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L’altro lato di Mykonos: la tranquillità.

Ci sono mete che vengono etichettate in un certo modo e finchè non si vede con i propri occhi non si riesce nemmeno ad immaginare che possano essere diverse da come l’immaginario comune le dipinge.
Io sono partita per Mykonos pensando di andare incontro solamente alla movida 24 ore su 24 e devo dire che, anche se il divertimento non mi dispiace, ero un pò preoccupata e invece ho trovato un ambiente meraviglioso.
Logicamente una delle mete del divertimento per eccellenza non delude assolutamente sotto questo aspetto, ma l’isola riserva anche tanto altro.
Avendo già spiegato nell’altro articolo il alto festoso di questa isola greca, qui voglio parlarvi dell’altra parte, quella che ho apprezzato maggiormente, forse perché inaspettata.
Mykonos è abbastanza piccola, quindi il noleggio di uno scooter è più che sufficiente per andare alla scoperta dei luoghi più segreti.
La cosa che mi ha stupito maggiormente è stato il centro, un vero gioiellino tenuto perfettamente, tutto pulito, tutto al proprio posto. Tutti gli edifici sono bianchi, si differenziano solamente per il colore delle imposte e delle porte che può variare dal rosso, al blu e al verde, tutti colori molto accesi, così da far risaltare maggiormente il bianco dell’edificio.

Il momento migliore per visitarlo secondo me va dall’ora del tramonto in poi, quando i giovani sono ancora in spiaggia a fare festa o rientrano piano piano nei propri appartamenti, in centro si apre un mondo nuovo costituito da famiglie, coppie e anche gente un po’ più grande che si riversa in questo meraviglioso reticolato di viuzze alla ricerca di qualche souvenir o di qualche acquisto tipico, oppure inizia a selezionare il ristorante o la taverna migliore in cui cenare.
La parte più suggestiva sicuramente è la zona della Piccola Venezia, edifici costruiti proprio sul mare, sfruttati oggi maggiormente come locali e bar in cui è perfetto gustarsi un aperitivo davanti al meraviglioso spettacolo naturale del sole che cala piano piano fino a sparire sott’acqua, non prima però di aver illuminato di giallo e arancio i pochi mulini a vento rimasti a ricordare un’epoca passata.

La gente del posto è di una cordialità infinita e la bontà del cibo non è affatto descrivibile: pesce in tutte le salse, insalate greche, feta, moussaka, pita… una goduria per il palato.
Le spiagge più tranquille si trovano nella costa orientale, leggermente più difficile da raggiungere e nella costa meridionale.
Per chi non cerca solo il mare, è consigliato esplorare anche l’interno con la sua atmosfera agreste tranquilla, distese di verde intervallate da muretti a secco e da piccole chiese: c’è chi dice che vi siano tante chiese quanti sono i giorni dell’anno e questo dovrebbe far capire la devozione degli abitanti.
L’isola è un’ottima destinazione anche per gli appassionati di archeologia e di mitologia e per gli amanti di sport acquatici e non solo, è stata infatti ribattezzata “l’isola dei venti”; ideale per il kyte e il windsurf. La Mecca del surf è senza dubbio la spiaggia di Ftelia, eternamente battuta dal vento estivo che spira da nord ( nella costa settentrionale).
La maggior parte delle spiagge è attrezzata e il costo per un ombrellone e due lettini per l’intera giornata è abbastanza ragionevole; fra le spiagge più tranquille nella parte meridionale ci sono Elia ed Agrari.
Se vi inoltrate nella parte orientale dell’isola non potete perdervi la spiaggia di Fokos ( non attrezzata) remota e non presente in tutte le mappe, ma veramente eccezionale. Qui c’è solo una taverna, con tutti i tavoli rivolti verso il mare che prepara una selezione di piatti eccezionale… se ci andate al mattino fermatevi poi per pranzo, ne vale davvero la pena.
A grandi linee questo è l’altra faccia della medaglia o meglio dell’isola di Mykonos, quindi non fatevi ingannare dalla reputazione che ha l’isola…. qui si trova di tutto, dal divertimento 24 ore su 24 alla pace e alla tranquillità assoluta.
Al prossimo viaggio,
viaggiatrice seriale.

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Cosa vedere a Nizza in poche ore

A volte capita di ritrovarsi in una città per qualche ora, per uno scalo aereo o per una coincidenza di un treno e allora perché non sfruttare l’occasione per visitare qualcosa di nuovo?!
Spesso programmo le mie visite e mi documento per tempo, altre volte invece seguo il detto “vai dove ti porta il cuore”; giro senza meta ma con la speranza di scorgere angoli suggestivi e di “rubare” immagini di vita quotidiana.
Bene, questo è stato il mio approccio nei confronti di Nizza.
Venivo in treno da Cannes e poi avrei dovuto prendere una coincidenza per tornare a casa, così mi sono ritrovata con tre ore a disposizione e sono partita alla scoperta della città.
Eravamo solo io e la mia valigia.
Inevitabilmente la prima cosa degna di nota è la stazione, la Gare de Nice Ville dalla quale si accede direttamente in centro, che con i suoi 7 binari coperti da una volta in vetro e ferro è una delle principali stazioni della tratta Marsiglia-Ventimiglia ed è anche un belvedere per gli occhi.

Il centro è come appena detto subito fuori dalla stazione, quindi ci si trova a passeggiare in una lunga via pedonale fiancheggiata da negozi e da catene conosciute, quindi se avete voglia di fare shopping l’occasione non manca.
Al termine della via si giunge alla Place Massena o anche detto il salotto buono di Nizza, caratterizzata da edifici sul rosso, ma la vera attrazione è la Promenade du Paillon.
Dalla piazza infatti si giunge  a questa nuovissima passeggiata ,o meglio un parco urbano di oltre un km che ha preso il posto del letto del fiume Paillon che un tempo divideva la città in due.L’area verde offre zone di  ristoro e riposo, zone ombreggiate, giochi per bambini e – molto apprezzati nelle calde giornate estive -vaporizzatori e giochi d’acqua, dove i più piccini si divertono ininterrottamente. Di fronte a questo polmone verde nel centro della città sorge anche l’ufficio turistico.

Proseguendo la mia passeggiata mi sono inoltrata fra i bellissimi edifici e mi sono poi ritrovata letteralmente all’interno di un mercatino dell’antiquariato: bancarelle e bancarelle di espositori che vendevano oggetti provenienti dal più recente al più lontano passato.
Devo dire che di questi mercatini se ne trovano più o meno ovunque, ma in quel momento l’atmosfera era particolare, ho provato proprio una bella sensazione.
Poco dopo mi sono accorta che la via che stavo percorrendo era proprio la parallela al lungo mare, così in un baleno mi sono ritrovata davanti ai miei occhi una distesa blu: il meraviglioso mare della Costa Azzurra.
Ho così proseguito la mia passeggiata nella famosissima Promenade des Anglais, o semplicemente il lungomare di Nizza; da una parte si può ammirare il mare con le sue sfumature blu e dall’altra meravigliosi palazzi come il Casinò e l’Hotel Negresco. La promenade è molto spaziosa e oltre al percorso pedonale prevede anche una pista ciclabile, sicuramente molto efficiente, ma io personalmente preferisco le passeggiate più piccine, dove magari gli edifici si affacciano direttamente sul mare e non sulla strada.
Ho percorso ancora un po’ di strada e sono arrivata di fronte al punto di accesso per salire sulla collina del castello, ma essendo in compagnia della mia valigia ho abbandonato l’idea……ma dall’alto si può avere un’ottima visuale di tutta la città e del lungomare; se non sbaglio poi è presente anche un ascensore (per i più pigri) per salire.

Arrivata a questo punto il tempo a mia disposizione stava passando velocemente, così ho fatto marcia indietro e ho percorso ancora la promenade così da poter anche ammirare delle ragazze che stavano facendo una partita di beach volley e i vari bagnanti che si gustavano le fresche acque del mare; ho fatto una pausa e mi sono concessa un’ottima crepe, seduta sulle tipiche sedie azzurre rivolte verso il mare.
Dopo la breve sosta mi sono diretta alla stazione e dopo poco ho ripreso il mio viaggio verso casa.
Questa città della Costa Azzurra offre sicuramente tante altre bellezze, ma io sono stata molto soddisfatta del mio itinerario, infondo non era prevista  questa tappa nel mio viaggio,ma  io ho visto comunque qualcosa di nuovo per i miei occhi…… è sempre opportuno e conveniente sfruttare ogni possibilità che ci viene concessa per vedere cose che non conosciamo.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Mykonos : dove trovare il divertimento!!

In estate maggiormente si ha la voglia di fare vacanze spensierate (non che le altre non lo siano) e all’insegna del divertimento; bene, oggi vi porto a The Party Island, il soprannome di Mykonos, un’isola di puro divertimento.
Non mi dilungo con informazioni climatiche, sui trasporti e sugli alloggi: questo articolo è diretto al popolo della notte, al popolo delle discoteche!! 🙂
Se state pianificando la vostra vacanza estiva o anche solo un weekend all’insegna della movida e adrenalina pura, non potete ignorare il richiamo dei locali più in voga dell’isola nel periodo estivo, quando il popolo della notte e della tintarella impazza per le spiagge e per le discoteche 24 ore su 24.
L’isola è nota in tutto il mondo per essere meta preferita anche e soprattutto del turismo LGBT, è eccentrica, originale e fuori dagli schemi.
Luglio e agosto sono logicamente i due mesi “caldi” dal punto di vista turistico, le spiagge e il capoluogo sono affollatissimi e i prezzi salgono alle stelle, motivo per cui sarebbe indicato prenotare con largo anticipo, ma se avete deciso all’ultimo di partire non scoraggiatevi, al molo, all’arrivo dei traghetti sarete accolti (per non dire di peggio) da una folla di locali (privati e agenzie) che vi offriranno qualsiasi genere di sistemazione.
L’isola non è  molto grande, quindi è sufficiente noleggiare uno scooter oppure un quad con il quale spostarsi per le varie spiagge, la maggior parte delle quali è raggiungibile attraverso strade asfaltate.
Per quanto riguarda il cibo, è possibile cenare con Pita Giros da asporto che costano € 2,50, ma è anche possibile cenare in meravigliosi ristoranti all’aperto, ricoperti da tettoie in fiore, dove poter gustare le prelibatezze della cucina greca a prezzi molto più elevati; insomma va bene per tutte le tasche.
Ma veniamo al dunque, le spiagge più conosciute sono due e si trovano nella parte meridionale dell’isola.

Paradise Beach è una spiaggia a mezzaluna con sabbia finissima ed è la spiaggia più famosa dell’isola, è un must per gli amanti del divertimento e della vita notturna ed è stata per anni il luogo cult del turismo omosessuale.

Come dice il nome è un luogo paradisiaco dove hippies di tutto il mondo per lungo tempo si sono dati appuntamento a partire dagli anni 70, quando elessero la spiaggia a luogo ideale per praticare nudismo; in seguito è diventata meta del turismo gay e infine del turismo di massa, soprattutto giovanile.
E’ una meta balneare internazionale, si sveglia tardi la mattina e si anima fin dalle prime ore del tramonto, quando i locali si riempiono di ragazzi che ballano e si divertono ancora in costume da bagno. La spiaggia è comunque attrezzata con lettini, ombrelloni e tante taverne; è collegata al centro della capitale da autobus che si alternano continuamente dalle prime ore della giornata fino a tarda notte. Altra spiaggia imperdibile per il divertimento è Super Paradise che si raggiunge proseguendo la strada verso est: è affollatissima in alta stagione, i turisti sono attratti dall’eccentricità della clientela, dalla musica e dal divertimento. E’ molto simile alla precedente e anche questa è stata eletta a posto preferito del turismo omosessuale e dai nudisti ed è anche frequentata spesso da Vip.
Sulla spiaggia si alternano locali che propongono generi musicali differenti e se vi recate qui, chiedete di Sasà, lo troverete sicuramente!! 🙂
Questa sono le due spiagge maggiormente conosciute, dove è possibile fare baldoria fino al mattino, poi sono presenti anche altri locali e discoteche all’interno dell’isola.

Una spiaggia molto carina, dove non regna la pace ma nemmeno la musica 24 ore su 24 è quella di Panormos sulla costa settentrionale, curata nei minimi dettagli, con un grandissimo ristorante alla moda e con ombrelloni accompagnati da grandi e comodi cuscinoni che sostituiscono i normali lettini, ve la consiglio veramente.

Logicamente non tutta l’isola è in funzione del puro divertimento, ma ci sono angoli e spiagge dove la pace e il relax regnano sovrani, ma questo è l’altro lato di Mykonos…..presto ve ne parlerò.
Buon divertimento in The Party Island!!!
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

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Itinerario alla scoperta della Costa Azzurra

I viaggi condivisi con le amiche sono sempre fantastici!!
Prendi tre amiche che decidono di raggiungere la quarta amica che vive in Francia: partenza il giovedì mattina e rientro la domenica all’ora di pranzo.
Viaggio di andata in macchina dandoci il cambio alla guida, sosta tecnica ad Alessandria e poi di nuovo in cammino così da poter raggiungere la nostra meta per cena.
Ah giusto, ancora non vi ho svelato la destinazione: Cote d’Azur!! Ci trattiamo bene!!
Alle 19:30 bussiamo alla porta della nostra amica che vive a Cannes, giusto il tempo di una doccia e poi giù di gusto a mangiare le prelibatezze che ci attendevano.
Venerdì più che una giornata normale è stato un tour de force. Dopo 4 minuti di treno siamo scese alla stazione di Cannes che era letteralmente presa d’assalto visto che si stava svolgendo il Festival di Cannes.
Passeggiata e foto di rito di fronte alla scalinata rossa e al teatro, davanti al quale centinaia di persone cercavano disperatamente di accaparrarsi un biglietto, mentre altre, già dalle prime ore del mattino si erano posizionate sulle scale ( quando dico scale intendo quelle da imbianchino, per capirci) dove sarebbero rimaste per lungo tempo nella speranza di avvistare “dall’alto” qualche VIP.

Passeggiata lungo la Croisette e incontro quasi casuale con un amico di una delle 3 che vive a Bruxelles ma che lavora al festival.
La passeggiata è stata veramente differente, siamo passate dalla strada percorsa da Ferrari e Lamborghini, fino ad arrampicarci sulla parte più alta della città dove è collocata una chiesetta e da dove si ha una vista pazzesca.
Nel tragitto verso la stazione abbiamo preso la palla al balzo e con 2 euro ( 1 baguette lunghissima farcita costava 4 euro, così l’abbiamo smezzata) abbiamo pranzato.
La giornata era ancora lunga, così abbiamo ripreso il treno e siamo scese solo una volta arrivate a Monaco.
Ah giusto, dimenticavo di dirvi che è il weekend del Gran Premio di F1, ma ci siamo informate precedentemente e ci siamo recate al circuito solamente nell’orario in cui era aperto ( infatti fra prove libere e qualifiche è chiuso per quasi tutto il weekend).
Camminata fra i box e le tribune, sempre con uno sguardo sugli enormi yachts posteggiati pochi metri più in là, fino ad arrivare alla famosa galleria in cui le macchine sfrecciano a centinaio di km orari mentre noi ce la gustiamo a piedi piano piano.
Cammina e cammina siamo arrivate a Montecarlo, visita del Casinò, della chiesa che ospita le tombe del principe Ranieri e di Grace Kelly e di un meraviglioso giardino dedicato alla diva.
Visita veloce agli stands pubblicitari delle singole scuderie e via che è arrivata di nuovo l’ora di prendere il treno che ci riporta all’ovile.
Cena in casa, allietata dalla compagnia dell’amico belga che avevamo incontrato il mattino e poi visita notturna di Antibes, molto frequentata da ragazzi e ricca di localini.
Il sabato è giorno di festa, così abbiamo voluto esagerare e a bordo della nostra macchina abbiamo raggiunto l’esclusiva località di Saint Tropez.

Parcheggiando in un parcheggio sotterraneo ci siamo resi conto di essere circondati anche qui da Ferrari e Aston Martin!!!Mamma mia!!!
Visita del porto e dell’intera cittadina, con annesso pranzo in un ristorantino molto carino.
Nella strada di casa abbiamo fatto una sosta a Mandelieu, cittadina con un bellissimo castello che si affaccia proprio sul mare.
Cena in un meraviglioso paesino non molto distante da Cannes, St Paul de Vence.
Ristrutturato di recente è una vera delizia per gli occhi; le sue vie sono ricche di gallerie d’arte.
E’ arrivata la domenica, una delle 4 amiche parte in macchina per ritornare in Belgio, una resta nella sua casina a Cannes e le altre 2 prendono un volo per rientrare in Italia!! Ci sono infatti tanti voli economici che partono da Nizza.
Ebbene si, in 3 giorni ci siamo fatte il Festival di Cannes, abbiamo vissuto l’atmosfera del Gran Premio di Montecarlo e siamo andate a prendere la tintarella a Saint Tropez…. e tutto questo all’insegna del risparmio!! Pranzando con un panino e dormendo nel divano-letto della tua amica tutto è possibile!
Weekend meraviglioso…grazie amiche!!!!
Viaggiatrice seriale.

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La caliente Valencia

Voglia di una città caliente?! Voglia di gente accogliente?! E’ ora di scoprire Valencia!!
La città è facilmente raggiungibile anche con i voli low cost e l’aeroporto stranamente è molto vicino al centro, quindi potete prendere anche un taxi per raggiungere il vostro hotel e il portafoglio non ne risentirà troppo, oppure optate per la metro.
E’ una città adatta a tutte le età ed è una meta per un viaggio sia tra amici che in famiglia. E’ molto pulita e ben collegata e proprio qui si può vivere in pochi giorno la vera Spagna.
I miei consigli sono per un fine settimana lungo di 4 giorni, ma più tempo avete a disposizione, meglio è!
Sicuramente ottima in primavera ed in autunno, visitabile anche in estate se non soffrite il caldo….le temperature diventano calienti; se invece volete ammirarla in una particolare veste, dovete andare a marzo, nel mese in cui ci sono le Fallas, feste tradizionali in onore di San Giuseppe (1-19 marzo).
Iniziando tranquillamente la visita della città, magari con un giro perlustrativo, senza entrare subito nel dettaglio, vi consiglio di raggiungere la Estacion del Norte, un capolavoro in stile liberty,

adornata con piastrelle di ceramica sui lati e sulla parte superiore, abbellita da vetri colorati e rifinita in ogni dettaglio…è difficile descriverla, occorre osservarla. Dato che non vi richiederà più di 15 minuti, andateci! 🙂

Girate a piedi o in bici senza una meta precisa, giusto per gustarvi la bellezza degli imponenti edifici del centro storico e trasformatevi in veri spagnoli. Date un’occhiata anche all’edificio delle poste e lungo il cammino fermatevi assolutamente alla  Plaza del Mercado, una vera opera d’arte, sia all’interno che all’esterno, rivestita dalle famose azulejas valenciane; qui troverete frutta, prosciutti, pesce, dolciumi tutti esposti in modo affascinante in un grande ambiente, che però non risulta caotico.

Appena usciti dal mix di colori e odori potete visitare la Lonja de la Seda che un tempo ospitava il mercato della seta; degne di nota sono la sala con le colonne e la sala superiore che ospitava le riunioni dei mercanti, ma anche il giardino merita una visita. L’ingresso è a pagamento, ma il prezzo è di soli 2 euro.

Ed eccoci arrivati ad un simbolo della città, la Cattedrale (Seu), veramente imponente ed affascinante, da visitare con calma, che racchiude in se mistero e fascino. Al suo interno è conservato quello che viene considerato il calice del Sacro Gral: che sia vero o leggenda è comunque una visita obbligatoria.
Da ammirare inoltre i meravigliosi dipinti di Goya.
Al suo fianco si innalza il Miguelete, la torre campanaria della Cattedrale che domina la città dai suoi tanti metri di altezza. Il mio consiglio è quello di salirci, ma sappiate che vi aspettano 207 scalini veramente ripidi prima di raggiungere la sommità. Ha una pianta ottagonale e ospita 11 campane, la più grande delle quali è intitolata a San Michele Arcangelo da cui prende il nome.

Veduta della città dal Miguelete

Il giorno successivo potreste dedicarlo alla scoperta della Città delle Arti e della Scienza. Già il primo impatto è disarmante, se ci si arriva a piedi ci si trova immersi in una distesa di verde circondati da una grande armonia tra natura e moderno, verrebbe voglia di fermarsi e stare lì ad ammirare lo scenario che creano questi edifici.
E’ una proiezione della città verso il futuro ed è uno dei maggiori poli turistici della città; costruita dall’architetto Santiago Calatrava si divide in 4 grandi edifici: L’Hemisferic che ha la forma di un grande occhio e ospita una grande sala con schermo per le proiezioni,

l’Oceanografic considerato uno dei più grandi acquari del mondo, il Museo de las Ciencias la cui struttura assomiglia ad un gigante dinosauro, all’interno del quale vengono allestite mostre ed esposizioni a tema scientifico ed infine il Palacio de las artes che ospita manifestazioni artistiche.
E’ una visita da fare assolutamente soprattutto se avete bambini con voi.

Usciti da qui potete passeggiare nei giardini creati sul letto del fiume Turia il cui corso è stato definitivamente deviato.
Un’altra giornata la dedicherei alla zona del mare, se siete in estate godetevi proprio una giornata al mare, ma anche se il periodo non è quello giusto per la balneazione recatevi ugualmente per gustare una squisita paella in uno dei tanti ristorantini sul lungomare.
Umhhh mi viene l’acquolina in bocca al solo pensiero della paella de morisco che mi sono mangiata!Wow!!!

Una volta lì approfittatene anche per dare uno sguardo agli edifici costruiti per l’America’s Cup del 2010 e alle tipiche case della zona; si può notare un grande contrasto tra le umili abitazioni e gli sfarzosi hotel di nuova costruzione.
Trovate il tempo per fare una visita, anche se veloce, al famoso Gulliver sdraiato nei giardini del Turia; si tratta di una grande statua rappresentante il personaggio della favola steso per terra e legato, ma il suo corpo è formato da scivoli e passaggi con corde per arrampicarsi. logicamente piacerà ai bambini, ma di sicuro anche agli adulti, una volta lì non resisterete e la voglia di provare quei giochi sarà davvero grande. E’ un luogo per prendersi una pausa e rilassarsi un po’.

Valencia ha tantissime altre attrattive, una fra tutte è il Bioparco…come sempre dipende dal tempo a vostra disposizione.
La sera concedetevi una passeggiata in centro per gustare in uno dei tanti bar delle squisite tapas, oltre a queste sono imperdibili  la paella, il prosciutto crudo e la sangria.
Non mi resta che augurarvi buon viaggio, al prossimo weekend,
Viaggiatrice seriale.

 

Europa, Europa

La città d’oro: Praga!

Amici viaggiatori, siete pronti per andare alla scoperta di una bellissima capitale europea?!Partiamo subito per……Praga!!
Una compagnia aerea low cost molto economica è la WizzAir, ma si trovano prezzi abbordabili anche con altre compagnie.
Come sempre più  tempo a disposizione si ha, meglio è, ma non è il mio caso quindi anche questa è stata una tappa visitata in quattro giorni.Preciso che ci sono andata a fine novembre e anche se la temperatura era parecchio rigida, l’atmosfera natalizia che si respirava nell’aria riscaldava tutto l’ambiente!
La città può essere divisa essenzialmente in 4 zone: la città Vecchia, la città Nuova, il Piccolo Quartiere ed il quartiere di Hradcany.
La maggior parte dei monumenti e degli edifici storici sorge nella città vecchia ed io inizierei la visita proprio da qui, dalla Piazza della Città Vecchia (Staromestske Namesti) che in ogni periodo dell’anno è affollata da turisti attratti soprattutto dall’orologio astronomico che non solo indica l’ora, ma mostra anche le posizioni del sole, della luna e delle stelle, mentre in un latro quadrante si trovano i segni zodiacali e le stagioni.

Orologio astronomico

Ad ogni ora avviene la processione delle figure scolpite ed in un soggiorno è d’obbligo vederla almeno una volta.
La piazza è circondata da vivaci facciate di edifici storici e popolata dagli artisti di strada e dai caffè all’aria aperta.

Il centro assoluto è rappresentato dal monumento al teologo e riformista Jan Hus, mentre poco distante si trovano il Municipio e la Chiesa dedicata a Sana Nicola.
Vi consiglio di salire sulla torre del Municipio per gettare uno sguardo su tutta la città dall’alto.

Veduta della città dall’alto

D’obbligo è la visita alla Chiesa di San Nicola e alla Casa Municipale.
Per cambiare radicalmente i luoghi della vostra visita, dirigetevi a Josefon, il quartiere ebraico, testimonianza di una storia millenaria brutalmente interrotta dall’occupazione nazista; meraviglioso con l’antico cimitero e le varie sinagoghe. Difficile descriverlo a parole, molto meglio viverlo in prima persona. Essendo un luogo sacro, gli uomini devono coprirsi il capo sia all’interno della sinagoga sia all’interno del vecchio cimitero che comprende circa 12000 lapidi, anche se sembra che le persone sepolte lì siano molte di più.
Degne di nota sono le incisioni sul portale all’ingresso.
Sempre in zona potete visitare il convento di Sant’Agnese, un tempo minacciato dalla demolizione, è divenuto oggi una delle gallerie d’arte più importanti del paese.
Finita la visita alla città Vecchia, dirigetevi verso il simbolo per eccellenza di Praga, il Ponte Carlo con le sue sculture dei santi allineate sui parapetti. Esso non è mai stato solo un semplice passaggio sul fiume, ma era il luogo del commercio, dei tornei, delle battaglie e delle esecuzioni. E’ stato inoltre l’unico ponte per secoli, funge da collegamento tra la città Vecchia ed il Piccolo Quartiere; mentre l’attraversate non perdetevi la statua di San Giovanni Nepomuceno, le torri del ponte della città Vecchia e quella del Piccolo Quartiere e se siete un po’ superstiziosi non dimenticatevi di toccare la statua di bronzo…..quale???? Ve ne accorgerete da soli, a forza di essere toccata è diventata color oro! 🙂

Statue sul Ponte Carlo

Attraversato il ponte vi troverete nel Piccolo Quartiere. Cuore pulsante di questa zona è la Chiesa di San Nicola, un capolavoro barocco terminato nel XVIII secolo per rendere gloria alla fede cattolica; davanti ad essa si svolge la vita del Piccolo Quartiere in quanto divide a metà la piazza cittadina.
La zona è ricca di palazzi e residenze nobiliari, per questo offre straordinari scorci fotografici, sia di giorno che di notte ed è un ottimo luogo per concedersi un po’ di relax in un tipico caffè prima di affrontare la salita al Castello.
Ed eccoci arrivati nel quartiere Hradcany che si estende su una collina che domina i ponti della Moldava.

Ponti in lontananza

Il Castello è la roccaforte della nazione ceca ed è sorvegliato dalle guardie in uniforme blu. Oltrepassate quest’ultime troverete edifici e cortili ricchi di atmosfera. Da non perdere è il Vicolo D’oro e se siete appassionati del cambio della guardia, il momento migliore è a mezzogiorno.
Anche in questo quartiere avete l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda chiese, basiliche e cattedrali.
Come ultima zona resta quella della Città Nuova, cuore pulsante della vita commerciale dove si trova il museo nazionale e la Statua del Re Venceslao.
Se avete tempo potreste fare anche una gita in battello sulla Moldava o qualche escursione nei dintorni di Praga.
Per quanto riguarda il cibo, non ho nessun ristorante in particolare da consigliarvi, ma la cucina non è affatto male; se invece siete appassionati di shopping potrete trovare prodotti della tradizione tipica come cristalli, il liquore Becherovka e le porcellane.
Vi consiglio inoltre di esplorare la città senza un itinerario preciso, lasciatevi guidare dal vostro sesto senso e inoltratevi nei vicoli per poi finire magari in un tipico pub dove gustare un’ottima birra.
Dal mio punto di vista Praga è una delle capitali europee più belle d’Europa…..andateci e poi fatemi sapere cosa ne pensate!! 🙂
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS:  Il suo centro storico è stato incluso nel 1992 nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’ UNESCO.

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Da vedere almeno una volta nella vita……Amsterdam!

Ciao amici viaggiatori, siete mai stati ad Amsterdam?! Secondo me è da vedere almeno una volta nella vita per l’insieme di particolarità che racchiude. Come sempre ho fatto una toccata e fuga, sono partita da Bologna e sono atterrata a Dusseldorf dove mi attendeva la mia macchinina a noleggio. Ho optato per questa  soluzione perchè i voli Ryan Air sono parecchio economici, ma logicamente ci sono tante compagnie che volano direttamente sulla città olandese. Se avete intenzione di visitare solo la città la macchina non vi serve assolutamente, ma visto che ormai era a disposizione l’abbiamo sfruttata poi.

Tipica scena di Amsterdam: biciclette.

Il primo consiglio che vi do riguarda gli orari dei negozi e dei ristoranti poco fuori dal centro, sembra strano ma vi giuro che se arrivate di sera fate veramente fatica a trovare qualche posto in cui mangiare; sono dovuta ricorrere ad un panino confezionato acquistato in una stazione di servizio! Ci sono proprio rimasta male! 🙁
Il giorno successivo è iniziato con la visita ad uno dei più famosi musei. Il Van Gogh Museum; è affollatissimo e troverete sicuro un pò di fila da fare visto le meraviglie che contiene, armatevi di pazienza. Usciti da qui, rigorosamente a bordo delle nostre biciclette abbiamo raggiunto la casa di Anna Frank. Qui la fila per entrare può durare anche un’oretta, ma non potete perdervi questa visita, è un luogo così pieno di storia da far venire la pelle d’oca. Io mi sono commossa per essere sincera, infondo tutti noi a scuola abbiamo studiato la sua storia e vi assicuro che trovarsi dentro le 4 mura che ci sono state raccontate in un diario suscita sensazioni inspiegabili.Non lasciatevi spaventare dalla fila, ne vale davvero la pena.
Il paesaggio è davvero suggestivo, girare in bicicletta tra i canali ed i vari ponti è sicuramente un modo diverso di scoprire una città.
Guardatevi attorno mentre pedalate e vi renderete conto che tutto è arancione, gli olandesi sono davvero patriottici. Molto caratteristiche sono le case galleggianti, se volete provare l’ebrezza di dormirci non avrete problemi, alcune sono degli alberghi. Se volete mescolarvi agli abitanti invece dovete fare un giro nei mercatini delle pulci dove il nuovo e il vecchio si mescolano e visitare il mercato dei fiori.

Vista su uno dei tanti canali

Nell’immaginario collettivo Amsterdam viene associata agli zoccoli di legno ed ai tulipani, ma curiosando tra i vecchi negozi lungo i canali potrete trovare un ricordo diverso dalle solite etichette.
La piazza principale è Piazza Dam ed è interamente pedonale, nonchè punto di ritrovo dei giovani, mentre la chiesa più visitata dai turisti è Westerkerk che offre la possibilità di ammirare il centro storico dall’alto da una delle torri campanarie. E’ d’obbligo trovare un pò di tempo per visitare il Palazzo reale , nato inizialmente come municipio.
Se avete bambini con voi vi consiglio di continuare a pedalare e raggiungere il Nemo, un museo interattivo della scienza ospitato all’interno di un edificio in rame a forma di scafo progettato da Renzo Piano.
Troverete un intero quartiere chiamato “dei musei”, quindi non dovete far altro che individuare quello relativo ai vostri interessi.
Quando arriva l’ora del tramonto e la luce ambrata scende sui canali e sulle biciclette, l’atmosfera diventa magica, anche se in realtà tutti sanno che la città si anima e si trasforma durante la notte.
Uno degli aspetti che rende Amsterdam molto diversa dalle altre capitali europee è quello legato al sesso a pagamento. Nel quartiere a luci rosse si susseguono sexy shop e le famose “prostitute in vetrina” che con aria annoiata fanno cenno ai clienti. Il sesso a pagamento è presente in questa zona da tantissimo tempo, dovuto soprattutto alla presenza del porto e della popolazione marittima. Questo aspetto trasgressivo attira i turisti, ma se ci si comporta bene non si incappa in nessun pericolo, ma occorre sempre fare attenzione al portafoglio, non fare fotografie alle prostitute ed evitare le aree isolate. L’altro aspetto  completamente trasgressivo è quello legato alle sostanze allucinogene come i funghetti e tutta la realtà dei Koffieshop, ma le norme non sono poi così tanto diverse dagli altri paesi, qui la detenzione di droga è illegale come pure lo spaccio, infatti i koffieshop devono avere una legale licenza.

Uno dei più famosi coffeeshop della città

Diciamo che seppur presente, la città non è solo sesso e droga come spesso viene descritta. Amsterdam by night però non è solo trasgressione, ma si possono trovare tantissimi locali dove suonano musica classica e jazz dal vivo ed anche l’offerta cinematografica è sempre molto ricca.
dopo aver assaporato anche la vita notturna della città ce ne torniamo in albergo, visto che l’indomani ci aspetta una gita fuori porta.
Come detto precedentemente noi avevamo a disposizione una macchina, ma si trovano anche gite organizzate o ci si può spostare di pochi km in autobus o in tram per ritrovarsi in una zona completamente diversa.
Dopo aver imbarcato l’auto in una specie di traghetto, passano solo 15 minuti e ci ritroviamo in un “altro mondo” con campi fioriti e zoo.
Siamo arrivati nel quartiere di Zaanse Schans dove la fanno da padrone i mulini a vento; si percorre un cammino consigliato che porta  ad ammirare da vicino queste strane costruzioni, alcune delle quali sono aperte proprio per mostrare ai turisti come erano originariamente. Quasi tutti i mulini hanno un proprio nome, anche molto stravagante aggiungerei.

I mulini di Zaanse Schans

Se ne avete voglia potete fermarvi nel negozietto di zoccoli di legno ed osservare l’intero procedimento per la creazione di un singolo paio, partendo da un unico ciocco di legno.
Finita la visita siamo tornati in città e ci siamo concessi un giro col battello nei canali; questo è un must per chi viene ad Amsterdam, sia che venga fatto di giorno sia di notte.
Il tempo a nostra disposizione è finito perchè il giorno successivo saremmo ripartiti alla volta di Dusseldorf attraversando campagne sconfinate e paesini caratteristici.
Indicativamente vi ho descritto le cose che non potete assolutamente perdervi in una breve visita alla città olandese, poi dipende anche dal periodo da voi scelto…. uno dei migliori è senza dubbio quello che coincide con la fioritura dei tulipani, uno  spettacolo unico al mondo.
Amsterdam non è solo trasgressione, anche se molto spesso ci viene ” venduta” come tale…in ogni caso è da vedere almeno una volta nella vita.

Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

PS: sono rimasta completamente affascinata dai parcheggi di biciclette a più piani!

Europa

La capitale più verde d’Europa : Oslo!

Hi guys, allacciate le cinture che si vola nella città in cui ogni 10 dicembre viene consegnato il Premio Nobel per la Pace….si va ad Oslo!
Stiamo parlando della capitale della Norvegia e sicuramente della capitale più verde d’europa.
Il mio tour è stato dedicato interamente alla città e alla sua parte storica perché come al solito avevo a disposizione solamente un week end, ma questa metropoli offre infinite possibilità a livello naturalistico.
Essendoci andata a fine aprile non ho avuto la possibilità di fare il giro tra i fiordi perché ancora non era iniziata la stagione, ma credo che sia di una bellezza unica, si tratta della vera particolarità della zona, quindi se il periodo in cui vi troverete lì sarà quello giusto non lasciatevi scappare questa opportunità. Per quanto riguarda le escursioni c’è veramente l’imbarazzo della scelta, in inverno è considerata la capitale mondiale dello sci ed in estate la scelta è ampia tra itinerari a piedi, in bici, in canoa, gite sul fiordo, ecc.
Come in tutte le città nordiche il costo della vita è abbastanza alto rispetto al nostro perchè è proporzionato ai loro stipendi, ma basta prendere qualche accorgimento per non spendere una fortuna. La città ha tantissime ore di sole infatti in giugno e luglio non fa mai veramente buio, ma il sole splende in cielo per più di 20 ore; infatti a fine aprile durante la mia visita la notte calava verso le 22:30.
Ma veniamo a noi, iniziamo con qualche dritta.

Sicuramente da vedere in quanto è il parco più famoso di Oslo è il complesso Vigeland, considerato l’opera d’arte di tutta una vita dell’omonimo scultore dove potrete ammirare circa 650 statue divise in vari gruppi scultorei. Altro museo famosissimo è il Museo Munch che sopita tantissimi lavori del celebre pittore tra cui il conosciutissimo quadro “L’urlo”.
I norvegesi sono molto attaccati alla tradizione e alle usanze e per comprenderle meglio potete visitare il Museo del folklore norvegese che fu il primo museo all’aperto ad essere inaugurato; infatti è composto da più di 150 edifici raccolti da ogni parte del paese e poi ricostruiti in questo spazio, si passa dalle  case coloniche alle capanne dei pescatori, dalle chiese ai magazzini proprio per dare un’idea completa della diversità del paese.

Poco distante, sempre nell’isola dei musei potete visitare il Vikingskipshuset ovvero “la casa delle navi vichinghe” che ospita addirittura una nave che faceva parte del corredo funerario di una regina. Oltre a quelli sopra citati ci sono tantissimi altri musei, poi dipende dai vostri interessi.Nella città è presente anche il Palazzo Reale e se siete appassionati del cambio della guardia fate in modo di essere in zona verso le 13:30.
Oslo non ha un vero e proprio centro storico con stradine piccole e intrecciate, invece è interessante la passeggiata sulla Karl Johans Gate, l’arteria principale della città con edifici esclusivi, negozi per gli acquisti e tanti hotel.
Anche per quanto riguarda la vita notturna Oslo offre un sacco di possibilità e invece per quanto riguarda la cucina dovete tassativamente mangiare il salmone norvegese, oltre naturalmente ad altri piatti tradizionali.
Per finire non dimenticate di vedere il trampolino da sci di Holmenkollen dove vengono realizzati dei salti pazzeschi e da lassù avrete un’ottima visuale della città dall’alto; per i più temerari c’è anche un simulatore di salto.

In questo breve week end come detto inizialmente non sono riuscita a spingermi oltre, ma mi piacerebbe poterci ritornare per godermi il lato naturalistico di questa città.
Vi è piaciuta la mia proposta?! Spero proprio di si.
Al prossimo viaggio,
Viaggiatrice seriale.

Europa

Cosa vedere a Stoccolma

Ciao amici viaggiatori, siete pronti per assaporare un altro ipotetico (reale per me che l’ho già fatto) itinerario per un week end all’estero?! Questa volta vi porto in Svezia e più precisamente a Stoccolma.
Come la maggior parte delle volte ho volato con Ryan Air da Ancona, ma il volo è garantito anche da altre città italiane e ho pernottato in un hotel molto vicino al centro città prenotato da casa attraverso booking.
Il mio arrivo è stato verso l’ora di cena, quindi dopo aver spizzicato qualcosa sono subito andata a dormire in modo tale da essere attiva il prima possibile il giorno seguente. Dovete sapere che Stoccolma è una capitale che si può girare quasi interamente a piedi e nel caso in cui doveste stancarvi ci sono i mezzi pubblici che funzionano benissimo.
Non posso iniziare l’itinerario se non con la visita al Palazzo Reale ( Kungliga Slotter) che è la residenza ufficiale dei sovrani di Svezia sebbene essi vivano di fatto in un altro castello. Il Kungliga Slotter è costruito intorno ad una corte quadrata e i visitatori hanno accesso agli appartamenti delle Feste e degli Ospiti, alle sale degli Ordini e del Trono e alla Cappella. Nelle fondamenta del castello invece il Tesoro riunisce i preziosi della corona ed il pezzo più antico è la spada del re Gustavo I Vasa. Affascinante per chi ama queste cose è il cambio della guardia nella corte d’ingresso del castello.

Finita la visita al Palazzo Reale potrete approfittarne per fare una passeggiata lungo il fiume oppure potete optare per navigarlo a bordo di un battello. Stoccolma è una capitale dove il connubio tra la natura e l’urbanistica, le tradizioni e la scoperta  di nuove tendenze è davvero forte. A seconda delle vostre preferenze potrete scegliere cosa visitare (ci sono veramente tantissimi musei di vario genere).
Camminando per il centro vi imbatterete nel Nobel Museum costruito nell’antica borsa; all’ingresso sono appesi i ritratti dei premiati e le sale custodiscono i loro effetti personali e le registrazioni dei discorsi ufficiali delle premiazioni. E’ giunta l’ora di cena, di solito non vi do consigli precisi sui ristoranti, ma questa volta non posso esimermi dal farlo perché questo posto è unico nel suo genere e deve essere visto ( e soprattutto la cucina è ottima); sto parlando del ristorante GRILL che sfoggia un arredamento insolito, il locale è diviso in varie zone e si spazia dallo stile boudoir con tendaggi e velluti, a zone con luci soffuse e manichini “svestiti” da sera, al giardino d’inverno con mobili coloniali fino ad arrivare ad un tendone del circo. E’ un luogo davvero bizzarro, io fossi in voi non me lo lascerei scappare (è meglio prenotare però).
Il giorno successivo l’ho dedicato all’isola dei divertimenti visitando prima il museo Vasa (VASAMUSEET) che è stato costruito per ospitare proprio il Vasa, un galeone che si inabissò poche miglia fuori dal porto di Stoccolma il giorno stesso del suo varo. Il museo racconta la storia di questo galeone che rimase inabissato per secoli, mentre oggi è un vero vanto nazionale in un’atmosfera abbastanza scura per conservare il relitto.
Dopo essere rimasti affascinati da questa storia, uscite e poco più avanti vi troverete di fronte al museo di Pippi Calzelunghe, un vero paradiso per i bambini ma anche per i genitori nostalgici…. in fondo tutti abbiamo avuto la nostra dose di Pippi.
Finita la visita ai musei ho ripreso l’autobus e sono ritornata in centro per poi andare all’Icebar.

Ne avevo sentito parlare già da casa ed ero davvero curiosa di vedere questo posto fuori dal comune. Logicamente è tutto finto, cioè il ghiaccio è vero ma è sicuramente un’attrazione turistica e niente di più, però a me è piaciuto ugualmente! Entrate in un normale edificio e poi una ragazza vi accompagnerà all’ingresso vero e proprio del bar solo dopo avervi fatto indossare l’abbigliamento adeguato; vi verrà infilata infatti una specie di mantella termica con cappuccio perché all’interno la temperatura è davvero polare…..anzi tenetevi pure i guanti se li avete! Praticamente vi trovate di fronte ad un vero e proprio bar di ghiaccio, con bancone, sedie, tavoli e bicchieri interamente di ghiaccio. Il tempo di bere qualcosa e di scattare qualche foto visto l’insolito posto e poi vi verrà voglia di tornare verso temperature “tropicali”. Io una visita ve la consiglio, non capita tutti i giorni l’occasione di farsi una bevuta in un posto del genere.
La mia giornata continua senza una meta precisa e poi mi ritrovo in un parco cittadino con una grande fontana centrale completamente pieno di alberi in fiore…..è stato veramente bellissimo.

Qualche acquisto e poi di nuovo a cena. Il giorno successivo ho sfruttato solamente qualche ora per fare un ultimo giro della città e poi via all’aeroporto… è ora di tornare a casa!!
Alla prossima avventura,
Viaggiatrice seriale.
PS: Io consiglio di prendere glia autobus turistici, quelli che vi fanno fare tutto il giro della città così avete l’audio guida per recuperare notizie e in più potete capire le distanze e le posizioni delle attrazioni che vi interessano.
 
Europa

Tra cioccolato e canali…Bruges e Bruxelles

Ciao amici, è arrivato il momento di parlarvi anche della mia esperienza in Belgio.
E’ un’ ottima destinazione raggiungibile dall’Italia molto velocemente con compagnie aeree low cost, una tra tutte la Ryan Air che vola anche da Ancona ( ma anche da Bologna, Milano, Perugia…ecc.)
E’ un punto proprio strategico, io lo definirei “l’ombelico dell’Europa”, in quanto in un’ora di treno circa si arriva a Londra, Parigi, Amsterdam e in tante altre destinazioni; io ho trascorso un week end solo in questa parte di Belgio, ma se invece avete a disposizione una settimana o più giorni potete pensare di fare anche un tour delle più famose capitali europee visti gli ottimi collegamenti o prenderla come base iniziale per escursioni giornaliere.
L’aereo della RyanAir non arriva a Bruxelles centro, ma come spesso accade ci sono dei pullman subito fuori l’aeroporto che lo collegano al centro città.
Io ero ospite di una mia amica quindi non ho preso il pullman e non ho nemmeno pernottato in hotel ma il mio consiglio è sempre lo stesso: cercate l’alloggio su Booking e lo troverete di vostro gradimento.
Sono arrivata verso l’ora di pranzo, così la prima mezza giornata l’ho trascorsa visitando la cittadina in cui vive la mia amica.
Il secondo giorno ho visitato la carinissima e affascinante città di Bruges, definita anche la “Venezia del nord”.

Meraviglioso scorcio di Bruges
Il centro storico ha ancora intatta la propria architettura medievale ed è circondato da canali che una volta venivano utilizzati per scopi commerciali essendo stata in passato Bruges uno snodo commerciale molto importante; oggi invece rappresenta uno dei luoghi turistici più importanti di tutto il Belgio. Nel 2000 inoltre è stata dichiarata patrimonio dell’umanità. La cittadina è relativamente piccola ma offre svariate attrattive; ci sono battelli che offrono escursioni nei canali, i tanti spazi verdi e parchi offrono piccoli angoli in cui rilassarsi o leggere un libro lontano dalla confusione o percorsi per gli sportivi e per finire i numerosi bar e cioccolaterie offrono un vero momento di piacere. Il Belgio è famoso proprio per il cioccolato, il mio consiglio è di fermarsi e assaggiarne in posti diversi….non ne rimarrete mai delusi!
La particolarità di Bruges è il Beghinaggio ossia una serie di piccoli edifici composto da un cortile circondato da piccole abitazioni utilizzate dalle beghine: un movimento religioso composto da donne che cercavano di servire Dio senza ritirarsi dal mondo. Questo movimento religioso si diffuse soprattutto in Olanda, Belgio e Francia. Inoltre meritano una visita la Cattedrale, il Municipio in stile gotico e la Torre civica. Se capitate a metà pomeriggio approfittatene per fare merenda con un buonissimo waffel.
Il giorno seguente invece abbiamo raggiunto Bruxelles in treno, molto più comodo della macchina in quanto arriva proprio nel centro della città. Immancabile la visita all’Atomium, una costruzione in acciaio di 9 sfere che rappresentano un cristallo di ferro.Questo monumento si trova all’interno di un parco e fu costruito in occasione dell’Expo del 1958; alcune sfere ospitano delle mostre mentre dalle finestre della sfera superiore si gode di un’ottima vista panoramica di Bruxelles.

Il famoso Atomium
Un altro simbolo della città è il Manneken Pis, una statua in bronzo che rappresenta un piccolo ragazzo che sta orinando e che è simbolo dell’indipendenza di spirito degli abitanti della città. La statua è molto piccina, circa 50 cm ed è tradizione che venga vestita in occasioni speciali con abiti offerti dai cittadini (ad esempio durante il tour de France indossa la maglia gialla).
Il centro città è dominato dalla Grande Place considerata una delle più belle piazze del mondo, circondata dalle Case delle corporazioni che raccontano la storia dei mestieri che si sono succeduti (birrai, sarti, pittori…) e punto di ritrovo per tantissimi giovani. E’ consigliabile visitarla al mattino quando c’è il mercato dei fiori. La città vanta inoltre uno dei migliori musei di Belle Arti e un museo del fumetto, questa forma d’arte però non è espressa solamente al suo interno ma camminando tra le vie la vostra attenzione verrà attratta da tanti murales dipinti sulle facciate dei palazzi: nacquero proprio qui i Puffi e Tintin.
Fumetti anche sui muri della case
La Cattedrale della città merita sicuramente una visita e non dimenticatevi delle cioccolaterie ….non commettete l’errore di snobbarle e considerarle come dei semplici negozi di dolciumi, dovrebbero essere considerate quasi come dei musei, entrate e ammirate le opere d’arte che prendono vita al loro interno e fate caso alle scatole di cioccolatini….sembrano quasi scatole contenenti gioielli.

E per finire come non citare il Parlamento Europeo: io in questi pochi giorni non sono riuscita nemmeno a passarci davanti, ma la prossima volta che tornerò in terra fiamminga sarà la prima cosa che andrò a visitare.
Se vi ho incuriosito almeno un po’, non vi resta che partire!!
Alla prossima meta, 
Viaggiatrice seriale.
PS: non mi sono soffermata sulla cucina ma vi troverete sicuramente benissimo.
PPS: per gli appassionati di birra c’è l’imbarazzo della scelta.
PPPS: viaggio adatto anche per sole donne.