala della libreria Lello e Irmao

Porto e le sue chiese: partiamo dalla Cattedrale (Sé) in stile barocco,romanico e gotico, passando per la chiesa Dos Clerigos dove potrete salire sulla sua altissima torre fino ad arrivare alla chiesa di San Ildefonso rivestita con coloratissimi azulejos.
Se avete poco tempo a disposizione, fate come me:approfittate dei tour in autobus che girano tutta la città così riuscirete a vedere molte più cose.
Porto è la tranquillità del fiume Douro e la potenza della onde dell’oceano che si scagliano contro le scogliere.

Le onde dell’oceano che si infrangono

E’ una passeggiata sul lungofiume sia al tramonto che di sera quando tutti i locali si animano.
Porto è bellezza allo stato puro.
Cosa dite, mi sarà piaciuta questa parte di Portogallo?!?
Arrivare in centro dall’aeroporto è molto semplice, prendete il treno e scendete alla Stazione di Sao Bento, se volete raggiungere un’altra città vi consiglio sempre il trasporto ferroviario che funziona benissimo.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Cosa fare in un giorno a Lisbona

Era da tanto che volevo andare in Portogallo e finalmente il mese scorso ci sono riuscita!
Ho sentito tantissimi pareri discordanti su Lisbona e mi sono messa in testa che dovevo assolutamente vederla con i miei occhi, giudicare di persona e così ho fatto.
Preparatevi a lunghe camminate, perché è una città perfetta da girare a piedi(tranne per qualche eccezione) e i sali e scendi non mancano di certo.
Ho raggiunto la capitale del Portogallo con un treno veloce proveniente da Oporto e poi mi sono spostata in metropolitana fino al mio hotel , dove sono arrivata verso l’ora di cena.
La vera visita è iniziata quindi il giorno successivo partendo da Praca do Comercio che si affaccia su una sponda del Tago;con le spalle rivolte verso l’acqua mi sono incamminata e sono passata sotto l’arco di trionfo per poi percorrere l’intera Rua Augusta,completamente pedonale e ricca di negozi alla moda:se volete fare shopping troverete di sicuro qualcosa di interessante.

Lisbona è divisa in quartieri ed i più famosi sono l’Alfama, Baixa e Belem.
Avendo intuito che la giornata sarebbe stata tutt’altro che facile, abbiamo deciso di iniziare subito con una bella salita e raggiungere il castello di S. Jorge.

In effetti ne è valsa la pena,abbiamo percorso viette strette e tortuose,ammirato zone arricchite dalla street art e arrivati in cima abbiamo goduto di una visuale superlativa:uno scorcio su tutti i tetti della città.

Il tempo non è stato clemente con noi, così abbiamo optato per visitare la cattedrale e poi è arrivata l’ora della sosta per il pranzo.
Piatto tipico sono le sardine,provatele.
Uno dei monumenti più famosi di Lisbona si trova fuori dal centro storico,così a bordo di un taxi abbiamo raggiunto la famosissima Torre di Belém, eretta in origine a protezione del porto. Imponente e in stile manuelino è un bel colpo d’occhio sul Tago.

A pochi metri di distanza si trova invece il monumento alle Scoperte: un’enorme prua di nave sulla quale Enrico il Navigatore guida una fila di navigatori, mentre lo spiazzo di fronte è decorato da un grande mosaico raffigurante una rosa dei venti e un planisfero.
Personalmente ho gradito molto quest’opera.

Sempre da qui è possibile ammirare in lontananza il Ponte 25 Aprile, una scia rossa sospesa tra l’azzurro del cielo e l’azzurro dell’acqua del Tago ed il Cristo-Rei collocato sulla riva opposta del fiume.
Per nostra fortuna il tempo si è rimesso e siamo tornati in centro e questa volta abbiamo raggiunto il Barrio Alto da dove si può ammirare uno splendido panorama sulla città bassa e sull’Alfama.
Vi consiglio di spostarvi per le viuzze senza una meta precisa, per poi arrivare nella zona dei caffè all’aperto,dove in passato studiosi e poeti discutevano le proprie idee; se per caso vi cade l’occhio su una statua di un uomo seduto ad un tavolino, sappiate che raffigura il Poeta Fernando Pessoa.
Questo quartiere è collegato con la città bassa da un curioso ascensore, l’elevador de Santa Justa,quindi se siete stanchi o pigri potreste approfittarne.
Noi abbiamo scelto un altro mezzo per scendere:il mitico tram 28 di Lisbona.
Tutti e ripeto tutti sanno di cosa sto parlando:è il simbolo della città ed è raffigurato in ogni cartolina o immagine relativa a Lisbona.
I piccoli tram gialli Remodelado sono del 1930 e sono pieni di fascino e tradizione, se siete fortunati potrete trovare posto e gustarvi un intero tour della città a bordo di questo mezzo storico.

Un giro è veramente d’obbligo.
Tornati a Rossio abbiamo ammirato la praca de dom Pedro IV con l’imponente statua bronzea, le due grandi fontane e l’enorme mosaico sul selciato.

E’ stata una giornata intensa, così dopo una bella cenetta abbiamo raggiunto il nostro hotel visto che la sveglia avrebbe suonato abbastanza presto per non farci perdere il volo.
Un giorno forse è poco o forse no, ci sono altre cose da visitare ma le maggiori attrazioni sono state depennate dalla nostra lista!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

P.S.: non dimenticate di assaggiare le pastéis da nata, le celebri paste di panna.

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Ho trovato Londra e Parigi in Portogallo

Quanti commenti discordanti ho sentito su Lisbona ma io sono come San Tommaso, se non vedo non credo! 🙂
E finalmente è arrivato anche il mio momento.
Non sapevo bene cosa aspettarmi visto che era la mia prima volta in Portogallo, l’unica cosa certa è che non credevo assolutamente di sentirmi a Londra e allo stesso tempo anche a Parigi.
Non sto delirando, avete capito bene.
Nella capitale portoghese troverete alcune strutture dall’architettura simile alla famosissima torre Eiffel, primo fra tutte l‘Elevador de Santa Justa, un curioso ascensore che collega la città bassa a quella alta.

Fu attribuito tantissime volte a Gustave Eiffel, ma in realtà fu il portoghese, di origine francese, Mesnier de Ponsard a progettarlo.
Spostandovi a Porto invece  troverete realmente tracce dell’architetto francese, la sua opera è il Ponte in ferro D. Maria Pia,ma il suo stile si nota anche nel Ponte Luis I ,progettato da un suo ex collaboratore.

Dopo aver pensato a Parigi, vi sembrerà di essere stati letteralmente catapultati a Londra: l’intera città è disseminata di cabine rosse del telefono, tipico segno distintivo della capitale inglese.

Che strano miscuglio di stili questo Portogallo…..veramente affascinante.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Piccolo assaggio di Portogallo

Era da tanto che sognavo di visitare il Portogallo e finalmente il mio sogno si è avverato.

E’ stato un viaggio breve (molto breve) ma intenso, ricco di emozioni.
E’ iniziato dalla città di Porto con la sua atmosfera suggestiva, le sue cantine di porto lungo il fiume dove è possibile fare degustazioni, il fiume Duoro e le innumerevoli chiese.
Le barcos rabelos ancorate alle sponde del fiume, il ponte D. Luis I e il palazzo della borsa.
Tutto condito da baccalà e pasteis.
Oporto, così chiamata in passato mi ha proprio conquistata e la stazione  con gli azulejos bianchi e azzurri è entrata nel mio cuore.
Piccola e vivibile, ma allo stesso tempo vivace ed esuberante non vi deluderà.
Con un treno ad alta velocità ho lasciato questa meraviglia e in 2 ore e 30 minuti sono approdata nella capitale portoghese.
Lisbona è molto diversa, molto più grande.
Da una parte troverete il castello di S. Jorge e dal lato opposto il vivace quartiere del Barrio Alto,il più caratteristico a mio avviso, ma in entrambi i casi dovrete preparare le vostre gambe ad infiniti sali e scendi.
Non potete non fare un giro sul famosissimo Nr.28, il trenino giallo di Lisbona e non potete nemmeno non spingervi poco fuori dal centro per ammirare la famosa torre di Belém.
Fate una pausa in uno dei tanti caffè, magari proprio nel preferito dello scrittore Pessoa o andate ad ammirare l’arte di strada nel quartiere dell’ Alfama.
Fermatevi ad ascoltare un concerto di fado, la tipica musica portoghese che evoca malinconia e assaggiate le sardinehas assadas.
Felicissima di aver messo piede in questa nazione, presto ve ne parlerò più dettagliatamente.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.
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Dove nacque la maionese? A Minorca!!!

Se doveste dirmi il nome di una nazione collegato alla maionese, cosa scegliereste?!
Francia,vero?!
Dopo la mia vacanzina a Minorca ho scoperto che non è affatto vero…..o meglio, la storia che si racconta è un’altra,poi non so dove sta la verità!
Secondo un’ipotesi, il maresciallo francese Richelieu contribuì alla diffusione di una delle salse più conosciute al mondo e si narra che durante la sua permanenza a Minorca si innamorò di una mahonesa (abitante di Maò) che gli rivelò alcuni segreti della cucina minorchina.

Fra queste pietanze sembra che ci fosse anche la ricetta usata dai contadini del posto per riprendere le forze dopo le lunghe giornate di lavoro nei campi: olio di oliva sbattuto con uova, sale e aglio.
Questa storia fa pensare che dalla salsa all i ali (aglio ed olio) tipica della Baleari e dal nome mahonesa nacque la più nobile versione francese.
Strano vero?!
Uno degli aspetti migliori del viaggiare è quello di arricchirsi…anche di segreti culinari!
Alla prossima storia,
Viaggiatrice seriale.